ragazzi veramente, questo cappy l'ho dovuto fare per forza, l'avevo in mente da TANTISSIMO tempo però aspettavo di accostarlo a due capitoli felici.
Insomma, noi sappiamo tutto di Michael no?
Ma di Ros, (anche se ci appartiene nei gesti, nella mente ed ecc...insomma deteniamo che sia la "NOI" con Michael) non sappiamo perchè a volte è un po scostante, un po dura, o forse perchè certe volte non riesce a dire i suoi sentimenti...
poi visto che, avevamo interrotto quella fase di "ricordo della madre e del padre" ho pensato di far ricordare la sua famiglia...
1- non pensate però che il cappy abbia una morale triste, leggetelo attentamente, capirete che voglio dare una speranza, quella che voglio dare da tempo a tutti XD okkkkkkkkk????
Un bacione grandissimooooo e alla prossima, con cappy più divertenti che ho già in mente
(e che fino ad ora no nho ancora messo nessun cappy divertente, perchè in fondo, su via, 2 anni e mezzo che si conoscono non posso fare nulla di più) ^____-
Leggenda: considerando che "+++" è un passato recente, "____+" è un passato molto lontano, ok?
26 Capitolo
"-Non importa- mi dicevi -non importa tutto ciò -con quegli occhi rotti dal pianto, dalle lacrime che non volevano rigare il tuo volto così chiaro e puro- ce la farò vedrai, riuscirò a farcela...devo riuscirci- .
Che incarino difficile essere sua amica, dovevo appogiarlo sempre, doveva trovare una spalla su cui piangere e sfogarsi; dovevo trovare il coraggio io, di affrontare tutte quelle cattiverie che ti infliggevano ogni giorno.
Non c'era una logica, un nesso, un motivo o un senso per cui ti facevano tutto questo. Non c'era come non c'è mai stato.
-Mi odiano- no Michael
-Andrà sempre peggio- no Michael
-E' come una cortellata nella schiena, una cortellata a spada tratta- no, ti prego Michael...
Come avrei potuto dirti in fondo, che eri entrato in un vortice senza uscita? Pensavo che quel tuo sorriso potesse ancora valere.
Non mi accorgevo che su quel volto, oltre a quel sorriso, quegli occhi piangevano silenziosamente...
Non capivo, pensavo che eri un diamante e nulla ti poteva scalpire, ma anche i diamanti, se cascano, si spezzano per sempre.
Anche se ero tua amica."
-Toc, toc- sento bussare, è la terza volta che sento bussare.
Ma non riesco ad alzarmi, non riesco a capacitarmene, mi sento la testa che mi scoppia -e dico, se fossi in Italia potevo dire di aver mangiato troppi Maccheroni o pasta all'ammatriciana e di aver fatto degli incubi- e invece no!
In fondo ditemi, dove puoi trovare della "Buona" pasta in America? E' innutile è come la storia del caffè: non li sanno fare. STOP.
Le gambe mi tremano e le sento fredde, magari ho preso freddo...
Eppure ieri non ho fatto nulla di speciale; sono andata a dormire verso le 11, un orario abbastanza buono per me dopo aver riletto con assuidità le note di una canzone che Michael mi aveva dato, gli avevo promesso di leggerla ed ora lo spartito era sul comò.
Si ero andata a dormire alle 23.00...e ora sono le 7.00. Ecco forse è questo ciò che mi disturba.
Mi verrebbe da alzarmi, prendere la sveglia, aprire a chiunque sia -cameriera, maggiordomo- chiunque ESSO sia e suonargliela in testa...si, mi verrebbe, se solo riuscissi a muovermi...ho incredibilmente sonno, è una tortura.
-Chi è?- dico allora ranicchiata ancora nel mio letto con voce assonnata; il frastuono del nuovo giorno, anche all'alba, si fa sentire sul serio, è una cosa positiva, se solo non mi sentissi così spossata.
-Chi è?- ripeto un po più forte
-Sono io, Michael, è un quarto d'ora che ti sto bussando, perchè non apri?- Oddio. Oh cavoli. Oh accipicchia...oh misericordia di Dio! E' Michael! E che vuole a quest'ora?
-Mmh...aspetta che mi alzi-
-No, ti devo parlare-
-Aspetta-
-apri- mi dice con voce fredda quanto incantevole e determinata. Cosa vorrà -Michael Jackson- alle 7.00 di mattina da me?
-Aspetta- per la seconda volta
again ripeto con non chalance e mi sotterro definitivamente sotto le coperte di seta ricamate finemente.
-No che non aspetto, su apri-
-Ok, ok- mi arrendo. E' innutile dire di no a Michael, ti convincerà sempre. Che sia con il suo sorriso, che sia con lo sguardo o con la voce...ti convincerà sempre. Anche se hai un malditesta atroce come il mio!
Prendo le chiavi della stanza e apro -due mandate- e poi con uno sforzo superiore riesco ad aprire la porta che sembra insolitamente pesante.
Mi guarda e mi scambia un sorriso, lo guardo anche io negli occhi, in quel momento non odo più nulla
-Stai bene?- mi dice, lo intuisco da come muove le labbra -Ehi Ros..?- poi i miei occhi si fanno incredibilmente pesanti -il buio-
ho sempre odiato il buio...
____+
-Mamma, mamma tu vuoi che io diventi una cantante?
-Tesoro certo che lo voglio, sei proprio brava quando canti, ci metti tutta te stessa...sai si vede- un sorriso sornione si dipinge sul volto della bimba che ha appena 7 anni, il padre sbuffa a braccia conserte e poi si mette a ridere sullo stinco della porta d'uscita -Ma mi spieghi che cazzo blateri?- la madre non lo fa finire, ha il viso contrariato ma ora non può urlagli contro.
Con un dito sulla bocca al volto della piccolina la rassicura -Ascoltami però, ora vai a scuola e fai la brava, intanto che io parlo con papà e dopo vai a canto dalle suore...- la bimba è felice -ricordati di mangiare la merenda che ti ho preparato!- con un ultimo bacio la saluta prima che la piccola apra la porticina della casa e con un gesto semplice saluti i propri genitori e salga direttamente sul pulmino che la deve accompagnare a scuola...
-Mamma, mamma ti parlo spesso dei miei sogni, sai che adoro incredibilmente la musica...vorrei, non so, qualcosa...un lavoro che puoi star a contatto con i suoni...amo la musica-
-Lo so Rosa, lo so..ti conosco meglio di chiunque altro- la ragazza di 15 anni si siede sul letto della madre
-Grazie. Tu credi tanto in me..è questo è bellissimo- l'abbraccia. All'improvviso la porta della stanza che era accostata si apre di scatto, un uomo ubriacato ne viene dentro -Papà? Ti sei ridotto ancora così!-
-Ma non ti vergogni Al? Ma non ti vergogni almeno un poco..abbi almeno la decenza di non rientrare a casa quando sei messo così male-
-questa è casa mia e io ci comando, sta zitta e porta quella cretina fuori dalla nostra camera-
la ragazza si alza in piedi -io non me ne vado da nessuna parte, tu non puoi chiamarmi così...papà...- era una ragazza molto fragile allora, il motivo era facile, uno scudo in casa non dovrebbe servire, una maschera, un imbroglio in una famiglia non dovrebbe sussistere
-porta quella stronza fuori di qui!- ripete a urlando mentre con una birra in mano rompe il lampadario, la madre cerca di proteggere la figlia -Al finiscila! Una buona volta finiscila!- è tutto un trambusto...
-Stai zitta!-
-No stai zitto tu papà! Finiscila non lo vedi che causi solo dolore? A me, alla mamma... Perchè?- why, why, why?
E passa un istante, un momento, un secondo nemmeno e la ragazza si ritrova a terra, si ritrova con quei vetri di quella bottiglia di color marrone sulla testa, un gran dolore...ma è innutile, crede che forse è meglio chiudere gli occhi una buona volta e non aprirli più...lei vuole andarsene.
Si sente il collo spezzare, si sente essere spintonata a colpi e a calci...e non ha più forza di dire -sei un pazzo!- non ne ha più la forza, nemmeno la madre.
Sophie fa urgentemente il numero del pronto soccorso, vuole salvare sua figlia che l'ha protetta -non conta più i lividi che lei e Rosalie contano sul corpo-
Poi vede che il pronto soccorso non risponde, e allora prende al volo le chiavi della macchina -Ros- così la chiama la madre in modo così amorevole -Ros, ritornerò-
RITORNERA'?
No...bugie. Una promessa infranta...ma non per sua volontà. Per volontà di un padre che non ha e non ha mai avuto il tempo di ragionare, perchè la collera e la violenza ne prendevano possesso.
Esce dalla camera, si appoggia ai gradini e poi prende anche lui la sua macchina. Quella non è mai stata una famiglia FELICE Rosalie si illudeva di condurre una vita normale..una vita bella e solare, piena d'affetto, che se litigavi a scuola, avevi i genitori a cui affidarti, che se prendevi un brutto voto sapevano tirarti le orecchie...e invece no. Non le era concesso.
"Ognuno ha i suoi mali interiori. Chi non ne ha?" quanto è vero.
La raggiunge, quel padre così furioso, la raggiunge dopo che la madre ha avvertito l'ospedale che ad una ragazza gli era stato fatto del male dal padre per uno scatto d'ira.
La raggiunge, mentre la madre in preda all'ansia ripercorre quei chilometri per il ritorno sperando che Rosalie si è ripresa...è preoccupata; e invece dovrebbe guardarsi le spalle.
Dovrebbe.
Ma lei era preoccupata per Ros.
....
-Fumo- tutto ciò che rimane di quella macchina. Fumo, un atroce fumo e una mamma che piangeva...ma non per se stessa, ma per Ros, la sua dolce figlia, fino poi a chiudere quelle labbra in una morsa di dolore e a chiudere quegli occhi così arrossati -per sempre-.
E quando si risveglia, la ragazza di 15 anni, quando si risveglia vede che è stata intrappolata nella sua casa, che quel padre gli ha chiuso la porta a chiave; ed è buio...è notte fuori, e la porta non si apre, la porta dannatamente non si apre, e lei non riesce ad aprirla...la trova così INSOLITAMENTE pesante...di nuovo -again-
E piange, perchè capisce che il buio è la morte, perchè sente i pompieri che la tranquillizzano mentre il vicinato parla di sua madre....ed è buio.
Ed è buio nella sua anima, così come nel suo cuore.
Per questo lei ODIA il buio.
...
Per questo IO odio il buio____+
-Ros, mio dio, pensavo non ti saresti più ripresa...- le mani fredde di Michael accarezzano la mia fronte così accaldata, ho un sussulto, tutto ciò che ho rivissuto potrebbe solo farmi piangere, ma io...ormai quelle cose le custodisco come un ultimo ricordo della mamma, perchè dovrei piangere?
Sono adagiata su un divano ricamato in oro e tessuto con un colore bianco panna mentre Michael è seduto su una sediolina e ha con se un fazzoletto bagnato
-cosa è successo?- dico con un filo di voce, per essermi addormentata non ricordavo nulla prima di quella specie di Trance
-dimmelo tu, sei crollata su di me...- poi mi bacia la fronte bagnata dal fazzoletto, in qualche modo ricambia il favore che gli avevo fatto io in quella stanza "segreta", baciandolo a mia volta sulla fronte -hai la febbre...- fa una piccola pausa -il mio medico personale dice che è lo stress...-
-Oh...ho la febbre, allora per fortuna che non sono in Tour con te, chissà se no che casino...- lo sorrido, anche se il mio sorriso è un po pallido
-Pfft...sei sempre la solita, riposati su, mentre chiedo a Josephine di prepararti un the caldo-
-non ce n'è bisogno-
-come no? In fondo se è una febbre da stress, quello stress devo avertelo causato anche io- si da sempre delle colpe che non ha. Non capisco il suo ragionamento...è sempre completamente sfiduciato, ha sempre bisogno di una conferma che uno gli voglia bene, ma in fondo cosa mi costa ammetterlo? Gli voglio tanto, tanto, tanto bene...
-Grazie-
-Ora vado, ho visto che hai scritto qualche cosa sullo spartito che ti ho dato, era quello ciò che ti chiedevo stamattina-
-stamattina? Perchè quanto ho dormito?- sorridi e poi te ne vai dal salotto
-4 ore circa...- poi mi guarda per un ultima volta -non esitare a chiamarmi se hai bisogno di me, tanto sono solo a due camere da qui a finire due canzoni...- lo guardo anche io e poi acconsento, finchè ancora una volta chiudo gli occhi, e anche se quel buio lo odio, con lui ...
HA UN PROFUMO DIVERSO... non ha il profumo della paura.
Quante volte dovrei ringraziarti Michael? Quante volte dovresti essere il mio primo pensiero ogni mattina e invece me ne dimentico? Ti prego di scusarmi...è solo che tu non sei il mio primo pensiero Michael.
Sei l'unico.
L'unico che mi fa ancora sorridere e provare un emozione.
Con te, una buona volta ho realizzato il mio sogno -Tecnico d'audio, mamma tu ci credevi veramente in me- Con te ho pianto dopo aver avuto una infanzia e una adolescenza persa a dirmi di non piangere e di costruirmi una maschera di ferro per proteggermi da un mondo che pensavo non mi volesse...
ma in fondo, quando tu mi dissi che il mondo non ce l'ha con me...era vero.
Altrimenti io, NON ti avrei mai incontrato.
Earth Song
(non ho il tempo di corregerlo....COME SEMPRE AHIME', ormai sono abituata a finire tardi e dopo devo staccare il pc...ç___ç perdonatemi!!!)