IL LIBRO DEI SOGNI - Create le linee, i prolungamenti, il sistema che avete sempre desiderato!

Bene, mi sposto qui per sostenere la mia tesi da cui ho "buttato lì" nel tempo, alcune idee.
Metrò alla fiera, metrò a Molassana, metrò a Terralba, metrò a Erzelli, al di là della loro opportunità (utenza) e modalità (metro, metrotramvia, metrotreno) hanno un denominatore comune: zone urbanisticamente interessanti dove in particolare a Genova non sono oggetto di nuova edificazione urbana ma di riconversione.
Area Boero, ex mercato ortofrutta, palazzi della fiera, parcheggio di San Martino, Erzelli etc., tutti buchi neri in cerca di autore.
Introducendo il concetto urbanistico, ovvero la creazione in toto di una zona di città, si farebbe ciò che a Genova non si è mai fatto: equilibrare all'interno di questa dimensione, gli assi del TPL, il traffico privato, spazi verdi, parcheggi, oltre naturalmente a spazi produttivi e abitativi.
Qualcuno ne saprà più di me: alla Bovisa (MI) la riconversione post-industriale ha messo al centro proprio il tram.
se Genova è una città dove non si intravede un futuro è anche perché, a mio avviso, si è sempre proceduto di ripiego, per finire coi problemi dovuti alla densa (e selvaggia) urbanizzazione che abbiamo oggi quando ipotizziamo il seguito della metro da Brin a da Brignole.
Paradossalmente quando c'erano i tram e le linee di filobus arrivavano anche in collina c'era un'applicazione urbanistica maggiore.
Il Ripiego è necessario ora, ma in futuro potrà essere evitato grazie alla lungimiranza dei pianificatori della città.
Forse ho detto delle ovvietà, mi sembrava doveroso ricordarlo.

Hai detto qualcosa che è stato alla base del nostro costituire questa associazione, ormai molti anni or sono. Se sono ovvietà (ma io non credo che le siano), noi le condividiamo.

stefanobalo, 24/01/2014 18:14:

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se Genova è una città dove non si intravede un futuro è anche perché, a mio avviso, si è sempre proceduto di ripiego, per finire coi problemi dovuti alla densa (e selvaggia) urbanizzazione che abbiamo oggi quando ipotizziamo il seguito della metro da Brin a da Brignole.
Paradossalmente quando c'erano i tram e le linee di filobus arrivavano anche in collina c'era un'applicazione urbanistica maggiore.
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Appunto.....

Io aspetto l'apertura dell'ascensore inclinato di Quezzi. Se quel giorno il 47 non farà capolinea in Via Piero Pinetti e se non tornerà a passare lungo Via Canevari per collegarsi con la metro, avrò la certezza che Genova ormai è proprio andata nell'organizzazione del TPL.

Non sarebbe fantastico?
INGRANDISCI

LEGENDA:
Rosso=fermate (Principe, Lagaccio, Ventotene, Paleocapa, San Nicolò, Sant'Anna, Manin, Brignone)

Percorso: in viola tratti in galleria.
in blu (c'è un po' di confusione) tratti scoperti o scavati dall'alto.

Da Principe a Lagaccio
La fermata di Principe sarebbe realizzata sotto ai giardini del Palazzo del Principe e interconnessa con la metropolitana esistente e la stazione. La linea si dirige verso nord sottopassando i binari ferroviari e allineandosi con via del Lagaccio. Da qui si procede in cut and cover fino alla fermata di Lagaccio.

Da Lagaccio a Ventotene
La linea sottopassa gli edifici di interesse storico della caserma Gavoglio e esce allo scoperto negli spazi retrostanti da riqualificare.
Curva verso Est entrando nella fermata di via Ventotene.

Da Ventotene a Paleocapa
In galleria, curvando a destra fino a via Paleocapa, dove si procede con il cut and cover e si realizza la fermata Paleocapa sotto il manto stradale.

Da Paleocapa a San Nicolò
Tratta in galleria con fermata di San Nicolò realizzata in camerone. Interscambio con Funicolare Righi.

Da San Nicolò a Sant'Anna
La galleria uscente da San Nicolò termina in corso Firenze, dove la linea prosegue in cut and cover verso Sud per poi curvare verso Est nuovamente in galleria.
Si sorpassa via Caffaro a valle del Ponte Caffaro e di nuovo in galleria fino a Sant'Anna, fermata realizzata sotto il manto stradale. Interscambio con Funicolare S. Anna.

Da Sant'Anna a Manin
Breve galleria per poi procedere in cut and cover attraverso i giardini di villa Gruber, corso Solferino e corso Armellini, dove la linea inizia a scendere verso la stazione di Manin, realizzata un po' in profondità. Interscambio Ferrovia Genova-Casella.

Da Manin a Brignole
Galleria elicoidale per scendere alla quota di corso Montegrappa, uscendo in viadotto a Brignole, all'incirca sopra l'uscita della attuale metropolitana. Fermata in viadotto sopra i binari fs. Interscambio metropolitana esistente e stazione Fs.

Prosecuzione: EST/SUD possibile prosecuzione (eventualmente scendendo di quota) lungo corso Brigate Partigiane verso la Foce/Fiera.
OVEST/NORD raddoppio della linea esistente tra la nuova fermata di Principe e Di Negro, indirizzando sulla nuova linea parte dei treni provenienti da Brin.

Senza offesa, Simone: quando ti arriva la canna fai un paio di tiri e passala oltre , se te la fumi tutta tu può fare strani effetti.

La presente discussione è denominata "il libro dei sogni" proprio perché ognuno può scrivere le proprie idee liberamente, con o senza effetto di stupefacenti, senza che nessuno possa sentirsi in dovere di giudicare gli altri, seppur bonariamente, come ci auguriamo che sia avvenuto in questo caso

Trammax, 10/03/2014 20:34:

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Senza offesa, Simone: quando ti arriva la canna fai un paio di tiri e passala oltre , se te la fumi tutta tu può fare strani effetti.

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Vedere un po' più di 10 metri oltre Brignole?
E' ovvio che non è un'ipotesi realizzabile a breve terme e dubito che mai lo sarà, ma questo è il topic "IL LIBRO DEI SOGNI" nel forum "Tra sogni e progetti" e io ho fatto una proposta ipotetica su cui sarebbe bello e interessante discutere.

Genova è una città estremamente articolata, strutturata su diverse altezze, e questo complica la possibilità di realizzare tracciati semplici punto a punto. Mi piacerebbe capire se la mia ipotesi sarebbe fattibile da un punto di vista assolutamente futuristico e improbabile , relativamente a dettagli tecnici quanto pendenze ecc...

Simone, l'argomento "libro dei sogni" ha due livelli di lettura: da una parte ci sono progetti auspicabili ma non di facile realizzazione per ragioni di ordine finanziario o per scarsa volontà politica (esempio: prolugamento della metro a Rivarolo e a Borgoratti, rete tranviaria, ferrovia urbana cadenzata ecc.)dall'altra ci sono progetti fantasiosi ma inverosimili sul piano tecnico (posizionamento stazioni, raggi di curvatura, pendenze) o in termini pianificatori (stazioni in piena campagna, metro a Bavari). Perdonami, ma le tue proposte ricadono quasi sempre in questa seconda categoria (riguardati i dislivelli di questa proposta...), e quindi una battuta caustica ma benevola ci sta pure. Questo anche in risposta al messaggio dello Staff.

Anche la proposta, citata in altro topic, di utilizzare la corsia discendente dell' A7, destinata all' abbandono, per accogliere i binari della metro è forse tecnicamente fattibile, ma non risponde ad elementari criteri di accessibilità del tracciato e di baricentricità rispetto alla domanda: come sempre, lo sbaglio è portare la metro dove si libera un'infrastruttura e non dove serve. Una scelta del passato che stiamo pagando.

Certo, e né mi sono offeso né credo che si andrà oltre Terralba nei prossimi 7 anni.

Però è bello sognare, e non mi sento fuori posto in questo topic :D

Mentre la proposta A7 (Chiamiamola così, è nel topic sul tronchino di Brin) secondo me c'è n'è da discuterne...

Simone, credo che tu abbia ben colto lo spirito libero e libertario di questa sezione.
Non lo dico perché mi hai piazzato una fermata della tua meravigliosa linea 2 a pochi passi da casa mia, ma perché dopo tanto tempo in cui la realpolitik ha schiacciato la fantasia, il tuo gesto gioioso e ribelle è un invito a guardare al futuro con un sorriso e un po' di speranza.

Ragassuoli, non me ne si voglia, ma son giovane e amo viaggiare e ho visto buona parte dell'Europa, vivo a Genova da 4 anni e mi piace, ma di arrendermi a dovermi comprare la macchina, pagarci bollo-assicurazione-benzina, disperarmi tra traffico e parcheggi, quando i miei itinerari sono da casa mia (via Donghi) all'uni (S. Martino) e casa mia (sempre via Donghi) centro città e stazioni...

Io di chiudermi in un pezzo di ferro con le ruote per girare in città non ne ho proprio voglia. L'auto dovrebbe servire (forse) solo per gli spostamenti lunghi, a me piace girare a piedi e con i mezzi, e per questo sogno un giorno di vedere un vero cambiamento nella situazione di Genova, anche se per ora la situazione è a livello di interesse politico frustrante!

Bravo Simone!, Se tutti i ragazzi della tua età avessero la tua stessa visione, questa città sarebbe un giorno molto più vivibile.

In alternativa, disponibile anche online

lordtiranus, 12/03/2014 22:05:

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In alternativa, disponibile anche online

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Ahahah! Immagino ti riferisca all'elicoidale tra Brignole e Manin!

Beh io rincaro la dose: si potrebbe fare tale galleria larga come 3 binari e infilarci dentro anche la Genova-Casella (tra l'altro una galleria così per la Genova-Casella era già stata progettata).

Mah, veramente avevano progettato una sorta di ascensore inclinato che collegasse la stazione di Manin con Brignole...

Trammax, 13/03/2014 08:57:

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Mah, veramente avevano progettato una sorta di ascensore inclinato che collegasse la stazione di Manin con Brignole...

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Anche, insieme a una funicolare sotterranea sotto via assarotti!
Di progetti sono anni che se ne fanno...

Nel libro dei sogni e della Genova del 2040 metterei il passante Terralba-Recco e dismetterei a uso pista ciclabile il tratto tra Recco e Sturla per farne una pista ciclopedonale, collegata alla nuova pista ciclabile di corso Italia, annunciata nelle intenzioni della giunta.

Si avrebbero 20 km totali di tracciato da De Ferrari a Recco, all'incirca ciò che oggi è la pista ciclabile del ponente.

Tra l'intervento permetterebbe l'accesso pubblico a luoghi e scogliere spettacolari, oggi interdette perchè raggiungibili solo da terreni privati.

La sagoma più larga, rispetto al ponente, faciliterebbe l'utilizzo del sedime per realizzazione di aiuole, dehor, giardini pubblici, magari anche ristoranti e boutique, come già avviene non su Marte ma a 200 km da qui.

Sarebbe un'operazione sicuramente paragonabile all'equivalente tracciato nella riviera dei Fiori per suggestione e attrattiva.

Orbene, siamo in un sito che promuove le linee su ferro e ne sono consapevole ma, nonostante ciò, mi sembra una buona idea, anche alla luce del fatto che, ed è risaputo, la maggior parte delle persone che abita nel levante cittadino ha minor propensione all'utilizzo del TPL.

Ciò unito al fatto che l'esigua densità demografica oltre Nervi rende poco utile pianificare una linea con frequenze metropolitane o suburbane.

Questo il tratto di ferrovia adiacente di parchi di Nervi riconvertito



E qui come potrebbe essere nella zona della stazione di Pieve Ligure



Ora fucilatemi pure.
Intanto è un libro dei sogni....

Caro Simone sei giovane fantasioso e ...rissoso.: "Mentre la proposta A7 (Chiamiamola così, è nel topic sul tronchino di Brin) secondo me c'è n'è da discuterne..."
La tua frecciata, decontestualizza completamente il senso della mia proposta che viaggia sul terreno di uno sviluppo urbanistico.
Il mio teorema non era di far viaggiare per forza la metro sul ponte Morandi ma rispondeva alla premessa: creiamo a Erzelli il polo scientifico-tecnologico-universitario che per Nizza è Sophia-Antipolis. Convenuto infatti che il progetto "ovovia" era risibile e comunque insufficiente (e purtroppo oggi il più accreditato, si tratterebbe di assicurare a questa zona di grande sviluppo un servizio trasportistico pubblico adeguato. Il contesto doveva anche essere il declassamento del ponte Morandi in occasione della realizzazione del nuovo passante (gronda) autostradale.
Decontestualizzare, ridere e sfottere non sono degni di questo forum, ti consiglierei quindi più cautela, anche in virtù del fatto che sono un po' più grande di te.