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E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
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05/09/2011 14:14
 
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Capitolo 4




"Drriiiin....Drrriiiin....Drrriiin...."
Ancora in dormivegla sento questo suono conosciuto rimbombarmi prepotentemente nella testa e a fatica mi rigiro nel letto per allungare la mano e cercare di centrare la sveglia che stava sul comodino. Dopo un po di colpi a vuoto la spengo e ritraggo la mano per rimetterla al caldo sotto il cucino dove tengo spiaccicata la faccia.
"DRRRIIIIN...."
Mi rigiro nel letto a pancia in su con gli occhi chiusi mi metto le mani sul viso e ha fatica cerco di capire perchè la sveglia non smette di suonare. Dal salotto sento la voce di Sarah mezza addormentata.
- Ragazze...è il telefono...-
Sospiro, cercando di svegliarmi meglio guardo l'ora...le 7.30. Mi stiracchio nel letto sempre con quel fastidioso telfono che non smette di suonare. Mi faccio coraggio e come un automa vado nel salotto a rispondere...fa un freddo cane!.
- Si...(sbadiglio)....parla Anna assistente di Michael Jackson.-
- Anna sono Allen, dovevamo vederci esattamente 15 min fa al Korakuen stadium, devo conosegnarti le nouve luci, perchè non sei qui?-
Immediatamente, come schiantata giù da un eliccottero torno alla realà. Luci, Allen, dovevo svegliarmi allre 6.30 e ora sono le ....7.30!. Entro nel panico.
- Oddio Allen sono motificata, davvero, non mi sono svegliata non so come sia potuto accadere....-
Cerco di giustificarmi alla meglio.
- Non fa nulla...ascolta le lascio nel camerino vicino lo stand per i microfoni fai in modo di arrivare il più in fretta possibile i tecnici devono montarle. Ciao.-
- Ok. arrivo immediatamente. Ciao.-
Riattacco, chiudo un attimo gli occhi prendo un bel respiro e inzio a svegliare le altre.
- Lilly Sarah sono litea di annunciarvi che abbimao un ora di ritardo la sveglia non ha suonato ! Giù dal letto!.-
Tempo che realizziano anche loro ciò che è successo e inziano a scattare come molle per tutta la stanza. Corro in bagno, mi butto sotto la doccia, che faccio a velocità imprssionante, il tempo di asciugarmi, vestirmi passarmi un po di fondotinta sul viso pallido e sono pronta, vado con i capelli bagnati non c'è tempo di starli ad asciugare... prendo la mia borsa con tutte le cose dentro e esco dalla stanza. Sono le 8.05 ...inutile dire che sono in ritardo. Mentre aspetto con ansia l'ascensore ticchetando i piedi per terra sento una voce chiamarmi dal fondo del corridoio.
- Anna ! Jackson ti vuole vedere.-
Era Bill il capo della sicurezza. Sento formarsi un nodo alla gola, se 5 minuti fa avevo una fame nera ora mi si è chiuso completmante lo stomaco, prevedo il peggio. Mi faccio coraggio e mi avvio verso la suite cercando di mantenere un comportmanto freddo e deciso.
- E' nella stanza a destra dopo la sala principale.-
- Ok grazie.- Mi apre la porta e mi fa entrare. Sento chiuderla alle spalle, rimango un attimo ferma...tiro un ben respiro e entro nella stanza principale della suite.
- E' permesso ?....Signor Jackson?...sono Anna la sua assistente...-
Mi guardo intorno camminando piano piano sperando che risponda qualcuno.
- Ciao Anna, Buongiorno!.-
Sussulto un attimo e mi giro di scatto. Si era materializzato dietro le mie spalle e ora ce lo avevo di nuovo davanti ai mie occhi. Sorrideva.
- Buongiorno Mr. Jackson...pensavo che stesse nello studio come mi aveva detto Bill..-
- Si tranquilla ero andato in cucina...- credo che è in pigiama ha delle pantofole nere dei pantaloni rosso bordò con sopra una semplice maglietta bianca e un sgualicita camica a righe binache e celesti sbottonata, i capelli ricci ricci arrufati.
- Ah non si preoccupi....hanno detto che mi voleva vedere...- Dico con voce un po indecisa.
- Si..- mi risponde con un tono di voce cosi dolce che non potevo fare a meno di guardarlo, sorride di nuovo e va verso un piccolo tavolino vicino al divano.
- Ieri sera avevamo deciso che mi avresti accopagnato alla cena di domani...beh, purtroppo ho un compito alcuanto noioso per te...- Dice modicchiandosi il labbro accennado un sorriso imbarazzato.
- Mi dica pure..-
- Intato dammi del tu perchè avremmo si e no la stessa età...e poi sono spiacente, ma questo qui è il catalogo di tutte le presone che saranno presenti alla cena che si aspettano che io conosca ogniuno di loro, gli ho dato un occhiata anche io ma se devo essere sincero me ne ricordo poco e niente, anche perchè mi sembrano tutti uguali...quindi dovrei chiederti il favore di cercare di imparare a memoria un po di nomi così magrai evditerò di fare brutte figure..- Aveva in mano una specie di book fotografico e sorrideva imbarazzato.
- Ooh...ma certo...non si preoccupi, cioè..non ti preoccupare! farò il possibile per impararli tutti entro domani sera.- Sorrido e prendo il book dalle sue mani.
- Bene...poi studieremo tutte le tecniche per suggerirmi i loro nomi senza che nessuno se ne accorga...vuoi qualcosa da bere?-
- Come ?...eeh no grazie, purtroppo sono in ritardo devo andare a riprendere le luci nuove che ha portato Allen...-
- Non ti preoccupare adesso do l'ordine di farlo fare a qualcun' altro...-
E certo, penso,"adesso dò l'ORDINE di farlo fare a qualcun'altro che si sta spaccando la schiena! tanto sono tutti qui a lavorare per me!"
Assumo un empressione un po dura mentre Michael va verso il telefono e si fa passare qualcuno della sicurezza per dare l'ordine di mandare qualcuno al posto mio per riordinare le nuove luci.
- Ecco fatto!...adesso non hai più scuse per non bere qualcosa- si gira verso di me e con aria soddisfatta sfoggia una sorriso a 32 denti.
Ricambio il sorrisso anche se non sono molto convinta. Mi fa strada verso la cucina, mi apre la porta e mi fa entrare, tutto in un silezio parecchio imbarazzante. E' lui a rompere il ghiaccio.
- Allora...vediamo...va bene succo d'arancia? Ho il jack daniels ma non credo sia molto adatto di pirma mattina.- mi dice ridendo.
- Aahahah credo proprio che non sia un buona idea di prima mattia, soprattutto quando dovrò passare tutta la giornata a imparare nomi di gente sconosciuta....vada per il succo!-
Mi sorride ancora e prende due bicchieri...cala di nuovo il silenzio.
- Dimmi...da quanto lavori qui?- Mi chiede mentre mi porge il bicchiere pieno di succo.
- Grazie...lavoro qui da due mesi circa, mi ha assunto il tuo manager Frank Dileo.-
- che strano, non mi ricordo di te...-
- beh in effetti ci siamo visti solo una volta...o almeno io ti ho visto...era la prima riunione con tutto lo staff ma eravamo più di 100 persone non mi meraviglio se non te ne ricordi...poi da quella volta non ci siamo più incontrati.-
- capisco...non sei americana vero?.- Mi chiede con un sorrisetto maizioso.
- Mmmh no...si vede tanto ? Sono nata in Italia a Roma,mi madre è tedesca e mio padre Italiano.-
- Come sei finita qui?- è curioso, gli si legge negli occhi.
- bhe, diciamo che ho girato parecchio il mondo e avevo deciso di trasferirmi in maniera stabile a Los Angeles per diventare intereprete poi ho incontrato due ballerine che venivano a fare i provine per far parte del tuo corpo di ballo e ho conosciuto per caso DiLeo...eeh, beh.. eccomi qua.- bevo un po di succo per schiarirmi la voce.
Mi sorride guardandomi intensmante. Quasi cado dalla sedia. Non riesco a staccagli gli occhi di dosso.
- E' bellissima Roma! non vedo l'ora ti tornarci per con il tour, peccato che non ho potuto girarmela in santa pace senza essere disturbato dai paparazzi.- Dicendo queste parole il suo sguardo vivo accesso quasi si spegne, non mi aspettavo che si sentisse cosi oppresso dalla sua fama...anzi, pensavo che facesse di tutto lui stesso per alimentarla.
- Immagino... anche in Italia sei molto famoso...- Non sapevo che dire.
- Già...ma non è tutto oro quel che luccica...- Fissa nel vuoto il bicchiere come perso nei suoi pensieri, chi sa a cosa sta pensando.
Non avevo ben capito la sua ultima frase ma doveva sicuramante riferisi al fatto che la fama non è sempre così bella come sembra.
- Beh, sono contento che lavori per me...davvero, mi piace conoscere gente nuova poter scambiare due chiacchiere in tranquillità...non so perchè ma credo che tu non sei una mia fan..non è vero?-
- Se devo essere sicera, non è che voglio offenderti..ci mancherebbe altro...ma no! non sono una tua fan, so davvero poco e niente si di te..-
Alza il sopracciglio e sorride.
- Immaginavo...spero che domani sera verrai con il tuo fantastico pigiama con el mucche così mi fai fare due risate...ahahahahahha-
- Oddio che figuraccia!....volevo morire ieri sera- mi metto le mani sul viso.
- Aahahahhaha era delizioso ti stava benissimo giuro! lo voglio anche io ! Aahahahaahhaha.- Rideva di gusto.
"drriiiin.... drriiiin.... drriiinn" Suona il telfono.Cercando di ricomporsi si scusa e va a rispondere.
- Si...ok, sarò subito li...sto arrivando.- Riattacca.
- Anna mi dispiace davvero tanto ma sono costretto a andare allo stadio ci sono dei probelmi con i ballerini...-
- Ooh tranquillo nessun probelma ho da fare anche io oggi..- dico indicando il book con le foto.
Mi apre la porta della cucina e mi accompagna lungo il corriodio.
- Sono contento di aver fatto la tua conoscenza...mi farebbe molto piacere tu qusta sera venissi a vedere il concerto, ti risrverò un po sto molto speciale..- mi fa l'occhiolino se si morde il labbro.
- Ok...farò di tutto per esserci, promesso...- sorrido imabrazzata.
Mi guarda intensamente, mi sento completamente osservata, scrutata nel profondo.. come se riuscisse a vedere con i suoi occhi neri come la pece ciò che ho dentro. Sorride di nuovo e con delicattezzza si avvicina alla mai guancia per darmi un bacio. Sento il suo respiro sul mio viso il profumo fresco dei suoi caplli che al contatto mi solleticano il collo porvocantomi un brivido inaspettato...sento le sue labba morbide baciarmi delicatmante la guancia. Chiudo per un attimo gli occhi quasi a gustarmi questo momento, non capendo ancora una volta perchè io...la ragazza fredda, tutta di un pezzo, quella che non guarda in faccia nessuno che non si lascia trasportare da nessuno stupido setimetalismo si ritova ora a tremare difronte la figura di una ragazzo che in maniera così pura mi stava dando un semplice bacio sulla guancia.
Riportandomi alla realtà si si scosta piano piano dal mio viso e apre al porta.
- Ci vediamo questa sera allora...ci tengo.- Sono ancora un po scossa ma non volgio mostragli la mia agitazione per colpa di uno stupido bacio sulla guancia, chi sa quante avranno avuto la mia stessa reazione e si saranno mostrate subito "gatte morte innamorate pronte a piegarsi di foronte a Lui" no, io sono diversa... so controllare i miei sentimenti e poi cosa mi porterebbe di bello innamorarmi di Michael Jackson ? Nulla ! per me lui è solo il mio capo, sono la sua assistente. Punto. Stop. Fine della storia. Caso chiuso. Il rapporto deve rimanere solamente professionale, non andrò al concerto. Quindi mento e decido di rispondre con il tono più impasibile e distaccato possibile rimanendo sempre educata ma diretta.
- Ok, farò di tutto per esserci.Buona giornata e auguri per questa sera.-
Sorrido e mi avvio verso la mia stanza, pregando il mio corpo di non cedere alla volgia di girarsi per poterlo guardare di nuovo.
Sento la porta chiudersi in lontananza....





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