This is it fan fiction (in corso). Rating: verde

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tinafanMJJ
00martedì 11 maggio 2010 20:59
Bravissima continua presto!!
Fr@ncy=)
00martedì 11 maggio 2010 21:00
si si vogliamo il 7!!!
Chiar@95
00martedì 11 maggio 2010 21:05
va bene,eccolo.
aspettate non lo trovo...
ah,no,che scema è nella chiavetta,trovato...

CAPITOLO 7:

DUBBI.

Driiiiiiin.
^Ma che cavolo,sta sveglia suona nel momento sbagliato,che ore sono?^.
Sollevai la testa per guardare l’orario,sperando che fosse suonata in anticipo….
“Odiooooooo!,Vikiiiiii” Urlai cercando di levarmi il pigiama.
^Non è possibile,ogni volta che devo andare a lavorare è un macello^.
Cercai di non strazzarmi per terra mettendomi i pantaloni e la maglia e corsi in cucina.
Avevo ancora gli occhi addormentati e cercai di mettermi seduta sullo sgabello,della cucina.
Viki mi guardava divertita,non riusciva a capire se ero un tasso o una talpa,da non capire quando mi dovevo alzare.
Presi il mio cornetto e iniziai a dargli dei morsi veloci….
“Chiara,ma stamattina che ti prende?” Chiese ridendo sotto i baffi.
“Sono in ritardissimissimooooo”.
“Sono solo le 6 e mezza,fai con calma tanto a chiamato Lucy,una tua collega,e ha detto che tu puoi attaccare alle 8” Disse andando in camera sua.
^Cosa?,le 8,e se mi fanno staccare alle 2,proprio quando arriva Michael?,no,io devo andare prima,alle 2 devo per forza essere all’aeroporto^.
Presi il bicchiere con il succo all’arancia e lo bevvi in fretta,mi alzai dallo sgabello e appoggiai i piedi nudi sul pavimento.
Un brivido mi percorse la schiena,il più velocemente possibile cercai di raggiungere la mia stanza.
Aprii l’armadio,presi un paio di jeans e una maglietta a maniche corte,le ballerine e un copri spalle.
Ritornai in salotto e Viki era sulla porta con il mio giubbotto e le mie chiavi….
“Questo e queste” Disse porgendomele.
“Grazie ,ci vediamo a mezzogiorno,prepari tu da mangiare?” Chiesi con sguardo dolce.
“Si,ma ricordati che dobbiamo anche scegliere il vestito,per oggi alle 2” Disse con sguardo da furbacchiona.
“Si lo so,ciao Angel” Le dissi,le stampai un bacio sulla guancia e poi via!....
Era mio solito chiamarla con molti aggettivi,tra cui,tesoro Angel ecc.
Tutti aggettivi che mi erano stati insegnati a scuola con le mie compagne di scuola,ma soprattutto da lei,Viki.La mia dolce amica.
Ero sul pianerottolo e decisi di scendere a piedi dato che l’ascensore era fermo al piano di sopra e sicuramente c’era la vecchietta rimbambita e lumacona che non sa neanche cos’è una televisione ^Ah si lo sa,tanto che non si può nemmeno dormire,dato che la tiene a tutto volume^.
Arrivai al portone e mi diressi alla macchina,il cielo era ancora coperto di quello strato scuro,qualche raggio di sole spiccava tra le nuvole,che ricoprivano tutta Los Angeles.
Raggiunsi al mia macchina e con uno scatto abile entrai,girai lo specchietto retrovisore verso il viso e mi sistemai il trucco,dato in fretta e furia.
Accesi il motore e anche se mi sarebbe piaciuto stare a casa a dormire,partii verso l’ospedale.
Arrivai alle 7 e mezza,scesi e chiusi l’auto con il telecomandino attaccato al portachiavi e mi diressi in sala ascensori.
Sapevo che quella mattina non sarei stata tanto brillante sul lavoro perchè avevo la mente fissa su un solo pensiero....MICHAEL.

*New York*

=non vedo l’ora di partire,quand’è che annunciano l’apertura dell’imbarco?.
Uffa,qui sono tutti lenti,ma non si può aspettare una giornata intera=.
Michael era lì,seduto su un panchina fuori dall’imbarco,aveva la sua valigia con il trolley,e aspettava che il suo collaboratore e l’apertura dell’imbraco fossero pronti.
Aveva un cappello da sole e i soliti occhiali a coprirgli gli occhi.
“L’IMBARCO PER LOS ANGELES è APERTO AL PUBBLICO” Annunciò la voce di una donna sulla trentina.
=Era ora,pensavo ci facessero fare notte=,si alzò di scatto e afferrò il trolley con la mano destra,sulla quale c’era ancora un graffio.
Il graffio che si era procurato il 24 di giugno,prima di iniziare le prove per il concerto.
Nel suo camerino c’era un ferma carte e appoggiando la mano su di esso e ritirandola velocemente si era fatto quel graffio.
Non riusciva a dimenticare a quando gli mancasse il suo amato pubblico,ma sapeva che tra poco lo avrebbe riconquistato.....
“Daniel,prendi tu il trolley” Disse gentilmente al suo collaboratore.
“Si,ma cos’hai,ti vedo pensieroso” Disse Daniel afferrandolo con la mano sinistra.
“In aereo ti spiego” Disse calandosi la visiera del cappello sul viso.
Nessuno poteva riconoscerlo,ormai erano passati mesi dalla sua “Finta” Morte e tutti credevano che fosse morto davvero,ma non era così.
Raggiunse l’imbarco e porse i biglietti,come una persona qualunque.
Non era abituato a tutto questo,di solito questo lavoro lo facevano i boodyguard e ora doveva farlo da solo,non c’era nessuno che lo proteggeva,e questo lo rendeva contento,contento di vivere finalmente una vita come tutti.
Entrò in aereo e prese il suo posto,intanto il suo collaboratore sistemava il bagaglio a mano nella stiva sopra il sedile.
Finita la manovra si sedette accanto a michael.....
“Ora mi dici perchè sei così pensieroso?” Chiese a Michael.
“Ho incontrato una ragazza” Disse sistemandosi gli occhiali.
“Ahhhh,ma come lo dici a Sofia?” Chiese.(Sofia era la ragazza che aveva prima della sua “Finta” Morte,Ho messo quel nome perchè non so se aveva una ragazza e il nome di essa)
“Non mi importa di lei,non mi è mai piaciuta,stavo con lai solo per compassione,mi voleva bene ma non posso dire che io la amavo come lei amava me” Disse girandosi verso il finestrino.
“Ah,ma come si chiama?” Chiese con sguardo da furbacchione.
“Ohi,sei troppo curioso,un po’ di privacy” Disse ridendo.
“E dai” Disse con sguardo da cucciolo.
“Si chiama Chiara e lavora al U.C.L.A MEDICAL CENTER di Los Angeles,contento?” Disse.
“Ah,è un medico,bene,perfetto” Disse con sguardo malandrino.
“Ehi,prova a rubarmela che ti faccio vedere io” Disse “Può essere solo mia” Disse.
“Ah,ti sei innamorato veramente eh?”.
=Oddio mi sto incasinando con le mie stesse mani,e ora come faccio?=.
“Ma no,non sono innamorato,è solo che non voglio che qualcuno la prenda con se” Disse “Nel senso che,non voglio che la facciano del male”.
“Ok,ho visto che cerchi di arrampicarti sugli specchi per non darlo a vedere,ma io ci sono arrivato lo stesso,tranquillo,il tuo segreto è al sicuro” Disse appoggiando la testa allo schienale e iniziando a riposare.
Passarono venti minuti buoni e ad un certo punto si sentì il rumore dei motori e il capitano di allacciare le cinture perchè si decollava.
=Ecco finalmente si parte,Chiara ti sto raggiungendo,mia dolce principessa=.

*Los Angeles*

Arrivai nel mio studio e vidi che avevo lasciato il camice sulla sedia,mi levai il capotto e andai nello spogliatoio femminile per mettermi la tuta verde da medico,mi misi il camice bianco,il cartellino e andai in sala medici.
Avevo quasi fretta,infatti i miei piedi facevano a gara per stare uno davanti all’altro.
Arrivai e vidi tutti i miei colleghi che mi guardavano con aria triste.
“Che c’è?” Riuscii a pronunciare solo quello,solo quelle parole,quelle poche lettere uscirono dalla mia bocca.
Ero intimorita dai loro sguardi ma cercai di rimanere calma.
“Chiara,finalmente sei arrivata,ti dobbiamo dire una cosa molto importante” Disse lucy,uscendo dal gruppo.
“Che è successo?” Chiesi.
“Tra poco le ambulanze arriveranno a raffica,perchè c’è stato un incidente aereo” Disse Susy.
“Cioè,dove?” Chiesi,ero già spaventata perchè si trattava di un disastro aereo.
“Vicino a New York” Dissero.
Mi sembrava di morire,Michael era a New York....
“Cosa?” Dissi “Non è possibile” Dissi,mentre una lacrima mi solcava il viso.
“è così,ma perchè piangi?” Chiese Lucy venendomi accanto.
“No,non è così” Dissi “Ho un amico che stamattina partiva da New York per Los Angeles,e se l’aereo è il suo?” Dissi tra le lacrime.
“Ma no,vedrai che non sarà il suo,te intanto siediti e stai calma” Disse facendomi accomodare su una sedia.
Iniziai a piangere peggio di una fontana,Michael partiva oggi,era un disastro tra 2 aerei e a quell’altezza potevano essere ben pochi i sopravvissuti.
Le mie colleghe mi stavano vicino e cercavano di mettermi coraggio anche se ce n’era una che non mi sopportava....
“Ora basta,Sei o non sei un medico,allora fai il tuo lavoro” Disse quella collega a cui stavo sulle palle,il suo nome era Sofia e pensava di essere il capo di tutto quando pochi mesi prima aveva fatto morire un paziente di appendicite.
“Ancora piangi?,in questo ospedale non ci servono delle piagnucolone ma dei medici efficienti” Continuò urlando “Se devi piangere vai a casa,perchè se ti cade un’altra lacrima sei licenziata”.
“Ora basta” Disse Lucy “Sul disastro aereo c’era un suo caro amico,vorrei vedere te al suo posto,ma sicuramente te non saresti stata a piangere perchè di cuore non ne hai,hai solo spazio per l’orgoglio” Disse andandogli in contro come un cane infuriato.
“Ora ti ci metti anche tu?,licenziate entrambe?” Chiese seria senza essere spaventata.
“L’unica persona che dovrebbe essere licenziata qui dentro è lei” Disse il direttore a Sofia “Chiara è un ottimo medico e a differenza di lei non fa morire le persone di appendicite,ma è un medico che ha salvato la vita a persone in fin di vita” Continuò “Ora vada a prendere le sue cose è licenziata” Disse.
“Ma io,volevo solo...”.
“Lei non voleva niente,sparisca dalla mia vista” Continuò “Chiara,ce la fai ad andare a farti dare i tabulati via fax dall’aeroporto,con le foto delle persone sui due voli?” Il direttore si avvicinò a me,era giovane e quasi mi faceva la corte.
“Si,direttore” Dissi asciugandomi le lacrime.
Mi alzai,ringraziai tutte le mie colleghe e andai nel mio studio e chiamai,l’aeroporto....
Una giovane donna mi rispose al telefono e disse che via fax me li avrebbe inviati.
Poco dopo sentii il fax suonare e i fogli iniziarono a uscire.
Quando tutti furono stampati,li presi in mano, e iniziai a guardarli,a guardare le foto una per una ma quella di Michael non c’era.
Ero felicissima,il mio principe non era tra quelle carte...
Sentii qualcuno bussare alla porta del mio studio.....
“Chiara sono Susy,posso entrare?”.
“Si” Dissi.
Entrò piano piano e fu contenta nel vedere che sul mio volto,c’era un sorriso e non il pianto di poco prima.....
“Oh,finalmente i, tuo sorriso,hai controllato i tabulati?” Chiese.
“Si,e il mio amico non c’è” Dissi abbracciandola.
“Sono contenta,ora andiamo perchè tra elicotteri e ambulanze usciremo fuori di qua che saremo pazze” Disse ridendo.
Scattai in piedi e andammo a fare il nostro lavoro.
Tra poche ore tutto questo sarebbe terminato e avrei rivisto il mio principe.............
DangerousLucy
00martedì 11 maggio 2010 21:21
Grande Chiara!! sembra una puntata di ER!!! manca solo george clooney!!!! ehheheheh bello continua e grazie per la mia partecipazione...sono onorata!!!

kiss kiss

Lu
Fr@ncy=)
00martedì 11 maggio 2010 21:23
mamma mia chiara, ero già pronta a pensare il peggio!!!
per fortuna non è in quei tabulati=)))))

Tra poche ore tutto questo sarebbe terminato e avrei rivisto il mio principe.............

non vedo l'ora che passino queste poche ore=)))
Chiar@95
00martedì 11 maggio 2010 21:34
Grazie,ma davvero vi piace?.
Io la trovo una cavolata unica e sola,faccio pena a scrivere.
Voi che ne pensate?.....
Michael's fan
00martedì 11 maggio 2010 21:41
certo che ci piace; che domanda?!?
DangerousLucy
00martedì 11 maggio 2010 21:44
Re:
Chiar@95, 11/05/2010 21.34:

Grazie,ma davvero vi piace?.
Io la trovo una cavolata unica e sola,faccio pena a scrivere.
Voi che ne pensate?.....




cosa penso? che sei giovane e che puoi migliorare giorno per giorno!! quindi piccola ogni nuova storia ti arricchisce, ti stimola a fare meglio! Non mollare e continua!! vedrai che noterai i cambiamenti che farai da sola!!

Un abbraccio

Lu
Fr@ncy=)
00martedì 11 maggio 2010 21:44
Re:
Chiar@95, 11/05/2010 21.34:

Grazie,ma davvero vi piace?.
Io la trovo una cavolata unica e sola,faccio pena a scrivere.
Voi che ne pensate?.....




non devi assoltamente smontarti così!è bella, scritta bene e originale.
tu ha fantasia e hai saputo asprimerla non con una, ma addirittura con 2 fan fiction.
io ne ho una in mente ma non ho il coraggio di postarla, pensa un po'!
devi solo essere orgogliosa di quello che stai facendo [SM=g27811]
Chiar@95
00martedì 11 maggio 2010 21:48
Cerco di finire il nuovo capy e di postarlo stasera,o sennò domani.
Sono già alla terza pagina,diword,è un pò lunghetto.
Vi lovvo,ah francy,posta la tua ff è un ottimo modo per ringraziare Michael.
E credo che ti serva per sentirlo sempre più vicino.
cmq grazie,vi lovvo.
I love you all.
DangerousLucy
00martedì 11 maggio 2010 21:50
Re: Re:
Fr@ncy=), 11/05/2010 21.44:




non devi assoltamente smontarti così!è bella, scritta bene e originale.
tu ha fantasia e hai saputo asprimerla non con una, ma addirittura con 2 fan fiction.
io ne ho una in mente ma non ho il coraggio di postarla, pensa un po'!
devi solo essere orgogliosa di quello che stai facendo [SM=g27811]




Non vuoi postarla? ma sei fuori? cosa leggono i miei occhi!! quanto mi piacerebbe essere io a riempirti di "quando posti?". sarei una tua lettrice di sicuro mia cara Francy!!! dai un pò di coraggio e viaaaa!!!

Fr@ncy=)
00martedì 11 maggio 2010 21:51
vedremo...devo trovare un finale appropriato=)
Chiar@95
00martedì 11 maggio 2010 22:20
Scusate,stasera non posso spostare perchè non l'ho finito.
Domani,lo prometto.
Notte notte,
Vi lovvo tutte.
Fr@ncy=)
00martedì 11 maggio 2010 22:29
ok aspetteremo=)
notte
Girl In The Mirror.95
00martedì 11 maggio 2010 22:38
Non dire cavolate, te lo dico sempre che sei bravissima, e HO RAGIONE! [SM=g27828]
Io aspetto quello nuovo eh... [SM=g27823]
Ti lovvo. [SM=x47938]
tinafanMJJ
00mercoledì 12 maggio 2010 13:46
Continua presto..non vedo l'ora di leggere dell'incontro
Chiar@95
00mercoledì 12 maggio 2010 19:39
Grazie a tutte,finalmente ho terminato il capy 8.
Non vi anticipo nulla,spero che sia all'altezza delle vostre aspettative.
Vi lovvo....

CAPITOLO 8:

L’INCONTRO.

*Michael*.

Michael stava volando e non sapeva minimente cosa era accaduto a quei due aerei,erano quasi le 12 e tra poco sarebbe atterrato a Los Angeles.
Voleva solo rivedermi,non gli importava se avevo fatto quella scenata,gli importava solo che io avessi capito,capito perchè aveva fatto quello che aveva fatto.
“Daniel,secondo te,a che ora atterriamo?” Chiese Michael.
“Non lo so,attorno alle due” Disse.
“Speriamo” Rispose.
Si alzò,prese il suo bagaglio a mano e ne estrasse un libro,il libro di Peter pan.
Iniziò a guardare le figure che c’erano e gli venne in mente la sua infanzia.
La sua infanzia rubata dal padre padrone,che vuole solo i risultati,che non gli importa del sorriso dei figli.
Sentì il bisogno di piangere e allora andò nel bagno,si chiuse dentro e iniziò a piangere.
Lui era scappato perchè voleva trovare finalmente un po’ di pace,ricominciare da capo anche se ormai era troppo tardi.
Prese i fazzolettini da dentro la tasca della sua giacca e si asciugò le lacrime,aprì la porta e ritornò alla sua postazione.
Voleva solo arrivare da me........

*Chiara*

Eccomi lì,ancora in turno,non avevo ancora staccato e continuavano ad arrivare ambulanze con malati in fin di vita,il disastro aereo era stato un disastro.
Tutti gli ospedali di New York erano pieni e i malati gravi li mandavano tutti da noi.
Era un caos,parenti che urlavano e genitori che volevano sapere se i piccoli che erano con loro in viaggio ce l’avevano fatta.
Stavo tornando nel mio studio,quando sento qualcuno che mi prende la manica del camice.....
“Aiutami ti prego” Era una bambina di circa 13 anni che era piegata e aveva una ferita all’altezza dell’addome.....
“Oddio,ma tu sanguini” Dissi soccorrendola.
La presi in braccio e la portai nel mio studio.
Aveva le lacrime agli occhi,e la mano sulla ferita.
La sdraiai sul lettino del mio studio e chiamai Lucy per farmi aiutare....
“Piccola stai calma ora ci siamo noi” Le dissi.
La porta del mio studio si aprì di botto,per poco non presi un colpo....
“Chiara,che è successo?” Chiese Lucy andando vicino alla bambina.
“Non lo so,mi afferrato la manica e mi ha detto di aiutarla,ha una ferita profonda e secondo me ha perso molto sangue” Dissi cercando di disinfettare la ferita.
“Si vede,vado a prendere le cose per le analisi così possiamo capire di che gruppo e fargli una trasfusione” Disse.
“Si ma la ferita è profondissima,bisogna operarla”.
“Le sale sono tutte occupate” Disse.
“Bene ,perfetto,vammi a prendere gli oggetti,la operiamo qua” Dissi.
“Qua?” Chiese stupita.
“Si,non posso lasciarla morire” Dissi.
Andò in fretta a prendere tutto il necessario,avevo paura a operare una ragazzina così piccola dato che ero solo un cardiologo ma dovevo farlo,l’unica possibilità che aveva quella povera bambina eravamo noi due.
Iniziammo l’operazione,passò un’ora e arrivarono anche altri infermieri ad aiutarci nell’operazione.
Gli dissi di andare a cercare i genitori quando tornarono mi dissero che li avevano trovati e che li avevano fatti accomodare fuori dal mio studio....
L’operazione si concluse mezzora dopo nel migliore dei modi,avevo salvato la vita ad una bambina di solo 13 anni,nonostante tutte le nostre paure noi avevamo fatto un ottimo lavoro....
“Finito!,chiudi tu?” Chiesi all’infermiere.
“Si,dottoressa” Disse facendosi passare gli strumenti.
MI avviai alla porta dello studio,cercando di trovare le parole per dire ai genitori una notizia bellissima.
Misi la mano sulla maniglia,feci un lungo respiro e aprii la porta....
“Dottoressa,nostra figlia?” Chiesero con le lacrime agli occhi.
MI calai la mascherina e mi levai la cuffia,feci un altro respiro....
“è andato tutto alla perfezione,la bambina è fuori pericolo,gli organi interni sono a posto e respira da sola,non è neanche in coma” Dissi,tutto d’un fiato.
I genitori si abbracciarono e le lacrime di gioia comparvero sui loro occhi la mamma si sedette sulle sedie e mise le mani sul volto....
“Tra poco potrete vederla ora stiamo chiudendo la ferita” Dissi.
“Ma respira da sola?” Chiese il padre.
“Si,però ora la mettiamo in una stanza e le metteremo una mascherina è ancora molto debole” Dissi.
Piano piano mi voltai e ritornai dentro e vidi che era tutto terminato.
La bambina la portarono in terapia intensiva e sgombrarono il mio studio da tutti gli oggetti.
Ritornò tutto come prima,erano le 13 e Lucy entrò,si complimentò e io feci lo stesso.
Mi cambiai di corsa e poi scesi la piano terra dove i miei colleghi mi attendevano.
Il caos era sparito e ogni volta che ognuno mi vedeva sorrideva....
“Chiara,sei stata grande” Disse Susy.
“Grazie,ho fatto solo il mio dovere” Dissi. “Scusate vado un po’ di fretta,devo staccare e andare a prendere il mio amico all’aeroporto” Dissi sorridendo.
“Bene,vai pure,ci vediamo domani” Dissero.
Aspettai l’ascensore ed entrai,non vedevo l’ora di arrivare a casa e fare una doccia fredda.
Il mio cuore batteva ancora a mille,mi ero presa una responsabilità enorme,ma non batteva più per quello,ora batteva solo per Michael.
L’ascensore arrivò al piano sotterraneo e raggiunsi la mia macchina di corsa.
Mi ci infilai dentro e partii,misi su un cd e la canzone This is it,era l’ultima canzone di Michael nuova che era uscita e così la misi su.
Mi lasciai trasportare dalla musica che azzerò tutta la mia mente,lasciando spazio ad un solo pensiero,... lui.
Il mio principe era il mio unico pensiero,l’unica cosa a cui volevo pensare.
Arrivai a casa,parcheggiai ^Benedetto il parcheggio privato^,scesi dall’auto,la chiusi e mi avviai al portone,lo aprii e aspettai l’ascensore.
Arrivai la piano 3 dove era il mio appartamento,infilai le chiavi nella toppa ed entrai.
Viki era in cucina e sentii la sua voce squillante....
“Ben tornata”.
“Si,è stata un giornata durissima,ora vado a farmi una doccia,mangio e scappo” Dissi,andai in camera mia velocemente,presi la mia biancheria e andai in bagno.
Mi buttai sotto l’acqua e cercai di allontanare da me tutti i brutti ricordi.
Feci una doccia veloce,mi asciugai i capelli e andai in cucina a pranzare e poi in camera.
Prima c’ero entrata di sfuggita e adesso entrandoci con l’intenzione di cercare qualcosa notai un pacco sul mio letto.
Mi ci avvicinai lentamente,levai il fiocco e presi il bigliettino:
Cara mia dolce amica.
Credevo fosse giusto farti un regalo,sperando che tu m faccia conoscere e vedere anche solo una volta il mio mito,apri il pacco e scopri il premio.
Baci,Viki.
Letto il biglietto mi precipitai ad aprirlo e un vestito azzurrino sii affacciava ai miei occhi facendoli brillare,le perline che erano lungo tutta la scollatura davanti e dietro,brillavano sotto la luce che penetrava dalle finestre.
In correlato c’era anche una borsetta dello stesso colore.
Lo infilai e poi andai da Viki che stava ripulendo.
Piano piano,senza far rumore andai da lei e le misi le mani sugli occhi.
“Chi sono” Dissi.
“Tu” Disse.
“Esatto” Dissi cercando di fare muovere le balze del vestito.
“Ti sta benissimo,sono contenta che ti stia,ora abbiamo risolto il problema vestito”.
“Si,ti voglio bene,sei la migliore amica che io potessi avere”.
“Adesso,ti voglio bene anche io,m ora sono quasi le 2 devi andare” Disse.
“Si,ci vediamo dopo” Dissi,
Agguantai il copri spalle e le chiavi,mi ritrovai nel pianerottolo e scesi a piedi.
Aprii il portone di legno colore marrone scuro e iniziai a correre per arrivare alla macchina.
Arrivai ed entrai una ripassatina al trucco e poi,via,verso l’aeroporto.
Arrivai pochi minuti dopo.Il mio cuore batteva a mille per l’emozione,ma cercai di rimanere quantomeno presentabile.
Parcheggiai la macchina e scesi,mi misi gli occhiali da sole e iniziai a camminare verso l’entrata.
Arrivata dentro mi misi gli occhiali sui capelli e chiesi alla guardia di turno….
“Scusi,mi sa dire dov’è,l’uscita dei passeggeri che arrivano col volo di New York.
“Signorina,deve andare sempre dritto e poi dopo il distributore a destra” Disse cortesemente.
“Ok,grazie” Dissi.
Seguii le indicazioni della guardia di turno e cercai di non perdermi per quel labirinto.
Era un aeroporto enorme pieno di foto di aerei quando arrivai davanti a un uscita di un imbarco.
Vidi che era l’uscita di quelli che arrivavano da New York.
Aspettai che arrivasse il mio angelo.
Quando non lo vidi tutto coperto da occhiali e cappello.
Alzai la mano per farmi vedere e lui mi corse incontro,mi abbracciò fortissimo e mi sorrise….
“Da quanto non ti vedo,sei stupenda” Disse.
“Grazie” Dissi mi avvicinai al suo orecchio “Stai meglio maglio senza barba finta,e senza cappello da sole,stai bene solo con il cappello alla Billie Jean” Gli dissi nell’orecchio.
“Davvero?,allora quando saremo solo noi ti farò tutti i miei balletti” Disse ridendo.
“Per me va bene” Dissi “Ora andiamo a fare un giro?” Chiesi.
“Esatto,vieni principessa” Disse,mi strinse la mano.
Il mio cuore iniziò a battere all’impazzata,tanto che lui quasi lo sentiva.
Continuammo a camminare e arrivammo alla mia macchina,presi il suo trolley e bagaglio e lo misi dentro al bagagliaio e poi partimmo.
Andammo nel parco sotto casa mia,pieno di fiori,pieno di aiuole,ma soprattutto pieno di rose.
^Le rose,il mio fiore preferito e credo anche suo dalla faccia che fa,devo iniziare a fargli domande,su come è stato il viaggio,ma come faccio?,sembra così imbarazzato,lo faccio io il primo passo?^.
Iniziai a tormentarmi di pensieri mentre lui avvicinò la sua mano alla mia e la strinse.
Mi sembrava di morire,il cuore mi saltò in gola ma cercai di rimandarlo giù,continuai a camminare ma poco dopo con la faccia pallida mi sedetti di scatto su una panchina....
“Ehi,principessa non stai bene?” Chiese sfiorandomi le guance.
“Si,sto bene,è che non uscivo con un ragazzo da molti anni” Dissi.
“Appunto,ma io non sono un ragazzo,almeno,sono un uomo ma non più ragazzo di vent’anni,sarebbe troppo bello per essere vero” Disse appoggiando la schiena sullo schienale della panchina.
“Ma neanche io non ho vent’anni” Dissi “Ne ho ben 34” Dissi sorridendo.
“Io intendevo che non sono giovane come te,hai solo 34,sei bellissima e giovanissima” Disse.
“Vabbhè,sta iniziando a fare freddo,io è meglio che vado a casa” Dissi.
“ No aspetta,andiamo a casa mia” Disse mentre si alzava e mi porgeva la mano.
La afferrai,era calda,quel calore che solo con così poco ti riscalda dentro.
Mi alzai e lui tirò a sé,tanto da finire sul suo petto,stavamo avvicinandoci,sempre di più,ma piano piano ci riallontaniamo e prendendoci per mano iniziammo a camminare per raggiungere la sua casa.
^Cosa voleva fare?,voleva baciarmi,e io che mi sono allontanata,ma sono proprio una stupida,però a pensarci bene non credo sarebbe stata una cosa grandiosa^.
=Oddio,la vedo pensierosa,e se ha interpretato male il mio gesto?,però è così carina che perdo completamente la testa=.
Arrivammo davanti a quel portone di vetro dorato ed entrammo nell’atrio.
C‘erano tanti quadri,bellissimi,ma la cosa più bella era l’ascensore,quella rete dorata che si rifletteva sul mio vestito lucido.
Michael lo chiamò,le porte si aprirono,ed entrammo.
Iniziò a salire e Michael si riavvicinò a me,però questa volta,non con aria romantica ma con aria più sorridente e amichevole.
Mi levò una ciocca da davanti agli occhi e avvicinò le sue labbra alla mia guancia.
Mi diede un bacino timido,quasi come quelli che danno i bambini....
Non dissi nulla,mi sembrava un bambino,e come i bambini voleva essere.Non voleva crescere,era uno di loro.
L’ascensore si fermò e le porte si aprirono,uscimmo e ci avvicinammo ad una porta,lui estrasse le chiavi dalla giacca e aprì la porta.
Mi fece passare e accomodare sul divano offrendomi qualcosa da bere.
Si alzò dal divano e passi veloci andò in cucina,a me intanto venne caldo e mi levai il copri spalle,scoprendo la scollatura del vestito e le sue perline.
Iniziai a guardarmi in torno e poco dopo mi soffermai a vedere un’immagine bellissima.
Era lui con i suoi tre figli.
Lo sentii ritornare e abbassai lo sguardo sulla porta della cucina,era in piedi e teneva un mano un vassoio,lo appoggio e poi si sedette vicino a me....
“Mamma santa,questo vestito ti dona tantissimo” Disse versando un po’ di succo all’arancia in un bicchiere di topolino.
“Grazie,me lo ha regalato Viki,alla condizione di farvi incontrare” Dissi sorridendo.
“Davvero?,bhè,spero di poterla vedere presto” Disse.
“Si lo spero anche io,ma posso chiederti una cosa?”.
“Si” Disse.
“loro sono i tuoi figli?” Chiesi indicando la fotografia che mi colpì poco prima.
Esitò,non sapevo per cosa ma esitò,gli occhi gli divennero lucidi e dalle labbra gli uscì solo una parola “Si” Rispose.
“Sono bellissimi,ti assomigliano” Dissi.
“Mi mancano,quella foto,è l’unica che ho,a parte l’album di quando erano nati” Disse.
“Davvero?,deve essere difficile,stargli lontano” Dissi.
“Si,quella foto è stata l’ultima foto scattata con loro,era il 24 di giugno,ed eravamo nel giardino della villa” Disse,si fermò per un attimo per prendere fiato e per fare passare quel velo di malinconia dai suoi occhi,ma non ci riuscì.
La sua voce era bassa,lieve,come la voce di uno che non vuole parlare....
“Mi sento solo” Disse prima di fare scendere le lacrime sui suoi occhi.
“No,non devi,io ti prometto che ti starò accanto sempre” Dissi “Non ti lascerò mai solo,mai,ovunque ti troverai,if you just call my name i’ll be there” Dissi e finalmente arrivò il momento che più aspettavo,un sorriso gli ritorna sulle labbra....
“Sai pure I’ll be there?” Chiese.
2Si,so tutte el tue canzoni ma una no” Dissi intristendomi.
“E quale ti crea questa difficoltà?” Chiese con i suoi sorrisini.
“This is it” Dissi abbassando lo sguardo.
“Principessa,mi deludi ha solo una tonalità” Disse.
“E allora,signorino guardi che non sono mica Michael Jackson”.
“Infatti allora,fammi vedere come canti,è un ordine” Sia alzò velocemente e mise su la base di you are not alone,mi diede un microfono in mano e facemmo un duetto.
La canzone la facemmo tutta e alla fine.....
“Principessa,sei bravissima” Disse.
“Veramente sono una frana” Dissi.
“Non è vero,lo dico io che sono la più grande pop star di tutti i tempi e quindi sei bravissima” “Comunque,stasera,ti porto in un posto speciale” Disse.
“In che senso?” Non ero mai stata così incerta in vita mia.
“Nel senso che ti porto in un ristorante e poi a fare un giro” Disse mi prese le mani “è solo grazie a te se trovo ancora la voglia di essere qui e di non averla fatta finita” Disse.
“Ma cosa dici,tu ce l’avresti fatta comunque,sei forte e sono sicura di questo” Dissi.
Mi lasciai cadere sul divano e lui mi raggiunse,iniziammo a giocare,parlare,divertirci,come i bambini.
Eravamo solo io e lui e non avrei permesso a nessuno di interrompere quel momento spegnendo anche il cellulare.
La sera arrivò velocemente e il sole scomparve lasciando spazio ad una luna piena e delle stelle magnifiche.
Lui si preparò e poi uscimmo di casa per raggiungere quel posto fantastico.
Raggiungemmo presto il ristorante ed entrammo,ci accomodammo e ordinammo.
Quando ci arrivarono i piatti iniziammo a gustarceli e poi uscimmo mentre Daniel pagava il conto.
Iniziammo a camminare e solo allora mi accorsi che era un ristorante sulla spiaggia,una spiaggia bellissima illuminata dalla luce della luna.
Scendemmo le scalette di marmo e ci ritrovammo sulla sabbia,iniziammo a camminare mentre le nostre mani si unirono un intreccio perfetto.
Un intreccio che proteggevamo con tutti noi stessi.
Ci fermammo a riva dell’acqua,mi slacciai il copri spalle e lo lasciai cadere sulla sabbia.
Michael mi guardava con sguardo dolcissimo che ti fa sciogliere il cuore,mentre mi accovacciavo sulle gambe.
Afferrai un bastoncino e piano piano lui appoggiò la sua mano sulla mia,e con dei tratti leggeri disegnammo un cuore e sotto i nostri nomi.
Mi sdariai, e lui accanto a me fece lo stesso.....
“Questo posto è bellissimo” Dissi.
“Si hai ragione,il mio cuore è colmo di gioia” Dissi.
“Sai una cosa?” Chiese mentre si mise seduto e si avvicino a me.Mi prese le mani tra lue.
“No,cosa?” Chiesi.
“Credo che da un pò di tempo a questa parte...” Disse.
Lo guardavo con aria dolce,innamorata....
Avvicinò il suo viso al mio e le sue labbra dolci morbide,calde sfiorarono le mie.
Ci sdraiammo sulla sabbia,continuando a baciarci,uno sopra l’altra come due fidanzatini di sedici anni.
Le sue mani iniziarono ad appoggiarsi alla mia vita e inziò a stringermi,forte sempre più forte fino a che le sue labbra e le mie si aprirono per fare spazio alla nostre lingue.
Era bellissimo,finalmente avevo capito perchè il destino aveva voluto farmi andare a Los Angeles...per farmi scoprire il grande uomo che si nascondeva dietro quel re del palcoscenico.
Conoscere il vero Michael,dolce e sensibile.
Finalmente avevamo fatto crollare le mura che ostacolavano i nostri cuori e ora si erano avvicinati.
Da quel momento in poi nessuno ci avrebbe più separati.
Sotto il cuore con i nostri nomi c’era una frase scritta da lui:I and you,forever LOVE.



tinafanMJJ
00mercoledì 12 maggio 2010 20:07
Bello,Bello, Bellissimooooooo=)
Chiar@95
00mercoledì 12 maggio 2010 20:18
Mi hai risposto subito che bello.
Sono contenta che ti piace.
Ora però devo scrivere anche il capi della mia prima ff ma entro il fine della settimana posto promesso.
Se vuoi leggila il suo nome è dangerous fan fiction.
Ti lovvo.
Fr@ncy=)
00mercoledì 12 maggio 2010 21:18
bello chiara!!!!
mi piacciono molto le scene romantiche sulla spiaggia....=)
DangerousLucy
00mercoledì 12 maggio 2010 21:55
Ammazza quante scene romantiche sulla spiaggia!!! spiagge bollenti in california!!! ehehhe brava Chiara!! continua così!!

kiss kiss

Lu
Girl In The Mirror.95
00mercoledì 12 maggio 2010 22:44
Chiara, tu sei troppo brava...
E' stato un capitolo bellissimo, come sempre.
Hee, bello il vestito che ho regalato alla Chiaretta, vero Michael? [SM=g27827]
Aspetto il prossimo.
Ti lovvo [SM=x47938]
Chiar@95
00giovedì 13 maggio 2010 19:57
Sono contanta che vi piace la mia ff.
Spero di finire il 9 entra stasera,non so se postarlo perchè questo sarà molto forte. [SM=g27822]
Altro che defibrillatore dopo,verrete tutti da me al U.C.L.A MEDICAL CENTER. [SM=g27824]
Cmq ora lo finisco e poi vediamo,devo finire anche quello di dangerous vabbhè ce la farò. [SM=g27811]
Un bacione,vi lovvo.[SM=g27838]
Michael's fan
00giovedì 13 maggio 2010 21:45
Ok...mi prenoto subito per una camera (con la fiestra miraccomando).

sei davvero una forza della natura
Girl In The Mirror.95
00giovedì 13 maggio 2010 21:47
Vai Chiaretta faccio il tifo per te! [SM=g27827]
Pensa un pò, io vorrei leggerli tutti e due stasera. Me li divoro i tuoi capitoli, dopo uno ce ne vorrebbe subito un altro. Io aspetto soprattutto il seguito di Dangerous, è un pò che non vedo un nuovo capitolo. [SM=g27822]
Ti lovvo. [SM=x47938]
Chiar@95
00mercoledì 19 maggio 2010 17:53
Finalmente eccomi.
Come spuntata fuori dal nulla.
Ho finito il nove e ve lo posto e poi se lo finisco il 10.
Eccolo,spero sia alla vostra all'altezza,scusate l'attesa......

CAPITOLO 9:

LA DICHIARAZIONE.

Noi,lì su quella sabbia,fredda morbida che piano piano si muoveva sotto i movimenti dei nostri corpi.
Io e lui,uno sopra all’altro,le sue mani che stringevano la mia vita e le mie sui suoi capelli lisci.
Le nostre labbra attaccate,come se fossero incollate,non potevamo staccarci,sarebbe stata la fine di un sogno.
Ma quell’unione non durò in eterno,piano piano le nostre labbra si staccano per lasciare spazio solo ai battiti dei nostri cuori.....
Eravamo muti,nessuno parlava,lasciavamo che i nostri cuori parlassero per noi,coi loro battiti emanavano una melodia,bellissima.
Qualcuno ruppe quel momento di silenzio.....
“Ehi,eccovi,vi cercavo ma non vi trovavo” Disse Daniel correndo verso di noi.
Mi girai di scatto e Michael vedendomi spaventata mi mise una mano dietro la schiena voltandosi anche lui.
“Si lo so ma è solo colpa mia,ho voluto stare sulla spiaggia” Dissi cercando di spiegare e Michael mi guardava divertito....
“Ah allora posso incolpare la più bella ragazza dell’universo” Disse Daniel guardandomi dalla testa ai piedi.
Michael alzò lo sguardo e fece un’occhiata brutta a Daniel “Ok,ho capito” Disse sedendosi tra noi due.
Ecco eravamo separati,lo sentivo distante,il suo profumo era distante come il suo calore che prima sentivo sul mio petto ora non lo sentivo più....
“Bella questa spiaggia,eh Chiara?” Chiese Daniel voltandosi verso di me,io non risposi.
Ero in crisi d’astinenza,mi mancava il profumo di Michael e il suo calore.
Volevo sentirlo mio ancora una volta...
“Eh” Mi svegliai dal vortice.
“Chiara ma stai bene?” Chiese “Sei così strana” Disse.
“Si lo so,a volte ho questi flash back” Dissi.
“Ah,ma Michael anche te non mi sembri molto...” Disse ma non riuscì a finire la frase.
“Io sto benissimo è che volevo dirvi una cosa ma soprattutto a te Chiara” Disse Michael.
“E cosa?” Chiesi.
Michael si avvicinò a me e mi prese per il bacino portandomi verso di lui.
Il mio cuore iniziò a battere forte ma cercai di rimanere calma.
“Chiara,io...mi ...sono...innamorato di...te” Disse.
^Mi sembra di svenire lui mi ha detto che mi ama?^
“Cosa?” Chiesi.
“è proprio così,per te provo amore” Disse sorridendo.
Senza pensarci mi fiondai tra le sue braccia e lo strinsi a me,le lacrime mi rigarono il viso,freddo e pallido per l’emozione.
“Michael,tu non sai da quanto volevo dirtelo ma non ho mai avuto abbastanza coraggio per fare uscire queste tre parole” Dissi.
Daniel ci guardava e sorrideva,si godeva quello spettacolo stupendo,due innamorati che si erano appena detti che si amavano.
Michael mi sollevò da terra e le nostre labbra si cercarono ancora una volta per conoscersi meglio.
Le nostre lingue si incontrarono e un brivido mi percorse la schiena.
Daniel ci guardava ma noi continuammo a baciarci come se lui non contasse.
Piano piano ci ristacchiamo e lasciamo spazio ad un ennesimo sorriso.....
“Ragazzi sono contentissimo” Disse alzandosi e abbracciandomi....
Michael fece un’occhiata a Daniel e lui si staccò immediatamente......
“Chiara,la cosa che ti volevo chiedere è un’altra” Disse Michael.
“Dimmi” Dissi contenta come una pasqua.
“Vuoi...essere..la mia ragazza?” Chiese.
“Oh Michael,certo!” Dissi e mi rifondai tra le sue braccia.....
“Ti amo” Disse dandomi un bacio sulla guancia.
“Anche io,da morire” Dissi e mi riavvicinai le sue labbra per un bacio da veri innamorati.
Le nostre mani si unirono e...
“Daniel,andiamo a casa” Disse Michael.
Iniziammo a camminare,mano nella mano,un unione che avremmo protetto con tutti noi stessi,con il nostro amore.
Passo dopo passo arrivammo alla macchina e Michael mi fece entrare per prima e poi entrò lui,la macchina partì e iniziammo a chiacchierare.....
“Michael,come hai capito che mi amavi?” Chiesi appoggiandomi al suo petto.
“Bhè,in questo mese non ho fatto altro che pensarti e più ti pensavo più cresceva la voglia di stringerti a me” Disse e mi accarezzò i capelli.
Erano lisci sotto i suoi tocchi e sentivo le sue mani,i suoi tocchi,dolci tra i miei capelli...
“Io,invece,sono stata malissimo,non potevo scordare quello che è accaduto,sono stata una stupida” Dissi e alzai lo sguardo pieno di tristezza.
“Ehi,non ci pensare,ora siamo qua,insieme,per sempre” Disse e mi ridiede un bacio sulla guancia,questa volta più tenero come se avesse paura di farsi scoprire.....
“Michael,io non so se dirlo a Viki” Dissi.
“Che cosa?” Chiese.
“Che stiamo insieme” Dissi.
“Non ti preoccupare,ah vuoi dormire da me stanotte?” Chiese anche se molto spaventato.
Era spaventato perchè non voleva pensare ad un mio no.....
“Ma Michael non ho la mia roba dietro” Dissi.
“Ehi principessa,lo sai che io sono Michael Jackson e secondo te non ho il pigiama per la mia anima gemella?” Chiese.
Riamasi stupita dalle sue parole,ci eravamo appena messi insieme e già lui mi chiamava la sua anima gemella.
Ero felicissima e quasi svenivo per l’emozione,non mi era mai stato regalato niente di più grande nella vita....
“Michael,va bene” Dissi sorridendo.
“Ti amo” Disse.
“Anche io” Dissi “Posso mettermi sul tuo petto?” Chiesi anche io un po’ spaventata.
“Ma certo,vieni” Disse,appoggiai la mia testa sul suo petto,ero contentissima e mi addormentai cullata dal battito dei suo cuore.
Era una melodia bellissima ed ogni battito emanava calore che riscaldava la mia anima.
Iniziò ad accarezzarmi i capelli e iniziò a pensare a noi due,alla nostra storia che si era appena formata,ai nostri cuori che si erano appena uniti e alle nostre anime che erano diventate inseparabili.
La macchina si fermò e Daniel scese per aprire lo sportello a Michael.
Mie ero addormentata beatamente e Michael evitò di svegliarmi,mi prese in braccio e mi portò dentro casa.
Daniel aprì la porta e Michael mi portò in camera da letto,mi ci sdraiò sopra e lui accanto a me iniziò ad accarezzarmi i capelli.
Iniziai ad aprire gli occhi e lo vidi sdraiato sul letto che accarezzava i miei capelli biondi....
“Dimmi che non è un sogno” Dissi e lui avvicinò le sue labbra alle mie.
Fu solo allora che capii che non era un sogno ma la pura e semplice realtà...
“No,non è un sogno,e se lo è spero che duri in eterno” Disse.
Mi girai verso di lui e avvicinai le mie labbra alle sue,ecco il loro calore che mi riscalda.
Il calore che provi solo con le persone che ami alla follia,con le quali vorresti strare per sempre.
Mi ristaccai velocemente e mi alzai dal letto,e mi misi sopra di lui e le nostre labbra si ricercarono.
Ricercarono quel contatto che sembrava perfetto,quel contatto magico che non sarebbe mai svanito.
Ancora un po’ di contatto e poi mi rialzai e mi misi il pigiama che era sulla sedia della camera.
Mentre mi levavo il vestito Michael mi guardava e sorrideva al vedere il mio corpo,voleva sentire la mia pelle sotto il suo palmo della mano ma non cedette alla tentazione.
Mi infilai il pigiama rosa,scollato fino al seno e mi accomodai lentamente sul letto mentre lui mi strinse sul bacino.
Così ci addormentammo uno abbracciato all’altra............
Finalmente avevo trovato un po’ di serenità dopo tanta sofferenza,quella sofferenza provocata dalla vita ingiusta,ma sapevo che Michael sarebbe stato sempre al mio fianco...............

TO BE CONTINUED....................
Girl In The Mirror.95
00mercoledì 19 maggio 2010 18:21
Quant'era che aspettavo questo capitolo!
Beh, ne è valsa la pena... Davvero bellissimo.
Ti lovvo [SM=x47938]
Chiar@95
00mercoledì 19 maggio 2010 18:31
Grazie ra finisco il 10 ti lovvo.
Spero di descriverti bene.
Ti lovvo.
Girl In The Mirror.95
00mercoledì 19 maggio 2010 18:37
Sei superbrava, è ovvio che mi descriverai bene. E poi, ormai, parlando, avrai capito come sono fatta.
Vado a studiare un pò di biologia, per portarmi avanti [SM=g27834]
Poi però nessuno mi dissuaderà dal finire il capitolo nuovo...
Aspetto il tuo, ovviamente!
DangerousLucy
00giovedì 20 maggio 2010 02:33
Brava Chiara!!! molto dolci tutti e due!!!! continua così!!

un abbraccio

Lu
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