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dirtydiana66
00mercoledì 25 agosto 2010 17:14
grazie del capitolo, sei davvero molto brava...
Chiar@95
00mercoledì 25 agosto 2010 20:23
Re:
Girl In The Mirror.95, 25/08/2010 0.50:

Angel, ci tenevo molto a commentare immediatamente questo tuo capitolo.
Ho aperto questa pagina nella speranza di trovarne uno nuovo, ed eccomi accontentata.
Sono felice di poterti dire in questo preciso istante in cui sono ancora presa dall'atmorfera del tuo capitolo, delle tue scene, che non potevi scrivere cosa più bella e migliore di questa.
Le emozioni: le sento, le vedo. Vedo Chiara e Michael provarle tutte, una per una.
Grazie Angel per tutto questo.
Un grande bacio,

Viki.




Grazie Viki,speravo che ti piacesse,ah tienti pronta perchè nel prossimo una delle vere protagoniste sarai tu....
Grazie ancora,ti voglio un mondo di bene.
Chiara.
Chiar@95
00mercoledì 25 agosto 2010 20:26
Re:
manu 62, 25/08/2010 6.21:

Molto dolce e pieno di poesia,grazie Chiara.




Grazie a te,sono contenta che ti sia piaciuto,grazie ancora.
Il capy nuovo non so se riesco a postarlo prima di partire,parto il trenta mattina e purtroppo sto via 15 giorni torno il 14 mattina.
Mi dispiace,non volgio lasciarmi nemmeno per un minuto,ma è così,non ho nemmeno il computer portatile mannannaggia ma provederò ad aerlo.
Vi lovvo tutte un bacio enorme.
Chiar@95
00mercoledì 25 agosto 2010 20:27
Re:
maria96, 25/08/2010 13.26:

scusa chiara ma in questo momento nn posso leggere, lo leggo oggi, ok? ciau!!!




Leggi pure quando hai tempo e volgia,grazie cmq per avre controllato spero di non deluderti.
Chiar@95
00venerdì 27 agosto 2010 20:22
ragazze stasera forse arriva il nuovo spero vi piaccia anche questo.
maria96
00sabato 28 agosto 2010 15:40
Scusa x il ritardo nel commentare, ma questo capitolo è davvero fantastico, si sente l'amore che c'è tra Michael e Chiara... nn vedo l'ora che nasca il bambino!!! Cmq aspetto il prossimo, e scusami ancora.
Baci, Maria
Chiar@95
00sabato 28 agosto 2010 21:09
allora ti pioppo già il prossimo,sarà l'ultimo prima di partire per le vcanze,ma la ff non è finita se,ce ne vuole alla fine.
Ecco il nuovo.
Vi lovvo ragazze,vi voglio un mondo di bene,mi mancherete.

CAPITOLO 25:

E lì,in quel viottolo ciottolato due ragazze della stessa età si abbracciavano,si stringevano,amichevolmente,un abbraccio sincero,da sorelle.
E lì,su quella porta un uomo ci guardava,capelli ricci,occhi da cucciolo,e un sorriso da bambino stampato sule labbra.
Io e Viki ci abbracciavamo,ci stringevamo,eravamo quasi sorelle ci volevamo bene,tanto bene e nessuna avrebbe mai abbandonato l'altra,lei c'era sempre stata per me e io c'ero sempre stata per lei...
Intanto Michael ci guardava sorrideva,ci guardava e più ci guardava più capiva quanto io e lei ci volevamo bene...
Piano piano anche io e Viki ci stacchiamo e mano nella mano ci dirigiamo verso Michael,mentre ci sorride,ci guarda...
"Ehi,vedo che sei arrivata" Disse Michael andando in contro a Viki,e dandogli un bacio sulla guancia.
"Si,spero che non sia un problema" Disse e io la riabbracciai con le lacrime agli occhi,mi venne in mente quella volta quando io volevo restare con lei,ma non potevamo perchè c'era scuola,non sopportavo quando mi prendevano di forza ma quella volta lo avevano fatto e ci ero rimasta malissimo...
Ci siamo risentite a fine settimana,e ora che viviamo insieme capiamo quanto siamo state stupide a piangere,per quell'episodio,ma abbimo capito anche quanto si cambia,quanto da piccoli ad adulto cambiano le cose,i modi di fare,le passioni,ma la nostra principale passione era rimasta quella,Michael.
E ora che lo avevamo davanti non ci sembrava vero,soprattutto a lei che vive con lui e soprattutto a me che ci sto insieme...
"Ma Viki cosa dici?,tu devi stare qui con noi,tu sei la mia quasi sorella,anzi lo sei come puoi creare un problema?,sia io che Michael e i bambini ti vogliamo bene e ti vogliamo qui,con noi,a vivere con noi" Dissi e ora è lei che si stringe a me,sapeva che le avrei detto quelle cose.
Sapeva che le avremmo chiesto di andare a vivere lì,con noi,ma non ci voleva credere...
"Sicuri che..." Michael non la lasciò finire,non voleva che dicesse che noi avevamo bisogno della nostra intimità e che lei non centrava e che dava noia,sapeva che senza di lei mi sentivo persa e poi Michael le voleva bene.
"Ascoltami Viki,io so che voi due siete come sorelle,e che tu sei qui solo per lei,e come puoi pensrae di dare noia a noi?,eh?,tu sei una parte della famiglia" Disse Michael.
Io e Viki ci guardammo un pò,non credevamo alle nostre orecchie,io non credevo che parlassimo subito di famiglia,insomma non eravamo neanche sposati e poi Viki non pensava che Michael Jackson avrebbe voluto lei a casa con noi,cioè nella vita privata di Michael?,ma ora capiva,capiva quanto mi voleva bene e quanto io e MIchael ne volevamo a lei,che era veramente una parte di famiglia.
Ma lo stesso dubbio ci attanagliava e mentre ci guardammo capimmo che avevamo gli stessi pensieri...
Detto quello Vittoria andò incontro a mIchael e si abbracciarono,lei iniziò a piangere,Michael le accerzzò i capelli crecando di farla calmare,mi avvicinai anche io e ci abbracciammo in tre.
Ad un certo punto i bambini si stancano di stare in camera e decidono di venire da noi,quando ci vedono,e quanod vedono Viki gli vannon in contro...
"Zia!" Dissero insieme e le andarono in contro,Viki si girò e si ritrovò abbracciata da i bambini...
Le sue lacrime cessarono per poco,giusto il tempo di capire cosa stesse accadendo,e poi le lacrime ripresero la loro corsa sul suo viso.
Li abbracciò e loro con lei.Io e Michael ci avvicinammo,lui mi cinse la vita e mi avvicinò a lui,io appoggiai la testa sul suo petto,ascoltando la melodia del suo cuore...
Assistemmo alla scena,era dolcissima,lei che li abbracciava,e loro che abbracciavano lei.
Erano stupendi...

*Michael*

Michael a questo punto era convinto,aveva capito che i bambini avevano bisogno di una famiglia unita e dopo questa ennesima dimostrazione ne era sicuro,anzi sicurissimo.
Viki mi venne in contro,le lacrime le scendevano dagli occhi come piccole stelline,che piano piano corrono e poi cadono,delle stelline cadenti...
Mi abbracciò di nuovo questa volta per conforto,voleva sentire se era tutto reale,aveva capito che noi eravamo sorelle inseparabili...
"Chiara,non so cosa dire,sono così dolci" Disse e appoggiò piano piano la mano sulla mia pancia,lo sentiva sentiva che c'era che una piccola creaturina era lì,lì dentro protetta dal nostro maore.
"Viki lo so sono dolci,ma ora via le lacrime e si inizia a giocare" I bambini iniziarono a ridere e corremmo tutti in giardino Michael aveva fatto preparare dei palloncini d'acqua e ora eravamo lì,in quel prato,a ridere giocare come bambini...

*Chiara*


Eravamo lì,ci rincorrevamo,ci abbracciavamo,scherzavamo,ridevamo,facevamo di tutto,proprio come i bambini,come i bambini che giocano all'asilo che scherzano che a volte litigano ma che rifanno subito pace.
Perchè loro sono sincuri e non mentono mai,sono leali e dicono sola ed esclusivamente la verità...
Ed io stavo lì,li guardavo e a volte mi mettevo in gioco,giocavo con loro,stando attenta a fare movimenti idonei alla situazione...
Sapevo che il bambino mi permetteva di fare solo pochi movimenti e allora stavo attenta...
Ad un certo punto vedemmo delle nuvole,si stavano spargendo su tutto l'azzurro cielo di Los Angeles,quell'azzurro cielo che prima i copriva,ci proteggeva...
Mi sedetti,ero stanca e anche Viki si sedette accanto a me,la guardai,le sorrisi, e poi iniziammo a guardare Michael giocare,correre,saltare insieme ai suoi figli...
Era un'angelo,un bello e tenero angelo che camminava per quel bellissimo prato verde,pieno di quei fiori,e un pensiero si impadronì della mia mente...
^Chissà quante volte,quante passeggiate ci avrà fatto,su questo parco,su quetsa erba, non con me,ma io centro veramente con lui?" Era sempre la solita domanda,e la risposta me la davano sempre gli altri,non riuscivo trovarla da sola.
Ad un certo punto,la vibrazione del cellulare che vibra nella tasca dei miei pantaloni,mi distoglie dai miei pensieri...
Lo prendo in mano,guardo il display un nome vibra... Daniel...
Non sapevo se rispondere,se continuare a stare al suo gioco,ma dato che sono un medico e ho il cuore d'oro risposi...
Mi congedai da Viki e da i bambini,andai in casa...
"Pronto?" Dissi e una voce non conosciuta mi rispose...
"Signorina Duce Chiara" Avevo paura,non sapevo chi fosse stavo già dirigendomi,verso Michael.
"Sono,un'agnte della polizia,il Signor Daniel marino ha avuto un incidente d'auto" Disse.
on ci potevo credere ci eravamo sentiti recentemente, non pteva essere vero,ma il nome corrisponeva,non sapevo cosa fare.
Ero terrorizzata,dovevo parlarne con Viki...
"Oddio,è grave?,in che ospedale lo portate?" Chiesi e lui mi rispose...
"U.C.L.A Medical center" Disse e io risosi che sarei arrivata immeiatamente,avevo deciso di portare Viki con me...
Uscii dalla porta dì'ingresso con le chievi della macchina di Viki in mano...
"Michael Viki,io devo andare aualcuno di voi viene con me?" Urlai mentre stavo correndo verso la macchina,Michael sis paventò e lasciò i bambini giocare nel prato e mi raggiunse...
Era spaventato,non capiva,era all'oscuro di quello che stava accadendo,aveva paura,non sapeva cosa dire e cosa fare,pensava anche che centrasse il piccolo che avevo in grembo...
"Amore cosa c'è?,dove evi andare?,eh?" Il cuore gli batteva forte,ma cercai di spiegargli tutto quello che devevo spiegare,in grandi linee gli raccontai quello che mi aveva detto,Michael era pensieroso alla fine non sapeva se lasciarmi andare,ma veva capto che io non andavo per Daniel,per la persona,ma per fare il mio dovere,dopotutto era un medico e sapeva che quando dicevo una cosa era quella...
Mi lasciò andare,Viki mi raggiunse e partimmo per l''ospedale,il cancello si aprì,lentamente,ingranai a marcia,prima i scomparire dietro quella strada e dallo specchietto retrovisore vidi che mi mandò un bacio,un tenero e bellissimo bacio che avverrai e me lo portai dritto nel cuore...

*Michael*

Avevo appena varcato la soglia di quel cancello e già gli mancavo,gli mancava il mio sorriso,il mio sgurdo,la mia risata,le mie labbra,i miei lungi capelli biondi e il loro profumo.
Tutto,tutto quello che mi riguardava,prese il cellulare dalla sua tasca,e come un ragazzino dell esuperiori si mise a scrivere un messaggino,e ogni parola che scriveva ogni volta che le sue dita battevano su quella piccola tastiera,il core gli batteva forte,,ogni parola un battito,ogni lettera un respiro,tutto era collegato con quel messagino,quel piccolo file che veniva spedito.
E poi schiaccia invia,e come tutti,tutte le persone normali,non famose ,il suo messaggio viene inviato...
Poi chiude la pagina e va sulla galleria immagini,gli torna in mente qul giorno,il giorno in cui gli avev insegnato a fare le fotografie,e la mia foto gli viene come la prima della lista.
Smanecchia un pò il cellulare e alla fine riesce a metterla come sfondo...Quella foto scattata pochi giorni prima,un giorno come tanti altri che si era trasformato in un giorno speciale...
E allora,si allontanò da lì,si allontanò dal cancello,e tornò dai suoi figli,non era abbituato da un pò di mesi a rimanere senza di me,senza il mio sorriso,il mio sguardo,la mia pancia che gironzolava per casa.
Ormai era diventata un'abitudine toccarla la mattina appena alzati,tutto il pomeriggio e poi la sera prima di andare a dormire,dare la buonanotte a quel piccolo esserino che si stava trasformando per poi diventare un bambino...
Ma sapeva che quella notte sarebbe stata diversa,non mi avrebbe vista,non mi avrebbe vista accanto a lui,ma mi avrebbe solo sentita via telefono...
I bambini lo guardano,gli sorridono e poi vedendolo triste lo vanno ad abbracciare,ma Paris capiva per che cosa ero triste e decise di consolarlo...
"Papà,ma mamma è andata a lavorare,ma torna,non piangere,noi siamo qui con te,non ti lasceremo mai" Disse e si ruistrinsero di nuovo,ecco la vera famiglia i veri protagonisti di quella storia d'amore e di amiciazia....

*Chiara*

Eravamo quasi arrivati e Viki mi stava guardando mentre dagli occhi mi scendevano dagli occhi,una lacrima,due lacrime,tre lacrime,e continuarono a scendere,sempre di più finchè non iniziai a piangere,a singhiozzare e lei si preoccupò...
"Chiara per cosa piangi?,Daniel,o è successo qualcosa di recente tra voi,ma che ci fa a Los Angeles?" Chiese,potevo rispondere con facilità a quelle domande,ma non sapevo come esporre la mia risposta,non spaevo cosa dire,sapevo cosa dire ma non volevo,per pauramper codardia,o forse solo il rimpianto di non essermi liberata subito da quel avvenimento successo qualche settimana prima... Non potevo spiegare il fatto di non averglielo detto prima...^E ora cosa dico?,eh?,vi prego fatine delle cose non dette.....aiutatemi,non so come risponderle" Mi tormentavo,i minuti passavano i suoi occhi mi scrutavano attenti,la guardai un secondo e poi riposai lo sguardo sulla strada...

*Michael*

Giocavano spensierati,ma lui non riusciva a divertirsi come prima,non si spiegava il fatto che lui fosse qui in America,nella nostra stessa città,e non sapeva spiegare il motivo di quello che stava succedendo,perchè io sono corsa a suo capezzale?... =Ma che ci fa a Los Angeles,che centra con Chiara,si sono visti?,quando?,prima di rimanere incinta,e se il piccolo non fosse il mio,non lo so Chiara,tu mi nascondi qualcosa,centra quel anello?,se si,te la dato quando stavamo già insieme?,no,non è possibile= Pensieri,loschi,cattivi,ma che non volevano fare del male,domande molto possibili,nella sua mente = E poi è rimasta incita alla seconda terza volta,ma quella mattina poi ci siamo saluttai alla mattina e non ci siamo più sentiti,c'è qualcosa di strano=.
I pensieri erano tranti,come le domande,ma saranno state vere?.....

*Chiara*

I suoi occhi continuavano a fissarmi,aa scrutarmi,per capire qualcosa,la risposta,un indizio nei miei occhi,lucidi pieni di lacrime....
"Ti prego Chiara,dimmelo,sono in pensiero per te,per il piccolo che porti in grembo,non puoi correre al capezzale di uno che ti ha mollata il giorno delle nozze sull'altare,voi due vi siete visti,qualche giorno fa" Disse e io aprii gli occhi,continuai a guardare la strada ma rimasi stupita,non sapevo cosa dire ^Come fa a saperlo?,ora mi chiederà perchè non gliel'ho detto e ora che lo sa non posso dire che non lo sa,e poi cosa è venuta con me a fare se non per dirgli tutta la verità?^. Aveva abbassato lo sguardo,sapeva che tanto era inutile...
"Hai vinto" Dissi e lei riprese a guardarmi attenta,non perdeva il minimo minimo particolare dei miei occhi... "Qualche giorno dopo avere scoperto di essere incinta,ricomparve l'anello che mi aveva dato per il fidanzamento,lo aveco ritrovato in mezzo al mio portagioie,ma non c'avevo dato troppo peso,poi la mattina dopo andai a lavorare e sulla scrivania del mio studio c'era un enorme mazzo di rose rosse,pensavo fosse di MIchael ma non era sul,era di Daniel e c'era una lettera..." Mi interruppe,e sapevo che cosa stava per chiedermi...
"Ce l'hai ancora?,la vorrei leggere" Disse e la guardai...
"Si,a casa te la faccio leggere" Dissi e continuai il mio racconto... "Allora,lo chiamai e ci vedemmo in un bar,poi andammo a casa sua,e mi disse che mi amava ancoira,che aveva sbagliato e che voleva rifarmi di nuovo sua..." Dissi e lei mi interruppe di nuovo...
"Cioè,vooeva fare l'amore con te?,oddio,Chiara non è successo nulla vero?" Io la guardai di nuovo e poi ripresi... "No,tranquilla,mi ha solo levato la maglietta e la gonna nulla di che,ma non abbiamo fatto nulla,ora siamo solo amici,ha detto che non è un rovina famiglie e che avrebbe rispettato la mia scelta" Dissi e lei mi guardò,poi guardò l'ospedale che ormai era davangi a noi,eravamo arrivati...
"Andammo nel parcheggio sotterraneo,la guardia ci bloccò e poi mi fece passare,la macchina non era la mia e non mia veva riconosciuta...
Parcheggiammo,velocemente uscii dalla macchina,e poi andammo verso l'ascensore...
Ad un certo punto sento qualcuno che mi tocca la spalla mi volto di scatto e la vedo lì,sorridente più che mai....
"Chiara allora,che ci fai qui?" Chiese Lucy.
"Ah ciao,nulla è solo che un mio amico,ha avuto un'incidente e allra ho deciso di prendere parte,diciamo" Dissi e lei fece un risolino.
"Ahahahah,Ti aggreghi alla comitiva?,dai andiamo,che i malati ci aspettano" Disse ed entrammo in ascensore...
Era sempre stata anche lei un tipo tosto e determinato sul lavoro,gli piaceva quel lavoro
Io dissi a Viki di andare in sala di apsetto in reparto e che io sarei andata a cambiarmi,andai nello spoiatoio mi cambiai timbrai tesserino,e poi entrai in reparto,Viki mi guardava,non mi aveva mai vista in tuta da lavoro,ma c'è sempre una prima volta,mi guardò e poi mi sorrise...
"Chiara,dov'è Daniel?" Chiese e io la guardai mentre stavo per entrare in una stanza...
"è ancora in sala operatoria,se ci sarà bisogno di me,andrò da lui in sala,tu intanto puoi andare ad accomodarti in sala d'aspetto laggiù della sala operatoria,ci vediamo dopo,perchè devo fare un giro di visite" Dissi le feci l'occhiolino,lei ricambiò sorridente alzandosi,si diresse verso il corridoio e io entrai in stanza...
Fui sorpresa,la bambina che avevo operato io era lì,davanti a me,non capivo il perchè,ma mi feci spiegare tutto...
"Salve,ciao,e tu?,come mai qua?" Chiesi e lei abbassò lo sguardo,i suoi genitori mi vennero vicino... "Dottoressa è meglio se parliamo in privato" Disse e io le feci cenno di uscire,feci un sorriso alla bambina e uscii insieme ai suoi genitori,sembravano demoralizzati,tantoi tristi,la mamma si sedette sulle sedie fuori dalla stanza,e un alacrime,due lacrime,scoppiò a piangere...
"Signori,così non posso fare niente epr aiutarvi,ditemi cosa succede" Dissi e il padre si fece avanti,forse era il più forte dei due,non riuscivano a capire mi stavano porgendo delle analisi...
Le presi in mano,controllai tutti i risultati,livelli altissimi,significava un unica cosa... tumore.
Rimasi dei secondi lì,in piedi,vicino a loro a controllare queste analisi,ma nulla era come prima,nulla,niente poteva essere fatto,sapevo che la bambina non ce l'avrebbe fatta,se non avrebbe fatto delle cure che nel seguente ospedale,non venivano praticate,dato lo scarso personale speciallizzato....
Guardai le analisi,poi la mamma,poi di nuovo quel foglio bianco,che non mi sapeva di niente,ed infine il papà.
Non sapevo cosa dire,cosa fare,era tutto ribaltato,la bambina stava bene poco prima e poco dopo avrebbe rischiato la vita,è strano come due fogli di carta messi insieme possano cambiare la vita così,da un momento all'altro...
"Signori,farò tutto il possibile per rimettere in piedi vostra figlia,la guarirò ve lo prometto,intanto facciamo una radiografia,al torace,e poi vediamo" KLo scrissi sulla cartella clinica rientrai nella stanza salutai la bambina cercando di rimanere lucida,sentivo il bisogno di piangere...
Uscii dalla stanza,sentivo le lacrime salirmi fin sugli occhi,poi rabidamente scendere verso le mie guance,ero troppo triste,lei,quella bambina che per tutti era solo un malato normale,lei era la mia migliore amica,era diventata,come una nipote per me ci sentivamo spesso,e ora scoprire che stava per morire,mi faceva male,tanto male...

*Michael*

I bambini erano andati in camera loro e Michael era andatop in camera sua a leggere un libro quando arrivò la scena in cui lo sposo bacia la prorpia sposa,ripensò a me,ai bambini al nostro amore,e pensava che cosa fosse andato storto,perchè e per cosa un'amore può finire,la risposta,come sempre nessuno la trova da solo,bisogna seguire il destino.
Volto lo sguardo verso il letto,c'era ancora la mia vestaglia,le mie ciabatte e il mio piagiama,non riusciva capire che cosa fosse nadato storto tra noi,ma giustamente,il destino è destino,e contro di esso,mi rendo conto che non puoi farci nulla...

*Chiara*

Stavo andando il sala operatoria,mi avevano chiamato,ma l'immagine di Michael mi ritornava in mente,lui triste che mi manda un bacio mentre vado via,e subito la mia immaginazione mi riporta a quel giorno quel maledetto giorno di luglio,che sono scappata,da lui e dal suo amore...
Riutto i ricordi nel cestino per l'ennesima volta,mi faccio coraggio e tutta vestitra di verde entro,lo vedo,lì sdraiato,intubato,mi fece male vederlo così e mi fece male ricordare quello che mi aveva fatto ma,ero un medico e non mi sarei tirata indietro.
Dopo latre due ore,l'inetrvento finì era sano,uscii rassicurai Viki e andai a cambiarmi,tavo,finalmente,per ritotnare da lui,dal mio amore e dai miei bambini,si,oramai ero una mamma per loro,mi consideravano una mamma...
Andai nello spoiatoio mi cambiai in fretta e incontrai Viki nel corridoio,la presi per mano e andammo alla macchina erano le 6 di sera....

Arrivammo a casa dopo un'aora alle sette,il cancello davanti a noi si aprì,sentii il piccolo scalciare,entrai...
E di nuovo quella meraviglia mi si rappresentava davanti agli occhi,così come per la prima volta.
Parcheggiai,diedi le chiavi a Viki e presi il telefono.... un messaggio.... Michael...
"Già sei partita e già mi manchi,amore della mia vita trona presto,il tuo amore Michael".
Scesi dalla macchina e mi precipitai in casa,non sapevo cosa dire,dove andare,ma sapevo dove trovarlo,nel suo studio,arrivai a passi svelti sulle cale,le salii due gradini alla volta e appena arrivai la piano due mi ritrovai di fronte il suo studio,una porta di legn scuro appariva di fronte a me,bussai esitando ma nessuna risposta,bussai ancora... nessuan risposta...
"Michael!" Dissi e aprii la porta,era lì,che stava guardando dei fogli,alzò lo sguardo e mi vide lì...
"Amore allora ci sei" Dissi tentai di avvicinarmi ma mi respinse...
"No stai lì,dobbiamo parlare,credo proprio che tu mi nascondi qualcosa" Disse io rimasi lì di fronte a lui,non spaevo casa fare....
"Di cosa?".
"Di Daniel,chi è?,so che è il tuo ex,dopo quello che hai fatto lo odiavi,come mai ora lo vai a salvare?,tu e lui vi siete incontati... giusto?" La sua voce era cattiva,rotta,aveva pianto,ma era anche diventato cattivo....
"Michael mi fai paura che succede?,si è vero ci siamo incontati,abbiamo parlato,ho rischiato di finire a letto con lui,lo devo ammettere,ma io ero già inconta quando è successo,era il 25 luglio, e io ero incinta,guarda ho anche la chiamata" Presi il telefoino cercai la chiamata e gli porsi il tefono,si tranquillizzò si sedette e capì che stava facendo una pazzia,come poteva avercela con me?.
Lo vidi pensieroso,io avevo le lacrime agli occhi lui tentò di parlare di avvicinarsi ma io scappai.prersi la mia borsa e me ne andai via.
Uscii dal suo ufficio,feci le scale,mi sento afferrare...
"Amore aspetta,scusa sono stato cattivo con te,e con lui" Disse toccando la pancia.
Mi fece un sorriso "Mi perdoni?" Chiese e io gli feci un sorriso,iniziammo ad avvicinarci,ci amavamo e si vedeva andammo in camera nostra....
Non aveva più paura per la bambina e così mi prese e mi mise sul letto,si mise sopra di me,iniziò a baciarmi,il collo,le labbra poi mi sbottonò la camicetta,io gli levai la maglia...
Fece saltare i gancetti del mio reggiseno e iniziò a toccare e a baciare i miei seni,piano,lentamente,poi scese fin sulla mia vita,sulla mia pancia e inizia a baciarmi anche,lì,non andaimo oltre sappiamo entrambi che non vogliamo e finisce lì la sua corsa,e tutta la notte la passiamo così,io lui e il piccolo,a coccolarci sotto quel cielo azzurro che ci guardava dalla finestra....

TO BE CONTINUED......................
Girl In The Mirror.95
00domenica 29 agosto 2010 01:23
Che bello questo capitolo Angel, mi è proprio piaciuto!
Menomale che Chiara ha fatto in fretta a far cambiare idea a quel gelosone di Michael! Uh, tutto è bene quel che finisce bene... e a giudicare dal finale direi moooolto bene. [SM=g27824]
Un bacione, ti voglio bene, continua così!

Angel.

P.S: sono sempre più felice di fare parte di questa tua ff. Grazie di cuore... [SM=x47938]
manu 62
00domenica 29 agosto 2010 10:25
Un po' incasinato questo capitolo...quante cose sono successe!...Buone vacanze Chiara!
Chiar@95
00domenica 29 agosto 2010 10:46
Vedo che non ti sta simpatico Daniel....
Eh lo so,lo odiate tutti ma è neccessario per la storia,e non se ne andrà facilmente....
mentre sono via vi lascio fantasticare su quello che accadrà....
Chiar@95
00sabato 18 settembre 2010 22:37
Eccomi tra poco con il nuovo.
Tranquille sto Daniel non darà più tanto fastidio..
DangerousLucy
00mercoledì 29 settembre 2010 12:08
Chiaraaaa!! devo essere impazziota!!! mi ero rsa due capitoli durante l'estate!!! ti chiedo scusa..ma è stato un periodaccio e non ci sto molto con la testa!!

Allora...anche Lucy è incinta...ma che bello!!!
Mike geloso lo adoroo!!
Stai migliorando a vista d'occhio, sei diventata bravissima nel descrivere le scene e le emozioni dei personaggi!! I bambini sono formidabili, dolci come credo siano nella realtà!!
Nota dolente scoprire che la bimba in ospedale ha un tumore..i bambini non dovrebbero mai soffrire di questre cose! non dovrebbero mai soffrire e basta!!!

Adesso sono curiosa di sapere se il gelosone si è placato sul serio...sto daniel che fine fa...e soprattutto se la piccola si riesce a salvare!!!

Scusami ancora Chiara...non accadrà più una mancanza simile!!! sono imperdonabile!! infatti mi pareva strano che da un pò non cerano tuoi nuovi cap e mi sono affacciata da queste parti ed eccoti qua...avevo perso due capitoli!!! ma ho recuperato...spero mi perdonerai!!!

un abbraccio e posta presto se puoi!!

un bacio

Lu
Chiar@95
00giovedì 30 settembre 2010 20:47
Grazie,e tranquilla,capita,ora vado a leggere io i tuoi capy.
Non ho tempo di fare nulla con la scuola.
Sono contenta che ti siano piaciuti.
Scusatemi invece voi per il mio ritardo ma la scuola rompe.
Vi do un bacio enorme,vi lovvo.
Chiar@95
00domenica 31 ottobre 2010 20:00
Scusate,ma la scuola è impegnativa,mi scuso per il ritardo ma domani vi prometto che i capitoli delle mie ff saranno qua,vi voglio bene, e scusate ancora per l'attesa.
Chiar@95
00martedì 16 novembre 2010 16:25
scusate,lo so mi odierete per tutta l'attesa ma ora ricomincio,a riprendermi dalla scuola,vi volgio bn,spero che ci sia ancora qualcuno ancora disposto a leggere il seguito.
Un bacio,grazie dell'attenzione.
Chiar@95
Chiar@95
00sabato 8 gennaio 2011 16:39
Ragazze dopo tanto tempo stasera o al massimo doma il nuovo capitolo vi voglio bene.
scusate l'attesa.
Chiar@95
Chiar@95
00sabato 8 gennaio 2011 17:16
Eccolo il nuovo capitolo è pronto...
Mi dispiace per l'attesa ma ora è tutto vostro...
Un bacione a tutte... e come sempre buona lettura...
CAPITOLO 26:

VIVERE SOTTO L'OMBRA DEGLI ALTRI.

-Chiara-

Eravamo ancora lì,in quella dimensione che era solo nostra,in una galassia senza tempo,muti,senza dire una parola,solo i movimenti delle nostre labbra,ognuno in biancheria intima,e la nostra pelle a contatto,l'una all'altra...
"Ti amo" L'unica frase uscita dalle sue labbra,prima di abbandonarsi completamente al profumo della mia pelle e dei miei capelli a solleticargli il viso....
E un'ora era già passata senza che noi ce ne rendessimo conto,inebriati dal profumo dell'amore emesso dal nostro cuore.
Inizio a svegliarmi da quel turbinio di emozioni. mi allontano dal suo viso,sdraiandomi accanto a lui...
"Michael, anche io ti amo,scusami se ti ho mentito" Ed ecco che una lacrima solitaria scese dalle mie guance,ne uscì solo una le altre se ne starono dentro e allora mi abbracciai a lui, massaggiandogli il petto cn le mani.
Lui si girò verso di me,cingendomi la vita,posando le sue calde mani sul mio fondoschiena...
"Amore non ci pensare,tu sei mia e poi puoi avere contatti con chi vuoi,tu sei mia solo nel senso dell'amore,e poi nessuno sceglierebbe di avere come fidanzata,una donna incinta di un altro" Disse e incominciò a ridere sotto i baffi.
Io non lo guardai,sapevo che stava scherzando,ma nonostante tutto posai il mio sguardo serio sul suo divertito,lui mi guardò un attimo cercando di penetrare i miei occhi duri e piano piano ritornò serio facendo scomparire quel espressione divertita che aveva sul viso....
"Ovviamente tranne te,perchè sei talmente bella che anche se sei incinta ti vogliono tutti e infatti devo stare molto attento,tutti potrebbero rubarti da un momento all'altro" Disse e piano piano l'espressione sul mio volto,cambia,muta,si trasforma, prima dolce,poi sensibile,scherzosa,e infine innamorata,e piano mi riaccoccolo tra le sue braccia,a contatto con la sua pelle,con il suo amore e l'attrazione di esso ci spinge a riconsumare un bacio,creato da una forza immaginaria,unita da fili immaginari....

Neverland (Salotto).

Una borsa,con un cellulare,prende a suonare,il display si illumina e un nome compare, insistente, un rumore penetra il silenzio,la quiete.
Ma nessuno lo sente,suona a vuoto,senza una risposta,senza un motivo logico....

U.C.L.A Medical Center.

E quella persona era lì,seduta,ancora un pò assonnata,ha un telefonino in mano e spera che inizi a suonare da un moneto all'altro,che da quella bellissima villa io mi accorga di quella chiamata e che l'altro apparecchio faccia squillare il suo,minuti,secondi passano, ma il cellulare non suona, è spento e nessuno sarà in grado di farlo suonare se non io... Allora è lui a rifare il primo passo,ricompone il numero,tira un sospiro,e esita a premere quel piccolo pulsantino sul quale è rappresentato un telefono verde,pensa un attimo e poi si convince e riinvia la chiamata, uno squillo,due squilli,tre squilli,la segreteria....
Si arrende,appoggia il cellulare su un mobiletto accanto e lascia andare la testa sul cuscino,abbandonando essa ai pensieri,al silenzio,di quella stanza d'ospedale vuota,senza il sapore della persona che ti ama e cha ami al tuo fianco....

Neverland (Camera da letto).

Noi eravamo lì,senza sapere che cosa accadesse nel mondo,in quel preciso istante,e pensare che basterebbo scosatre le tende,o aprire gli occhi almeno una volta nella vita per capire realmente cosa succede.
Ma molte volte,si preferisce non aprirli,tenerli chiusi perchè se aperti provocano solo dolore,un dolore che milioni di perosne prvano,sulla pellle e sul cuore....
Ma in quel preciso istente ci sembrava di essere da soli,solo noi,in quella stanza piena di amore... Ma è vero che a volte basta pensare all'amore e ritorna o si ritrova?.
Non è detto,l'amore è come il destino segue il suo corso,a volte va bene a volte va male,a volte ti fa provare bellissime sensazioni altre volte no,tutto dipende da come deve andare, perchè ogniuno diu noi è segnato,come un tratto di pennarello indelebile indelebile,noi siamo segnati come quel tratto,quella macchia scura che molte volte ci fa sbandare,ma che ci fa sempre ritornare sulla diretta via....
In quel preciso istante,noi volevamo essere soli,solo noi senza nessuno che ci disturbi,che ci divida ma volevamo fermare quel momento per sempre,tenerlo solo per noi,segreto,intimo,protetto.
Non sapevamo che a pochi chilometri di distanza,c'era una persona che mi cercava e che avrebbe fatto di tutto pur di farmi diventare sua.... Tutto questo noi non lo sapevamo.....
Ad un certo punto,si sente una voce,è quella di Sarah che ci chiama... " Ragazzi,bambini,è pronto in tavola".
Io e Michael ci guardammo e poi scoppiammo in una sonora risata forse una delle ultime a essere spontanee...
" Amore è meglio che andiamo,non vorrei che poi da ragazzi buoni,diventassimo cattivi tutto ad un tratto senza una ragione" Disse e così ci alzammo,abbandonammo quel letto che ci era stato da protettore in quegli istanti di intimità assoluta...
Io ero imbambolata,ma dall'amore,e anche dalla visione di quell'uomo davanti a me.... Che mi amava e che mi avrebbe protetta da qualsiasi cosa,ma soprattutto che nn vedeva l'ora di farmi diventare sua davvero,rendedo conto anche la chiesa di questo amore....
Però questa cosa la sapeva solo lui,io,per l'ennesima volta ero allo scuro delle sue intenzioni...
"Amore sei irresistibile" Dissi mentre cercavo di abbottonarmi i bottoncini del vestito...
"Perchè?,c'è un motivo se dici questo,giusto?" Chiese e io per un'attimo contrinuai a fissarlo,a fissare i suoi occhi che erano alla ricerca della verità nascosta,cercai di parlare,ma la voce nn uscva,presi fiato,e con le mani che mi tremavano cercai di essere il più normale possibile....
"Non per dire,ma sei davanti a me in boxer,e cn quelle figure.... mi fai impazzire...".
Michael mi guardò dritto negli occhi,per un attimo smise di abbottonarsi alla camicià continuando a fissarmi, i suoi occhi erano bellissimi,erano uno spettacolo unico e spinto dal desiderio di riavere un contatto con me,si avvicinò,mi prese per i fianchi e mi avvicinò a se....
" Ti amo lo sai?" Disse e iniziai ad azzerare le distanze che nn permettevano alle nostre labbra di sfiorarsi,di riappartenersi ancora una volta... Di sentire il calore delle sue labbra sulle mie...
Ma Michael si rese conto che fuori da quella stanza c'era Sarah,lei,quella ragazza che era la sua domestica,ma anche un'ottima amica,da quando aveva messo in scena la finta morte,lei,e sua sorella erano state le più presenti,forse Janet,era l'unica che per prima si rese conto di quello che Michael provava,sentiva,e voleva....
L'aveva sentito con l'amore da sorella,da amica,perchè quando si è fratelli,si prova un'amore verso l'altro che è bellissimo,e di certo,non è come l'amore che si prova per la propria donna o uomo,è un'amore unico,indivisibile,improvabile con altre persone...
Ma per quanto un uomo può stare distante,dalla propria donna,se è nella stessa stanza con lui? è possibile che due persona che si amano,possano stare senza fare nulla per il loro amore?.
Domande,sempre e solo quelle in una storia d'amore,ma perchè non può vivere solo e senza dubbi e incertezze?, può essere una storia se nel corso di esse non ci siano litigate,dubbi e incertezze?.
No la risposta è no,perchè una storia è fatta di un inizio e uno svolgimento e come una favola c'è un amore,un amore che non esisterebbe senza interruzioni...
Ma in quel momento era un l'interruzione,Sarah,anche senza volerlo,aveva commesso quel interruzione ....
"Ragazzi,allora,è pronto!" Disse e Micheal si allontanò in fretta dalle nostre labbra,ricominciando a vestirsi... ^è sempre la solita lumaca,ma anche se sei una lumaca sarai per sempre il mio amore^ .
Michael,finalmente,era pronto,con la sua solita giacca rossa e pantaloni neri e mocassini neri,calze bianche, il suo solito abbigliamento,un abbigliamento che non era dei migliori o molto formali,ma se indossato con il cuore diventava un completo coi fiocchi... Finalmente era lì,davanti a me,tutto vestito e carino,mi avvicinai alla porta e piano piano la tirai a me,con un gesto semplice ma deciso...
Ecco che subito,mi ritrovo davanti lei,Sarah,era una donna sulla cinquantina,capelli marroni,gli occhiali legati al collo da una cordicella dorata...
Mi guardava,mi fissava,mi scrutava,e quel suo sguardo,così severo e cattivo mi incuteva timore....
Ci guardiamo a vicenda,io guardavo i suoi occhi,il suo sguardo e una persona che era dietro di me,interruupe quel momento di tensione che si stava creando su quel corridoio.
Interruppe il cattivo e il buono,dividendoci l'una dall'altra....
"Si Sarah abbiamo capito,scendiamo subito,devo parlare con Chiara in privato" Disse e lei si aggiustò gli occhiali sul naso,distolse lo sguardo da me e lo rivolse a Michael,lo guardò con sguardo deciso,di intesa,e poi si girò dirigendosi verso le scale....
Michael tirò un sospiro di sollievo,era riuscito ad allontanarla per poi parlare con me,con la sua donna,con la ragazza che presto gli avrebbe dato un figlio...

-Michael-

Si chiuse la porta della camera da letto alle spalle,e rivolse il suo sguardo sui miei occhi,accorgendosi che c'era un pizzico di malinconia,paura e tristezza nei miei occhioni azzurri...
"Amore cosa c'è?" Mi chiese avvicinandosi a me.
Intanto io,mi lasciai cadere sulle lenzuola del letto,su quelle lenzuola color oceano che rispecchiavano i miei occhi,senza capire quello che Michael mi stava chiedendo,quello che lui volesse capire...
Al vedere la mia reazione Michael si preoccupò,pensando che io non stessi bene,e mi raggiunse sul letto alla velocità della luce....
"Amore,stai bene?" La sua mano stava passando dietro la mia schiena e l'altra sulla mia guancia....
"Eh?,scusa Michael,è solo che Sarah,mi odia,non mi sopporta hai visto come mi tratta?" Lo guardai,i miei occhi azzurri si posarono sui suoi,scuri,avvolgenti,che ti infondono calore...
Lo guardai e lui guardò me,pensando che ero la sua donna ideale,la ragazza che stava cercando da tutta una vita.
Una ragazza che devi amare,ma soprattutto proteggere,tenere con te,aiutarla qualsiasi cosa le accada, e lui lo sapeva bene.
Mi aveva cercato per 40 anni e ora che mi aveva trovata,sapeva esattamente quello che doveva fare per farmi stare bene o solo per rendermi felice...
"Ma no,no che non ti odia,io la conosco e ti posso assicurare che lei è un'ottima persona,ora può sembrare così perchè non la conosci e lei non conosce te ma,devi stare tranquilla,è un bravissima persona" Mi disse.
Le sue parole mi raggiunsero,dolci,e calde come quelle di una mamma,una mamma che ti vuole proteggere,che vuole farti capire che la vita a volte ci può giocare degli inganni e che magari le cose che noi reputiamo brutte,possono essere belle...
Lo guardai ancora più intensamente negli occhi,per avere un contatto con lui,e lui mi guardò con sguardo da cucciolo indifeso che però vuole aiutarti... Senza pensarci su mi fiondai tra le sue braccia,alla ricerca di un pò di quel calore che da pochi anni a quella parte mi era mancato...

U.C.L.A. Medical Center.

Di nuovo quell’ uomo era lì,seduto,fissava il suo telefonino,che secondo dopo secondo non suonava,non dava segni di vita.
Si convinse di una cosa,avrebbe riprovato a chiamarmi un’ultima volta,poi avrebbe messo il telefonino sul silenzioso,avrebbe spento la luce di quella stanza che mandava odore di solitudine e si sarebbe addormentato,sotto quel cielo nero che lo scrutava dalla finestra…

Neverland ( Sala da pranzo ).

Io e Michael eravamo scesi,i bambini erano già a tavolo che ci aspettavano e appena ci videro spuntare dall’angolo della porta ci mandarono un sorriso smagliante…
“ Era ora,mamma papà ora si può mangiare?” Ci chiese il piccolo Blanket con già la forchetta in mano…
Tutti noi scoppiammo in una sonora risata e anche lui,contenti,perché finalmente eravamo diventati una famiglia…
Una famiglia unita,io,Michael e i bambini,tutti insieme,uniti….

U.C.L.A. Medical Center.

L’uomo misterioso,che non aveva ancora un volto per tutti noi,si era alzato coraggioso,vincendo ogni paura avvicinandosi alla finestra della stanza…
Guardò il cielo,le macchine che sfrecciavano,che dividevano in due il buio della notte….
Si decise a ricomporre il numero,e con quel poco coraggio che aveva spinse il bottone verde… la chiamata verso il vero amore era stata inviata…

Neverland.

Il cellulare prese a squillare, il rumore giunse alle orecchie dei bambini…
“Mamma… suona il tuo telefonino” Disse la piccola Paris…
Mi alzai di scatto,spaventata,chi poteva essere a quell’ora di sera?... I miei colleghi?... un’ emergenza?.
Raggiunsi il salotto,cercai il telefonino... lo presi e controllai il numero sul display…
Era lui… La persona che mi cercava,che dopo tutto il dolore che aveva arreato al mio cuore ritornava per riavere ciò che gli spettava da due anni…
Nel frattempo mi girai con ancora il telefonino che squillava fra le mani… Michael era di fronte a me…
Quello sguardo mi fissò,mi guardò mi penetrò il cuore e l’anima….
Ora che potevo fare?... Mentire a Michael o a Daniel?.

È vero il tempo serve per dimenticare per riflettere ma mai per pensare agli errori commessi,a volte noi vogliamo solo dimenticare ma non serve a nulla,perché la nostra anima e il nostro cuore continuerà a dirci che abbiamo sbagliato…
Chiar@95
00sabato 25 giugno 2011 17:53
Ragazze dopo mesi di attesa sono qua a scrivere...
stasera posto un'altro capitolo che sto finendo in questo momento...
Chiar@95
00sabato 25 giugno 2011 18:06
Eccolo...
Spero vi piaccia...

Un bacio… Chiara.
I pensieri di Daniel sono con questo segno @.

CAPITOLO 27:

REALTÀ O MENZOGNA?

- Chiara –

Il cellulare squillava, gli occhi di Michael mi scrutavano, prima tranquilli, poi perplessi, poi preoccupati…
Ed io stavo lì immobile senza spiccicare parola senza battere ciglio, la mente occupata da tanti pensieri, a chi mentire…
D’un tratto i ricordi si fecero spazio nella mia testa, Io e lui anni prima, la nostra casa, i nostri baci, le nostre risate…
Ma nessuna emozione si mosse in me, in quel momento, solo un dubbio, solo una paura, quella di perdere la persona che amavo veramente…

U.C.L.A. Medical Center

Uno squillo, due squilli, e la mia voce che non arrivava che si faceva attendere…
Nessuna risposta.
Per un attimo, pensò di essere uno stupido, pensò di sbagliare, e che non sarebbe servito a niente cercarmi, dato che aveva buttato all’aria tutto lui.
Solo che questo pensiero fu solo un flesh, poi ritornò a perdersi tra quegli squilli.

- Chiara –

Squillava, continuava vibrarmi tra le mani, quel suono che stava diventando solo fastidioso.
Mentre Michael iniziò a preoccuparsi per tutto quello che stava succedendo…
Dovevo prendere una decisione, ma quale era la più sensata?...

-Michael-

= Perché non risponde, perché non vuole incontrare il mio sguardo, cosa sta accadendo… Chi c’è all’altro capo del telefono?.
Un’ emergenza?, un amico?, o… =
La paura che potesse essere quel essere riluttante di Daniel, comparve sul suo cuore, iniziò a battere forte, sempre più forte, tanto che se lo sentì in gola, poi con un fil di voce…
“ è Daniel… vero?”
Quelle parole mi colpirono, colpirono il mio cuore già spaventato…
Non avevo il coraggio di rispondere, mentre Michael mi guardava con aria interrogativa e spaventata allo stesso tempo…

- Chiara-

Non sapevo cosa fare, ero rinchiusa tra due muri imbattibili,…
La paura si impossessò di me, del mio cuore, e della mia mente…
^ E ora?, cosa faccio?, rispondo a Michael e butto giù a Daniel?, o mento a Michael e rispondo a Daniel?. Ho paura, non voglio perdere Michael, è tutto quello che ho… ^
Con un fil di voce pronunciai quelle due lettere… “Si”…
I suoi occhi si velarono di rabbia e tristezza, mentre, dalle porte dei miei uscivano le lacrime.
Noi non eravamo gli unici ad essere tristi, i bambini assistevano alla scena, senza una parola, senza un movimento, solo i loro occhi tristi, testimoni di un altro problema…

-Michael-

Rimase in silenzio, senza spiccicare parola, I suoi occhi parlavano per lui, il suo sguardo si fece cupo, duro, serio, quasi mi incuteva paura…
Iniziò a muoversi verso di me, un passo, poi un altro, poi un altro ancora, fino a che non mi fu vicino.
Lo guardai, mentre una lacrima era appena uscita dai miei occhi, correndo lungo la mia guancia.
Tese la mano verso di essa poi con il pollice interruppe quel percorso che si stava formando.
Poi mi prese per i fianchi, mi avvicinò al suo petto, mi abbracciò.
Il suo calore ed il suo profumo iniziò a fare parte di me, quel calore che per due anni mi era stato privato,quel calore che solo la persona che ami e che ti ama ti può trasmettere!

U.C.L.A. Medical Center.

Ancora con il telefonino in mano, nessuna risposta, interminabili squilli che erano destinati al silenzio, e al buio di un attesa lunga giorni.
Staccò l’apparecchio dall’orecchio, poi con un sospiro interruppe la chiamata, voltò lo sguardo verso in comodino, una foto, io e lui…
Anni indietro passati insieme, anni indietro felici senza nessuna lontananza, senza nessuno che ci dividesse, proprio come una vera famiglia…

Neverland (Salotto).

Il telefonino si placò, un ultimo squillo poi tutto tacque…
Ero ancora tra le sue braccia, tra la forza, con il suo calore che mi rassicurava,come poche ore prima cullata dalle sue braccia,a contatto con la sua pelle…
In quel istante mi sembrava di essere in paradiso,di essere di nuovo in una dimensione magica… Dove i problemi sono solo un dettaglio, dove tutto diventa semplice, dove ci si sente protetti e al sicuro…

-Michael-

Gli sembrò di nuovo tutto magico,ora che sapeva tutto,ora che aveva la verità tra le mani.
Aveva l’occasione di mettere a posto le cose,solo gli mancava un piano, un piano efficace che facesse allontanare Daniel…
= Si,adesso che so chi è la persona che fa preoccupare la mia donna lo sistemo..., mi chiedo come faccia a non capire che è tutta colpa sua,se la voleva perché l’ha abbandonata?,perché non è stata con lei nel momento del bisogno?,perché ha pensato solo alle sue paure invece di ascoltare il suo cuore?... Non mi interessa, tanto è tardi per lui… Si, è troppo tardi... =
Sembrava quasi sollevato e contento di quel pensiero, quel pensiero che come al solito sarebbe rimasto allo scuro della mia mente, che non si sarebbe mai mescolato con i miei…

-Chiara-

Michael continuava a stringermi a se, continuava a trasmettermi calore e forza…
Solo non capivo questa sua reazione, non capivo il perché del suo silenzio…
Quasi tutto questo tacere mi spaventava, mi preoccupava e non facevo altro che domandarmi il perché… perché tutto dovesse capitare sempre a me…
All’improvviso mi sentii debole, senza forze, tutto intorno a me iniziò a girare come se fossi al luna park solo che io ero andata sulla giostra sbagliata, sulla giostra degli orrori…
Viki, accorgendosi della situazione,, decise di prendere i bambini e portarli con se a tavola almeno loro avevano bisogno di mangiare…
“ Bambini dai, non è il caso che stiate qui, è tutto a posto torniamo a mangiare “.
Io, assorta tra i miei pensieri e tra i miei giramenti di testa, non mi accorgevo di quello che accadendo intorno a me… Avevo solo tanta voglia di piangere e di abbandonarmi alle forti braccia di Michael… L’unica persona che comprendeva veramente quello che stava succedendo…

-Michael-

C’era bisogno che riprendesse in mano la situazione, c’era bisogno di parlare e di rompere quel silenzio… Infatti quando bimbi scomparvero dietro la porta della cucina disse…
“Amore è meglio se andiamo di là così ti siedi sul divano e ti calmi”
“Ok” Non avevo nemmeno la forza di parlare,solo queste due lettere che fecero intendere il mio consenso, mentre Michael mi accompagnava, nella stanza accanto…

Cosa sarebbe accaduto ora, ora che tutto era di nuovo circondato dal fuoco?...
Chiar@95
00martedì 28 giugno 2011 11:55
Ragazze mi sembra giusto scrivere qua... quello che ho scritto in Dangerous fan fiction...
Se a nessuno interessa questa fan fiction evito di postare ancora...
Mi dispiace.. ma è inevitabile...
A voi il giudizio...
Grazie dell'attenzione...
Con affetto...
Chiar@95.
Girl In The Mirror.95
00sabato 9 luglio 2011 17:38
Chiara, tesoro...non dirlo nemmeno per scherzo! Che sia per gli altri o per te stessa...se ne hai voglia, desiderio, necessità, bisogno...tu devi scrivere! Perdonami se ho fatto tardi nel venire a leggere gli ultimi due capitoli...ma come tu sai mi sono occupata di bambini nelle ultime tre settimane, e non ho spesso nemmeno un secondo del mio tempo al computer. Ora sono entrata in questo topic, e sono più che pronta a dirti che non ne uscirò senza aver letto ciò che ti ho promesso. E lo faccio perché voglio farlo...non perché te l'ho promesso.
Ti abbraccio,


Viki


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Eccomi di nuovo qui, dopo aver letto il capitolo che hai postato. A me sembra molto bello che Michael e Chiara siano l'uno la forza dell'altra, perché è la sola cosa di cui si ha bisogno nei momenti più difficili. Io l'anno scorso, per paura di perdere la meravigliosa amicizia che prima mi legava ad una persona, l'ho lasciata, nonostante ne fossi innamorata. Questo sentimento non ha davvero età, e non credo possa essere mai biasimato. Perdona la mia parentesi, ma...quando ho letto la parte in cui Michael pensava a Daniel...non ho potuto fare a meno di pensare che io stessa mi attribuisco quelle colpe, e che è tardi anche per me, ormai.
Aspetto il prossimo capitolo, tesoro...


Viki


Chiar@95
00lunedì 15 agosto 2011 14:54
Grazie, mi sono commossa nel leggere le tue righe..
Posterò, oggi, al costo di addormentarmici davanti al pc, ho bisogno di scrivere e soprattutto di sapere che quello che scrivo possa far vivere emozioni anche a voi... vi voglio bene...
Viki, mi sei mancata...
Chiar@95!
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