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Michael e' ai livelli dei Beatles o Elvis Presley?

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2012 23:05
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05/09/2009 14:01
 
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Re: L'Epoca di Elvis di MJ
spookyeletric+sound, 03/09/2009 11.57:

Non so se qualcun altro ha già scritto le stesse cose che sto per scrivere, il topic è lungo e non mi son preso la briga di leggerlo tutto. Penso che MJ sia più grande di Elvis. Non è solo un giudizio artistico, e non voglio in nessun modo svalutare Elvis, però sono convinto che The Pelvis, sia un “eroe generazionale”, ovvero un artista capace di segnare un'epoca al punto da legarsi ad essa in modo assoluto fino a rappresentarla per intero. Elvis è gli anni '50: è il simbolo di quell'epoca come James Dean e le sue corse o Marlon Brando in Fronte del Porto. Il punto è che Elvis è fermo negli anni 50/60, li incarna così bene da essere “prigioniero” della sua epoca, infatti noi non possiamo pensare ad Elvis senza tutta l'estetica dei suoi tempi. Certo, gli anni 60' sono un periodo ricco di richiami cinematografici, di elementi simbolici, di una propria mitologia, probabilmente sono l'Età dell'Oro dell'immaginario contemporaneo,ed è forse per questo che Elvis è ancora presente.
Appartenere ai propri tempi non è una colpa, quasi nessun artista si eleva al di là dell'orizzonte del proprio contesto storico, anzi i migliori artisti danno la loro impronta al loro tempo. MJ invece è diverso: non esiste l'Epoca di Michael Jackson. Noi possiamo immaginare gli anni 80' per altre vie, possiamo vederli attraverso il cinema e la tv, Magnum PI per esempio, possiamo anche togliere MJ dal 1983 perché lui non è lì, non è fermo nel tempo, non è prigioniero della “sua epoca”, lui si muove, cammina tra i Tempi, li attraversa con il Moonwalking, perché la sua impronta non è su di un decennio,per quanto seminale, ma è sulle decadi, sul secolo. La sua musica, la sua arte, vive nel Tempo Grande, trascende il contesto storico, le sue canzoni si elevano al di sopra degli anni in cui furono concepite, non invecchiano, la sua arte è quella di Peter Pan: è la magia che sfugge alla morte. Per me la differenza sta qui.




mi sembrano valutazioni intelligenti, anche se non mi trovo particolarmente d'accordo. per me, un' epoca "Michael Jackson" c'è stata. è vero che lui è stato nel giro per 40 anni, ma era un mito negli anni '80. con ciò non voglio sminuirlo, ma anche Elvis e Beatles hanno scritto e cantato canzoni senza tempo, pur incarnando un periodo-epoca abbastanza preciso.
I lavori di MJ all'apice sono profondamente anni 80: alcuni risultano moderni anche oggi, è vero, ma già negli ani 90, secondo me (lo sottolineo) aveva perso un pò la sua magia, e tendeva ad "adattare" la sua arte alla moda dell'epoca, piuttosto che forgiarla lui. In Dangerous, la ritmica un pò "rap" di alcuni brani lo dimostrano, a mio avviso.

Per me MJ è gli anni 80. ciò che è venuto dopo, per quanto spesso eccellente dal punto di vista musicale, non è la stessa cosa.

Con ciò ribadisco che per e è un genio, e come tutti i geni ha avuto i suoi momenti di ispirazione [SM=g27817] .
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