criticofan, 05/03/2011 15.40:
Che devo dirvi? Per me cantare in playback è imperdonabile. Sempre. La soluzione ideale sarebbe stata ballare un po' di meno e risparmiare fiato. Tutti sarebbero stati ugualmente soddisfatti. Ilfatto che non gli siano stati tirati pomodori dipende, purtroppo, dalla percezione di Michael da parte del suo pubblico, e della massa in generale. Nel corso degli anni, complici i comportamenti bizzarri, i cambiamenti d'aspetto, le accuse terribili vere o false che fossero, Mike è sempre stato meno percepito come artista, e più come personaggio bizzarro e quasi 'mitologico'. Non importava più nemmeno se cantava dal vivo o per finta, l'emozione era già tutta nel respirare la stessa aria che respirava lui,per due ore.
In più, aggiungeteci che tanta gente nemmeno sa riconoscere un playback da un live; ricordo che in occasione della prima dell'HIStory Tour litigai con l'intero pullman di Michaelmania...così alto era l'entusiasmo per aver visto saltar fuori Michael dalla sua astronave, che nessuno si era accorto del playack per l'intero concerto! Guardate che non era così risaputo, ai tempi...
Madonna usa un playback parziale, Britney Schiappa Spears non credo abbia cantato per più di due minuti di fila dal vivo. E cmq, già fare paragoni tra Mike e Spears è indicativo di quanto negli anni il suo status artistico sia caduto in disgrazia...
Quoto ogni parola.
Vorrei inoltre illustrarvi un pensiero che ho sempre avuto, fin dai concerti live di dangerous. Ho l'impressione che si fosse instaurata una sorta di incomprensione, ad un certo punto, tra Michael e i fans come me: dopo aver toccato vette vicino alla
perfezione, estetica e musicale, fino al periodo Bad, le mie aspettative per certi versi non vennero completamente esaudite più .
Io maturavo anagraficamente e nel gusto musicale, Michael in studio produceva un capolavoro come Dangerous ma dal vivo si ostinava a dare enorme importanza all'apparato scenico, trascurando gravemente il fatto che i biglietti che pagavo per vederlo dovevano servire a " sentire" il concerto, oltre che vederlo. I passi di danza andavano benissimo, ma per quanto mi riguarda Michael in versione live, con l'invecchiare e maturare, sarebbe dovuto essere prima di tutto un cantante, un genio dell'uso personalissimo della voce e della melodia e solo in secondo piano un attore al centro di uno spettacolo autoreferenziale. A dirla tutta, dopo Bad non si può dire che si sia evoluto molto come ballerino, in concerto ripeteva all'infinito una serie neanche tanto varia, di collaudatissime coreografie, senza sostanziali varianti o novità. Così come io diventavo adulto maturo, mi aspettavo che pure lui desse importanza agli aspetti " veri" della sua arte. I veri grandi artisti, con l'eta, danno valore alla sostanza, scevri dalle sovrastrutture che caratterizzano le prime fasi della carriera in cui si sgomita pur di farsi notare e vendere dischi, facendo pure qualche compromesso stilistico. E' fisiologico che ci si evolva.
Lo avrei adorato se avesse avuto il coraggio di stupire tutti e di fare una serie di performance in blazer di pailettes luccicanti, al centro della scena, seduto su uno
sgabello, luci a pioggia e la sua meravigliosa voce, senza fuochi d'artificio , pianti e abbracci fasulli alle fans istruite ad hoc o altri elementi dal sapore circense. Lui, la sua voce, il suo magnetismo e carisma, e la sua musica. Dal vivo!
[Modificato da boal 05/03/2011 22:40]