Le nostre recensioni sui dischi di MJ

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Millie Jean83
00giovedì 9 settembre 2010 20:27
Re: Re:
AntonellaP85, 09.09.2010 18:29:




Ovviamente, ma lo sai, questo discorso non mi trova d'accordo. Non possiamo infatti traslasciare il fatto che gli artisti non sono soltanto esecutori o comunque compositori, ma anche esseri umani, e come tali è ovvio che le emozioni, le esperienze, le idee debbano essere trasmesse in qualche modo. Soprattutto, i veri artisti solitamente (ma non sempre) sono persone molto tormentate (MJ ne è un esempio), con una certa urgenza comunicativa e oserei dire che rappresentano quasi un simbolo di un qualcosa che tutti possono provare, come un punto di riferimento. Quante volte noi stessi ci siamo identificati in una canzone? Sicuramente la musica è importante, ma il testo lo è altrettanto, a prescindere dal fatto che possa arrivare ad un bambino o meno. Forse certa musica non è da bambini e noi possiamo ragionare con un cervello adulto. Che poi, detto da Bob Dylan, simbolo di una generazione ribelle proprio per il significato dei suoi brani, di cui io personalmente apprezzo più i testi delle melodie, mi sembra decisamente ridicolo. Se il testo non contasse, a questo punto esisterebbe solo la musica strumentale oppure si potrebbe anche solo scrivere "aaaaaaaaaaaaaaa", ma io sinceramente mi sentirei presa per i fondelli.




è ottimo che possiamo esporre qui le nostre vedute. ne abbiamo parlato in privato, e direi che capisco il tuo punto di vista. ho la mia opinion e credo che ci siano le dovute eccezioni al mio discorso. il cantautorato senza testo non ha ragione di essere. cosi' come una we are the world, per il forte messaggio che trasmette. Ma daddY ccol dei Boney M è cool, anche se il testo è penoso, Superstition di Wonder ti manda in orbita, ed anche se se ha un testo interessante, non è certo quello che ricordiamo. stesso dicasi per la "banalissima" Smooth Criminal. Di Stranger in Moscow mi emoziona il testo, ma se fosse solo per la musica, la riterrei una lagna. e se non la cantasse il nostro beniamino ancora peggio. sono un po' dirett, lo sai. ma è proprio cio' che penso. E'un po' la mia filosofia musicale [SM=g27817]
Micheal'sNewFan
00giovedì 9 settembre 2010 22:39
Re:
Antonella-60, 09/09/2010 19.05:



P.S. I miei complimenti a Michael'sNewFan ed Anto per le coraggiose recensioni di Invincible che giudico l'Album più criptico di MJ.




Ti ringrazio. Avrei voluto dare un parere più tecnico, ma non ne ho le competenze! [SM=g27817]
sofy_love
00giovedì 9 settembre 2010 22:46
Grande discussione..ci voleva!
Fantastica da leggere quella di Keep si HIStory.. [SM=g27831]
Devo dire che io non ho mai recensito...prima o poi ci provo [SM=g27829] per ora mi limito a leggere avidamente.
Complimenti a tutti!
Keep the faith
00lunedì 13 settembre 2010 17:07
Qui le recensioni languono, io ne ho fatte già 4, sotto a chi tocca su!!!!!!
badgirl.
00lunedì 13 settembre 2010 18:55
Pare che tocchi sempre a te!
Ho rifatto i conti 3 volte.......ma vieni sempre fuori tu! (che sfiga!)

Posta.....posta......
Antonella-60
00lunedì 13 settembre 2010 19:57
Prima di iniziare la recensione di Blood on the dance floor e solo per dovere di cronaca qualora non li conosceste bene, vorrei invitare alla lettura dei testi di Ghosts e It Is Scary. Solo il primo verso della prima strofa è uguale in entrambi i pezzi, mentre nei tre versi successivi vengono cambiate alcune parole. Le restanti liriche sono differenti.


Blood on the dance floor: Nel continuare la collaborazione con Teddy Riley ecco in apertura di Album un bel pezzo NJS, dance raffinato e molto sincopato ed un ritornello che ti si ficca in testa al primo ascolto.
C’è una relazione pericolosa, non con Billie Jean ma con una certa Susie che è assetata di sangue; attrazione fatale dunque perché "Every hot man is out takin' a chance / It's not about love and romance /And now you do regret it”. Insomma te la sei fatta ed ora sei ostaggio e vittima di questa donna......che ha pure il tuo numero di telefono (sic). Diciamolo chiaramente non è una delle più belle interpretazioni di Mike che sembra quasi annoiato; forse, non voleva proprio farlo quest’album, con un tour da curare e la paternità. Ma il Re è lui e mantiene il suo scettro con la solita classe. Come ?? Che ne pensate di quel “haa” duro ripetuto alla fine di ogni verso della prima strofa o il contrattempo tenuto per tutta la durata della seconda strofa….sublimi, bastano questi per far scorrere fiumi di sangue sulle piste da ballo. VOTO 7


Morphine:......distorsioni elettroniche, effetti sonori.....sono impaurita e smarrita in questo mondo psichedelico. Il ritmo è ossessionante e graffiante come la voce che,nell’ urlare con tutta la sua potenza “Another drug baby”, alterna minacciosa cattiveria a tono di struggente preghiera.... “Trust in me”. E’ hard – rock è elettro-pop. La potenza del suono e la sua scansione ritmica dilania le terminazioni nervose, il cuore accelera, un senso di oppressione fa si che vorresti strappare la cuffia. " You heard what the doctor says....”, ma pur sapendolo continua nelle sue martellanti richieste. “Go'on babe”.....Il cambio di atmosfera è repentino; c’è una tregua che regala pace totale e tranquillità e piano, viola e violini accompagnano nel mondo del sogno. La sua voce è composta, dolce a tratti malinconica. Ma c’è qualcosa di anomalo in questo sogno e nel suo connesso stato di grazia, un suono lontano, un brusio distorto......che sia un sogno artificiale questo ??? Comunque sia è troppo breve...., “Go'on baby!”, l’orrore ricomincia fino alla sua definitiva consacrazione con un coro plebiscitario che urla MORPHINE !!. I crediti ci dicono che MJ, la star, in questo pezzo ha fatto praticamente tutto, quello che non dicono è che soprattutto c’è l’UOMO. Un capolavoro. VOTO 9,5


Superfly Sister: Ancora sesso, scandaloso, sporco, osceno, fine a se stesso. Piatti e distorsioni di chitarra ripetute (....simile a quella di Jam), linea di basso asciutta e senza orpelli, e subito arriva......il ritornello.....strano inizio. I più bravi dicono che SS sia un brano “sperimentale” senza chiarire perché. Io credo che dipenda solo dalla disposizione del testo che solitamente prevede strofe e ritornello, qui invece è tutto il contrario ed ecco spiegato l’arcano. E quante parole ha questo testo.....(forse troppe?) ma tutte seguono il ritmo rafforzandolo e la dove non ci sono parole sopperiscono beat vocali che cadono con precisione millimetrica tra i beat prodotti dalle percussioni. La pausa del fiume in piena di queste parole solo nel breve assolo di chitarra. E’ un R&B che diventa ancora più blues quando la sua voce, qualche volta in sordina altre alla pari, interagisce con il coro secondo lo schema di chiamata e risposta dei singoli versi. Il beatbox finale è un doveroso omaggio all’hip-hop oltre che un tangibile esempio di tecnica senza pari. Grande pezzo per buongustai dal palato fine. VOTO 7


Ghosts: Cori, dalle sfumature medievali, si sposano a suoni techno e poi con la sezione ritmica. Il gioco musicale è già assicurato con quest’intro dal sapore antico. “There’s a ghost out in the wall”, inizia la prima strofa con la sua melodia, melodia base che ritroveremo in “ It is scary” riarrangiata. La voce drammatica ci esprime paura per un qualcosa che si annida tra le stesse pareti domestiche minandone la tranquillità. Cos'è questo qualcosa ci viene svelato alla fine del primo ritornello ed è la gelosia con i suoi effetti nefasti per la vita di un uomo, principalmente nei suoi affetti familiari ( “And who gave you the right to shake my family tree?”). Ma sono le motivazioni di questa gelosia, che si manifesta con il tradimento ( “They put a knife in my back”) e le intrusioni nella vita privata (“And who gave you the right to take? Intrusion To see me”), che non sono capite (Don't understand it). E’ quasi un inno sacro, al valore della sfera intima dell’uomo, sacralità conferita al pezzo dalla partecipazione quasi costante di parti corali e dal sottofondo orchestrato presente nel ritornello. L’interpretazione non ha sbavature. Chi ha detto che questo pezzo mantiene la tradizione di Thriller probabilmente non ha ben chiara l’evoluzione di MJ pronto a cimentarsi con il nuovo che avanza. Splendido e metaforico il finale con l’effetto sonoro della porta che sbatte. VOTO 8

It is scary: Gli accordi di un piano ci introducono ad una serata qualunque, simile a quelle tante volte rappresentate da certa filmografia hollywoodiana per famiglie; l’atmosfera è serena, rassicurante ma….tutto cambia repentinamente. Si sente un ansimare frettoloso (da cosa stai fuggendo?), la musicalità si fa sinistra e l’ansimare diventa beatbox. “There’s a ghost out in the wall”; la prima strofa esprime terrore che nella seconda si tenta di razionalizzare, ( Am I the beast you visualized ?), ed in questa fase i reingressi del piano hanno una funzione rassicurante. Le paure sono dentro te stesso in realtà perché sei tu che le vedi; ( I'm gonna be exactly what you wanna see/So did you come to me).
Nei ritornelli il coro in progressiva ascensione si lancia verso il cielo e con esso il nostro Mike che si congiunge al metafisico. I contrasti musicali in questo pezzo sono più netti e vari rispetto a Ghost spaziando dall’operatic pop al funk rock e soul. Spettacolare il finale gospel. Lo ammetto ho un debole per questo pezzo che trovo più “visivo” rispetto a Ghost. VOTO 8,5


AntonellaP85
00lunedì 13 settembre 2010 20:00
Anto veramente complimenti, mi piacciono molto le tue recensioni!
Anto (girl on the line)
00lunedì 13 settembre 2010 20:07
Anto,mi piace la tua recensione!Brava! [SM=x47932]
Antonella-60
00lunedì 13 settembre 2010 21:15

Grazie ragazze [SM=g27822] ovviamente mancano i remix per i quali, forse, potrebbe aprirsi un topic a parte!!
shamona
00lunedì 13 settembre 2010 22:06
[SM=x47932] , solo un po' stretta con BOTDF ... Qualcosina in più ??!!Brava.
Keep the faith
00martedì 14 settembre 2010 10:02
Re:
Antonella-60, 13/09/2010 19.57:

Prima di iniziare la recensione di Blood on the dance floor e solo per dovere di cronaca qualora non li conosceste bene, vorrei invitare alla lettura dei testi di Ghosts e It Is Scary. Solo il primo verso della prima strofa è uguale in entrambi i pezzi, mentre nei tre versi successivi vengono cambiate alcune parole. Le restanti liriche sono differenti.


Blood on the dance floor: Nel continuare la collaborazione con Teddy Riley ecco in apertura di Album un bel pezzo NJS, dance raffinato e molto sincopato ed un ritornello che ti si ficca in testa al primo ascolto.
C’è una relazione pericolosa, non con Billie Jean ma con una certa Susie che è assetata di sangue; attrazione fatale dunque perché "Every hot man is out takin' a chance / It's not about love and romance /And now you do regret it”. Insomma te la sei fatta ed ora sei ostaggio e vittima di questa donna......che ha pure il tuo numero di telefono (sic). Diciamolo chiaramente non è una delle più belle interpretazioni di Mike che sembra quasi annoiato; forse, non voleva proprio farlo quest’album, con un tour da curare e la paternità. Ma il Re è lui e mantiene il suo scettro con la solita classe. Come ?? Che ne pensate di quel “haa” duro ripetuto alla fine di ogni verso della prima strofa o il contrattempo tenuto per tutta la durata della seconda strofa….sublimi, bastano questi per far scorrere fiumi di sangue sulle piste da ballo. VOTO 7


Morphine:......distorsioni elettroniche, effetti sonori.....sono impaurita e smarrita in questo mondo psichedelico. Il ritmo è ossessionante e graffiante come la voce che,nell’ urlare con tutta la sua potenza “Another drug baby”, alterna minacciosa cattiveria a tono di struggente preghiera.... “Trust in me”. E’ hard – rock è elettro-pop. La potenza del suono e la sua scansione ritmica dilania le terminazioni nervose, il cuore accelera, un senso di oppressione fa si che vorresti strappare la cuffia. " You heard what the doctor says....”, ma pur sapendolo continua nelle sue martellanti richieste. “Go'on babe”.....Il cambio di atmosfera è repentino; c’è una tregua che regala pace totale e tranquillità e piano, viola e violini accompagnano nel mondo del sogno. La sua voce è composta, dolce a tratti malinconica. Ma c’è qualcosa di anomalo in questo sogno e nel suo connesso stato di grazia, un suono lontano, un brusio distorto......che sia un sogno artificiale questo ??? Comunque sia è troppo breve...., “Go'on baby!”, l’orrore ricomincia fino alla sua definitiva consacrazione con un coro plebiscitario che urla MORPHINE !!. I crediti ci dicono che MJ, la star, in questo pezzo ha fatto praticamente tutto, quello che non dicono è che soprattutto c’è l’UOMO. Un capolavoro. VOTO 9,5


Superfly Sister: Ancora sesso, scandaloso, sporco, osceno, fine a se stesso. Piatti e distorsioni di chitarra ripetute (....simile a quella di Jam), linea di basso asciutta e senza orpelli, e subito arriva......il ritornello.....strano inizio. I più bravi dicono che SS sia un brano “sperimentale” senza chiarire perché. Io credo che dipenda solo dalla disposizione del testo che solitamente prevede strofe e ritornello, qui invece è tutto il contrario ed ecco spiegato l’arcano. E quante parole ha questo testo.....(forse troppe?) ma tutte seguono il ritmo rafforzandolo e la dove non ci sono parole sopperiscono beat vocali che cadono con precisione millimetrica tra i beat prodotti dalle percussioni. La pausa del fiume in piena di queste parole solo nel breve assolo di chitarra. E’ un R&B che diventa ancora più blues quando la sua voce, qualche volta in sordina altre alla pari, interagisce con il coro secondo lo schema di chiamata e risposta dei singoli versi. Il beatbox finale è un doveroso omaggio all’hip-hop oltre che un tangibile esempio di tecnica senza pari. Grande pezzo per buongustai dal palato fine. VOTO 7


Ghosts: Cori, dalle sfumature medievali, si sposano a suoni techno e poi con la sezione ritmica. Il gioco musicale è già assicurato con quest’intro dal sapore antico. “There’s a ghost out in the wall”, inizia la prima strofa con la sua melodia, melodia base che ritroveremo in “ It is scary” riarrangiata. La voce drammatica ci esprime paura per un qualcosa che si annida tra le stesse pareti domestiche minandone la tranquillità. Cos'è questo qualcosa ci viene svelato alla fine del primo ritornello ed è la gelosia con i suoi effetti nefasti per la vita di un uomo, principalmente nei suoi affetti familiari ( “And who gave you the right to shake my family tree?”). Ma sono le motivazioni di questa gelosia, che si manifesta con il tradimento ( “They put a knife in my back”) e le intrusioni nella vita privata (“And who gave you the right to take? Intrusion To see me”), che non sono capite (Don't understand it). E’ quasi un inno sacro, al valore della sfera intima dell’uomo, sacralità conferita al pezzo dalla partecipazione quasi costante di parti corali e dal sottofondo orchestrato presente nel ritornello. L’interpretazione non ha sbavature. Chi ha detto che questo pezzo mantiene la tradizione di Thriller probabilmente non ha ben chiara l’evoluzione di MJ pronto a cimentarsi con il nuovo che avanza. Splendido e metaforico il finale con l’effetto sonoro della porta che sbatte. VOTO 8

It is scary: Gli accordi di un piano ci introducono ad una serata qualunque, simile a quelle tante volte rappresentate da certa filmografia hollywoodiana per famiglie; l’atmosfera è serena, rassicurante ma….tutto cambia repentinamente. Si sente un ansimare frettoloso (da cosa stai fuggendo?), la musicalità si fa sinistra e l’ansimare diventa beatbox. “There’s a ghost out in the wall”; la prima strofa esprime terrore che nella seconda si tenta di razionalizzare, ( Am I the beast you visualized ?), ed in questa fase i reingressi del piano hanno una funzione rassicurante. Le paure sono dentro te stesso in realtà perché sei tu che le vedi; ( I'm gonna be exactly what you wanna see/So did you come to me).
Nei ritornelli il coro in progressiva ascensione si lancia verso il cielo e con esso il nostro Mike che si congiunge al metafisico. I contrasti musicali in questo pezzo sono più netti e vari rispetto a Ghost spaziando dall’operatic pop al funk rock e soul. Spettacolare il finale gospel. Lo ammetto ho un debole per questo pezzo che trovo più “visivo” rispetto a Ghost. VOTO 8,5






Brava, brava, brava.
Non sono completamente d'accordo con te nel merito, soprattutto quando definisci hard-rock Morphine, tuttavia, è un piacere leggerti, e per l'aspetto tecnico, e per l'aspetto discorsivo, nonchè per la partecipazioni in cui induci il tuo lettore.
Grazie, attendo di leggerne altre.
Keep the faith
00martedì 14 settembre 2010 16:58
Ne ho lette di tutti i colori, innovativo secondo alcuni, criptico secondo altri, il miglior album di MJ..., c'è addirittura chi lo ha definito rivoluzionario, nel senso che avrebbe stravolto la musica pop del nuovo millennio........(mah punti di vista eh)

Io lo definisco in un modo solo: PIATTO, il che non significa brutto, anzi, è un album carino, a tratti godibile, a volte divertente, come potrebbe essere un album di Justin Timberlake, peccato che sia un album di Michael Jackson.

Baby face (ahhaah scusate ma l'ilarità nasce spontanea), Dr. Freeze (e che è un cono gelato?), La Shawn Daniels (sembrerebbe il nome di una escort di quelle brave),R. Kelly (brrrrr!), di quell'album cantato nel 1979 da quel ragazzo nerissimo, non è rimasto nulla, anzi si, Carol Bayer Sager (ahimè!!!) ah e Michael Jackson, stavo per dimenticarlo...beh diciamo che un pò ci ha messo lui del suo per farmelo dimenticare...

Manca la perfezione sonora, manca la commistione tra strumenti suonati e strumenti sintetizzati (quello si marchio di fabbrica!), mancano i bridge coraggiosi, mancano i falsetti precipitanti, mancano le chitarre funky, mancano i fiati devastanti, mancano soprattutto gli arrangiamenti meticolosi e perfetti, quelli che facevano degli album di Jackson dei veri e propri gioielli di tecnica, e mancano sia nelle parti vocali che in quelle musicali, manca, in estrema sintesi, un'anima Black...

Umbreakable: Andatura caracollante, idea interessante, cori a doppia pista molto carini, sebbene notevolmente soft, interpretazione vocale ottima, ritornello, a dir poco, insulso, bello, anche se troppo breve, il bridge al min. 3:30 circa, tuttavia dopo l'elettrizzante sezione rap si ritorna al melenso ritornello tirato avanti per oltre 6 minuti con una noncuranza per le mie orecchie da denuncia, il mio voto, grazie al piccolo bridge, e al notevole rap è 6;

Heartbreaker: Questa idea mi piace molto, posso essere d'accordo con l'intuizione di fare un disco tecnologico, tuttavia non posso sopportare un ritornello così scontato, e una strofa ancor piu banale, va bene il basso sintetico, qui c'è un bridge da vecchi tempi, con annessi cori alla Dangerous, azzeccata la sezione rap, ma porcaloca subito dopo si sprofonda nuovamente nel ritornello, strofa, ritornello, strofa, all'infinito, meno male che qualche ingegnere del suono ci ha ficcato dentro un bell'effetto tecnho dal min. 3:50 in poi, il mio voto non può andare oltre il 5,5;

Invincible:Bene qui sembrerebbe quasi di aver ritrovato il vecchio Jackson, ma è una pia illusione, l'interpretazione è da vecchi tempi, la strofa, sebbene scontata, è quanto meno divertente, questa canzone ha il pregio di avere il piu bel bridge dell'intero album, mi pare sia l'ultimo dell'album, ma di seguito verificherò, tuttavia quello "She is invincible" ripetuto 200 volte non aiuta le mie orecchie, il disco per me potrebbe quasi terminare qui, voto 6,5;

Break of down: Il piu grande pregio di Jackson era sempre stato quello di fare musica diversa, si va bene commerciale, ma diversa da quella che passava in radio, qui non ci si preoccupa neppure di creare un ponte tra strofa e ritornello, stanca l'interpretazione, svogliata a voler essere gentili, ripetitiva fino allo spasmo, ma le vecchie soluzioni r&b che fine hanno fatto, quelle magiche chitarre minimaliste, l'inserimento dei fiati...??? mah, voto 4,5;

Heaven can wait: Credo di aver mandato avanti il cd dopo i primi 15 secondi, al primo ascolto, mi dava fastidio fisicamente la strofa, con molta pazienza ho poi deciso di approfondire il tutto, e, al di là dell'invadente sint., della scontatissima strofa, trovo vi sia anche una interpretazione, non so quanto volutamente, sotto traccia, e questo non lo accetto, la voce la tieni sfruttala almeno, voto 4;

You rock my world: Discutevamo tempo fa, in un topic qui sul forum, di autenticità, il pezzo antiautentico per eccellenza di MJ, un tentativo, peraltro fallito, di ritornare al passato, e poi cosa cazzo ci fa Chris Tucker in un disco di Michael Jackson???, ......azzo c'è il bridge, l'ho finalmente trovato, dura 11 secondi, voto 4,5;

Butterflies: Caracollando caracollando, sono quasi a metà album, che faticaccia però..., finalmente un pò di voce Amen, la strofa è quanto di piu scontato potessi aspettarti da uno come MJ, ma qualcosina da salvare c'è, c'è un buon falsetto, anzi ottimo direi, sufficiente per far lievitare il mio voto fino a 6;

Speechless: Nessuna novità, a cappella il nostro è un mostro, e lo sapevamo già, bellissima l'idea del doppio cantato a cappella, stupendo il falsetto, peccato solo per la solita invadenza del sint., non degna delle canzoni del passato, ma un'ottimo pezzo al quale va il mio voto 7;

2000 Watts: Ah, finalmente erano 40 minuti che ti aspettavo, era ora, qui si sente la mano del buon Riley, battente, dura, non compiacente verso l'ascoltatore, certo non geniale nella struttura, un pò plastificata forse, ma dal 2:18 in poi almeno si sente qualche cambio di passo, voto 7;

You are my life: Finalmente una strofa degna di Michael Jackson, purtroppo dopo la strofa arriva il ritornello, purtroppo, lenta all'inverosimile, sbiascicata finanche la pronuncia per seguire il ritmo, ma con alcuni colpi di classe, "I'm a better man" vale da sola il mio voto, 6,5;

Privacy: Secondo alcuni la piu brutta canzone di tutta la discografia, ingrati, per essere brutti ci vuole impegno, qui non ci si preoccupa neppure di essere brutti si fa passare lo scatto di una macchina fotografica, per una rivoluzione musicale, quando altri, ed egli stesso, queste operazioni le avevano compiute anni addietro, azz si sente pure uno strumento, voto alla chitarra, 5,5;

Don't walk away: Azzo ma quanto è lungo sto disco, secondo me quando Britney e Beyoncè hanno sentito questa canzone si sono incazzate di brutto, si sono telefonate, e hanno sparlato di MJ che gli aveva rubato il successo dell'anno, voto alla banalità 4;

Cry: Se non altro, in linea con la tradizione, quella di R. Kelly non quella di MJ, ed ho detto tutto, voto 4;

The lost children:
Allora ho speso bene i miei 20 eurini, eccolo è lui, è lui, è lui!!!!!!
non è un impersonator è proprio Michael Jackson, la chitarra di questa canzone è una piccola opera d'arte, al minuto 1:48 mi sembra di risentire quel ragazzo nerissimo, si si è proprio lui, le voci bianche sono una trovata quasi geniale, che bella la chitarra finale che ti accompagna verso la malinconia, voto 8,5;

Whatever Happens: Prima di ascoltare le versione originale che non è di MJ, la apprezzavo di piu, cosa dire, Santana con la chitarra ci parla, anche se suona Sarà l'aurora di Ramazzotti...., Jackson con la voce ci suona, il pezzo crea una bella atmosfera, riesce a toccare corde intime, come una volta quasi, voto 7,5;

Threatened: Bella la chiusura, superiore alla media dell'album, finalmente un pò di rumore, un pò di sano rumore, un pò di voce sincopata, un pò di jacksonite, un pò eh non tanta, ma almeno c'è, voto 6,5.

Anche se può sembrare che io abbia stroncato questo disco, non è così, l'ho stroncato perchè l'ho messo in relazione agli altri lavori di MJ, ma se dovessi confrontarlo con la musica ad esso coeva, i voti si alzerebbero e di molto pure, ma questo non è un album di Britney o di Lady Cacca, o di JT, quindi....



badgirl.
00martedì 14 settembre 2010 18:02
Ah ecco......per fortuna hai fatto la precisazione nelle righe finali!

Lo definirei un fantastico massacro! ahaah!


Però, riguardando i voti.........non è che c'è un esubero di 4?
ahaha!!

Accidenti che strapazzata!!
Keep the faith
00martedì 14 settembre 2010 18:22
Re:
badgirl., 14/09/2010 18.02:

Ah ecco......per fortuna hai fatto la precisazione nelle righe finali!

Lo definirei un fantastico massacro! ahaah!


Però, riguardando i voti.........non è che c'è un esubero di 4? ahaha!!




Ma nemmeno tanto dai, ci sono pure i 7 e gli 8
badgirl.
00martedì 14 settembre 2010 18:27
Re: Re:
Keep the faith, 14/09/2010 18.22:




Ma nemmeno tanto dai, ci sono pure i 7 e gli 8




Sì ok, ci sono anche i 7 e gli 8...........però quando sono arrivata a Break of down, mi sono sentita male!!! ahahah!!!


Io ADORO quella canzone!!!!!

Ci sono rimasta malissimo (ahahaha!!!)


Keep the faith
00martedì 14 settembre 2010 18:29
Re: Re: Re:
badgirl., 14/09/2010 18.27:




Sì ok, ci sono anche i 7 e gli 8...........però quando sono arrivata a Break of down, mi sono sentita male!!! ahahah!!!


Io ADORO quella canzone!!!!!

Ci sono rimasta malissimo (ahahaha!!!)






De gustibus non disputandum est....
sorry!
badgirl.
00martedì 14 settembre 2010 18:37
Re: Re: Re: Re:
Keep the faith, 14/09/2010 18.29:




De gustibus non disputandum est....
sorry!




Ma l'hai segata talmente bene, che ti perdono! (ahaha!)


Millie Jean83
00martedì 14 settembre 2010 19:14
cacchius! se quella di Keep the faith vi è sembrata una stangata,non avete ancora letto la mia recensione di Invi... [SM=g27816] [SM=g27828] .
comunque io mi rifiuto di postare ancora se almeno un'altra persona non si decide a recensire un Thriller o un History...cioè dai: questo topic dovrebbe essere il piu' nutrito di tutto il forum.
ascoltiamo la musica di Michelino nostro oppure no? allora, coraggio [SM=g27823]
Antonella-60
00martedì 14 settembre 2010 19:35

Credo che il primo a dover osare dovrebbe essere l'autore del topic...o no ???
badgirl.
00martedì 14 settembre 2010 20:40
Mark con questo topic si è trovato un secondo lavoro, ora gli tocca ascoltare tutta la discografia...........se non è collassato nel bel mezzo!
4everMJJ
00martedì 14 settembre 2010 21:10
Re:
badgirl., 14/09/2010 20.40:

Mark con questo topic si è trovato un secondo lavoro, ora gli tocca ascoltare tutta la discografia...........se non è collassato nel bel mezzo!




I casi sono due: o è collassato o si è convertito e sta prendendo lezioni di Moonwalk! [SM=g27828]

Uao, ragazzi, che bello questo topic!! [SM=x47932]

Antonella, mi inchino [SM=x47963] , anzi no, mi stendo ai tuoi piedi (non c'è la faccina)! Ho appena finito di ascoltare gli inediti di BOTDF leggendo contemporaneamente le tue recensioni... UAO, che emozione, sono senza parole, bravissima!!! [SM=x47932]

La recensione di Keep su Invincible mi rincuora: pensavo di essere l'unica ad apprezzare 2000 Watts!

Millie Jean83
00martedì 14 settembre 2010 21:24
Pur non potendo recensirlo come vorrei,dal momento che lo conosco relativamente poco, ho deciso di dire la mia su Invi.
Premetto che pur condividendo sostanzialmente l'analisi fatta da Keep, lo ritengo un album assolutamente di impronta black.
Non parliamo pero' di black-soul-r&b classico, quello di cui lo stesso Jackson fu mirabile protagonista negli anni 70 e grande innovatore negli 80, tanto che arriveremo al quasi annullamento della matrice puramente nera nel pop anni 90.
Ma Invincible rientra nel NEW black, r&b anni 2000, musica da classifica ormai dominata dai neri con il loro pop rappato che, francamente, dopo 15 anni, ha cominciato a starci un po' qua, vero?

ad ogni modo: canzoni come Butterflies, Break of Dawn ed almeno altri 3-4 pezzi sono proprio cosi': musica americana per americani o amanti del pop-soul nero di media fattura.

Quindi, in un certo modo, direi non proprio positivo, lo considero un album Black piu' di quanto lo sia History, ad esempio.
Detto cio', la qualita' e la tecnica del suono ci sono. la voce pure. mancano le idee.la voglia.l'energia pura e sincera che scaturiva da quella testolina e da quel corpicino sempre in azione. Vi è il tentativo di fare un pop "carino", ma che risulta appunto banale.proprio perchè gli ascoltatori medi vogliono quello: la ballata alla Beyoncè, il rappettino del rapper di turno, ecc ecc. insomma:Michael si piega alla moda dell'epoca e sforna un album mediocre. ALT. prima che mettiate in atto l'esecuzione capitale nei miei confronti, ci tengo a precisare che nel quadro piu' generale degli album mainstream degli ultimi 10 anni, Invincible merita comunque di essere menzionato, se non altro per l'interpretazione vocale del nostro, e per la presenza di un paio di chicche che deliziano sempre e comunque chiunque lo ami.

Antonella-60
00martedì 14 settembre 2010 21:36
Per gli amanti delle statistiche ecco il numero delle recensioni per ogni album:

Off The Wall: 2
Thriller: 1
Bad: 9
Dangerous: 10
HiStory: 1
BOTDF: 1
Invincible: 4

4ever, tu mi confondi ed anche in questo caso manca la faccina.. [SM=g27838]

Keep, credo che in Invincible Mike invece sia mooolto black giacchè quasi tutto l'Album è permeato di cultura hip-hop

EDIT: Modifico perchè nel frattempo si è aggiunta l'analisi di Millie che condivido.
Keep the faith
00mercoledì 15 settembre 2010 09:42
PER MILLIE ED ANTONELLA 60

Probabilmente ho utilizzato una espressione tecnicamente infelice, sò benissimo che quella di Invi. è musica Black, tanto è vero che non ho parlato di assenza di musica Black ma di assenza di un'anima Black.
In realtà mi riferivo, alla totale assenza delle origini, che negli altri album vengono spesso recuperate, vedi Keep the faith, Smooth Criminal, Earth Song, Man in the mirror, ecc.ecc.ecc.
Converrete con me sul fatto che manca del tutto il Funky ad esempio.
Ad ogni buon conto, avete fatto bene a riprendermi, a beneficio del lettore, cercherò di essere piu preciso in futuro, siete delle professoresse molto severe.

p.s. vorrei tanto leggere di Off the wall, e poi Millie mettiamoci d'accordo Music and me lo fai prima tu o lo faccio prima io????
badgirl.
00mercoledì 15 settembre 2010 13:52
Beh allora se si possono fare richieste, a me piacerebbe tantissimo che qualcuno mi raccontasse una canzone che su di me ha un impatto devastante, che è We've had enough.

Grazie in anticipo a chi ne avesse voglia.


Per Cristiana: secondo me nessuno riesce più a fermarlo..........è preso in ostaggio dal moonwalk!
Keep the faith
00giovedì 16 settembre 2010 12:04
Languono recensioni, recensioni languono, se qualcuno scrive prometto che mi cimenterò in Thriller, parola d'onore!!!
ladythriller
00giovedì 16 settembre 2010 16:09
Da qualche giorno ho sulla punta...delle dita quella di Bad ma non mi decido a postarla per via di qualche indecisione su alcune canzoni. Vedrò di farmela passare [SM=g27828]
Edit
Aspettando l'ispirazione recensirò una canzone che mi piace molto, Eaten alive

Quando i Bee Gees incontrano Michael Jackson. Immaginate il cantante di "Thriller", nel periodo immediatamente successivo allo strepitoso successo del suo best seller album, alle prese con una canzone di cui è co-autore, co-lead e vocalist. Ma l'album non è suo. Il singolo dà il nome all'omonimo album di Diana Ross del 1985. Sonorità accese, dure come richiede la moda dell'epoca, riff potente, falsetto sublime. Le voci di Michael Jackson, Diana Ross e Barry Gibb si mescolano alla perfezione, alternandosi con la precisione di un rasoio nelle diverse parti: strofa, ritornello e coda. Un Michael Jackson "voce maschile" capace di tener testa, ma solo apparentemente, alla sensuale e provocante Diana ma anche di fondersi con l'altra voce background (Barry Gibb) in uno dei migliori falsetti della discografia jacksoniana. La Ross precisa come un bisturi quando arriva a cantare "in the modern times" e "to do oh"
Diana Ross provoca, Michael Jackson risponde; la voce femminile con i suoi acuti e l'inappuntabilità dell'intonazione è la voce prevalente. E a ragione. L'album è il suo e non merita di concedere meriti a nessuno, neanche all'uomo del momento. Diana è e rimane la regina. E Jackson canta "I will be your slave". Nel video, girato da Bob Giraldi, è l'uomo ad essere sbranato da una Diana Ross più che mai felina non solo nelle movenze; la sua metamorfosi in pantera (vi ricorda qualcosa?) arriva alla fine del video . Michael, pupillo della Ross e enfant prodige dell'American dream, è ormai un uomo, il suo timbro è post Jackson 5 e il groove, riconoscibilissimo, quello di "Beat it"
Copyright registrato ben due volte; la prima dai fratelli Maurice e Barry Gibb, la seconda dai due e da Michael Jackson con le modifiche ai cori suggerite dal ragazzo più famoso del middle west, che ne diviene anche co-produttore. Difficile dire se la canzone sia più jacksoniana o "gibbiana", di certo c'è la grinta di un sound che ricrea immediatamente l'atmostera degli anni '8o, spensieratezza,capelli cotonati e spalline extralarge. Nostalgia? non è quello che vuole il pezzo.
Per svegliarsi, meglio di un caffè.

Keep hai dato la tua parola d'onore [SM=g27828]

Antonella-60
00giovedì 16 settembre 2010 22:22
Lady....mi piaci !!


Io non posto più se prima l'autore del topic non si fa vivo....ed in cantiere ho Thriller !!
ladythriller
00giovedì 16 settembre 2010 22:39
Re:
Antonella-60, 16/09/2010 22.22:

Lady....mi piaci !!


Io non posto più se prima l'autore del topic non si fa vivo....ed in cantiere ho Thriller !!


Grazie [SM=g27821] , ma anche tu non sei affatto male!!! [SM=g27823]
E sì, che fine avrà fatto l'autore del topic...

Keep the faith
00venerdì 17 settembre 2010 09:42
Re:
ladythriller, 16/09/2010 16.09:

Da qualche giorno ho sulla punta...delle dita quella di Bad ma non mi decido a postarla per via di qualche indecisione su alcune canzoni. Vedrò di farmela passare [SM=g27828]
Edit
Aspettando l'ispirazione recensirò una canzone che mi piace molto, Eaten alive

Quando i Bee Gees incontrano Michael Jackson. Immaginate il cantante di "Thriller", nel periodo immediatamente successivo allo strepitoso successo del suo best seller album, alle prese con una canzone di cui è co-autore, co-lead e vocalist. Ma l'album non è suo. Il singolo dà il nome all'omonimo album di Diana Ross del 1985. Sonorità accese, dure come richiede la moda dell'epoca, riff potente, falsetto sublime. Le voci di Michael Jackson, Diana Ross e Barry Gibb si mescolano alla perfezione, alternandosi con la precisione di un rasoio nelle diverse parti: strofa, ritornello e coda. Un Michael Jackson "voce maschile" capace di tener testa, ma solo apparentemente, alla sensuale e provocante Diana ma anche di fondersi con l'altra voce background (Barry Gibb) in uno dei migliori falsetti della discografia jacksoniana. La Ross precisa come un bisturi quando arriva a cantare "in the modern times" e "to do oh"
Diana Ross provoca, Michael Jackson risponde; la voce femminile con i suoi acuti e l'inappuntabilità dell'intonazione è la voce prevalente. E a ragione. L'album è il suo e non merita di concedere meriti a nessuno, neanche all'uomo del momento. Diana è e rimane la regina. E Jackson canta "I will be your slave". Nel video, girato da Bob Giraldi, è l'uomo ad essere sbranato da una Diana Ross più che mai felina non solo nelle movenze; la sua metamorfosi in pantera (vi ricorda qualcosa?) arriva alla fine del video . Michael, pupillo della Ross e enfant prodige dell'American dream, è ormai un uomo, il suo timbro è post Jackson 5 e il groove, riconoscibilissimo, quello di "Beat it"
Copyright registrato ben due volte; la prima dai fratelli Maurice e Barry Gibb, la seconda dai due e da Michael Jackson con le modifiche ai cori suggerite dal ragazzo più famoso del middle west, che ne diviene anche co-produttore. Difficile dire se la canzone sia più jacksoniana o "gibbiana", di certo c'è la grinta di un sound che ricrea immediatamente l'atmostera degli anni '8o, spensieratezza,capelli cotonati e spalline extralarge. Nostalgia? non è quello che vuole il pezzo.
Per svegliarsi, meglio di un caffè.

Keep hai dato la tua parola d'onore [SM=g27828]





Io la mia parola la mantengo, e appena avrò un'oretta di tempo mi cimenterò, tuttavia, la tua non è la recensione di un album, sebbene sia godibile e ben scritta, a proposito complimenti.

PER ANTONELLA: Se Aspetti che Mark recensisca qua facciamo notte, deve prima digerire la discografia, e temo ci vorranno mesi, invece tu che sei così brava ed appassionata, potresti, nelle more, deliziarci ancora un pochino con il tuo sapere.
Spero di leggerti presto!!!
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