Ricordi sbiaditi. Terminata: 22 capitoli. Rating: arancione

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, [8], 9, 10
Fr@ncy=)
00mercoledì 7 aprile 2010 18:54
bel capitolo!!!!
dai Niki, corri a riprendertelo!!!!=)))
(martiii)
00giovedì 8 aprile 2010 14:18
*-*
Dai vai Nikiii. Ma sono passati due..due anni ? T____T
Mamma mia ! Bellissimissimo *-* Quando continuiii? XD
Sono insaziabile lo so, ma ci hai lasciato proprio sul più bello ! :D
huhu91
00giovedì 8 aprile 2010 15:46
Re:
(martiii), 08/04/2010 14.18:

*-*
Dai vai Nikiii. Ma sono passati due..due anni ? T____T
Mamma mia ! Bellissimissimo *-* Quando continuiii? XD
Sono insaziabile lo so, ma ci hai lasciato proprio sul più bello ! :D




[SM=x47979] [SM=x47979] ingorde che non siete altro...

mi sono impicciata da sola con i capitoli [SM=x47954] mi tocca mettere il continuo nel prossimo capitolo...tra l'altro ne mancano pochini, siamo quasi alla fine... [SM=g27828]
(martiii)
00giovedì 8 aprile 2010 15:49
Noooo, come quasi alla finee? T___T Attendiamoooo il prossimooo ansiosamente bèè U_____U
*-*
BEAT IT 81
00giovedì 8 aprile 2010 15:51
Re: Re:
huhu91, 08/04/2010 15.46:




[SM=x47979] [SM=x47979] ingorde che non siete altro...

mi sono impicciata da sola con i capitoli [SM=x47954] mi tocca mettere il continuo nel prossimo capitolo...tra l'altro ne mancano pochini, siamo quasi alla fine... [SM=g27828]




Sì sì ingordissime!!!!! [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822] ....Nuuuuuuuu anche te quasi alla fine?!? Aiuto!!!! Lo so lo so, tutto ha un inizio e una fine, xò mi spiace....Intanto, cmq, aspetto con ansia il capitolo nuovo [SM=g27822] [SM=g27828] . Baci
Allyss
00giovedì 8 aprile 2010 17:50
alèèèèèèèèèè......se lo va a riprendere!!!!!!!!
corriiiiii nikki!!!!!! corri!!!!!!!!!

mi sta venendo l'ansia....voglio il prossimocapitolo...arriverà in tempo????
huhu91
00venerdì 9 aprile 2010 19:26
Buonasera ragazze [SM=x47938] adesso che ho un pò di tempo di tempo libero mi sono data da fare... [SM=x47983] c'è un bell'impiccio qui...vabbè non vi anticipo niente!!!!
capitolo e basta [SM=x47979] [SM=x47979] [SM=x47979]

Capitolo 21.1

Scendo dal taxi con un'euforia che non credevo nemmeno più di possedere, sembro una quindicenne al suo primo appuntamento e non ve lo nascondo, mi piace da impazzire sentirmi così. A ogni passo sento di poter volare, penserete che volare sia una cosa impossibile, ma vi assicuro che non lo è.
Solo nel momento in cui smetti di credere di poterlo fare perdi la capacità di farlo.
Avete mai visto Peter Pan, il cartone animato della Walt Disney che si rifà al romanzo di James M. Barrie? Quando Peter entra nella stanza dei bambini gli dice che per arrivare sulla sua isola che non c’è bisogna saper volare. E come si fa a spiccare il volo? Basta pensare a qualcosa di molto bello. Ai regali del Natale, alla neve…un pizzico di polvere di fata e il gioco è fatto. Ma vi dirò…non c’è niente di tutto questo nella mia mente ora, tanto meno della polverina magica sulla mia testa, semplicemente perché non ne ho bisogno, il mio pensiero felice nonostante tutto è solo lui, Michael, isola che non c’è compresa in tutto il pacchetto. Se non è una favola questa allora mi domando cosa possa esserlo.
Il crepuscolo posa le sue oscure ombre sul cielo vivo, fa sembrare l’atmosfera molto più calda, quasi afosa, tipica di una serata di metà giugno in cui si intravedono le colline di Los Olivos bruciare sotto il sole che cade lentamente.
Il profumo incontrastato che questo parco riesce ad emanare è sempre lo stesso, almeno per quello che riesco a ricordare. Le giostre sono stranamente tutte ferme, le catene che sorreggono i piccoli sedili rossi oscillano leggermente sotto la brezza, ma nessuna dolce melodia accompagna il loro giro. Regna un silenzio che mette quasi malinconia, tra le fronde della vecchia quercia sotto cui io e Michael amavamo sedere per poter parlare ore e scherzare, intravedo davanti alla porta illuminata dell’ingresso una figura in controluce della quale ancora non distinguo i tratti.
Mi avvicino ancora e Grace, mi saluta aspettando che arrivi sulla soglia per potermi abbracciare.

-Nicole, ciao tesoro! Da quanto tempo…-
-Ciao Grace, come stai?-

Una volta superati i convenevoli, vado dritta al punto, diretta a l’unica forza che mi ha spinto fin qui.

-Grace, Michael è in casa?-

Lo sussurro appena, ho timore che mi possa sentire reclamare il suo nome, senza più averne alcun diritto, mi sento inaspettatamente fuori luogo qui dentro per la prima volta.

-Cercavi Michael?-

Domanda piuttosto inutile non ti pare?

-Si dovrei parlargli.-

Se ne sta lì e mi fissa con un’aria strana, non ho idea di cosa le stia passando per la mente, non sono venuta qui per giocare a nascondino.

-E’ partito circa un’ora fa.-

-Cosa?-

Partito.
Se ne è andato.
E con lui anche tutte le mie speranze…

I miei occhi rimangono attaccati a quelli di Grace aspettando di sentirmi dire che no, non è vero che è partito, che si è sbagliata partirà tra un’ora, non che è partito da un’ora.
Mi sento più stupida di prima.

-Voleva cambiare aria, lasciarsi tutto alle spalle…-

Percepisco solo rumori ovattati, non ho bisogno di sentirmi dire queste cose, non da Grace.
Mi invita ad entrare, vorrei avere la lucidità per riuscire ad inventare una scusa, una qualunque banale sciocchezza, ma non perdo nemmeno tempo a cercarne una. La mia mente è tanto vuota quanto colma di interrogativi lasciati in sospeso perciò assecondo il suo cenno gentile e mi ritrovo nel cuore dell’ingresso di Neverland. Mille ricordi sovrapposti, sbiaditi, che credevo di aver messo da parte in uno dei tanti cassetti impolverati della memoria, ora si sono scrollati un po’ di quella polvere di dosso e riesco ad intravederne i particolari.
La sua risata che riecheggia tra le mura, i suoi passi silenziosi su quelle scale, i baci dati al buio respirando insieme questa stessa aria. Quanto mi è mancato questo posto, non ci sarebbero parole a sufficienza per descriverlo.
L’orologio in oro con la riproduzione di Amore e Psiche di Canova, quante volte ho visto formare il mio riflesso sul vetro di quel quadrante e disperdersi tra le lancette. È tutto allo stesso posto eppure, sembra tutto così diverso.
Manca un’unica cosa per rendere questo momento perfetto, ma purtroppo niente di più lontano dalla perfezione si annida in questo istante privo di logica, l’ennesimo scherzo del destino, inizio a pensare che in qualche modo abbia ragione a remarci contro.

-E’ stato molto male durante i mesi del processo.-

-Che vuol dire è stato male? Cosa aveva? Ma adesso sta bene?-

Con il suo solito fare melodrammatico si siede lentamente sul divano in velluto rosso, mi domando perché ogni volta ci metta così tanto per rispondere ad una domanda. Beh, in questo caso tre domande, ma è lo stesso.

-Nicole lo sai meglio di me, non parla molto della sua vita strettamente privata.-

Vai al dunque per favore? Quantè prolissa questa donna!
Già ho miei vari turbamenti, secondo voi ho voglia di perdere tempo con questa qui?

Sospiro. Infondo la calma è la virtù dei forti.

-In certi momenti stentavi a riconoscerlo, i suoi occhi diventavano…assenti.-

-Ma si, Grace ci avevo fatto caso anch’io. Da cosa dipendeva?-

Adesso si guarda le mani. Non ce la può fare, deve prendere aria per almeno mezz’ora ogni due parole. Che ansia…mantengo la calma solo perché grazie al cielo ho ancora un po’ di buon senso e poi non voglio che quell’antipatico di Frank venga a sapere che con il mio solito caratteraccio ho litigato con la tata dei bambini di Michael.

-Grace!-

-Gli antidolorifici Nicole, pillole per dormire, insomma qualunque cosa lo distraesse dal processo.-

Ecco. Perché me lo dice ora?

-Grace, ma…allora era vero, perché non me l’hai detto prima, avremmo potuto fare qualcosa.-

E’ lei a sospirare adesso, sarebbe bello se con un semplice sospiro si potessero risolvere i problemi, annegare tutto in un soffio e lasciarseli alle spalle come se non fossero mai accaduti realmente.
La verità a questo punto è che non so niente di più di tutti gli altri, anzi, Grace, la tata, ne sa molto più di me.
Non mi rassegno, non mi pento, lo farei se si trattasse di un uomo qualunque, ma in Michael non c’è nulla dell’uomo qualunque. Non si tratta più di tenergli la mano lungo il cammino, di stargli accanto cercando di lenire le sue ferite, ora devo riuscire a capire il più possibile di questo problema che assomiglia sempre più ad un mistero.


***


Con un gusto ancora amaro sulla bocca, accumulata la decima ora di volo sulla pelle, mi rendo conto di quanto New York sia diventata casa mia.
Non c’è il caldo torrido della California che ti scalda immediatamente il sangue e fa arrossire le guance, non c’è la malinconia, non ci sono errori lasciati accartocciati negli angoli delle strade.
Ci sono palazzi che toccano il cielo, il mio nuovo ufficio, un chiosco che fa i migliori hot dogs che abbia mai mangiato e la mia migliore amica. E’ strano come un luogo riesca a farti sentire diversa. Cambiare aria, capisco ora la scelta di Michael di andare addirittura fino in Bahrein.

-Che faccia da funerale!-

-Grazie Sophie sei sempre di grande conforto…-

-E’ da quando sei tornata che hai il muso fino al pavimento.-

-Ma si metti il dito nella piaga, io mi faccio un toast!-

-Un toast? Andiamo bene, potrei capire mi faccio un barile di vodka, ma Niki un toast è troppo trasgressivo non credi?-

-Se….-

-No eh?-

-Ma con la sottiletta.-

-Oh mio Dio! Era una mezza specie di battuta quella?-

-Sophie…non so neanche di cosa stiamo parlando, mi sono persa al barile di vodka.-

-In effetti…vabbeh ho capito sto zitta.-

-Brava.-

Accende il televisore, canticchiando qualcosa di indecifrabile, passano soltanto un paio di secondi e lo schermo si fa nuovamente nero.

-Uffaaaaa.-

Si rigira sul divano stirandosi come un gatto e guardando immobile il soffitto. Posa il telecomando sul cuscino, cerco di non dare attenzione ai suoi mille movimenti nervosi.
All’improvviso si siede incrociando le gambe e tamburellando con le dita su un ginocchio.

-Nicole!-

-Dimmi.-

-Andiamo in Bahrein.-

-Sophie!-

-Si.-

-Zitta.-

-Dai ma perché? Se Maometto non va alla montagna.-

-Maometto c’è andato alla montagna è la montagna che non si è fatta trovare.-

Scoppiamo a ridere.

-Sophie, non ho idea di dove sia, un conto è andare a Neverland un altro è girarsi tutto il Bahrein.-

Lascio le fette di prosciutto nella confezione e rimetto tutto a posto nel frigo, le fette di pane in cassetta nella dispensa, e spengo il tostapane. Non ho fame per niente, pensavo di distrarmi con un panino, ma non ha funzionato molto. Quando Sophie si mette in testa una cosa…

Squilla il telefono e la vedo letteralmente saltare sull’apparecchio senza neanche avergli dato il tempo di fare un secondo squillo. Prendo il succo d’arancia che ho vicino e ne verso un po’ nel bicchiere.
Il ragazzo che doveva sistemare il condizionatore ancora non si è fatto vivo, sembra proprio che ormai dovremmo passare l’estate in queste condizioni.

-Niki è per te.-
Finisco di mandare giù l’ultimo sorso di succo.

-Chi è?-

-E’ Michael.-

-Sophie quando la smetterai con questi stupidi scherzi?-

-Scema dico sul serio.-

Mi porge il telefono senza fili, cerca con lo sguardo si rendere il più credibile possibile la sua affermazione. Non può chiamarmi come nulla fosse dopo due anni, sono sicura che non è lui, anzi spero che non lo sia, è meglio per lui che non lo sia. “Mi dispiace” è l’ultima frase che ho ascoltato uscire dalle sue labbra, sempre al telefono e poi il nulla più totale. Non sarà lui di certo, lo so.
Porto il ricevitore all’orecchio, riesco soltanto a fare un lieve morbido sospiro che arriva immediatamente dall’altra parte donando coraggio all’altra persona di farsi avanti e iniziare a parlare senza che abbia avuto nemmeno il tempo di riflettere un secondo.

-Nicole.-

Il mio nome, pronunciato ancora un volta da una voce che riconoscerei tra mille, mi annoda subito le parole in gola. Nella mia mente scende immediata la confusione che racchiude due anni di silenzi ininterrotti, pensieri, supposizioni tutto quanto scatenato contemporaneamente alla velocità della luce, con una sola banale parola.

-Michael…-

Istintivamente porto una mano alla bocca, la sento tremare come la mia voce poco prima. Non sono riuscita a nascondere l’emozione, Sophie mi guarda con un’aria rassicurante, cerca di darmi coraggio, conforto, tutto con un unico sguardo che fortunatamente ha l’effetto desiderato.

-Quanto mi sei mancata Nicole…non ne hai idea.-

Oh si che ce l’ho, se è stato anche solo la metà di quanto tu sei mancato a me, allora ti sono mancata da morire. Vorrei dirlo, ma perdermi nei suoi occhi mi avrebbe dato la forza di farlo, così sento invece quella fredda sensazione che la lontananza crea inevitabilmente.

-Am…-

Lascio che la parola muoia nel palmo della mia mano. E’ difficile riuscire a perdere un’abitudine tanto deliziosa.

-Cosa?-

-Eh? Cosa…cosa?

Lo sento scoppiare in una risata cristallina, contagiosa e sorrido guardando Sophie che scuote la testa quasi rassegnata.

-Comunque…c’è qualcosa che volevi dirmi?-

-Mike hai chiamato tu, tu che mi volevi dire?-

-Ho saputo che eri passata a Neverland, ah tanto ho deciso di venderla, non riesco più mettere piede in quella casa, troppi ricordi spiacevoli…tranne quelli passati con te.-

Sorrido ma preferisco far finta di nulla, riporto subito la conversazione sull’argomento casa.

-Vendi Neverland?-
-Non la sento più mia…-
-Capisco, non hai tutti i torti in effetti.-

Lasciamo passare un interminabile momento di silenzio che diffonde solo imbarazzo.

-Niki…-
-Mike…-

Ci chiamiamo esattamente nello stesso istante, questo non fa altro che gettare ancora più incertezza in questo nostro strano riavvicinamento.
Svanisce tutto nella ricerca impalpabile di poter dire qualcosa di più, di riuscire a tirar fuori quelle sensazioni rimaste inespresse per tutto questo tempo.
Solo impercettibili risate nervose riecheggiano timidamente attraversando i piccoli fori nel telefono ed arrivando insieme alle orecchie ormai assetate di sentire ancora quella voce.

-Niki io ho ancora bisogno di te, forse adesso più di prima.-

Respiro profondamente decisa a non lasciarmi sopraffare almeno dall'emozione.
Il tono della sua voce è così diverso dall’ultima volta, molto più lucido, molto più vivo…molto più suo.

-Michael sei dall’altra parte del mondo.-
-Lo sai che basta solo una parola, una sola e salto sul primo volo diretto per New York.-
-Non puoi tornare adesso, Mike ragiona per favore.-
-Vieni tu da me allora, dico a Frank di venirti a prendere.-
-No ma…-
-Niki io…-
-No ti prego non dire niente.-

Sospira sofferente riesco ad immaginare il suo volto in questo momento ed è così reale che mi stringe il cuore.

-Non dirò niente se non vuoi.-
-Ho paura che sia la stessa cosa che vorrei dirti anch’io ed è terrorizzante sapendoti così lontano…-
-Niki puoi dirlo…-
-No sarebbe inutile.-

Cade il silenzio. Sospiro soltanto, suonano così amare queste parole che faccio fatica a razionalizzarle.

-Sappi però che le sento lo stesso, ogni giorno più forte, sarei dovuto venire a riprenderti due anni fa, lo so…solo che…non ero proprio in me…-

-Non ti devi giustificare…-

-Nicole.-
-Si.-
-Se fossi lì sarebbe diverso?-
-Non lo so, forse si.-
-Mi dispiace anche per questo, ma l’America si era fatta troppo opprimente per me…io…-
-Capisco benissimo, hai fatto la cosa migliore, io al posto tuo me ne sarei andata anni fa.-
-Michael ma…come stai?-
-Come sto? Mi sento quasi sollevato, non solo per come è finito il processo, ma allontanandomi da tutto devo occuparmi solo dei miei figli e i loro sguardi, i loro sorrisi, riescono a farmi sentire bene.-
-Sono degli angeli.-
-Si.-
-Mike adesso dovrei andare…-

Dopo avermi lasciato il numero della sua nuova residenza, mi saluta facendosi promettere che lo avrei chiamato presto.
Il cuore lentamente ritrova il suo normale battito tranquillo e non riesco a fare nient’altro se non a lasciarmi andare sul pavimento, sedendomi incrociando le gambe, fissando il telefono spento, con ancora l’eco della sua voce intrappolato all’interno. Adesso si che sento la fredda fitta della mancanza, una solitudine che mi spiazza, fare i conti con la lontananza, con una miriade di pensieri che si accavallano l’un l’altro. Neanche Sophie riesce a trovare qualcosa da dire.
Mentre la testa si fa pesante un’unica gocciolina brilla sotto la luce e si fa spazio lasciando dietro di se una scia salata sulla guancia, prima di cadere a terra e allargarsi in un cerchio perfetto.


(martiii)
00venerdì 9 aprile 2010 19:32
Oddio oddio hai postatooooo. Però me lo leggo staseraaa :P:P
huhu91
00venerdì 9 aprile 2010 22:23
[SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828] ma quando vuoi cara...non c'è fretta, sta lì!!!
pink 92
00venerdì 9 aprile 2010 22:32
ma che bello anche tu con un nuovo capitolo!!!!che dire...favoloso...ma ho letto che sta per finire :(...comunque complimenti ancora..:)
Eri_305
00venerdì 9 aprile 2010 22:34
e no e no e no e no.....
Subito immediatament eil seguito...Perche sto vizio di mollare tutti cosi sul piu bello ...

e crudellllllleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :(
Fr@ncy=)
00sabato 10 aprile 2010 21:02
buuuuuu, piango!!!!!e non so perchè!!!!
sono triste per la situazione di michael ma sono anche felice perchè si sono riavvicinati....eri ha ragione...cos'è questa mania di lasciare i capitoli sul più bello??????voglio il seguito!!!!=))
BEAT IT 81
00domenica 11 aprile 2010 21:24
Niki zuccona, corri in Bahrein!!!!!!!!!!!!!!! Ti prego posta il seguito appena puoi, quei due qui devono riunirsi !!!!!!!!! Troppo troppo bello, davvero. Brava!!!!1
(martiii)
00domenica 11 aprile 2010 22:26
Ho solo ora letto questa meraviglia intrinsa di malinconia. Ohh Niki, se fossi stata in te mi sarei fiondata sul primo volo possibile.
Ti rinnovo i miei complimenti, sono monotona lo so, ma purtroppo ho solo a disposizione queste povere parole per spiegarti in minima parte ciò che fai percepire quando scrivi. SUPER FANTASTICA [SM=x47932]
huhu91
00lunedì 12 aprile 2010 15:42
Re:
BEAT IT 81, 11/04/2010 21.24:

Niki zuccona, corri in Bahrein!!!!!!!!!!!!!!! Ti prego posta il seguito appena puoi, quei due qui devono riunirsi !!!!!!!!! Troppo troppo bello, davvero. Brava!!!!1



[SM=x47938] grazie tesoro!!
non so quando potrò postare, ma insomma...farò di tutto per non farvi attendere troppo!!! xD

(martiii), 11/04/2010 22.26:

Ho solo ora letto questa meraviglia intrinsa di malinconia. Ohh Niki, se fossi stata in te mi sarei fiondata sul primo volo possibile.
Ti rinnovo i miei complimenti, sono monotona lo so, ma purtroppo ho solo a disposizione queste povere parole per spiegarti in minima parte ciò che fai percepire quando scrivi. SUPER FANTASTICA [SM=x47932]



Marti, grazie di cuore, per me è un piacere leggere i vostri commenti, senza questa storia non sarebbe arrivata fin qui! [SM=x47938]

Eri_305, 09/04/2010 22.34:

e no e no e no e no.....
Subito immediatament eil seguito...Perche sto vizio di mollare tutti cosi sul piu bello ...

e crudellllllleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee :(



giuro che non è fatto apposta!!! [SM=x47948] [SM=g27817]

Fr@ncy=), 10/04/2010 21.02:

buuuuuu, piango!!!!!e non so perchè!!!!
sono triste per la situazione di michael ma sono anche felice perchè si sono riavvicinati....eri ha ragione...cos'è questa mania di lasciare i capitoli sul più bello??????voglio il seguito!!!!=))



oh ma...mi dispiace averti fatto piangere [SM=x47938]
il seguito arriva, arriva...[SM=g27828] prima o poi...


Fr@ncy=)
00lunedì 12 aprile 2010 15:54
meglio prima che poi=)))
Chiar@95
00lunedì 12 aprile 2010 20:00
è da tanto che non controllavo la tua ff e così me ne sono accumulata 20 da leggere.
Cmq,li ho letti tutti insieme e quasi svenivo.
Sei bravisimaaaaaaa!.
Prox capy sto morendo.
BEAT IT 81
00lunedì 12 aprile 2010 21:18
Huhu tranquilla, posterai quando riuscirai, io sono paziente ;-))))). Baci
huhu91
00martedì 13 aprile 2010 19:54
[SM=x47913] capitolo in arrivo...
Chiar@95
00martedì 13 aprile 2010 19:56
Grazie ma meglio che arrvi mooolto presto.
Sto morendo.
Sei bravissimaaaa!
Fr@ncy=)
00martedì 13 aprile 2010 20:03
Re:
huhu91, 13/04/2010 19.54:

[SM=x47913] capitolo in arrivo...




siiiiiiiiiii!!!!!!!!!
[SM=g27823] [SM=g27823] [SM=x47981]
huhu91
00martedì 13 aprile 2010 20:22
grazie per la pazienza...spero vi piaccia!!! [SM=x47938] [SM=x47984]

Capitolo 22


Avrei potuto chiamare, forse avrei dovuto farlo.
Ma non l’ho fatto.
Il West Village è diverso dal resto della città, è chiamato il Greenwich Village, le sue vie sono talmente particolari e curve che confondono turisti e newyorkesi senza distinzioni, siamo tornate nel grande parco di Washington Square dove Sophie era solita giocare da bambina. Fin quando giusto appena dietro l’angolo abbiamo visto spuntare la sua villetta dipinta completamente di azzurro.
La madre di Sophie ci ha accolto con le lacrime agli occhi, avvolgendo tra le braccia quella figlia che suo malgrado vede sempre meno, i loro incontri si sono ormai limitati alle sole feste comandate, così come in quest'occasione.
Sophie dal canto suo si scioglie in una maniera incredibile quando sente l'aria impareggiabile di casa, niente rassicura più della famiglia e i suoi occhi in queste occasioni non mentono. E' tranquilla come non l'ho mai vista prima.
E in quanto a me, beh non sono una che ama le feste, o meglio ricordare quelle già passate con la mia di famiglia non mi evoca nulla di positivo o caloroso.
Perciò eccomi di nuovo qui davanti ad uno specchio, con la luce della luna che illumina il mio volto solo in parte, si sentono i soliti canti natalizi in fondo alla via, ma niente lividi nè lacrime segnano la mia pelle stavolta.
Stranamente però qualcosa di simile, se non molto più doloroso e lacerante prende inevitabilmente possesso di ogni mio pensiero fino ad assottigliare ogni strato di serenità che credevo di aver messo faticosamente da parte.
Un Natale trascorso così tra pochissime persone, con quella magica atmosfera che rende tutto più piacevole. Niente discorsi fuori luogo, una cenetta a dir poco squisita, un paio di partite a carte e un bicchiere di prosecco che ha reso la serata un po’ più briosa, è tutto così…così semplicemente familiare.

-Io vado in camera,grazie di tutto è stata una splendida serata.-

-Buona notte Nicole.-
Mi risponde la mamma di Sophie con il suo solito dolce sorriso che mi fa sentire quasi in imbarazzo, come se fosse troppo confidenziale e io non mi sento ancora di aver acquistato il diritto di ricevere un affetto così tanto incondizionato da lei.

-Nic.-

Quel nome mi fa quasi rabbrividire.
Vedo la sua testa infilarsi tra il piccolo spazio lasciato aperto dalla porta.

-Oh scusa...Niki come stai?-

-Bene.-
Accenno un sorriso sincero, grato per ogni minima attenzione che è stata fatta verso i miei riguardi per tutto questo tempo.

-Ok allora buonanotte.-

La sua presenza c'è sempre e inevitabilmente.
Lo vedo in ogni cosa, lo scambio persino per qualsiasi persona che incontro per la strada, lo sento addosso più potente e vicino ogni giorno che passa. E non riesco a smettere di fermare tutte queste sensazioni.
Vedo i suoi occhi perdersi dentro i miei, con i miei e ritrovarsi lucidi, pieni di passione sotto la fragile luce della notte. Lo vedo ancora, in ogni suo singolo dettaglio, come se si fosse appropriato della mia anima e niente potesse scalzarlo da questa posizione di privilegio.
La notte è il momento più difficile, quando eravamo a Neverland di solito tornava tardi la sera e ci ritrovavamo a parlare ore finchè il sonno non ci appesantiva le palpebre e abbracciati ci addormentavamo insieme. Il suo respiro tra i miei capelli, le sue braccia che mi chiudevano in una roccaforte d'oro dal quale nulla poteva farmi del male, mi manca soprattutto questo di lui, il suo modo meraviglioso di farmi sentire protetta e speciale. Mi mancano le sue parole, la sua voce che sussurra piano il mio nome, mi manca tremendamente il suo sorriso, quando esplodeva all'improvviso, con la sua risata contagiosa, sento la mancanza persino del solletico che i suoi capelli mi facevano sulla guancia ogni volta che mi abbracciava. Vorrei poter fare a meno anche solo di una di queste cose,ma non ci riesco, ancora non ci riesco.
Ho il suo nuovo numero salvato nella rubrica del cellulare. Potrei chiamarlo, ho paura però che sentirlo senza poterlo sfiorare realmente mi farebbe cadere ancora di più nell'abisso della solitudine, si sento tremendamente impotente.
Sto iniziando ad odiare i cellulari, vi giuro che ci ho pensato, ho pensato che sarebbe stato bello se l'avessi trovato sotto l'albero di Natale fra tutti quei regali, ma non è successo. Accade solo nei film e la vita non è un film.
Ricordo quando Daniel mi diceva in continuazione che sognare era solo un’inutile perdita tempo, lo sosteneva convinto e sicuro della sua posizione, non ho mai provato a fargli cambiare idea. Credevo, e lo credo ancora, che una persona capace di formulare un pensiero del genere, non sia davvero in grado di poter modificare la sua idea. Per niente al mondo, neanche se è la donna che ama a dirglielo. Quindi mi sono sempre limitata ad accettare questa suo diverso modo di vedere le cose, ognuno è libero di pensarla come vuole, così come io sono libera di poter continuare a sognare, nonostante gli eventi che tentano in tutti i modi di non fartici più credere.
Fuori, proprio ora, ha iniziato a nevicare, la neve ha quella strana capacità di riuscire a rendere tutto più bello, sono solo dei piccoli merletti di ghiaccio, ma ho imparato ad apprezzare le cose così come sono, semplici, banali forse per qualcuno sciocche ma molto più preziose di tante altre.
Nel silenzio di questa notte senza stelle, la vibrazione del cellulare posto sul comodino spezza l'aria e mi fa trasalire. E' il numero che solo in pochi hanno, l'altro quello degli amici e conoscenti l'ho lasciato a casa, mettermi a rispondere a stupidi messaggi di auguri era proprio l'ultima cosa che mi andava di fare stasera. Tanto si sa, inviano tutti il classico messaggio da cioccolatino Perugina preso chissà su quale sito e lo mandano all'intera rubrica sperando di non aver avuto tutti la stessa triste idea.
Sono stanca di parlare al telefono, voglio un contatto vero, voglio perle che bruciano sulla pelle ad ogni parola soffiata accanto all'orecchio. Voglio semplicemente ciò che ero una volta, voglio poter ricominciare a respirare l’aria ed assaporarla, non inalarla solo attraverso un gesto meccanico e involontario. Voglio scrollarmi di dosso ogni goccia di sofferenza.
Il numero è privato.
Rispondo mentre fuori la neve cade sempre più forte, sembra stia seguendo l'andamento del ritmo del mio cuore e la città si è già fatta tutta di un'unica tinta incolore che abbaglia da lontano colpendo gli occhi con insaziabile precisione.

-Buon Natale!-

Scoppierei a piangere se solo ne avessi la forza.

-Buona Natale…anche a te.-

La voce esce sottile, quasi stento a riconoscerla, mi sembra di fluttuare in un mare in tempesta che mai avevo visto prima.
Lo sento sorridere appena e così ogni muro di difesa che avevo innalzato in tutto questo tempo, crolla inesorabilmente insieme alla mia voglia di passare una serata tranquilla e lontana dal suo ricordo.
Prima che possa aggiungere altro sento l'impulso irrefrenabile di lasciar fluire ogni parola tenuta dentro fino ad ora, ogni speranza, ogni maledetta ferita che ora brucia come se la sua voce fosse sale versato direttamente su di esse.

-Michael, mi manchi da morire...io non ce la faccio più a stare così, ti penso in ogni momento,vorrei soltanto che tutto tornasse come prima, rivoglio la mia isola felice,rivoglio te.-

-Sei così bella sotto la luce della luna...amore mio non piangere.-

Senza nemmeno rendermene conto le lacrime hanno iniziato nuovamente a scorrere disegnando solchi che bruciano come fuoco sulla pelle viva.

-Mike aspetta un attimo ma...-
-Tesoro esci un momento, c'è un regalo che ti aspetta da troppo tempo.-

Qualcuno ha improvvisamente tolto tutta l'aria dall'interno della stanza,le mie mani tremano, il cervello si rifiuta di razionalizzare cosa stia succedendo. Faccio soltanto ciò che mi ha detto di fare senza staccare per un attimo il cellulare dall'orecchio.
Lo sento tirar su con il naso.
Mi avvicino alla porta e la apro con una lentezza esasperante.

-Niki ci sei?-

-Si.-

Vedo poggiato a terra, vicino al marciapiede, un piccolo pacchetto dorato con un enorme fiocco rosso che ricade sui lati, immerso nella neve.
Tengo fermo il cellulare tra l'incavo della spalla e con le mani inizio a sciogliere quel fiocco tanto grazioso quanto inaspettato. Fa decisamente troppo freddo per uscire senza neanche un cappotto ma nemmeno il freddo riesce a distrarmi.

-Mike ma...che vuol dire? Chi ce l'ha messo? E' vuoto...-

-Come è vuoto, hanno perso il mio regalo!-

-Quale regalo?-

-Ma sicura che non c'è niente dentro?-

-No niente...-

Adesso davvero non capisco cosa stia accadendo. Un pacchetto vuoto non è proprio il massimo dei pensieri. “Hanno perso il mio regalo”…il suo regalo…Mike mi ha fatto un regalo? E come hanno fatto a perderlo, chi la perso? Sento ancora la testa girare vorticosamente, la sua sola voce mi manda il cuore a mille.

-Guarda meglio la prossima volta.-

Sento sussurrarlo nell'orecchio, talmente vicino e così reale che non può essere frutto di un apparecchio telefonico. Proprio in quello stesso istante sento immediatamente stringermi la vita da due braccia forti e girarmi appena, il tanto che basta per farmi incontrare i suoi occhi.
Il cellulare cade a terra quando porto le mie mani sul suo viso per accertare che non sia solo un'immaginazione, e non lo è, è reale come me e mi sorride dolcemente. Mi vede tremare,non so più se sia per l'emozione o per il freddo, ma quando apre il suo cappotto nero e mi stringe a sè per riscaldarmi capisco che non era la neve a farmi quell'effetto. Ha il naso leggermente arrossato e gli occhi lucidi, chissà da quanto era qui fuori. Dopo l'interminabile periodo che ci ha separato sento nuovamente il suo copro avvolgermi, i suoi occhi conquistarmi, i nostri respiri si fanno visibili a contatto con l'aria. Le sue mani si intrecciano dietro la mia schiena e mi stringe ancora di più, percepisco il battito del suo cuore sotto il mio palmo e quel profumo mi fa trascendere verso un mondo incantato dove non esiste più niente se non noi due. Quelle parole sono state come miele liquido,il tono basso si è insinuato fino alle orecchie, arrivando alla mente e riaccendo emozioni contrastanti che credevo di aver perso per sempre.

-Buon Natale...-
Lo sussurra tuffandosi subito dopo sulle mie labbra, in un bacio che è ghiaccio è fuoco allo stesso tempo, le sue labbra morbide, finalmente a poco a poco si riscaldano a contatto con le mie. Le dischiude con delicatezza, sembra abbia quasi paura di farmi del male o come me magari pensa che possa svanire in quel bacio e risvegliarsi stordito da questo sogno.
I fiocchi bianchissimi fanno contrasto sui nostri capelli neri e sembrano delle piccole stelle su un cielo notturno. Mi allontano appena dalle sue labbra, le sue iridi scure che mi guardano il quel modo unico intriso di ogni mistero e sento già l'emozione sopraffarmi, un brivido leggero sale dal naso avvisandomi che le lacrime stanno invocando di poter uscire, questa volta per la felicità.
Respira forte e allenta la stretta tenendomi comunque le mani,perchè non può staccarsi del tutto,non adesso.

-E’ questo il mio regalo?-

Fa cenno di si con la testa accarezzandomi il collo, soffermandosi sulla curva appena prima della clavicola.

-Michael...Michael io…-

Mi prende il mento tra due dita e mi sfiora leggermente le labbra, poi la guancia.

-Anch'io ti amo Nicole, e non ti lascerò mai più.-

Con la mano sulla mia nuca mi accarezza dolcemente i capelli, poso la testa sul suo petto e respiro a pieni polmoni avvertendo il calore dei nostri corpi mescolarsi e unirsi in un'unica febbre.

-Mai più.-

Ripete mentre mi abbraccia ancora, è solo in quel momento che realizzo veramente la sua presenza, la vita non sarà un film, ma a volte sa essere molto meglio. Entriamo in casa, avverto subito il calore del camino sulla pelle e un altro molto più dolce e concreto avvolgermi la mano, intreccia le sue dita con le mie e sorride in un modo talmente irresistibile che la sua dolcezza mi fa dimenticare per un attimo di tutto il resto.
Mi avvicino alle sue labbra, lo vedo cercare di azzerare la distanza che ci separa ma si ferma un millimetro prima.
Prende qualcosa dalla tasca e me lo porge fissando incuriosito la piccola busta da lettere bianca con il mio nome scritto sopra.

-Questa è per te.-

La prendo, estraggo il bigliettino all’interno. Un sorriso che diventa subito una risata mi esce spontaneo.

“Sono o non sono la migliore amica del mondo?

Sophie.”


Una risposta? Si, assolutamente si.


Chiar@95
00martedì 13 aprile 2010 20:38
è bellissimooooooo!.
Sei bravissimaaaa!.
L'ho letto ad alta voce e devo dire che non riesco a smettere di tremare.
Sei bravissimaaa!.
Quando puoi nei prossimi giorni,posta il seguito.It's fantastic
huhu91
00martedì 13 aprile 2010 20:42
Re:
Chiar@95, 13/04/2010 20.38:

è bellissimooooooo!.
Sei bravissimaaaa!.
L'ho letto ad alta voce e devo dire che non riesco a smettere di tremare.
Sei bravissimaaa!.
Quando puoi nei prossimi giorni,posta il seguito.It's fantastic




ooh ma grazieeeee!!! [SM=x47938]
Chiar@95
00martedì 13 aprile 2010 21:00
Di niente.
Anche io ho la mia fan fiction.
Se vuoi fai un passo e scrivi se ti piace si chiama dangerous fan fiction.
Sei bravissimaaaa!
Ti lovvo.
Fr@ncy=)
00martedì 13 aprile 2010 21:46
bellissimo Enrica!!!!(posso chiamarti per nome vero?)
mi sono letteralmente sciolta quando è arrivato michael!!(lo sciglimento è stato in seguito all'infarto del:Tesoro esci un momento, c'è un regalo che ti aspetta da troppo tempo.-)=)))
w il Natale!!!
(martiii)
00martedì 13 aprile 2010 21:50
Come sempreee me lo gusto prima di andare a nanna, al calduccio ! XD
Prima mi aspetta una stressante seduta di studio di storia -.-'
Tanto so già che sarà bellissimissimooo prr
XDD
huhu91
00martedì 13 aprile 2010 22:09
Re:
Fr@ncy=), 13/04/2010 21.46:

bellissimo Enrica!!!!(posso chiamarti per nome vero?)
mi sono letteralmente sciolta quando è arrivato michael!!(lo sciglimento è stato in seguito all'infarto del:Tesoro esci un momento, c'è un regalo che ti aspetta da troppo tempo.-)=)))
w il Natale!!!



e certo che puoi [SM=g27828]

aaaah quanto amo il Natale!!!
contentissima che ti sia piaciuto [SM=x47938]
huhu91
00martedì 13 aprile 2010 22:22
Re:
(martiii), 13/04/2010 21.50:

Come sempreee me lo gusto prima di andare a nanna, al calduccio ! XD
Prima mi aspetta una stressante seduta di studio di storia -.-'
Tanto so già che sarà bellissimissimooo prr
XDD




ah beh, se poi ti fa schifo come si fa?? certo sempre meglio che studiare storia [SM=x47979] [SM=x47979] [SM=x47979]
spero che almeno poi farai bei sogni [SM=g27828]

(martiii)
00mercoledì 14 aprile 2010 00:14
Re: Re:
huhu91, 13/04/2010 22.22:




ah beh, se poi ti fa schifo come si fa?? certo sempre meglio che studiare storia [SM=x47979] [SM=x47979] [SM=x47979]
spero che almeno poi farai bei sogni [SM=g27828]




Vuoi sapere una cosa ? Mi hai fatto commuovere.
Il regalo vuoto e li ho capito che proprio quel regalo sarebbe presto spuntato fuori; e così è stato. Mi sembrava di esser lì con loro, mi sentivo di essere al posto di Niki, di percepire il profumo di Michael, il suo calore, il suo abbraccio.. Ho il cuoricino che batte forte, mi hai fatto emozionare, e te ne ringrazio *_*
Farò assolutamente dei bei sogni dopo questa lettura, sicuramente un capitolo di storia non mi regala queste magnifiche sensazioni. ;)
Bravissima ! Ma che lo dico a fa ?! Era sottinteso [SM=x47938]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 09:53.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com