BAD JOURNAL : CAPITOLO XXXX SOLVE THE PUZZLE
Dicembre 1991, S.Francisco
Francesca era tornata da poco da un altro dei suoi viaggi di lavoro a Londra per la Galleria..riusciva a fare tutto, con non poco sforzo..viaggiava per la Galleria, adempieva ai suoi doveri per quest’ultima, poi si rinchiudeva in estenuanti sedute di sesso con Brian, tornava a S.Francisco, lavorava in palestra, volava a Los Angeles, vedeva i suoi figli, tornava a S.Francisco e ricominciava da capo..neanche un mese di questa vita ed era esausta, confusa, e cominciava a pensare che qualcosa fosse di troppo (sapeva che era Brian, ma non lo voleva ammettere)..in tutto questo, Joe Strummer, che in quel momento storico era diventato il suo migliore amico, la osservava e avvertiva che c’era qualcosa di diverso..Francesca non gli aveva raccontato di Brian, gli aveva detto del funerale di Freddie e di aver rivisto brevemente Michael, ma si era astenuta di raccontargli di aver fatto dell’ottimo sesso con un quarantenne, perché non voleva che la giudicasse, Joe per lei era come un’isola di pace, un terreno neutro, non voleva che smettesse di stimarla solo perché lei si sentiva sola e voleva soddisfare il suo ego.
Durante una pausa, prima della lezione, Francesca prendeva un caffè nella zona relax della palestra, sbadigliava copiosamente mentre digitava lo zucchero nell’espresso della macchinetta
Joe “ Quant’è che non ti fai una bella dormita?!”
Foxy “ Scusa?!”
Joe “ Sei a pezzi..sei distratta, sei sempre stanca..anche se hai una bella cera, si vede che sei stressata..”
Foxy pensò a se stessa, con Brian, mentre praticavano le prime 20 posizioni del Kamasutra in ogni angolo della casa
Foxy “ E’ solo un periodo..passerà..”
Joe “ Devi viaggiare così spesso per la Galleria? Non puoi, che ne so..chiedere una pausa?!!”
Foxy sorrise, e questo davvero confuse Joe
Foxy “ Hai ragione..devo prendermi una pausa..”
Joe “ Non voglio farmi gli affari tuoi..so che hai bisogno di lavorare, ma..mi preoccupo per te..ti affatichi troppo..anche qui..”
Foxy prese il bicchierino di carta con il caffè
Foxy “ Apprezzo che ti curi di me Joe..perché io non ho il tempo di farlo..”
Joe “ Beh, devi farlo..sei dimagrita lo sai? Non va bene, non va affatto bene..capisco che tu voglia rimetterti in sesto, ma fai una vita troppo frenetica..ed hai pensato al tuo matrimonio?!”
Foxy “ Joe..”
Joe “ Ascolta, non é una cosa che resta in stand-by se non ci pensi..rischi..stai rischiando di perdere tutto..”
Foxy “ Sono preparata a questo..non ti devi preoccupare..”
Joe “ E’ troppo tardi..mi hai coinvolto..e da quando ho visto le foto dei tuoi bambini ci penso..io ci sono passato Francesca, é un inferno per i figli, ed é uno schifo per te..restare sola, fare questa vita per sempre..”
Foxy “ Devo decidere oggi?! Adesso?! Perché hai tanta fretta Joe?!”
Joe restò interdetto
Joe “ Non ho..fretta..solo che..mi sembra che tu..ti lasci sopraffare dagli eventi..non voglio che un bel giorno ti svegli e scopri che hai perso tutto..”
O forse cominciava a desiderare che lei decidesse..o sposata con il suo grande amore, o single a S.Francisco con licenza di mettersi con lui, Joe era sincero nelle sue intenzioni, aveva già sofferto troppo nella sua vita, per ammettere quanto si fosse già legato a lei...
Foxy gli carezzò il braccio, gli sorrise
Foxy “ Ti prometto che ci penserò, questo week end sono libera..mi riposerò, ci penserò..”
Joe “ Beh..non pensare troppo però..devi anche rilassarti..ahm..ti va di venire ad un incontro con me sabato sera e di mangiare qualcosa insieme?!”
Foxy esultò
Foxy “Grande! Si che mi va! Chi combatte Joe?!”
Joe “ Un mio vecchio amico..niente di importante..ma magari ti distrai..”
Foxy lanciò il bicchierino nella pattumiera poco distante, la centrò
Foxy “ Certo..mi va di fare qualcosa di diverso..”
Joe “ Okay..adesso preparati, tra poco hai lezione..e non esagerare,li distruggi quei ragazzi, ti tengo d’occhio..”
Foxy ridacchiò
Foxy “ Sei peggio di mio padre..”
Joe tornò in sala
Joe “ Comportati bene e non avrai problemi con me..”
Lo disse duro, poi s’illuminò con un sorriso.
...Dicembre 1991..Londra...last meet...
Il London café era affollato, Brian non aveva trovato un tavolo libero, così l’aspettava nell’angolo bar, era impaziente di rivederla..il suo cuore batteva forte..ovviamente, pioveva, mancava poco a Natale, le luci e le decorazioni natalizie per le strade rendevano tutto festoso, anche col cattivo tempo...Francesca scrollò l’ombrello, lo lasciò fuori nel porta ombrelli ed entrò nel locale..il tempo di guardarsi intorno per cercalo, e Brian godette di quell’attimo prima in cui i suoi occhi lo trovarono..le sorrise, troppo emozionato, si pentì, si sentiva un idiota..lei andò da lui, si diedero un piccolo bacio, i loro profili si sfiorarono e sentirono il reciproco odore, ebbero un brivido..
Foxy “ Ciao..”
Lui le carezzò il braccio bagnato di pioggia
Brian “ Sei..bellissima..”
Foxy “ Mi dici sempre che sono bellissima..non sei più credibile..”
Brian “ Andiamo a casa mia?!”
Foxy sorrise
Foxy “ Vorrei un caffè se non ti dispiace..”
Lei ordinò un caffè nero
Brian si sentì un idiota
Brian “ Ho il caffè a casa, ho comprato anche una macchina per farlo..”
Foxy “ Non ci credo..”
Brian “ Per te..”
Foxy abbassò lo sguardo
Foxy “ Non dovevi..non dovevi farlo..”
Brian “ Voglio che tu ti senta a tuo agio..e abbia un caffè quando lo desideri..”
Lei lo guardò negli occhi
Foxy “ Non verrò più a casa tua..”
Brian “ Va bene..porterò la macchina da te..”
Foxy “ Non voglio vederti più Brian..”
Fu come prendere uno schiaffo in pieno viso
Foxy “ Non posso continuare..”
Brian “ Perché? Hai un altro..”
foxy “ Lo sai che ho un altro..da sempre..”
Brian guardò altrove, arrabbiato
Brian “ Perciò, torni da lui..ti ha chiamato? Ti ha finalmente chiamato?”
Foxy “ Non torno da lui..ma non posso tornare da te..non ho più soldi e sento che questa relazione non ci sta portando a niente..noi non staremo mai insieme Brian..”
Brian “ Ma perché no?!”
Foxy “ Perché io non ti amo..”
Brian rimase in silenzio
Foxy “ Non mi fa piacere fare la parte della stronza..ma te lo ho detto che non volevo innamorarmi..”
Brian “ Sei stata chiara..quanto tempo resti?”
Foxy “ Due giorni..”
Brian “ Stai con me..”
Foxy “ No..é come una droga..finiamola qui..”
Brian le si avvicinò
Brian “ Vuoi dirmi che non ti mancherò? Che non ti mancheranno i miei baci?..”
Foxy “ Tu mi mancherai..ma lo sai che é meglio così..”
Brian “ Non posso fare niente..non posso dire niente..per farti cambiare idea?”
Foxy “ No, non puoi..”
Lui accostò il suo viso a quello di lei
Brian “ Mi fai eccitare..anche adesso, vedendo che non t’importa..sapendo che te ne andrai per la tua strada, che ti scorderai di me..”
La baciò, si aprì un varco fra le sue labbra, le prese la bocca riempiendola di passione..e lei sentì ancora il fuoco all’inguine, una fitta le trafiggeva il grilletto..si staccò da lui, fissandolo
Foxy “ Vado in bagno..”
I suoi occhi lo invitarono ad andare con lei, e pochi minuti dopo che si fu allontanata,lui la seguì..
Brian la cercò, la trovò in una delle toilette delle signore, la porta era socchiusa,
Francesca era già pronta, lo aspettava appoggiata al lavandino, senza mutandine e senza gonna..lui le si accostò, le prese le natiche calde tra le mani
Brian “ Cosa vuoi?”
Foxy lo baciò
Foxy “ Voglio un ultimo..intenso..bacio d’addio..”
Lui diede un calcio alla porta che si chiuse.
Un po’ di zucchero per voi, per smorzare l’amarezza..cosa c’è meglio di un ricordo?!
Memories, press between the pages of my mind..
Lo avevano fatto nel parco...sulle foglie secche lasciate dall’inverno appena uscito..era un giorno di marzo..si erano portati una coperta e un libro, e un sacchetto di caramelle, e si erano messi a leggere delle poesie sotto un grande ulivo..si erano addormentati sotto i raggi filtrati dai rami del primo sole primaverile..poi qualcosa..una mosca..li aveva svegliati..avevano aperto gli occhi sulla natura, sul prato verde che li circondava, con tra i capelli qualche piccola foglia, un filo d’erba...si erano guardati..assaporavano ancora da poco tempo il loro amore.. li sorprendeva ogni volta, trovarlo l’uno negli occhi dell’altra..quello scintillio che si creava quando i loro occhi s’incontravano..la perfezione che vedevano..l’amore...
Michael le aveva scostato i capelli dal seno, come pretesto, per poterglielo toccare, le aveva sorriso, sfacciato, l’aveva carezzata..Francesca aveva riso.. scioccata dalla sua audacia
Foxy “ Può vederci qualcuno..”
Mike “ Che guardino..”
Foxy “ Michael..”
Lui sorrise e si avvicinò alle sue labbra, cercò di baciarle, lei gli sfuggì
Mike “..Hei..guardami..”
Foxy alzò gli occhi, era così vicina alla sua bocca
Mike “Ho voglia di te..”
Le prese le labbra, la bocca, la baciò stringendola a se, carezzandole la schiena, il seno..erano finiti sull’erba, lui sopra di lei, poi con un gesto si erano avvolti nel plaid..
Michael aveva avuto il coraggio di infilarle una mano sotto la maglietta solo dopo che si erano coperti, e un’altra nei jeans
Foxy gli aveva sbottonato i pantaloni, infilato le mani dentro, nelle mutande, sulle natiche..lo aveva sentito vivo, virile..con non pochi strattoni, lui era riuscito ad abbassarle i pantaloni, e a prenderla, a gambe strette, così che potesse sentire di più la forza, la consistenza del suo membro eccitato, entrare e uscire da lei, prima piano con dolcezza, e poi a tratti con maggiore forza e irruenza..lei stava sdraiata con il suo corpo addosso, che si nutriva in lei, restituendole onde di piacere, crescenti..i loro sessi bagnati...innescati dagli sguardi, dalle carezze sopra i vestiti, che li riportavano all’innocenza..a quando non potevano essere nudi e si toccavano come se lo fossero..
Foxy “ ..Solo tu mi fai godere..”
Lei lo sussurrò al suo orecchio
Lui sussultò
Foxy “ Amo il tuo uccello..oh, quanto lo amo..”
Lui rise ansimando, continuando a muoversi
Foxy “..Dimmelo..”
Lui si fermò
Mike “ Cosa?!”
Foxy “ Non smettere..oh..non..smettere..”
Lui riprese, lento, la baciò
Foxy “ Voglio sentire che ti piace..”
Mike “ Oh si che mi piace..non lo senti?!”
Lei gli artigliò le natiche, forte
Mike “ Autch!”
Foxy “ Dimmi che ti piace..scoparmi..”
Lui la guardò negli occhi
Mike “ Io adoro.. scoparti..piccola..”
Andò più veloce
Mike “ Ma adoro..anche..venirti dentro..”
Gemette muovendosi velocemente, facendola venire..si strinsero, incastrati, tremarono..poi, come una nuvola che passa, l’orgasmo finì..erano immobili..
Lui le tolse una formica dalla fronte, sorrise, sospirò
Mike “Mi fai diventare matto..”
Foxy “ Tu mi fai diventare matta..”
Mike “ E adesso?! Se mi muovo combino un disastro..qui c’è un sacco d’umidità!”
Foxy rise, muovendo il suo corpo, muovendo anche il suo
Mike “ MMhh..ti sento ridere da quaggiù..”
Foxy “ Non hai un kleenex Mike?!”
Mike sorrise
Mike “Pazienza..restiamo così..”
Lei rise ancora
Mike “ Smettila..lo sai che é intrigante?”
Foxy lo guardò
Foxy “ Restiamo così per sempre..”
Lui la baciò
Mike “ Oh..io ci sto piccola..”
Restarono abbracciati.
Il quarto frame é un’originale del Bad Journal del 1991, ci tenevo troppo a metterlo.. anche se Dangerous, era già uscito quando i nostri eroi si separano, mi piaceva troppo legare questa magnifica canzone alla loro storia..mi dovete perdonare un po’ troppe licenze letterarie..spero vi piaccia..
Per quanto riguarda quello seguente,in realtà, i primi sospetti dell’assuefazione da farmaci di Michael, risalgono a dopo il 1999, dopo l’incidente del ponte caduto durante lo show di Monaco,per cui ha cominciato ad assumere antidolorifici per i dolori alla schiena, ma ci sono scuole di pensiero che fanno risalire la sua dipendenza all’incidente della Pepsi nell’84.. io,comunque sia, per esigenze di copione, l’ho anticipata di qualche anno..
1991, Neverland, Los Angeles, Ca
Pioveva da ore, era l’alba..il cielo era rimasto buio, sebbene la prima luce provasse ad uscire...Michael aveva passato la notte nel suo studio, al piano, aveva in testa un’idea da giorni, ma non riusciva a tirarla fuori..troppe emozioni, troppo ingarbugliate..
Francesca mancava da casa, dal suo letto, dalla sua vita...Michael era esausto, esausto di essere solo, depresso..aveva intensificato le cure per un mal di schiena...la scoperta che gli antidolorifici smorzavano anche il dolore del cuore, gli era sfuggita di mano..era dipendente, prigioniero di un tunnel di insicurezza e frustrazione che lo rendevano impotente.
Il ritmo cadenzato di un basso gli ronzava nella testa da settimane..era il suo mood, una melodia cupa e crescente, arricchita dai lamenti del suo pianto..ma non riusciva a inquadrare esattamente la storia...e le sue canzoni hanno sempre una storia..
Michael si sentiva abbandonato, ferito, tradito..perciò..una donna era andata via..una donna lo aveva lasciato..ma perché? Dov’è lo snodo? Dov’è il dettaglio inquietante che ti fa subito entrare nella storia? Che ti fa dire ‘é successo anche a me, parla di me!’...Il dettaglio accattivante che ti fa avere simpatia per il povero protagonista...Michael era così, le sue canzoni avevano sempre qualcosa di vero, l’esperienza..ma anche qualcosa di immaginario che rende l’atmosfera affascinante..
Poche ore prima Janet lo aveva chiamato, Janet sapeva tutto del suo stato fisico ed emotivo, cercava di stargli accanto e controllarlo..avevano appena accennato di Francesca, poi Michael aveva cambiato discorso..Janet gli aveva in fine raccontato la scena surreale a cui aveva assistito a cena dai suoi, ad Encino...
Jermaine Jackson, il fratello maggiore degli otto figli, aveva sposato, tra le altre(!!!), una certa Alejandra e ci aveva fatto tre bambini, poi aveva divorziato da lei, affidando la prole alla madre che era rimasta a vivere ad Encino..e Alejandra aveva pensato bene di sedurre il giovane Randy, l’ultimo degli otto figli, e di farci in seguito due bambini..ora..quando Jermaine seppe che la sua ex moglie andava a letto con suo fratello dopo il loro divorzio, e forse, anche prima, piombò ad Encino, dove non viveva più da tempo, e litigò pesantemente con Randy.
Era una sera come tutte le altre..c’erano Randy e Janet a cena con Katherine, Joe era fuori per lavoro, la casa era deserta...Jermaine entrò in casa cercando subito il fratello, non salutò nessuno
Jermaine “ Come hai osato? Sei mio fratello! So lei che donna é..ma tu..come ti sei permesso?!”
Si era scagliato su di lui afferrandogli il collo della maglietta, Katherine e Janet aveva tentato di dividerli, ma Jermaine lo aveva lasciato solo per sua scelta
Jermine “ Mi fai pena..”
Aveva guardato Randy negli occhi per un lunghissimo minuto, poi si era voltato, ed aggiustandosi la giacca era andato via, come era arrivato, senza salutare nessuno...
Il racconto concitato e ancora coinvolto di Janet aveva colpito Michael, che aveva immaginato tutto, conoscendo i suoi fratelli..lui non era sorpreso..
Jan’ “ Mi hai sentito? E’ una cosa folle...é pazzesco..non ci credo..”
Mike “ Io lo sapevo..”
Jan’ “ Tu lo sapevi? E perché Randy non l’ha detto anche a me..?”
Mike “ Ahm..un bel po’ di tempo fa..ahm....li ho sorpresi a fare sesso..ad Encino..in bagno...Dio mio..gliel’ho detto..perché Randy? Perché proprio lei? ..E’ la moglie di tuo fratello...”
Jan’ “ Beh..sono divorziati..”
Mike “ Non quando li ho sorpresi io..”
Janet sbigottì
Jan’ “ ..Oh cielo..adesso si che è grave..”
Mike “ ..E’ la prima regola..la moglie di tuo fratello é invisibile! E’ la prima regola..non sono un puritano..l’ho fatto anch’io..fare sesso di nascosto, mentre gli altri sono ancora a tavola..é eccitante..ma non con la moglie di tuo fratello..”
Jan’ “ Davvero lo hai fatto..a Encino?!”
Mike “..Ahm..veramente..in più di un posto..ci prendeva così..”
Rise, poi tornò subito serio
Jan’ “ Era così arrabbiato..io ho visto Jermaine litigare con papà..ma sai che papà gli fa paura.. invece era così sicuro di se con Randy..”
Mike “ Credi che lo avrebbe picchiato?!”
Jan’ “ Non lo so..ma che domanda é?!!”
Mike “ Voglio capire..sai, mi interessa molto..cosa prova un uomo ad essere tradito..non sono mai stato tradito..che io sappia..devo capire che tipo di dolore si prova..”
Jan’ “ Credo rabbia, impotenza..ma perché?”
Mike “ E’ Francesca..mi ossessiona l’idea che abbia un altro..sento che ha un altro..”
Michael non era andato a letto quella notte, perché sentiva che l’idea gli sarebbe venuta..aveva continuato a suonare al piano..piccoli archetti musicali perfetti e colorati, uscivano dalla tastiera e si andavano a infrangere sull’unica nota sbagliata..provava ancora..trovava quella giusta..lavorava alla melodia e anche contemporaneamente al testo..aveva la prima strofa..
..Le ho dato denaro,le ho dato tempo, le ho dato tutto quello che puoi trovare in un cuore..le ho dato passione, la mia vera anima, le ho dato promesse e segreti intimi..e lei mi ha promesso che saremmo stati una cosa sola per sempre, abbiamo promesso di vivere una vita nuova insieme e lei mi ha giurato in segreto di amarmi sempre ,una promessa così falsa.. dimmi...cosa farò?..
Cosa si chiede un uomo tradito, che non sa dove sia la sua donna?! Con chi è, dov’è...lui si fermò...cambiò tonalità..ancora..ci siamo..aveva l’accordo per il refrain..ancora , ancora..affondò le dita sui tasti, cantò...
Who is it? Chi é?...E’ un mio amico..é mio fratello..?...
C’era... l’aveva...ecco cosa rendeva la storia vera, umana...non che lui si sentisse solo, ma che, come chiunque altro, potesse essere stato tradito...Michael era esaltato, era riuscito a tirare fuori quell’atmosfera,e allo stesso tempo sentiva una lama incandescente nel cuore..perché era vero, sua moglie era da qualche parte, con qualcun altro.
Pioveva da ore, erano le sei passate..la pioggia picchiettava sul vetro, restituendogli il ritmo di quella canzone...cominciò a registrare quella prima parte..la parte del basso lo coinvolgeva, lo prendeva dentro, tirandogli le corde emozionali..cominciò a piangere, levò le mani dal piano, fermò la registrazione... adesso...solo il rumore della pioggia e la melodia che andava avanti nella sua testa.
Pare che Michael si sia davvero ispirato alla storia dei suoi fratelli per scrivere Who Is It?.
1991 Chelsea, London..Clinica privata...
Janet si era seduta a gambe incrociate davanti a lui, sul letto
Jan’ “ Hai un bell’aspetto..hai preso un chilo..”
Mike sorrise
Mike “ Mangiamo caramelle tutto il giorno..é per via del glucosio contenuto nelle droghe..e nell’alcol...le caramelle sono un antidoto!”
Jan’ rise
Jan’ “ Ti ho portato dei dolci..li ha fatti mamma..li ha fatti pregando..”
Michael abbassò lo sguardo
Mike “ Mi dispiace così tanto..la mia dolcissima madre..”
Jan' " Lei sa che é stato un incidente, che non sei un drogato..che sei stanco ..stressato.. cosa stai passando..dopo Mjr..e Francesca che se n'é andata, e poi sei qui, no? Stai meglio! Come stai Mike?!”
Mike “..Bene..qui sono lontano da tutto..e poi sai..dobbiamo tenere in ordine la nostra stanza..abbiamo delle mansioni..mi tengo occupato..ho conosciuto delle persone in gamba..”
Jan’ “ Sono felice..felice che tu stia andando così bene..sei rinato..quanto ti manca ancora?!”
Mike “ Due settimane..”
Jan’ “ Coraggio allora! Il più é fatto...”
Mike “ Sono contento di stare qui..mi sento bene qui..tutti mi trattano con gentilezza..e sai, mi appoggiano per la storia delle molestie..loro mi credono..é di uscire che non me la sento..fuori sono solo..con i miei figli..ed ho paura..voglio stare con mia moglie..voglio riaverla..devi aiutarmi..”
Jan’ “ E come?! Non risponde nemmeno a me..”
Mike “ Trova qualcuno che la trovi, che sia bravo..non voglio che lei se ne accorga..poi dammi il resoconto..”
Jan’ “ Ma Mike..non abbiamo niente! Non abbiamo neanche un indizio..”
Mike “ Alex’ si é lasciata scappare che sua madre adesso sta lavorando a Londra..perciò, é qui..comincia a cercarla subito..non é impossibile trovare una persona in una città come Londra..”
Jan’ “ Okay..posso coinvolgere Randy?..Lui conosce sicuramente qualcuno che può farlo..”
Mike “ Okay..ma solo Randy..non mi fido di nessuno..sai, voglio che resti un segreto..voglio sapere se lei ha un altro..se devo lasciar perdere...in caso contrario correrò a prendermela..ovunque sia..posso ricominciare solo con lei..”
Jan’ gli prese una mano, lui era triste
Jan’ “ Stai tranquillo..andrà tutto bene..”
Mike “ Conosci qualcuno peggiore di me?!”
Jan’ “ Cosa dici?!”
Mike “ E’ colpa mia..mio figlio é morto per colpa mia..”
Jan’ “ Mike..non é vero..”
Mike “ Perché non ero a casa?!”
Jan’ “ Lavoravi..”
Mike “ Io volevo lavorare! Volevo stare fuori di casa perché mi sentivo soffocare! Io..mi sentivo soffocare..e adesso..ho il gelo intorno...dovevo stare a casa con la mia famiglia..Michael non sarebbe uscito..avremmo litigato, sbattuto qualche porta..poi Francesca mi avrebbe dato del nazista..saremmo andati a letto..e ora loro sarebbero con me..mio figlio..mia moglie..”
Michael piangeva guardandosi le mani, Janet gli strinse anche l’altra
Jan’ “ La troverò..e tutto andrà a posto..lei sta aspettando un tuo gesto..tornerà da te..”
Mike alzò gli occhi su di lei ed esclamò
Mike “ Dici davvero?! Davvero lo pensi?! Davvero?!!”
Jan’ “ Certo..lei ti sta aspettando..ti sei comportato male, ma lei ti ha nel cuore..é così Michael, ne sono sicura..”
Lui sorrise
Mike “ Ne sono felice..spero che sia così..su chiama Randy..dai!”
Jan ‘ “ Mi hanno tolto il cellulare all’ingresso..”
Mike “ Ah..già..okay..allora esci un attimo..”
Jan’ “ Non voglio andare fuori!”
Mike “ Dobbiamo farlo subito! Per favore..ti voglio bene..”
Lei lo fissò
Jan’ “ Okay, okay..vado..ah, tieni i dolci..lasciamene qualcuno..”
Janet si alzò dal letto, prese un pacchetto dalla borsa e glielo diede poi imboccò la porta,
Michael restò solo, scartò il pacco di sua madre.
Care ragazze mie..non so com'é la prassi in questi casi..é la prima ff che posto..ma domani..l'ultimo capitolo..e la prossima settimana spero di cominciare a postare la nuova ff..sono emozionata..stiamo finendo la prima parte del viaggio..e cominceremo la seconda..chissà se vi piacerà..intanto..godetevi questi ultimi due capitoli.. [SM=x47946]
Foxy