Visto che sono in vena vi posto il decimo capitolo!
Visto che domani non riuscirò a collegarmi, mi raccomando leggete donne! ;) hahaha [SM=x47938]
La prima cosa che feci nella mia nuova dimora, fu andare nella stanza di Mike che condivideva con me, e infilare tutto nell'armadio!
Aveva una stanza enorme piena di armadi.
Uno conteneva tutti i suoi costumi che usava nei concerti o nei suoi video, l'altro tutti i suoi abiti di ogni genere, e infine uno per la biancheria intima e le scarpe ed
uno contenente tutti i vestiti vecchi, che ormai non utilizzava più.
Un armadio grandissimo invece, l'aveva concesso a me dove potevo mettere tranquillamente tutte le mie cose, dato che non avevo poi così tanti indumenti con me!
In bagno aveva liberato degli scaffali per far si che io appoggiassi tutto ciò di cui avevo bisogno.
Chissà da quanto tempo Michael aveva progettato di invitarmi a passare il resto dei miei giorni con lui, dato che aveva svuotato armadi e cassetti da parecchio tempo.
Mentre pensavo e ripensavo, mi sentivo osservata da una seconda presenza, tanto che voltandomi di scatto, mi trovai Michael proprio davanti a me.
-Dio santo Michael, non farmi più prendere colpi del genere!-
-Ero qui perchè volevo darti una mano..-
-No, ormai ho sistemato tutto, stai tranquillo!-
In quel momento mi cadde dalle mani quella maglietta che stringevo a me, e abbassandomi per raccoglierla urtai le sue dita, che cercavano di acchiappare quella maledetta maglia prima di me.
Ci scambiammo per un attimo degli sguardi intensi, e Michael si voltò e chiuse la porta a chiave.
-Perchè chiudi Michael?-
-Non vorrei che i domestici ci dusturbassero.-
Mi prese per un braccio e mi adagiò sul letto.
Le sue mani inizarono ad accarezzarmi il viso ed incominciò a baciarmi il collo.
In quel momento sentii dei brividi percorrermi la schiena, non resistetti più ed incominciai anche io a baciarlo.
Baci lunghi, intensi e romantici, un'infinità di passione racchuisa in un semplice bacio.
Iniziò a slacciarmi la cintura dei mie jeans, poi li sbottonò, e tirò giù la cerniera, lasciandoli scivolare giù per le mie lunghe gambe.
Mi sbottonò anche la camicetta e la lanciò su una sedia colma di indumenti posta proprio dietro di me.
Dopo aver pensato a me, si liberò anche lui dalla sua camicia e dai suoi pantaloni di pelle, mostrandomi tutto il suo eccitamento.
Eravamo ansiosi di amarci, e Michael si mise subito a spingere dentro di me.
Era davvero un qualcosa di meraviglioso fare l'amore con Michael, sapeva come trattarmi, come prendermi, come farmi sciogliere con solo uno sguardo!
Sentivo il bisogno di ridere, anche se ero consapevole che quello non fosse proprio il momento adatto. Cosa avrebbe potuto pensare Michael? Di certo non cose positive, magari avrebbe potuto pensare che io stessi ridendo di lui e di ciò che stava facendo, no, per carità, era perfetto in tutto, anche in quello!
La cosa che mi faceva ridere sotto i baffi, erano i suoi urletti, sembrava di essere in una delle sue canzoni, dove lanciava qualche urletto qua e la e scatenava gli ormoni di quelle giovani ragazze, ma per fortuna sentire questi urletti di persona, così vicino, era capitato a me!
Passammo la serata incollati l'uno all'altra, tanto che ci dimenticammo che avevamo superato da un bel pò l'ora di cena, così ci infilammo direttamente sotto le coperte
e ci guardammo uno di quei bei film d'amore d'epoca, e io inevitabilmente nella scena in cui lui dichiara il suo amore a lei, scoppiai in lacrime sulla spalla di Mike.
Ci addormentammo con la televisione accessa, abbracciatti l'uno all'altra, senza aprire occhio fino a tarda mattinata, quando alle 11 la domestica, Marie,bussò alla nostra
stanza preoccupata che fosse accaduto qualcosa, per la tarda ora.
-Si Marie, tutto a posto, scendiamo tra un attimo!-
Queste furono le parole di risposta che diede Michael alla donna, mentre io continuavo a stringerlo tra le mie braccia.
-Buongiorno tesoro mio!-
-Buongiorno amore! come stai?-
-Bene, grazie Michael-
-Ne sono felice, dai, rivestiamoci che altrimenti Marie la prossima volta ci butta giù la porta!-
Ci vestimmo in un battibaleno, corremmo giù per le scale e sentimmo un profumino provenire dalla cucina, era Marie che si era messa ai fornelli per festeggiare il mio nuovo
arrivo nella casa.
Marie era una donna meravigliosa, simpatica, allegra, gentile, brava e buona, aveva un sacco di pregi e i suoi difetti si potevano contare sulle dita di una mano.
Uno di questi era appunto che nei momenti di intimità, senza farlo apposta però èh, entrava sempre nella nostra stanza.
-MMh, Marie cucini veramente bene!-
-Oh, Chanty, quanti complimenti, basta fare un pò di pratica! Vedrai che vivendo col Signor. Jackson imparerai pure tu a cucinare-
La sua simpatia compensava la sua sbadataggine, riusciva sempre a farmi sorridere, rappresentava come una seconda mamma per me, o meglio
colmava l'assenza di mamma in quel momento. L'avevo lasciata sola, era realmente la cosa giusta da fare? Infondo, ero innamorata.. dovevo vivere con l'uomo che amo, i rimorsi non possono trattenermi a casa. Quanta confusione...
-Chanty,tesoro, ti va di fare quattro passi in giardino?-
-Ok Michael, andiamo! Ho davvero bisogno di prendere una boccata d'aria..-
Quest'uomo, dolce, sensibile, presmuroso... Ogni giorno mi faceva sempre sentire una regina, ovviamente lui è l'indiscusso re, ma io?
Non mi sentivo all'altezza.. ne ero innamorata ma sentivo dentro me ancora qualcosa che mi fermava.. Ero abbastanza per lui?
Una comune ragazza che fino a ieri faceva fatica a tirare a fine mese con il solo stipendio di mamma.
Adesso avevo tutto, non mi mancava nulla.. Tutti i confort possibili e immaginabili li possedeva Neverland, bastava che schioccassi le dita
e Marie correva subito da me, bastava uno sguardo, e Michael mi rendeva felice.
-Chantal, è da quando sei venuta qui con me che ti vedo turbata, che ti succede tesoro? Qualcosa ti turba?-
-No Michael, è tutto tranquillo, sono un pò in ansia per l'esame di dopodomani!-
-Vedrai che andrà tutto per il meglio, se ti aiuta poi posso darti una mano a studiare le ultime cose, mi sono sempre interessate le lingue straniere, mi affascinano parecchio..-
-Grazie Michael, se davvero molto carino con me, ma ormail il peggio è passato, devo dare le ultime occhiate ai miei libroni e poi sono pronta per sostenere l'esame. Adesso se non ti dispiace andrei a dare una sfogliata alle ultime pagine..-
-Certo, vai pure, non devi chiedermi il permesso, ormai questa è casa tua! E ricorda che se hai bisogno io sono qui fuori!-
Mi dispiaceva un sacco lasciarlo solo in cortile, ma nella mia mente c'era qualcosa che non andava!
Non era il problema dello studio.. eppure qualcosa mi turbava, anche se fino ad un momento fa la mia vita era perfetta, la controllavo come volevo..
Mi iniziarono ad apparire nella mente delle immagine sfuocate della mia infanzia, di papà, della mamma..
Sentivo la mancanza della voce del mio papà, sentivo la sua mancanza... Non sono mai stata, ultimamente, tanto legata a lui, preferivo stargli alla larga per evitare discussioni e solamente il fatto che tradisse mamma, mi faceva venire la nausea!
Ma ultimamente è come se qualcosa mancasse nella mia vita, nonostante con Michael avessi tutto ciò che una donna ha davvero bisogno di essere felice: l'amore vero!
Chiusi di fretta il libro che tenevo tra le mani e mi avviai verso il cortile e senza avvisare nessuno, presi le chiavi della mia macchina e mi diressi verso la casa di quella donna, dove avevo visto ormai un miliardo di volte mio padre correrci dentro, senza farsi ne vedere ne sentire da nessuno.
Volevo la verità, volevo la prova di tutto quello che ho visto e sentito fin ora, volevo sentirlo dire da lui, nient'altro.
TaDaaaaaaaaaan.. fine anche di questo breve capitolo.
« Born to amuse, to inspire, to delight..
Here one day, gone one night..
Gone too soon ♥