[bio] CITAZIONI JACKSONIANE - Le frasi celebri di e su Michael Jackson

"Sono sulla scena dall'età di 5 anni, non ho avuto ciò che chiamate una vita ordinaria, ma sono stato benedetto per aver avuto tante opportunità straordinarie e per avere talmente tanti e meravigliosi amici nel mondo che non cambierei un minuto a tutto ciò, veramente.
Sono fiero di ringraziare. Ringrazio Dio, sono molto fiero che Dio mi abbia dato il dono della canzone e che il mondo mi abbia dato l'opportunità di essere sentito grazie alla mia musica.
E' per via di momenti come questi che con tutto il cuore, posso dire che sono molto fiero di essere un artista, e voi non avete ancora visto niente!"

Michael Jackson (Discorso World Music Awards 2000)

"Io credo nei sogni e nella nostra capacità di fare in modo che si avverino.
Ci credo davvero. Ogni volta che mi trovavo di fronte a un tramonto, esprimevo i miei desideri più segreti prima che il sole scomparisse all'orizzonte.
Era come se il sole si portasse via il mio desiderio.
E restavo finchè non spariva anche l'ultimo raggio di luce.
Un sogno è qualcosa di più di un semplice desiderio, è uno scopo. E' qualcosa che il nostro conscio e subconscio possono trasformare in realtà."

Michael Jackson ((Moonwalk)

«Ricordiamolo per il suo contributo senza uguali al mondo della musica. E ricordiamolo per la sua generosità e il suo tentativo di migliorare il mondo, la gioia che ha dato a milioni di fan. Mi sento fortunata ad aver cantato con lui, e della nostra amicizia. Nessuno prenderà mai il suo posto. La sua stella brillerà per sempre.» Mariah Carey (cantante)

"Ho avuto il privilegio di conoscerlo personalmente anni fa e da allora abbiamo instaurato un rapporto di amicizia dolce e spontanea, proprio come era lui... Mi ha sempre colpito il suo modo di vivere e guardare il mondo come un bambino, e mi mancherà questa sua prospettiva unica, magica e innocente sulla vita. Resterà per sempre la sua musica, la sua capacità di dominare la scena e la sua immagine iconica che ha segnato il costume e la storia. Con onore e commozione posso dire di averlo vestito nelle sue ultime apparizioni, mi piace illudermi di aver così contribuito in minima parte alla leggenda del Re del Pop." Roberto Cavalli (stilista)

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«Dovevamo andare a casa sua, a New York. Io sapevo di lui quello che si leggeva sui giornali: le manie, la mascherina sul viso, il terrore dei germi. Avevo detto a Luciano che probabilmente Michael Jackson non avrebbe gradito le sue vigorose strette di mano, le pacche sulle spalle o gli abbracci che mai lesinava.
"È un tipo un po' speciale", gli dissi.
Michael aprì la porta in T-shirt bianca e jeans, era solo, e subito corse incontro a Luciano.
Si sedette sul divano in mezzo a noi e cominciò a parlare con il candore di un bambino.
Dopo pochi minuti, Luciano mi guardò da sotto gli occhiali e, in dialetto, mi disse: "Ma che storia ta mè cuntè?"» Nicoletta Mantovani (moglie di Luciano Pavarotti)

"Michael Jackson è un artista e una persona eccezionale. E' un grande professionista, capace di fare qualsiasi cosa con notevole concentrazione, e di lavorare duro per raggiungere gli obiettivi che si è posto...
Sul piano umano, è difficile incontrare una persona autentica come lui: è l'individuo più spontaneo e diretto del mondo, e questa sua dimensione umana arricchisce la sua musica...
D'altra parte, è stato anche molto fortunato, perchè è nato nella famiglia Jackson, dove il talento era una cosa innata, un autentico dono di Dio.
Lui è semplicemente diventato più famoso dei suoi fratelli, ma credo che sia un caso, perchè tutti loro hanno dimostrato di essere nati per lavorare nello show business."

Stevie Wonder (MJ Story di William Mandel)

Il primo commento che fece Michael quando gli proposero di avviare una collaborazione con la Pepsi fu:

"Nemmeno per sogno. Non bevo la Pepsi. Non credo nella Pepsi".

Quando poi incontrò i dirigenti dell'azienda produttrice di quella bevanda, da sempre concorrente della Coca-Cola, con un sorriso disse:

"Ho un'idea che farà pentire la Coca-Cola di non essere nata con il marchio Pepsi!"

Fonte: Michael Jackson-L'Uomo nello specchio

Rosi, un piacere: le immagini cercate di caricarle sempre col file manager del forum. Ce n'è una sopra che non si vede più

Nel febbraio del 1993, Michael riceve dalle mani della sorella Janet un Grammy speciale denominato Legendary Award.
Nel discorso d'occasione, Michael racconta di quanto sia difficile vivere quando si è cresciuti come è cresciuto lui, sempre esposto di fronte a cento milioni di persone sino dall'età di cinque anni.

"Mi hanno rubato l'infanzia. Mai un Natale, mai un compleanno. I piaceri che vivevano gli altri bambini a me erano preclusi. C'erano solo fatica e dolore...
Non rinnego nessun istante della mia vita, e sono grato a chi, pur avendomi fatto vivere così, mi ha permesso di raggiungere il successo."

Michael Jackson

"Michael era la persona più divertente, altruista e talentosa che abbia mai conosciuto.
Quando sei in costantemente sotto i riflettori, c'è sempre chi tenta di dipingerti nella maniera sbagliata.
Io ho lavorato al suo fianco per un quarto di secolo e posso dire che era brillante, ma sopratutto premuroso e di una gentilezza unica.
Si preoccupava molto di più del prossimo che di se stesso."

Michael Bush costumista personale di Michael Jackson.

"La conoscenza non è fatta solo di biblioteche piene di carta e inchiostro, è anche fatta dai volumi di conoscenza che sono scritti nel cuore degli uomini, modellati sull'animo umano e incisi nella psiche di tutti noi."

Michael Jackson

"Michael era assolutamente incantevole. Dovevi solo amarlo e lasciarti conquistare da lui.
Aveva una luce interiore che ti permetteva davvero di vedere chi era.
Non volevi mai lasciarlo. Era difficile salutarlo alla fine della giornata. Volevi solo portartelo a casa con te."

Era così dolce, adorabile aveva un tale magnetismo...soprattutto quando rideva con qualcuno che lo faceva divertire, aveva una risata contagiosa. Era un'anima allegra e aperta."

Suzanne De Passe

Compix83, 03/12/2015 00:32:

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Rosi, un piacere: le immagini cercate di caricarle sempre col file manager del forum. Ce n'è una sopra che non si vede più

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Purtroppo non è la sola che non si vede eppure le carico tutte col file manager del forum.

"Peter Pan rappresenta qualcosa di molto speciale, per me. La sua figura ha a che vedere con tutto ciò che è l'infanzia: la voglia di restare bambini, la magia, il volo... tutto in lui ricorda la giovinezza, la meraviglia e la magia. E io, crescendo, non ho mai smesso di amarlo o di considerarlo speciale." Michael Jackson (da "Living with Michael Jackson")

"Alcune volte mi è capitato di entrare in un teatro per assistere a qualche rappresentazione e vedere che tutti si alzavano ad applaudirmi, soltanto per la felicità di vedermi tra di loro.
In momenti come quelli, mi sento onorato e felicissimo.
Tutto il lavoro fatto sembra acquistare un valore enorme."

Michael Jackson (da Moonwalk)

"Non scorderò mai la sua generosità e la risata contagiosa. Faceva di tutto per accontentare i fan e si preoccupava davvero di loro.

Se oggi fosse di fronte a me, farei di tutto per fargli capire che la gente lo amava sul serio.
Vorrei dirgli grazie per l'affetto che mi ha dimostrato negli anni e per i meravigliosi ricordi che, grazie a lui, mi porto dentro."

Michael Bush (The King of style.Dressing Michael Jackson)

"So come vivere la solitudine. La solitudine può essere una dura esperienza, ma la solitudine è amore e consapevolezza dell'intera vita. ........ Non mi considero religioso nel senso di condividere un determinato dogma. Mi considero spirituale in ciò che credo ci sia un dominio di consapevolezza nel quale possiamo sperimentare la nostra universalità. Ho letto ogni genere di letteratura religiosa perché credo che in tutte ci sia verità. ........ Gli animali non uccidono per crudeltà, avidità o gelosia. E la maggior parte non uccide i loro simili. Noi siamo gli unici animali che depredano e distruggono la terra! Ma stiamo imparando e non è troppo tardi." Michael Jackson (intervistato da Glenn Plaskin - 1992)

"Loro ce l’hanno dipinto in un modo terribile, ce l’hanno distrutto, ci hanno presentato quest’uomo come se fosse un mostro dicendoci menzogne su menzogne. Sapete perché? Per l’invidia. Perché Michael Jackson è stato un uomo che ha speso la sua vita a fare del bene, per la beneficenza e per diffondere amore tramite la musica. Bisogna conoscerle a fondo le cose, bisogna andare a sentire chi ha vissuto con lui, non chi non l’ha mai conosciuto, chi non ha mai vissuto con lui. Bisogna leggere quello che lui ha scritto, bisogna vedere i fatti, le fondazioni che ha fondato, i fondi che ha dato in beneficenza per costruire strutture, per venire in contro alle persone bisognose, la sua presenza in prima persona.."
Fra Alessandro D'Assisi (dal discorso tenuto in una chiesa Cristiana di Foggia il 24 ottobre 2014)

«Avevo nove anni quando ho iniziato a studiare musica. Ero stato folgorato da due figure per me diventate fondamentali: Bach e Michael Jackson. Sembrano mondi distanti. Ma agli occhi di un bambino la musica è musica. E Bach e Michael Jackson non sono in contrasto. La musica, ancora oggi, mi piace tutta». Fra Alessandro D'Assisi (tratto dall'intervista del19/01/2015 su Avvenire.it)

"Poi quando ho avuto 15 anni mi sono iscritto al corso di organo al conservatorio perché volevo fare l’organista. La passione per la musica è nata seguendo quelli che per me sono due grandi maestri: Bach e Michael Jackson. Ascoltavo la loro musica e allora volevo fare l’organista. A livello musicale mi sarebbe piaciuto di più diventare organista piuttosto che compositore di musica pop, comunque capivo anche che per fare musica pop c’era bisogno di una base classica." Fra Alessandro D'Assisi (intervistato da Nicola Rosetti nel 2013 per Zenit)

"Caro Michael, MI VERGOGNO PROFONDAMENTE PER LA STAMPA, PER I MEDIA, PER IL MONDO. Non ti conosco, ci incontrati solo una volta in una di quelle cene agli Awards ( "intrattenitore del decennio”). Ci siamo stretti la mano, tu eri gentile e cortese. Non credo che tu sapessi chi ero, come avresti potuto? I nostri mondi sono troppo distanti (io ho una mente “più classica”), ma ti ho guardato negli occhi: ERANO BUONI. Tu sei un grande artista e io ti ammiro. Mia figlia più piccola (ha 9 anni e mezzo) ti ama! PROFONDAMENTE, vuole anche sposarti ("Ma lui non mi chiama mai!"). Ti imita sempre e ci riesce bene. NOI TUTTI TI AMIAMO. Mi piacerebbe che lei ascoltasse di più Mozart, ma lei ama te ed io rispetto i suoi gusti.
CHE TU POSSA SOPRAVVIVERE A QUESTA VALANGA DI SPORCIZIA CHE TI E' STATA GETTATA ADDOSSO - TI AMMIRO ENORMEMENTE
GRAZIE PER QUELLO CHE SEI!
DIO TI BENEDICA
Maximilian Schell
Post scriptum: “Non si vede bene che col il cuore - l'essenziale è invisibile agli occhi (Il piccolo principe)."

Questa lettera fu fatta pubblicare da Maximilian Schell, a sue spese, sull'Hollywood Reporter il 19 novembre 1993.

"Quel che hai fatto andava bene, ma voglio il meglio: la visuale d'insieme, la causa e l'effetto. Voglio delle riprese ampie sulle reazioni della folla - delle profondità nelle emozioni, un timing. So che possiamo farlo. Il mio sogno e obiettivo è racchiudere la VERITA'. Dovremmo consacrarci a questo. Una persona che ha successo nella vita è quella persona che ha uno scopo solido e che vi si dirige senza deviare mai." Michael Jackson (tratto dalla lettera scritta da MJ, nel 1988, al cameraman Bill Pecchi)

"Forse guardo il mondo attraverso delle lenti rosa, ma amo tutte le persone del mondo. Ecco perché le storie di razzismo mi disturbano così tanto. Raccontandomi la tua infanzia in Texas mi hai ferito nel cuore e nell'anima. Perché DAVVERO io credo che tutti gli uomini siano stati creati uguali, è quello che mi è stato insegnato, e lo crederò sempre.
Semplicemente non riesco a concepire che una persona possa odiarne un'altra a causa del colore della sua pelle. Amo tutte le razze del pianeta terra. I pregiudizi sono figli dell'ignoranza. Veniamo al mondo nudi ed è nudi che lo lasceremo. Ed è un'ottima cosa, perché questo mi ricorda che sotto la camicia sono nudo, qualunque sia il colore della mia pelle." Michael Jackson (tratto dalla lettera scritta da MJ, nel 1988, al cameraman Bill Pecchi)

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"Michael aveva gli occhi più belli che io abbia mai fotografato ... Erano grandi. Erano espressivi. Erano profondi. Non intendo dire fisicamente. Era fotografare nella sua anima. Penso che Michael, sapesse quello che in ogni scatto voleva trasmettere. Anche quando era del tutto naturale riusciva a trasmettere un messaggio alla fotocamera." Harrison Funk, fotografo di MJ (tratto dall'intervista di Anna Hiatt)

"Durante il fine settimana in città, siamo spesso andati al cinema o in negozi di fumetti, ma quello che mi ricordo con più affetto di quelle visite era che Michael mi ha fatto conoscere le gioie di libri. Io ero dislessico, e la lettura era sempre stata difficile per me, ma quando mi sono lamentato del fatto che non mi piaceva leggere, lui mi ha detto: "Bene, allora sarai muto e ignorante per il resto della tua vita. Frank, puoi fare tutto quello che vuoi in questo mondo, ma se non si hanno conoscenze, non sei nulla. Se ti donassi un milione di dollari in questo momento, li vorresti prendere? Oppure desidereresti avere la conoscenza di come fare un milione da solo? " Sapevo la risposta corretta a questa domanda. «Prenderò la conoscenza."
«Giusto. Perché con la conoscenza tu puoi fare un milione in due. " Frank Cascio (amico di MJ)

"Con i loro sorrisi spensierati, i bambini mi mostrano il divino che risiede in tutti noi. Questa semplice bontà risplende direttamente dai loro cuori. Questo può insegnarci molto. Se un bambino desidera un gelato al cioccolato, lo chiede e basta. Gli adulti si complicano la vita prima di decidere se mangiarlo o no. Un bambino semplicemente se lo gusta."

"Quello che dobbiamo comprendere dai bambini non è essere infantili. Stando con loro entriamo in contatto diretto con la profonda saggezza della vita, che è onnipresente e chiede solo di essere vissuta.
Ora nel mondo è presente tanta confusione e disperazione, abbiamo bisogno dei nostri bambini più che mai. La loro naturale saggezza ci indica la soluzione che risiede nei nostri cuori e aspetta solo di essere riconosciuta."

Michael Jackson (Children - Dancing The Dream)

"Ha sentito parlare di me e mi ha contattato. Lui voleva incontrarmi. Avevo circa sette anni. Era il mio amico. Mi ha portato nella sua vita. Ha aperto le braccia e mi ha accettato come un buon amico. E nel corso degli anni non mi ha più lasciato. Michael era come un padre per me. Non ha mai fatto male a un'anima e sono felice di essere stato suo amico in tutti questi anni. Michael mi ha dato molto sostegno emotivo. Lui era sempre lì per me, ovunque avevo bisogno"

Dave Dave

"Cè un tempo, quando ho un concerto...in cui a me piace avere molta gente che viene e si gode lo spettacolo. Ma, c'è anche un tempo in cui ti piacerebbe avere una vita privata. Quando indossi il tuo pigiama e vai a dormire, spegni la luce e ti stendi, quello è il tuo spazio privato. Tu puoi andare al parco, io invece non posso, così ho creato il mio parco privato a Neverland, il mio teatro, il mio parco e quello è tutto per me"

Michael Jackson (Intervista Barbara Walters 1997)

"Mi accusano di essere ossessionato dalla mia privacy, e questo è vero, lo sono. Non fanno che osservarti tutti, quando sei famoso. Ti guardano, e questo è comprensibile, ma non è sempre facile. Se mi dovessero domandare perchè mi capita così spesso di portare gli occhiali da sole in pubblico, risponderei che non mi va di guardare sempre gli altri negli occhi. E' un modo di nascondere quello che posso di me stesso."

Michael Jackson (Moonwalk)

"E' divertente...quando vedi Michael in piedi sul palco con i ballerini alle spalle, loro sembrano studenti e lui, il professore.
I suoi movimementi sono così precisi, è difficile per chiunque raggiungere questo livello di perfezione. E' davvero stimolante lavorare con lui, guardare il suo lavoro e partecipare al processo di creazione."

Bashiri Johnson - batterista (Documentario This Is It)

"Ero solo e così ero sempre triste, dovevo combattere con la popolarità che mi schiacciava.
Ci sono stati tempi anche favolosi, con i miei fratelli, quando abbiamo fatto le lotte con i cuscini, ma ho sempre pianto di solitudine."

Michael Jackson (Intervista Oprah Winfrey 1993)

"Mino Damato aveva adottato una bimba malata di Aids, che purtroppo non visse molto.
Il giorno del funerale della piccola, mentre erano al cimitero, Damato racconta di aver udito in lontananza una canzone bellissima, la voce di un angelo, una cosa che lo colpì talmente tanto, che nei giorni seguenti, cominciò a cercare di capire di chi fosse quella canzone.
Mino Damato, cominciò a fare il giro delle radio, degli amici dj, cercando di spiegare la canzone che aveva udito perché voleva sapere di cosa si trattasse, voleva inserirla in un montaggio video che aveva fatto con le immagini della figlia.
........... passarono dei mesi, fin quando, un giorno, per caso si imbatté nel video di Gone Too Soon.
Damato rimase scioccato, non poteva crederci.
Gone too soon arrivatagli da lontano come portata dal vento, Ryan White, la figlia, l'aids, il montaggio video, insomma una serie di coincidenze incredibili."
Mino Damato, piangendo, raccontò la storia al Maurizio Costanzo Show oltre 20 anni fa. Disse che quella voce, la voce di Michael Jackson e quella canzone erano un miracolo.

"Quando mi esibisco come nello show per i 25 anni della Motown, o quando ho eseguito Billie Jean e il moonwalk per la prima volta sul palcoscenico e davanti al pubblico, accenno un passo e tutti gridano, agito una mano e...<< Aaaah >> qualsiasi cosa faccia.
Sono come rapito in estasi, insieme a tutti loro. Come se li sentissi, ma non con le orecchie.
E' solo un gioco i sensazioni. Alla fine del pezzo, quando riapro gli occhi stremato, e vedo la reazione del pubblico, resto sorpreso perchè ero in un'altra dimensione.
Ero una cosa sola con il momento presente, assorbito dal momento, in quel preciso momento."

MIchael Jackson (Dal libro di Shmuley Boteach )