Ricordi sbiaditi. Terminata: 22 capitoli. Rating: arancione

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BEAT IT 81
00lunedì 15 febbraio 2010 22:16
Brava!!!!!!! Continua così... ;-))))))
huhu91
00martedì 16 febbraio 2010 12:03
[SM=x47979] mi sto iniziando a divertire...

Capitolo 3


Nicole si svegliò all‘improvviso. Il rumore assordante della sveglia la fece sobbalzare sull’enorme letto su cui si era addormentata.
Sotto un mucchio di vestiti e coperte uscì un suono simile ad un lamento.

-Michael che cavolo ti vuoi svegliare.-

-uhmmmm- fu tutto ciò che Michael riuscì a dire.

-Ha fatto proprio bene Debbie a chiedere il divorzio.
Cosa devo fare per farti alzare da quel letto?-

Nicole iniziava a perdere la pazienza, lui non rispondeva nemmeno alle provocazioni assonnato com‘era. Nel frattempo cercava di ritrovare i vestiti che erano finiti chissà dove sul pavimento. Con una mano cercava nella tasca dei pantaloni qualche forcina che potesse tenere a bada quella massa informe di capelli che si ritrovava al mattino. È incredibile come quei piccoli oggetti misteriosi potessero sparire in circostanze inspiegabili. Praticamente passava la vita a comprare forcine.

-Dov’è finita la camicia…-

Finalmente due piedi coperti da dei calzini bianchi poggiarono sul pavimento, seguiti dalla figura piuttosto barcollante di Michael che portava una mano verso la bocca per nascondere uno sbadiglio.

-Cercavi questa?-

Michael si girò con la camicia di Nicole tra le mani.

-Aaaaaaaaaaaaaah girati, non vedi che sono mezza nuda.-

Michael si girò immediatamente e il suo viso diventò rosso per l’imbarazzo. Adesso era decisamente sveglio.

-Scusa-

-Ci siamo addormentati insieme?-

-Credo proprio di si.- rispose lui.

-Non mi ricordo niente. Buio totale.-

-…niente?- chiese Michael.

-No assolutamente niente.-

Mentre chiudeva l’ultimo bottone della camicia aggiunse- ma quanto ho bevuto ieri sera?-

-Abbastanza per non ricordarti niente.- rispose Michael.


Avevano festeggiato l’uscita sul giornale “Vogue” di un articolo che parlava della nuova sorprendente fotografa Nicole Jones. Aveva già lavorato con Madonna, Brad e Angelina, Robbie Williams e ovviamente Michael Jackson.
Diciamo che si era fatta prendere un po’ la mano dall’euforia, anche se sarebbe meglio dire il gomito…
Erano andati in un locale che Michael aveva prenotato esclusivamente per lei, essendo stato il suo primo cliente “importante” significava molto per lei averlo lì e a lui piacevano le cose in grande, soprattutto se si trattava della sua fotografa preferita nonché ufficiale migliore amica ormai.

***

Era tutto il giorno che ci pensava, era convinta che alla festa fosse successo qualcosa, ma che cosa non riusciva proprio a capirlo.
Ormai erano ore che rimuginava e rovistava tra i ricordi in cerca di un indizio che la potesse aiutare a capire.
Aveva messo il vestito lungo, quello rosso, aveva speso quasi tutti i risparmi per comprarlo, erano arrivati verso le dieci e un quarto, Michael aveva messo una camicia nera di seta con dei ricami, c’erano tutti i suoi amici, c’era anche Sophie.
mmm Sophie…

Michael stava davvero bene ieri sera, i capelli ricci gli stanno benissimo e il ricciolo sulla fronte…Sophie…

Aveva un gran mal di testa.
Gli effetti collaterali della sbronza iniziavano a farsi sentire, la testa stava per scoppiare.
Perché mi viene in mente sempre Sophie? È una mia amica come tante altre…aspetta un attimo, ah si ora ricordo, abbiamo litigato.
Mi ricordo perfettamente le belle parole che mi ha detto, stronza poi mi è rimasto impresso particolarmente.
Ma perché abbiamo litigato era la mia festa, come si è permessa di insultare la festeggiata…
Proprio non ricordava.
Poteva chiamarla e chiederglielo.
Si come no, così l’avrebbe insultata un altro po’.
Cercò un’aspirina tra l’infinità di oggetti contenuti nella sua borsa, ne prese una e la mandò giù con un sorso d’acqua.

Michael!- disse ad alta voce.

Ma certo c’era anche lui saprà sicuramente cosa è successo.
Ora lo chiamo.
Prese il cellulare e iniziò a comporre il suo numero mentre il telefono squillava un flash le attraversò la mente.

-Oh cazzo Michael…-
Spense subito il cellulare e lo mise apposto nella borsa.

All’improvviso i ricordi iniziarono ad affiorare, confusi, sovrapposti ma sapeva dove l’avrebbero presto riportata.


Jacko_4e
00martedì 16 febbraio 2010 12:23
Mi piace moltissimo questa fan fiction! Stupendi tutti i capitoli
Chiar@95
00martedì 16 febbraio 2010 13:25
è stupendaaaaaaaaaaa! [SM=x47928]
Cerca di farci avere la continuazione al più presto perchè è davvero molto bella questa fanfict.
Quando la si legge è come se il lettore fosse presente alla situazione letta.
Complimenti. [SM=g27811]
(martiii)
00martedì 16 febbraio 2010 14:19
*.* è davvero bellissimaaa. Peròò continuaa, non puoi lasciarci cosìì
(angel66)
00martedì 16 febbraio 2010 14:28
wow che bello
BEAT IT 81
00martedì 16 febbraio 2010 14:54
Xè qlc mi dice che qlc si è ricordato qualcosa di mooooooooooolto importante successo la notte prima? [SM=g27828] [SM=g27828] . Sono proprio curiosa di leggere come va avanti. Brava!!!!
huhu91
00martedì 16 febbraio 2010 15:57
eh si chissà che è successo, Michael ricorda eccome [SM=g27828] [SM=g27816] il prossimo capitolo è in via di sviluppo, non vi anticipo niente...

grazie a tutti per i commenti!!
Anto (girl on the line)
00martedì 16 febbraio 2010 16:20
Leggo ancora adesso gli ultimi due capitoli.Cosa sarà successo mai tra Michael e Nicole???????
Non vedo l'ora di saperlo!!! :)
marty.jackson
00martedì 16 febbraio 2010 16:22
bellissimo brava!! chissà cosa è successo! continua ti pregoo sono troppo curiosa!!!
Michael's fan
00martedì 16 febbraio 2010 17:54
Come si fa a non ricordarsi di una cosa del genere??????????????????
Brava!!!!!!!!!
huhu91
00mercoledì 17 febbraio 2010 12:51
Ma certo- disse nuovamente pensando ad alta voce e strofinandosi gli occhi come per cancellare quella scena ormai impressa nella sua mente.

Durante la festa aveva visto Michael e Sophie baciarsi sul divano del locale. Ora ricordava. O quasi…perché aveva litigato con Sophie?

-Oddio no. Dimmi che non l’ho fatto davvero.-

Parlava da sola, completamente in balia delle emozioni, provava un incredibile senso di vergogna misto ad incredulità.

A poco a poco i ricordi si fecero più chiari e iniziarono a formare un ricordo annebbiato che sarebbe stato meglio aver cancellato. E invece era lì, le si presentava con potenza davanti agli occhi ancora gonfi.
Michael aveva baciato Sophie e lei era corsa lì tirandole i capelli e picchiandola violentemente. Ricordava solo che poi si ritrovò tra le braccia di Michael che cercava di calmarla. Forse Frank aveva avuto ragione quando le disse di avere un caratteraccio.
-Al diavolo Frank adesso-

L’aveva picchiata proprio per bene quella Sophie…

Ma poi che era successo? Buio totale. Peggio di un’interrogazione in matematica.
Almeno l’aspirina cominciava a fare effetto.

Decise di non pensarci tanto era tutto inutile, un piccolo progresso c’era stato, per ora era sufficiente, in fondo aveva quasi paura di scoprire ciò che era accaduto la sera precedente era sicuramente meglio così.
Quando beveva troppo aveva la strana abitudine non solo di diventare violenta e picchiare chiunque le passasse sotto, ma diventava stranamente affettuosa con tutti. Senza ombra di dubbio quella sarebbe stata la sua ultima sbronza o almeno così si promise, non voleva combinare altri guai.

-Meglio concentrarsi sul lavoro.- si disse cercando di convincersi delle sue stesse parole.

Michael si era svegliato ormai da un pò e aveva fatto un giro nell’immenso giardino di Neverland, in autunno era tutto più bello, le foglie degli alberi si tingevano di rosso e di giallo, l’aria era frizzante e il vento che tirava era leggermente freddo a contatto con la pelle riusciva infatti a provocare un brivido lungo tutta la schiena. Poi adorava quando il respiro caldo che usciva dalla sua bocca diventava visibile come fumo bianco nell’aria.
Quella mattina però sembrava non far caso a tutte quelle cose. Aveva l’aria preoccupata, triste e gironzolava senza una meta ormai da mezz’ora.
I piccoli erano andati al parco con la tata ed era rimasto solo, con i suoi pensieri che sembravano ormai catalizzati verso una sola persona.

Lui ricordava benissimo ciò che era accaduto la notte prima anzi quella notte non l’avrebbe dimenticata per molto tempo.
Ricordava il bacio scherzoso che gli diede Sophie, nemmeno la conosceva quella ragazza. Pareva piuttosto allegra, Nicole non era l’unica a darci dentro con i drink alle feste. Ricordava la reazione di Nicole, ciò che si erano detti e ciò che non avevano avuto bisogno di spiegarsi a parole. Sentiva ancora quella vibrante sensazione addosso.
Fece un lungo sospiro, non voleva pensarci, non ora, ne avrebbe parlato con Nicole la sera stessa, tanto sarebbe andata da lui come faceva tutte le sere da sei mesi. Parlavano, parlavano tantissimo e di qualsiasi cosa.
Si divertivano, soprattutto ridevano ed era quella la parte che a Michael piaceva di più dei loro incontri e poi lo sapeva, quando Nicole ride diventa ancora più bella. Quando lei gli raccontava della sua passione per l’arte rimaneva quasi incantato era come assistere ad una magia arcana antica millenni e tutto gli si presentava ingenuamente davanti attraverso le parole che Nicole riusciva ad usare. Gli raccontava dei suoi tanti sacrifici e delle ore passate a studiare mentre l’unica cosa che avrebbe voluto fare era starsene con le sue amiche, come tutte le ragazze della sua età. Trovava qualcosa di familiare in quei racconti, sentiva di poter condividere con lei cose che non avrebbe detto mai nessuno. Sapeva far ridere, far riflettere e far sognare con la stessa intensità quasi disarmante, si assomigliavano più di quanto loro stessi avrebbero mai potuto immaginare.

Aveva sentito il cellulare squillare poche volte e si era accorto che era lei a chiamare, ma non aveva fatto in tempo a rispondere. Provò a richiamarla ma Nicole aveva spento il telefonino e rispondeva sempre la segreteria, a quel punto decise di rinunciare. Avrebbe proseguito la sua passeggiata continuando a ripercorrere con i ricordi la notte precedente e cercando di carpirne ogni minimo dettaglio. Li avrebbe poi custoditi gelosamente, anche in silenzio se lei non avesse ricordato.
Anto (girl on the line)
00mercoledì 17 febbraio 2010 13:29
Re:
huhu91, 17/02/2010 12.51:

lei era corsa lì tirandole i capelli e picchiandola violentemente.




Hai capito a Nicole!!!! [SM=x47979] [SM=x47979]
Bel capitolo,complimenti,però io voglio sapere cosa è successo la notte precedente!!!!!!!! [SM=g27828] [SM=g27828]
BEAT IT 81
00mercoledì 17 febbraio 2010 14:16
Nicole....sveglia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mi sa che quando si ricorderà cos'è successo le prenderà un coccolone ;-))))))) . Sono rporpio curiosa di vedere come prosegue. Continua continua... Brava!!!
Michael's fan
00mercoledì 17 febbraio 2010 17:57
Io a quella non solo le avrei tirato i capelli! Come osa baciare il MIO Michael!!!!!
Bellissimo capitolo!
huhu91
00mercoledì 17 febbraio 2010 18:18
[SM=x47980] diciamo che il nuovo capitolo è quasi finito...non so se postarlo però, oggi ho già postato [SM=x47982]
Anto (girl on the line)
00mercoledì 17 febbraio 2010 18:22
Re:
huhu91, 17/02/2010 18.18:

[SM=x47980] diciamo che il nuovo capitolo è quasi finito...non so se postarlo però, oggi ho già postato [SM=x47982]




Pleeeeeeeeeeeeeeeeaseeeeeeeeeeeeeeeee postalo!!!
huhu91
00mercoledì 17 febbraio 2010 19:20
è lunghissimo e non è nemmeno tutto [SM=x47954] lo posto perchè siete voi, ormai vi adoro [SM=x47984] [SM=x47983] ENJOY....

Capitolo 4


Si era fatta quasi sera ed era dunque giunta l’ora per Nicole di andare a casa per prepararsi e andare da Michael come faceva sempre.
Iniziò a sistemare le sue cose per chiudere l’ufficio e per tuffarsi il più presto possibile sotto il getto caldo della doccia. Non vedeva l’ora.
Sperava che insieme alla stanchezza con l’acqua andassero via anche tutti i brutti i ricordi.
Prese le ultime cose rimaste sulla scrivania provando a fare un po’ d’ordine. Forse era arrivato il momento di gettare qualche carta inutile, ma nel suo caos alla fine trovava sempre tutto ciò che le serviva al momento giusto. Si accorse distrattamente che le era caduto qualcosa a terra.
Sembrava un foglio.
Si abbassò per prenderlo e si rese conto che in realtà non era un semplice pezzo di carta ma era una foto.
La girò.
Sentì il cuore fermarsi.
In quel momento decine di ricordi attraversarono la sua mente, ebbe la sprezzante conferma di aver rovinato quello più bello, più dolce, quello che non sarebbe mai stato così perfetto.
Iniziò a tremare e cadde a terra con gli occhi pieni di lacrime.
Come aveva potuto dimenticare quella foto? Come aveva potuto dimenticare ciò che era successo?
Non poteva fare a meno di incolparsi, gli occhi non riuscirono più a trattenere le lacrime, sembravano bruciare a contatto con le sue guance.
Sapeva che quella, molto probabilmente, sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe pianto perché pareva proprio che stesse piangendo tutte le lacrime che possedeva.
Lo sguardo che aveva catturato in quella foto, il momento, l’emozione imprigionata che adesso le cadeva addosso come un macigno.
Era tutto chiaro ora.

Si alzò, prese la foto che le era caduta dalle mani e senza nemmeno rendersene conto uscì dall’ufficio lasciando la borsa e il cappotto sul pavimento, salì sulla sua auto e si diresse immediatamente verso casa di Michael, non c’era tempo per passare nel suo appartamento, non voleva nemmeno più andarci, voleva solo arrivare da Michael il più presto possibile.

Con una mano cercava di asciugarsi gli occhi mentre il respiro si faceva sempre più forte, interrotto dai singhiozzi leggeri provocati dal pianto di poco prima. Aveva il cuore a mille.
Provava a sistemare l’immagine arruffata che vedeva riflessa nello specchietto, quando vide il semaforo rosso si fermò e potè con più calma mettere a posto i capelli e ripassarsi il trucco.
Presa dall’eccitazione non si accorse nemmeno di essere ripartita quando il semaforo era ancora rosso. Tanto a quell’ora c’era poca gente per strada- pensò.



***



Michael aveva fatto preparare il piatto preferito di Nicole una grande, croccante, pizza margherita con doppia mozzarella che aveva fatto fare da un cuoco italiano chiamato apposta per quella sola ed unica pizza per la quale Nicole andava matta.
Lui non aveva molta fame ma avrebbe mangiato poi volentieri il tiramisù con cui avrebbero concluso la serata sorseggiando insieme un bicchiere di champagne. Solo uno. Non voleva farla ubriacare di nuovo, l’alcool le procurava strani effetti e non poche seccature. Anche se poi la cosa si era rivelata molto molto piacevole. Così al pensiero di ciò che era successo la sera prima accennò istintivamente un sorriso dolcissimo.
Guardava l’orologio Niki era in ritardo di qualche minuto. Non vedeva l’ora che arrivasse, picchiettava nervosamente con le dita sul tavolino mentre pensava ancora alla notte precedente.


Nicole aveva reagito esageratamente male al bacio che Sophie diede a Michael. Si, perché era stata lei a baciarlo, non viceversa come credeva.
Sapeva che era piuttosto irascibile, la conosceva bene ormai, e qualche volta se l’era presa anche con lui per delle sciocchezze. Più che altro lui si divertiva a vederla così arrabbiata, nessuno si rivolgeva a Michael in quel modo erano tutti attenti a quello che dicevano e come lo dicevano in sua presenza. Facevano tutti ciò che lui voleva e non si sarebbero mai azzardati a rispondergli male o a mandarlo a quel paese. Nicole invece lo faceva, lo trattava come chiunque altro e questo a Michael faceva immensamente piacere.
Poteva essere se stesso con lei e soprattutto lei era se stessa con lui, non gli capitava spesso di conoscere persone così sincere.


A quella reazione Michael cercò di calmarla e la prese tra le sue braccia, ma lei proprio non ne voleva sapere. Urlava parole senza senso e agitava le braccia in modo nervoso andando su e giù per il locale.
Michael a quel punto l’aveva presa in braccio e portata fuori, non poteva farle fare una figuraccia davanti a tutti i suoi amici e davanti a persone per cui molto probabilmente avrebbe potuto lavorare.
Pioveva a dirotto quella notte e così si erano sistemati nella limousine di Michael per poter parlare tranquillamente.
Lei si asciugava le lacrime con la manica della camicia di lui che sorrideva divertito per quel gesto spontaneo, e aveva nascosto il viso dietro le mani dalla vergogna senza dire una parola.

Michael le prese i polsi e lentamente le fece scoprire il volto, sotto la luce della luna i suoi occhi brillavano come non mai e la pelle sembrava così morbida e delicata.

-Ehi, che succede?- chiese timidamente Michael.

-Niente…-rispose Nicole voltandosi dall’altra parte.

Lui le prese il viso tra le mani e la girò verso di sé- guardami-
-No Michael ti prego.-

-Nicole guardami e dimmi che cos’hai- le mise una mano sulla guancia, accarezzandola, poi con il pollice le fermò il mento e chiese nuovamente
-Che cos’hai?-
-Dimmelo per favore, non posso vederti in questo stato. Consentimi di aiutarti.-

-Che cosa ho…non lo so nemmeno io Michael…non lo so.-

So solo- continuò- che…che quando ho visto che ti baciavi con Sophie…
Non riuscì a finire la frase e scoppiò a piangere.

Michael l’abbracciò senza nemmeno pensarci - ed è questo il problema?

-Lo vedi, come al solito piango per niente.-

-Niki lo sai che non si piange mai per niente, quante volte te lo devo dire.-
Nicole si girò verso di lui e lo guardò negli occhi si avvicinò sedendosi sulle sue gambe e si rannicchiò contro il suo petto come una bambina.

-Michael io non volevo reagire così è solo che… uffa! Non te lo voglio dire.-
Lo sguardo di Michael si fece serio e la guardò con impazienza.

-E va bene…è che non voglio che ti baci con Sophie.-

-Ma non mi bacerò più con Sophie e poi è stata lei a baciarmi, credo fosse un po’ ubriaca e non era l’unica.- risero riuscendo così a mandar via un po’ della tensione accumulata.

-No Mike non voglio solo che non ti baci più con Sophie io non voglio che ti baci più con nessun’altra, cioè…non è che devi chiuderti in convento.-

-Nicole…-

-Noi siamo amici lo so…ma…-
Gli mise il braccio dietro il collo ed avvicinò le labbra a quelle di Michael, sentiva il suo respiro, il profumo dolce che aveva e gli prese il labbro inferiore tra le labbra e lo portò lentamente verso di lei poi piano piano lo lasciò andare e tornare indietro al suo legittimo proprietario.
Michael era confuso.

-Niki io…- Nicole riaffondò le labbra tra le sue in un bacio passionale e languido, socchiuse la bocca e Michael sentì la lingua di lei chiederne timidamente l’accesso.

-Aspetta Nicole.-

Si staccò lentamente da lei, fissandola negli occhi, le scostò una ciocca di capelli sistemandola dietro l’orecchio e fece un lungo sospiro senza togliere lo sguardo dai suoi occhi.
Nicole non riuscì a trattenere un sorriso e si avvicinò di nuovo a lui.

-Nicole aspetta, così mi confondi…-

-L‘ultima cosa che voglio ora è confonderti-

Si rituffò con passione su quelle labbra che già stavano diventando una droga, una dolce, irresistibile ed insaziabile droga.

Fr@ncy=)
00mercoledì 17 febbraio 2010 19:26
belloooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!
BEAT IT 81
00mercoledì 17 febbraio 2010 21:40
Grande!!!!!!!!!! Vai avanti ti prego!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Bravissima!!!!!!
Jacko_4e
00giovedì 18 febbraio 2010 14:43
Bellooo
Anto (girl on the line)
00giovedì 18 febbraio 2010 16:27
Oddioo che bellooooooooooooooo!!!!Continua subito!!! :)
Michael's fan
00giovedì 18 febbraio 2010 21:42
Oddio!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Il seguito, subito il seguito!!! La mia droga sono i tuoi i capitoli!!!!
Allyss
00venerdì 19 febbraio 2010 00:48
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.....bellissimo.....divertente ed intenso specie in questi ultimi due capitoli....
bellissima la scena del bacio..

temo solo per quel semaforo rosso..... :-s

nn farci attendere pliiiiiiiiis!
huhu91
00venerdì 19 febbraio 2010 15:01
ed ecco il continuo...XD la situazione si fa seria!!! ubriaca ma mica scema... [SM=x47932]


-Non sai da quanto sognavo questo momento.-

-Anch’io Michael, anch’io…-

A quelle parole Michael finalmente si lasciò andare, le diede un bacio sul collo, Niki sentiva l’umido della saliva freddarsi lentamente a contatto con l’aria, un brivido così in contrasto con il caldo del resto del corpo.
La mano di Michael aveva già spostato il vestito in modo da liberare le gambe, accarezzando indisturbato la coscia di Nicole che nel frattempo aveva iniziato a sbottargli la camicia senza nemmeno una volta staccare la bocca dalla sua.
Con movimenti leggeri del bacino, Niki premeva sul ventre di Michael che visibilmente eccitato sentiva aumentare il piacere con quell‘inaspettato brivido che gli pervase tutto il corpo.
Mise una mano nell’orlo della scollatura del vestito e lo tirò con forza strappando il tessuto in modo da liberare i seni da quella setosa copertura.

Continuavano a baciarsi con lussuria crescente nella penombra della notte era come se adesso mille mani le sfiorassero la pelle e mille bocche baciassero ogni centimetro del suo corpo. Un bottone uscì dall’asola e dopo un altro e un altro ancora, gli tolse la camicia e la maglietta bianca che aveva sotto, a petto nudo rimaneva solo una collana ad incorniciare il collo perfetto su cui lei posò subito le labbra.
Sentì Michael avere un altro brivido a quel contatto e iniziò a slacciargli i pantaloni mentre lui aveva portato le mani sui suoi glutei per avvicinarla, per prepararla a quell’ incastro perfetto che aspettava da mesi.
Ma il viso di Michael venne richiamato dalla bocca di Nicole in un bacio travolgente che si trasformò in un lento, profondo contatto che aveva lo stesso rumore del ticchettio della pioggia sui vetri.
La tirò inaspettatamente su e la fece quasi sdraiare sul gigantesco sedile della limousine.
La guardò dal basso con un'espressione strana e Niki rimase interdetta,con la mano tesa verso di lui,convinta del fatto che tra poco si sarebbe allungato sopra di lei e l'avrebbe presa con passione, ma lui non accettò l'invito...accarezzandole invece l'interno della gamba e procedendo verso l’alto con mano esperta.
Niki capì ed inclinò la testa da un lato e lasciandosi scappare un sorriso per la piacevole sorpresa.
Spinse in avanti il bacino chiudendo gli occhi finchè non sentì il suo respiro sulla gamba,risalire con piccoli baci.
Riconobbe quel tocco che prima la faceva vibrare baciandola.
-Oh...Michael...-
-Michael!-
Lo chiamò lei implorante.
-Che c'è?-
Rispose tranquillamente con voce roca per l'eccitazione.
-Ti voglio...-
-Si…non ancora amore….-
Persa in pensieri senza alcun senso quelle parole bruciarono dentro di lei con un’intensità accecante.
il respiro spezzato,le mani fra i suoi capelli e poi sulle spalle. Due occhi scuri e vellutati la fissavano sotto di loro il petto che si alzava ed abbassava ritmicamente e le mani che già le circondavano i fianchi invitandola a scendere più in basso ed unirsi a lui.
Si fermò e le accarezzò i capelli.
-Guardami…- le sussurrò con fatica all’orecchio.
Senza trovare una spiegazione a quella richiesta si voltò verso i suoi occhi e lo baciò ondeggiando con il bacino per invitarlo a continuare.
Fin quando un gemito trapassò l'aria.
Ancora inebriata da quella meravigliosa sensazione lo guardò negli occhi e lui le sorrise dolcemente.
Gli spostò con la mano una ciocca di riccioli ribelli e in quel momento, persa nell’immenso dei suoi occhi capì. La sua anima, ecco cosa intendeva…la luce che si era accesa nelle sue pupille in quel momento avrebbe fatto impallidire la luna dall’invidia.
Michael le accarezzò il viso e si stese accanto a lei. Rimasero così per un tempo indefinito, abbracciati, mentre dal cielo continuava a cadere la pioggia che a contatto con il tettino dell’auto creava una sorta di melodia che si perdeva tra il rumore più dolce dei loro respiri.


Arrivarono presto alla villa e Michael scese per primo, ormai aveva smesso di piovere e nell’aria rimaneva soltanto quel po’ di umidità che rendeva la notte luccicante sotto la luce dei lampioni.

-Michael!- lo chiamò con voce bassa Nicole.

-Si-disse lui abbassandosi all’altezza dello sportello per vedere Nicole che ancora non era scesa dalla limousine.

-Ti amo- disse lei e subito dopo Michael fu invaso e sorpreso da un flash.

Sorrise e le rispose che anche lui l’amava e che ora ne aveva la prova in quel rullino.

In quella semplice foto, in un singolo apparentemente insignificante scatto aveva in realtà imprigionato la sua anima, il suo amore per lei, e insieme anche tutto il suo essere.
Era riuscita a fermare per sempre l’istante in cui per la prima volta gli aveva detto che l’amava. Gli occhi di Michael che avevano reagito a quelle parole, il modo in cui la guardava, insieme al suo riflesso sul finestrino mentre diceva quelle parole.
Convinti che quel momento fosse stato reso eterno, impresso e concreto non solo nella loro memoria, niente e nessuno sarebbe stato più in grado di cancellarlo, o quasi...


***

All’improvviso Michael sentì squillare il telefono. Pensò che fosse Nicole che lo avvisava che avrebbe fatto un po’ di ritardo. Infatti il numero che compariva sul display era proprio il suo.

-Pronto Michael sono Sophie, ti prego vieni subito all’ospedale.-

-Cosa? Sophie che è successo?-

-Michael Nicole ha avuto un incidente vieni qui ti prego-

Non le lasciò nemmeno finire la frase appena sentì il nome di Nicole gettò il telefono a terra e corse verso la sua auto.
Le guardie del corpo cercavano di sapere cose fosse successo, l’autista rimase fermo incredulo senza trovare il tempo di pensare a nulla.
Michael era già fuori dal cancello della villa diretto verso l’ospedale, mentre una macchina piena di bodyguard lo seguiva.

Arrivò all’ospedale e vide immediatamente la figura di Sophie che lo aspettava davanti l’ingresso, in lacrime.

-Michael non mi hanno fatto entrare, accettano solo i parenti.-

-Oh mio Dio ma cosa è successo?-
Le lacrime iniziavano lentamente a scorrere sulle sue guance, Sophie lo abbracciò sperando che così facendo si sarebbero fatti forza a vicenda.
Ma non servì a molto.

-Michael…aveva questa tra le mani.-

Lui si voltò per vedere cosa Sophie le stesse porgendo, si asciugò le lacrime con la manica del cappotto e cercò di trattenersi.
Quando la vide sentì come una fitta al cuore, faceva male, troppo male, quella foto, la sua espressione. Era così bella.
Quel momento felice lì davanti a lui mentre davanti ai suoi occhi ora non c’era più quella meravigliosa creatura che gli diceva di amarlo ma tutt’altro, c’era la fine di quel sogno e l’inizio di un incubo dal quale avrebbe voluto svegliarsi il più presto possibile.
Anto (girl on the line)
00venerdì 19 febbraio 2010 15:14
[SM=x47918] [SM=x47918] Il mio giovane cuore non può reggere tutte queste emozioni!!!!!Capitolo davvero bellissimo,pieno d'amore..
Michael è davvero preso da Niki..Mi dispiace tantissimo abbia avuto un incidente,spero non sia nulla di grave.Michael non può perdere il suo amore proprio ora che l'ha trovato [SM=g27813]
Spero posterai il seguito al più presto!
Complimenti [SM=x47932] [SM=x47932] sei davvero brava!! [SM=g27838]
Allyss
00venerdì 19 febbraio 2010 16:26
Bravissima.......davvero sensazionale....e lo sapevo che quel semaforo sarebbe stato "dannoso", me lo sentivo.....cmq...wow....eccezionale capitolo, davvero...Grande!!!!!

e adesso attendo il prossimo....
Michael's fan
00venerdì 19 febbraio 2010 17:33
Alla fine abbiamo scoperto cos'è successo! Brava! Dimmi che andrà tutto bene, mi hai fatto venire l'ansia!
FaithMJfan
00venerdì 19 febbraio 2010 20:25
Mi spiace se leggo solo ora.. [SM=g27817]
Ho letto i 4 capitoli tutto d'un fiato..
Sono bellissimi, intensi..
La seconda parte dell'ultimo, poi.. [SM=x47984] mammamia.. [SM=x47984]
Ma il finale mi ha lasciata con un' ansia..!!
Cosa è successo a Nicole? [SM=g27813]
Posta il seguito al più presto, mi raccomando!
;D
huhu91
00venerdì 19 febbraio 2010 22:43
grazie ragazze, sono troppo contenta che vi piaccia [SM=x47938] sorry per l'ansia...comunque la protagonista ancora ci serve [SM=x47979] niente di grave...
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