Posto questa intervista a Wade Robson trovata su fb.
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GIORNALISTA: Sai che le cose che stai per dire oggi e che, forse dirai in tribunale, avranno un sacco di attenzione e otterranno tanti titoli? Prima di entrare nello specifico, come ti senti in questo momento?
ROBSON:Come mi sento? Mi sento forte. Sento che questa è la cosa giusta da fare, perché questa è la mia verità.
GIORNALISTA: nonostante quello che alcune persone diranno di te dopo che avrai detto queste cose?
ROBSON: si
GIORNALISTA: Lascia che ti porti indietro al 2005, Wade, va bene, il processo per molestie su minore di Michael Jackson. Tu sei stato il primo testimone chiamato dalla difesa e l'avvocato di Michael Jackson ha detto che la tua testimonianza è stata così convincente, così potente mentre sostenevi l'innocenza di Michael Jackson. Ed eccoci qui …dopo tanti anni …adesso affermi l’esatto contrario. Giusto. Che cosa è successo?
ROBSON: Prima di tutto, vorrei chiarire che il mio non è un caso di memoria repressa, come è stato riportato da alcuni media. Non ho mai dimenticato nemmeno per un momento quello che mi ha fatto Michael, ma ero psicologicamente ed emotivamente incapace di capire che si trattava di abusi sessuali.
GIORNALISTA: Che cosa ti ha effettivamente fatto?
ROBSON: Ha abusato sessualmente di me da quando avevo 7 anni fino ai 14 anni.
GIORNALISTA: So che è una domanda difficile e personale. Ma può essere più specifico? Perché stai accusando di atti criminali,un uomo che non c'è più.
ROBSON: si
GIORNALISTA: Ho bisogno che tu sia un po’più specifico. Ha compiuto atti sessuali su di te? Ti ha costretto a compiere atti sessuali su di lui? Qual’era la natura dell'abuso?
ROBSON: Si. Esattamente come hai detto tu. Ha compiuto atti sessuali su di me e mi ha costretto a compiere atti sessuali su di lui.
GIORNALISTA: Quanti anni avevi la prima volta?
ROBSON: 7
GIORNALISTA: e quanti anni avevi l’ultima volta?
ROBSON: 14
GIORNALISTA: Ora,quando hai testimoniato nel 2005 e hai preso la parola e hai sollevato la mano destra e sotto giuramento hai detto che niente di sessuale era mai successo tra te e Michael Jackson. Perché hai mentito?
ROBSON: Ho detto quello che avevo capito. Ho detto quello che ero in grado di dire. Fin dall’età di 7 anni, dal primo giorno d’abuso, Michael mi diceva che ci volevamo bene e che quello era amore. Quello era l’espressione del nostro amore e mi diceva che non dovevamo mai dire a nessuno quello che facevamo altrimenti le nostre vite e le nostre carriere sarebbero finite. Quando avevo 11 anni, nel 1993, la polizia mi chiamava tutti i giorni e faceva questi giochi di ruolo con me, mi diceva più o meno le stesse cose, mi diceva che se facevamo queste cose sessuali fra di noi, saremmo andati in prigione per il resto della nostra vita.
GIORNALISTA: Quando hai testimoniato nel 2005, Michael Jackson o qualcuno che lavorava per lui ti ha offerto dei soldi per dire le cose che hai detto? Ti hanno detto che dovevi mentire alla sbarra?
ROBSON: No. Non mi hanno dato soldi. Non mi hanno detto di mentire. Quando Michael mi telefonava ogni giorno mi spiegava perché questa cosa stava succedendo e mi manipolava e mi faceva il lavaggio del cervello. Non aveva alcun senso della verità. Faceva questi giochi di ruolo con me e mi allenava per affrontare questo scenario.
GIORNALISTA: Hai detto che non si tratta di memoria repressa. Hai sempre saputo e hai avuto sempre in mente quello che succedeva tra te e Michael Jackson. Hai detto che quando sei diventato padre, hai guardato tuo figlio e hai pensato che se qualcuno facesse a lui quello che Michael Jackson ha fatto a te, lo uccideresti.
ROBSON: Sì, quando sono diventato padre, 2 anni e mezzo fa, di questo bellissimo bambino…e , durante i primi 18 mesi della sua vita ho avuto due esaurimenti nervosi. A quel punto, non avevo idea di quello che mi stava succedendo, che cosa stava succedendo. Durante il secondo esaurimento, ho iniziato a guardarlo e mi sono immaginato che poteva diventare la vittima di un abuso sessuale come era successo a me con Michael e, per la prima volta nella mia vita, ho cominciato a capire che i miei sentimenti, nel rapporto con Michael, erano stati completamente intorpiditi e inesplorati e che quello che mi aveva fatto poteva diventare un problema per me e ho capito che forse avevo bisogno di parlarne con qualcuno.
GIORNALISTA: In una dichiarazione , Mr. Meserau,l’avvocato di Michael Jackson ha detto: “ Mr. Robson ha negato sotto giuramento e in molte altre interviste che nei passati 20 anni, niente di inappropriato è mai successo tra lui e Michael Jackson. Ora lui vuole farci credere di aver commesso spergiuro almeno due volte e che ha mentito a tutti sul signor Jackson a partire dai primi anni ’90, così che adesso può presentare un reclamo per soldi. La ridicola denuncia del signor Robson arriva quasi quattro anni dopo che Michael è morto. Le sue affermazioni sono scandalose e tristi. Jermaine Jackson ha detto: “Wade Robson ha la testa piena di … “ e poi ha utilizzato un'imprecazione. Qual è la tua risposta?
ROBSON: Capisco perfettamente quanto sia difficile capire questo. Detto questo, l'idea che io sto facendo tutto questo, e sto esponendo me stesso, mia moglie, mio figlio, la mia intera famiglia a quest’esperienza estremamente stressante e dolorosa per amore del denaro è completamente…..
GIORNALISTA: ma questo è quello per cui ti accusano . Tu hai difeso Michael quando era vivo perché poteva essere utile alla tua carriera e adesso che è morto, hai l’opportunità di citare in giudizio la sua Estate, adesso che lui non può più difendersi stai chiedendo soldi. Perché non ti sei rivolto agli avvocati e hai cercato di risolvere in segreto con qualche tipo di accordo economico?
ROBSON: Perché ho vissuto nel silenzio e nella negazione per 22 anni. E non voglio passare un altro momento così . Per guarire veramente, devo dire la mia verità e devo dire tutta la verità. Questa è una cosa che non vedrete mai da me. Non ho intenzione di mettere a tacere la cosa per amore dei soldi. Non starò zitto per soldi. Non succederà.
GIORNALISTA: Con tutto quello che hai passato, il lavoro che hai fatto con Michael Jackson e gli abusi sessuali di cui ora ti lamenti. Cosa pensi quando oggi pronuncio il suo nome?
ROBSON: crepacuore, dolore, rabbia,compassione. Non ci sono scuse per quello che ha fatto a me e, credo, a molti altri, ma era un uomo tormentato. E ogni causa ha il suo effetto. L’immagine che si da al mondo non ci spiega realmente chi è qualcuno e, sai, Michael Jackson era…sì… era un incredibile artista di talento con un dono incredibile. Lui era molte cose, ma era anche un pedofilo e un molestatore sessuale.
GIORNALISTA: i suoi fan mi hanno contattato su twitter in numero record, Wade.
ROBSON: Si
GIORNALISTA:… e molti di loro ti hanno definito “traditore”. Tu comprendi i loro sentimenti?
ROBSON: Capisco quanto complesso sia da capire, quanto sia difficile da capire. Lo capisco. Ma tutto quello che serve è solo un po’ di educazione riguardo gli abusi sessuali su minori che durano così a lungo. Non avevo alcuna comprensione di questo fino a poco più di un anno fa. Ed ero solo all’inizio del mio processo di guarigione. Sono sicuro che avrò a che fare con questa cosa per il resto della mia vita, ma sono contento che stia succedendo adesso, perché ora posso riprendere in mano la mia vita e, mio figlio, mio figlio è quello che mi ha salvato la vita.
(traduzione di Emanuela Arezzi)
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