BJ II PARTE : CAPITOLO X VIAGGIO
Ragazze, questo capitolo é un po' lungo, perciò lo posterò in tre parti, oggi la prima, domani la seconda e la terza lunedì dato che parto di nuovo...spero che mi seguiate..intanto buona lettura...
Prima parte:
Francesca mise il suo trolley sul letto, poi aprì un cassetto e ne estrasse della biancheria
Foxy teneva la cornetta tra la spalla e l’orecchio
Foxy“ ...Ecco perché non volevo chiamarti, perché sapevo che saresti tornato subito a casa...”
Sistemò la biancheria nella valigia
Mike “ Non vuoi salutarmi?”
Foxy “ Ma certo che voglio, ma starò via solo 4 giorni,non é una tragedia..”
Mike “Sei appena tornata a casa e ora riparti, per me é uno choc...”
Foxy “ Quante volte sei partito e sei ritornato? Non sono mai morta, e stavi via anche per dei mesi...”
Mike “ Ma é diverso, tu sai che mestiere faccio...mi sono appena riabituato ad averti con me...non dormirò stanotte...”
Foxy “Anch’io non dormirò sull’aereo...”
Mike “ ...Prendi il jet.?.”
Foxy “ No, prendo un volo normale...”
Mike “ Sarei più tranquillo...”
Foxy “Ed io sarei più tranquilla se nessuno sapesse chi sono quando arrivo...é meglio che prenda un volo normale...”
Mike “ A che ora parti?”
Foxy “ All’una di stanotte...”
Mike “ Ma perché proprio ad Amsterdam e adesso...”
Foxy “Mio padre ha acquistato dei quadri ad olio del ‘700 lì, devo andare a concludere...mio fratello é in Portogallo per una fiera dell’antiquariato...posso andare solo io...”
Mike “Vorrei venire con te..”
Foxy “Io voglio che tu rimanga con i bambini...”
Lei smise di riempire il bagaglio e si sedette sul loro letto
Mike “ Non mi vuoi con te? Potremmo fare una vacanza romantica...”
Foxy “ Devo lavorare Mike, non rimarrebbe molto tempo...non sai quanto mi piacerebbe stare sola con te...”
Mike “ E’ per questo che sto tornando a casa, non voglio che tu parta con il desiderio...”
Foxy rise di gusto, nella sua mentalità lui credeva che se non avessero fatto l’amore prima che lei partisse,avrebbe avuto ragione di tradirlo, lui era un maschilista, nella forma più elementare ed ingenua
Foxy “ Mike, ho nostro figlio in grembo, non ti tradirei mai nemmeno se non fossi in cinta...”
Mike “ Lo so questo, ma il pensiero mi uccide..”
Foxy “ Non vedrò nessuno lì, oltre che il cliente e forse una mia amica che ha una galleria in città..”
Mike “ Già sono due persone...”
Foxy rise ancora
Foxy “ Amore, ma come vuoi che faccia, devo incontrare il cliente!”
Lei non lo chiamava spesso ‘amore’ o ‘tesoro’, ma quando lo faceva aveva un tono così dolce che lui si scioglieva
Mike “Ridi di me e della mia gelosia...”
Foxy “ Questa é nuova, non hai mai ammesso che si tratta di gelosia...”
Mike “ Ahmm...no infatti, non sono geloso...sono preoccupato che ti capiti qualcosa..”
Foxy “ Stai tranquillo, il dottore ha detto che posso volare...non farei niente che mettesse a rischio la vita del bambino..”
Mike “Lo so...ti amo per questo...ma non voglio che ti stanchi..”
Foxy “ Non mi stancherò...e quando ritorno a casa mi aspetti tutto nudo sul letto così mi aiuti ad eliminare il jet-leg...”
Mike sghignazzò
Mike “Sto usando il viva voce ...c’è Bruce con me e Timoty...”
Foxy “ Aaaaah..okay...ciao Bruce, ciao Tim...ti aspetto a casa..”
Lui rise ancora
Mike “Okay..”
Quando lui arrivò a casa la trovò in cucina, seduta al tavolo che mangiava un sandwich con il tonno
Mike le sorrise “Ciao..”
Foxy mise una mano davanti alla bocca perché stava masticando
Foxy “ Ciao, hai fatto presto..”
Lui aprì il frigo e si prese un po’ di succo d’arancia, poi si avvicinò a lei e le diede un bacio, senza sapere il perché gli balenò nella mente quando si frequentavano da poco, e dopo il loro primo bacio, ancora non avevano la confidenza per baciarsi con disinvoltura, lui ricordò nitidamente quella sensazione di disagio nell’avvicinarsi a lei per le prime volte senza sapere se il suo bacio sarebbe stato accolto, lui la chiamava sensazione di disagio, ma era insicurezza, bella e buona. Pensò che adesso, si baciavano percependo l’uno la presenza dell’altro, l’intenzione dell’altro. E come sembrava naturale e semplice, e come sembrava essere stato facile . Peccava di presunzione pensando che solo lui al mondo poteva aver provato una tale difficoltà nell’avvicinarsi alla donna di cui era innamorato, il suo passato emotivo lo aveva reso insicuro con le donne, insicuro nei sentimenti. Era assolutamente sempre stato in grado di flirtare con una donna, uscirci a cena, farla sentire speciale, avere un ‘love affair’...ma non di fidarsi di lei, di lasciarsi andare. Diana, una donna più grande di lui, gli aveva insegnato l’amore, fisico e del cuore, si era illuso di poterla avere, ma lei lo umiliò sposando un altro, lui era solo un ragazzo, e lei aveva ampiamente soddisfatto la sua vanità giocandoci un po’. Questo aveva ferito il suo amor proprio, rendendolo vulnerabile, considerato il suo ego.
Michael aveva incontrato Francesca in un momento inaspettato, e lei era diversa, non faceva parte del suo mondo, era straniera, era insolitamente esotica. Lui era rimasto colpito, e come gli accadeva quando s’innamorava, avrebbe voluto sposarla su due piedi. Lei era stata spontanea, lo aveva conquistato con la sua cultura e la sua maturità, e con la bellezza dei suoi 18 anni.
Mike “ Non parlare con la bocca piena...”
Foxy “ Scusa...come stai?”
Mike “ Sono triste perché vai via..”
Foxy “ Oh...mi sento in colpa..”
Mike “ Non partire..”
Foxy “ Mi devono firmare l’atto di vendita! Devo ritirare i quadri e spedirli alla galleria!”
Mike “ Ma esistono i fax! E puoi incaricare qualcuno di ritirare e spedire i tuoi quadri..”
Foxy “ La mia famiglia ha sempre trattato gli affari in un certo modo, non cambierò io le regole...devo pranzare con il cliente, mantenere dei buoni rapporti per il futuro..non posso mandargli una cartolina...”
Mike “ Lo so...magari mi dicevi di si...”
Foxy “ Vedrai, passerà in un baleno...passeremo il tempo al telefono,sarà romantico, come quando sono tornata in Italia dopo le vacanze..passavamo le ore al telefono..”
Mike “ Mi sei mancata allora e mi mancherai adesso...”
Foxy “ In camera ti ho lasciato l’indirizzo della barca dove vado a stare e il numero di telefono...arriverò all’ora di pranzo, ma ti chiamo...”
Mike “ La barca?!!”
Foxy “E’ una barca, una casetta galleggiante su un canale di Amsterdam, mio padre la prende in affitto quando andiamo lì..é meglio dell’albergo..”
Mike “ Sembra divertente..perché ho la sensazione che non ti mancherò? “
Foxy “Oh, tu mi mancherai..mi mancherai credimi..”
Mike “ Mi sento così stupido..sono un uomo e mi comporto come un adolescente...da quando sei tornata, sento che non posso fare a meno di te...vivo tutto come se fosse nuovo, apprezzo di più quello che abbiamo...”
Foxy si era commossa
Foxy “ Ora mi sento uno schifo...é ufficiale...ma penso che ci servirà, non voglio ricominciare ad essere la moglie che ti aspetta a casa , voglio sentirmi fiera di me e voglio che tu lo sia...é importante il mio lavoro..”
Mike “ Ma tu non sei mai stata...io sono fiero di te..”
Foxy “ Voglio mancarti, voglio venirti in mente all’improvviso mentre sei con gli altri, mentre lavori, voglio che ti distrai a pensarmi, voglio che di notte ti svegli perché senti il letto vuoto accanto a te...mi dispiace, può sembrarti crudele, ma io ci sono passata..forse é giusto che ci passi anche tu...”
Lui sorrise
Mike “ E’ esattamente quello che accadrà...”
Foxy si alzò per mettere il suo piatto nel lavandino
Foxy “ Tra un paio d’ore vado all’aeroporto, stai un po’ con me?”
Lui le prese la mano
Mike “ Certo...” .
Verso le 22.30 Miko preparò la macchina per accompagnare Francesca all’aeroporto, lei, con il suo tailleur da viaggio, portò giù il suo trolley, Michael se ne stava con le mani in tasca nell’ingresso
Foxy “ Allora ciao...”
Mike la prese per un braccio e la tirò a sé per abbracciarla
Mike “ Ciao...fammi sapere quando parte il volo, per qualsiasi problema puoi prendere il jet...”
Lei gli si strinse forte
Foxy “ Okay...abbi cura di te e dei bambini...”
Si trattennero così ancora un momento, poi lui la guardò, era molto serio, non disse nulla, Foxy allentò l’abbraccio e si diresse verso la porta, lui rimase fermo, in piedi, lei uscì.
In macchina, mentre usciva dalla proprietà le venne il magone, come se non dovesse più tornare, era semplicemente l’angoscia di allontanarsi nuovamente da quel luogo da cui già una volta aveva fatto fatica a staccarsi, ma stavolta era diverso, voleva tornare, la sua vita era lì.
Ricevette un messaggio, era Mike
Mike “ Ricorda che ti amo, che sei la mia vita, che sei la nostra vita”
Lei non gli rispose, le venne da piangere, sapeva quanto era dura per lui vederla andar via, non voleva infliggergli una punizione, ma era necessario che si ristabilisse una certa normalità. Avrebbe voluto far girare la macchina e tornare da lui per stringerlo e dirgli che lo amava, ma che assurdità, erano solo pochi giorni, ed erano adulti, non bisognava farla troppo lunga.
Arrivò in aeroporto, andò subito al gate, era in tempo per prendersi qualcosa da bere e rilassarsi prima di imbarcarsi, lo chiamò
Foxy “ Mi imbarco tra 20 minuti... che facevi...”
Mike “ Ero al piano...ti pensavo...”
Foxy “ Anch’io ti penso...é molto bello che siamo ancora tanto innamorati Michael, non trovi che sia eccezionale? Non vedo l’ora di tornare per riabbracciarti...”
Mike “ Si, questo mi fa sentire un po’ meglio...”
Foxy “ Basta parlare, ti chiamo tra...10 ore!”
Mike “ Prenditi cura di mio figlio, e non mangiare schifezze...”
Foxy “ Lo farò...ahm...”
Mike “ Si...”
Foxy esitò, sentendosi in colpa
Foxy “ Ti amo..”
Sentì lui sorridere
Mike “ Io ti amo di più...”
Foxy “ Buonanotte..”
Mike “Buonanotte..”
Chiusero il telefono.
Amsterdam l’accolse con il sole, la temperatura era rigida, essendo marzo, arrivò all’aeroporto di Schipol che era quasi l’ora di pranzo, prese un taxi, riaccese il telefono e non c’erano messaggi, chiamò a casa
Foxy “ Come state?”
Lì era l’ora di cena
Mike “ Bene, sto dando da mangiare ai bambini... vuoi parlare con Johnny?”
In sottofondo i miagolii dei suoi bimbi,
Foxy sorrise
Foxy “ Come hai dormito Mike? Come é andata la giornata?”
Mike “ ...Su,un altro cucchiaio..”
Lui si riferiva a Nii, poi riprese
Mike “ Ho dormito poco...la bambinaia mi ha chiamato perché Johnny non ha dormito per niente, per i dentini, e lei non riusciva a calmarlo, ma sta meglio stamattina...”
Foxy “ Oh, vorrei esserci stata... hai cantato per lui Mike?!”
Lui sorrise
Mike “ L’ho tenuti nel letto con me...e si sono addormentati, probabilmente hanno sentito il tuo odore...come stai, sei stanca? Dove sei?”
Foxy “ Sto andando alla casetta...si, sono un po’ stordita..qui fa un freddo...non vedo l’ora di farmi una doccia calda e di dormire un po’...”
Mike “ Mi chiami dopo?”
Foxy “ Si certo...bacia i cuccioli per me...Alex’ e Richie sono lì?”
Mike “ Sono in su in camera ... Alex’ dice di portarle un bel regalo...”
Foxy “ E ti pareva...porterò regali a tutti...”
Mike “ Che programmi hai?”
Foxy “ Stasera penso che me ne starò tranquilla...tra domani e dopodomani concludo l’acquisto...poi devo vedere un paio di gallerie...devo andare Mike, sono arrivata..”
Mike “ Okay, a dopo.”
Lei pagò il taxi e scese, la casa galleggiante era come la ricordava, piccola e deliziosa fuori, spaziosa e finemente arredata dentro, il telefono le squillò
Foxy “ Ti manco troppo?”
Janet “ Cognata! Temo di non essere la telefonata che aspettavi...”
Foxy “ Ciao! No, é che ho sentito adesso Mike... Dove sei?”
Janet “ Sono all’Albus hotel...quando sei arrivata?”
Foxy “ Un’ora fa...”
Janet “ Quando ci possiamo vedere?”
Foxy “ Vorrei farmi una doccia e dormire un po’, ce la fai ad aspettarmi per cena?”
Janet “ Okay...allora ci sentiamo più tardi...”
Foxy “ Okay...”
Francesca disfò la valigia e si fece una doccia, poi si mise sul letto e si addormentò quasi subito. Dopo un paio d’ore fu svegliata dal cellulare
Foxy “ Pronto?!”
Mike “ Stavi dormendo?”
Foxy riacquistando i sensi e guardando la sveglia sul comodino
Foxy“ E’ già un bel po’ che dormo...come va Mike?”
Mike “ Sono a letto, é tardi... mi manchi..”
Foxy “ Vuoi fare un po’ di sesso telefonico?!!”
Mike rise
Mike “ Come ti viene in mente?”
Foxy “ Non lo so...mi manchi anche tu...sono rilassata, e ho voglia di fare l’amore..”
Mike “ Lo sapevo...vedi, avevo ragione...”
Foxy “ Ne ho sempre voglia in questo periodo, non temere...sono gli ormoni..”
Mike “ Beh, resisti fino al tuo ritorno...voglio toccarti...mi manchi già troppo, non voglio riattaccare con un senso di malinconia...”
Foxy “ Okay...ma preparati, sono molto affamata d’amore..”
Lui rise di nuovo
Mike “ Che fai adesso?”
Foxy “ Credo che andrò a cena con quella mia amica...”
Lei mentì
Mike “ Credevo restassi a casa per riposare..”
Foxy “ Lo credevo anch’io, ma mi ha chiamato...”
Mike “ Non ti vedi con nessun altro..”
Foxy “ Con chi Mike?”
Mike “ Con l’uomo del mistero per esempio.”
Foxy “ No Mike, nessun uomo, solo due amiche che fanno due chiacchiere..”
Mike “ Mi fido di te, non voglio dubitare..”
Foxy “ Solo due amiche Mike...”
Lei mosse rapidi i pensieri..
Mike “Okay, dormirò un po’...ma chiamami quando torni dalla cena,per favore..”
Foxy “Ma sarà molto tardi lì...”
Mike “ Non m’importa, lascio il cellulare acceso, lo sai..”
Foxy “ Okay, ti bacio...”
Mike “ Anch’io...”
Foxy posò il telefonino sul comodino e pensò, gli aveva mentito, perché non dirgli che avrebbe incontrato sua sorella Janet? In realtà era stata Janet a chiederle di mantenere il segreto, si trovava ad Amsterdam per una breve vacanza e non voleva che nessuno lo sapesse, dovevano incontrarsi per parlare di Michael da mesi e quella sembrava un’occasione d’oro.
Quella sera, Janet la passò a prendere alla barca con la sua auto ed andarono in un piccolo pub nel centro, Janet era in gran forma, soffriva di aumenti di peso dipendenti dal suo instabile stato emotivo di quegl’ultimi anni, ma era già da un po’ che stava meglio
Janet “ Sembra impossibile che per vederci dobbiamo arrivare fino in Europa!”
Foxy “ Sei una donna molto impegnata...”
Janet “ La verità é che ti devo parlare di cose molto importanti e voglio tenere fuori la famiglia...”
Foxy “ Mi sento in colpa con Michael, gli ho mentito..”
Janet “ Mi dispiace, ma capirai perché é stato necessario..”
Foxy “ Ma devo preoccuparmi?”
Janet “ Non voglio che ti allarmi..ma é giusto che tu sappia...”
Arrivarono in questo piccolo pub, si sedettero al caldo e ordinarono due zuppe di patate e due Heineken piccole
Foxy “ Quanto devo aspettare? Vuoi parlare?”
Janet le prese l mano
Janet “Quando mi hai detto di essere rimasta in cinta di nuovo, ho subito pensato che fosse una benedizione...per te, per Michael soprattutto..”
Foxy “Lo é, questo bambino, senza togliere niente ai nostri figli, é veramente frutto del nostro amore..non credevo che sarei rimasta in cinta subito..ma é successo...Michael é così felice..”
Jan ‘ le sorrise
Janet “ Lo so, lo credo...per lui é l’inizio di una nuova vita...credimi, desidera davvero una nuova vita..”
Foxy “ Lo sento...é molto cambiato...non riesco a credere che sia cambiato tanto per riavermi con se..”
Janet “ Sicuramente lo é anche per merito tuo...ma sono successe tante cose...cose che lo hanno spinto ad apprezzare ciò che ha..”
Foxy “ Sono in debito con lui per non essergli stata accanto nel periodo dell’inizio dello scandalo...questo lo ha sconvolto per sempre, é un miracolo che sia vivo..”
Janet volse lo sguardo altrove, come se pensasse a qualcosa di preciso, il suo viso si rabbuiò
Janet “ E’ un miracolo, e non é un modo di dire..”
Foxy sorrise “ Ehi, cosa sai che io non so?!!...Sembra quasi che ci sia di più oltre alle accuse...come se ci potesse essere stato qualcosa di peggio..”
Jan’ tenne lo sguardo basso, c’era di peggio
A domani
Foxy