E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2013 21:00
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08/09/2011 11:07
 
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"E' un obbligo!" Ooooh, chi sa cosa avrà in mente... [SM=x47979] [SM=x47928]
Un'altro capitolo entusiasmante...adoro quando si stuzzicano! [SM=x47983]
Aspetto il prossimo!! [SM=x47928]
09/09/2011 00:07
 
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Capitolo 8





Era quasi l'una e mezza di notte e la stanchezza cominciava a farsi sentire. I tacchi vertiginosi che portavo mi stavano mandando in fiamme la pianta del piede, sarei volentieri andata in giro scalza. Era strano a dirsi ma quasi mi cominciava a piacere questo lavoro...insomma, avrei conosciuto moltissima gente, giravo il mondo non a spese mie, venivo pagata bene e se riuscivo in poco tempo a diventare una delle assistenti principali non mi sarei dovuta occupare solo dei compiti più ingrati. Sarei rimasta più a lungo in servizio se solo non fosse stato lui il mio capo, non era una questione di simpatia o antipatia...sentivo nel bene o nel male che ero attratta da lui ma la mia mentalità non poteva concepire nulla di tutto ciò, Michael non si era espresso ma era ovvio che dopo questi piccoli gesti anche da parte sua c'era un interesse diverso nei mie confronti...o almeno credo. Beh, non saremo andati avanti al lungo...ci stuzzicammo per tutta la serata, ogni tanto mi guardava intensamente per poi rivolgere lo sguardo altrove. Era circondato da “cinesine galline” che rispondevano con adorazione a tutto ciò che diceva, sembra imbarazzato ma credo che in realtà tutto ciò non faceva altro che gonfiare il suo ego...è vero, chiunque non lo conoscesse avrebbe sicuramente detto che si trattava del classico ragazzo “puro, buono” non un incallito latin lover , ed effettivamente era così...ma era proprio quella finta, o vera, aria da bravo ragazzo innocente che attirava le donne, e per quando potesse essere “un signore” sotto quel punto di vista era sempre un uomo a tutti gli effetti, e come tutti gli uomini gli piaceva essere apprezzato dal gentil sesso.
Mi dispiace dirlo ma io non riuscivo a vederlo come un bimbo non cresciuto, non riuscivo a vederlo come il “dolce Michael casto e puro”....si, era il classico gentiluomo, timido sicuramente, ma percepivo che la sua vera natura fosse ben altra...ovviamente agli occhi del mondo si era descritto lui stesso come il “Peter pan della musica” e di certo non poteva poi presentarsi davanti ai riflettori con due biondone con le tette rifatte sotto braccio, al massimo poteva portare la sua timida Wendy o i suoi amici bambini...ma una volta spenti i riflettori sarebbe stato sicuramente un uomo come tutti gli altri, ne ero sicura.
Stavo bevendo un po di champagne in compagnia di Sarah e un ragazzo americano che lavorava alla Sony e si era trasferito in Giappone da pochi anni...Michael era dall'altra parte della sala ma non riuscivo a vederlo.
Anna, Sarah... Jackson vuole rientrare in hotel iniziate a salire in macchina dovrebbero essere li Mike e Anthony – era Bill il capo della sicurezza.
Salutiamo il ragazzo con cui stavamo parlando e ci avviamo verso l'uscita. Noto in lontananza fuori dal cancello della residenza che ci sono delle macchine posteggiate, devono essere sicuramente i paparazzi che sono appostati li da ore ormai....mi chiedo come Michael possa sopportare tutta questa pressione mediatica che si abbatte su di lui appena mette piede in strada, deve essere sicuramente stressante vivere perennemente con una scorta di uomini appresso e rimanere rinchiuso in casa come se fosse agli arresti domiciliali. Non oso neanche immaginare una vita simile. Ci aiutano a entrare nella macchina e ci sistemiamo sui sedili posteriori, immagino che tra un po arriveranno anche le altre guardi del corpo.
Sono esausta non vedo l'ora di toccare il letto.- dice Sarah stropicciandosi gli occhi cercando di non rovinare il trucco.
A chi lo dici! ….- immediatamente però ricordo ciò che mi aveva detto Michal prima, a fine serata sarei dovuta andare nella sua stanza...era un obbligo!
Ah ...quasi dimenticavo io devo passare prima alla recepition per vedere se hanno ritrovato il mio portafoglio, prendi prima tu le chiavi della stanza e lascia la porta aperta dato che entrerai prima tu di me.- dice Sarah.
Purtroppo mi sono ricordata ora che devo andare nella stanza di Michael..me lo ha chiesto prima a cena.- dico tranquilla.
Sarah si gira a guardarmi.
Anna ? Cosa sta succedendo?...ho visto questa sera come vi guardavate.- mi dice sospettosa.
Cosa ? Ma che ti salta in mente? No , no, no non ho alcuna intenzione di instaurare nessun tipo di altro rapporto con lui se non quello professionale, mi conosci come sono fatta. E poi sono la sua assistente e non mi passerebbe neanche per la mente una cosa del genere.- cerco di essere più convincente possibile.
Anna, conosco Michael da anni è una persona meravigliosa! Ammetto io stessa che sono stata in passato attratta da lui...tutte siamo attratte da lui, ma..è complicato, si è un normale essere umano, ma il suo concetto di normalità è completamente differente dal nostro...so che te non farai mai nulla di più oltre a una amicizia a livello professionale però voglio metterti in guardia...non è uno sprovveduto, non è un immaturo che non sa come comportarsi difronte a una donna...sa quel che vuole e sa come ottenerlo, ti sa ammaliare quando decide che dovrai essere la sua donna e te non te ne accorgerai nemmeno che piano piano ti stai innamorando fino a che non potrai più fare a meno di lui...ma a qual punto entreranno in ballo non solo il suo carattere ma tutto il suo mondo che lo circonda, che in uno modo o nell'altro ti coinvolgerà mente e corpo fino a distruggerti. E' difficile per noi “comuni mortali” che non viviamo nel mondo dello show bisness capire e adattarci alle regole di Hollywood e molto spesso quando non hai una corazza di ferro che ti permette di proteggerti da tutto ciò che ti pioverà addosso ne esci annientato. Per questo, per quanto voglio un bene dell'anima a Michael, ti dico che è meglio per la tua indipendenza e per la tua vita se il vostro rapporto rimane strettamente professionale...fidati Anna, almeno che tu non voglia perdere te stessa.- sono parole dure ma vere quelle che mi dice Sarah, lei lo conosce sicuramente meglio di me e sa come funzionano queste cose. Gli credo, in fondo era una cosa che già sapevo, per questo avevo rifiutato l'invito di Michael al concerto. Ma io so di essere una donna forte non mi sono mai fatta incantare da nessuno non vedo il perchè proprio ora dovrei cedere.
Sta tranquilla Sarah so tutte le conosguenze che porterebbe una cosa del genere e non voglio rischiare.- Dico decisa di me.
Si aprono le portiere della macchina e entrano Mike e Bill..pochi minuti e partiamo. Durante il viaggio nessuno parla, siamo tutti visibilmente stanchi, solo Sarah e Mike discutono della partenza per Los Angels. Io non li ascolto, sto ripensando alle parole di Sarah...se potessi declinerei l'invito di Michael, questa sera, ma questa volta sono con le mani legate sono sicura che lui mi chiamerà come sua assistente e io sarò obbligata ad andare nella sua stanza. Inizia a battermi il cuore all'impazzata appena mi immagino la scena di noi due soli nella sua stanza, non voglio che accada nulla, non deve accadere nulla! Farò di tutto per rimanere di ghiaccio...ripenso a mi madre, averi proprio bisogno di parlare con lei...mi darebbe la carica di freddezza giusta per affrontare la serata senza intoppi , ma so di essere capace di mantenere la facciata dura anche senza il suo aiuto...ma ho comunque timore visto l'effetto che ha lui su di me.
Arriviamo in hotel, sento improvvisamente delle urla disumane provenire dalla strada, mani che battono sui vetri pianti di ragazze...sono i suoi fan...sono ancora li. Fanno fermare la macchina in un parcheggio sotterraneo in quanto tutte e due le uscite sono bloccate da paparazzi e fan urlanti. Scendiamo dalla macchina e saliamo nella hall attraverso una scala di emergenza, Michael deve essere arrivato prima di noi..prendo l'ascensore insieme a Sarah, Mike e Bill...mi tremano le gambe...so che lui mi sta aspettando.
Mi avvio verso la suite e mi rivolgo a Sarah.
Ci vediamo tra un po...non chiudere la porta a chiave.-
Ok, a dopo...mi raccomando.- mi dice seria mentre continua a camminare avanti.
Davanti alla suite c'è Eric che appena mi vede sorride.
Siete tornati finalmente, è tardissimo.-
Non me ne parlare....mi vuole vedere.- dico indicando la porta.
Si lo so, mi ha detto di lasciarti entrare....- bussa e mi apre la porta.
Michael c'è Anna.- lo avvisa.
Si , falla entrare pure. Ah Bill, puoi andare a dormire qui fuori sembra tutto tranquillo vai riposare. Grazie. Buonanotte.- sento che gli dice da dentro la camera.
Ok grazie Michael. Vieni, entra pure..- Mi apre bene la porta e mi fa entrare.
A domani...- mi dice Bill mentre chiude la porta alle mi spalle.


Buonasera signorina Becker...- è seduto sul divano con le braccia aperte. Mi sorride scherzando.
Io sono in piedi vicino alla porta faccio pochi passi avanti un tantino irrigidita.

Buonasera Mr. Jackson, posso fare qualcos'altro per lei?.- replico stando al gioco.
Oh si grazie...gradirei che si sedesse qui vicino a me, ho bisogno di un po compagnia per addormentarmi sereno questa notte...- mi guarda dritto negli occhi. Capisco che mi sta provocando.
Da quando sono diventata la tua “dama da compagnia”?.- replico andando davanti a lui. Alza la testa per vedermi meglio e mi punta con quello sguardo intenso, penetrante.
Da quando ho deciso che voglio passare un po di tempo con la mia assistente...sempre se per te non è un problema.-
Dice alzandosi piano....siamo vicini, troppo vicini. Di nuovo mi sento vulnerabile completamente persa...è più alto e grande di me nonostante indossi ancora i miei tacchi...sono piccola di corporatura e vedo che le sue spalle potrebbero coprirmi tutta, “proteggermi” con un abbraccio caldo . Ci stiamo guardando...rimango immobile, ferma, rigida...non so che fare, sembra che ho i piedi incollati al pavimento...ad un tratto la pochette mi cade dalle mai, tolgo lo sguardo dal suo e mi inchino per raccoglierla mentre lui si è distaccato da me.

Allora ? Credi che potrai farmi un po di compagnia per poco?.- mi chiede sorridendo.

Lo so dovrei dire di no..ma senza neanche pensarci vado a sedermi vicino a lui.

Contento?...- gli chiedo guardandolo.
Non immagini quanto.- mi dice ridendo.
Bene...di cosa vuole parlare Mr. Jackson?.- dico accavallando le gambe.
Di te...mi piace ascoltare le storie degli altri. -

Sono un attimo confusa, ma decido di stare al gioco.

Bene, se è così interessato sarò ben felice di dirle tutto quello che vuole sapere sulla mia vita...- gli sorrido maliziosa.
Spero che tu non sia sposata, perchè vedi non vorrei che il divorzio ti costasse troppo.- mi dice cercando di rimanere serio.
Non so di cosa sta parlando Jackson, mi dispiace.- dico divertita. Scoppiamo a ridere tutti e due.
Ho viso la macchia verde che hai nell'occhio...è qualcosa di spettacolare.- mi dice serio.
Sono un tantino imbarazzata.
Ah si....beh, me lo dicono tutti che è molto particolare...- sorrido.
Vuoi qualcosa da bere..? - mi dice come se sene fosse dimenticato.
No grazie, sono apposto così ho bevuto anche troppo questa sera ...-
Beh..di certo non si può dire che sei una “chiacchierona” sei piuttosto...misteriosa come donna..anche gli altri dello staff sanno poco e niente su di te...-
Ah vedo che chiedi informazioni in giro...ma come non è lei quello che difende a costo della vita la sua privacy ?...- dico scherzosa.
Quando mi interessa una cosa faccio di tutto per aver informazioni al riguardo...-
Vediamo, e cosa ti hanno detto di me...?- chiedo curiosa rilassandomi sul divano.
Allora...che non sei fidanzata, che sei una specie di “iceberg”, e che sei bella come le prime luci dell'alba di una giornata di sole....ma quest'ultima cosa l'ho scoperta solo quando ti ho visto per la prima volta...e tu cosa sai di me?-
Che sei miope e che hai bevuto parecchio vino rosso e champagne questa sera...-
Scoppia a ridere divertito.
L'ultima cosa purtroppo è vera...ma ci vedo ancora benissimo nonostante i mie 31 anni di vita.-
Ci guardiamo negli occhi...mentre mi appoggio al divano mettendomi una mano tra i capelli. Mi sorride...penso che è bello da morire. Si morde il labbro mentre noto che arrossisce leggermente nonostante la stanzia sia solo illuminata da poche luci soffuse. Ha i capelli sciolti e una camicia bianca un po sbottonata...non credo che sia ancora truccato..almeno per quanto riguarda gli occhi, che mi sembrano ancora più belli e luminosi del solito. Gli sorrido anche io leggermente imbarazzata, ma ormai sono anni che nascondo in ogni occasione i miei sentimenti quindi sicuramente non si sarà neanche accorto che in questo momento sono più agitata che mai. Siamo fermi, seduti ,ancora un po lontani l'uno dall'altro...forse si aspetta qualcosa, un gesto, un abbraccio...

Sei diversa...- mi dice come se si fosse risvegliato da una profonda riflessione.
Diversa in che senso ?...-
Che sei una donna da scoprire, non sei come tutte le altre che dopo poche ore ti confessano già tutto di loro, non ti lasciano più niente da scoprire, non ti lasciano più alcun dubbio sul loro riguardo, sai già che con loro potrai fare tutto quello che vuoi perchè si dimostrano innamorate e pronte ad amarti da subito. Te invece mantieni una facciata dura ti fai scoprire piano piano...non confesserai mai i tuoi sentimenti se non li senti davvero! Un uomo per avere una dimostrazione d'affetto da parte tua deve impegnarsi, deve riuscire a farti scoppiare il cuore in petto d'amore. Non sei fredda, anzi, sei profonda! perchè attribuisci all'amore un importanza più grande. Sono sicuro che nella tua vita avrai detto poche volte e soprattutto a poche persone “Ti Amo” perchè attribuisci a quella parola un valore enorme per poterla sprecare in maniera sciocca come molte donne fanno e come spesso io stesso faccio. Sei la classica donna che riesce a trasformare la vita di un uomo in un inferno, ma in quell'inferno alcuni uomini ci trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. Di solito sono le donne che mi chiedono “com'è la mia vita” vogliono sapere tutto su di me, si sentono inferiori a me solo perchè conduco una vita diversa e sono famoso, adesso invece sono io che sono curioso di sapere tutto su di te, vorrei stare nelle tua testa per vedere che cosa è successo..cosa ti ha trasformato in una donna così apparentemente fredda e insensibile all'amore tanto da rifiutare le avance di uomo...cosa o chi ti ha ferito così tanto da farti credere che ragionare con il cervello è meglio che ragionare con il cuore. Con te mi sento un uomo come tutti gli altri...i quali devono sudare per guadagnarsi l'amore di una donna, perchè hai tuoi occhi che io sono Michael Jackson o sono Michael non fa alcuna differenza, non mi renderai le cose più facili solo perchè sono ricco e famoso, e questo mi fa sentire terribilmente bene, terribilmente vivo. Sei fredda esteriormente, ma dentro hai il fuoco che brucia..pagherei per essere io quello che riuscirà a tirartelo fuori.-

Non so che dire, sono ammutolita...sono quasi incazzata con lui! Perchè è riuscito a capire tutto ciò solo con poche informazioni e guardandomi negli occhi? Rimango fissa con lo sguardo su di lui senza smettere di guardarlo neanche un secondo.
Si avvicina piano piano a me come se avesse paura che io possa respingerlo da un momento all'altro...rimane fisso a guardarmi e con una mano delicatamente mi accarezza il viso. E' un tocco leggero, sento la sua mano calda che scivola liscia sulla mia guancia mentre continuiamo a guardarci negli occhi...non c'è nulla di dire...non ho nulla da dire...voglio solo gustarmi questo momento così prezioso, così bello, così indescrivibile senza neanche fiatare.

Sei un uomo molto dolce Michael,sei buono e sei anche terribilmente bisognoso di amore...non rispondere, non c'è bisogno che tu lo faccia questo momento voglio ricordarlo così- gli dico sincera.
Sento il bisogno di abbracciarti, toccarti, poter sentire il tuo corpo attaccato al mio ma ti rispetto e so benissimo che sarebbe un gesto troppo affrettato per una come te...per questo preferisco stare fermo...-
Grazie....Mike.- gli sorrido dolce.
Forse è meglio se vado ora ...è davvero tardi.- gli dico alzandomi piano.
Si, hai ragione...- mi dice mettendosi in piedi abbassando lo sguardo come se fosse imbarazzato per ciò che mi aveva detto poco prima. Mi accompagna verso la porta.
Anna...-
Si....-
Grazie per questa serata...- mi dice dolcemente.
Grazie a te....-
Spero ce ne saranno altre...-
Beh...credo che..te le sei guadagnate...Mr. Jackson.- gli dico sorridendo. Scoppia a ridere divertito. Si avvicina piano a me, con un mano delicatamente mi prende il viso e mi bacia sulla guancia. Faccio altrettanto con lui. Di nuovo il contatto delle sue labbra sulla mia pelle mi fa tremare dall'emozione. Vorrei baciarlo, vorrei perdermi tra le sue braccia...ma aveva ragione lui, per una come me questi sarebbero gesti troppo affrettati. Ci distacchiamo per guardarci ancora un volta negli occhi mentre mi apre la porta e mi fa uscire.
Buonanotte Anna...dormi bene.-
Buonanotte anche a te...- mi sorride.
Mi incammino verso la mia stanza....questa volta me ne frego del mio stupido orgoglio da “prima donna” e mi giro a guardarlo... è ancora li...più bello che mai, mi guarda e mi sorride di nuovo mentre con la mano mi lancia un bacio. Sorrido e mi giro, sono arrivata alla mia stanza....sento la porta della suite chiudersi in lontananza.
09/09/2011 00:31
 
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Finalmente la sua barriera nei suoi confronti è abbattuta. Aveva bisogno di una donna che lo amasse come uomo non perchè era ricco e famoso.Aspetterò il prossimo
09/09/2011 02:24
 
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Bellissima questa FF l'ho letta tutta d'un fiato e...
Mi dispiace per Anna, ma era ovvio che Michael avrebbe sciolto per fino il suo cuore di "ghiaccio", d'alltro canto, come avrebbe potuto resistergli? Non vedo l'ora di leggere il seguito *_*

09/09/2011 13:36
 
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Oh che dolci!! Mi fanno emozionare!! [SM=x47928]
Sei bravissima!!! [SM=x47938]
09/09/2011 17:48
 
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Capitolo 9





Anna! ….Anna!...su svegliati....Anna ? “Annie are you ok ? So, Annie are you ok? Are you ok, Annie !”...ahahahah-

Sento strattonarmi il braccio per farmi svegliare..e alcune risatine. Sono Lily e Sarah. NOOOOO! Non voglio svegliarmi! Mi sento la testa pesante non riesco nemmeno ad aprire gli occhi, mi rigiro a peso morto a pancia in sotto con la faccia completamente spiaccicata sul cuscino...sento due palline da tennis al posto delle pupille.

mmh...naaa...lasciatemi....ho sonno...è il....mio giorno libero...- dico con la voce impastata dal sonno senza riuscire a muovere un muscolo.
Oh no tesoro, mi dispiace deludere le tue aspettative ma il “tuo caro amato Jackson” ha detto che vuole la sua bella , affascinante e misteriosa assistente Anna per andare a visitare la scuola elementare...e se non sbaglio ora sono precisamente le 8.30 di mattina e tra esattamente 20 minuti devi essere pronta nel suo studio...ma prima, non ti muovi di qua se non ci racconti cosa è successo ieri sera con lui...-

Mi metto piano piano a sedere sul letto ho un mal di testa terribile...Non dovevo bere ieri sera ! Lo sapevo ! Ci sono Lilly e Sarah davanti che mi fissano divertite, le guardo storte.

Si può sapere cosa diavolo succede..? -
Succede che questa mattina dovevo andare insieme a Michael a visitare una scuola elementare Giapponese perchè gli avevano dedicato il nuovo teatro della scuola chiamandolo come lui ...mi sono presentata nel suo studio e ha detto che preferiva che venissi tu mettendo la scusa che “sapevi meglio la lingua”...- mi dice Lilly.
Gli hai detto che oggi era il mio giorno libero?.- gli chiedo incazzata nera.
Si che gliel'ho detto, non ha voluto ascoltarmi..per questo adesso ti sbrighi e ci dice che cosa è successo ieri sera ...Sarah mia ha detto che ti ha invitato nella sua camera...-


Mi alzo di corsa dal letto...non ci posso credere, mi ha tolto anche il mio giorno libero dopo essere andata a dormire tardissimo per avermi affidato un altro compito che non dovevo fare io...poteva dirmelo ieri sera se aveva intenzione di farmi lavorare anche il giorno dopo, non c'era bisogno che mi diceva tutte quelle stupide sdolcinatezze per convincermi a lavorare anche oggi...me lo diceva finiva la storia e me ne andavo a dormire prima. Prendo i vestiti e vado furente in bagno.

Allora ?...ci vuoi dire cosa è successo ieri sera?..- mi dicono Lily e Sarah mentre entrano nel bagno insieme a me.
Che cosa volete che sua successo ? Nulla ! Assolutamente niente...- dico mentre mi sistemo i capelli. Oddio sono orribile, ho tutto il trucco colato di ieri ..potrebbero scambiarmi per una specie di panda protetta dal Wwf.
Vuoi dire che tu sei rimasta per 2 ore nella stanza con lui e non è successo nulla?...- mi chiede Sarah perlessa.
No...non ci siamo baciati! Te lo avevo detto che io non voglio nessun tipo di rapporto oltre a quello professionale...si è stata una bella serata, lo ammetto...però non è successo niente e non succederà mai niente di più.- mi ritornano in mente tutti i flash delle ore passate in sua compagnia.
Ecco lo sapevo...ti stai innamorando!.- dice Sarah battendo le mani per dimostrare il suo disappunto.
Non mi sto affatto innamorando! Te l'ho detto prima che non ci sarà mia niente tra me e lui , non insistere Sarah.- prendo lo spazzolino per lavarmi i denti.
Basta poco, un niente...questa è stata come hai detto tu stessa una “bella serata” poi ce ne sarà un altra che sarà “stupenda” e un altra ancora che sarà “la più bella di tutte” fino a che..BOOM ! Addio ! Ti innamori di lui. Tu conosci una certa Brooke Shields ?.- mi domanda mettendosi davanti allo specchio.
Non Sfo chi Sfia...- rispondo con lo spazzolino in bocca.
Bene, è l'amore storico di Michael Jackson ! Se la portava dietro a tutte le premiazioni, non hanno mai detto nulla hai giornali ma è evidente che stavano insieme...bene, ti dico che lei sarà ospite a casa sua quando Michael farà ritorno a Nerverland, la sua nuova residenza. Inoltre abbiamo la new entry Tatiana che non passa giorno che non chiami la sicurezza per potere parlare con il “Suo Michael” e udite udite sono anni che lui cerca di mettersi in contatto con una certa Lisa Marie Priestly....hai capito bene si ! La figlia di Elvis...allora cosa vuoi fare entrare nella lista delle possibili prescelte anche tu e rovinarti l'esistenza stando dietro alle sue stranezze o ti fidi di noi e cerchi di applicare il tuo autocontrollo anche quando sei difronte a lui che ti fa gli occhi dolci?.- mi dice Sarah seria in volto.
Capisco che lei me lo sta dicendo in buona fede, per evitare di farmi soffrire in futuro nonostante lei stessa mi ritenga una donna forte piena di autocontrollo.
Non sapevo tutte queste cose sulla vita privata di Michael, e di certo ascoltarle non mi aveva fatto per niente piacere, inizio a chiedermi a quante altre donne avrà detto tutte quelle belle paroline che ha detto a me ieri sera. A mente lucida, adesso che ci ripenso mi convinco che il mio metodo di stare sempre allerta quando conosci un uomo è più che mai azzeccato. Per fortuna ieri non è successo nulla oltre a pochi sguardi una carezza e un bacio sulla guancia. “Fidarsi è bene non fidarsi è meglio” parole sante! Non immagino neanche come mi sarei potuta sentire ora se fossimo andati oltre ieri sera, dopo essere venuta a conoscenza di tutte queste “belle” cose. Ok Jackosn , vuoi prendermi per il culo ? Vediamo chi dei due avrà la meglio....

Ragazze lo so che lo dite per il mio bene e vi ringrazio per avermi raccontato queste cose ma credetemi che me la so cavare da sola...ora scusatemi ma sono in ritardo.- gli dico mentre mi infilo le scarpe.
Non volevo essere dura, ma lo conosco e queste cose che sappiamo sui suoi presunti o veri amori non ci piacciono per niente...siccome ho capito che è interessato a te mi sembrava giusto dirti come stanno le cose tesoro.- dice Sarah porgendomi la mia agenda.
Tranquilla, lo so che lo hai fatto in buona fede...non l'ho messo in dubbio neanche per un attimo. Scappo, ci vediamo questa sera. Un bacio ragazze.- Prendo la borsa e esco dalla stanza.

Sono imbestialita, ma in fondo non ho del tutto perso questa prima battaglia...non è successo niente tra me e lui, lui non sa tutto ciò che provo quando sono in sua presenza quindi in sostanza la partita è ancora aperta , tutta da giocare e non ho intenzione di perderla...non mi farò mettere i piedi in testa, non mi farò usare da lui, anche se si chiama Michael Jackson...potrebbe anche essere la reincarnazione di qualche Dio io lo tratterò come un comune mortale deve essere trattato in queste occasioni.
Immersa nei pensieri mi rendo conto che sono arrivata davanti alla 517 dove trovo Bill alla porta.

Ti stavamo aspettando tutti...- dice seccato.
Mi hanno avvisato 20 minuti fa che dovevo essere qui , mi dispiace ma io ho fatto il possibile per essere puntuale.-
Non si cura minimamente di quello che dico e mi apre la porta.



Mr. Jackson....la sua assistente-
Prego falla entrare.-

Entro sicura di me nella stanza, questa volta non sono ne imbarazzata e tanto meno agitata.

Buongiorno...dormito bene?.- mi dice sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi venendomi incontro. Rimango impassibile, abbozzando un piccolo finto sorriso. Lui non deve sapere che sono venuta a conoscenza di quelle cose, quindi dovrò raccogliere e applicare tutte le mie migliori doti di attrice di cui sono dotata. Le bugie riesco a dirle molto bene riuscendo ad essere anche molto convincente, non sarà un problema tenere nascosto il mio odio nei suoi confronti.


Si grazie...anche se non mi aspettavo questo improvviso incarico, oggi avevo il giorno libero. -
Si lo so, ti chiedo scusa...ma sei l'unica che sa bene la lingua.- mi dice mentre va verso la scrivania.
Mmh ok..nessun problema, tranquillo.- (sono un attrice nata ! Se mi licenzia so che lavoro fare).
E poi avevo voglia di rivederti...- si gira a guardarmi...


Come fa? Come ci riesce a farmi cambiare opinione su di lui con così poco ? Dicendomi solamente due tre paroline magiche... le ho sentite pronunciare da altri uomini nei miei confronti ma non avevano lo stesso effetto, non avevano lo stesso impatto sul mio umore. Per pochi secondi ho anche pensato che era così bello e perfetto oggi da rimanere senza fiato.
Cerco di non far trasparire nessuna sensazione che provo sul mio volto e rispondo con un semplice e timido sorriso. Continua a fissarmi mentre si avvicina lentamente a me.

Ti sono mancato?...-
Oh Jackson non immagini quanto...non ho dormito tutta la notte pensando a te.- rispondo prendendolo in giro.
Mmh ti prendi gioco di me è?...attenta, posso essere molto cattivo...- sta al gioco anche lui, mentre si morde le labbra e mi guarda fissa negli occhi. Indurisco un po lo sguardo.
Oh che paura...sto tremando tutta..mi hai davvero scosso- affermo mentre reggo il suo sguardo come per sfidarlo.

Se non dovessi odiarlo farei in questo istante l'amore con lui sulla scrivania.
Mi osserva...sembra quasi...eccitato..emana sesso da tutti i pori...Dio quanto è sexy ! Ma non posso cedere, non con lui ! Faccio finta che il suo sguardo cosi intenso non abbia alcuna ripercussione su di me e mi allontano leggermente.

Bene...cosa dovrei fare oggi?.- domando spezzando questo momento di “sfida e passione”.
Devo visitare una scuola elementare a pochi km da Tokyo dove hanno inaugurato un teatro chiamandolo con il mio nome...e ho voluto essere presente, non dovrai fare altro che tradurre un piccolo discorso che farò e presentarmi alle altre persone, sono tutti professori e presidi...se mi rimane tempo vorrei anche andare un po in giro per le classi da incontrare i bambini sarebbe una grande gioia per me...- devono piacergli molto i bambini quando dice l'ultima frase gli si illuminano gli occhi e ecco che diventa di nuovo il “Michael Peter Pan” quello dolce, innocente...è incredibile quante sfaccettature possa avere quest'uomo, non basterebbe una vita per capirlo.
In quel momento bussano alla porta e entra Eric...

Michael quando vuoi noi siamo pronti ad andare...- gli dice mentre si gira verso di me e mi sorride.
Ok...chiama i ragazzi digli che sono pronto.-


Questa volta usciamo dalla scala di sicurezza dove eravamo entrati ieri notte , troviamo due macchine che ci aspettano in un sotterraneo/parcheggio. Saliamo io Eric, Bill e Michael in quella con i vetri oscurati...mi fanno indossare il cartellino dello staff, ci saranno i paparazzi che se mi vedono accanto a Michael penserebbero sicuro che io sia la sua ragazza e il giorno dopo la mia faccia sarebbe su tutti i giornali della terra. Il tragitto non durerà molto...parliamo del rientro a Los Angeles che avverrà domani..questa sera ci sarà un riunione per comunicare a tutto lo staff come si volgerà la cosa, ad un tratto sento un nodo formarsi alla gola mentre Michael che ha di nuovo i suoi occhiali scuri mi accenna, cercando di non farsi vedere, un timido sorriso. Infatti, una volta atterrati a Los Angeles molto probabilmente non lo rivedrò più...aveva deciso di rimandare la fine del tour a gennaio del prossimo anno quando io sicuramente avrò trovato già un altro lavoro e di certo non ho intenzione di rimettermi a sgobbare per lui, anche perchè nell'arco di tutti questi mesi non mi sarebbero bastati i soldi che avevo ricavato facendo la sua assistente per potermi permettere di aspettare senza lavorare fino a gennaio. Lilly sarebbe andata con lui nella sua nuova case credo ..era la la sua assistente principale..una sorta di seconda manager ma io e Sarah eravamo state assunte solo per tutta la durata del tour inoltre io avevo promesso a me stessa che dopo la fine della prima parte del tour me ne sarei andata a cercare lavoro altrove, ben contenta di non lavorare più per lui...ma adesso tutto ciò mi sembrava quasi impossibile, assurdo...era come se non volevo più andarmene..non lo sopportavo ma nelle stesso tempo avevo voglia di vederlo e sono sicura che domani una volta atterrati a Los Angeles le nostre strade si sarebbero divise, era sicuro...
Non voglio ammetterlo perchè mi sembra così stupida e insensata come cosa, ma ammetto che sento le lacrime salirmi agli occhi e sento un terribile stato di ansia impossessarsi di me.
Perchè non voglio allontanarmi da lui? Perchè questa volta soffro al solo pensiero di non averlo più sotto gli occhi? Di solito ero io che scappavo senza scrupoli... ora non me ne voglio più andare....ma le cose non potranno andare diversamente, forse è anche un bene distaccarmi definitivamente da lui, così non dovrò più stare attenta alle sue avance che a lungo andare avrebbero ammaliato anche me portandomi a un punto di non ritorno. Cerco di convincermi che sia meglio così mentre scendo dalla macchina e seguo Bill verso l'entrata della scuola.
A risvegliarmi dai miei pensieri c'è una orda di gente fuori dalla struttura..paparazzi ,giornalisti fan scatenati che urlano a più non posso, è il panico totale...le guardie del corpo circondano Michael fino a renderlo quasi invisibile mentre i fan bloccati con forza da alcuni poliziotti cercando disperatamente di avvicinarsi a lui...è vera e propria isteria ! Gente che piange, lancia le cose, urla a più non posso, partono cori da stadio che intonano le sue canzoni mentre i paparazzi e i giornalisti cercando di scattare qualche foto o farsi fare una piccola dichiarazione in esclusiva. Tutto questo si mobilita solo ed esclusivamente per la sua presenza...mi guardo intorno stupita mentre Bill che mi ha aiutato a farmi strada tra la folla mi fa entrare dentro la scuola.
Corro vicino a Michael per essere pronta a tradurre appena si presentasse l'occasione, lo trovo strano...sorride ma sembra quasi spaventato o scosso da quello che è successo poco fa fuori, non lo vedo per niente bene.

Michael...ti senti bene?.- gli chiedo leggermente preoccupata.
Si gira verso di me come se non mi avesse visto arrivare prima.

Si si tranquilla....- mi risponde accennando un sorriso poco convincente. Ma non insisto e rimango zitta a fianco a lui. Ci fanno salire un paio di piani dove ogni tanto incontriamo alcune persone che si fermano immobili a guardarlo appena passa davanti ai loro occhi.
Vedo avvicinarsi alcune persone...uno di loro deve essere sicuramente il preside. Inizia il tram tram delle presentazioni. Ci fanno spostare dietro le quinte del teatro dove ci sono alcuni bambini che si stanno preparano..forse faranno una specie di recita per lui. Appena Michael li vede gli si illumina il viso...è come se non vedesse più niente intorno a lui...loro un po intimiditi appena lo vedono passare rimangono immobili a guardarlo. Sono dolcissimi. Nonostante non mi sia mai vista come una mamma modello in futuro ,i bambini mi sono sempre piaciuti anche a me. Mi fanno accomodare insieme ad altri insegnanti seduti sul palco tutti in fila dove veniamo accolti da una caloroso applauso. Michael è rimasto dietro le quinte che si gode la scena...vedo che mi sta guardando da lontano..senza farmi vedere mi affaccio per guardarlo meglio...mi sorride....dio mio quanto è bello !...
Si fa avanti il preside della scuole che inizia a parlare.
Credo di addormentarmi sulla sedia...tutti gli insegnanti pronunciano un discorso lunghissimo, interminabile anche i bambini sotto il palco e il coro sembrano annoiarsi a morte, poverini...a loro non interessa minimamente di tutte queste “belle parole” vogliono vedere lui...
Ed è proprio mentre il preside riprende la parola per presentarlo che appena pronuncia il suo nome viene letteralmente giù il teatro ! Michael esce intimidito da dietro le quinte i flash cominciano a scattare all'impazzata e i bambini si alzano in piedi insieme agli insegnanti per applaudire...mi alzo in piedi anche io...non so perchè ma questo momento riesce a emozionarmi nonostante lo viva da spettatrice. Mcihael saluta con la mano, manda bacia a tutti mentre agli applausi continuano incessanti tutti per Lui...”Il re de pop”!
Mi sono alzata in piedi anche io per applaudirlo, adesso dovrà pronunciare il suo discorso e cercando di non farmi vedere vado dietro di lui pronta a tradurre con il microfono in mano.
E' felice gli si legge in faccia ma è timido da morire... si abbassa verso il microfono per potere pronunciare il suo discorso. Alle prime parole si sento già le urla delle ragazze provenire da dietro la stanza...sorride imbarazzatissimo e cerca di riprendere il discorso. E' coinciso, breve..lo traduco in pochi minuti mentre parte un altro caloroso applauso...a quanto punto mi faccio da parte ritornando al mio posto..un bambino si avvicina al lui e lo porta per mano sotto il palco dove un coro di bambini intona le prime note di “We are the world”. Michael sorridente si mette in mezzo a loro e inizia cantare mentre improvvisamente ne prende in braccio uno e gli da un bacio sulla guancia tenendolo stretto a se.
Non ci sono parole per descrivere questo momento...è un uomo fantastico, dovreste vederlo come tiene tra le sue braccia quel bambino...penso che sarebbe un papà meraviglioso....sono completamente persa di lui...
Ma ad un tratto mi ritorna in mentre più prepotente che mai la nostra partenza l'indomani... riesco solo a pensare una cosa...Non lo voglio lasciare!
10/09/2011 15:10
 
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Bello come sempre!
Aspetto il prossimo [SM=x47938]
10/09/2011 16:14
 
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Grazie a tutte quelle che mi scrivono. Appena posso poso il prossimo capitolo dato che in questi giorni sono incasinata con la scuola....purtroppo si riniziaaaaa -.- !
10/09/2011 16:35
 
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Re:
Michela Jackson 95, 10/09/2011 16.14:

Grazie a tutte quelle che mi scrivono. Appena posso poso il prossimo capitolo dato che in questi giorni sono incasinata con la scuola....purtroppo si riniziaaaaa -.- !




Lo so...ti capisco...anche io sto per iniziare [SM=x47934] [SM=x47926] [SM=x47958]
addio vacanza e soprattutto addio tempo libero [SM=x47964] e ben venute notti intere a studiare [SM=x47961]
Anche io infatti sto scrivendo qualche capitolo questi giorni perchè poi il tempo stringe [SM=g27825]
10/09/2011 21:18
 
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Voglio ringraziare ancora una volta tutti quelli che stanno seguendo questa Fan fiction. Purtroppo martedì inizio di nuovo la scuola e mi sarà difficile sfornare capitoli come sto facendo questo periodo...spero comunque che riuscirò a continuare a scrivere senza ritardare di troppo la pubblicazione dei capitoli. Grazie ancora ragazze. Un bacione.



CAPITOLO 10







Rientrammo in hotel che era pomeriggio inoltrato. Michael infatti aveva insistito per passare a far visita a un ospedale nel reparto in cui erano ricoverati dei bambini in chemioterapia malati di leucemia. Inutile dire che sono rimasta scossa dopo la visita all'ospedale. Mi sono sentita così inutile cosi insignificante così piccola e superficiale di fronte agli occhi di quei bambini che avevano la voglia di vivere stampata in faccia... potevano essere figli miei vista la tenera età eppure con i loro sguardi sono stati capaci di darmi uno schiaffo morale che mai nessuno mi aveva dato. Mentre li guardavo che erano tutti contentissimi di vedere Michael pensavo a come poteva essere la loro vita a cosa fossero costretti a sottostare per poter continuare a vivere...avevano tutti dai 4 ai 13 anni erano dei bambini, alcuni appena adolescenti, mi sentii sporca dentro mentre mi raccontavano quello che avevano fatto durante la giornata e la voglia che avevano di tornare il prima possibile a scuola una volta che fosse terminata la chemioterapia, non riuscivo a capire bene tutto per via della difficoltà della lingua e alcuni erano davvero troppo piccoli a mala pena sapevano parlare bene..povere creature. Pensavo di essere più fredda e razionale di fronte alla malattia ma vedere questi bambini con le testoline calve il volto segnato dalla terapia e quel sorriso luminoso sul viso mi fece crollare psicologicamente, riuscii a trattenere a malapena le lacrime..non volevo scoppiare a piangere davanti ai loro occhi che sicuramente non avevano neanche più la forza di far uscire le lacrime da quante ne avevano versate..dovetti uscire a prendere una boccata d'aria e fumarmi una sigaretta per riprendermi...non riuscivo a capacitarmi, dove trovano tutte quella forza di vivere quelle creature così piccine ? Chi gli dava quella carica emotiva che li faceva sorridere ogni giorno?...pensai che per tutto ciò ci doveva essere una spiegazione “divina”.
Durante il rientro in macchina non pronunciai nemmeno una parola, Michael si accorse del mio stato d'animo ma eravamo in presenza delle sue bodyguards e non mi disse nulla. Lui era stato a dir poco fantastico, aveva comprato tantissimi regali a tutti i bambini che non lo avevano lasciato un attimo. Gli sorrisi appena mi accorsi che mi guardava.


Aah ci voleva proprio questa doccia calda...penso mentre mi sto asciugando i capelli.
Esco dal bagno, trovo Lilly e Sarah già pronte, questa sera c'è la riunione per il viaggio di domani..i miei bagagli erano già pronti.


Sei stanca da morire immagino...- mi dice Lilly vedendomi uscire dal bagno.
Non immagini quanto...poi andare all'ospedale mi ha dato la botta finale, emotivamente e fisicamente parlando...- dico mentre inizio a vestirmi.
Come è andata invece con....Michael ?- chiede Sarah sempre più incuriosita da questa cosa.
Normale...non è successo nulla.- mento.
Ascolta mi dispiace per quello che ti ho detto questa mattina...- dice dispiaciuta.
Oh no tesoro...ma che dici ? Come ti salta in mente una cosa del genere? Non ti devi preoccupare...anzi, sei stata gentile a dirmelo lo so che non lo hai fatto in mala fede..- gli dico mentre mi avvicino per abbracciarla. Non le conosco da molto tutte e due ma sono senz'altro le mie uniche due amicizie femminili che ho ora, per questo non ho intenzioni di perderle.
Mi sale un magone appena ripenso al viso di Michael, tra poche ore lui e tutto questo saranno solo un lontano ricordo....tiro un bel respiro e cerco di non pensare. Ho bisogno di parlare con mi madre...ora!.
Mi infilo le scarpe e di corsa scendo giù nella hall, il solito trambusto di gente che va e gente che viene....

Mi scusi posso fare una chiamata?.- chiedo al ragazzo di servizio.
Certo il telefono è quello a destra in fondo alla stanza...-
Grazie mille...-

Prendo il telefono e compongo il numero.... biiip......biiip........biiip....biiip......biiiip.....

Pronto chi parla?.- sentire la sua voce mi fa sempre un po tremare.
Mamma...sono io..Anna...-
Oh Anna , ti sei ricordata di avere un madre ?...- ecco lo sapevo è sempre fredda di ghiaccio.
Scusa mamma ho avuto da fare...-
Dove sei ora?-
A Tokyo domani torno a Los Angeles...-
Cosa è successo?- per quanto sia distaccata mi conosce bene e capisce tutto al volo.
Sono un po confusa mamma...ecco, succede che sto rischiando di buttare al vento il mio futuro per..per...un uomo....- dico le ultime frasi quasi sottovoce...non vorrei dirglielo, non voglio che pensa di me che sono una figlia senza carattere.
Immaginavo...so che lavori per quel cantate....come sia chiama....Jackson ! Ascoltami bene tutto ciò che riguarda il suo mondo non ha nulla a che vedere con te, lascia perdere questa stupida fantasia amorosa con il “famoso principe azzurro” e pensa a stabilirti bene nella nuova città... a trovarti un lavoro serio poi penserai agli uomini , fatti passare quel folle dalla testa che non mi sembra uno molto a posto con la testa. E' una fantasia folle la tua, non voglio neanche pensare che tu possa fare una cosa del genere!....avere una storia d'amore con un cantante famoso...pff ! Devi esserti bevuta il cervello Anna dove è finita la tua grinta ? Ti sento spenta...hai 27 anni sei una donna a tutti gli effetti per favore evita di pensare a queste cretinate e concentrati su cose più concrete e importati.- Boom ! Colpito e affondato...come sempre il suo potere anche questa volta aveva avuto la meglio...mi sentivo uno schifo...ora che ci penso non so neanche per quale cazzo di motivo l'ho chiamata.
Ok mamma, hai ragione...- dico rassegnata, completamente demotivata e profondamente triste.
Adesso devo riattaccare, ho una riunione...mi raccomando. E alza questa dannata cornetta ogni tanto, sono tua madre! non significa che devo farlo sempre io. Un bacio Anna, cerca di stare bene.-
Ciao...mamma.- riattacco ancora più disorientata di prima.

Mentre torno nella mia stanza penso che sia un bene la partenza e il distacco da Michael domani...infondo il mio stato d'animo è tutto per colpa sua...da quando ci siamo conosciuti non faccio altro che rimettere in discussione tutto ciò su cui ho basato i miei 27 anni di vita.
Penso che forse è questo il vero amore...quando uno decide di guardarsi dentro, modificarsi per l'altro. Nonostante come ha detto mia madre sono una donna devo ammettere che forse non sono mai stata veramente innamorata in vita mia...almeno per ora.
Ma adesso basta, basta mettermi in discussione domani partirò non lo vedrò più e tutto tornerà alla normalità...rincuorata da questa fragile convinzione rientro in stanza.



La riunione era iniziata da pochi minuti eravamo tutti nella suite che ascoltavamo con attenzione le procedure del rientro. Michael mi lancia ogni tanto occhiate strane, non riesco a capire cosa vuole comunicarmi....

…...Beh..volevo dire che è stato un piacere lavorare con voi e che sono sicuro che torneremo più carichi di prima per svolgere le ultime tappe in Australia il prossimo gennaio...con questo vi auguro buone vacanze e buon riposo, meritato!....- conclude Michael mentre partono applausi da tutta la stanza, tutti quanti si avvicinano per salutarlo e stringergli la mano io rimango seduta sul divanetto e aspetto che si sfolli un po la stanza per tornarmene in stanza con Lilly e Sarah.

Mi avvio verso la porta tra la confusione generale ad un tratto sento un mano che mi afferra il polso...mi giro di scatto...è Michael. Si avvicina per dirmi qualcosa all'orecchio.

Devo parlarti...rimani ancora un po.-

Lo guardo e gli faccio cenno di si con la testa mentre lui torna a salutare gli altri tecnici rimasi. Vedo anche Eric che si avvicina alla porta per far uscire tutti mi fa l'occhiolino per salutarmi.

Michael chiudo sono usciti tutti, a domani.- gli dice appena fuori dalla porta.
Ok Er...Buonanotte, a domani. Grazie.-

Rimaniamo soli nella stanza...di nuovo.

Eccoci qua...come stai ?- mi dice sorridendo.
Beh , bene...sono solo un po stanca è stata una giornata lunga...- dico andando davanti a lui.
Ti ho fatto fare un tour de force questi giorni hai ragione ...scusa..-
Non fa niente...di cosa mi devi parlare ?.- chiedo andando al sodo, non voglio essere sola con lui troppo a lungo devo rimanere con i piedi per terra e la sua presenza mi fa andare completamente fuori dai binari.
Beh...vedi...ho saputo che domani sarà l'ultimo giorno che lavorerai come mia assistente ...non sarai presente alle tappe in Australia, non è così?- mi chiede serio in volto.

Come faceva a saperò?.

Si è così, non sarò più la tua assistente....- dico sincera.
Capisco....- si morde il labbro pensieroso.
Non perchè non mi trovi bene qui, anzi, ma soprattutto per motivi economici...-
Si si posso capire le tue difficoltà...ma io... ecco volevo chiederti...non vorrei sembrare inadeguato e ti confesso che mi vergogno un po se devo essere sincero a dirlo ma ecco...mi chiedevo se tu potevi venire a stare una settimana da me a Neverland, la mia nuova casa, non è ancora finita ma ci sono già tutte quante le stanze per gli ospiti...ecco, mi farebbe piacere...- abbassa la testa intimidito.

Non ci posso credere, mi sta invitando a passare una settimana a casa sua, se non fosse per tutte le stronzate che ho in testa gli direi di si senza nemmeno pensarci ma dopo le parole di mia madre nonostante ammetto che sono....ecco...sono....si! Sono innamorata di lui devo per forza declinare l'invito, tutto ciò non porterebbe a nulla di buono per me. Non posso andare con lui. Sospiro agitata e lo guardo negli occhi.

Michael...ti ringrazio, davvero. Ma non posso accettare. Ho delle cose troppo importanti da risolvere a Los Angeles e non posso davvero. Mi dispiace.- Aspetto che dica qualcosa ma rimane zitto, guarda in basso. Mi chiedo se abbia sentito quello che ho detto.
Improvvisamente va verso lo stereo, non riesco a capire cosa sta facendo... vedo che mette un cd e fa scorrere i numeri delle canzoni....ma che diavolo ha in mente?
Si gira verso di me....

Spero che tu conosca questa canzone, ecco vedi...non sono molto bravo con le parole, non lo sono mai stato....riesco a comunicare meglio attraverso la mia musica che rappresenta l'unico modo per donare il mio amore alle persone...-

Ha un telecomando in mano, spinge un pulsante e parte una melodia.


“Naku penda piya ....Naku taka piya....
Mpenziwei...”


Mentre comincia la musica lo vedo avvicinarsi a me....sento le gambe che mi tremano, guardandomi negli occhi mi prende la mano...

Spero mi concederai questo ballo...- mi dice baciandomela. Sento che sta per scoppiarmi il cuore in petto....dio come è dannatamente bello !

Mi tira delicatamente a se facendo aderire il suo corpo al mio mettendomi un mano dietro la schiena...gli cingo il collo con le mani mentre inizia a farmi muovere lentamente al ritmo della musica che fa da sottofondo a questo magico momento. Avvicina il suo viso al mio orecchio , sento il suo respiro sulla mia pelle, ho davanti il suo petto...riesco a sentire il suo odore...fresco...mi abbandono completamente a lui mentre inizia a cantare sussurrandomi alcuni versi all'orecchio...


Liberian Girl.....
You come and you changed
My World
A Lovo so brand new...
Liberian Girl
You come and you changed
Me Girl...
A feelling so true....


Poso la testa sul suo petto mentre chiudo gli occhi e mi faccio cullare stretta tra le sue braccia...potrei stare così per ore ..mi sento amata, coccolata...riesco a sentire tutto il calore che trasmette il suo corpo...un tepore che riscalda il mio cuore freddo. Riapro gli occhi...voglio vedere i suoi mentre mi canta questa canzone per dirmi a modo suo che mi vuole bene. Sorride imbarazzato mentre continua a cantare...ci guardiamo negli occhi intensamente mentre sento le sue mani scivolare sulla mia schiena accarezzarmi delicatamente le spalle...vedo il suo viso avvicinarsi pericolosamente al mio...chiudo gli occhi, ci sfioriamo le labbra quasi a paura di volerci baciare..percepisco il suo respiro sul mio viso riesco a sentire il battuto del suo cuore, quando, come due assetati in cerca della loro acqua iniziamo a baciarci... mentre mi mette una mano dietro la testa affondando le sue mani tra i miei capelli....le mie labbra si incollano alle sue.... fresche, morbide...sento che le accarezza dolcemente con la sua lingua che se pochi secondi fa sembrava incerta sul come muoversi adesso esperta si muove incontrandosi con la mia..sento la sua passione crescere ancora di più quando le sue mani mi stringono forte al suo petto...i brividi percorrono tutto il mio corpo, inizia una passionale battaglia di lingue come a cercare di possederci l'uno con l'altra...non sono più padrona del mio corpo sento il suo desiderio crescere...si stacca dalla mia bocca per leccarmi e baciarmi il collo..porto la testa indietro per permettergli gli baciarlo meglio, voglio sentire le sua lingua scorrere su di esso...sento che mi spinge verso il divano mentre mi tiene le mani strette su fianchi cado di esso continuando imperterriti a baciarci...mai sazi...ci stacchiamo per riprendere fiato...riapro gli occhi...incontro i suoi...sono colmi di desiderio....so che dovrei fermarmi ma non ci riesco...gli do una bacio a stampo lampo ma lui si rituffa sulle mie labbra iniziando un nuovo appasionante bacio...

Non sai da quanto desideravo farlo...- mi dice mentre continua a baciarmi.
Sssh...sta zitto...- gli dico mentre affondo le mani tra i suoi capelli portando la sua testa sul mio petto. Chiudo gli occhi mentre lo accarezzo...cerco di riprendere fiato quando ad un tratto, non so neanche come, mi ritornano in mente le parole di Sarah....tutte quelle sue presunte ragazze..avevo promesso a me stessa che non sarei andata oltre e invece adesso ero qui che stavo quasi per fare l'amore con lui...come risvegliata da un sogno lo spingo via e mi alzo di scatto dal divano. Sono una stupida ! Una stupida !

Ma che cosa fai ?....Anna ?....cosa stai facendo....scusami è colpa mia...- mi dice lui mentre cerco la mia borsa.
No non centri niente non è colpa tua...non è colpa di nessuno. E' successo, e non doveva accadere...è stato un errore...non provo niente per te Michael...è stato un errore un terribile errore...- mento.
Non è stato un errore, lo sai meglio di me...- la sua voce ora è dura mentre si alza dal divano sistemandosi la camicia. Non lo ascolto, non lo voglio ascoltare.
Scusami ora devo andare....- gli dico dirigendomi alla porta.
Che fai Anna , scappi di nuovo? Perchè è così che sei abituata a fare, non è vero? Scappi, scappi , scappi ...chi sa dove vuoi andare. Ti dico una cosa, non andrai proprio da nessuna parte se continui a usare il cervello al posto del cuore. Metti da parte il tuo orgoglio per una buona volta e ascolta quello che ha da dirti il tuo cuore! Che è l'unico capace di farti sentire davvero viva!...Non scappare....non serve a nulla...- le sue parole arrivano come lame taglienti..rimango ferma davanti alla porta....chiudo gli occhi...sento scendere una lacrima sulla mia guancia...ma senza pensare senza neanche girarmi a guardarlo apro la porta e esco.

Scappo di nuovo....






Spero vi piaccia. Buona serata.
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