Ho qualcosa da raccontarvi... [Fan Fiction]. Terminata: 33 capitoli + versione aggiornata di 19 capitoli. Rating: arancione

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Sere-88
00mercoledì 30 dicembre 2009 15:24
La vera storia di un racconto inventato...[FanFiction]19
Buona lettura...
CAP 19
Ben presto mi toccò fare i conti con il fatto che purtroppo io non potevo rimanere l’unica donna della sua vita.
Sopravvissi quasi indenne per anni alle costanti dicerie sulle sue presunte storie con tipe ricche e famose, ma il suo primo matrimonio fu una mazzata tra capo e collo.
Era il maggio del 1994; mi trovavo in Italia per un breve soggiorno di una settimana in occasione del compleanno del mio nipotino quando ricevetti quella telefonata. Era Mike che a bruciapelo mi disse che il giorno seguente si sarebbe sposato. Per poco non mi venne un infarto.
Sposato? E me lo dice il giorno prima? Non sapevo cosa pensare. Adesso le cose si facevano complicate; per quanto io gli potessi stare vicino una moglie è una moglie, dovevo accettarlo.
Quelli furono anni pesantissimi per lui, che resero il suo carattere ancora più difficile e il suo comportamento ancora più imprevedibile infatti ci allontanammo e ci riavvicinammo parecchie volte in quel periodo. Alle volte mi faceva incazzare come una bestia, ma poi mi trattenevo dal fare delle discussioni perché sapevo che cosa stava passando e volevo solo essergli d’aiuto e non di intralcio nella sua vita. Trascorse dei periodi di totale isolamento, voleva stare lontano da tutto e da tutti, con la mortificazione come sola compagnia.
Non condivisi parecchie sue scelte di quel periodo, tra cui quella del matrimonio che mi sembrò azzardata, frettolosa e quasi dettata obbligatoriamente dal fatto che poiché lei era la figlia di un defunto mito della musica doveva per forza stare insieme a lui che era un mito della musica vivente. Se non c’è amore non ci si deve sposare e sono convinta che non si amassero. Conoscevo sulla mia pelle il Mike innamorato e sono certa che non fosse quello.
Ma come può una che ha divorziato da qualche mese dopo un matrimonio in cui sono nati anche dei figli, risposarsi così. In questo sono all’antica e sono meridionale in tutto e per tutto, certe cose non le ho mai concepite e Mike sapeva come la pensavo sull’argomento. Era questo il reale motivo per cui non mi disse niente del matrimonio fino al giorno prima.
Lei poi non la tolleravo proprio. Questo fu un altro motivo.
Bella quanto antipatica; finta, anaffettiva e costruita. Così la etichettai in occasione di una nostra discussione accesa, proprio il giorno in cui Mike me la presentò. Come inizio della nostra conoscenza non fu dei migliori.
Pranzammo insieme e a tavola si aprì tutta una questione riguardo le proprie origini e le tradizioni del mio paese. La signorina “sono nata nella bambagia” storse il naso un paio di volte di fronte a delle mie considerazioni, il che mi fece scoppiare come una pentola a pressione. Alzai i tacchi e me ne andai. Mike mi seguì e tentò di convincermi a tornare a tavola, per la qual cosa ebbe anche da ridire con lei. Mi scusai per la mia impulsività che lui conosceva così tanto bene. Lo salutai con un “ci sentiamo”, ma non avrei mai immaginato che mi avrebbe chiamata per darmi quella notizia.
Ebbene, io a quel matrimonio non andai, non ce la potevo fare ad assistere a quella scena.
In quel periodo, nel rispetto di Mike e del suo rapporto con quella donna, tentai di non essere mai eccessivamente invadente e cercai di starmene per conto mio, lontano da lui ma soprattutto lontano da lei, innanzitutto perché non volevo dare ulteriore adito a voci che giravano tra alcuni membri della sua famiglia secondo cui io lo plagiavo e lo raggiravo a mio piacimento, e poi perché non mi andava di pressarlo. Infondo ormai ero solo una cara amica e sulle sue scelte sentimentali non potevo mettere bocca. Ma a questo provvide la madre.
Lei e Janet erano le uniche persone della famiglia di Mike con le quali avevo dei rapporti più stretti e confidenziali.
Una sera io e Katherine assistemmo ad una discussione telefonica tra Mike e la neo-sposa. Non comprendemmo il motivo della litigata, tuttavia lui apparve particolarmente infastidito e chiuse la comunicazione sbuffando ed imprecando.
-Lo dicevo io che quella donna non me la conta giusta…Non va bene per te Mike, non ce la vedo proprio…-intervenne la madre con tono rassegnato al termine della telefonata.
-Mamma per favore…e finiscila con questa storia! Mi stressi ancora di più di quanto non lo sia già…
-Dai Mike, non la prendere a male…tua madre sta solo dicendo la sua, non rispondere così…Ognuno è libero di pensarla come vuole. Io in merito mi avvalgo della facoltà di non rispondere…-intervenni cercando di placare gli animi.
-Ecco i rinforziii! …Lo so, lo so bene come la pensi…non c’è bisogno che aggiungi altro e che contribuisca anche tu a farmi incazzare…-mi rispose lui infastidito.
-Questa ragazza parla bene Mike. Ha sempre la parola giusta al momento giusto, lei si che ha il senso della famiglia, delle cose di casa... Ma dico io, ma perché non ti sei sposato lei, ormai sono anni che vi conoscete e che vi volete bene, state sempre insieme, lavorate insieme. Mi facevate pure un nipotino ed eravamo tutti più contenti.
A quel punto divenni rossa come un peperone e calò il silenzio nella stanza. Io e Mike ci guardammo in un lungo momento di complicità e sorridemmo imbarazzati.
Dovevo uscire da quella impasse e come mio solito non trovai modo migliore per farlo che incasinare ancora di più la situazione. Tentai di metterla sull’ironico.
- Katherine, sa qual è la questione? Suo figlio non mi vuole perché dice che sono uno scaricatore di porto…
-Dice questo? – rispose lei non cogliendo il mio tentativo di fare una battuta- Maleducato, irriverente. Questo ti ho insegnato?...Susie…ascolta i consigli di una che ne sa più di te; lascialo stare quello lì, non capisce niente. Si vede che non ci sono più gli uomini di un tempo. Ma non vede che sei bella come un fiore?
Sorrisi e guardai Mike facendogli una linguaccia. Lui mi ricambiò allo stesso modo.


BEAT IT 81
00mercoledì 30 dicembre 2009 15:35
Dolcissimo il finale!!!! Grande Katherine!!! Una speranza x il loro amore? Speriamo!!! Sere, davvero magnifico anche questo capitolo. Brava!!!
michaelina96@
00mercoledì 30 dicembre 2009 16:06
bellissimo!!!anke io come susie non la diggerisco proprio quella faccia d'arpia della presley,speriamo ke mike e susie si rimettano insieme!!!
AntonellaP85
00mercoledì 30 dicembre 2009 16:29
Che storia fantastica, però mi ha un po' rattristato negli ultimi capitoli...voglio il seguitooooo!!!!! [SM=x47963]
Valentina firenze
00mercoledì 30 dicembre 2009 17:24
Wow! Sempre meglio davvero!!! Sei bravissima!!!
Allyss
00mercoledì 30 dicembre 2009 19:41
Re:
BEAT IT 81, 30/12/2009 15.35:

Dolcissimo il finale!!!! Grande Katherine!!! Una speranza x il loro amore? Speriamo!!! Sere, davvero magnifico anche questo capitolo. Brava!!!




siii....grande Katherine!!! mi stava per partire l'applauso..poi mi sono trattenuta a causa del parentame che ho intorno... [SM=x47979]

cmq...dolcissimo...e la nostra Susie ha proprio un bella dose di autocontrollo....io l'avrei strozzataaaa...
AntonellaP85
00mercoledì 30 dicembre 2009 20:24
Sere ti prego pubblica gli altri capitoli, sono troppo curiosa!!!!! [SM=x47963]
Sere-88
00mercoledì 30 dicembre 2009 20:48
Era meglio far tacere la tastiera...
A volte penso che aver scritto questa storia forse non mi abbia fatto poi così tanto bene...Concluderla è come dover elaborare un altro lutto...Del resto le "Neverending story" esistono solo nei film.
Mi mancheranno i vostri commenti e il vostro coinvolgimento... [SM=g27829]
AntonellaP85
00mercoledì 30 dicembre 2009 20:54
Re: Era meglio far tacere la tastiera...
Sere-88, 30/12/2009 20.48:

A volte penso che aver scritto questa storia forse non mi abbia fatto poi così tanto bene...Concluderla è come dover elaborare un altro lutto...Del resto le "Neverending story" esistono solo nei film.
Mi mancheranno i vostri commenti e il vostro coinvolgimento... [SM=g27829]




Non dirlo neanche per scherzo! Ti prego pubblica gli altri capitoli, se no vado in astinenza tipo tossica!
liberiansara
00mercoledì 30 dicembre 2009 20:56
Brava brava brava!!!!!
AntonellaP85
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:18
Sereee!!!! Capitoliii!!!! La tua storia è troppo bella, mi fa sognare!!!! [SM=g27811]
Anto (girl on the line)
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:39
Bel capitolo anche questo!Troppo simpatica Katherine!!
E poi Susie pensa le stesse cose che penso io riguardo Lisa Marie!!;)
morrison79
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:49
mi piace da morire questa storia... lei è davvero una grande..
spero non sia davvero tutto finito tra loro... stavano benissimo insieme ^_^
grazie per le emozioni che mi regali...
il mio hobby preferito è sognare ad occhi aperti e con i tuoi racconti (insieme a Giò e Allyss)faccio sempre il carico di sogni... ^_^
BEAT IT 81
00mercoledì 30 dicembre 2009 21:52
Re: Era meglio far tacere la tastiera...
Sere-88, 30/12/2009 20.48:

A volte penso che aver scritto questa storia forse non mi abbia fatto poi così tanto bene...Concluderla è come dover elaborare un altro lutto...Del resto le "Neverending story" esistono solo nei film.
Mi mancheranno i vostri commenti e il vostro coinvolgimento... [SM=g27829]



Xè dici così, x me invece leggere la tua Ff è un toccasana, così posso sognare ad occhi aperti e sentire Mike più vicino, secondo me invece hai fatto bene a scriverla :-)))) .
Cmq, anche a me mancherà la tua Ff, xò ti assicuro che nn vedo l'ora di leggere gli ultimi capitoli ;-))))) . Bacio
Sere-88
00giovedì 31 dicembre 2009 13:52
La vera storia di un racconto inventato...[FanFiction] 20

Ecco un altro pezzetto di sogno...
Buona lettura a tutte!


CAP 20
Nel 1995 conobbi il più grande errore della mia vita, Patrick Clifford.
Era un pezzo grosso della finanza, proprietario di una grande azienda cosmetica londinese che mi venne presentato in occasione di un ricevimento organizzato dall’etichetta discografica di Mike alla luce della campagna promozionale del suo prossimo disco.
Aveva venti anni più di me; era un tipo spigliato, sicuro di sé, sempre con la battuta pronta. Un bell’uomo, di quelli che migliorano con l’età. Mi invaghì del suo fascino maturo, della sua sicurezza, mi trasmetteva protezione. Era quel qualcosa che credevo mi servisse per colmare il vuoto che sentivo dentro.
Il mio ritorno in America fino a quel momento era stato un continuo dare, dare, dare. Una punizione che mi ero inferta per non aver saputo apprezzare al momento opportuno le cose belle che la vita mi aveva regalato, quelle cose che si chiamavano mamma e Mike. Gli sono stata accanto combattendo ogni giorno contro quella maschera che mi era stata imposta di indossare, che Mike mi aveva imposto; quella dell’amica sincera sempre pronta a dargli dei consigli che fossero quanto più possibile disinteressati, pronta ad ascoltare con il sorriso sulle labbra persino i suoi apprezzamenti maschili su qualche donna che gli interessava, quella che in mondovisione aveva dovuto assistere ad un bacio, che per quanto potesse essere stato programmato o quant’altro era sempre un bacio, e quelle labbra di certo non erano più le mie.
Mike era una parte di me, gli avrei dato tutto e gli davo tutto, ma decisi che continuare a rincorrerlo non mi sarebbe servito a niente. Mi voleva bene si, questo me lo ha sempre ripetuto, ma evidentemente non mi amava. Ormai non ero più una ragazzina, dovevo imparare ad accettare la realtà dei fatti, era ora che mi costruissi una vita mia, lontana dal ricordo di quello che eravamo.
Patrick Clifford sembrò essere la soluzione ai miei problemi.
Mi aggiravo curiosa in quella enorme sala per ricevimenti. C’era gente famosa, donne bellissime, manager, produttori, star della musica, della moda, del cinema. Erano anni ormai che frequentavo quell’ambiente ma non mi ci ero ancora abituata. Mi sentivo sempre inadatta, fuori luogo, ma non perché fossi insicura di me, ma perché la realtà in cui ero cresciuta era così tanto diversa da quella in cui mi trovavo. Anche se indossavo gioielli, abiti firmati, scarpe costose, dentro rimanevo sempre una ragazzetta di quartiere, e questa cosa non la rinnegavo anzi la adoravo.
Nelle pubbliche relazioni me la cavavo sufficientemente bene, ma di certo non erano il mio pezzo forte. Sono un libro aperto e se qualcuno non mi va a genio me lo si legge in faccia. Per evitare di fare danni, quella sera mi limitai ad osservare gli invitati e a passeggiare solitaria.
-Mi meraviglio che nessuno si sia accorto che una bellissima donna si aggira tutta sola stasera. È senza cavaliere madame?- Una voce profonda mi fece bloccare d’improvviso.
Un uomo alto, di bell’aspetto, sulla cinquantina. Capelli brizzolati, occhi glaciali che facevano quasi paura; era sua quella voce.
-Salve signorina, se non la disturbo mi piacerebbe scambiare qualche parola con lei, mi chiamo Patrick- aggiunse quell’uomo con un sorriso accattivante.
-Diamoci del tu…mi chiamo Susanna…sono un’amica di Michael- sorrisi.
-Piacere di conoscerti Susanna…questo nome mi sa di Italia, ma i tuoi tratti somatici mi dicono invece…
- Eh…diciamo che la storia è complessa- lo interruppi- Mia madre era italiana e mio padre per metà italiano e per metà afro-americano…
- A quanto pare il mix è riuscito alla perfezione direi…sei bellissima, complimenti.
Se solo dieci anni prima qualcuno mi avesse detto quelle stesse cose, con quel tono e con quella sfacciataggine si sarebbe preso un cazzotto in faccia, ma quell’uomo aveva qualcosa di magnetico e la sua sicurezza non mi infastidiva per nulla. Mi lasciai lusingare.
Dopo circa un quarto d’ora di chiacchiere varie fummo interrotti bruscamente.
Tra la folla sbucò Mike, che senza neanche badare al fatto che stessi parlando con quell’uomo entrò nel discorso.
- Ehi Susie allora…? Dimmi un po’…che ne pensi? Come sta andando?...
Gli lanciai uno sguardo perplesso e un po’ infastidito che fece intendere il mio imbarazzo per quell’interruzione fuori luogo. Per la prima volta quella sera mi stavo divertendo, da sola. Per la prima volta dopo tanto tempo ebbi la sensazione di essere uscita dall’ombra e di essere apprezzata; in quel momento la spavalderia e la sicurezza con cui quell’uomo mi riempiva di complimenti parvero risollevare un po’ la mia autostima, ormai da qualche anno mortificata da un amore non più corrisposto. Insomma sentivo di meritarli quegli apprezzamenti e volevo prendermeli tutti. Poi Mike intervenne, e di nuovo indossai inesorabilmente quell’ombra.
-Allora ti chiami Susie…ma perché questo nomignolo? Non si addice ad una donna elegante come te…Susanna è molto meglio non trovi?- disse Patrick sorridendo
- No…non trova. Susie è stupendo e poi vale solo per gli amici…- ribatté Mike, con un tono acido che mi fece sobbalzare. Insomma, ma che diavolo di risposta era quella. Ormai da un po’ mi sembrava di non capirlo più.
-Converrà con me Mr. Jackson che non è il nome ad essere stupendo, bensì colei che lo porta…-rispose Patrick sfiorandomi delicatamente il dorso della mano con le labbra.
-Si si, convengo, convengo…-rispose Mike infastidito.
Quella situazione stava diventando ridicola e pesante, dovevo fare qualcosa.
-Da oggi chiamami pure Susie, Patrick.- aggiunsi, mentre cercando di non farmi vedere tirai un pizzicotto a Mike dietro il braccio- Patrick, comunque ti presento ufficialmente Michael Jackson.
-Eh si si lo conosco bene, insomma chi non lo conosce ormai, la sua fama lo precede- disse Patrick con un tono pungente porgendogli la mano- Sono Patrick Clifford.
-… io invece non ho la più pallida idea di chi tu sia, comunque piacere…-rispose Mike-…allora Susie stavamo dicendo…-riprese il discorso come se nulla fosse stato.
Rimasi disgustata dalla sgarberia con cui si rivolse a quell’uomo. Non si era mai comportato così con nessuno da quando lo conoscevo. Non era quello il suo modo di fare, anzi era sempre stato cordiale e gentile con chiunque. Ma che gli stava succedendo? Ero mortificata ed imbarazzata per la figuraccia pessima che mi aveva fatto fare. A quel punto decisi che bisognava mettere le cose in chiaro.
-Scusa Patrick, ti lascio un secondo. Ci vediamo dopo- gli dissi sorridente cercando di porre fine a quella situazione imbarazzante. La fuga talvolta è la soluzione migliore.
A quel punto mi girai verso Mike e gli lanciai un’occhiata di fuoco. Lo presi per un braccio e me lo tirai in disparte.
-Ma dico, TI SEI BEVUTO IL CERVELLO!!!??? Ma ti sei reso conto dell’enorme figura di merda che mi hai fatto fare con quello là?
-Ma chi col nonnetto? Dai…non dirmi che ti piace quello che non ci credo…”Susanna è stupendo, sei stupenda…” ma dai, sembra un damerino -disse ridendo mentre scimmiottava la voce di Patrick.
-Non ci trovo niente da ridere Mike. Scusami se non gironzolo tutto il tempo intorno a te, se c’è qualcuno che mi apprezza e se cerco di farmi una vita mia…-risposi tagliente
-Ehi, ehi, datti una calmata! Stavo scherzando. Fai quello che ti pare, esci con chi ti pare, sposatelo pure a me non interessa…
-No grazie, non sono come qualcuno di tua conoscenza che si sposa con il primo che trova…E comunque l’ho capito sai che ormai non ti interessa più niente…non c’è bisogno che tu me lo ribadisca…
-Ma perché mi fraintendi sempre… Non intendevo dire che non me ne frega nulla di te…Ormai sei una donna adulta e della tua vita puoi fare quello che vuoi. Questo intendevo. Ma ho capito che non è serata…. Però io ero venuto in pace…Pace?
Pronunciò quelle parole con una dolcezza ed un’innocenza senza fine. Aprì le braccia e mi sorrise. Non riuscii a resistere. Niente guerra quella sera.
-Pace…-risposi sbuffando con voce rassegnata.
Ci allontanammo e prima che fosse troppo lontano per sentirlo, mi disse
-Susie…occhio, quello non mi piace!
E poi sottovoce quasi mimando il labiale aggiunse-...Ah…lo so che sei stupenda!...
Sere-88
00giovedì 31 dicembre 2009 13:57
Re: Re: Era meglio far tacere la tastiera...
BEAT IT 81, 30/12/2009 21.52:



Xè dici così, x me invece leggere la tua Ff è un toccasana, così posso sognare ad occhi aperti e sentire Mike più vicino, secondo me invece hai fatto bene a scriverla :-)))) .
Cmq, anche a me mancherà la tua Ff, xò ti assicuro che nn vedo l'ora di leggere gli ultimi capitoli ;-))))) . Bacio



[SM=g27817] Grazie Beat it, sono felice che queste parole possano servire a qualcuno...baci e
BUON FINE ED INIZIO ANNO A TUTTE!!!!

michaelyouaremylife
00giovedì 31 dicembre 2009 14:15
stupendo, veramente sei bravissima!
AntonellaP85
00giovedì 31 dicembre 2009 14:51
Sere capitolo fantastico ma triste, uffa sto piangendo, non mi dire che non si rimettono più insieme??? Ti prego come regalo di fine anno pubblica gli ultimi 2 capitoli, daiiii!!!!!
(martiii)
00giovedì 31 dicembre 2009 14:54
bravissima, mi piace sempre di più la tua FF. Comunque sto Patrick non mi convince mmh
(martiii)
00giovedì 31 dicembre 2009 14:56
Re:
AntonellaP85, 31/12/2009 14.51:

Sere capitolo fantastico ma triste, uffa sto piangendo, non mi dire che non si rimettono più insieme??? Ti prego come regalo di fine anno pubblica gli ultimi 2 capitoli, daiiii!!!!!



Siii dai pubblicali Sereeee T.T li rivoglio insiemee
michaelyouaremylife
00giovedì 31 dicembre 2009 15:31
mi aggrego alla richiesta =D
Anto (girl on the line)
00giovedì 31 dicembre 2009 17:20
Gelosetto il nostro Mike!!!Spero davvero in un ritorno di fiamma fra i due.E cmq mi aggrego anche io alla richiesta!!!
Un bacio :)
Sere-88
00giovedì 31 dicembre 2009 17:32
Re:
AntonellaP85, 31/12/2009 14.51:

Sere capitolo fantastico ma triste, uffa sto piangendo, non mi dire che non si rimettono più insieme??? Ti prego come regalo di fine anno pubblica gli ultimi 2 capitoli, daiiii!!!!!



Ragazze per l'anno nuovo vi do la notizia che i capitoli sono più di 22! Ho approfondito delle parti che avevo lasciato in sospeso per cui la storia si è un pochino allungata, mantenedo cmq un filo conduttore coerente...Ci saranno ancora delle sorprese

BEAT IT 81
00giovedì 31 dicembre 2009 18:49
Mhhhhh, qui gatta ci cova....Mike e' un po' troppo geloso, ritorno di fiamma? Spero proprio di si' ;-))))). Bellissima notizia Sere, sono stra felice che la ff si e' allungata. Come sempre bravissima!!! Buon anno e baci
AntonellaP85
00venerdì 1 gennaio 2010 20:47
Sere innanzitutto buon anno! Ti vedo in linea, regalaci un capitolo per il primo giorno dell'anno!!! [SM=g27827]
michaelina96@
00venerdì 1 gennaio 2010 23:37
sere è bellissimo e sono troppo felice che i capitoli saranno piu' di 22 ma mi aggrego anke io alla rikiesta....FALLI TORNARE INSIEMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!
(angel66)
00venerdì 1 gennaio 2010 23:47
belliiiii
Sere-88
00sabato 2 gennaio 2010 03:01
Breve digressione...
Innanzitutto buon anno a tuttiii!
Adesso che questa giornata si è conclusa, non posso fare a meno di raccontarvi brevemente come è stato il mio primo giorno dell'anno.
Sveglia alle ore 13.30, seguita da pranzo luculliano con tutti i parenti. A conclusione del pomeriggio io, fidanzato, mamma, papà,fratello, nonna e zii tutti, per un tot di 12 persone, ci siamo seduti intorno al camino, con l'albero di Natale acceso su questa giornata piovosissima a vedere un grande live a Bucarest tutti insieme...E con questo vi ho detto tutto.
Mike, a questo punto mi affido anche a te; dato che aimè ti trovi così precocemente a visitare i piani alti, metticela tu una buona parola con il "Boss", e fa che per la mia famiglia il 2010 possa spazzare lontano tutta la sofferenza di questo anno appena trascorso... [SM=g27829]

E adesso torniamo a noi e scusate l'off topic.
Buona lettura...

CAP 21
Iniziai a frequentare Patrick, dopo qualche mese andai a vivere da lui e allora compresi realmente con chi avevo a che fare. Nella quotidianità non era la persona che mostrava di essere in pubblico. Una volta messo piede in casa sua finirono le gentilezze, le galanterie e i complimenti; mi trattava come una sguattera ed approfittava di me in ogni senso. Era violento e collerico, una bestia travestita da signore. I sospetti di Mike erano fondati, c’aveva visto lungo.
Quell’uomo aveva sviluppato su di me un potere inimmaginabile. Era in grado di plasmarmi a suo piacimento. Ero la sua bambola, il suo giocattolo. Per l’ennesima volta venivo eclissata da una personalità ingombrante.
Mi annullò e io mi feci annullare, ero troppo vulnerabile per reagire. Mi illuse inizialmente con un barlume di considerazione, regali, esagerazioni. Ma non era di quello che avevo bisogno per sentirmi viva e apprezzata. Sminuiva il mio lavoro; non venne mai ad uno spettacolo.
Per lui esistevano solo gli affari, il resto era pura nullità. Io ero quel resto.
Mi stavo spegnendo lentamente, ma il bisogno di avere qualcuno accanto e forse anche l’infantile desiderio di ripicca nei confronti di Mike mi spingevano ad andare avanti.
Lui non approvò mai la nostra relazione e l’ostilità accesa che manifestava nei confronti di Patrick mi rendeva confusa. Inizialmente non comprendevo il perché del suo atteggiamento e prima di imparare a conoscere Patrick per quello che era veramente, lo considerai come una sua presa di posizione, come un tentativo di sabotare i miei sofferti sforzi di vivere un’altra relazione, come un capriccio. Del resto avevo tutto il diritto di ricominciare con un altro uomo vista la sua telenovela sentimentale di quel periodo. Aveva rifiutato ciò che avevamo costruito insieme e allora non poteva pretendere che io rimanessi per sempre la sua dama di compagnia e consulente di vita.
Ma dietro quei residui di orgoglio giovanile risiedeva sempre sommessa ma insistente la speranza che stesse facendo tutto quello solo per amore.
Discussi spesso con lui in quel periodo nel tentativo di strappare dalla sua bocca e dal suo cuore quelle parole che avrei voluto sentire, e che sarebbero bastate a cancellare tutti i dispiaceri e a ricominciare da dove avevamo lasciato. Ma perché si preoccupava della mia vita, delle mie amicizie, si interessava a quello che facevo, a come stava la mia famiglia?
-Solo per affetto… ma anche perché mi sento responsabile delle tue mancanze come figlia quando tua madre si ammalò. E’ colpa mia se quando stava male eri lontana da casa; è colpa del mio lavoro e del fatto che ti ho coinvolta in tutto questo…Se non mi avessi mai conosciuto forse avresti sofferto di meno e per molte meno cose…-mi disse una volta, in una delle nostre lunghe chiacchierate notturne. Quella risposta fu come sale sulle ferite.
Avrei potuto odiarlo, detestarlo o quanto meno allontanarlo definitivamente dalla mia vita. Sarebbe potuto essere un comodo capro espiatorio su cui scaricare tutte le frustrazioni e le colpe che mi perseguitavano in quegli anni.
Era sua la colpa se non ero stata vicina a mia madre.
Era solo sua la colpa se la nostra storia era finita.
Era lui che non andava bene.
Ma poi, passati i momenti di delirio persecutorio, comprendevo la realtà dei fatti ed imparavo ad accettare che per la morte di una madre si soffre sempre e comunque e che se non avessi mai incontrato Mike…beh non sarei diventata la persona che sono oggi.
La dedizione con cui mi stette accanto nei mesi che seguirono mi aiutò a capire che per quanto lunatico, imprevedibile, difficile, e destabilizzante quell’uomo potesse essere, era lui il mio angelo custode.


Michael's fan
00sabato 2 gennaio 2010 10:54
Sono rimasta un pò indietro...scusa..
Comunque bellissimi capitoli [SM=g27811]

Dimmi che torneranno a stare insieme!!!!!!!!
AntonellaP85
00sabato 2 gennaio 2010 15:04
Ottimo, come sempre attendo il seguito! [SM=g27811]
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