E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
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11/09/2011 01:37
 
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[SM=x47932] Questo capitolo è bellissimoo è passato troppo in fretta...Quanto avrei voluto essere al posto di Anna [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=x47962]
Ok sono impazzita, come cavolo fa Anna ad essere così?
Certo che pure la madre è una st****a capisco che vorrebbe il bene di sua figlia però che cavolo un minimo di conforto, c'è modo e modo di dire le cose u.u
Ok mi sa che mi sto immedesimando troppo nella storia [SM=x47954] Inutile dire che non vedo l'ora di leggere il seguito, ma capisco anche che tra un pò inizierà la scuola e quindi aumenteranno gli impegni, vorrà dire che attenderò con pazienza [SM=g27824]

11/09/2011 17:04
 
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Inutile dire che questo capitolo mi è piaciuto moltissimo!
Anche io ho usato Liberian Girl nel mio ultimo capitolo ... abbiamo gusti simili [SM=x47983] [SM=x47938]
Anche per me inizia la scuola e ti capisco ma aspetto comunque il prossimo!
11/09/2011 21:49
 
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Capitolo 11







Me ne stavo seduta per terra, fuori il corridoio del 4 piano con le spalle contro la porta della 517 a fumare una sigaretta...la terza. Non avevo voglia di andare in stanza e essere costretta a spiegare a Lily e Sarah perchè stavo in quelle condizioni e poi non avevo neanche sonno. Sapevo che non potevo fumare nei corridoi ma “chi se ne frega” adesso voglio fare come mi pare, quando sono nervosa non mi deve rompere le palle nessuno.
Ero furiosa con lui, non aveva il diritto di dirmi quelle cose, mi conosceva appena e già si permetteva di giudicare...e chi era ? Il messia? Non mi conosceva, non sapeva niente di me, non poteva permettersi di esprimere sentenze. C'era qualche meccanismo malato nel suo cervello che gli diceva che lui poteva dire e fare tutto ciò che voleva e quando voleva, ma con me no, queste cose non devono accadere. Spengo la sigaretta sulla moquette e mi alzo...non posso rimanere qui...devo andare via.









(parla Michael)


Erano passati due anni da quella notte, e di lei non avevo avuto più notizie. Era sparita nel nulla, nessuno l'aveva più vista ne sentita. Ricordo che mi incavolai di brutto quella mattina quando mi dissero che se ne era andata...nel corso di questi due lunghi anni ho provato a rintracciarla in tutti i modi , ma niente. Chiesi aiuto a ogni tipo di persona, incaricai un agente per scoprire dove viveva...ma mi dissero che in realtà non esisteva nessuna Anna Becker. Questa presunta “Becker” su cui avevano trovato alcune informazioni si rifaceva ad una famiglia che viveva nel New Jersey che in seguito scoprii non aveva nulla a che vedere con la “Anna” che cercavo io.
Adesso capivo perchè tutto quel mistero anche nei confronti del resto dello staff..tutto quel poco che sapevo di lei poteva essere anche esso tutto inventato. Non sapevo nemmeno la sua data di nascita precisa. Pagai alcune persone per svolgere delle ricerche in Germania e in Italia dove lei mi aveva detto che era nata. Ma anche in questo caso si rivelò un totale buco all'acqua.
Di Anna Becker,così diceva di chiamarsi, si erano perse completamente le traccie.
Non avevo smesso di pensarla neanche per un attimo durante tutto questo tempo. Avevo finito il tour quasi un anno e mezzo fa,da un paio di mesi avevo anche iniziato a prendere alcune pasticche che mi permettevano di riposare meglio la notte, dato che ora mi era diventato difficile anche fare quello. Mi sentivo soffocato ma nello stesso tempo estremamente...solo...abbandonato a me stesso, lontano anni luce da una vita “normale” ,mi ero rinchiuso nelle mia nuova casa, Neverland, uno spettacolo! era l'unico posto dove riuscivo a stare in pace con me stesso a staccare da ciò che mi circondava. Il lavoro mi portava però a stare spesso fuori casa...agli occhi del mondo ero “Wako Jacko” Il pazzo Jacko! Odiavo quel soprannome con tutto me stesso, nonostante la mia fama fosse arrivata a livelli stellari, avevo tutto...soldi, fama talento e le mie fan dicono anche bellezza anche se più mi guardavo allo specchio e più mi veniva voglia di piangere. Ero consapevole di essere una delle persone più famose e acclamate al mondo ma ero abituato a vivere così, per me non c'era nulla di nuovo nulla di speciale in quello che mi circondava solo una profonda e consapevole solitudine.
Nel corso di questi due anni avevo avuto modo di conoscere altre donne con le quali ho intrattenuto brevi amori cercando di tenerli all'oscuro dalla stampa che puntualmente mi massacrava ogni qual volta mettevo piede fuori casa...la gente pensava che io fossi gay perchè non avevo una ragazza e le mie fan naturalmente speravano che io non mi fossi mai sposato...in realtà mi frequentavo normalmente con altre donne tenendo tutto segreto, non volevo che i media ficcassero il naso nella mia vita privata e rovinassero l'esistenza anche alle donne che avevo accanto, alcune delle quali non facevano parte del mondo dello spettacolo. Diffidavo anche da loro, mi restava difficile fidarmi delle ragazze perchè avevo paura che si avvicinassero a me non perchè erano davvero innamorate di me ma perchè erano innamorate del mio mondo, del mio personaggio. Nonostante abbia conosciuto donne davvero molto interessanti l'unica che volevo accanto era lei. Non riuscivo a togliermela dalla testa...era un chiodo fisso, me ne ero innamorato nonostante non sapessi nemmeno chi lei fosse davvero e nonostante ero sicuro che mi avesse raccontato tante di quelle bugie che metà bastano. Continuavo a pensarla a ricordare i pochi momenti in cui stavamo insieme per cercare di ricordare qualche piccolo particolare per poterla rintracciare, ma niente. Avevo solo una foto sua ...era un'immagine pubblicata su un giornale giapponese del 87 dove si vedeva lei di lato che entra dentro una scuola elementare, era il giorno in cui lavorava ancora come mia assistente e eravamo andati a trovare i bambini di quella scuola. Oltre a quella foto nulla, niente di niente, avevo chiesto al mio manager Frank di farmi avere il suo curriculum ma ero venuto a sapere che anche quello era falso...nessuna laurea in lingue, nessuna cittadinanza tedesca, e nessuna Anna Becker nata a Roma nel 1964...decisi di interrompere le ricerche, non volevo metterla nei guai con la giustizia dopo quello che ero venuto a sapere ma in cuor mio speravo che un giorno l'avrei rivista.



Ero a Parigi per ritirare un premio in mio onore alla carriera e avevo deciso di passare una settimana nella capitale dell'amore andando a visitare i vari ospedali della città, dato che da un po di tempo era cominciato a balenarmi per la mentre il pensiero di creare una fondazione benefica rivolta soprattutto a migliorare la vita dei bambini e insegnare loro come migliorare il mondo che li circonda. In questo ultimo periodo mi ero adoperato parecchio per fare conoscenza con tutti i medici e gli ospedali migliori al mondo per poter realizzare al meglio questo sogno che desideravo ardentemente, e andando a Parigi avrei potuto approfittarne per visitare alcune delle strutture più fornite dove curavano i bambini.
Arrivai all'ospedale a pochi km dal centro di Parigi nel pomeriggio inoltrato, il sole stava per tramontare dopo un bella e calda giornata.
Solito bagno di folla appena metto piede fuori dal suv con i vetri oscurati ,che mi “protegge dal resto del mondo”. Sembra strano, ma ogni volta mi fa un certo effetto sentire tutti i miei fan gridare ,piangere ,gioire per me...non mi ci sarei mai veramente abituato. Stranamente vedo che sono presenti anche parecchi giornalisti...dico stranamente perchè di solito quando faccio queste cose non se ne vede neanche mezzo di paparazzo in giro.
Entro nel ospedale circondato dalle guardie del corpo, vengo accolto da un caloroso applauso mentre saluto con le mani tutti gli infermieri, i dottori e i pazienti che erano usciti dalle stanze per vedermi. Mi portano nel reparto riservato ai bambini in cura contro il cancro...stanno giocando, alcuni appena mi vedono arrivare mi corrono incontro per abbracciarmi, altri più timidi rimangono in piedi a fissarmi intimoriti...dio come sono belli ! In questo momento mi sento l'uomo più felice del mondo, potrei portarmeli tutti a casa se fosse possibile, per farli giocare nel mio luna park e vederli sorridere divertiti. Per l'occasione avevo comprato per loro un infinità di regali, mi faccio dare le buste stracolme dalla mia assistente e inizio a distribuirli nelle varie stanze. Entro nella camera dove ci sono i bimbi che non possono alzarsi dal letto perchè devono riposare, in quanto hanno fatto da poche ore la terapia e per la loro salute è meglio se non si strapazzano troppo. Nell'ultimo letto a destra vedo che c'è un infermiera , sta cambiando la flebo a un bimbo che piange.
Mi avvicino al letto del piccolo....lo guardo e gli sorrido, deve essere piccolissimo avrà si e no 2 3 anni, gli accarezzo dolcemente il viso per tranquillizzarlo e gli faccio decidere quale regalo gli piace di più mentre sento la voce dell'infermiera che gli parla in francese.
Ad un tratto entra nella stanza un uomo, deve essere il direttore della clinica..si fa avanti e mi stringe la mano, parla inglese. Affianco a lui noto che c'è una donna, piccola, minuta, una vitina stretta stretta, non è molto alta, se bene fosse vestita con grande semplicità, ma con una certa classe, c'era in lei qualcosa di molto femminile...mi sembrava di averla già vista da qualche parte ma forse era solo una mia impressione.

Buonasera Mr. Jackson , siamo lieti e onorati della sua presenza...la ringrazio a nome di tutto l'ospedale. Mi scusi l'emozione ma confesso di essere anche io un suo fan.- Mi dice mentre scoppia a ridere.
Il piacere è tutto mio, sono davvero contento di essere qui. Quando so che posso fare qualcosa per questi bambini sono il primo a mobilitarmi. - gli dicono sorridendo.
Tra poco ci sarà un rinfresco che hanno preparato i cuochi della mensa sarei veramente contento se lei si unisse a noi...- mi dice senza smettere di sorridere. Deve essere davvero un brava persona, penso.
Certamente, molto volentieri.- ricambio il sorriso.
Ah, dimenticavo... Mr. Jackson le presento mia moglie, Nola Davis.- mi dice mentre la donna al suo fianco mi porge la mano. Tiene lo sguardo basso,fino ad adesso si era nascosta dietro il marito, ma appena stringo la sua mano incrocio i suoi occhi....solo adesso la riconosco, la sua inconfondibile macchia verde acqua nell'occhio destro l'ha ingannata.

E' lei....


Mi sorride imperturbabile in volto, mentre continuo a guardarla ancora totalmente disorientato per la sorpresa. Se non fosse stato per la macchiolina verde nei suoi occhi color miele forse a stento l'avrei riconosciuta , nonostante fossero passati “solo” due anni era cambiata molto...si era tinta i capelli che ora erano castani scuri molto lunghi gli ricadevano morbidi sui piccoli seni sodi, gli occhi truccati maliziosi,allungati e resi più profondi dalla matita nera , labbra rosso fuoco e sopracciglia ben delineate... mi bastò guardarla ancora un po per capire che continuava ad emanare quella malizia che ricordavo assai bene. Adesso diceva di chiamarsi Nola Davis, chi sa quante balle gli avrà raccontato a quel poveretto del marito. Nel vedermi non si scompose minimamente sembrava come se non ci fossimo mai conosciuti, ma sapevo che stava recitando..in fondo le bugie erano il suo forte. Insieme alle mie guardie del corpo, il direttore con sua moglie Nola ci accompagnano nella mensa dove si sarebbe svolto questo rinfresco in mio onore...la fissai intensamente attraverso gli specchi dell'ascensore ma lei non mi degnò nemmeno di uno sguardo, rimase per tutto il tempo in silenzio vicino al marito.
Entrammo in una sala molto grande addobbata a festa, tra lo stupore generale e gli applausi nel vedermi passare. Per tutta la durata del rinfresco cercai di rimanere vicino al direttore in modo tale di rimanere il più possibile vicino a lei. Iniziamo a parlare con altri chirurghi famosi delle ultime scoperte scientifiche contro la leucemia e le nuove cure che erano utilizzate per i bambini. Notai che il marito di Nola la trattava con grandi riguardi, era molto premuroso con lei. Per tutto il tempo fu molto attento, versandole il vino quando le si svuotava il bicchiere, porgendole le tartine quando ne voleva un po. Lui non era molto bello, voglio dire, avrà avuto una quarantina d'anni ma era simpatico e si vedeva che l'amava molto. Credo che tutti i dipendenti dell'ospedale fossero molto attratti da Nola che esercitava un fascino a dir poco magnetico,era molto più sofisticata dell'ultima volta che l'avevo vista, parlava senza smettere di sorridere, guardando le sue labbra così marcate e sensuali, cullato dalla musica della sua voce provai un enorme desiderio di baciarla. Sentivo il cuore battere forte. Ero completamente perso di questa donna. Mentre gli altri continuavano a parlare rivolgendosi sempre nella mai direzione per vedere se gradivo il discorso che stavano pronunciando, io non li ascoltavo , iniziai a pensare come diavolo ci fosse finita li ? Che cosa avesse fatto per tutti questi anni...avevo bisogno di parlare da solo con lei, ma lei sapeva che appena mi si fosse presentata l'occasione avrei fatto di tutto per abbordarla e astutamente rimaneva sempre appiccicata al marito. Non lo amava, gli si leggeva in faccia, per quanto fosse brava a nascondere i suoi sentimenti gli occhi di una donna innamorata si riconosco e lei tutto era tranne che innamorata di quell'uomo che poveretto faceva di tutto per tenersela stretta. Lo capisco, anche ai miei occhi era tanto bella che avrei venduto l'anima al diavolo, qualsiasi cosa, per poter fare l'amore con lei o, almeno baciarla ancora una volta. Dovevo assolutamente inventarmi qualcosa al più presto per poter parlare con lei , sapevo che gli piacevo, o almeno due anni fa ero riuscito a capire che in qualche modo avevo qualche potere su di lei quindi ora che l'avevo ritrovata avevo urgente bisogno di parlarle.... avrei fatto di tutto perchè ciò accadesse.






Spero che vi sia piaciuto questo colpo di scena, lo so, non ve lo aspettavate...
Spero di avervi incuriosito....staremo a vedere cosa succederà con Michael e la “nuova” Nola Davis. Un bacione a tutte e grazie infinite per i vostri commenti positivi. Buona Serata.
11/09/2011 23:36
 
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Oook...questa davvero non me l'aspettavo! [SM=x47932]
Molto intrigante!!! [SM=x47975]
Aspetto il prossimo!
PS: Buon inizio con la scuola! [SM=g27838] [SM=g27838]
11/09/2011 23:57
 
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Anche a te Adry !
p.s Sto iniziando a leggere la tua Ff adesso mi metto in paro con i capitoli che te sei molto più avanti di me con la storia che mi piace un casinooooooooooooooooo. Un bacione.
12/09/2011 00:39
 
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[SM=g27831] Wow che colpo di scena! Questa proprio non me l'aspettavo. La storia si fa sempre più interessante ma che le è preso ad "Anna"? Non era quella che diceva di voler stare lontano dagli uomini e di pensare prima al suo futuro? Non è che magari ha una sorella gemella e quella li non è lei? xD Dopo questo colpo di scena posso aspettarmi di tutto [SM=g27828]
[Modificato da Amu Hinamori 12/09/2011 00:42]

12/09/2011 13:24
 
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Re:
Michela Jackson 95, 11/09/2011 23.57:

Anche a te Adry !
p.s Sto iniziando a leggere la tua Ff adesso mi metto in paro con i capitoli che te sei molto più avanti di me con la storia che mi piace un casinooooooooooooooooo. Un bacione.




Oh, Grazie mille! Beh sono più avanti solo perchè l'ho iniziata prima...comunque io sono ancora sulle spine per sapere cosa accadrà nella tua storia [SM=x47930] [SM=x47963]
Un bacione anche a te! [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=x47938]
12/09/2011 13:26
 
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Re:
Amu Hinamori, 12/09/2011 00.39:

[SM=g27831] Wow che colpo di scena! Questa proprio non me l'aspettavo. La storia si fa sempre più interessante ma che le è preso ad "Anna"? Non era quella che diceva di voler stare lontano dagli uomini e di pensare prima al suo futuro? Non è che magari ha una sorella gemella e quella li non è lei? xD Dopo questo colpo di scena posso aspettarmi di tutto [SM=g27828]




Sai che anche io ho pensato ad una sorella gemella? Però devo dire che la macchia nell'occhio è una cosa quasi unica...forse però è genetica, non si sa mai [SM=x47979] Non ci resta che aspettare il prossimo [SM=x47961]
13/09/2011 01:17
 
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Re: Re:
Adry.Walker, 12/09/2011 13.26:




Sai che anche io ho pensato ad una sorella gemella? Però devo dire che la macchia nell'occhio è una cosa quasi unica...forse però è genetica, non si sa mai [SM=x47979] Non ci resta che aspettare il prossimo [SM=x47961]




Eh già tutto può essere [SM=x47979] Non vedo l'ora di leggere il seguito per scoprire cos'è successo *-*

13/09/2011 14:05
 
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Capitolo 12






Mi evitava in tutti i modi. Non riuscivo a scambiare con lei neppure un' occhiata perchè per quanto non avessi nessun dubbio che fosse perfettamente cosciente di come la stessi seguendo sempre con lo sguardo, non volgeva mai il viso verso di me.
Era quasi ora di cena ed alcuni ospiti cominciavano ad andare via, nonostante anche io sarei dovuto andare via già da un pezzo, dissi alle mie guardie del corpo che saremo rimasti ancora un po la, dando l'ordine di cancellare ogni impegno previsto per la serata, non mi sarei mosso da quella stanza se prima non avessi parlato con lei. Attraversai il salone diretto verso il gruppo in cui si trovava Nola, la presi per il braccio con forza, e sorridendole la obbligai ad allontanarsi dal gruppo. Mi guardò infastidita tanto che gli si torse a bocca per poi portarmi in un angolo.

Ti sei bevuto il cervello ? Lasciami o mi metterai nei guai - mormorò fra i denti mentre mi fulminava con lo sguardo.
Se non vieni dirò a quel poveretto di tuo marito che non esiste nessuna Nola Davis e che sei ricercata per aver usufruito di una falsa identità.... signorina “Anna Becker”.-

Le misi in mano un fogliettino dove c'era scritto l'indirizzo dell'hotel dove stavo, l'ora del appuntamento e il telefono della stanza.
Dopo un istante di stupore lanciò una risata e fece ritorno al gruppetto da cui io l'avevo strappata.
Ero sicuro che non sarebbe venuta, io diciamo che ero un testimone non gradito del suo passato che voleva dimenticare a tutti i costi , se no non si sarebbe spiegato questo comportamento nei miei confronti per tutto il pomeriggio, schivandomi in quel modo.
Salutai gli ospiti e dissi alle guardie del corpo che volevo tornare in hotel.
Ritornai in stanza completamente disorientato, eccitato per averla rivista...mi buttai sul letto a fantasticare a cercare di capire il suo comportamento cosa gli frullava nella testa, perchè era scappata? Perchè aveva utilizzato un identità falsa e ora si era sposata in Francia con un direttore di una delle cliniche più prestigiose della città ? Era davvero tutto un mistero...ora che ci riflettevo non sapevo neanche quale fosse il suo vero nome...Pazzesco! Eppure mi era bastato rivederla un secondo per capire che sono ancora pazzo di lei. Forse è proprio per questo motivo, per questo suo modo di fare che mi sentivo così attratto da lei, come le dissi quella sera nella mia stanza a Tokyo, lei era... diversa...non era come tutte le altre.
Gli avevo dato appuntamento alle 17.30 nella mia stanza l'indomani, se non sarebbe venuta sarei passato al piano B , che non era di certo quello che avevo detto a lei.
Improvvisamente ricordando la sua immagine mi sale alla mente un motivetto...



The way she came into the place
I knew right then and there
There was something different
About this girl

The way she moved
Her hair, her face, her lines
Divinity in motion

As she stalked the room
I could feel the aura
Of her presence
Every head turned
Feeling passion and lust

The girl was persuasive
The girl
I could not trust
The girl was bad
The girl was dangerous

Stavo lavorando proprio in questo periodo al mio nuovo album che sarebbe uscito tra un anno e mezzo circa anche se ancora non era finito, le canzoni non mi convincevano tutte.
Mi alzo di scatto per memorizzarlo meglio provandolo a metterle sotto forma di musica scrivendo le parole su un pezzo di carta....Nola mi aveva dato l'ispirazione...ripensando a lei passai tutta la notte a comporre il testo di quella canzone che ero quasi sicuramente deciso a inserire nell'album dopo averla “ripulita, modificata” in sala di registrazione. Quella notte non presi neanche quelle maledette pasticche che mi aiutavano a prendere sonno, il suo pensiero mi cullò fino a farmi addormentare in un sonno profondo...mi sentivo come una ragazzino alla sua prima cotta. Sono così ossessionato da lei perchè la vedo come una cosa irraggiungibile, una cosa che non posso avere e tutto ciò mi rende molto smanioso e eccitato...desideravo ardentemente fare l'amore con lei, toccarla, sentire il suo respiro la notte mentre la tenevo stretta tra le braccia come quella sera a Tokyo...mi faceva sentire “Uomo”! nonostante fossi profondamente timido nei confronti del sesso adesso avrei fatto di tutto per poterla avere, per farla mia...non so se era solo passione e smania di avere una cosa che apparentemente mi sembrava impossibile ottenere o era vero amore, sta di fatto che ora la desideravo più di qualunque altra cosa.




Sposta l'appuntamento di oggi pomeriggio con il signor. White a domani mattina per favore Sally.-
Michael è la seconda volta che lo sposti...sei sicuro?.-
Assolutamente si.-

Era la mia nuova assistente, Sally, una ragazza dolcissima davvero speciale molto timida riservata, era così eccitata quando le dissero che era diventata la mia assistente che ebbe un piccolo mancamento. Sapevo che gli piacevo e anche lei era una bella ragazza, ma se potevo, evitavo sempre di avere storie con donne che lavorano per me e poi io sono ancora attratto da Anna o Nola, come dice di chiamarsi ora. Sally è tutto il contrario di Anna..dolce, comprensiva si preoccupa per ogni piccola cosa che mi succede, anche quando era a Neverland si dimostrò davvero una bella persona. Siamo molto simili caratterialmente e sono sicuro che se fosse iniziato qualcosa di più con lei sarebbe stata disposta a lasciare tutto e tutti per seguirmi in ogni parte del mondo donandomi tutto l'amore che aveva...ma il mio istinto da uomo predatore mi portava da un altra parte , da un altra donna che era fuggita da me e si era dimostrata sempre molto indifferente nei miei confronti...Anna, la nuova signora Davis.
Avevo deciso di rimandare l'appuntamento perchè dovevo vederla e non mi sarei mosso dalla stanza fin che non sarebbe venuta, anche se ci speravo poco. Dissi a Sally di andare a riposarsi un po, per oggi non c'era nient'altro da fare.
17.35...per ora ha 5 minuti di ritardo. Guardo fuori la finestra della camera, c'è ancora un gruppo numeroso di fan che è li da questa mattina nonostante poche ore fa mi fossi affacciato per salutarli...vorrei affacciarmi di nuovo ma mi sento agitato, ansioso ...devo vederla assolutamente.


Michael... c'è una certa signora Nola Davis, dice che hai fissato un appuntamento con lei.- disse una delle guardie del corpo entrando dentro la stanza.

Mi giro di scatto, sento il sangue pulsarmi prepotentemente nelle vene. Con voce decisa dico di farla passare.
Senza né salutarmi, né sorridere, né porgermi la mano con passo deciso si sedette nella poltroncina di fronte a me, accavallò le gambe e cercando di contenere la rabbia inizio a parlare.
Che cosa ti è saltato in mente di fare ieri ? Non lo hai capito che dovevi far finta di non conoscermi ? Non avresti dovuto parlarmi e non avresti dovuto tirarmi per il braccio in quel modo. Mi avresti potuto compromettere! Dico hai qualche rotella fuori posto Michael ?.
Era lei, ora ne ero sicuro...ora riconosco il suo vecchio timbro di voce. Erano 2 anni che non ci vedevamo e non si preoccupava minimamente di chiedermi come stavo, che cosa avevo fatto in questi due anni...no, nulla con la sua solita apparente freddezza si preoccupava solo dei fatti suoi. La guardai ancora un po...ho una tremenda voglia di baciarla.

Vedo che non sei per niente cambiata.....Anna Becker...- le dissi sorridendole.
Non capisco di cosa stai parlando...- replico finta in volto.
Devo dire però che sei sempre bella come allora...- la guardai intensamente scrutando ogni piccolo particolare del suo corpo, era vestita di tutto punto molto curata, suo marito doveva viziarla molto.

Alzò leggermente lo sguardo e mi sorrise.

Era vera la minaccia di ieri sera?- mi chiese preoccupata. Mentre gli prendo la mano.
Oh si piccola...- iniziai a baciargliela mentre la sentivo tremare un pochino. Avevo ancora un certo effetto su di lei e questo mi piaceva da morire.
Ascolta non posso stare qui, mio marito è molto geloso e purtroppo fiuta nel mio passato come un lupo, mi metterei nei guai se capisse qualcosa di scomodo...devo stare attenta, spero che hai avuto l'accortezza di non dire a nessuno chi sono.-
Anche se volessi non potrei perchè a essere sincero non so nemmeno chi tu sia veramente...-
Scoppiò a ridere divertita. Sono pazzo di lei, non mi interessa chi fosse veramente, non me ne frega niente di come ci sia finita li e non mi interessa neanche sapere se il suo vero nome è Anna o Nola.. la tiro per un braccio, la tengo stretta a me e inizio a baciarla con avidità, passione mentre sentivo il suo esile corpo stretto al mio. Ricambia con altrettanto trasporto affondando le sue mani tra i miei capelli.

Ti desidero Anna..- le dissi mentre le baciavo il collo liscio, profumato...
Ora sono Mrs Davis Jackson devi chiamarmi così.- disse sussurrando mentre continuavo a toccarla, baciarla, stringerla.

Le cinsi la vita con le mani, era piccolissima...mi eccitò da morire. Continuando a baciarla a toccarla con infinito desiderio da per tutto, la a accostai al muro impedendole di scappare dalla mai portata mettendo le mai sul muro cercando di riprendere fiato. Guardo i suoi occhi da gatta..devo cercare di calmarmi, non è da me comportarmi in questa maniera ma ho una voglia di lei pazzesca..sono 2 anni che al cerco che aspetto questo momento per riaverla tutta per me.
Come quella sera a Tokyo si avvicina di scatto a per darmi un bacio lampo ma non resisto e la prendo per i fianchi per avvicinare di nuovo il suo corpo al mio, ci strofiniamo con sempre maggiore desiderio, sento che non resterò a lungo se continuiamo così...

Non devono vederci cosi, mai- disse mentre mi staccò improvvisamente dalle sue labbra.
Rimasi fermo a guardarla mentre cercavo di ricompormi.

Adesso devo andare.- mi disse risoluta mentre va verso la sedia per riprendere la sua borsa.

Non l'avrei lasciata andare via così, e già sapevo cosa fare.

Di a tuo marito che avete ricevuto l'invito a cena da parte mia per domani sera alle 21.30 qui in Hotel.- la baciai e gli sorrisi divertito vista la sua espressione allibita. Non se lo aspettava.
Non intendo avere altri problemi Michael.. e l'ultima cosa che vorrei è un crisi di gelosia da quel rompi palle di mio marito, in questo momento della mia vita ho bisogno di lui e non voglio che per colpa tua tutto il mio piano vada in frantumi, cerca di avere un comportamento normale domani sera. Ora vado. Ciao.-

Neanche un secondo più tardi e se ne era già andata chiudendosi la porta alle spalle.









Mi dispiace ragazze ma Nola non è la sorella gemella di Anna. XD Come potete vedere la protagonista ha molte facce e non è detto che tutto quello che ha raccontato su di lei all'inizio della storia sia vero...anzi... ma non voglio rivelarvi altro. Dico solo che Michael ha in mente qualcosa …......
Un bacione e grazie per i commenti a tutte.
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