Re: Re: Re:
Micheal'sNewFan, 16/12/2009 20.31:
Eheheeheh...colpo di scena!
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più che colpo di SCENA, io fra un pò avrò un COLPO di mazza in testa
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Vi prego di perdonarmi, ma mi ci sono dedicata quasi tutto il pomeriggio, per descriverlo al meglio e...bè, l'ho scritto tutto di getto e mi ci sono pure divertita
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Okey, sono fuori, fa niente...perdonatemi!
33 Capitolo
"
Every day create your history, Every path you take you're leaving your legacy Ogni giorno, ogni momento, contribuisci ad arricchire la tua vita, la tua storia...la tua immortale storia.
E ti dicevo -Michael, ti hanno proclamato
the King of Pop tutti, hai visto? Ne sei orgoglioso?- ma al tempo stesso -Michael Dio mio, non leggere quei giornali, ti fai male da solo, non lo capisci?-
Every day create your history ogni istante, ogni opportunità prendila al volo -sei l'unico che può rompermi il cuore con una canzone, e con una canzone farlo ritornare a battere- sorridi, piangi, ti commuovi, ti emozioni, sei un normale uomo
-Mi hanno consacrato- dicevi con una nota di rammarico; si Michael, tutti i grandi vengono ricordati nella storia...perchè
Tu, loro, hai fatto HIStory."
Le 8 di mattina. A quest'ora una persona normale dove dovrebbe stare? Mi sembra chiaro, a dormire!
E invece no, invece No...io non avevo dormito per tutta la notte, capite? TUTTA la notte! A pensare a ciò che mi aveva detto la sera precedente Michael...che potevo sfogarmi, che avrebbe avuto tempo per me.
Ebbene, invece che stare nella mia cosidetta "stanza in affitto" nel mio bel lettuccio a baldacchino a riposare dolcemente, ero qui, davanti la stanza di Michael con il
NON-coraggio di bussare.
Mi ero alzata dopo una notte insonne, lavata, vestita e per di più con lo spirito giusto per parlare con Michael, al che però, quando mi avvicinavo sempre di più alla camera di Michael, la mia fermezza a parlargli diventava sempre meno...arrivata lì, volevo tornare indietro, andarmene in camera e rintanarmi sotto le coperte per dormire fino a mezzogiorno.
Mille dubbi mi attanagliavano la mente -e se stesse dormendo? E se non vuole essere svegliato di prima mattina? E se fa Yoga? E se sta leggendo un libro filosofico e io lo interrompo nel bel mezzo della lettura? E se gli piace la mattina far di conto e sta facendo 3284 x (567 -394) : 12...e io entro mentre è nel bel mezzo di una crisi di nervi? E se...- insomma le cose più assurde; il bello è che poi la mia testa ci credeva pure...SOLO UNA COSA: non avevo preso in considerazione una eventualità...
-Mmh...- che faccio? Che faccio, che faccio! Mi guardai intorno, il corridoio completamente chiaro dal sole che ormai espandeva i suoi raggi e pian piano stava risvegliando la dolce Neverland dal suo sonno; i quadri pittoreschi illuminati dalla luce si discutevano tra luci e ombre ed effetti chiaroscurali dando un atteggiamento, in compenso, molto più raffinato e vivamente poetico; la porta di Michael era socchiusa e un raggio di sole faceva capolineo fino all'uscio della porta, così che mi illuminava anche metà gambe.
Presi fiato; sembrava una
mission impossible, si, una di quelle dove devi prendere fiato altrimenti calarti dalla vetta più alta del Tibet neanche a dirlo! Emn,presi un buon respiro e...
1. Toc, toc, toc, toc; bussai sulla porta, che, con tutto il silenzio che sovrastava sempre Neverland, sopratutto ad orari così...comodi, il rumore del mio pugno si sentì rieccheggiare anche nel corridoio.
Niente. Non rispose nessuno; le mie ipotesi che fosse sveglio crollarono in men che non si dica. Però...visto che non mi do mai per vinta alla prima occasione, ormai, il passo l'avevo fatto, e volevo riprovare...
2. Toc, toc, toc, toc; più energicamente e con maggior destrezza nel polso bussai, aspettavo solo che quella dannata maniglia si aprisse e da dietro quella porta mi venisse in contro Michael in una forma smagliante dicendomi -Ros, sono qui, dimmi tutto- ehhh...
Emn..ok, mi ero persa nel mio mondo a fantasticare, con tanto di cappello, mi immagginavo un Michael che mi sorrideva e che quei pochi raggi che intravedevo dalla porta socchiusa lo prendessero da dietro, così da avere un'immagine al quanto divina e paradisiaca...eheh.
No. Non aveva risposto, mannaggia...e vabbene, considerate il proverbio -non c'è due senza tre-
3. Toc, Toc, Toc,Toc; bussai quasi del tutto freneticamente, eh non è giusto! Michael perchè non mi rispondi!
Presa da un inconsciente attacco di "euforia-mattiniera" aprii io la maniglia, e la porta pian piano si aprii sempre di più lasciando quel corridoio così freddo e trovando posto in una camera più riscaldata dal sole e più illuminata; Mi ero decisa ad ENTRARE.
Al che nulla di male, se solo...spostando gli occhi verso destra non vidi...Non vidi...Oddio Santa madonnina ti prego trattienimi dallo svenire!
Michael era seduto a gambe incrociate sul suo letto a baldacchino e stava con una penna in bocca tenendo tra le mani un foglio e ripassando a parole il testo, credo, di una sua canzone.
Detto ciò nulla di male; se solo...se solo...Ok, reggetemi, era un ragazzo bellissimo! Michael Jackson è un ragazzo bellissimo! Stava a petto nudo, che pettorali, che forme, che...aveva pure la tartaruga!
Aveva appena tolto l'asciugamano dai capelli, belli e ribelli, e bagnati...del tutto bagnati.
Sant'iddio, quanto è vero che mi chiamo Rosalie, quella visione era degna di un angelo!
Michael a petto nudo con quei bellissimi ricci di color nero del tutto bagnati dopo aversi fatto lo shampoo che gli si posavano elegantemente su quella schiena così chiara; e poi ciliegina sulla torta, accortosi di me, si era alzato e...
si era alzato e...la cerniera! La cerniera dei jeans color neri era del tutto abbassata; ora non chiedetemi il perchè il mio occhio era andato lì, perchè non risponderei.
-Non si è accorto di me, non si è accorto di me, non si è acc- mi sorrise -...Si, si è accorto di me- dicevo nella mia mente, mentre Michael mi guardava e d'altronde dopo essersi alzato dal letto e lasciando penna e fogli lì, si avvicinava verso la porta, verso di me.
Ci guardavamo fissi negli occhi, come due bambini che si sono appena conosciuti e del tutto imbarazzati vogliono stringere amicizia ma non riescono a comunicare; lui mi guardava qualche volta abbassando un pò gli occhi per la reazione del mio imbarazzo, e io, chiudevo leggermente gli occhi trovando il modo di fare quei due passi bastardi che mi avevano fatto entrare -e con cui dovevo alla svelta uscire- dalla stanza
-Ahh...- l'unico fiato che riuscì a emettere, al che sparì dalla porta sbattendola con tutta l'ira di Dio dietro di me. Mi ritrovavo nel corridoio e con dietro di me una porta che sarebbe stato meglio non avessi aperto...intendo, la porta della camera, ok ragazzi?
Ci eravamo guardati così dal profondo, che in compenso mi sembravo nuda di fronte a lui; quegli istanti erano durati un massimo di tempo indecifrabile per il mio cuore; già, il mio cuore, il mio cuore che non si fermava di scalpitare al di fuori della camicetta color bianca che avevo indossato questa mattina.
Appena avevo chiuso la porta dietro di me, con una forza immane decisi -appena le mie mani non fossero più state appoggiate sulla maniglia- di correre via, e così feci.
Appena chiusa la porta con quella potenza formidabile tanto da rompere il muro, corsi a perdi fiato per il corridoio...
*Mmh...stamattina mi ero alzato davvero presto, le 6 e mezza circa e avevo deciso di riprendere a scrivere una canzone che dovevo finire con Bill Bottrell, l'idea della canzone era nata a me, e lui mi stava aiutando, quindi era sicuro che nella track list del mio cd, avrei aggiunto anche lui nella produzione della canzone; le parole mi martellavano in testa da un certo periodo, più o meno da quando Ros si era chiusa in se stessa e pensava di non causare problemi affrontando da sola i suoi dispiaceri...bè, da quel momento mi balenò tra la testa "Give in to me", ora, non chiedetemi niente, perchè non racconto perchè ho in testa sempre lei quando devo fare canzoni così...
Verso le 7 decisi di farmi una doccia rilassante e di lavarmi via tutto quel malessere e tutta quella stanchezza che mi pervadeva da giorni, da mesi, forse anche da anni... mi piaceva quel delicato tocco dell'acqua sulla mia pelle, era come addormentare quel dolore che provavo ormai da un bel pò; mi sembravo nuovo, più forte, pronto ad essere il migliore, una cosidetta doccia del benessere.
Appena uscito dal bagno dopo aver aspettato un pò con l'accappatoio color blu, mi decisi a mettere solo un paio di jeans per stare comodo e un asciugamano per non far gocciolare l'acqua dei capelli sul letto e sopratutto sul foglio che stavo scrivendo.
Mi misi sopra il letto a gambe incrociate e con la testa china scrivetti.
Cominciai a canticchiare sotto voce, in fondo erano le 8 di mattina e non volevo svegliare Ros che stava a 3 camere da qui; le cameriere erano già al lavoro, però certo, di prima mattina è maleducazione cantare, anche perchè ci si è appena alzati e non dovevo constringere nessuno a sentire la mia voce; presi il foglio e rilessi con più calma -
She always takes it with a heart of stone
Cuz all she does is throws it back to me...- si, poteva andare, il tono era quello che volevo
-
I've spent a lifetime looking for someone
Don't try to understand me mmh...mhh..- già, ho cercato per anni la tua voce Ros, e quando l'ho sentita ne sono rimasto folgorato, la tua stessa voce Rosalie, era la mia fonte d'ispirazione, però non potevo ammetterlo, non ci avresti mai creduto...
-
Just simply do the things I say
Love is a feeling- l'amore è un emozione già, quel non so cosa che io provavo per te era un emozione Ros, però...
Ero completamente assorto dalle mie stesse parole, da ciò che io e Bill stavamo scrivendo insieme, io ci mettevo il mio sentimento e lui mi rileggeva il testo, mi dava consigli; è sempre stato così...una canzone che parla di un amore maledetto, che prova disperazione, che prova dolore e incoscienza...
Mi impersonificavo realmente in ciò che dicevo tanto da esserne quasi partecipe -...
Give in to me, Give in to me- arrenditi Ros, arrenditi a me.
La maniglia d'un tratto si alzò e mi si parò davanti...
Dio si, proprio lei, più bella che mai, con lo sguardo che cercava la finestra -il sole- poi, dolcemente girò il capo verso di me.
In quel momento il suo color naturale sul volto si tenne da parte e l'imbarazzo gli fece le gote di un rosso vivo che amavo, quelle gote color pesca che diventavano color del fuoco.
Non me ne accorsi subito, ma lei mi stava guardando, cioè...era entrata senza bussare - o aveva bussato e io non l'avevo sentita?- e mi si era parata davanti, i suoi occhi che penetravano in me, era veramente bellissima, quel suo rosso tempera mi emanava calore in tutto il corpo.
Corpo? Oh ecco perchè mi guardava, ero a petto nudo...eheh, le ragazze! Mi sà che non mi aveva mai visto a petto nudo, ok potevo capire la sua reazione; Mi scrollai i capelli per togliere tutta quell'acqua che mi pervadeva, scostai i ricci che mi erano andati davanti e alzatomi dal letto la guardai in fase di attesa; se ne stette zitta finchè con il respiro non pronunciò un -ah- bonfocchiato e uscii immediatamente portandosi dietro tutto l'affanno, ma che dolce e imbranata che era la mia Ros...risi a crepapelle e guardai immobile lei che sbatteva la porta con tutta la sua potenza, che simpatica la ragazzina, voleva rompermi i muri della stanza!
Non ebbi poi, il tempo di pensare, andai cautamente verso la maniglia e la riaprì, poi scivolai a piedi scalsi per tutto il corridoio facendo uno "slalom" da perfetto skateboard e riuscendola a prendere per il polso; ebbe un brivido, si; sentì il suo braccio tremare e mi guardò negli occhi ancora una volta. Mi ci persi di nuovo, non avrei resistito più.
Il sole che era alle mie spalle faceva la scena al quanto romantica se solo...
-Emn..- un colpo di tosse di Rosalie, mi guardava strano, ansi, non mi guardava affatto in volto, ma più giù della vita -emh,emn- vidi che deglutiva con fatica; la guardai circospetto -che c'è?-
Mi stringe forte la mano -LA CERNIERA!- urla come solo una fan impazzita può fare, e dico, io ne ho viste di tutti i colori, ma lei mi aveva del tutto spaccato un timpano -prendetevela con lei se poi non potrò più sentire un bel niente, ok?- lascio il suo polso e gli tappo immediatamente la bocca, non vorrei che body guard, cameriere & co. si facessero i miei affari privati, pettegole come sono le cameriere e impiccioni come sono le guardie, bhè...non c'era da fidarsi.
La trascinai di peso fino in camera mia, con ancora una mano sulla bocca di Ros chiudo a chiave la camera e la butto sul letto facendola "quasi"sedere, poi lei si ricompone e mi guarda mentre io evitando il suo sguardo sto in piedi -Che cavolo ti urli di prima mattina?- sembravo un padre con una bimba di 6 anni
Lei mi sorride -Ehi, guarda che se poi tutte le fan sono gelose di me non te la devi prendere- comincia a sorridere sorniona, io acciglio il volto -Michael sveglia, hai la CERNIERA APERTA!- al che mi precipito a tirar su la zip tra le risate di Rosalie -mettiti pure una camicia e stiamo apposto- vuole nascondere l'imbarazzo dietro una saggia risposta? E brava la nostra Ros!
Mi infilo una camicia bianca-celestina in men che non si dica e la guardo ancora stralunato -Scusami Michael se sono entrata e se...ecco..io ho bussato ma tu non rispondevi e io...ecco...e poi tu eri a petto nudo, ti rendi conto? Di prima mattina? Non che sei Michael Jackson e io ti ho visto a petto nudo, questo non centra assolutamente niente ok? Ma...ecco...di prima mattina..potevi prendere un raffreddore...hai i capelli bagnati e quindi...- oh che carina, ora si occupa anche della mia salute!
Comincio a ridere di nuovo -che c'è Michael?- mi fa lei del tutto insospettita e del TUTTO rossa in volto, l'adoro quando è così "dolcemente frastornata", la mia piccola principessa imbarazzata, di prima mattina di una domenica che mi si prostrava come di una noia mortale e invece...
-Su, lascia perdere, grazie- gli dico sistemandomi ancora i bottoni della camicia di cui 3 ne lascio sbottonati -comunque, parlando sul serio, com'è che ti eri precipitata nella mia camera, volevi dirmi qualcosa?- sono del tutto ignaro di ciò che lei vuole dirmi, anche se, bè...credo voglia parlare di ciò che l'affligge, sarebbe ora che questo macigno, questo fardello che lei ha da sempre, me lo dicesse una buona volta e si sfogasse deliberatamente con me...
-Michael...ecco- mi fa con un mezzo sorriso -ieri sera mi avevi detto che potevo in qualunque momento parlare con te e allora mi domandavo se...- gli accarezzo i capelli, è dannatamente pacata stamattina che non la riconosco -sembra un bocciolo di rose- non sono romantico io, è lei che mi fa uscire certe denotazioni!
E'...è bellissima, quei pantaloni neri gli stanno benissimo e quella vita così sottile, ti viene da prenderla in braccio non si può proprio farne a meno.
-Fai una cosa Ros, ne parliamo davanti ad un caffè caldo, ti va? So che ti piace il caffè, e così ho ingaggiato un chef italiano a cui gli dirai tutto ciò che ti piace- poi mi fermo per dargli il tempo di realizzare; lei è seduta sul letto accanto a me, con le mani sopra le gambe e con lo sguardo basso, mentre gli accarezzo i capelli le parlo piano -Ehi Rosalie- voglio che mi guarda, voglio che sia franca e felice come non l'ho mai vista, voglio che se devo sorridere per un pubblico che mi odia, per la stampa che mi uccide e che le peggior diffamazioni sono con me, il suo sorriso, il suo tocco leggero mi proteggano come in una barriera -Ehi- gli prendo il volto con la mano destra -su, guardami- alza di poco il volto...No, cavoli, i suoi occhi! I suoi occhi verdi così penetranti che ti guardano nell'anima; il mio cuore perde 10 battiti, 10 battiti in meno...
Gli prendo delicatamente le mani e l'appoggio sdraiata sul letto, mi guarda, mi guarda senza opporre resistenza...è così dolce e delicatamente umana che anche solo sfiorarla per me è come un abuso; la sua dolcezza al pari di un fiore di pesco. Si, il fiore di pesco è proprio il fiore che gli si addice, il suo colore della pelle, il suo stesso profumo, sa di pesco, di fiori, di dolci aromatici...
I suoi capelli profumano di pulito e di una dolce fragranza, la sento su di me... ascolto il suo respiro profondo -Ros...- non riesco a non guardarla, quel suo sguardo mi avvolge; avevo detto -Do you want to be my friend- si, però non riuscivo a capacitarmene, con lei andavo oltre la dolce amicizia che mi legava.
La stavo tradendo? No...
CI stavamo tradendo a vicenda. Qualcosa si stava tramutando
un fiore è pur sempre un fiore, sembre DEVE sbocciare e MAI può morire
Ma lei non mi scostava e allora io non sapevo cosa fare...Non sono per niente buono in queste cose; ci vorrebbe un libretto d'istruzioni mi dicevo quando ero ragazzo e molte ragazze della mia età mi mollavano proprio per questo. -Arrivati a quel momento ero io l'indeciso, non sapevo come comportarmi- non erano le persone giuste...ecco perchè.
Con Ros, tutto sembrava una tremenda favola, mi ero troppo coinvolto per andarmene ora, non mi sorrideva e non piangeva, solo: guardava i miei occhi con quell'insistenza degna di una pantera.
Si, sapevo cosa fare, mi fidavo ciecamente di lei, 3 anni con lei sono stati pieni di momenti unici al mondo e che nessuno ha mai scoperto, o meglio, hanno scoperto solo che eravamo abbastanza amici, ma nulla di più; e invece ciò che ci legava era l'armonia inevitabile di chi crede che sei hai 1000 motivi per piangere, abbi sempre 1001 motivi per sorridere.
Gli scansai i capelli che gli coprivano il volto e gli tolsi il giacchetto lasciandola solo con la sua camicia bianca; mi stringeva forte le mani e io stringevo le sue, eravamo come legati da un filo indissolubile, in quel momento sapevo cosa fare si, perchè ero con la mia piccola.
La mia bellissima piccola, e non mi fregava niente se ero Michael Joseph Jackson, dico, non ci stavo nemmeno pensando; alla mia carriera, ai miei successi, alle mie povere fan, non stavo pensando ai tour, ne agli album ne a nient'altro che non fosse quella dannata voglia di lei.
-Ros...- ero sempre stato uno che si fa in disparte, per mille cose, ad esempio in una discussione cerco di non dare molta attenzione a me, perchè tutti mi parlano solo perchè sono
Michael Jackson e allora non conviene.
Invece lei mi aveva accettato, dal primo giorno, si lo ricordo bene, limpido e nitido come fosse ieri, dico, quel giorno; Non perchè ero Michael Jackson, ma perchè semplicemente ero Michael, per lei il suo amico, per me lei mia amica.
Ed è bello quando uno ti parla per amicizia e non per altri scopi, quando uno non è invadente come la stampa, come le persone che ti freguentano solo perchè sei una star, solo perchè da 10 anni a questa parte sei la "giovane promessa del Pop" e poi "The King of Pop", come tutte quelle ragazze che ti amano solo per racimolare successi e ti abbandonano e tu intanto ci hai creduto, e hai creduto nella loro fortuna
Billie Jean is not my lover... e invece lei, era una spalla con me, mi affiancava, MI HAI VOLUTO VERAMENTE BENE...te ne ringrazio, ma ciò che provo dal primo giorno non è una
semplice amicizia; solo che mi sembravo dannatamente sfacciato, poi troppo timido ero ed infine, l'amicizia è la miglior arte, il miglior tributo al sentimento che uno può dare...non si può MAI infrangere...-almeno credevo-
Le nostre mani combaciano, i nostri sguardi sono come le due faccie di una moneta; sento il suo cuore che batte nervosamente, il colore delle sue gote è tremendamente rosso ciliegia, il suo respiro è dannatamente soffice e leggero e ritmicamente bello, i nostri respiri si contemplano a vicenda. Le sue labbra sono screpolate come in assenza d'acqua, quelle labbra così morbide.
Non fiata, Ros rimane ad ascoltare il mio battito cardiaco mentre mi guarda gli occhi che gli punto addosso...respira e tace, ed è incantevole questo momento.
Le mani strette l'una all' altro e i respiri complici insieme ai battiti convulsi dei nostri cuori trasmettono un armonia.
Pian piano capisco da me dove devo arrivare, dove VOGLIO arrivare, perchè non si sciupa un delicato fiore, perchè non si sciupa la freschezza di una Rosa, la mia Rosa, la mia piccola Ros.
I nostri volti si avvicinano e il tepore della sua pelle lo sento su di me, il suo profumo è inconfodibile -Piccola...- gli dico prima che le nostre labbra si armonizzano tra loro in una perfetta sincronia.
E per questa volta non sento il timore di chi mi verrà conto, non sento la dannazione e l'indecisione che ho sempre avuto con le donne, No.
Con lei mi è bastato un piccolo bacio per sentirmi perfetto.
Le nostre bocche non si staccano, rimaniamo per istanti incantati dalla nostra stessa repressione, e quel bacio che non gli ho mai dato tiene compimento in questo.
Tutto dannatamente perfetto, le sue labbra color del lampone e il suo sapore misto tra agrumi mi fa continuare a sentirla dentro di me, solo per un tenero ed enfatizante bacio; per gli altri potrà sembrare niente, ma per me, per Rosalie, per noi...è la ragione per cui non mi stancherò mai di lei.
Sento il suo calore, la sento sotto di me trepidare come una bimba, stacco le labbra e gli sorrido, poi continuo di nuovo a baciarla in un lungo bacio in cui non riesco nemmeno a capacitarmene ma è più profondo di ciò che volevo...
Ci guardiamo e i nostri sguardi trasmettono mille emozioni -Ti voglio bene Ros- detto questo le cingo la vita e continuo quel bacio che così non ho mai dato a nessuno, poi mi stacco leggermente da lei e gli bacio il collo, subito dopo mi inebrio del suo profumo e chiudendo gli occhi riposo vicino a lei...
Perchè se c'è qualcuno che lo merita, allora, non è chi cerca da me fama e gloria, ma chi cerca da me solo la pura mia essenza, e per questo, solo lei può avere la mia pace interiore e può custodire la mia vita, la mia STORIA...il mio essere Michael, e non Michael Jackson.
GIVE IN TO ME
eheh aspetto commenti xP anche le batoste
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MUAHAHA come sono cattiva <-- (vi ho lasciati dopo il bacio, e ora?)