BAD JOURNAL : CAPITOLO XXXVIII TIMES FLIES
Estate 1993, volo Extrajet, tratta Los Angeles Las Vegas.
Michael aveva portato i suoi due figli più grandi e degli ospiti a Las Vegas per una breve vacanza,poi avevano proseguito per Santa Barbara e si era intrattenuto a trovare Liz Taylor che aveva avuto problemi di salute, e a fare shopping.
Tra gli ospiti, oltre al suo medico personale, le sue guardie del corpo, anche il piccolo Jordan Chandler e sua madre June, che erano diventati la “nuova famiglia” di Michael.
Francesca era andata via di casa circa un anno e mezzo prima, durante la sua lunga assenza, Michael aveva conosciuto questa particolare famiglia, e l’aveva presa sotto la sua ala.
Jordie Chandler aveva 12 anni, e non era affetto da nessuna malattia mortale, aveva conosciuto Michael nell’autonoleggio del suo patrigno, quando una volta, durante uno dei suoi ‘secret trips’ munito di barba e cappello, Michael aveva avuto necessità di un’auto perché la sua si era rotta, e da allora erano diventati amici inseparabili.
I genitori di Jordie erano separati da quando lui aveva 5 anni, e suo padre non lo manteneva né se ne interessava, perciò Michael era diventato una figura di riferimento per lui, sia paterna che economica. Nel mese di aprile di quell’anno, Michael si era trasferito a casa del bambino per un intero mese per seguirlo e stargli accanto.
Non era la prima volta che Michael prendeva a cuore un bambino, forse anche per il periodo che stava passando (la morte di Mjr. e la separazione da sua moglie), e non sarebbe stata nemmeno l’ultima, malgrado la brutta piega che prese quest’amicizia.
Il padre di Jordan, Evan Chandler, che inizialmente aveva sfruttato l’amicizia della sua famiglia con Michael, in seguito, ingelosito dall’ingombrante presenza del cantante, avrebbe montato le accuse di molestie sessuali fatte a suo figlio da Michael Jackson...
Il jet era, ovviamente di lusso, tutti i passeggeri erano seduti su confortevolissime poltrone di soffice pelle, serviti e riveriti da un’attraente hostess...
Michael era seduto accanto ad Alex’ che stava accanto al finestrino..
malgrado Alexandra passasse quasi sempre tutto il tempo dei voli a disegnare sul suo quaderno o a leggere fumetti, quella volta era particolarmente irrequieta...aveva 15 anni, sua madre se n’era andata di casa in seguito alla morte di suo fratello maggiore , e suo padre, invece di preoccuparsi di farla tornare si dedicava a crescere un figlio non suo con una donna che non era sua moglie..aveva le sue ragioni per essere nervosa e infastidita dalla presenza di quegl’ospiti....
Michael stava lavorando, leggendo delle carte, Alex’ si era accovacciata sul sedile e ci teneva i piedi sopra,scriveva appoggiata sulle ginocchia
Michael la guardò
Mike “ Non ti é proprio possibile stare composta? Sei una signorina ormai..”
Alex‘ sbuffò e tirò giù i piedi, indossava dei jeans e una maglietta rosa con delle farfalle applicate, cominciava ad avere una fisionomia da donna, cominciava davvero ad assomigliare a sua madre, aveva i capelli legati in una coda bassa, scarmigliati davanti...non aveva ancora cominciato a guardarsi allo specchio, restava tutto il giorno come si era preparata la mattina, il suo viso aveva ancora le rotondità dell’infanzia, ma le labbra erano più carnose, gli occhi più aggraziati, stava perdendo la sua crisalide di bambina.
Chiuse il suo quaderno e lo poggiò sul bracciolo, poi si arrotolò la matita tra i capelli per raccoglierli, come faceva sua madre
Alex’ “ Papà..”
Mike non distolse gli occhi dai fogli
Mike “ Cosa..”
Alex’ “ Mi ascolti? E’ una cosa importante..”
Mike la guardò posando i documenti sul grembo
Mike “ Cosa c’è?”
Alex’ “ Intendi sposarla?”
Mike aggrottò la fronte
Mike “ Chi?!!”
Alex’ “ Lo sai..lei..”
Alex’ lanciò uno sguardo a June seduta pochi posti più avanti
Mike rise
Mike “Che ti succede? Sei gelosa?”
Alex’ si mise una mano sulla pancia
Alex’ “ A dire il vero non mi sento tanto bene..ma ..che ci fa lei qui?..Posso capire Jordie..ma stanno sempre con noi..”
Mike “ Vorrei che fossi più generosa verso di loro..ne hanno passate tante, non hanno una vera famiglia...”
Alex’ “ Vi sposerete? Me lo dici?”
Mike rise di nuovo, preoccupandosi che non li stessero sentendo
Mike “ Insomma..mi dici che ti prende?”
Alex’ “ Vi ho visto..l’altra sera..”
Mike con aria curiosa ed interrogativa
Mike “ Ci hai visti?!”
Alex’ “ Vi ho visto ballare..insieme..”
Mike sbottò divertito
Mike “ Ballavamo tutti! Mio Dio!...Un uomo e una donna non possono ballare insieme come amici?”
Alex’ “ Si ma...non lo so..l’hai presa tra le braccia..”
Mike “ Ballavamo!”
Alex’ “ Perché non c’è mamma qui? Perché non tornate insieme?”
Lui divenne serio
Mike “ Tua madre ha scelto di non esserci..e..non credo che voglia tornare..ecco perché non é qui..e io non sposerò June!..Perciò smettila di dire sciocchezze..”
La hostess bionda, sensuale e perfetta nella sua divisa attillata e sui suoi tacchi Jimmy Choo di pelle nera li interruppe
Lauren “ Mi scusi Mr. Jackson, dovrei prendere le ordinazioni per il pranzo...posso avere le vostre?”
Lui le sorrise e fu affabile, come sempre
Mike “ Oh, certamente..”
La hostess si chinò leggermente su di lui appoggiandosi con la mano sulla testiera del sedile, anche se professionale, era sexy
Lauren “ Alexandra cosa vuoi mangiare? Il pollo o l’hamburger?”
Alex’ la guardò con una faccia sofferente
Alex’ “ Non credo che mangerò..ho un forte mal di pancia..anzi, non potrebbe portarmi qualcosa di caldo? “
Michael si preoccupò, le mise una mano sul collo per sentire se era calda, non gli sembrava
Mike “ Hai mangiato qualche schifezza di nascosto?!”
Alex’ “ No! Non so cos’ho..vado in bagno..scusate..”
Lui si alzò per farla passare poi disse a Lauren
Mike “ Può interessarsi di come sta e tenermi informato? Ordinerò il pranzo dopo..”
Lauren “ Certamente Mr. Jackson...”
Prima che se ne andasse, Mike aggiunse
Mike “ Può portarmi un’altra di queste?”
Le porse una lattina di diet coke vuota, tra loro c’era il tacito accordo di riempirla di vino bianco, Michael s’innervosiva parecchio durante i voli, specialmente al decollo e all’atterraggio, si alzava sempre, e un po’ di vino lo faceva rilassare..non voleva però che i suoi figli lo vedessero bere, ecco il perché della lattina..la hostess, nel tempo, aveva preso l’abitudine di fargli la cortesia di lasciargli in bagno alcune bottigliette di alcolici (tequila, wiskey..) così che lui potesse avere a disposizione qualche altro drink.
Lei prese la lattina sorridendogli e se ne andò, mostrando il lato b...Richard che era seduto davanti a lui, si era sporto per vederla passare, poi si era girato e aveva trovato suo padre a guardarlo
Mike sorrise
Mike “ Cosa stai facendo?!”
Richie sorrise e fece la faccia da scemo
Richie “ Hai visto che mandolino?!”
Mike rise piegandosi un po’ e coprendosi la bocca con la mano
Mike “ Piantala!”
Lauren tornò dopo una ventina di minuti, si avvicinò a Michael con la lattina piena e già aperta
Lauren “ Mi scusi Mr. Jackson..”
Michael si distolse nuovamente dai fogli che stava leggendo
Lauren “ Sua figlia sta bene...le ho dato il te..ehm..credo le sia venuto il suo primo ciclo mestruale..”
Michael piombò nell’imbarazzo, arrossì
Mike “ Crede..che debba andare da lei? Come sta?”
Lauren sorrise, mostrando i denti bianchi come un filo di perle
Lauren “ Credo sia un po’ confusa..e imbarazzata...mi ha pregato di chiederle di chiamare sua madre..”
Michael restò interdetto, poi estrasse dalla tasca della giacca il cellulare e lo porse alla hostess
Mike “ Glielo dia..”
La ragazza lo guardò con esitazione, poi prese il telefono
Mike “ La ringrazio per la sua disponibilità.. ahm ..cosa crede che dovrei fare? Pensa che abbia bisogno di me?”
Lauren “ ..Certamente...ha l’aria un po’ smarrita..”
Mike “ Lascerò che chiami sua madre..”
La hostess gli sorrise e andò via, sopraggiunse Jordie con in testa uno dei fedora di Michael e un foglio da disegno
Jordie “ Hei Mike, mi aiuti a finirlo? Siamo io e te sulle giostre di Neverland..”
Michael sorrise e ammirò il disegno
Mike “ Certo, siediti qui, hai portato i colori?!”
Il bambino gli mostrò una mano in cui serrava un mazzo di pennarelli, lo fece passare così che si potesse sedere.
Alexandra era semi sdraiata in un salottino, con una coperta sulla pancia...Michael si affacciò
Mike “ E’ permesso?!”
Le sorrise, poi entrò
Alex’ “ Papà..”
Lo abbracciò appena lui le fu accanto, nascondendo il viso sul suo petto, lui la strinse
Mike “ Non starai piangendo?!”
Alex’ non piangeva, si vergognava, non aveva il coraggio di guardarlo in faccia
Mike “ Eehi..”
Cercò di guardarla negli occhi , ma lei si nascose di nuovo, lui tornò a stringerla
Michael “ Non é niente.. stai crescendo..”
Alex’ “Mi sento strana, sto male..”
Mike le carezzò la testa
Mike “ Cosa ti ha detto tua madre?!”
Alex’ “ Che anche a lei é successo a 15 anni..che é più doloroso..che devo rilassarmi, che mi abituerò..puzzo di sudore..invece tu hai un buon profumo papà, come sempre..”
Lui rise, forse perché era nervoso
Mike “ Sono più confuso di te...ahm..sei la mia bambina..”
Alex’ finalmente si scostò dal suo petto e lo guardò
Alex’ “ Me lo prometti papà?”
Mike “ Che sei la mia bambina?”
Alex’ “ Si..”
Mike sorrise, poi tirò fuori dalla tasca una piccola rosa rubata da uno dei vassoi del pranzo e gliela porse
Alex’ rimase sorpresa, poi la prese fra le dita
Alex’ “ Perché mi regali una rosa?”
Lui la fissò
Mike “ Adesso che sei una donna, voglio essere il primo a corteggiarti..”
Alex’ arrossì di imbarazzo
Alex’ “ Papà! “
Michael scoppiò a ridere
Mike “Sei tutta rossa! Sei adorabile..ti sposerei..io sposerei te, non June ..”
Alex’ teneva il fiore con due dita
Alex’ “ Non vuoi proprio tornare con la mamma?”
Lui abbassò lo sguardo,poi tornò a guardarla ritrovando nei suoi tratti la bellezza di sua moglie
Mike “ Non voglio parlare di questo con te..é troppo complicato..e..mi fa stare male..”
Alex’ “ E’ la prima volta che te lo sento dire...sembra quasi che la mamma sia morta, non parli mai di lei..ti manca papà?!”
Lui s’irrigidì
Mike “ Non voglio parlare di lei...é troppo doloroso per me..puoi capire questo?”
Alex’ “ No, non lo capisco..se stai male senza di lei perché non la chiami? Sono sicura..”
Michael fece un sorriso amaro
Mike “ E’ troppo tardi..”
Alex’ “ Papà, non é troppo tardi!”
Lei gli prese le mani, come per rassicurarlo, per convincerlo
Mike “ Ti prego, non parliamone più..”
Alex’ “ Non é troppo tardi..non lo é..se lei sapesse..se tu la chiamassi..”
Mike “ Lei lo sa..sa tutto quello che c’è da sapere...non vuole tornare..ahm...non vuole più...me..ahm...e lo capisco..però..devo salvare quel po’ di amor proprio che mi é rimasto..”
Alex’ “ Papà..ma non é così..se tu la vedessi..se tu..”
Mike la guardò negli occhi
Mike “ Smettila...smettila..le cose stanno così..devi accettarlo..”
Alex’ aveva le lacrime agli occhi
Alex’ “ Perché siete così cocciuti e orgogliosi..io non capisco..questo é essere adulti?! Si tratta di chiedere scusa..si tratta di mettere da parte l’orgoglio..perché vi costa tanto?! Noi non bastiamo? Non conta niente la nostra felicità?!!”
Alex’ piangeva, Michael era dispiaciuto, addolorato, lei lasciò le sue mani
Mike “ Forse dovresti mangiare qualcosa..”
Alex’ “ Cosa centra?! Pensi che dopo starò meglio?!! Pensi che basti un pezzo di fottutissimo tacchino a farmi stare meglio?!! Rivoglio la mia famiglia!”
Mike “ Ehi..modera il linguaggio..”
Alex’ “ Lasciami stare..voglio stare da sola..”
Mike “ Okay..sai dove trovarmi..”
Lui si alzò
Alex’ si era rannicchiata in posizione fetale sul divanetto, stringeva la coperta e la rosa fra le mani, lui si chinò e le baciò la testa
Mike “ Non avercela con me..”
Lei rimase immobile, lui la lasciò sola.
Bene bene..per stasera é tutto..giusto perché quualcuno si é lamentato che Michael era disperso nella giungla del Vietnam...vi adoro ragazze, facciamo una bella squadra
..come al solito mi dilungo..a domani..baceeeetto
Foxy