MY DREAM [Fan Fiction] (in corso). Rating: verde

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, ..., 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, [28], 29
Jacko_4e
00lunedì 16 agosto 2010 15:39
ho letto tutti i capitoli che avevo lasciato indietro per colpa del mio computer che si è rotto, bellissimi, stupendi !!
Chiar@95
00lunedì 16 agosto 2010 15:42
Ti prego il nuovo,sono in astinenzaaaa!.
Michael's fan
00mercoledì 18 agosto 2010 21:05
Scusate ma a cuasa di forza maggiore per un pò non posterò ma non vi preoccupate sto lavoramdo per voi
Chiar@95
00giovedì 19 agosto 2010 20:02
Tranquilla io aspetto,ma ti dico che mi serve una dose di un tuo capy perchè sennò vado in astinenza.
Fai con calma,Chiara
giulyfan jackson
00lunedì 23 agosto 2010 19:48
davvero bellissimo.....
Michael's fan
00sabato 28 agosto 2010 15:16
Scusate tantissimo per la lunga attesa
Spero di farmi perdonare con auesto capitolo


CAPITOLO 45

La forza delle donne


Riuniti nell’atrio, inondato di luce e dal profumo dei fiori, di Neverland stiamo salutando Katherine che ha preso la decisione di tornare a casa, dopo l’assenso del medico, indifferente alle suppliche e alle lagnanze del figlio che la implora di restare “Non posso far altro che ringraziarti per aver badato a me nonostante fossi tu quella che versava nelle condizioni peggiori” mi abbraccia
“Non ho fatto nulla di speciale, dovrei essere io a ringraziare lei per tutto il sostegno che ci ha dato e per aver fatto ragionare quella testa bacata di suo figlio” mi sorride e insieme guardiamo il volto di Michael e sorrido notando un pallido rossore tingergli le candide guance, facendo finta di niente stringe a sé sua madre
“Non c’è proprio nulla che posso fare per farti cambiare idea?”
“No figliolo mio. So che ti sembrerà assurdo ma io tuo padre lo amo, nonostante tutti i difetti che ha non posso pensare di poter vivere senza di lui. Ho passato una vita al suo fianco e abbiamo costruito tanto insieme, una famiglia con dei figli stupendi e dei bellissimi nipotini”
“Mamma invece ti capisco benissimo, anche io mi sono rincitrullito a causa dell’amore” le risponde cingendomi la vita con il braccio “ma puoi avere di meglio pensaci bene, hai la possibilità di trovare un uomo davvero degno di te, che ti ami come meriteresti e i miei avvocati si occuperebbero dei documenti per il divorzio quindi dovresti solo guardarti intorno…” la guarda con sguardo supplichevole, sembra voler continuare ma prontamente lo anticipo
“Michael tua madre non ha nessuna intenzione di cambiare idea”
“Da questo punto di vista vi assomigliate tantissimo” mi guarda e io lo osservo con aria perplessa “siete le donne più cocciute che abbiano mai messo piede sulla faccia della Terra”
“Ah sì?” gli chiedo, accenna un sì con la testa
“In effetti ci sarebbe qualcosa che potresti fare per me”
“Qualsiasi cosa per te mamma”
“Ti sarei infinitamente grata se andassi a scagionare tuo padre… Solo tu puoi farlo visto che è stato arrestato qui” a quella richiesta rimane pietrificato
“Ho detto qualsiasi cosa… e se è questo che vuoi esaudirò il tuo desiderio”

“Cosa ti turba tesoro mio?” gli domando mentre rialzo la tesa dal suo petto per guardalo in volto
“Anche se l’ho promesso a mia madre non sono sicuro di doverlo fare e in realtà non ne ho nessuna voglia”
“Ti riferisci al dover scagionare tuo padre?”
“Non posso liberarlo, tornerebbe a costituire un pericolo per te e la tua incolumità, se fosse per me lo lascerei marcire dietro le sbarre, è quello che si merita”
“Se è desiderio di tua madre dovresti farlo”
“Ma non hai paura?”
“Quando sono con te, tra le tue forti e possenti braccia, mi sento protetta e credo che nessuno possa farmi del male”
“Cosa ti ha fatto nascere questa convinzione?” chiede sorridendo, catturo la sua mano libera appoggiandola alla mia
“Le tue mani…sono così grandi” intreccio le dita della mia mano con le sue e sorridendo di nuovo mi bacia la fronte
“Ok, sarà la prima cosa che farò domani prima di recarmi alle prove” “Chissà che magari non ci scappi anche un grazie” gli rispondo ridendo
“See…magari” risponde stringendomi di più a sé e dandomi un altro bacio stavolta sulle labbra.

“Grazie” ieri sera ci avevamo anche scherzato su io e Elena sull’eventualità che mi potesse ringraziare ma quando ho sentito quella parola uscire dalle sue labbra le mie difese, l’odio e la rabbia che covavo dentro da anni stavano lentamente ed inesorabilmente crollando cedendo il passo alla voglia di costruire un normale rapporto padre-figlio.


I giorni passano veloci come il dolore e i lividi causati dalla colluttazione avuta con Joe.
“Vedo che non sono l’unico a far le prove” una voce mi fa sussultare “Scusa non volevo spaventarti” mi giro di scatto e lo vedo appoggiato allo stipite della porta della “Sala degli specchi” come ama chiamarla lui che mi sorride dolcemente
“Tranquillo, è solo che non mi aspettavo che tornassi così presto oggi. Da quanto stavi lì ad osservarmi?” mi giustifico mentre imbarazzatissima spengo lo stereo
“Cosa significa tutto questo?”
“Perché devi rispondere ad una domanda con un’altra? Comunque oggi sono andata a far l’ultima visita in ospedale e hanno detto che le mie costole sono quasi guarite e che per riprendermi del tutto devo fare movimento”
“E cosa c’è di meglio per fare un po’ di moto che ballare Bilie Jean?” chiede divertito mentre si siede coltro uno specchio prendendomi per i fianchi costringendomi a fare altrettanto tra le sue gambe
“Ha detto che basteranno ancora un paio di giorni e tornerò più bella e più in forma di prima”
“Bella?”
“Sì, perché?” gli domando girandomi verso di lui
“È un eufemismo…ma guardati… I tuoi occhi sono tornati quelli cristallini, in cui potrei perdermi, che mi hanno fatto innamorare finalmente liberi dal terrore che fino a poco tempo fa facevano trasparire e le tue labbra hanno riacquistato quel rosso ciliegia e quella morbidezza che mi fanno impazzire”
comincia a baciarle piano, senza osare troppo, teneri tocchi fugaci appena percettibili, entrambi i nostri corpi però chiedono di più di quei semplici baci, la sua attenzione si sposta sul collo
“Mike ti devo parlare” ma come risposta ottengo solamente un:“Hmm”
“Dai Michael, è importante”
“Stai parlando e io ti sto ascoltando” risponde a fior di pelle riprendendo la sua attività
“Senti… Ci ho pensato a lungo…” il respiro aumenta rendendomi difficile continuare “Ecco… io ho deciso di trovare un lavoro” appena finito di pronunciare quelle parole i baci cessano e Michael mi guarda con aria perplessa
“Non è assolutamente mia intenzione minacciare la tua posizione di “procacciatore di cibo” è solo che mi scoccia sempre dover far ricorso ai tuoi soldi per ogni singola sciocchezza”
“Tesoro lo sai che per me i soldi non sono un problema e se vengono usati per renderti felice allora tanto meglio”
“Questo lo so benissimo ma sento il bisogno di essere economicamente indipendente. Capiscimi ero riuscita ad essere autonoma con l’ausilio delle mie sole forze e adesso torno a dipendere da qualcuno e poi non resisto più chiusa in casa a non fare un tubo dalla mattina alla sera”
“Comprendo, comprendo perfettamente… E se per te è così importante vedrò di aiutarti a trovarne uno che però non ti tenga troppo lontano da me, mi piace troppo tornare a casa e trovarti qui ad aspettarmi con il sorriso sulle labbra anche se mi sentirei molto più tranquillo sapendoti qui nel nostro nido”
“Grazie” “E di cosa?”
“Di amarmi e di essere così meraviglioso”

Il giorno dopo mentre sono a rilassarmi in piscina sul materasso gonfiabile arrivano Michael e Frank che si scambiano sguardi maliziosi
“Ora ho capito perché hai insistito affinché discutessimo a bordo piscina”
“Mi hai scoperto” ci sediamo sullo sdraio uno di fianco all’altro
“Allora cosa dovevi dirmi di così importante da non poter aspettare?”
“Tu sia che dobbiamo cercare una nuova ballerina per The way you make me feel”
“Sì, continua…”
“Avrei trovato una sostituta”
“E chi sarebbe?”
“Ce l’hai davanti” fissa Elena per pochi istanti e poi si gira verso di me con aria stupefatta
“Elena? Ma ti è dato di volte il cervello? Capisco che la ami e che la vuoi avere sempre al tuo fianco ma riflettici un attimo”
“Guarda che la mia decisione non è dettata solo dai miei sentimenti, io l’ho vista ballare, sai che me ne intendo, quindi credimi se ti dico che sarebbe la scelta più giusta da fare”
“Non è che non mi fidi del tuo giudizio è che ho paura delle ripercussioni che questo potrà avere sull’opinione pubblica che hanno di te, potrebbero scoprirvi in atteggiamenti piuttosto intimi che non si addicono a dei semplici amici”
“Pensi che non mi sappia controllare? Stai tranquillo, ho imparato ad evitare i paparazzi. Ti prego Frank, per me e per Elena è molto importante”
“Quando ti impunti su una cosa è impossibile farti cambiare idea… Vedrò cosa posso fare ma non ti prometto niente, naturalmente Elena dovrà fare un provino e tu dovrai convincere anche i dirigenti della Sony per farle il contratto”
“Grazie Frank amico mio” in una frazione di secondo mi trovo immerso fino sotto il petto che sta per scoppiare dalla felicità ma un urlo di Elena mi riporta alla realtà
“Ma ti sei rincretinito? Guarda cosa hai fatto al povero Frank, è bagnato fradicio” la vedo scendere dal materasso, uscire dall’acqua, asciugarsi e legarsi il pareo alla vita
“Frank non ti preoccupare adesso ti vado a prendere un accappatoio”
“E per me niente?”
“Al massimo ti porto un asciugamano anche se non te lo meriti. Sei peggio di un bambino”
“E è per questo che sei pazza di me” uno splendido sorriso fa capolino sul suo volto e si allontana per rientrare in casa.
Dopo essersi cambiata torna portandoci un accappatoio ciascuno
“Elena penso proprio di aver trovato il lavoro perfetto per te, che non ti terrà lontana da me e che non mi farà stare in pensiero per la tua salute”
“Non ci credo! Dai dimmelo, non farmi stare sulle spine”
“Ti piacerebbe lavorare alla realizzazione della seconda parte del Tour?”
“Io? Cosa mai potrei fare? Portare il caffè a tutta la truppa oppure distribuire gli asciugamani?”
“No, niente di tutto questo sciocchina” le rispondo mettendomi a ridere “Sto per realizzare il tuo sogno proibirlo…”
“No!”
“Invece sì. Voi farmi l’onore di essere la mia partner sul palco in The way you make me feel?”
“Fermo un attimo… Riavvolgi il nastro…Quindi mi stai chiedendo di far la ballerina e stare sul palco con te?”
noto la sua aria esterrefatta “Sì, che c’è di strano a volerti sul palco accanto a me?”
“Ma sarebbe come lavorare per te e in pratica saresti tu a pagare il mio stipendio”
“Con me, lavorerai con me tesoro… Sarà la Sony a pagare il tuo lavoro con i ricavati delle varie tappe del Tour”
“Non lo so Michael, tutti penserebbero che ho attenuto il posto perché sono tua “amica””
“A questo ci penserà Frank che organizzerà un vero e proprio provino, io dirò solo chi ti considero adatta alla parte ma saranno i coreografi e i produttori a decidere se assumerti o no e poi lavorerai con me… Dai”
“È proprio questo che mi preoccupa”
–Cosa ma io l’ammazzo!-
“Cosa?” l’afferro per i fianchi e comincio a farle il solletico “Ritira subito quello che hai detto”
“Mai”
“L’hai voluto tu” di prepotenza la prendo in braccio e minaccio di buttarla in acqua vestita
“Va bene! Va bene accetto!” col cuore che scoppia di felicità la bacio.
Chiar@95
00sabato 28 agosto 2010 21:02
Bellissimo capitolo,non so cosa dire,sei ritorata con un capy strepitosooooooooooooooooooooooooooooooooooo!. [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]
Complimenti,non vedo l'ora già del nuovo capy.
Bravissima,continua così [SM=g27811] ,e accettaaaaaaaaaaaaaa!. [SM=g27835]
Fossi io al posto tuo,accetterei immediatamente. [SM=x47954]
BEAT IT 81
00domenica 29 agosto 2010 02:09
Brava Elena!!!!!!!!!!!!! Nn potevi tornare con un capitolo migliore, troppo bello e troppo dolce........Bravissima!!!!! Continua così, nn vedo già l'ora di leggere il seguito ;-)))))))) . Bacio Sara
civetta jackson
00lunedì 30 agosto 2010 09:38
Che bello Elena!!!!!!e bellissimo complimenti.
yogijackson
00lunedì 30 agosto 2010 15:11
stupendooocomplimenti
giulyfan jackson
00martedì 31 agosto 2010 15:41
bellissimo! stupendo! non vedo l'ora di leggere il prossimo! complimenti!
Michael's fan
00lunedì 27 settembre 2010 17:43
CAPITOLO 46

La prova del nove


“Buongiorno tesoro” dalle mie labbra esce un sussurro appena percettibile all’orecchio, il mio sguardo si posa sui lineamenti del suo volto, ancora rapiti dal sonno, così distesi e sereni, come non gli avevo mai visti, gli sposto il solito ricciolo ribelle che fa capolino sulla sua fronte per posargli un leggero bacio sulla pelle diafana prima di alzarmi per andare a prepararmi, mentre mi pettino i capelli due forti braccia mi cingono la vita facendomi sussultare e cadere la spazzola per terra
“Ma tu non stavi dormendo?” domando quando piccoli baci cominciano a segnare il profilo del mio collo
“Lo sai che non ci riesco se non ti ho accanto, comunque vedo che anche tu sei già in piedi, c’è qualcosa che non va amore?”
“E me lo chiedi! Non so se sono più eccitata o nervosa… Decisamente direi più agitata” le sue mani si postano dai miei fianchi per andare a massaggiarmi le spalle
“Non è un rimedio ma…”
“No continua anche se…”
“Anche se cosa?”
“Se mi tocchi così non so quanto resisto prima di saltarti addosso” le sue labbra si incurvano in un meraviglioso sorriso, il massaggio finisce e non riesco a trattenere una smorfia di protesta
“Posso?” mi chiede raccogliendo la spazzola caduta in precedenza
“Certo” gli rispondo mettendomi a sedere sul bordo della vasca, si inginocchia e comincia delicatamente a spazzolarmi i capelli
“Mi sono sempre piaciuti i tuoi capelli, sono così morbidi e setosi che sembra di toccare una nuvola” mi lascio sfuggire un piccola risata
“Che c’è? Che ho detto di buffo?”
“Niente” rispondo girandomi e baciandogli la guancia
“È solo che per te ogni cosa è speciale, usi parole degne di un poeta per descrivere la cosa più normale che c’è a questo mondo… Passerei ore, anzi intere giornate, solo ad ascoltare la tua voce e la tua visione del mondo… È un dono straordinario quello che hai, esattamente come gli altri: la voce, il ballo…”
“È vero, il Signore mi ha voluto concedere molti doni ma quello senza dubbio più prezioso sei tu” una lacrima sgorga rigandomi la guancia, col pollice Michael percorre la strada inversa della goccia fino ad asciugarla completamente e con un bacio colma la distanza che ci separa.

“Regola numero uno: niente abbracci o toccatine in luoghi inappropriati al dì fuori della canzone”
“Come, così?” posa le mani sui miei fianchi per poi tirarmi a sé
“Esattamente” rispondo cercando di restare concentrata mentre invece Michael a stento riesce a trattenere una flebile risatina
“Regola numero due: niente baci”
“Che peccato e io che ne avevo una gran voglia” mi bacia la mano per poi passare al braccio, ogni bacio una piccola scarica elettrica, mi allontano sforzandomi di mantenere un’aria seria
“Regola numero tre: niente riferimenti strani, dettagli scabrosi o allusioni di alcun genere”
“Del tipo? Oh sì: “Frank lo sai che l’altro giorno io ed Elena ci abbiamo dato dentro di brutto” oppure “so per esperienza fino a che punto sei snodata”” scoppia a ridere mentre tento di incenerirlo con lo sguardo *Dove sono i superpoteri quando ne hai veramente bisogno? Un siero o la cometa? Mi accontento anche del ragnetto radioattivo…*
“La cosa più importante, regola numero quattro: niente sparizioni di cinque minuti in cui nessuno sa dove siamo andati a finire e poi ricompariamo dal nulla”
“E perché dovremmo scomparire per cinque minuti? Per fare che?” osservando la mia espressione l’ultimo neurone funzionante rimastogli si mette in moto e ci arriva
“Ah… quello”
*Allora c’è qualcosa sotto quei bellissimi riccioli*
“Nemmeno una volta?”
“Neanche una”
“Ma dai!”
“Ho detto di no!” si avvicina per sussurrarmi all’orecchio:
“Pensa all’avventura, all’adrenalina e la paura di essere scoperti renderebbe tutto ancora più eccitante” mentre la sua mano scompare sotto la mia maglietta
“Tu sei malato…” gliela fermo
“È appunto perché ho paura che ci scoprano che non voglio. Questo non è un gioco, ne va della tua reputazione e della tua immagine…” assume un’espressione seria “Che figura faresti tu, per non parlare di tutto lo staff e la casa discografica, se su tutti i giornali si leggesse: “Scoperto il modo in cui Michael Jackson sceglie le sue ballerine, basta rispondere ad una semplice domanda: gli concederesti una
sveltina tra una canzone all’altra? Ragazze se la vostra risposta è sì allora avete buone possibilità di essere scelte per ballare sul palco e chissà magari di diventargli amiche visto che l’ultima sua conquista non è altri che la sua migliore amica” mi abbraccia, poggio la testa sul suo petto
“Scusa tesoro, hai ragione… Dovrei essere io a stare attento a proteggere la nostra storia e la mia immagina invece me ne sto qui a fare lo scemo” rialzo il capo
“Non è colpa tua se sei cretino, è una questione di geni…” una lacrima scende mentre sfodera uno splendido sorriso
“Sarò anche un ebete però ti ho fatto passare l’agitazione”
“A volte le tue scemenze risultano utili” mi stringe ancora di più a sé. La macchina si ferma
“Madame” mi aiuta a scendere
“Grazie” ci dirigiamo all’entrata dello Staples Center ma appena Michael varca l’ingresso delle guardie mi sbarrano il passaggio
*Cominciamo bene*
“Ehm… Signor Jackson” lo chiamo, si gira e sorride
"È tutto ok. Lei sta con me, da oggi la vedrete tutti i giorni… È la nuova ballerina”
“Oh, non lo sapevamo. Ci scusi signorina”
“Nessun problema ragazzoni, è il vostro lavoro” mi prende sotto braccio
“Che bell’inizio!”
“Dai piccola, li conquisterai tutti…” non in fa tempo a finire la frase che subito ci si para davanti Kenny
“Michael finalmente! Aspettavamo solamente te… È lei?”
“Kenny ti presento Elena… Elena Kenny” ci stringiamo la mano
“È un vero piacere per me conoscerla… Le sue coreografie sono mozzafiato, strepitose, davvero fantastiche”
“Vediamo se nel ballo sei brava come nell’ingraziarti il capo…” ride
“Ti senti pronta?”
“Sono nata pronta!”
“Così mi piace… Adesso vai pure in quel camerino a cambiarti”

Prima provo con uno dei ballerini e poi con Michael
“Non ho mai visto una coppia così affiatata e poi quelli sguardi…”
“Te l’avevo detto Kenny che Elena è una ballerina provetta e io non mento mai”
“Quindi?” domando intimorita
“Se dipendesse da me ti offrirei un contratto all’istante”
“Cosa vorrebbe dire?” interviene alzando la voce
“Michael lo sai benissimo che serve anche l’approvazione della casa discografica per assumere nuovi collaboratori e dipendenti, da solo non posso fare nulla”
“Le vuoi offrire un contratto?” una voce fa sussultare tutti
“Bene allora facciamolo” dall’ombra esce un uomo
“Oh Tommy non sapevo che fossi qui”
“Fortuna che il signor Dileo mi ha avvisato altrimenti avremmo perso tempo prezioso perché come dico sempre…”
“Sì Tommy” lo interrompe Michael
“Il tempo è denaro” “Ed è ora che lo imparassi anche tu…” si blocca appena nota l’espressione sul viso del suo interlocutore
“Lo so, lo so…” riprende usando un tono di disgusto
“Per te tutto questo non è un lavoro bensì un divertimento. Cos’è che dici sempre? Ah sì, l’espressione sul viso dei miei fans mi ripaga di tutto”
“È l’occasione per condividere il mio dono col mondo e per donare un po’ di felicità alle persone e se solo non me lo impediste lo farei perfino gratis” il mio cuore si riempie di gioia al sentir quelle parole, la voglia di stringerlo e dirgli quanto sia meraviglioso è tantissima, quasi non riesco a trattenermi dal farlo, ma la risposta che riceve mi riporta drasticamente alla realtà
“Non lo dire nemmeno per scherzo… Altrimenti con quale denaro produrremmo e distribuiremmo i tuoi dischi?” notando crescere la tensione afferro la mano di Michael e la stringo forte, cercando così di calmarlo
“Non mi sembra questo il momento di litigare” intervengo tentando di calmare le acque
“Elena ha ragione” mi dà manforte Kenny
“Giusto, adesso dobbiamo far firmare il contratto a questa bella gioia” risponde sfiorandomi la guancia con l’indice, le sue labbra si incurvano in un sorriso inquietante quando nota lo sguardo di Michael che prontamente si è messo al mio fianco.

“Non mi piace, non mi piace”
“Cosa?”
“Come ti guardava”
“Non dirmi che adesso sei geloso anche di uno sguardo, perché come mi guardava?”
“Tu non ti accorgi che effetto hai sugli uomini… Ti ha squadrato dalla testa ai piedi”
“E allora?”
“Come allora?” ribatte alzando la voce
“Solo io posso guardarti in quel modo e mi disturba che altri lo facciano specialmente lui”
“Tesoro stai calmo… Sono soltanto sguardi”
“Tommy ottiene sempre ciò che vuole e quello che desidera adesso sei tu”
“Allora vorrà dire che io sarò la prima cosa che non riuscirà a conquistare perché me stessa, il mio essere e il mio cuore appartengono ad un’altra persona”
“Chi è? Lo conosco?” mi domanda con aria innocente
“Beh dovresti… È alto, ben proporzionato, la pelle diafana, morbidi riccioli scuri e degl’occhi stupendi”
“È Orlando Bloom?”
“No! Lui fa il cantante”
“Allora forse lo conosco”
“Saresti l’unico sulla faccia dell’intero pianeta a non sapere chi lui sia… Le parole King of Pop ti dicono qualcosa?”
“Aspetta; alto, moro con i riccioli, occhi scuri... King of Pop… Non è che stai parlando di me?”
“No! Ma va la… Ma cosa ti viene in mente?” mi stringe forte a se mentre non riesco più a trattenere le risate e ci baciamo
“Solo mia?”
“Solo tua”

Scusete il ritardo..... [SM=x47963] spero vi piaccia
civetta jackson
00lunedì 27 settembre 2010 18:36
M e r a v i g l i o s o!!!!!!!!!!!! I tuoi cappy sono opere d'arte.
Michael's fan
00lunedì 27 settembre 2010 19:36
Re:
civetta jackson, 27/09/2010 18.36:

M e r a v i g l i o s o!!!!!!!!!!!! I tuoi cappy sono opere d'arte.




Adesso non esageriamo...
BEAT IT 81
00lunedì 27 settembre 2010 21:46
Elena che dire......Strepitoso!!!!!!! Mi mancava la tua Ff. Oh, mamma, speriamo solo che quello sciacallo di Mottola nn rompa troppo le scatole....Continua così!!!!! Bacione
dirtydiana66
00lunedì 27 settembre 2010 22:01
bellissimo capitolo continua continua.....
civetta jackson
00martedì 28 settembre 2010 20:40
Re: Re:
Michael's fan, 27/09/2010 19.36:




Adesso non esageriamo...



Nn e esagerazione amica mia ma la PURA VERITA'! [SM=g27838]


Jacko_4e
00mercoledì 29 settembre 2010 14:04
BelloBelloBello
giulyfan jackson
00venerdì 15 ottobre 2010 18:54
bellissimo!! veramente!! complimenti!!!
invernizzilaura
00sabato 16 ottobre 2010 21:44
Ciao Elena, in questi giorni ho letto la tua ff, mi piace davvero tantissimo!!! Michel ed Elena sono proprio una coppia perfetta [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=g27836]
spero che posterai presto il seguito
Chiar@95
00domenica 31 ottobre 2010 20:24
Bellissimo capitolo,nn vedo l'ora del nuovo sei così brava.
Dai al lavoro,che il ritardo inganna,purtroppo la scuola è la scuola,continua presto.
Chiara.
Michael's fan
00giovedì 11 novembre 2010 21:49
Piccola premessa intanto, chiedo scusa per questa grande attesa ma la scuola mi imegna tantissimo e non ho mai tempo per altro quindi per è interessato a mandare pacchi bomba alla mia scuola sarò ben lieta di dargli l'indirizzo ma tornando alle cose serie ecco il nuovo capitolo:



CAPITOLO 47

Uniti in casa come nel lavoro


“Piccola…” un sussurro all’orecchio
“Hmm…”
“Tesoro…” un bacio a fior di labbra
“Hmm…”
“Amore…” una mano sulla spalla mi scuote leggermente costringendomi ad aprire gli occhi
“Cosa? Cosa c’è?” rispondo assonnata e alquanto scocciata
“Dobbiamo andare, se non ti alzi subito faremo tardi… Ora io vado a finire di prepararmi ed al mio ritorno ti voglio trovare in piedi e vestita”
“Va bene, va bene… Alla faccia della sveglia” si allontana e alle mie orecchie arriva distintamente il rumore della porta che si richiude alle sue spalle, un’incomprensione tra il cervello e gli arti superiori fa sì che invece di scansare le coperte queste finiscano per ricoprirmi fin sopra la testa così da poter tornare a dormire, infatti dopo qualche istante la stanchezza comincia prepotentemente a riprendere possesso del mio corpo
“Ma cosa? Giù dal letto pigrona, forza!” la sua voce squillante è seguita dal movimento brusco delle coperte che velocemente abbandonano il mio corpo
“Se non ti sbrighi faremo tardi... Non vorrai mica arrivare tardi al tuo primo giorno di lavoro?”
“Ho sonno... Non rompere e poi andare a letto col capo servirà a qualcosa” rispondo bruscamente nascondendo la testa sotto il cuscino
“Sei peggio di una bambina...”
“Senti chi parla” l’interrompo
“Bene... Non mi lasci altra scelta” si fionda letteralmente su di me vincendo ogni mia resistenza a colpi di solletico, delicatamente mi poggia sulla spalla
“Guarda che mi tocca fare...” dice mentre scendiamo le scale purtroppo non riesce a rimanere serio a lungo e una grassa, grossa risata cristallina segue le sue parole
“Cosa devo fare con te?” aggiunge ancora le labbra si incurvano in un dolcissimo sorriso
“Non dirmi che facevi così anche quando dovevi alzarti per andare a scuola?” apro la bocca per controbattere ma il rossore delle mie guance mi tradisce
“Non serve che mi risponda, le tue guance rosse come dei pomodori sono più eloquente di qualsiasi risposta” afferma mentre mi osserva con sguardo tenero, non sapendo più cosa fare nascondo il viso tra i suoi morbidi riccioli.

Dopo un’intera giornata di prove finalmente torniamo a casa, io sono abituato ad orari e prove massacranti ma il mio povero tesoro no, la vedo avanzare faticosamente per le scale che portano al piano superiore, le gambe le tremano ogni volta che il peso del suo corpo fa leva sui tacchi delle scarpe quando queste toccano il freddo marmo dei gradini, tanto che per non perdere l’equilibrio si poggia al corrimano
–Non riesco a vederla in questo stato solo per il mio egoismo e per desiderio irrefrenabile che ho di averla sempre accanto-
ma ad un tratto tutti i pensieri cupi svaniscono, come se mi avesse letto nella mente, si volta verso di me, il cuore comincia a battermi all’impazzata, ho paura che da un momento all’altro possa scoppiare, un sorriso illumina il volto della donna che amo quasi a convincermi che stia bene e che non risenta della stanchezza.
Rimango ad osservarla appoggiato allo stipite della porta, delicatamente si siede sul bordo del letto, comincia a massaggiarsi le caviglie ma notando la mia espressione preoccupata smette subito e si lascia cadere stancamente sulle lenzuola, la raggiungo, lentamente le sfilo le scarpe e comincio a massaggiarle i piedi
“Potremmo farci preparare qualcosa, andare a cenare in giardino per poi aspettare avvolti in una bella coperta che spuntino le stelle e restare ad osservarle; che ne dici? Ti va l’idea?” ma non ottengo risposta, il sonno l’ha già rapita.



“Copriti o prenderai freddo… Come faremo senza di te?” mi mette la sua camicia sulle spalle per poi sedersi accanto a me
“Se ti ammalassi tu sarebbe un vero disastro” ribatto mentre ricopro entrambi con una coperta, poggio la testa sulla sua spalla “ma se succedesse a me non ci sarebbe nessun problema, sai quante ne trovi di ragazze disposte a prendere il mio posto ,il Tour andrebbe avanti tranquillamente... Senza di te non ci sarebbe nessuna tournè” mi prende il volto tra le mani
“Non è vero... Non potrei mai andare da nessuna parte sapendoti qui a casa mentre stai male e poi io voglio solo te al mio fianco, sia tra le lenzuola che sul palco”
“Anche se avessi solamente un banale raffreddore? Non mi lasceresti sola neanche in quel caso?” mi bacia, un cenno affermativo del capo
“Non riuscirai a liberarti di me così facilmente” un altro bacio
“Non ti lascerò mai, è una promessa che ti ho fatto ed intendo mantenerla a tutti i costi” mi stringo ancora di più a lui, restiamo immobili e in silenzio come se ci bastasse solo la presenza dell’altro. Dopo alcuni minuti sento un dolce peso sulla spalla, delicatamente mi scosto per far scivolare la testa di Michael sulle mie gambe per poi ricoprirlo con la coperta, rimango rapita dalla serenità che traspare dal suo volto, i lineamenti così rilassati e distesi, sembra quasi sorridere, con tocco leggero, gli passo le mani tra i capelli e mi perdo nella loro morbidezza, il cuore trabocca di gioia, non credo di aver provato una cosa simile per nessun altro, ma un pensiero compare come un lampo nella mia mente
*È un amore così grande il nostro che ha superato tutte le prove che ha trovato sul suo cammino ma pur sempre nascosto agli occhi della gente e fatto di notti e di attimi*
una morsa glaciale mi attanaglia cuore, una lacrima scende fino a bagnare la guancia di Mike che si sveglia di soprassalto
“Cosa c’è amore? Pensieri tristi?” domanda asciugando col pollice la scia salata
“No, stavo solo pensando che non ho mai amato una persona tanto quanto amo te”
*Lo fa per noi, per me, per proteggermi… Non posso fargliene una colpa*
“È così grande ed intenso il sentimento che provo nei tuoi confronti che a volte mi spaventa” accarezza delicatamente la guancia tirandosi su sui gomiti
“Mai, non devi mai aver paura di amare… Soprattutto se sono io ad essere il fortunato” una flebile risata rompe il silenzio della notte
“Andiamo. Dai alzati, le stelle non aspettano di certo noi”
“Non ho bisogno di volgere lo sguardo al cielo per vedere le stelle quando posso tranquillamente perdermi in quelle che hai rubato alla volta celeste per farne i tuoi occhi” un’altra piccola risata, prendendoci per mano andiamo a stenderci sull’erba e in pochi attimi ci perdiamo nell’immensità del cielo
“La seconda stella e poi via sempre dritto, è così che si arriva a...”
“Neverland” l’interrompo, ci mettiamo seduti
“Un luogo lontano da tutto e tutti dove poter essere chi realmente siamo”
“In cui amare ed essere amati” un bacio incatena le nostre labbra
“E dove poter essere eterni bambini”
“Un eterno Peter Pan?” ricevo un sorriso come risposta, abbandono il caldo rifugio delle sue braccia cominciando a correre, un sospiro di protesta lascia le sue labbra
“Dove vai?” ma la sua voce viene coperta da un sonoro SPLASH, lentamente si avvicina al bordo della piscina, venendo leggermente illuminato dalle luci sott’acqua
“È questa la tua idea di eterno bambino, fare il bagno in tarda sera così da beccarti il raffreddore?” domanda tra una risata e l’altra
“Non fare il guastafeste… L’acqua è calda”
“Non ci penso proprio” risponde chinandosi leggermente in avanti e appoggiando la mano sul ginocchio per riuscire a mantenersi in equilibrio, con scatto felino esco dall’acqua, gli afferro l’avambraccio per poi rituffarmi strascinandolo con me.


“Elena puoi andare a darti una rinfrescata nel tuo camerino se lo desideri, se ci servisse riprovare la coreografia ti verrò a chiamare”
“Ok, grazie Kenny” velocemente raggiungo il camerino e richiudo la porta alle mie spalle, certo non è di sicuro come quello di Michael ma è bello avere un posto dove stare tranquilli per un po’ lontano da occhi indiscreti e poi è il luogo ideale anzi l’unico dove io e lui possiamo concederci qualche momento di intimità, mi sciacquo il viso quando però poggio sul marmo accanto allo specchio l’asciugamano un oggetto attira la mia attenzione, un bellissimo mazzo di rose rosa chiuso da un nastro rosso alla cui estremità è attaccato un bigliettino
“Un piccolo omaggio per la ragazza che ha saputo conquistare il mio cuore”
subito nella mia mente si forma l’immagine del volto di Michael che con le guance tinte di un lieve rosso mi sorride poggiando il mazzo sul marmo, leggo e rileggo più volte quelle parole per scolpirle nel cuore
“Elena la costumista è impazzita! Ha deciso che proprio in questo momento deve prenderti le misure per realizzare il vestito che indosserai sul palco” tuona Kenny
“Arrivo!” rispondo ma uscendo urto Tommy che sorridendomi mi dice: “Che bel faccino sorridente, è per caso successo qualcosa che ti ha reso felice?”
“In effetti sì, scusa ma ora devo andare se no Kenny chi lo sente”
“Bene. Allora non ti trattengo” e sparisce nell’ombra continuando a sorridere.
Raggiungo la sala costumi, vestiti sparsi dappertutto, guanti e calzini bianchi a non finire
*E poi Mike dice che sono io quella disordinata...*
“Ma guarda un po’ chi si vede…” quella voce, di scatto mi giro
“Cosa ci fai qui?“
“Niente” risponde con aria innocente avvolgendomi la vita con le mani “Ero solo venuto a prendere un’altra camicia, Kenny mi sta facendo provare come un matto, tu invece?”
“Sembra che Karen abbia sentito, in questo momento, il disperato bisogno di prendere le mie misure per l’abito di scena”
“In questo caso mi sa che rimango per darle una mano” le sue labbra s’incurvano in uno splendido sorriso, mi accarezza la guancia
“Sei sicuro di voler fare solo quello?” chiedo con tono malizioso
“No…” risponde ridacchiano “Probabilmente una volta che ti avrò stretta avvolgendoti il metro al seno non riuscirei più a fermarmi e comincerei a baciarti il collo, per poi scendere sulle spalle...” accompagna ogni parola con movimenti quasi impercettibili nei punti descritti, tento di rimanere impassibile ma più mi accarezza e più sento il mio corpo cedere, fortunatamente il rumore di vestiti che cadono ferma quella dolce tortura, dall’altra parte della stanza emerge Karen
“Elena scusa il disordine ma sono indietrissimo, devo ancora mettere da parte i vestiti per il Tour e non meno importante farti su misura il vestito…” si blocca “Michael , sei qui anche tu...”
“Sì ma non ti ruberò del tempo prezioso, prendo una camicia e tolgo il disturbo” “Bene… perché la tua presenza è inopportuna, non vorrei che vedessi qualcosa”
“Niente che non abbia già visto” un sussurro appena percettibile “Cosa?”
“Sì Michael” intervengo fulminandolo con lo sguardo “Cosa Hai detto?”
“Niente, pensavo soltanto ad alta voce. Bene, ho preso quello che volevo, ragazze vi lascio sole”

Ed anche l’ultimo giorno di prove arriva, come sempre sono la prima a finire il mio turno avendo solo una coreografia da provare, durante una breve pausa Michael mi si avvicina
“Perché non vai a casa? Qui le cose andranno per le lunge e lo vedo che sei stanca, non provare a negarlo”
“Preferisco aspettarti… Poi povero Jim, quanti viaggi gli facciamo fare?”
“Sicura?”
“Certo, me ne starò qui buona, buona a godermi lo spettacolo” sorride e torna di corsa sul palco. Mezz’ora, un’ora, due ore le prove continuano incessantemente e purtroppo la stanchezza che aveva letto nei miei occhi si fa sentire conducendomi lentamente nel mondo dei sogni, in un mondo dove possiamo stare insieme alla luce del sole… Ed eccoci li a passeggiare mano nella mano finché si volta verso di me “Svegliati, dai apri gli occhi” riapro gli occhi e ritrovo lo stesso volto che avevo sognato fino a pochi istanti prima, mi accorgo di essermi addormentata rannicchiata su una delle poltroncine del pubblico ed essere stata coperta con la sua camicia
“Bene, ora che anche la Bella Addormentata si è svegliata posso parlare… Allora, avete dato tutti il massimo e sono orgoglioso di voi però vi avverto che se qualcuno ritarderà all’aeroporto giovedì mattina qualche testa salterà” un attimo di paura
“Non temere, non lo farà” mi rassicura Michael
“Non ne sarei così sicuro se fossi in te… perché mi riferisco soprattutto a te” deglutisce lentamente
“Com’era che dicevi? Non lo fa, non lo farà” gli faccio il verso ridendo
“Elena te lo affido, miraccomando puntuali”
“Sarà fatto capo”
“Ora potete andare… Forza, smammare, su tutti sotto le coperte adesso”
“Questo è un ordine che prendo volentieri alla lettera”
“Andiamo” aggiungo ridendo.

Scusate ancora.... Spero apprezzerete questo capitolo, è stato peggio di un parto
giulyfan jackson
00venerdì 12 novembre 2010 19:01
bellissimo elena!! fantastico!! io lo apprezzo molto, e poi, i tuoi non sono cappy ma opere d'arte.bacy
civetta jackson
00venerdì 12 novembre 2010 20:27
Davvero fantasti e come ha detto Giulia, i tuoi capitoli sono opere d'arte.
invernizzilaura
00lunedì 15 novembre 2010 21:22
Elena, ke bel capitolo!! mi è piaciuto tanto, ora però sono ansiosa di leggere il seguito [SM=g27835]
a parte questo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, ti capisco, con la scuola nn c'è mai tempo, perché comunque i tuoi capitoli sono sempre fantastici!!!!!
un bacio [SM=x47938]
Chiar@95
00martedì 16 novembre 2010 15:14
Bellissimo capitolo,scs se ho commentato in ritardo ma la scuola impegna,cmq è bellissimo,nn vedo l'ora del seguito.
Ciao,un bacione,e soprattutto grazie di avrci fatto vivere emozioni uniche.
Ti voglio bene.
Chiar@95
Michael's fan
00mercoledì 17 novembre 2010 17:44
Re:
giulyfan jackson, 12/11/2010 19.01:

bellissimo elena!! fantastico!! io lo apprezzo molto, e poi, i tuoi non sono cappy ma opere d'arte.bacy




Grazie davvero!!!!
Michael's fan
00mercoledì 17 novembre 2010 17:45
Re:
invernizzilaura, 15/11/2010 21.22:

Elena, ke bel capitolo!! mi è piaciuto tanto, ora però sono ansiosa di leggere il seguito [SM=g27835]
a parte questo, prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno, ti capisco, con la scuola nn c'è mai tempo, perché comunque i tuoi capitoli sono sempre fantastici!!!!!
un bacio [SM=x47938]




Non so davvero cosa dire siete meravigliose
Michael's fan
00mercoledì 17 novembre 2010 17:46
Re:
Chiar@95, 16/11/2010 15.14:

Bellissimo capitolo,scs se ho commentato in ritardo ma la scuola impegna,cmq è bellissimo,nn vedo l'ora del seguito.
Ciao,un bacione,e soprattutto grazie di avrci fatto vivere emozioni uniche.
Ti voglio bene.
Chiar@95




Al contrario io ringrazio voi per tutto il sostegno che mi date
dirtydiana66
00mercoledì 17 novembre 2010 22:11
brava ,aspetto il prossimo e....tanti auguri ancora
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 22:29.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com