It's all for L.O.V.E. (my fan fiction) (in corso). Rating: rosso

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Nadia4
00sabato 2 marzo 2013 08:46
Ma ciaooooooo!!!!!! cara Lucy e Karola(nipotina)finalmenteeee!!!! sono felice sapere che state bene, anche se la piccina ha problemi e ti fa le notti bianche (come ti capisco), non ti preoccupare per la storia se avrai voglia e sopratutto tempo la scriverai,importante e' che ci fai sapere che tra alti e bassi della vita quotidiana stai bene e ci sei. Volevo scusarmi con lulu' per non averla salutata ma ero in pensiero,BEN VENUTA A BORDO come dice il nostro capitano [SM=g2927016] un abbraccione e un bacione alla prossima...... SCUSATE un saluto a tutte le altre ragazze ciaooo!!!
DangerousLucy
00sabato 2 marzo 2013 18:05
Voglia? mamma mia Nadia quella c'è e come!!! non immagini 1quanto...ma è il tempo che scarseggia!!!! ma ce la metterò tutta promesso!!! spero ci siano ancora lettrici in giro...comunque vada io posterò!!!!

Grazie mille Nadia per esserci così vicine!!!! è bello ritrovarti qui!
{marti}
00sabato 2 marzo 2013 18:22
Ciao Lucy, fa piacere risentirti e certo che ci siamo... almeno io ci sono [SM=g27823] ti aspettiamo sempre! Un bacione a te e alla tua polpetta!! [SM=x3072554]
Lulù(94)
00sabato 2 marzo 2013 18:23
Re:
DangerousLucy, 01/03/2013 22:33:

Ehi ragazze...mi hanno detto che c'è posta per me e sono passata a salutarvi!!! Vi chiedo scusa per il silenzio prolungato...ma non è stato un periodo facile!!!! Karola sta bene e vi ti ringrazio di cuore mia dolce Nadia per interessarti a noi!!! Ormai la polpetta ha fatto un anno!!! La storia voglio finirla...ve lo prometto che la finirò...ma Karola ha sofferto di reflusso e ne soffre ancora per cui gestirla tra i pianti e le notti insonne non è facile!!! Avrei voluto postare il nuovo capitolo all'inizio dell'anno...ma la mia famiglia sta attraversando un momento difficile e non mi è stato possibile!!! Ma ci tengo a dirvi che sto scrivendo e che presto Ale e Michael torneranno da voi (beh spero di avere ancora qualcuno a leggermi ehheheh non vorrei avervi perso tutte per strada per colpa della lunga attesa!)

Do il benvenuto alla mia nuova lettrice Lulù (siamo conterranea eh? abruzzese come meeeeee) grazie per essere saltata a bordo a far parte della ciurma e sono felicissima che il mio racconto ti abbia entusiasmato...mi farebbe tanto piacere mi dicessi quale cap in particolare ti ha colpito, cosa ti piace di più e se c'è qualcosa che rileggi in modo particolare...è un modo per conoscervi e per capire cosa è meglio riuscito in questo racconto così da poter migliorare!!! grazie di cuore a tutti...siete meravigliose!!! prometto che non sparisco più per così tanto tempo!!!

un abbraccio Lu e la mia polpetta Karola!!!



Non puoi capire come come sono contenta di leggere un tuo messaggio!! Innanzitutto volevo ringraziarti per tutte le EMOZIONI che mi hai trasmesso...ti giuro che dopo aver letto la tua storia non riesco a trovarne delle altre al tuo livello (con tutto rispetto)e non riesco ad appassionarmi e ad immedesimarmi come facevo con Ale!! Per quanto riguada il tuo modo di scrivere ti dico che personalmente adoro tutto, dalle descrizioni meravigliose, alle riflessioni che pochi sono in grado di fare, alla vivacità della storia che ti lascia sempre con il nodo in gola!...Una Storia d'Amore stupenda...e per questo ti ringrazio nuovamente, perchè sei capace di farmi sognare!...dovevi vedermi a scuola, mentre i prof spiegavano io guardavo l'astuccio nel quale mettevo il cellulare con gli occhi a cuoricino.........e li davanti passavo oreeeee!! Per quanto riguarda i capitoli sono tutti bellissimi...ora ci penso un po' e ti dico anche qual'è stato il mio preferito!! [SM=g27823]
Ora parlando di noi ti dico che è vero, siamo compaesane, che bella cosa!! Vivi a Lanciano?...Eppoi volevo dirti di dare un bacino alla tua piccolina da parte mia [SM=g27838] !...vedrai che passerà tutto in fretta!!
Un abbraccio forte!!
Lulù [SM=x3072554]
Lulù(94)
00sabato 2 marzo 2013 19:42
Re:
Nadia4, 02/03/2013 08:46:

Ma ciaooooooo!!!!!! cara Lucy e Karola(nipotina)finalmenteeee!!!! sono felice sapere che state bene, anche se la piccina ha problemi e ti fa le notti bianche (come ti capisco), non ti preoccupare per la storia se avrai voglia e sopratutto tempo la scriverai,importante e' che ci fai sapere che tra alti e bassi della vita quotidiana stai bene e ci sei. Volevo scusarmi con lulu' per non averla salutata ma ero in pensiero,BEN VENUTA A BORDO come dice il nostro capitano [SM=g2927016] un abbraccione e un bacione alla prossima...... SCUSATE un saluto a tutte le altre ragazze ciaooo!!!




Gentilissima Cara! Grazieeeeee!! D'ora in poi io non via abbandonerò!! [SM=g2927039] [SM=g2927039]
(StreetWalker )
00sabato 2 marzo 2013 23:09
Ciao Lucy è un piacere risentirti dispiace che Karola sta male.
DangerousLucy
00domenica 3 marzo 2013 13:57
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH eccole le mie GUUUUURLS!!!!!
grazie a tutte...di cuore per non essere sparite...fa veramente piacere sapere che dopo tanto tempo qualcuno è ancora affezionato ad Ale e Mike!!!!
Lulù grazie per quello che mi dici...mi sprona a non mollare....perchè regalare emozioni è un qualcosa di indescrivibile...vi immagino tutte li con gli occhi a cuore a sognare di essere Ale!!! Mi fa davvero piacere che alla fine questa ragazza che si sposa Mike non vi sia antipatica!!! ho cercato di descriverla in modo che possiate immedesimarsi in lei!!!

Grazie a tutte veramente di cuore...il vostro affetto mi aiuta a continuare!!!

un bacio Lu
DangerousLucy
00lunedì 4 marzo 2013 04:08
200.000 cliiiiiiiick

wooooooooooooooowwwwwww!!!!!!!!!!!!!!

grazie a tutti voi...a chi mi scrive e a chi mi ha letto in silenzio! mai avrei pensato ad un traguardo simile quando ho iniziato questa avventura!

grazie di cuore

Lu
Lulù(94)
00lunedì 4 marzo 2013 14:42
Re:
DangerousLucy, 03/03/2013 13:57:

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHH eccole le mie GUUUUURLS!!!!!
grazie a tutte...di cuore per non essere sparite...fa veramente piacere sapere che dopo tanto tempo qualcuno è ancora affezionato ad Ale e Mike!!!!
Lulù grazie per quello che mi dici...mi sprona a non mollare....perchè regalare emozioni è un qualcosa di indescrivibile...vi immagino tutte li con gli occhi a cuore a sognare di essere Ale!!! Mi fa davvero piacere che alla fine questa ragazza che si sposa Mike non vi sia antipatica!!! ho cercato di descriverla in modo che possiate immedesimarsi in lei!!!

Grazie a tutte veramente di cuore...il vostro affetto mi aiuta a continuare!!!

un bacio Lu



Posso assicurarti che ci sei riuscita, e pure troppo!! [SM=g27819] Tanto che quando mi sono accorta che i capitoli postati erano finiti sono andata in crisi...ho provato a leggere altre FF, ma niente, non sono come la tua...Noi ci siamo e Tu pure, finalmente ci stiamo riunendo tutte!! Se manchi Tu è il problema!! Comunque tu fai con calma dai tanti bacini a Karola da parte nostra, Noi siamo qui ad aspettarti...
Un bacione grande a tutte due!! [SM=g27838]
Ps: W Ale & Mike!! [SM=x3027012]
DangerousLucy
00giovedì 21 marzo 2013 18:10
Salve guuurls!!! o per lo meno a quelle che bazzicano ancora da queste parti!!! oggi sono qui per fare un pò il punto della situazione!!! meglio rinfrescare la memoria a tutte voi prima che arrivi il prossimo capitolo!!!

Allora...eravamo rimasti a Parigi....Michael è li per l'innaugurazione della sua statua per il museo delle cere, fa una sorpresa romantica ad Ale risposandola su un battello sulla Senna...ma l'idillio dura poco....all'innaugurazione della statua Michael dimentica al dito la fede nuziale e questo non può sfuggire ai paparazzi già incuriositi dalla presenza di Ale accanto a lui! Di ritorno in albergo viene insultato malamente da un individuo..riaprendo vecchie ferite mai del tutto guarite. Michael sente che la macchia della pedofilia non verrà mai cancellata...ci sarà sempre al mondo qualcuno che lo considererà tale! Ed in più ora il tutto è accaduto davanti agli occhi di Ale e questo lo sopporta a stento! Crolla di nuovo..si sente sotto pressione...oppresso dalla stampa..assediato dai fans...e si rifugia di nuovo nei farmaci!Allontana Ale perchè non vuole confessarle della sua debolezza! Ale intanto è preoccupata...nota in lui un cambiamento e teme un ricadere nella dipendenza! Chiara cerca di distrarla e di farle vedere che la cura giusta per Michael è guardare ala futuro...le suggerisce di non perdere tempo e di avere presto un figlio! Ale torna da Michael e lo trova completamente su di giri...eccitato dalla presenza di tanti fans sotto l'albergo...hanno una violenta discussione e lui le dice di andarsene!!!

ok siamo arrivati fin qui....per chi volesse può rileggere il capitolo per rinfrescarsi meglio la memoria!!!

a breve il seguito!!! promesso!!!
dirtydiana66
00giovedì 21 marzo 2013 22:21
Grazie Lucy del riassunto, nel frattempo vado anche a rileggermi il capitolo [SM=x47928]
Grazie
Dayna87
00venerdì 22 marzo 2013 06:54
Ciao !!!!!! [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822]
wow ,ma che bella sorpresa ci hai fatto Lucy [SM=x3072554] , e grazie della rinfrescatina cara [SM=g27828]
Kiss!
movida7521
00venerdì 22 marzo 2013 08:37
Ben tornata....
Sono mesi che aspetto che qualcuno posti...non vedo l'ora di tornare ad essere dipendente da fiction.
A presto
DangerousLucy
00venerdì 22 marzo 2013 13:28
grazie atutte le mie guuurls..bello vedere che c'è ancora qualcuno da queste parti che vuole ancora sognare!!!! un bacio...ehm torno a lavoro....scrivere scrivere scrivere....ehheheheheh
(StreetWalker )
00venerdì 22 marzo 2013 13:42
Ciao Lucy e grazie del sunto [SM=x3072554] [SM=g27836]
chiara64
00domenica 24 marzo 2013 19:56
Ciao! Ti ho sempre letto senza commentare.Ben tornata e un bacione alla tua piccola Karola.
Lulù(94)
00mercoledì 27 marzo 2013 22:38
Lucy!! Ci sto, ho passato dei giorni intensissimi (è tornato mio fratello dall'Afghanistan)...l'ultimo capitolo mi ha lasciato con le lacrime agli occhi!...
Chiar@95
00giovedì 28 marzo 2013 13:20
Cara Lucy...Mi sembra un'eternità di non commentare più la tua storia...
Sono appena tornata tra tutti voi e la prima cosa che ho fatto è riprendere questa storia da capo...
Sono arrivata al capitolo 30.
La rileggo tutta per rimanere di nuovo per la seconda volta travolta dalla tua bravura...
Cresciuta solo un pò per comprendere il senso di queste emozioni che continui a regalarci con questa storia... [SM=g27836]
Io attendò una tua risposta e ovviamente un nuovo capitolo. [SM=g27838]
Con affetto... Tua piccola Chiara. [SM=g27822] [SM=x47928]
Lulù(94)
00martedì 2 aprile 2013 17:04
Lucy spero tu abbia trascorso una felice Pasqua!...
Un bacio...
Lulù
DangerousLucy
00giovedì 4 aprile 2013 13:54
Ma quanta bella gente trovo e ritrovo qui!!!do il benvenuto a Chiara64 per avermi sempre letto e per aver scelto di svelarsi a me!!! grazie mille Chiara per avermi apprezzato!!!
Poi ritrovo Chiaretta...come stai cucciolina?? che bello ritrovarti cresciuta e di nuovo a leggermi per comprendere il senso di tante emozioni condivise!!! grazie per essere di nuovo qui! Lulù tesoro qui tutto ok spero anche da te!!!e poi ci sono le mie storiche guuuurls...che mi scrivono su facebook....
ok visto che c'è ancora speranza per finire questo racconto...preparatevi che è in arrivo il caaaaappppp!!!!

eravamo fermi con Ale e Michael in una violenta litigata...lui la allontana bruscamente le dice di andarsene e lei si sente il cielo crollarle addosso in una parigi che diventa sempre più una prigione!!!

ok guuurls buona lettura!
DangerousLucy
00giovedì 4 aprile 2013 14:19
capitolo 53B (finalmente il seguito)
Capitolo 53
parte II

"Mi bastò fissarlo negli occhi per capire la verità. La capii con la brutale chiarezza con cui si dissolvono i sogni. Non sarebbe rimasto con me."
Carlos Ruiz Zafón


Ale non rimase oltre sotto il suo sguardo, andò diretta nella camera da letto, aprì impetuosa le ante del grande armadio, tirò fuori la sua valigia e senza nemmeno rendersi conto iniziò a riempirla alla rinfusa di vestiti che continuava a pressare dentro senza il minimo ordine. Aveva retto le lacrime fin troppo, ma gli argini non contengono per sempre un fiume in piena che tenta di romperle, e le lacrime arrivarono ad annebbiarle lo sguardo. Lasciò l'abito rosso di Valentino appeso nell'armadio, avrebbe fatto troppo male portarlo via con se e ripensare a quanto desiderasse indossarlo accanto a lui, orgogliosa di essere al suo fianco.

"E' così che accade? Di colpo si stanca del giocattolino e lo rispedisce al mittente? Le parole di Lisa sono sempre più vere, nessuna arriverà mai al suo cuore..nessuna...perchè lui è così...sfuggente...volubile! Sa farti arrivare alle stelle, farti sentire la donna più amata al mondo, ma di colpo lasciarti andare in caduta libera! E adesso cosa accadrà? Starà via per mesi interi senza farsi sentire ed io a chiedermi in quale angolo del mondo si sia nascosto?"

Michael rimase in silenzio al centro del salotto, il fiato gli si fece corto, un senso di panico gli attanagliò il petto. Quello strano meccanismo nella sua testa si era innescato di nuovo. Quando sentiva la pressione della sua fama opprimerlo avvertiva il bisogno di restarsene solo, incapace di mostrarsi debole ed imperfetto come i comuni mortali, cercava con ogni mezzo di allontanarsi da quegli occhi che non voleva deludere. Nessuno è perfetto, ma questa sua convinzione di doverlo essere agli occhi del mondo e agli occhi di lei non faceva altro che aumentarne lo stress e la paura di non essere all'altezza. Ed ecco che arrivavamo quei tranquillanti miracolosi a dargli tregua. Solo, lontano da tutti, ma con loro, le porte di una nuova dipendenza dai farmaci si erano riaperte ancora. Il bisogno di tirare un respiro da tutto lo aveva portato a sciupare, in un attimo, la cosa più bella che gli fosse capitato in vita sua. D'un tratto si chiese come sarebbe stata adesso la sua vita senza di lei, come sarebbe stato il giorno dopo senza quelle mani delicate che lo svegliavano ogni mattina intrecciandosi ai suoi riccioli scuri, senza di lei che si stringeva tra le sue braccia fissandolo con occhi incantati, come sarebbe stata la sua vita senza più il dolce tepore di quelle labbra che si abbandonavano sulle sue, senza quel sorriso di musica che gli riempiva l'anima. Si chiese se fosse capace di tornare indietro, di tornare alla sua vita passata, a quei pochi mesi prima di incontrare lei, si chiese se sarebbe stato capace di riassaporare e sopportare quella solitudine infinita che aveva scandito i suoi giorni. Si sentì mancare il terreno sotto i piedi al pensiero di restare solo di nuovo, oppresso dalla sua fama, schiacciato dalla pressione di essere perfetto agli occhi del mondo, frustrato dai suoi sensi di colpa per non essere capace di amarla come meritava, schiavo senza via di scampo dei tabloids, di quelle accuse, dei suoi fans, un uomo senza libertà, prigioniero del suo successo. Aprì qualche bottone della camicia illudendosi di respirare meglio, ma sapeva che era solo lei l'ossigeno che gli mancava.
I suoi passi incerti si fermarono sull'uscio della stanza, la vide di spalle, mentre cercava di chiudere a forza una valigia stracolma. All'improvviso quella sensazione di aver già vissuto quell'attimo lo pervase, una finestra sul passato che si apriva per lasciargli intravedere un futuro fatto di nuovo di solitudine. Si sentì uno stupido, si sentì in colpa per averla ferita. Sperò di avere un altra possibilità di rimediare, sperò di riuscire a cambiare per una volta quello strano percorso che la sua vita continuava ad imboccare, quel tortuoso sentiero che continuava a ripercorrere sfuggendo all'amore. Si fermò ad un passo da lei, restando in silenzio, in attesa di trovare le parole per ricominciare. Ma non c'erano parole, gli morirono sulle labbra quando quei grandi occhi verdi delusi si fissarono nei suoi. Furono le parole di lei, taglienti come rasoi, a dargli quel colpo definitivo al cuore.
- Ma che perfetto gentiluomo MR. Jackson, sei arrivato ad aiutarmi a chiudere la valigia? E adesso cos'è che accade? Me ne starò buona a casa a leggere sui giornali in quale angolo del mondo ti sarai rifugiato? O sarà il tuo avvocato a darmi tue notizie? E' così che funziona con te? Devo attendere mesi il tuo ritorno? Sempre se ce ne sarà uno alla fine! Oddio..non riesco a crederci...solo ieri sera mi sussurravi nelle orecchie "love never fails" ed oggi siamo a questo? - i suoi occhi tremarono nel tentativo di impedire alle lacrime di saltare fuori, in un misto di rabbia e delusione, a tenerla in piedi fu solo l'orgoglio, ma la sua voce tremante, tradiva la tempesta emotiva che la stava travolgendo. Perchè si era illusa di averlo compreso? si continuava a chiedere fissando i suoi occhi scuri così vuoti.
Leggere quell'amara delusione negli occhi di lei, fu per Michael doloroso, ma in fondo ne era consapevole, se lo aspettava e nonostante fosse preparato a quella reazione, comprese che non si è mai del tutto pronti ad affrontare un dolore. Continuava a fissare il suo sguardo amareggiato e ferito ed in fondo a quegli occhi verdi riusciva a scorgere ancora amore, capì che non poteva lasciarla andare così. Avvicinò il suo viso a quello di lei, in cerca di un bacio che impedisse alle parole di ferire ancor più di quello che avevano già fatto, un bacio che avrebbe lasciato vincere il silenzio, perchè l'amore, delle volte, non è fatto di parole, ma di silenzi.
Ma Ale voltò il capo dall'altro lato e stringendo gli occhi una lacrima vinse sul suo orgoglio ferito solcandole il viso.
La vita è fatta di attimi, è fatta di istanti perduti per sempre ed altri afferrati con forza, perchè, sembrerà strano, sembrerà un controsenso, in fondo non viviamo di respiri, ma di attimi in cui ne restiamo senza. Sono quegli attimi senza fiato, quelli in cui crediamo di poter morire, che ci fanno capire quanto in realtà stiamo vivendo.
Michael lo aveva sempre saputo, nella sua vita in corsa erano quei momenti senza respiro che continuavano a segnargli il cuore. E quell'attimo, ad un soffio dalle sue labbra, era uno di quei frangenti che bisognava afferrare con forza, trattenere il respiro e sentire il cuore scoppiare nel petto, un momento da non lasciarsi sfuggire per non continuare a vivere con il rimpianto di non aver osato, per non aver perduto il respiro su quella bocca.
Ale rimase immobile, quasi incapace di sottrarsi al respiro corto di lui che gli accarezzava la pelle, eppure avrebbe dovuto trovare la forza di dirgli addio per porre fine a quella continua corsa al massacro. Riaprì gli occhi quando le lunghe dita affusolate di lui le afferrarono dolcemente il mento, voltandole il viso verso il suo. Si lasciò baciare, mentre quella strana combinazione di rabbia, delusione ed orgoglio la inchiodavano, impedendole di rispondere a quelle labbra che amava e che dolcemente si muovevano sulle sue. Avrebbe soltanto desiderato lasciarsi andare a quel bacio, cedere ancora a quell'amore struggente che le dominava il cuore, mettere a tacere il suo orgoglio ferito e perdonare, perdonare, perdonare ancora. Resistette al tepore della sua bocca con tutte le sue forze, rifiutando di ascoltare i sussulti impetuosi del suo cuore. Morire e rinascere su quelle labbra erano il suo destino, Ale lo aveva capito primo fin dal primo bacio, e nemmeno il suo orgoglio ferito sarebbe riuscita a sottrarla in alcun modo a quello che era il suo destino. Cercò di divincolarsi, di sfuggire a quella grande mano che le teneva fermo il viso, cercò di staccare quelle labbra così calde dalle sue. Ma non ci riuscì, non voleva riuscirci, il suo cuore aveva vinto ancora, quasi senza accorgersene finì per rispondere timidamente a quel bacio.
Per ogni respiro spezzato, un attimo di vita vissuto, un brivido in più che percorre la pelle a rendere indimenticabile un momento. Perdersi... per poi ritrovarsi.
Ale si allontanò appena della sua bocca umida, restando dolcemente stretta al viso di lui, il respiro corto ne tradiva le emozioni di quel momento.
- Perchè mi fai questo Michael?
- Non lasciarmi...ti prego! - la sua risposta fu immediata, giunse dolorosa, disperata come una preghiera. - Non andartene!
- Sei tu che mi mandi via!
- Resta con me! per favore...resta! Ho sbagliato...forse bisogna perderle le persone per rendersi conto di quanto si amano!
- Non commettere l'errore di comprenderlo troppo tardi..Michael...rischi di perderle per sempre le cose che ami!
Michael abbassò lo sguardo, distogliendolo da quello di lei, strinse gli occhi lasciando sfuggire una lacrima, poi tornò a fissare quegli occhi verdi.
- Ti ho già perso piccola?
Per quanto potessero sembrarle ancora lontani e vuoti i suoi occhi scuri, nella profondità di quello sguardo Ale scorse un senso di smarrimento, di solitudine, scorse di nuovo quel bisogno di essere amato. Il suo orgoglio fu definitivamente messo da parte, avvicinò piano la sua piccola mano al suo volto, gli accarezzò dolcemente la guancia, asciugando la lacrima che aveva solcato il suo viso. Sorrise appena mentre scosse il capo a dirgli quel "NO" che lui tanto aspettava. Non l'aveva persa, non ora e non in quel modo, Ale era ancora sua.
Non era incappato nello stesso errore, per la prima volta in vita sua era riuscito a tornare indietro dalla strada che aveva imboccato. Con Lisa andava spedito come un treno, non c'erano fermate, tirava dritto senza ripensamenti con il solo obiettivo di sottrarsi ai "perchè" che Lisa continuava a chiedergli. Questa volta era stato diverso, non era fuggito, era li a guardare quegli occhi che continuavano a chiedergli risposte a dei perchè che nemmeno lui sapeva dare. O che forse non voleva dare. Per un istante pensò che era giunto il momento di lasciare uscire gli scheletri dall'armadio, dirle tutto, dirle la verità, mostrarsi debole ed incapace di mettere fine da solo alla sua dipendenza, confessare le sue paure e gli errori che continuava a commettere. Era sul punto di farlo, ma furono le parole a di Ale a bloccarlo nuovamente.
- Io non so cosa ti accade...non so cos'è quello che scatta in te...ma sto cercando di capirlo! So che ti preoccupi per me...che non vuoi che io soffra a causa della tua fama...so che tu non vuoi che il tuo mondo mi faccia del male...capisco che vuoi difendere me e la tua privacy ....ma non è questo che mi spaventa...non è quello dalla quale mi stai proteggendo che mi fa più paura Michael! Non sarà qualche stupido articolo scritto sui giornali, ne i paparazzi costantemente alle calcagna, ne le angherie di tuo padre...e nemmeno qualche idiota che ti crede quello che non sei... a separarmi da te! Quello che mi fa più paura....sei tu Michael....perchè sei soltanto tu quello capace di allontanarmi da te! Ho paura dei tuoi silenzi, di quel lato oscuro che c'è in te...che avverto... so che esiste.....e che tu non vuoi farmi comprendere! Lo vedo attraverso i tuoi grandi occhi scuri anche adesso...ma so che non posso attraversare quella barriera che mi poni davanti! Temo il tuo sentirti colpevole di ogni cosa che accade...temo il tuo farti carico di ogni problema che ci circonda! Non sei responsabile di nulla Michael...le cose accadono...noi dobbiamo solo essere forti e saperle affrontare! Mi spaventa pensare che...l'unico capace di spezzare il nostro amore...l'unico che può separarci per sempre....sei tu!
A Michael si gelò il sangue. La verità faceva male, ma mai come in quel momento. Continuava a dare la colpa della sua infelicità alla sua fama, ai giornalisti, a quelle accuse, ma Ale, con poche semplici parole aveva stroncato il suo circolo vizioso di scuse. Scuse che continuava a raccontarsi per giustificare il continuo ritornare dai farmaci. Il motivo principale della sua infelicità era da sempre lui stesso, questo suo continuo non adattarsi alla vita, perchè fuggire non è mai la soluzione a nulla, perchè si fugge soltanto quando non si ha la forza di restare e lottare.
Era li sul punto di dirle tutto, ma deluderla ancora, dirle dei farmaci che continuava a prendere e ferirla nuovamente, spezzare per sempre l'immagine che Ale aveva di lui, lo fecero desistere. Fuggì, sfuggì ancora una volta alla verità, perchè restare implicava lottare contro se stessi.
- Non sei felice con me Ale... per questo sarebbe meglio per te andartene! Non so renderti felice...ne libera di vivere l'amore!!! - la sua voce si fece malinconica. Nessuno al suo avviso, sarebbe riuscito a vivere con lui nella sua gabbia dorata e piuttosto che veder sfiorire il suo sorriso di musica, Michael avrebbe preferito che se ne andasse.
- No..non è così!!! Io sono felice... lo sono quando mi stringo a te...lo sono quando nel sonno mi cerchi e mi abbracci...lo sono quando mi sorridi timidamente...quando ridiamo a crepapelle dopo la battaglia dei cuscini, sono felice quando facciamo l'amore e... mi dici che mi ami.. - Ale a stento trattenne il pianto, fece un respiro profondo stringendo gli occhi - Oh Dio...solo Dio sa quanto mi scoppia il cuore di gioia quando dici che mi ami! Tu sei tutto quello che mi rende felice...perchè non lo capisci??!!! Ma sai anche rendermi profondamente triste....quando cerchi di allontanarmi...e non capisco il perchè...quando leggo nei tuoi occhi che sei tormentato e non ti confidi!!! Quando ti sento distante ed io vorrei poterti raggiungere!!! Sono qui per te amore mio!!!
Avrebbe voluto essere più diretta, metterlo alle strette e farsi confessare cosa lo trasformasse, ma Ale comprese dal suo sguardo smarrito che non doveva calcare la mano, non era quello il momento, non ora. E nonostante tutto questo la turbasse, lasciò scivolare via quel discorso, pur sapendo che non avrebbe messo a tacere il suo istinto, decise di procedere un pò alla volta, sarebbe rimasta al suo fianco a cercare di attraversare a poco a poco la barriera che lui continuava ad innalzare.
Vide un timido sorriso affacciarsi alle labbra di lui, ora che aveva capito che lei non se ne sarebbe andata. Ale non avrebbe mai potuto resistere al suo timido sorriso. Gli scostò appena quei riccioli scuri che gli ricadevano sul viso, le sue labbra ora erano libere, senza ostacoli. Fissò i suoi grandi occhi scuri e si perse nella profondità di quello sguardo. Si abbandonò a quel bacio tanto desiderato, un brivido la percorse mentre si appropriava del calore del suo corpo. Si sentì morire e rinascere in un istante, mentre le labbra di lui si muovevano sulle sue.
Non fuggiva Ale, lei restava, perchè restargli accanto era l'unico modo per comprendere quel vuoto che i suoi occhi continuavano a nasconderle.

Milano (Piazza Duomo)

Le guglie del Duomo si stagliavano imponenti su di un cielo azzurro senza nuvole, mentre il sole ne baciava il marmo ingrigito dallo smog. Un passo deciso attraversò la piazza, disturbando uno stormo di piccioni che si alzò in volo dal lastricato, arrivando a svolazzare intorno alla statua dorata della Madonnina posta a vegliare Milano sulla guglia più alta del Duomo. Alfonso Signorini aveva fretta di rientrare in ufficio, non ci si può fermare troppo, il mondo del gossip è costantemente in marcia. Si soffermò soltanto un istante davanti all'edicola, buttando un occhio sulle riviste. Il tema era lo stesso. Le immagini di Michael Jackson a Parigi campeggiavano su tutte le riviste del mondo.

[IMG]http://i46.tinypic.com/4lotns.jpg[/IMG]

Ma non era stata la sua rivista a lanciare l'esclusiva. Comprare quelle foto dai francesi gli era costata una fortuna. Doveva trovare il modo di pareggiare le perdite. Ormai era certo, la foto di quell'anello al dito di Jackson non lasciava più dubbi. Lo scoop era stato fatto, ne occorreva un altro e presto per sbaragliare la concorrenza. Fissò pensieroso il volto sognante di Ale.
"Un italiana alla corte del re del pop" non male come titolo d'apertura! - pensò.
Lei era la chiave, lei doveva essere il suo scoop. Un intervista esclusiva alla moglie del re del pop gli avrebbe fatto guadagnare milioni. Proseguì verso l'ufficio, mentre con la mente continuava a farneticare su quell'intervista. Svelare la vita coniugale di Michael Jackson lo avrebbe eletto re del gossip, una prospettiva troppo allettante per lasciarsela sfuggire. Avvicinare ed intervistare Ale adesso era il suo scopo principale, le avrebbe dato la caccia ovunque e con ogni mezzo.

Parigi (aeroporto Charles De Gaulle)
Erano mesi che fantasticava su come sarebbe stato arrivare a Parigi, mesi che attendeva quel viaggio, ma mai e poi mai avrebbe immaginato il tormento che l'avrebbe accompagnata. Debbie Rowe era seduta ancora al suo posto sull'aereo, in attesa che le manovre di atterraggio si concludessero. Sfilò uno specchietto dalla borsa e diede una rapida occhiata al suo aspetto. Il suo viso era provato, le notti insonne era state impietose lasciandole segni evidenti sul volto. Ma come avrebbe potuto dormire dopo aver visto le immagini di lui provenienti da Parigi con quell'anello al dito. Tutti i suoi sogni e le sue speranze crollavano nuovamente sotto le pagine patinate del gossip. Aveva atteso per anni, aspettando che finalmente lui si accorgesse di lei, che si innamorasse, che la riconoscesse come l'unica compagna fedele che gli restava sempre accanto ogni qual volta la sua vita finiva in frantumi. Aveva sofferto in silenzio nel vederlo sposato con Lisa Marie, aveva pianto davanti alle foto suoi giornali delle loro passeggiate mano nella mano, dei baci rubati, dei sorrisi complici. E quegli anni tormentati si erano portati via la sua bellezza che sfioriva man mano, consumata lentamente, in attesa di quell'amore impossibile. Era arrivata ad un passo dal sogno, finalmente Michael si era convinto che fare un figlio con lei fosse la scelta giusta e che forse avrebbe dovuto fare molto tempo prima. Non avrebbero fatto l'amore, su questo era stato categorico, ma lo aveva accettato, avrebbe comunque portato in grembo suo figlio, sarebbero stati una famiglia, l'amore, quello poi sarebbe arrivato pian piano, ne era certa. Si era illusa che quella sarebbe stata la sua vita, credeva di riuscire finalmente a conquistarlo offrendogli il più grande dei doni, un figlio. Non aveva fatto altro che pensare a questo, mentre ascoltava e riascoltava ossessivamente i messaggi di Michael sulla cassetta della segreteria telefonica. E adesso quel brusco arresto. Michael era sfuggente sull'argomento, riluttante a proseguire. Non si spiegava il motivo, dopo che lui aveva manifestato tutto il suo entusiasmo al pensiero di diventare padre a breve. Ma quelle foto sui giornali adesso le davano una risposta ai suoi perchè. Alessandra.
Ale, quella ragazza apparsa improvvisamente accanto a lui era davvero sua moglie? Era così carina e delicata quando l'aveva vista quel giorno nello studio di Klein. Pensò ai lineamenti morbidi del suo viso fresco e giovane e non potè reggere il peso del confronto con la sua immagine allo specchio in quel momento. Chiuse bruscamente lo specchietto per sottrarsi a quella tortura. Michael Jackson, il re del Pop, la star mondiale non avrebbe mai scelto lei. Una lacrima sfuggì dai suoi occhi azzurri.
"Non posso credere ai giornali, non l'ho mai fatto e poi...poi Michael mi dice di non credere ai tabloid, cercano sempre e solo lo scoop per vendere anche se vendono menzogne! Si...è così...è una menzogna...la solita trovata per vendere! No Michael non si è spostato...non può essere!"
Era un chiodo fisso, le foto dei giornali continuavano a torturarla, le aveva studiate nei minimi dettagli in cerca di qualche appiglio che le facesse capire che era tutta una montatura, che Michael poteva essere ancora suo. Ma le parole di Joe in quell'intervista non le erano piaciute.
"Mio figlio è uno sconsiderato...tanto ingenuo quanto stupido! Si è vero...si è sposato con quell'opportunista che mira solo al suo denaro! Si è lasciato abbindolare dai suoi occhioni verdi e da quell'aria da brava ragazza ma il loro non è un matrimonio vero...e non lo sarà mai...e sarebbe stato Michael a farne le spese come sempre se non fossi intervenuto io con un contratto a tutelarlo!"

Joe confermava il matrimonio, Debbie fu disorientata da quelle parole. Poteva essere l'ennesima opportunista nella vita di Michael? E se Joe mentiva come suo solito? Il matrimonio poteva essere vero? Potevano amarsi sul serio?

"Qualunque sia la verità, questa donna non porterà nulla di buono nella vita di Michael e nella mia! Devo impedirgli di commettere lo stesso errore fatto con Lisa! Sono io quella che può renderlo felice...solo io nessun altra! Devo allontanare questa donna da lui!"

Parigi (Hotel Ritz)

Ale se ne restava incredula davanti a quelle riviste sparpagliate sul tavolino, da quando erano state pubblicate quelle foto la loro permanenza a Parigi era diventata un inferno. Vivevano chiusi in albergo letteralmente assediati dai paparazzi. Michael aveva limitato le sue uscite soltanto per gli impegni ufficiali presi e adesso anche per lei mettere il naso fuori dall'hotel era diventato impossibile. Continuava a guardare quelle foto, buttando qua e la l'occhio su qualche articolo.
- Dai Ale...sei ancora li a fissare quei giornali! - Chiara era preoccupata, Ale sembrava disorientata davanti a quelle continue notizie sui giornali.
- Non riesco a crederci...come ho potuto essere così stupida e lasciarmi sorprendere a fissarlo così? Ma mi vedi? sembro un idiota!
- Smettila! Non sei un idiota...non sei un ingenua...sei semplicemente te stessa...sei innamorata di lui e non puoi evitare che ti si illumini lo sguardo quando stai accanto a Michael! Sei umana Ale...non è facile fingere...non lo si può fare per sempre!
- Hai ragione...delle volte vorrei urlare al mondo intero quanto lo amo...essere me stessa....libera di sorridergli...di stringermi tra le sue braccia....di baciarlo quando ne ho voglia...senza starmene li a guardarmi intorno per paura di finire sui giornali! E' terribile continuare a nascondersi! All'inizio pensavo fosse un bene che la notizia fosse saltata fuori...mi illudevo che avrei potuto finalmente vivere il nostro amore alla luce del sole ma adesso mi accorgo che Michael aveva ragione...-fece una pausa sfogliando avvilita le pagine di una rivista - ...guarda qui quante ne hanno scritte! Per tutti sono una copertura per Michael...dicono che lui sia omosessuale...per tutti il matrimonio è finto...sono un attrice ingaggiata a recitare il ruolo della mogliettina innamorata! E poi Joe non perde occasione per umiliare suo figlio...ci mancava lui e la sua intervista! La gente gli crederà...come si può credere che un padre dica il falso, no? E così io agli occhi di tutti sono l'opportunista, l'attrice messa sotto contratto per coprire l'omosessualità del re del pop! Mi viene una rabbia che non hai idea! Mi viene voglia di rilasciare un intervista e ...e...dirgliene quattro a tutti! Omosessuale, pedofilo...matrimoni di copertura... questa è pura follia... oddio... quanta menzogna... è un delirio puro!!!
- Alt...alt...aspetta un attimo...cos'hai detto? Tu un intervista? ma stai dando i numeri? Michael non te lo permetterebbe mai! Spiattellare ai mass media la vostra privacy?
- Si..ma almeno direi il vero....metterei a tacere tutte queste chiacchiere inutili! Michael è un uomo normale....NORMALE!!! Non ha nulla di così strano..niente di anomalo..ne di bizzarro!! e non è certo gay!!!
- E credi che darti in pasto ai giornali basti? Maremma maiala Ale quanto sei grulla! Non hai ancora capito con chi hai a che fare! Loro hanno l'abilità di distorcere la verità...tutto quello che dirai nuocerà inevitabilmente a Michael!!! Lascia perdere questa tua idea malsana..credimi!
- Ma così l'avranno sempre vinta...non c'è modo di fermarli! Questo soggiorno a Parigi sta diventando un incubo..ci sono paparazzi ovunque! Ne abbiamo persino sorpreso uno in camera da letto travestito da inserviente che scattava foto in giro- Chiara rimase un attimo in silenzio ripensando all'accaduto - George è stato unico...gli ha frantumato la macchina fotografica...maremma maiala... quel lurido è stato fortunato a non aver incontrato me! Gli avrei spaccato la faccia con la sua macchina fotografica!
- Io vorrei soltanto che la gente capisse che persona stupenda è Michael! Per lui l'amore è...spirituale...passionale...l'amore è la sua vita! Mi ha insegnato a guardare l'amore non solo fisico tra uomo e donna, l'amore è in tutte le piccole cose della vita...nella natura...negli occhi di un bambino...nel sorriso di un anziano...nella musica! Lui mi ha insegnato ad amare...mi ha insegnato a credere nei sogni e guardare oltre le mie forze, mi ha insegnato la gioia di donare...e sentirmi felice! Può una persona che ti insegna ad amare essere vista in maniera così spregevole? Confesso che sono preoccupata per Michael...è troppo stressato... troppo sottopressione! Delle volte mi sveglio di notte e non c'è in camera! Non so dove vada, ne cosa faccia, ho provato a parlargliene ma...si chiude nel silenzio. Altre volte invece dorme in modo così profondo da farmi temere sia morto e mi metto li vicino a lui ad ascoltare se respira! Sono preoccupata...temo ceda di nuovo ai farmaci!
Per una volta Chiara non intervenne a smentirla, scese il silenzio tra loro, quelle parole rimasero sospese nell'aria come una verità assoluta, una verità che temevano entrambe, un dubbio che diveniva sempre più una certezza.

Sapere che Klein era finalmente giunto a Parigi era rassicurante per Michael, poteva avere quello che voleva e nascondere ad Ale la sua dipendenza dietro una falsa terapia dermatologica. Michael se ne stava seduto nel salottino della suite picchiettando nervosamente le dita sul bracciolo della poltroncina. Ale era sotto la doccia, sarebbe stato il momento giusto per vedere Klein, pensava a questo quando il baccano sul corridoio lo distolse dai suoi pensieri. Era certo che la security avesse intercettato di nuovo qualche fan che era riuscito ad intrufolarsi. Non si curò molto di quello che stava accadendo, ormai era all'ordine del giorno, cercò di tornare a concentrarsi su Klein, i medicinali e a come avrebbe mentito ad Ale, ma il rumore della porta che si aprì di colpo lo fece trasalire. Sgranò gli occhi incredulo e disorientato nel trovarsi di fronte Debbie Rowe trattenuta a fatica dalle guardie. Fece cenno ai suoi uomini di lasciarla andare mentre le si avvicinava rapidamente.
-Debbie...che ci fai qui?....non è da te piombare in questo modo in una stanza! - il tono della sua voce era agitato, decisamente a disagio per quella situazione, cercò di liberarsi di lei prima che Ale uscisse dalla doccia e la trovasse li.
- Ti neghi al telefono, ti rifiuti di vedermi...come avrei dovuto fare per parlare con te?
Michael rimase un attimo in silenzio, con lo sguardo basso ad evitare gli occhi supplichevoli di lei. In fondo Debbie aveva ragione, la stava evitando, perchè quello era da sempre il suo modo di sfuggire ai problemi, evitandoli, lasciandoseli alle spalle nella speranza che poi alla fine svanissero da soli, incappando nel solito errore che le questioni da sole non si risolvono se non le si affrontano a viso aperto.
- Credo che...non dobbiamo dirci nulla...ne abbiamo già discusso Debbie! - era ovvio che la questione figli era il motivo di quell'irruzione così violenta da parte di lei.
- Voglio sapere perchè...Michael?
- Non c'è un perchè...è un errore Debbie...mi sembrava un idea buona...ma non è così che dovrebbero nascere dei figli...non con un accordo...un contratto firmato!
- Vuoi dirmi che hai cambiato idea e basta? Non c'è altro? - Debbie puntava ad arrivare ad Ale, voleva sentire dalle sue labbra che non c'era un altra donna, al diavolo il gossip e le sue fandonie da copertina, lei avrebbe creduto solo a lui. Ma Michael non rispose.
- Michael....e a me non pensi? a quello che ero disposta a donarti? Mi volti le spalle così, semplicemente perchè hai cambiato idea?
- Se è una questione di soldi...avrai quello pattuito...ti darò comunque il denaro e quella villa a Beverly Hills...ma finiamo qui questo discorso....per favore!
- Non è per questo che sono ancora qui a cercarti! Non vuoi più essere padre Michael? - Debbie incalzò il discorso, pronta a lottare ancora per quel sentimento che provava per lui da sempre.
- Oh ti prego Debbie...sai quanto desidero essere padre!
- Ma non li vuoi da me! perchè? Cos'è cambiato?
Lo fissò negli occhi in attesa che lui finalmente le dicesse la verità sul perchè di quel ripensamento, ma non fu così.
- C'è un altra?
- No! - fu la sua risposta secca, ma in quell'istante la porta della camera da letto si aprì ed Ale entrò nel salotto avvolta da un asciugamano che la copriva appena.
- Amore avevo pensato...a....- entrò nella stanza sorridendo, ma le sue parole si interruppero bruscamente quando scorse la figura di Debbie. I loro occhi si incrociarono, ed Ale la guardò senza comprendere quel gelo che avvertiva ora in quella stanza. Per Debbie fu tutto chiaro, per una volta il gossip era giusto ed i suoi sogni andavano di nuovo in frantumi. Fu doloroso restare li a guardarla, Ale così delicata e fresca, giovane e bella, le aveva rubato l'amore, strappato il suo sogno di legarsi a Michael per sempre. Si sentì goffa e tozza, i suoi lineamenti non erano aggraziati come quelli di lei, non poteva reggere il confronto, ora che la vedeva li di fronte l'umiliazione era insostenibile. Sentì i suoi piccoli occhi azzurri inondarsi di lacrime, ma per amor proprio, per preservare un minimo di orgoglio si sforzò di trattenerli. Quel silenzio incombeva nella stanza così greve e pesante, Ale guardò Michael incredula, ma quell'espressione così seria di lui le fece capire che aveva interrotto qualcosa di importante.
- Chiedo scusa...non sapevo ci fossero ospiti...ho...ho per caso interrotto qualcosa?- Ale con voce titubante spezzò il silenzio di quella stanza. La risposta di Michael arrivò immediata, impaziente di liberarsi dalla presenza ingombrante di Debbie.
- No Ale...Debbie stava per andare via! - allargò piano un braccio verso la porta come ad invitare Debbie ad andarsene. Ale non doveva sapere di lei ne di quello stupido accordo. Sentì i nervi a fior di pelle, era teso, bastava poco perchè tutto venisse fuori. Come si sarebbe giustificato ad Ale? Cosa le avrebbe detto? Ma soprattutto come l'avrebbe presa lei nello scoprire che suo marito aveva un accordo per avere figli da un altra donna? Sentiva la loro relazione costantemente minacciata, appesa ad un filo sottile, così fragile da potersi spezzare ad ogni respiro.
Debbie era di troppo e Michael glielo aveva fatto comprendere senza andare troppo per il sottile. Distolse il suo sguardo da lei, Ale con le sue gambe affusolate ed il suo seno florido strizzato sotto quell'asciugamano erano un colpo mortale inferto alla sua femminilità, fu inevitabile per lei immaginarli mentre facevano l'amore, i loro corpi nudi che si stringevano appassionati, le loro bocche desiderose che si cercavano, le grandi mani di lui che accarezzavano ogni centimetro della sua pelle morbida. Le sembrò di impazzire di nuovo, dopo Lisa Marie, Ale le faceva provare ancora quella dolorosa fitta al petto e quel terribile senso di invidia per quell'uomo che non l'avrebbe mai amata.
Si avviò verso la porta, fermandosi per un attimo davanti al viso di Michael. Lui evitò i suoi occhi azzurri delusi, ma non potè fare a meno di sentire il suo dolore.
- E' lei il motivo vero?
Non ci fu bisogno di attendere una risposta, Debbie uscì dalla stanza trascinandosi il suo dolore lungo il corridoio silenzioso dell'hotel. L'ennesima umiliazione, l'ennesima delusione eppure un solo pensiero occupava le sua mente.
"Io sarò ancora qui al tuo fianco Michael...quando anche lei si prenderà gioco di te e ti spezzerà il cuore.....io sarò qui ad attenderti amore mio....ci sarò comunque...e sarò ancora pronta a darti un figlio...!"

Michael rimase immobile davanti a quella porta chiusa, voltarsi verso Ale ora gli sembrava uno sforzo immane. Mentirle, sapeva che avrebbe dovuto farlo ancora una volta. Fece un respiro profondo, sfoderò il suo sorriso migliore e si voltò verso di lei. Ale li ferma, perplessa, non sapeva cosa pensare del modo in cui Debbie l'aveva guardata. Cercò negli occhi di Michael una risposta.
- Michael tutto ok? Quella donna....mi è sembrata alquanto turbata...non so...
Michael la interruppe, non voleva sentire quello che lei aveva intuito o dove le sue riflessioni la stavano portando, bloccare la sua curiosità su Debbie era di vitale importanza.
- Ale non darle peso! Debbie è un pò....strana...o meglio...trova sempre delle scuse per venire da me...credo sia innamorata...dovrai abituarti piccola...ti capiterà spesso di imbatterti in fans innamorate e gelose...
- Si ...immagino...ce ne saranno a centinaia che in questo momento mi odiano a morte!!! ma lei....i suoi occhi erano così delusi....affranti...come se avesse perso per sempre il senso della sua vita!
- Lo so Ale...ma non posso farci niente....amare e non essere corrisposti è doloroso...so quanto lei soffra....lo so benissimo....ma in questi anni non potevo ingannarla...non potevo illuderla...speravo che con il tempo si rassegnasse!
Ale si strinse a lui, pensierosa.
- Potresti non andare più da Klein...così eviteresti di vederla!!
- No..no...Non potrei mai lasciare lo studio di Klein...
- E perchè Michael? potresti avere qualsiasi dermatologo....potresti sceglierlo tra i migliori al mondo....perchè lui? Quell'uomo....è così...così viscido...delle volte ho l'impressione che non sia poi così bravo...temo s'inventi delle terapie da darti soltanto per spillarti del denaro e prescriverti farmaci che forse non ti occorrono sul serio...
Michael si sentì punto sul vivo. Klein e suoi farmaci, Klein e quelle ricette finte di cui aveva un disperato bisogno, Klein disposto a soddisfare ogni suo desiderio per un assegno con tanti zeri. La interruppe con forza, Klein per lui era indispensabile.
- No Ale...ti sbagli! Klein è un ottimo medico...ed io...io...ho bisogno delle sue cure..lui sa com'è il mio volto...sa dei miei problemi...non ho nessuna intenzione di mostrarmi ad un altro dottore...subire di nuovo l'umiliazione di sottopormi a degli occhi che scrutano nei dettagli il mio volto macchiato....Klein sa già come sono ed è capace di darmi i farmaci giusti!
- Giusti? Giusti per cosa Michael?
- Ale non ricominciare....i farmaci che Klein mi prescrive sono giusti ....giusti per me!
Ale non aggiunse altro, rimase in silenzio, seguendolo con lo sguardo mentre si muoveva nervoso nella stanza.

Fu una notte inquieta quella.
"Klein"
Ale non riusciva a toglierselo dalla testa, era evidente che quell'uomo era l'elemento chiave nella dipendenza di Michael. Sentì una morsa al petto, come se fosse vicina a scoprire quello che non avrebbe mai voluto sapere. Era davvero superata la sua dipendenza dai farmaci? Un tormento infinito per lei dare una risposta a quella domanda. Continuava a restare immobile nel buio della stanza, rannicchiata sotto le lenzuola di seta. Di tanto in tanto si distoglieva dai suoi pensieri per concentrarsi sul respiro di Michael al suo fianco. Non dormiva era evidente, il suo respiro non era profondo e non faceva altro che girarsi e rigirarsi nel letto. Non gli disse che anche lei era sveglia, non voleva riprendere quel discorso su Klein, i farmaci e la sua insonnia. Pensò che restare in guardia prima o poi le avrebbe indicato la strada giusta da prendere per il bene di Michael. Ma quell'attesa era snervante, trasformava ogni notte in un incubo infinito. Sperava ogni sera di sentirlo addormentarsi tranquillo prima di lei, saperlo sveglio ed inquieto le dava il tormento.
I pensieri di Michael non erano poi tanto diversi. Lei le dava segni di sospettare qualcosa, cominciava ad avvertire una pressione insostenibile. La stampa gli era alle costole, quell'onta della pedofilia sul suo nome non cennava ad attenuarsi, Ale sospettava di Klein e dei farmaci che gli prescriveva ed infine Debbie con il suo ossessivo sentimento per lui e quel patto che pendeva ora sul suo rapporto con Ale come una spada affilata. Michael era sommerso da un mare di menzogne che continuava ad inventare per sopportare le pressioni e nascondere le sue debolezze. Il fiato gli si fece corto, l'ansia lo attanagliava. Continuava a chiedersi com'era finito di nuovo in quel circolo vizioso di farmaci e bugie e come ne sarebbe uscito questa volta. Pensò al suo rapporto con Ale, bello come il più pregiato dei cristalli, aveva riportato luce e freschezza nella sua vita, ma gli appariva così fragile, pronto a rompersi in mille pezzi. Quanto avrebbe voluto ritrovarsi altrove, solo, senza nascondere il suo volto macchiato, senza dover apparire per forza perfetto, senza giustificare al mondo intero ogni sua azione, senza che nessuno lo giudicasse per quello che era, senza la pressione di essere la pop star più famosa al mondo, senza la paura di perdere lei per sempre. Sparire, rifugiarsi in un posto segreto, ma il mondo intero sa essere un posto estremamente piccolo se ti porti dietro il fardello di chiamarti Michael Jackson. I minuti non passavano mai, il silenzio della stanza divenne assordante. Fu Ale a cedere, a muoversi piano sotto le lenzuola e a stringersi a lui, perchè sapeva che poteva essere soltanto con l'amore a donargli pace.

"C'è tutta una vita in un'ora d'amore"
Balzac


- Una volta...venivi da me nelle tue notti inquiete....e ti addormentavi tra le mie braccia...ed era così tenero guardarti dormire!!! - gli sussurrò appena. Michael strinse gli occhi, sotto il tepore delle sue labbra sul suo collo. Era vero, un tempo non troppo lontano, quel piccolo appartamento nel cuore di Los Angeles era il suo rifugio, le braccia di lei erano il suo porto sicuro. Si voltò verso di lei e rimasero a fissarsi negli occhi nella penombra della notte. I loro sguardi ritrovarono l'intesa, l'amarezza delle discussioni andava via via dissipandosi per lasciar posto al dolce desiderio di appartenersi.
- Cosa ti turba amore? Vorrei vederti dormire sereno stretto a me come in quelle notti nel mio appartamento! restavo ore intere a guardarti!
- Sono state le notti più dolci della mia vita! Perchè c'era un piccolo angelo dai riccioli ramati a vegliare il mio sonno!
- Quell'angelo c'è ancora... e muore dal desiderio di vederti felice!
Michael avrebbe voluto dirle tutto, parlarle senza freni, sfogare la sua rabbia per come la sua vita prendeva ogni volta piega, ma non ne fu capace, non ne ebbe la forza di affrontare con lei i suoi fantasmi. Si avvicinò avido alla sua bocca carnosa e prese a baciarla con passione. L'amore è la sola risposta che poteva dare al dolore.
- Ti amo piccola....sei la mia vita!
Quanto le piaceva sentirlo parlare così, era certa del suo amore, come era certa che qualcosa lo turbasse. Ma per quella notte smise di domandarselo, il profumo della sua pelle la inebriava, i suoi baci bollenti le offuscavano la mente, quelle parole sussurrate tra i respiri corti accendevano la sua passione. I loro corpi si strinsero con ardente passione, presero a spogliarsi con vigore, desiderosi di ritrovarsi nudi, pelle contro pelle. E quel contatto di seta sul suo corpo fece ansimare Ale, che si abbandonò tra le sue braccia, concentrando i suoi baci sul suo collo, prese a mordicchiarlo dolcemente sotto l'orecchio, la sua pelle profumata le faceva girare la testa, mentre con le labbra proseguiva verso il mento.
- Ti desidero amore mio....ho voglia di te...ho bisogno del tuo amore! - continuava a sussurrarle Michael, mentre le sue grandi mani accarezzavano la sua schiena nuda. Per quella notte niente più dubbi, soltanto la certezza di volersi amare. Era così dolce l'espressione rapita dei suoi grandi occhi scuri, Ale si sentì desiderata, eccitata dalla passione che il suo uomo le trasmetteva. Sentì le carni di lui divenire toniche sotto le sue carezze, sorrise Ale mordicchiandosi maliziosamente le labbra, sentire il suo uomo eccitato dai suoi tocchi la divertiva, Michael nascose il suo timido sorriso dietro una ciocca dei suoi capelli ribelli, evitò imbarazzato gli occhi di lei, ma le carezze di Ale erano troppo sensuali per lasciar vincere la timidezza. Si lasciò andare e prese a baciarle il florido seno. Ale si sentì mancare quando le grandi mani di lui le strinsero i seni sodi, mentre le sue labbra cercavano i suoi capezzoli induriti. La sua pelle fu attraversata da un brivido nell'istante esatto in cui le sue carni cedettero sotto la virile pressione di lui. Si lasciò possedere con passione, con trasporto, assecondando i suoi desideri, rispondendo ai movimenti decisi di Michael.

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I gemiti di Ale spezzarono il silenzio di quella notte. Strinse le gambe affusolate lungo i fianchi nudi di Michael, per meglio assaporare lo scivolare della pelle di lui tra le sue gambe. Era di una struggente bellezza sentirsi sua in quel modo, piena di lui, posseduta dalla sua fisicità, abbandonata al suo desiderio di godere al massimo di quei tocchi così profondi, intimi. Mescolarsi i profumi ed il calore della pelle, scambiarsi il tepore della bocca con veemenza, attimi intensi, ardenti, passionali. Ale tornò a guardarlo negli occhi mentre si contorceva per non cedere al piacere, bloccata sotto il peso del corpo di lui che spingeva con decisione contro le sue carni tremanti. Lo sguardo di Michael si fermò sui suoi senti ansimanti, morbidi e caldi, non resistette alla tentazione di abbandonarsi sul suo petto accogliente, fremente di passione, Ale si strinse al suo collo, a sentire i tendini tesi sotto le dita, mentre il fiato le si faceva sempre più corto. Fu per lei la fine quando sentì i suoi gemiti graffiati, profondi, intensi uscire dalla sua bocca come un grido sofferto, non potè resistere ancora, si sentì piena di lui, delle sue carni toniche che la possedevano, si aggrappò con forza alle sue forti spalle e si lasciò vincere dal piacere, contraendo ogni fibra del suo essere scosso da quell'onda passionale. L'intenso orgasmo di lei fu liberatorio per Michael, si sentì stringere con forza dal suo corpo eccitato e cedette al piacere, lasciò libero il suo corpo di soddisfare l'eccitazione che provava nel possederla, lasciò andare il respiro profondo, strinse gli occhi in un espressione quasi sofferta. Fare l'amore quella notte fu la soluzione a tutto. Restarono distesi, nudi, l'uno di fronte all'altra, a fissarsi nella penombra della stanza, mentre i loro respiri affannati tornavano regolari. Era così bello restare a guardarsi dopo aver fatto l'amore con tanta passione, un gioco di sguardi che valeva un discorso. Occhi negli occhi, un sorriso appena accennato sulle labbra di entrambi e quella infinita sensazione di leggerezza sull'anima. Ale rimase estasiata dalla dolcezza del suo sguardo che affiorava dalla penombra della notte, tutto quello che desiderava era li in quella stanza, stretto al suo petto nudo ancora tremante.

"Non è mai notte quando vedo il tuo volto; perciò ora a me non sembra che sia notte, né che il bosco sia spopolato e solitario, perchè per me tu sei il mondo intero; chi potrà dunque dire che io sono sola se il mondo è qui a guardarmi?"
W. Shakespeare - Sogno di una notte di mezza estate


- Tienimi stretto a te piccola...- la sua voce delicata arrivò come un soffio.
- sssshhh!!! non dire nulla...amore mio! - Ale vide i suoi occhi farsi pesanti, mentre continuava ad affondare le mani tra i suoi folti capelli scuri. Michael a stento riusciva a tenere aperti gli occhi, ma erano così dolci le sue carezze che gli sembrò un peccato addormentarsi. Un leggero bacio a quelle piccole labbra carnose e finì per cedere alla stanchezza di notti insonni. Ale sorrise. Ci era riuscita, quella notte l'aveva strappato ai demoni che lo tormentavano.
- Dormi sereno...amore mio!


Quanto se l'era immaginata diversa la sua prima notte a Parigi Debbie Rowe, forse ci aveva fantasticato un pò troppo su ma decisamente quello che stava accadendo non era nei suoi piani. Se ne restava alla finestra della sua camera a fissare le luci della città che si appannavano sotto le sue lacrime. Ossessivamente ascoltava il nastro della sua segreteria telefonica quei messaggi che Michael le aveva lasciato mesi prima e che continuava a portarsi dietro come l'ultimo appiglio per tenere vivo il suo sogno. Il suo entusiasmo per quell'accordo, la sua voce così felice al pensiero che presto sarebbe diventato padre erano svaniti per sempre sotto le carezze di quella donna. Il nastro continuava a girare dentro il registratore, le parole registrate erano finite, ma il nastro continuava a scorrere lento, come i pensieri di Debbie, senza accorgersi del silenzio che avvolgeva la stanza.
Lei era il motivo di quel ripensamento, quella ragazza così fresca, dal viso delicato, dal sorriso ingenuo. Debbie si torturava pesando a loro. Era certa che quella donna avrebbe dato un figlio a Michael, l'immagine di loro che facevano l'amore continuava a tormentarla. E se avesse fatto con lei lo stesso accordo che avevano pattuito? Si chiese come avrebbe reagito quando Michael avrebbe dato l'annuncio alla stampa di un figlio in arrivo. Si sentì morire al pensiero di vederlo in prima pagina su tutti i giornali assieme a lei, mentre la sua grande mano le sfiorava il ventre. Poteva sul serio essere innamorato di lei? Mille domande le affollavano la mente, ma le parole di Ale che piombava seminuda nella stanza non davano spazio ai dubbi.
"Amore"
Lei lo chiamava "amore" e non c'era più spazio per la vecchia amica Debbie nei pensieri di Michael e questo lei non riusciva ad accettarlo.
"Perchè lei e non io? perchè? Sono stata comprensiva, paziente...ho accettato ogni aspetto di quell'accordo pur di renderlo felice...e adesso si illude di aver trovato l'amore...lo farà soffrire...lo so...non voglio che accada di nuovo!"
Si asciugò con vigore le lacrime sulle sua pelle pallida, era decisa ad impedire a Michael di commettere lo stesso errore. Doveva in qualche modo allontanare Ale da lui.

La sera del gala di beneficenza per il convegno di dermatologia era finalmente arrivato, Michael non ne poteva più di Parigi e della pressione della stampa francese, ma era un favore che doveva a Klein alla quale non poteva sottrarsi e poi desiderava donare un consistente assegno ad un centro per ustioni. Di certo non si era dimenticato di quanto aveva sofferto per quell'incidente durante lo spot Pepsi ed era un occasione per offrire aiuto a chi come lui era vittima di ustioni così gravi e dolorose. Non vedeva l'ora di concludere con gli impegni e partire con Ale lontano da tutti in un posto sconosciuto, cercare in qualche modo di sfuggire alla stampa e alle pressioni. Pensò a Neverland, forse era davvero quello l'unico posto sicuro per lui, rinchiuso nella sua prigione dorata.
Si sistemò con cura la cravatta, poi infilò la giacca ricamata, era elegante e sexy come sempre, lasciò i suoi riccioli ribelli sciolti, in modo che potessero ricadere liberi sulle spalle. Ale rimase ad osservarlo estasiata. Quella sera lo vedeva tranquillo ed i dubbi che l'avevano tormentata la notte precedente le sembrarono così lontani. Continuò ad osservarlo mentre con cura si preparava. Era davvero bello, carismatico, calamitava lo sguardo, era incapace di credere che fosse suo marito, una persona così gentile, profonda, con i modi così delicati e dall'aspetto così misterioso e sensuale. Il suo sguardo languido seguì le onde dei suoi riccioli scuri, non resistette alla tentazione di avvicinarsi a lui ed affondare il viso tra i suoi capelli, respirare il suo profumo, lasciarsi inebriare dal tepore della sua pelle morbida, lo amava, amava ogni aspetto di quell'uomo.
- Sei irresistibile...io...desidero fare l'amore con te...ora! - gli sussurrò appena nell'orecchio. Michael sorrise mordicchiandosi le labbra, arrossì appena, s'imbarazzava sempre quando Ale si dichiarava in maniera così diretta, dopotutto lui non si trovava così sexy.
Ale appoggiò la testa sulla sua schiena, lasciando scorrere le mani sui ricami della sua giacca fino a stringere il suo petto. Michael le prese la mano, portandosela delicatamente sulla bocca, un bacio appena sfiorato alle sue dita affusolate ed Ale fu ricoperta di brividi.
- Piccola sei così spudorata...- rise e a malincuore dovette rifiutare la sua proposta-...mi spiace deluderti...ma siamo già terribilmente in ritardo...Klein è giù che mi aspetta! Dobbiamo andare! - si voltò verso di lei chinandosi a sfiorare con un bacio le sue piccole labbra carnose. Ale si strinse al suo petto pensierosa. Aveva desiderato presentarsi a quella festa al suo braccio da tempo, avevo comprato un abito favoloso ma adesso tutto aveva un aspetto diverso, la stampa non attendeva altro che vederli insieme, scrutare ogni sua mossa, ogni espressione, temeva di non essere capace di essere così indifferente e di riuscire a nascondere quanto fosse felice accanto a lui. Michael colse la tensione nei suoi occhi.
- Tutto ok piccola?
- Si...o almeno credo! Spero di non metterti di nuovo in imbarazzo con la stampa! Non so fingere...non ci riesco....vorrei entrare a quel party mano nella mano con te...e far vedere al mondo quanto siamo felici!
- Sii te stessa piccola....voglio che tu ti senta a tuo agio e che ti diverta!
- Temo che finirà come il party a New York...tu sommerso dagli impegni ufficiali ed io a fare da tappezzeria!
Michael rimase in silenzio, le prese la mano tirandola delicatamente verso il grande specchio nella loro stanza. Le si fermò dietro a rimirare l'immagine di lei allo specchio in quel meraviglioso abito rosso di Valentino. Fece scorrere piano la sua grande mano sulla sua guancia restando a fissare il suo sguardo attraverso lo specchio.
- Guardati piccola!!! Sei così bella da spezzarmi il fiato! Nessuno può considerarti tappezzeria...sarai la più bella questa sera...ed io sarò orgoglioso di essere al tuo fianco!
Ale sorrise abbassando lo sguardo.
- No..no...sei tu la star...io ho soltanto la fortuna di poterti amare....per sempre!
Michael non rispose, ma un sorriso sornione gli illuminava il viso, attraversò la stanza fino a raggiungere il cassetto del comodino accanto al letto, tirò fuori un astuccio di velluto.
Tiffany
Il colore acqua marina di quell'astuccio era inconfondibile.
- Oh ...Michael...è di Tiffany...costerà una fortuna...non credo che...
- Sssshh! aprilo!!
Le mani le tremavano, mentre con le dita accarezzava il velluto di quella scatola.
Una collana di diamanti e oro bianco riluccicava al suo interno.
- E'...è...bellissima....ma è troppo! - si fermò a fissare i suoi grandi occhi scuri con uno sguardo languido, a fargli capire che non aveva bisogno di ornamenti preziosi per amarlo di più di quanto potesse fare.
Lui la zittì con un bacio.
- Tu mi doni amore....niente è troppo per te!
Eppure per lei era più prezioso quel lungo e delicato bacio che quelle fredde pietre che lui dolcemente le allacciava al collo. Si lasciò trasportare dalle sue labbra vellutate e calde, mentre le sue grandi mani le sfioravano il collo impreziosito dai diamanti. Ed era in quei momenti che nulla aveva più senso, avrebbe di gran lunga preferito restare li, abbracciata a lui, soli, al diavolo i vestiti, i diamanti, il galà ed i paparazzi. Al diavolo la pop star e la sua maledetta fama con tutti i problemi che ne conseguivano. Soli ad amarsi, due anime complici bisognose l'una dell'altra, bisognose di un amore spirituale e fisico. Questo desiderava Ale in quel momento, essere soli e completi, perchè lei lo aveva capito fin dal loro primo bacio che non avrebbe voluto mai più altre labbra da baciare se non le sue.
Con la bocca stretta alla sua, riuscì a sussurrargli un "ti amo" che era un soffio ansimante di desiderio. Dirglielo non le bastava più, stringerlo non le bastava, avrebbe voluto amarlo ora in quel momento, con il più carnale e passionale dei gesti, perchè siamo fatti di carne e desiderio e delle volte la completezza dello spirito non basta ad appagare la passione. Le sue grandi braccia la serrarono e le sue dite scorrevano lungo il solco della schiena lasciata nuda da quell'abito mozzafiato. Michael sentì la pelle di lei rabbrividire sotto le sue dita, fremere dal desiderio e sentirla così sua le piaceva.

Dei colpi decisi alla porta li fecero trasalire, interrompendo il loro momento. Michael sorrise malizioso, passandosi piano il pollice sulle labbra, come ad accarezzare il caldo bacio di lei, sapeva che era ora di andare, la fissò deciso negli occhi e le sussurrò all'orecchio.
- Sei così bella da togliermi il fiato... piccola!!!
Ale chiuse dolcemente gli occhi, assaporò il suo caldo respiro sulla pelle fino a sentirlo allontanare. Michael era già sull'uscio della camera da letto quando lei, con l'aria sognante riaprì gli occhi.
- Ti aspetto di sotto...non fare tardi!
In un breve istante tutto può cambiare, perchè la magia è un attimo, perchè l'emozione è un istante da prendere al volo. Quella stanza all'improvviso le sembrò così vuota senza di lui. Si guardò intorno con l'aria quasi smarrita, fino a fissare il suo sguardo sulla sua immagine riflessa allo specchio. Non era altro che una ragazza qualunque ben agghindata, pure le preziose pietre di Tiffany le sembrarono meno brillanti. Era lui la scintilla che faceva riluccicare i suoi occhi, era lui la magia.
"Lui mi ha stregata...sono vittima di un incantesimo chiamato amore!"
Sorrise tra se mentre prese a roteare su se stessa li al centro della stanza, facendo svolazzare i drappeggi del suo abito di seta. Era felice, in quel momento era davvero felice. Sarebbe arrivata al galà di beneficenza al suo braccio, gli occhi sarebbero stati tutti puntati su di loro, la curiosità della stampa si sarebbe concentrata su di lei. Era il primo passo, era quello che voleva, essere la moglie di Michael Jackson alla luce del sole e quello che sarebbe accaduto poi poco le importava, era pronta ad affrontarlo. Un ultima sistemata davanti allo specchio, una nuvola di profumo si adagiava sulla sua pelle, si sentì pronta ad andare.

Era nel salottino della suite pronta a chiamare la security per accompagnarla da Michael, quando sentì bussare. Travis entrò nella stanza, un velo di perfidia le sembrò di cogliere dalla sua espressione, Ale ne rimase colpita, una strana sensazione le attraversò il petto, quel sorriso sornione che aveva Travis le dava i brividi.
- Sono pronta Travis....possiamo andare!
Gli occhi di Travis non le piacevano, mai come in quel momento avvertì un senso di disagio ed il ricordo di quella notte si fece di nuovo largo nella sua mente. Ancora frammenti scomposti, nella nebbia dei suoi ricordi di quella notte. Una morsa alla gola le sembrò di soffocarla. Respirò profondamente cercando di allontanare quella sensazione da se, si concentrò su Michael che l'attendeva, era impaziente di raggiungerlo, saperlo a colloquio da solo con Klein non la rassicurava.

Travis, rimase a fissarla compiaciuto, era certo che quel regalino che aveva in serbo per Ale avrebbe colpito nel profondo.
-Chiedo scusa signora Jackson...c'è una visita urgente per lei! Debbie Rowe vorrebbe parlarle!

"Debbie Rowe?"
E in un attimo quel gioco di sguardi tra Michael e quella donna tornarono ad occuparle la mente. Cosa nascondevano? Cosa voleva Debbie da lei? Chi era questa donna nella vita di Michael?
Un milione di domande e di dubbi si fecero strada nella sua mente e la felicità di un attimo prima era già svanita per far tornare le inquietudini.

Si ritrovò sotto lo sguardo scrutatore di Debbie che la faceva sentire così indifesa. Perchè quella donna la guardava così? poteva essere solo la gelosia a farla vedere come una nemica?
Cercò di non essere prevenuta nei suoi confronti, si sforzò di sorriderle gentilmente, ma fu chiaro dall'espressione di Debbie che non era li per fare amicizia. Ale si mise sulla difensiva.
- Posso fare qualcosa per lei Mrs. Rowe? - cercò di mantenere un atteggiamento solido, come se nulla di quello che avrebbe detto quella donna potesse scalfirlo, anche se dentro si sentì vacillare.
- Si....- fu la risposta secca di Debbie - ...si tolga dai piedi! Lei sta rovinando la mia vita e quella di Michael!
Ale rimase basita, stentava a crederci fosse vero, lei era così diretta, secca, senza mezzi termini. Non riuscì nemmeno a elaborare una frase di risposta per quanto le sembrò assurda quella richiesta.
- Io e Michael eravamo sul punto di avere un figlio....ma poi sei arrivata tu....hai rovinato tutto...e lui non sarà mai felice senza un figlio!
Le sembrò che delirasse, Michael le aveva detto che era innamorata di lui da anni, ma quello di Debbie a lei sembrò pura follia. Pensò che quella storia del figlio in arrivo fosse frutto della sua mente.
La vide armeggiare con la chiusura della sua borsetta, era visibilmente agitata. Ale iniziò ad aver paura di lei, temeva in un altra aggressione. Le mani di Debbie tremavano, mentre tirava fuori un paio di fogli piegati dalla borsetta, fissò Ale negli occhi mentre glieli porse con tenacia.
Ale li prese, titubante, non aveva nessuna intenzione di credere a quei quattro fogli che le porgeva, aveva imparato la lezione grazie a Joe.
Scorse le righe di quelle pagine e stranamente le sembrarono vere.

Un contratto.

L'ennesimo contratto stipulato da Michael.
Continuò a leggere.
Rimase sconcertata da quello che leggeva. Mai avrebbe potuto credere vera una cosa simile. Michael si accordava con Debbie Rowe per avere dei figli. Lei avrebbe preso una cifra considerevole, per ogni figlio che gli avrebbe dato, più una lussuosa villa sulle colline di Hollywood.
Alzò lo sguardo dai fogli e fissò Debbie, cercò di restare con la mente lucida, senza farsi prendere dai colpi di testa dettati dall'impulsività.
Fece un bel respiro, prima di rispondere a quella donna, cercando di mantenere calmo il tono della sua voce, ricacciò indietro l'ansia che cominciava ad opprimerle il petto.
- Non...non so perchè mi mostra queste cose Mrs Rowe...non vedo in che modo io possa interferire con la sua vita! Io sono una semplice assistente del signor Jackson!- mentì, non poteva dirle la verità.
- So benissimo chi è lei...è la nuova compagna di Michael, la smetta di fingere!
La risposta di Ale questa volta fu diretta.
- La smetta di farlo anche lei!
- Non crede a quello che le ho mostrato?
- No! Non credo che Michael sarebbe capace di una cosa così...squallida! non è con un contratto che si fanno i figli!
Rise tra se Debbie, la trovava davvero ingenua. Frugò di nuovo nella borsetta e tirò fuori un piccolo registratore.
- Non crede al contratto...ma a questo crederà!
Schiacciò con decisione il tasto del registratore e la bobina al suo internò iniziò a girare.
Era chiaro dal biiip iniziale si trattasse della cassetta di una segreteria telefonica. Ale riconobbe la voce, era quella di Michael non c'era dubbio.

"Ciao Debbie...sono Michael...sono ancora in giro per il mondo per via del tour...ma non faccio che pensare a te...a quello che stiamo per fare! Oh Debbie...avrò un figlio grazie a te!!! non sto più nella pelle...vorrei tu fossi già incinta! Ho fatto preparare il contratto dal mio avvocato...è tutto pattuito...ti dirà lui! Grazie Debbie...tu mi doni amore...un figlio è il dono più grande che potessi ricevere!"

Ale era sconcertata, non lo credeva possibile, come poteva un uomo sensibile come Michael arrivare ad una cosa simile per avere un figlio. E perchè aveva taciuto per tutti quei mesi con lei, mentendo su Debbie Rowe? Come ci si sente a scoprire il proprio uomo che pattuisce con una donna di avere un figlio a sua insaputa? Provò ribrezzo per tutta la vicenda, la trovò squallida e vide in Michael i capricci di una star che tutto poteva avere mettendo mano all'assegno. Un figlio si fa con amore. Un figlio si cresce con una donna a fare da madre, un figlio non è un contratto. Si sentì svuotata all'improvviso, delusa, priva di forze per reagire. Quante cose non capiva e non sapeva di lui? Quanti scheletri si celavano ancora nell'armadio di Michael Jackson?


....continua (questa volta a breve..promesso)
angelaserre
00giovedì 4 aprile 2013 18:33
non ci posso credere!!!!!!!!!!!!!
hai continuato davvero,bellissimo capitolo,spero di non dover aspettare molto x il seguito.SAREBBE TROPPO CRUDELEEEEEEEEEEEEEEEEE.BACI
DangerousLucy
00giovedì 4 aprile 2013 19:00
Grazie Angela cara!!!! prometto che non ci metterò molto...approfitto della bontà di mia figlia nel darmi tregua!!! e vi annuncio che il capitolo successivo è già in lavorazione!
sono felice che questo ritorno non ti abbia deluso! grazie ancora!!
(StreetWalker )
00giovedì 4 aprile 2013 19:07
Adesso andava tutto bene e per colpa dei Debbie che vuole allontanarla si rovina tutto. Posta imo per sapere cosa succederà


Come sta tua figlia?
dirtydiana66
00giovedì 4 aprile 2013 22:13
Cara Lucy, anche se sei come dici tu "arrugginita" il capitolo è stato molto intenso e coinvolgente...amore,rabbia,passione,tristezza... e poi la botta finale rimanere lì come Ale sconcertati da un Michael così diverso da come lo conosce ....e adesso la vicenda si intriga di più.. come farà Mike a difendersi, le dirà la verità?? il prossimo sarà un capitolo minato....

PS:I rocker non mi sono neanche accorta di averli mangiati pensa un po'.
DangerousLucy
00venerdì 5 aprile 2013 13:10
Ehi guuurls!!! allora piaciuto il ritorno? un po' di dolce e un po' di amaro!!! certo è che avranno una gran bella gatta da pelare nel prossimo capitolo (che ci tengo a dire è già in stesura)

Grazie Street per interessarti a Karola..lei cresce..tra alti e bassi si va avanti!!!un abbraccio immenso e felice di avervi ritrovate

Flooooo ahahhahaha non mi dire che ti sei mangiata i rocher con tutto l'incarto dorato talmente che eri presa??? e per fortuna non ho citato le matite altrimenti ti perdevo del tutto!!! ti ringrazio di cuore per non trovarmi arrugginita...soprattutto nelle scene hot ahahahhah un bacioooo
Lulù(94)
00venerdì 5 aprile 2013 20:13
Noooooooooooo!! Non mi collego un giorno e guarda che succede qui!...Lucy leggo il capitolo e ti faccio un bel commentino!!
Vado, leggo e tornooo!!
DangerousLucy
00venerdì 5 aprile 2013 20:45
Grazie Lulù...ti attendo con trepidazione muahahahhahahhah

eh qui siamo imprevedibili....mai perderci d'occhio!!!
Lulù(94)
00venerdì 5 aprile 2013 23:48
"La vita è fatta di attimi, è fatta di istanti perduti per sempre ed altri afferrati con forza, perchè, sembrerà strano, sembrerà un controsenso, in fondo non viviamo di respiri, ma di attimi in cui ne restiamo senza. Sono quegli attimi senza fiato, quelli in cui crediamo di poter morire, che ci fanno capire quanto in realtà stiamo vivendo"
Già questa frase è da togliere il fiato [SM=g27819] .......devo commentare tutto il capitolo?! No mi basterebbero 3 giornate intere...questo capitolo è bellissimo perchè come hai detto tu mescola il dolce e l'amaro, gli alti e bassi di questa storia d'Amore!! Non chiedermi il perchè, ma io andando avanti riconosco nel Michael di cui tu parli, il Vero Michael, con le sue insicurezze, la sua voglia di sentirsi amato e protetto, la sua fragilità...è incredibile...Ti ringrazio perle emozioni che mi trasmetti!! Mi vengono i brividi a leggere la tua storia...
Io però vorrei esprimere un desiderio!! Diamo un piccolo batuffolino di Amore a Ale e Michael il più presto possibileeeeeee [SM=g27836] !! Vorrei vedere come si comporteranno da genitori...Non ho dubbi, sicuramente saranno Favolosi!!
DolceNotte Lucy!!
Un bacio, Lulù [SM=x3072554]
manu 62
00sabato 6 aprile 2013 16:38
Bentornata Lu!E bentornati anche Michael e Ale, non hai perso il tuo tocco tesoro e il capitolo è bellissimo ma ... Travis e Debbie non li sopporto proprio!Non vedo l'ora di sapere cosa capiterà a Travis quando verranno a galla tutte le porcherie che il bastardo ha combinato!Ho letto che quando Michael era incaxxato non era proprio consigliabile trovarsi nelle vicinanze...
Un grazie a te e un bacino a Karola.
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