Oscar a La grande bellezza di Sorrentino

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: 1, [2], 3, 4, 5, 6
Daniela(75)
00mercoledì 5 marzo 2014 00:18
Non è un film da Oscar, secondo me. Nulla a che vedere con La Vita E' Bella, capace di unire tutti in un unico sentimento, di far sorridere e di far commuovere al tempo stesso. E' un prodotto snob che esclude il sentire dei bambini e delle persone anziane che devono averlo trovato difficile da seguire. 4 riflessioni sull'esistenza non lo elevano a capolavoro, a mio parere, riflessioni alle quali personalmente ero già arrivata da me, nessuna perla di saggezza mi è rotolata tra le mani. E' a tratti stucchevole. Non penso che riuscirei a vederlo una seconda volta. La fotografia è bella, ma non stiamo parlando di un documentario.
lisalovemichael
00mercoledì 5 marzo 2014 08:36
Un'ammucchiata di roba senza alcun senso: una tipa che da una craniata e tutti con le nudità dipinte di rosso. Tanto per citarne alcune.
Un nonsense senza alcuna trama, senza colore, solo tanta confusione e sottili velleità di riprendere certe immaginazioni felliniane. Tentantivo miseramente fallito, direi! Perchè il genio non si imita, caro Mister FIAT Sorrentino!
Come mi ha riferito l'amica con cui mi sono scambiata queste impressioni mentre guardavo la prima ora del film, è "come ascoltare musica dodecafonica"! [SM=g27834]
Poi ho trovato più saggio cambiare canale, imbattendomi su rai2 che trasmetteva la Grande Bellezza della musica di Lucio Dalla!
Si saranno accannati quelli dell'Academy! [SM=g2927026]

P.S:Se penso all'Oscar mancato de "IL Postino" mi viene da piangere!
ornellamj
00mercoledì 5 marzo 2014 11:09
Re:
Daniela(75), 05/03/2014 00:18:

Non è un film da Oscar, secondo me. Nulla a che vedere con La Vita E' Bella, capace di unire tutti in un unico sentimento, di far sorridere e di far commuovere al tempo stesso. E' un prodotto snob che esclude il sentire dei bambini e delle persone anziane che devono averlo trovato difficile da seguire. 4 riflessioni sull'esistenza non lo elevano a capolavoro, a mio parere, riflessioni alle quali personalmente ero già arrivata da me, nessuna perla di saggezza mi è rotolata tra le mani. E' a tratti stucchevole. Non penso che riuscirei a vederlo una seconda volta. La fotografia è bella, ma non stiamo parlando di un documentario.



[SM=g2927031] e aggiungo che cercare di emulare il suo idolo Federico Fellini non fa di Sorrentino un regista con film da Oscar.
gli americani sono stati semplicemente nostalgici nel premiarlo.

Neverland1973
00mercoledì 5 marzo 2014 11:28
A me tutto sommato è piaciuto. Certo, a tratti è un pò stucchevole, difficile da seguire in alcuni punti, va sicuramente rivisto, però nell'insieme secondo me l'Oscar è meritato.
migi.mj
00mercoledì 5 marzo 2014 13:28
Re:
lisalovemichael, 05/03/2014 08:36:

e tutti con le nudità dipinte di rosso.



De gustibus.... e va bene.

ma "tutti" ? tutti chi? [SM=x47980]

Daniela(75)
00mercoledì 5 marzo 2014 14:26
Quella della capocciata contro l'acquedotto e il depresso cronico, 2 so' [SM=g27828] La bambina incarognita invece era multicolore alla fine della scena, i capelli glieli avranno dovuti tagliare tutti o tingere di nero. Sembrava Carrie Lo Sguardo Di Satana da piccola, nella versione scrausa di quest'anno però.
migi.mj
00mercoledì 5 marzo 2014 14:49
Re: Re:
Rarronno, 04/03/2014 13:07:



Solo che può incontrare un certo gusto e una certa idea (stereotipata) dell'Italia che hanno gli americani.




Sempre a proposito di questo, della proiezione degli ammerigani
nei nostri confronti, ho trovato questo articolo che offre
spunti interessanti secondo me.

‘La grande bellezza’: il made in Italy perfetto per l’esportazione

www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/13/la-grande-bellezza-il-made-in-italy-perfetto-per-lesportazione...

rossijack
00mercoledì 5 marzo 2014 15:03
Non e' un film di facile presa,non e' da gusto popolare e non e' detto che un film da Oscar debba seguire il gusto popolare ed arrivare a tutti,altrimenti mandiamo a quel paese la grandezza enorme di Fellini a cui si ispirano i piu' grandi registi del mondo,compreso Sorrentino.Se ragioniamo cosi' anche Kurosawa,tra i piu' grandi registi di tutti i tempi ,lo dovremmo abbattere!I gusti sono gusti e non voglio convincere nessuno,ma un film di un certo spessore e' un'opera d'arte e questo lo e'.Ogni simbolo va interpretato:la donna che da' le capocciate rappresenta quei personaggi della new age che credono di stupire con queste messe in scena per mistificare ma soprattutto dare un'identita' a se stessi:infatti quando Jep gli chiede cosa sono le vibrazioni va in crisi perché non sa spiegarlo,pero' davanti agli altri assurge al livello dei guru..la bambina che spiaccica i colori sulla tela rappresenta il compiacimento dei genitori moderni che acquisiscono importanza attraverso l'esibizione dei propri figli,nonche'fare soldi sulla cretinaggine della gente che sembra strabiliarsi davanti a tanto talento cosi' spontaneo..e' un film da vedere piu' volte per coglierne il significato pieno e sporattutto non tra la reclame di un assorbente e di un tonno!
migi.mj
00mercoledì 5 marzo 2014 15:22
Re:
rossijack, 05/03/2014 15:03:

e sporattutto non tra la reclame di un assorbente e di un tonno!



[SM=x47979]

E pensa poi, avevo completamente dimenticato la
presenza di Venditti, ricordavo la canzone ma non lui [SM=g27828]

Tornando un attimo seria, rivederlo me lo ha fatto apparire
più compatto di quello che mi era sembrato al cinema, la prima volta.

Da un punto di vista filmico trovo che Sorrentino e Fellini
abbiano poco in comune e che comunque nel fare un film del genere è quasi impossibile non ispirarsi a certi rimandi tipici di Fellini.
La Roma di Fellini fa parte della nostra memoria ormai.




lisalovemichael
00mercoledì 5 marzo 2014 15:32
Re:
rossijack, 05/03/2014 15:03:

Non e' un film di facile presa...la donna che da' le capocciate rappresenta quei personaggi della new age che credono di stupire con queste messe in scena per mistificare ma soprattutto dare un'identita' a se stessi...




Parlo secondo la mia opinione, ovviamente...La questione non è che sia o meno un film di facile presa o di comprensione immediata che dir si voglia...Il ruolo della donna che da la craniata lo avevo capito, come del resto è semplice capire tutto il resto (premetto che ho visto solo un'ora di film perchè dopo non l'ho retto più).
Mi da più l'idea di un film che abbia delle velleità, che sia oltremodo pretenzioso e che si incarti inevitabilmente sul vano tentativo di essere celebrato e ricordato (vincere un Oscar non porta per forza al favore del pubblico).
Ci sono stati ottimi registi e ottimi film che senza alcuna pretesa sono stati e sono ancora dei numeri 1!Ma in quel caso "gli è venuto naturale"!
E' come se Sorrentino si fosse svegliato una mattina e avesse annunciato al mondo:" Ora giro un film di grande effetto, attenzione, eh!!!" Io la chiamo vanagloria!
Ma di effetto per chi??
E' la mia opinione, so che una pellicola del genere può avere degli estimatori, nulla in contrario..

@ mi.gi: Tutti era un modo di dire...


AntonellaP85
00mercoledì 5 marzo 2014 15:59
Film meraviglioso, non per tutti sicuramente. A parte la genialità tecnica, fotografica, la splendida colonna sonora, ha una sceneggiatura e dei dialoghi strepitosi, sarcastici, caustici (leggendoli in forma scritta ci si rende conto bene), e un Servillo che, in un mondo giusto, avrebbe vinto l'Oscar come migliore attore.
Oggettivamente non è di immediata comprensione (e le interruzioni pubblicitarie non aiutano), è una critica forte proprio a quel mondo che, oggi, lo sta criticando e che ha prodotto l'habitat dove prolifera il peggio (non mi riferisco certo a critiche pacate e argomentate, ma alla feccia che sto leggendo in giro anche sui social, quei social che ormai hanno legittimato il predominio della mediocrità e l'ignoranza come vanto). Un film ricco di decadentismo, direi, veramente superbo.

ho visto tutti i film di Sorrentino e sicuramente questo non è paragonabile ad altri, ma non perché sia migliore o peggiore (d'altra parte il suo stile è evidente e costante), semplicemente perché è incentrato più sul lirismo e meno sulla struttura. Siamo abituati alla linearità e alla trama inizio, svolgimento, fine, film di questo tipo spiazzano.

Non capisco neanche i paragoni con altri film italiani vincitori, molto diversi, 'La vita è bella' secondo me ha un Oscar non del tutto meritato nella recitazione (a 'sto punto era più giusto per Servillo) e, per quanto io ami quel film, evidenzio che contiene un falso storico non da poco che certamente lo ha agevolato negli Usa.

Poi non penso si possa giudicare un film senza averlo visto tutto, la parte finale, che evidenzia la fogna del clero che comanda in Italia, è superba, pazzesca.
Rarronno
00mercoledì 5 marzo 2014 16:57
migi.mj, 05/03/2014 14:49:



Sempre a proposito di questo, della proiezione degli ammerigani
nei nostri confronti, ho trovato questo articolo che offre
spunti interessanti secondo me.

‘La grande bellezza’: il made in Italy perfetto per l’esportazione

www.ilfattoquotidiano.it/2014/01/13/la-grande-bellezza-il-made-in-italy-perfetto-per-lesportazione...




Grazie per l'articolo! (che ovviamente mi trova d'accordo).
Tra l’altro (non so se l’ho fatto) ma volevo sottolineare anch’io che i film italiani che hanno vinto l’Oscar prima di questo erano tutti ambientati durante o dopo la guerra; non credo sia un caso.

AntonellaP85, 05/03/2014 15:59:

Film meraviglioso, non per tutti sicuramente. A parte la genialità tecnica, fotografica, la splendida colonna sonora, ha una sceneggiatura e dei dialoghi strepitosi, sarcastici, caustici (leggendoli in forma scritta ci si rende conto bene), e un Sorrentino che, in un mondo giusto, avrebbe vinto l'Oscar come migliore attore.
Oggettivamente non è di immediata comprensione (e le interruzioni pubblicitarie non aiutano), è una critica forte proprio a quel mondo che, oggi, lo sta criticando e che ha prodotto l'habitat dove prolifera il peggio (non mi riferisco certo a critiche pacate e argomentate, ma alla feccia che sto leggendo in giro anche sui social, quei social che ormai hanno legittimato il predominio della mediocrità e l'ignoranza come vanto). Un film ricco di decadentismo, direi, veramente superbo.

ho visto tutti i film di Sorrentino e sicuramente questo non è paragonabile ad altri, ma non perché sia migliore o peggiore (d'altra parte il suo stile è evidente e costante), semplicemente perché è incentrato più sul lirismo e meno sulla struttura. Siamo abituati alla linearità e alla trama inizio, svolgimento, fine, film di questo tipo spiazzano.

Non capisco neanche i paragoni con altri film italiani vincitori, molto diversi, 'La vita è bella' secondo me ha un Oscar non del tutto meritato nella recitazione (a 'sto punto era più giusto per Servillo) e, per quanto io ami quel film, evidenzio che contiene un falso storico non da poco che certamente lo ha agevolato negli Usa.

Poi non penso si possa giudicare un film senza averlo visto tutto, la parte finale, che evidenzia la fogna del clero che comanda in Italia, è superba, pazzesca.



Intendi Servillo? SE si sono d’accoro, è un eccellente attore.
Ma purtroppo (anche comprensibilmente) agli Oscar tendono a premiare come miglior attore solo quelli che recitano in lingua inglese.

Curiosità: il falso storico intendi la liberazione del campo di concentramento da parte degli americani?
AntonellaP85
00mercoledì 5 marzo 2014 17:00
Re:
Rarronno, 05/03/2014 16:57:



Intendi Servillo? SE si sono d’accoro, è un eccellente attore.
Ma purtroppo (anche comprensibilmente) agli Oscar tendono a premiare come miglior attore solo quelli che recitano in lingua inglese.

Curiosità: il falso storico intendi la liberazione del campo di concentramento da parte degli americani?




Azz sì volevo dire Servillo! Correggo subito [SM=g27828]
Esatto.
Rarronno
00mercoledì 5 marzo 2014 17:07
Re: Re:
AntonellaP85, 05/03/2014 17:00:




Azz sì volevo dire Servillo! Correggo subito [SM=g27828]
Esatto.



Figurati si capiva. Sorrentino sullo schermo non lo vedo dai tempi de "Il Caimano", e come attore non è comunque un granchè; mi sarei preoccupato [SM=g27828]

Non ci avevo mai pensato, ma effettivamente sarebbe stata una figata far liberare il bambino dai carri armati sovietici. Vi aspettavate gli americani? E invece tiè, la Stella Rossa [SM=g27824].
Ovviamente l'Oscar sarebbe stato un po' più difficile (e Benigni e Cecchi Gori a premi e soldi ci tengono).
Dangerous89
00mercoledì 5 marzo 2014 17:35
Re:
lisalovemichael, 05/03/2014 08:36:

Un'ammucchiata di roba senza alcun senso: una tipa che da una craniata e tutti con le nudità dipinte di rosso. Tanto per citarne alcune.
Un nonsense senza alcuna trama, senza colore, solo tanta confusione e sottili velleità di riprendere certe immaginazioni felliniane. Tentantivo miseramente fallito, direi! Perchè il genio non si imita, caro Mister FIAT Sorrentino!
Come mi ha riferito l'amica con cui mi sono scambiata queste impressioni mentre guardavo la prima ora del film, è "come ascoltare musica dodecafonica"! [SM=g27834]
Poi ho trovato più saggio cambiare canale, imbattendomi su rai2 che trasmetteva la Grande Bellezza della musica di Lucio Dalla!
Si saranno accannati quelli dell'Academy! [SM=g2927026]

P.S:Se penso all'Oscar mancato de "IL Postino" mi viene da piangere!



parole sante [SM=x3027012] [SM=g2927031]


migi.mj
00mercoledì 5 marzo 2014 18:03
Re:
AntonellaP85, 05/03/2014 15:59:



Non capisco neanche i paragoni con altri film italiani vincitori, molto diversi, 'La vita è bella' secondo me ha un Oscar non del tutto meritato nella recitazione (a 'sto punto era più giusto per Servillo) e, per quanto io ami quel film, evidenzio che contiene un falso storico non da poco che certamente lo ha agevolato negli Usa.



[/POSTQUOTE

Non si possono fare paragoni, e ce lo so, niente pere con le mele [SM=g27828]
ma "La vita è bella" per favore, anche no. Appunto.
Qui siamo su un altro pianeta proprio.

E già che ci sono mi faccio anche una bella risata [SM=x47979] : quando uscì "La dolce vita" il genio Fellini che ora viene osannato, fu letteralmente insultato; pensavano fosse impazzito e in pochissimi capirono e accettarono quel film;
"una cafonata, il sogno di un provinciale" pare disse De Sica.
Per non parlare dei commenti di Visconti o di Rossellini.
Lungi da me l'idea di fare paragoni anche perchè Sorrentino non ne
ha bisogno, in fatto di tecnica è un mostro, ma giusto così, per
riflettere a tempo perso........

tagea
00mercoledì 5 marzo 2014 19:37
Concordo con il fatto che possa non piacere, io l'ho visto a tappe, nel senso che ho cominciato a vederlo, poi l'ho registrato perché dovevo uscire. ho finito di guardarlo oggi e per giunta mi manca il finale a causa della troppa pubblicità , non è bastato lo spazio sulla pennina. [SM=g2927034].Resta comunque il fatto che non sia un classico film da seguire per rilassarti e divertirti, va guardato con occhi diversi, mostra lo spaccato di alcune vite su uno sfondo di una Roma stupenda. Mi sono piaciute molto le location. Effettivamente l'ispirazione Felliniana c'è tutta. Tutto sommato non è male, ma decisamente non è il mio genere.
mark frankie teardrop
00giovedì 6 marzo 2014 06:28
diciamo anche che non capire un cazzo di nulla, avere un q.i. da pecora, vantarsi di ciò, infestare i forum per anni con scemenze che non c'entrano nulla e di cui non si sa nulla, tracciando paralleli con la musica che esplicitano la propria ignoranza, dovrebbe assicurare almeno l'oscar alla carriera.
Edit: il film di sorrentino ha ricevuto la paga garantita da una continuità ideologica sull'italia. Sarà anche una banalità vista dall'italia ma e' proprio quella che garantisce una serialità di oscar. Al limite le critiche mosse a questo film che non è certo un capolavoro (e quindi meritevole di vincere l'oscar per il film straniero; pare di sentire i giapponesi che si chiedono come abbia fatto okuribito a vincerlo un tre-quattro anni fa) sono da girare ad un premio che, come tutte le vaccate di premiazioni per prodotti destinati alla massa, ha la lungimiranza di un cieco ubriaco.
P.s.
l'esibizione degli U2 riassume perfettamente l'evento: pretenziosa, d'effetto, spettacolare, grande esperienza (di the Edge), ma banalissima, vuota, perfino a malapena intonata, armonicamente castrata, priva di misura, senza avere nulla da dire (lasciamo perdere "di nuovo); inferiore perfino a acoustic acts simili come potrebbe essere uno identico dei Menomena (i quali però si esibiscono gratis nei cortili di parigi e non smaronano un miliardo di persone con una cosa mediocre)
migi.mj
00giovedì 6 marzo 2014 11:33
Re:
mark frankie teardrop, 06/03/2014 06:28:

diciamo anche che non capire un cazzo di nulla, avere un q.i. da pecora, vantarsi di ciò, infestare i forum per anni con scemenze che non c'entrano nulla e di cui non si sa nulla, tracciando paralleli con la musica che esplicitano la propria ignoranza, dovrebbe assicurare almeno l'oscar alla carriera.



Quoterrimo.
E penso a quanto deve essere indubbiamente affascinante
vivere senza avere nemmeno la consapevolezza del proprio
mignolo destro [SM=g27830]

Ma passando a cose serie [SM=g27828] il film ha incontrato
il tuo gusto almeno un po'?

Keep the faith
00giovedì 6 marzo 2014 12:07
Non ho potuto guardare il film, ma ho visto un paio di scene, che ho trovato molto intense, la gestione dei colori, della luce e del suo contrasto con il buio, l'utilizzo della telecamera che in una scena in particolare mi ha ricordato scarrellate di Leoniana memoria, mi fanno pensare che sia un film da non perdere assolutamente....mi pare del tutto evidente che si tratta di un film d'autore nel quale gli espedienti tecnici e le soluzioni registiche prendono il sopravvento sul mero racconto fatto di parole...

in una delle scene ho notato una Ferilli addirittura superba...provvederò ad andare al cinema per godermelo per bene...

per intanto viva l'Italia!
criticofan
00giovedì 6 marzo 2014 14:00
Io di Sorrentino ho visto "This must be the place", descritto da tutti come un capolavoro.
Mi è bastato, nonostante la bravura di Sean Penn. Ho fatto davvero una gran fatica a ritrovare gli atomi sparsi delle mie palle disintegrate.
"La grande bellezza"?
Passo.
AntonellaP85
00giovedì 6 marzo 2014 14:06
Re:
criticofan, 06/03/2014 14:00:

Io di Sorrentino ho visto "This must be the place", descritto da tutti come un capolavoro.
Mi è bastato, nonostante la bravura di Sean Penn. Ho fatto davvero una gran fatica a ritrovare gli atomi sparsi delle mie palle disintegrate.
"La grande bellezza"?
Passo.




Io ti consiglio di vedere gli altri suoi film, soprattutto Le conseguenze dell'amore e Il divo, non sono molti. Vedrai, sono meravigliosi. Sorrentino è uno dei pochi registi nel panorama attuale con grandi idee e originalità. I gusti sono gusti, ma certe cose sono oggettive.
Rarronno
00giovedì 6 marzo 2014 14:57
Comunque non mi aspettavo una discussione così lunga con così poco da parlare.

Oramai credo che tutti quelli coinvolti nel film (e soprattutto Silvio) siano nella modalità "conteggio soldi" [SM=g27828]; per Sorrentino spero si apra la possibilità di un'esperienza negli States.

Vedremmo cosa sa fare con mezzi illimitati e un po' più di restrizioni artistiche; e soprattutto facciam capire agli americani che Muccino non è l'unico regista italiano.......
Keep the faith
00giovedì 6 marzo 2014 15:38
Re:
Rarronno, 06/03/2014 14:57:

Comunque non mi aspettavo una discussione così lunga con così poco da parlare.

Oramai credo che tutti quelli coinvolti nel film (e soprattutto Silvio) siano nella modalità "conteggio soldi" [SM=g27828]; per Sorrentino spero si apra la possibilità di un'esperienza negli States.

Vedremmo cosa sa fare con mezzi illimitati e un po' più di restrizioni artistiche; e soprattutto facciam capire agli americani che Muccino non è l'unico regista italiano.......



Possono anche dimenticarsi che l'Italia esiste, basta che si prendano quel CANE del fratello!


migi.mj
00giovedì 6 marzo 2014 17:13
Nell’attesa Sorrentino fa l’americano
del 28-2-2014

I giornali e le tv Usa si sono riempiti di sue interviste.
Il film che lo ha folgorato? «C’era una volta in America di Sergio Leone».

E a chi gli chiede se sogna una carriera americana come Gabriele Muccino replica: «Gabriele è un uomo più coraggioso e spregiudicato di me. Io sono un po’ più tradizionalista e ancorato al vivere in Italia, però sono molto affascinato da Hollywood e dal suo sistema di lavoro e non è detto, ma faccio fatica a pensare di poter intraprendere una carriera hollywoodiana».


www.corriere.it/spettacoli/14_febbraio_28/nell-attesa-sorrentino-fa-l-americano-6601b1ca-a0a5-11e3-b6e1-915c310416...
Rarronno
00giovedì 6 marzo 2014 17:16
Re: Re:
Keep the faith, 06/03/2014 15:38:



Possono anche dimenticarsi che l'Italia esiste, basta che si prendano quel CANE del fratello!





Sai che gli americani fanno fatica con le lingue straniere e secondo te si prendono un tizio che neanche sua madre è in grado di capire?

E' già tanto che abbiano preso il fratello (che, a fatica, la madre è in grado di capire).
ladythriller
00giovedì 6 marzo 2014 17:19
Sono del parere che un'arte come quella del cinema debba essere fruibile da più gente possibile e non solo da chi riesce a coglierne i paragoni con Fellini, i significati nascosti, l'uso della fotografia eccetera.
Il film è molto cinico e, per contrasto, viene fuori ciò che non è la bellezza: quello che viene descritto nella maggior parte delle scene e con la maggior parte dei ruoli: in cosa consiste allora,oltre che nella meravigliosa Roma, la bellezza "grande" di cui si parla nel film? Nessuno, navigando per il web, lo ha saputo spiegare, o forse l'argomento è stato trattato ma non ho trovato la discussione giusta, ed io ci sono arrivata solo perchè il giorno prima, per caso, mi ero imbattuta in un'intervista a Carlo Verdone, che mi ha fornito la chiave di volta per decodificare il film, altrimenti confesso che ci sarei comunque sì arrivata, ma probabilmente alla fine del film e dopo averci riflettuto un po'.
E comunque è una riflessione che avevo già fatto, personalmente questa storia non mi ha fatto riflettere granchè nè mi ha aperto nuovi orizzonti, è una fotografia dell'Italia che si conosce già molto bene, e che a volte si vorrebbe dimenticare.
Rarronno
00giovedì 6 marzo 2014 17:22
Re:
migi.mj, 06/03/2014 17:13:

Nell’attesa Sorrentino fa l’americano
del 28-2-2014

E a chi gli chiede se sogna una carriera americana come Gabriele Muccino replica: «Gabriele è un uomo più coraggioso e spregiudicato di me. Io sono un po’ più tradizionalista e ancorato al vivere in Italia, però sono molto affascinato da Hollywood e dal suo sistema di lavoro e non è detto, ma faccio fatica a pensare di poter intraprendere una carriera hollywoodiana».


www.corriere.it/spettacoli/14_febbraio_28/nell-attesa-sorrentino-fa-l-americano-6601b1ca-a0a5-11e3-b6e1-915c310416...



Volevo scriverlo io. Sorrentino mi pare molto più "Europeo" di Muccino (oltre che molto più bravo vabbè); per quello temevo che negli states non lo vedremo mai, anche se mi farebbe piacere.....
Keep the faith
00giovedì 6 marzo 2014 17:28
Re:
ladythriller, 06/03/2014 17:19:

Sono del parere che un'arte come quella del cinema debba essere fruibile da più gente possibile e non solo da chi riesce a coglierne i paragoni con Fellini, i significati nascosti, l'uso della fotografia eccetera.
Il film è molto cinico e, per contrasto, viene fuori ciò che non è la bellezza: quello che viene descritto nella maggior parte delle scene e con la maggior parte dei ruoli: in cosa consiste allora,oltre che nella meravigliosa Roma, la bellezza "grande" di cui si parla nel film? Nessuno, navigando per il web, lo ha saputo spiegare, o forse l'argomento è stato trattato ma non ho trovato la discussione giusta, ed io ci sono arrivata solo perchè il giorno prima, per caso, mi ero imbattuta in un'intervista a Carlo Verdone, che mi ha fornito la chiave di volta per decodificare il film, altrimenti confesso che ci sarei comunque sì arrivata, ma probabilmente alla fine del film e dopo averci riflettuto un po'.
E comunque è una riflessione che avevo già fatto, personalmente questa storia non mi ha fatto riflettere granchè nè mi ha aperto nuovi orizzonti, è una fotografia dell'Italia che si conosce già molto bene, e che a volte si vorrebbe dimenticare.




Ciao...
quello che dici ha un senso se consideri il cinema un prodotto di consumo o di intrattenimento...non se lo consideri una forma di arte...altrimenti non avremmo avuto gli Antonioni...etc.per me non esiste emozione piu grande di un film da capire ed interpretare


migi.mj
00giovedì 6 marzo 2014 17:31
Re: Re:
Rarronno, 06/03/2014 17:22:



Volevo scriverlo io. Sorrentino mi pare molto più "Europeo" di Muccino (oltre che molto più bravo vabbè); per quello temevo che negli states non lo vedremo mai, anche se mi farebbe piacere.....




Infatti per me se lo tenessero stretto Muccino [SM=g27828]

Mah sai non so, io non me lo auguro, penso debba
solo trovare un miglior equilibrio nella sceneggiatura e poi
avanti così.

(E tanto per tornare sui soliti discorsi, non abbiamo dimenticato
gli sceneggiatori di Fellini, vero?)
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:40.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com