| | | Post: 104 | Registrato il: 29/01/2010 | Città: ROMA | Età: 28 | Sesso: Femminile | The Essential Fan | | OFFLINE |
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Capitolo 8
Era quasi l'una e mezza di notte e la stanchezza cominciava a farsi sentire. I tacchi vertiginosi che portavo mi stavano mandando in fiamme la pianta del piede, sarei volentieri andata in giro scalza. Era strano a dirsi ma quasi mi cominciava a piacere questo lavoro...insomma, avrei conosciuto moltissima gente, giravo il mondo non a spese mie, venivo pagata bene e se riuscivo in poco tempo a diventare una delle assistenti principali non mi sarei dovuta occupare solo dei compiti più ingrati. Sarei rimasta più a lungo in servizio se solo non fosse stato lui il mio capo, non era una questione di simpatia o antipatia...sentivo nel bene o nel male che ero attratta da lui ma la mia mentalità non poteva concepire nulla di tutto ciò, Michael non si era espresso ma era ovvio che dopo questi piccoli gesti anche da parte sua c'era un interesse diverso nei mie confronti...o almeno credo. Beh, non saremo andati avanti al lungo...ci stuzzicammo per tutta la serata, ogni tanto mi guardava intensamente per poi rivolgere lo sguardo altrove. Era circondato da “cinesine galline” che rispondevano con adorazione a tutto ciò che diceva, sembra imbarazzato ma credo che in realtà tutto ciò non faceva altro che gonfiare il suo ego...è vero, chiunque non lo conoscesse avrebbe sicuramente detto che si trattava del classico ragazzo “puro, buono” non un incallito latin lover , ed effettivamente era così...ma era proprio quella finta, o vera, aria da bravo ragazzo innocente che attirava le donne, e per quando potesse essere “un signore” sotto quel punto di vista era sempre un uomo a tutti gli effetti, e come tutti gli uomini gli piaceva essere apprezzato dal gentil sesso.
Mi dispiace dirlo ma io non riuscivo a vederlo come un bimbo non cresciuto, non riuscivo a vederlo come il “dolce Michael casto e puro”....si, era il classico gentiluomo, timido sicuramente, ma percepivo che la sua vera natura fosse ben altra...ovviamente agli occhi del mondo si era descritto lui stesso come il “Peter pan della musica” e di certo non poteva poi presentarsi davanti ai riflettori con due biondone con le tette rifatte sotto braccio, al massimo poteva portare la sua timida Wendy o i suoi amici bambini...ma una volta spenti i riflettori sarebbe stato sicuramente un uomo come tutti gli altri, ne ero sicura.
Stavo bevendo un po di champagne in compagnia di Sarah e un ragazzo americano che lavorava alla Sony e si era trasferito in Giappone da pochi anni...Michael era dall'altra parte della sala ma non riuscivo a vederlo.
Anna, Sarah... Jackson vuole rientrare in hotel iniziate a salire in macchina dovrebbero essere li Mike e Anthony – era Bill il capo della sicurezza.
Salutiamo il ragazzo con cui stavamo parlando e ci avviamo verso l'uscita. Noto in lontananza fuori dal cancello della residenza che ci sono delle macchine posteggiate, devono essere sicuramente i paparazzi che sono appostati li da ore ormai....mi chiedo come Michael possa sopportare tutta questa pressione mediatica che si abbatte su di lui appena mette piede in strada, deve essere sicuramente stressante vivere perennemente con una scorta di uomini appresso e rimanere rinchiuso in casa come se fosse agli arresti domiciliali. Non oso neanche immaginare una vita simile. Ci aiutano a entrare nella macchina e ci sistemiamo sui sedili posteriori, immagino che tra un po arriveranno anche le altre guardi del corpo.
Sono esausta non vedo l'ora di toccare il letto.- dice Sarah stropicciandosi gli occhi cercando di non rovinare il trucco.
A chi lo dici! ….- immediatamente però ricordo ciò che mi aveva detto Michal prima, a fine serata sarei dovuta andare nella sua stanza...era un obbligo!
Ah ...quasi dimenticavo io devo passare prima alla recepition per vedere se hanno ritrovato il mio portafoglio, prendi prima tu le chiavi della stanza e lascia la porta aperta dato che entrerai prima tu di me.- dice Sarah.
Purtroppo mi sono ricordata ora che devo andare nella stanza di Michael..me lo ha chiesto prima a cena.- dico tranquilla.
Sarah si gira a guardarmi.
Anna ? Cosa sta succedendo?...ho visto questa sera come vi guardavate.- mi dice sospettosa.
Cosa ? Ma che ti salta in mente? No , no, no non ho alcuna intenzione di instaurare nessun tipo di altro rapporto con lui se non quello professionale, mi conosci come sono fatta. E poi sono la sua assistente e non mi passerebbe neanche per la mente una cosa del genere.- cerco di essere più convincente possibile.
Anna, conosco Michael da anni è una persona meravigliosa! Ammetto io stessa che sono stata in passato attratta da lui...tutte siamo attratte da lui, ma..è complicato, si è un normale essere umano, ma il suo concetto di normalità è completamente differente dal nostro...so che te non farai mai nulla di più oltre a una amicizia a livello professionale però voglio metterti in guardia...non è uno sprovveduto, non è un immaturo che non sa come comportarsi difronte a una donna...sa quel che vuole e sa come ottenerlo, ti sa ammaliare quando decide che dovrai essere la sua donna e te non te ne accorgerai nemmeno che piano piano ti stai innamorando fino a che non potrai più fare a meno di lui...ma a qual punto entreranno in ballo non solo il suo carattere ma tutto il suo mondo che lo circonda, che in uno modo o nell'altro ti coinvolgerà mente e corpo fino a distruggerti. E' difficile per noi “comuni mortali” che non viviamo nel mondo dello show bisness capire e adattarci alle regole di Hollywood e molto spesso quando non hai una corazza di ferro che ti permette di proteggerti da tutto ciò che ti pioverà addosso ne esci annientato. Per questo, per quanto voglio un bene dell'anima a Michael, ti dico che è meglio per la tua indipendenza e per la tua vita se il vostro rapporto rimane strettamente professionale...fidati Anna, almeno che tu non voglia perdere te stessa.- sono parole dure ma vere quelle che mi dice Sarah, lei lo conosce sicuramente meglio di me e sa come funzionano queste cose. Gli credo, in fondo era una cosa che già sapevo, per questo avevo rifiutato l'invito di Michael al concerto. Ma io so di essere una donna forte non mi sono mai fatta incantare da nessuno non vedo il perchè proprio ora dovrei cedere.
Sta tranquilla Sarah so tutte le conosguenze che porterebbe una cosa del genere e non voglio rischiare.- Dico decisa di me.
Si aprono le portiere della macchina e entrano Mike e Bill..pochi minuti e partiamo. Durante il viaggio nessuno parla, siamo tutti visibilmente stanchi, solo Sarah e Mike discutono della partenza per Los Angels. Io non li ascolto, sto ripensando alle parole di Sarah...se potessi declinerei l'invito di Michael, questa sera, ma questa volta sono con le mani legate sono sicura che lui mi chiamerà come sua assistente e io sarò obbligata ad andare nella sua stanza. Inizia a battermi il cuore all'impazzata appena mi immagino la scena di noi due soli nella sua stanza, non voglio che accada nulla, non deve accadere nulla! Farò di tutto per rimanere di ghiaccio...ripenso a mi madre, averi proprio bisogno di parlare con lei...mi darebbe la carica di freddezza giusta per affrontare la serata senza intoppi , ma so di essere capace di mantenere la facciata dura anche senza il suo aiuto...ma ho comunque timore visto l'effetto che ha lui su di me.
Arriviamo in hotel, sento improvvisamente delle urla disumane provenire dalla strada, mani che battono sui vetri pianti di ragazze...sono i suoi fan...sono ancora li. Fanno fermare la macchina in un parcheggio sotterraneo in quanto tutte e due le uscite sono bloccate da paparazzi e fan urlanti. Scendiamo dalla macchina e saliamo nella hall attraverso una scala di emergenza, Michael deve essere arrivato prima di noi..prendo l'ascensore insieme a Sarah, Mike e Bill...mi tremano le gambe...so che lui mi sta aspettando.
Mi avvio verso la suite e mi rivolgo a Sarah.
Ci vediamo tra un po...non chiudere la porta a chiave.-
Ok, a dopo...mi raccomando.- mi dice seria mentre continua a camminare avanti.
Davanti alla suite c'è Eric che appena mi vede sorride.
Siete tornati finalmente, è tardissimo.-
Non me ne parlare....mi vuole vedere.- dico indicando la porta.
Si lo so, mi ha detto di lasciarti entrare....- bussa e mi apre la porta.
Michael c'è Anna.- lo avvisa.
Si , falla entrare pure. Ah Bill, puoi andare a dormire qui fuori sembra tutto tranquillo vai riposare. Grazie. Buonanotte.- sento che gli dice da dentro la camera.
Ok grazie Michael. Vieni, entra pure..- Mi apre bene la porta e mi fa entrare.
A domani...- mi dice Bill mentre chiude la porta alle mi spalle.
Buonasera signorina Becker...- è seduto sul divano con le braccia aperte. Mi sorride scherzando.
Io sono in piedi vicino alla porta faccio pochi passi avanti un tantino irrigidita.
Buonasera Mr. Jackson, posso fare qualcos'altro per lei?.- replico stando al gioco.
Oh si grazie...gradirei che si sedesse qui vicino a me, ho bisogno di un po compagnia per addormentarmi sereno questa notte...- mi guarda dritto negli occhi. Capisco che mi sta provocando.
Da quando sono diventata la tua “dama da compagnia”?.- replico andando davanti a lui. Alza la testa per vedermi meglio e mi punta con quello sguardo intenso, penetrante.
Da quando ho deciso che voglio passare un po di tempo con la mia assistente...sempre se per te non è un problema.-
Dice alzandosi piano....siamo vicini, troppo vicini. Di nuovo mi sento vulnerabile completamente persa...è più alto e grande di me nonostante indossi ancora i miei tacchi...sono piccola di corporatura e vedo che le sue spalle potrebbero coprirmi tutta, “proteggermi” con un abbraccio caldo . Ci stiamo guardando...rimango immobile, ferma, rigida...non so che fare, sembra che ho i piedi incollati al pavimento...ad un tratto la pochette mi cade dalle mai, tolgo lo sguardo dal suo e mi inchino per raccoglierla mentre lui si è distaccato da me.
Allora ? Credi che potrai farmi un po di compagnia per poco?.- mi chiede sorridendo.
Lo so dovrei dire di no..ma senza neanche pensarci vado a sedermi vicino a lui.
Contento?...- gli chiedo guardandolo.
Non immagini quanto.- mi dice ridendo.
Bene...di cosa vuole parlare Mr. Jackson?.- dico accavallando le gambe.
Di te...mi piace ascoltare le storie degli altri. -
Sono un attimo confusa, ma decido di stare al gioco.
Bene, se è così interessato sarò ben felice di dirle tutto quello che vuole sapere sulla mia vita...- gli sorrido maliziosa.
Spero che tu non sia sposata, perchè vedi non vorrei che il divorzio ti costasse troppo.- mi dice cercando di rimanere serio.
Non so di cosa sta parlando Jackson, mi dispiace.- dico divertita. Scoppiamo a ridere tutti e due.
Ho viso la macchia verde che hai nell'occhio...è qualcosa di spettacolare.- mi dice serio.
Sono un tantino imbarazzata.
Ah si....beh, me lo dicono tutti che è molto particolare...- sorrido.
Vuoi qualcosa da bere..? - mi dice come se sene fosse dimenticato.
No grazie, sono apposto così ho bevuto anche troppo questa sera ...-
Beh..di certo non si può dire che sei una “chiacchierona” sei piuttosto...misteriosa come donna..anche gli altri dello staff sanno poco e niente su di te...-
Ah vedo che chiedi informazioni in giro...ma come non è lei quello che difende a costo della vita la sua privacy ?...- dico scherzosa.
Quando mi interessa una cosa faccio di tutto per aver informazioni al riguardo...-
Vediamo, e cosa ti hanno detto di me...?- chiedo curiosa rilassandomi sul divano.
Allora...che non sei fidanzata, che sei una specie di “iceberg”, e che sei bella come le prime luci dell'alba di una giornata di sole....ma quest'ultima cosa l'ho scoperta solo quando ti ho visto per la prima volta...e tu cosa sai di me?-
Che sei miope e che hai bevuto parecchio vino rosso e champagne questa sera...-
Scoppia a ridere divertito.
L'ultima cosa purtroppo è vera...ma ci vedo ancora benissimo nonostante i mie 31 anni di vita.-
Ci guardiamo negli occhi...mentre mi appoggio al divano mettendomi una mano tra i capelli. Mi sorride...penso che è bello da morire. Si morde il labbro mentre noto che arrossisce leggermente nonostante la stanzia sia solo illuminata da poche luci soffuse. Ha i capelli sciolti e una camicia bianca un po sbottonata...non credo che sia ancora truccato..almeno per quanto riguarda gli occhi, che mi sembrano ancora più belli e luminosi del solito. Gli sorrido anche io leggermente imbarazzata, ma ormai sono anni che nascondo in ogni occasione i miei sentimenti quindi sicuramente non si sarà neanche accorto che in questo momento sono più agitata che mai. Siamo fermi, seduti ,ancora un po lontani l'uno dall'altro...forse si aspetta qualcosa, un gesto, un abbraccio...
Sei diversa...- mi dice come se si fosse risvegliato da una profonda riflessione.
Diversa in che senso ?...-
Che sei una donna da scoprire, non sei come tutte le altre che dopo poche ore ti confessano già tutto di loro, non ti lasciano più niente da scoprire, non ti lasciano più alcun dubbio sul loro riguardo, sai già che con loro potrai fare tutto quello che vuoi perchè si dimostrano innamorate e pronte ad amarti da subito. Te invece mantieni una facciata dura ti fai scoprire piano piano...non confesserai mai i tuoi sentimenti se non li senti davvero! Un uomo per avere una dimostrazione d'affetto da parte tua deve impegnarsi, deve riuscire a farti scoppiare il cuore in petto d'amore. Non sei fredda, anzi, sei profonda! perchè attribuisci all'amore un importanza più grande. Sono sicuro che nella tua vita avrai detto poche volte e soprattutto a poche persone “Ti Amo” perchè attribuisci a quella parola un valore enorme per poterla sprecare in maniera sciocca come molte donne fanno e come spesso io stesso faccio. Sei la classica donna che riesce a trasformare la vita di un uomo in un inferno, ma in quell'inferno alcuni uomini ci trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. Di solito sono le donne che mi chiedono “com'è la mia vita” vogliono sapere tutto su di me, si sentono inferiori a me solo perchè conduco una vita diversa e sono famoso, adesso invece sono io che sono curioso di sapere tutto su di te, vorrei stare nelle tua testa per vedere che cosa è successo..cosa ti ha trasformato in una donna così apparentemente fredda e insensibile all'amore tanto da rifiutare le avance di uomo...cosa o chi ti ha ferito così tanto da farti credere che ragionare con il cervello è meglio che ragionare con il cuore. Con te mi sento un uomo come tutti gli altri...i quali devono sudare per guadagnarsi l'amore di una donna, perchè hai tuoi occhi che io sono Michael Jackson o sono Michael non fa alcuna differenza, non mi renderai le cose più facili solo perchè sono ricco e famoso, e questo mi fa sentire terribilmente bene, terribilmente vivo. Sei fredda esteriormente, ma dentro hai il fuoco che brucia..pagherei per essere io quello che riuscirà a tirartelo fuori.-
Non so che dire, sono ammutolita...sono quasi incazzata con lui! Perchè è riuscito a capire tutto ciò solo con poche informazioni e guardandomi negli occhi? Rimango fissa con lo sguardo su di lui senza smettere di guardarlo neanche un secondo.
Si avvicina piano piano a me come se avesse paura che io possa respingerlo da un momento all'altro...rimane fisso a guardarmi e con una mano delicatamente mi accarezza il viso. E' un tocco leggero, sento la sua mano calda che scivola liscia sulla mia guancia mentre continuiamo a guardarci negli occhi...non c'è nulla di dire...non ho nulla da dire...voglio solo gustarmi questo momento così prezioso, così bello, così indescrivibile senza neanche fiatare.
Sei un uomo molto dolce Michael,sei buono e sei anche terribilmente bisognoso di amore...non rispondere, non c'è bisogno che tu lo faccia questo momento voglio ricordarlo così- gli dico sincera.
Sento il bisogno di abbracciarti, toccarti, poter sentire il tuo corpo attaccato al mio ma ti rispetto e so benissimo che sarebbe un gesto troppo affrettato per una come te...per questo preferisco stare fermo...-
Grazie....Mike.- gli sorrido dolce.
Forse è meglio se vado ora ...è davvero tardi.- gli dico alzandomi piano.
Si, hai ragione...- mi dice mettendosi in piedi abbassando lo sguardo come se fosse imbarazzato per ciò che mi aveva detto poco prima. Mi accompagna verso la porta.
Anna...-
Si....-
Grazie per questa serata...- mi dice dolcemente.
Grazie a te....-
Spero ce ne saranno altre...-
Beh...credo che..te le sei guadagnate...Mr. Jackson.- gli dico sorridendo. Scoppia a ridere divertito. Si avvicina piano a me, con un mano delicatamente mi prende il viso e mi bacia sulla guancia. Faccio altrettanto con lui. Di nuovo il contatto delle sue labbra sulla mia pelle mi fa tremare dall'emozione. Vorrei baciarlo, vorrei perdermi tra le sue braccia...ma aveva ragione lui, per una come me questi sarebbero gesti troppo affrettati. Ci distacchiamo per guardarci ancora un volta negli occhi mentre mi apre la porta e mi fa uscire.
Buonanotte Anna...dormi bene.-
Buonanotte anche a te...- mi sorride.
Mi incammino verso la mia stanza....questa volta me ne frego del mio stupido orgoglio da “prima donna” e mi giro a guardarlo... è ancora li...più bello che mai, mi guarda e mi sorride di nuovo mentre con la mano mi lancia un bacio. Sorrido e mi giro, sono arrivata alla mia stanza....sento la porta della suite chiudersi in lontananza. |