[FAN FICTION] » Tʀᴜe coᴌoʀs . Terminata: 25 capitoli. Rating: arancione

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(martiii)
00mercoledì 21 luglio 2010 22:40
Arriva allora, preparo e posto : )
BEAT IT 81
00mercoledì 21 luglio 2010 22:44
Re:
(martiii), 21/07/2010 22.40:

Arriva allora, preparo e posto : )




Dai dai, aspetto con ansia e incrocio le dita sperando in bene...
(martiii)
00mercoledì 21 luglio 2010 22:52
Eccoci qui ragazze. E' finita la mia prima FF [SM=x47964]
Buon viaggio [SM=g27822]


______________________




● Ͼapitolo Ventiquattro





- Eva -


“NO! Non puoi andartene. Non puoi lasciarmi così. Non è giusto tutto questo, non è giusto tu soffra in questo modo. Non lo meriti”
Gli accarezzai la testa e cercai di mantenermi calma e non piangere. Era già troppo il dolore vederlo in quello stato per colpa mia
“Amore mio, tante cose non sono giuste nella vita purtroppo. Ma si supera, si va avanti.”
Non la smetteva di tremare e singhiozzare soffocato dalla stoffa della mia maglia. Asciugai frettolosamente le mie calde lacrime prima che alzò il suo volto all’altezza del mio. Non doveva vedermi piangere, sarebbe stato peggio.
“No, come faccio ad andare avanti, se tutto quello per cui vivo sei tu? “
Quel cuore di ceramica che stavo tentando di assumere per confortarlo, iniziò lentamente a creparsi all’udire delle sue infinitamente dolci parole
“Lo farai per me, perché io voglio che tu sia felice, con o senza me amore”
“Non ce la farò”
“Ce la farai”
“No non ne sono capace. Non riesci a capire che tu rappresenti tutto? “
“Hai ancora tutta una vita davanti. Non vuoi finalmente realizzare il tuo sogno di avere dei bellissimi bambini?”
“Io voglio averli con te! Me lo avevi promesso!”

Un altro battito in meno. Non potevo reggere ancora quei colpi. Avrei voluto gridare di dolore, piangere anch'io disperatamente perchè non volevo andarmene, non volevo lasciarlo lì indifeso e solo con il suo dolore. Non volevo soffrisse a causa mia e del mio cattivo destino.
“No amore. Andrai avanti, ed io sarò al tuo fianco sempre. Ti innamorerai ancora, di un amore che non ti farà soffrire, e coronerai il tuo sogno. Te lo meriti”
Tirai fuori uno dei miei migliori sorrisi e lo feci stendere accanto a me tra le lenzuola di quel candido lettino. Mi stringeva e le sue braccia sembravano esser diventate il rifugio più confortante e piacevole che avessi mai sperimentato. Mi sentivo lentamente mancare il fiato, un'ansia improvvisa s'impossessò di me, ma ributtai dentro tutto ciò che sentivo di dover tirar fuori. Iniziai a canticchiare la nostra canzone mentre con candidi movimenti accarezzavo i suoi capelli. I suoi singhiozzi, le sue lacrime sul mio collo erano come milioni di spine conficcate nello stomaco. Facevano male, così cercai di non pensarvi sovrapponendo la mia voce a quei suoi lamenti.

"Eva, lei ha un tumore al cervello."

Rimbombavano ancora nei miei pensieri le frasi del dottore e mi scorrevano davanti le immagini di quando io e Michael apprendemmo la notizie. Chi se lo sarebbe mai aspettato?

"No! È impossibile dottore. Cosa si può fare, cosa possiamo fare?"
Michael si era alzato di scatto, agitato, andando in contro al dottore, in totale panico. Io rimasi sotto le coperte di quello squallido letto bianco, traumatizzata dalla notizia. Ci volli indefinibili minuti prima di comprenderla del tutto.
"Si calmi signor Jackson. Purtroppo non possiamo fare niente.."
Silenzio.
Un secondo. Bum bum.
Due secondi. Bum bum.
Tre secondi. Bum bum.
Speravo di aver sentito male e nel frattempo vedevo la mia vita sgretolarsi davanti ai miei occhi. Il silenzio veniva colmato dall'accelerare del mio cuore che sembrava poter scoppiare da un momento all'altro. Un'intera vita, anni che non avrei potuto vivere e milioni di rimorsi per frasi non dette e esperienze non fatte in quell'attimo vennero a galla tutti insieme, ferendomi. Vedevo Michael ai piedi del mio letto poggiato con le mani sul tavolo, col capo chino. Mi sentii soffocare quando sbatté un pugno sopra esso, facendo rovesciare il vaso di fiori di Janet. La sua reazione non me la sarei mai aspettata in quel modo. Si lasciò cadere sulla sedia a peso morto strofinandosi il cuoio capelluto con fare nervoso. Si voltò di scatto verso il dottore che stava per parlare, ma lo bloccò. Gridava..
"Cosa vuol dire che non potete fare nulla!? Deve esserci una cura, qualcosa, qualsiasi cosa! "
Il medico riaprì la cartella con fare dispiaciuto e estremamente lento, come se avesse bisogno di riordinare le idee. Io mi sentivo sotto una campana di vetro, in una specie di shock e forse ancora non mi ero resa conto di ciò che mi stava succedendo. Il dottore porse la cartellina blu a Michael ..
"Vede.. Il tumore è esteso già tantissimo, quindi la signorina lo aveva già da un anno più o meno ma non ne avvertiva i sintomi.."
Indicò con una penna quella che doveva essere la radiografia della mia testa mentre mi tornò alla mente la prima volta che avvertii quelle specie di fitte. Encino, casa di Michael, il nostro primo bacio. Una lacrima cadde frettolosa, posandosi sul palmo della mia mano. L'asciugai, cercando di mantenere un minimo controllo mentre mi sentivo sempre più stordita. Era iniziato tutto da lì.. Se avessi accettato la proposta di Michael di farmi visitare quel giorno? Magari in quel momento quella situazione si sarebbe potuta evitare. Ma scossi il capo, dolorante, ignorando quella stupida frase solo per appigliarmi a una situazione per cercare giustificazioni o una via di fuga. Ma lì non si poteva scappare. Ero in gabbia ormai.
"E all'inizio è sempre difficile identificare questo genere di tumore. Quando poi i sintomi si fanno sentire di più bisogna vedere se il tumore è operabile o non. In questo caso non è operabile e in genere si procede con chemioterapie o radioterapie, per allungare.. la vita del paziente. Ma questa volta sarebbe inutile poiché il tumore è all'ultimo stadio diciamo e non servirebbe a niente, anzi queste terapie potrebbero solo peggiorare le cose."
Il medico parlò tutto d'un fiato. Calmo, pacato, schietto e conciso mentre ogni tanto mi lanciava occhiate che non saprei decifrare. Le cose furono più chiare, ma servirono solo a peggiorare la mia situazione. Sprofondai nel morbido cuscino, coprendomi il viso con le mani. Non volevo sentire più nulla, non volevo vedere quell'orribile scena di un Michael disperato davanti ai miei occhi. Ma ormai era tutto inutile, non serviva fare i capricci. C'era una malattia che si espandeva nella mia testa e io dovevo solo pensare a godermi quell'ultimo pezzo di vita, lungo o breve che fosse.


Sarebbe stato bello che fossi stata così ottimista vero? E invece in quei momenti di tre giorni precedenti a oggi nella mia testa scorrevano fiumi di pensieri che non si avvicinavano nemmeno lontanamente a una parola, una sola, positiva. Come potevo essere forte o tantomeno lottatrice quando stavo per annientarmi? Avevo perso ormai, stavo perdendo, lentamente. L'ultimo sipario stava calando.

Due lacrimoni rigarono il viso di Michael e vidi il medico abbassare la testa in segno di rispetto e dolore. Ma ormai non serviva a niente nemmeno quel suo buonismo. Cosa ce ne potevamo fare del suo sentito 'mi dispiace' ? Niente, esatto, proprio niente.
"Questo.. Questo vuol dire che.. che morirà presto?"
Lo sentii deglutire pesantemente e quando quella parola uscì sospirata dalle sue labbra fu come sbattere la testa contro un muro di vetro infrangibile. Io non volevo morire. Non ancora. Ripercorsi con i pensieri quel giorno all'ospedale insieme a Michael. Quelle teste calve che spuntavano dai lettini che mi avevano tanto commosso perchè sentivo il loro dolore e percepivo di capirlo in minima parte. Capii in quel momento che quel lontano giorno mi ero solamente sbagliata. Non avrei mai potuto capire la loro sofferenza solo guardandoli. Seppur con la mente viaggiavo in interminabili onde di dolore, la consapevolezza adesso di essere sulla loro stessa lunghezza d'onda mi rese consapevole che niente è paragonabile a simile strazio.
"Può accadere domani, tra una settimana o.. al massimo un mese. Non possiamo saperlo. Un giorno potrebbe migliorare e stare benissimo e l'altro .."
Non finì la frase ma lo fece intendere benissimo. Le mie braccia si riempirono di pelle d'oca e mi resi conto che fino a quel momento non avevo fiatato. Ma cosa potevo dire? Cosa parlavo a fare? Preferii risparmiarmi le energie e magari vivere un'ora in più tra le braccia di Michael. E mi resi conto che era proprio vero che la consapevolezza di poter morire da un giorno all'altro cambia la propria visione delle cose. Mai verità fu più azzeccata in quel buio momento.
"Noi la terremo qui perchè faremo il possibile per farla stare al meglio Eva. Ha comunque bisogno di un costante uso di medicine e di un medico sempre a disposizione."
"Non può tornare a casa ? Magari.."
"No! Sta scherzando?"
Il dottore parve fulminarlo con lo sguardo e già mi sentii soffocare a dover vivere i miei ultimi giorni lì, in quella fredda stanza. Come avrei potuto ammazzare il tempo? Come avrei potuto ingannare la mia mente con altre cose? Lì in quel posto tutto mi parlava della mia malattia e i giorni sarebbero stati uno uguale all'altro, aspettando forse l'ultimo respiro..




Dopo interminabili minuti il suo fiato era tornato calmo e tranquillo, e con lentezza mi scostai dal suo abbraccio. Si era addormentato e per un attimo il mio cuore si alleggerì di un peso enorme. Mi alzai a fatica e con quelle poche forze che mi rimanevano uscii dal balcone. Si era fatta notte ormai e avevano inizio quelle maledette ore che tanto odiavo. La notte tutto taceva, la città sembrava fermarsi da quando ero lì in ospedale. Non sentivo più la gente ridere e scherzare in strada, non sentivo più la musica nei locali, non sentivo più i rombi dei motori di macchine frettolose sfrecciare sotto i miei occhi. Tutto pareva essersi congelato in uno straziante stato di quiete. Tutto era così estremamente diverso e doloroso. Tutto quel silenzio faceva rumore, sembrava gridare e fare eco nelle mie orecchie. Cercai di vagare con gli occhi su quello scenario buio che si apriva sotto ai miei piedi, ma era tutto inutile. Non vi era modo di distogliere i pensieri, non vi era attimo che non sentivo piano piano una scintilla spegnersi dentro me. Rimandai la finestra alle mie spalle perchè un leggero vento cominciava a spirare e non volevo far svegliare Michael dentro. Accidentalmente vidi il mio riflesso sul vetro rischiarato da una luce argentea lunare che quella volta sembrava non farmi provare alcun minimo brivido. Davanti ai miei occhi avevo l'immagine di una donna sbiadita, magra, troppo magra. I capelli lunghissimi, come sempre, avevano perso quella lucentezza e sembravano un ammasso di fili castani. Mi avvicinai ancora di più a quel riflesso che iniziai a temere un poco. Gli occhi, il mio sguardo furono la cosa che più mi spaventò. Erano.. Erano vuoti, senza vita, senza quella luce che li rendeva luminosi. Le guance un po' scavate e un viso pallido. Portai la mano sopra quel vetro, come a voler accarezzare quella povera donna che mi si poneva davanti. Accarezzai quel freddo riflesso di una me stessa che non conoscevo, come per consolare un dolore che non sarebbe sparito, ma che molto presto avrebbe fatto sparire me. Accarezzavo quell'immagine che non sentivo mia, che non mi apparteneva e lacrime amare sgorgarono istintivamente dai miei occhi. Fu in quel momento che capii, che compresi realmente ciò che mi stava accadendo.
"Stai tranquilla, ce la farai "
Sussurrai a quella me che mi guardava assente. Cercavo di convincermi che anche quella l'avrei superata, ma la mia voce, la mia voce mentiva. Spalancai di colpo quelle ante come a voler allontanare quella fredda verità. Guardai quel piccolo ammasso di coperte che ronfava sul letto con ancora gli occhi imperlati di tristezza. Mi lasciai cadere sulle ginocchia e un tonfo accompagnò la mia caduta. Non riuscii a sentire dolore, non riuscivo a percepire nemmeno quel gelido vento che mi scompigliava i capelli e pungeva sulle mie gambe nude. Una fitta s'impossessò della mia parola e come un lampo mi tornò in mente la prima volta che provai in parte quel dolore lancinante. Ormai ogni volta era così. Quando il dolore alla testa si faceva sentire sempre più forte, per distrarmi pensavo a cose passate che mi riempivano di gioia e riuscivano in parte a far passare in secondo piano quel dolore. Lenti e inesorabilmente dolci, i ricordi sembravano l'unica medicina per quel male che aveva preso casa in me. Mi lasciai cullare da quelle fitte che sembravano farmi bene e rendermi più forte.
Ritrovai un po' di calma e mi sedetti sotto il fascio di luce bianca di luna che brillava sul balconcino. Notai subito che sulle mie ginocchia s'iniziarono a vedere degli accenni di lividi dovuti alla botta precedente. Era incredibile quanto fossi debilitata e anche una stretta troppo forte ad un braccio poteva lasciare un segno violaceo sul mio corpo. Tirai più giù la camicia da notte fino a coprire quelle ammostature sulle gambe, evitando di pensare ancora. Presi a torturare la collanina che avevo legata al collo e un cigolio dietro me mi fece balzare. Un Michael tutto assonnato con i capelli arruffati mi scrutava
"Amore ma che fai ! Si muore di freddo, non lo senti ?"
"No.."

Sibilai. Ed era la verità. Non riuscivo più a percepire quella sensazione e un senso di vertigine mi pervase. Come se quella fosse una cosa fondamentale e necessaria per me. Vuoto, vuoto attorno a me. Stavo lentamente svanendo. Qualcuno più grande e più potente stava cancellando poco alla volta lo schizzo di me a matita su quel mondo.
"Ti prego torna dentro"
Voce tremante, mi parlava.
Mani tremanti, mi afferrava.
Opposi resistenza mentre cercava di farmi alzare, ma servì a ben poco. Il suo occhio cadde impaurito alle mia gambe e mi guardò con occhi sgranati
"Dio mio, cos'hai fatto alle gambe?"
Lasciai cadere anch'io il mio sguardo in basso verso i miei arti, scostando quella vestaglia un po' svolazzante. Avevo le gambe fucsia, per non parlare dei lividi che si erano espansi sulle ginocchia. Provai un senso incredibile di vergogna e mi saltò in mente l'immagine del mio riflesso sbiadito di poco prima. Una sensazione di vomito mi fece sussultare, lasciai strusciare la mia schiena sul muro e ancora una volta mi trovai a terra. Mi coprii ancora immergendo le gambe nella vestaglia e volsi gli occhi verso quel nostro unico satellite. Sembrava sorridere, forse compassionevole anch'essa nel guardarmi..
"Vieni andiamo dentro, è gelido qui"
Scossi la testa, non guardandolo. Non ne avevo il coraggio, non avrebbe mai dovuto vedermi in quelle condizioni.
"Dai non fare la bambina, entriamo"
Quella volta non risposi nemmeno, mi lasciai andare completamente a quella luna ipnotica che mi attraeva come una calamita.
"Eva, per favore"
"Michael ho detto di no ! Entra se vuoi, io sto qui !"

Stizzita e un po' risentita tornai ad alzare la testa. Non meritava quel trattamento, ma non riuscivo a controllare quegli sbalzi d'umore.
" Fa freddissimo!"
"Non riesco a sentire freddo, non lo percepisco"

Le parole si strozzavano in gola, faceva male anche solo tirarle fuori, e udire che l'avevo detto davvero era una conferma di quell'orrenda sensazione che mi attanagliava in quel momento
"Io lo sento, e te lo dico. Quindi rientra per favore "
"Voglio guardare la luna"

Sentivo, lo sentivo che qualcosa stava per scoppiare dentro me. Presto mi sarei persa in un fiume di lacrime, presto sarei sembrata ancora più fragile e debole di quanto non lo fossi già. Ma non potevo, non doveva guardarmi così. Dovevo dargli forza, lui ne aveva bisogno per continuare.
"Ti farai del male così, ti stai facendo male! Hai le gambe congelate, ti vedo tremare per il freddo, lo vuoi capire che hai bisogno di rientrare?"
Tramava, sbiascicava quelle parole, gli costavano fatica. Ed io non potevo vederlo in quelle condizioni. Altre decine di piccole lame trafiggevano il mio petto.
"E tu..Tu lo capisci che questa potrebbe essere l'ultima volta che guarderò questo cielo?"
Schietta, acida, pungente. Le mie parole andarono a colpire quel punto più debole per entrambi. L'ultima goccia aveva fatto traboccare il mio vaso di sofferenze.
Una lacrima.
Seconda lacrima.
Un singhiozzo.
Un altro singhiozzo.
Lo vidi rientrare e uscire subito dopo, piangente anche lui, con in mano dei panni. Mi venne vicino, si inginocchiò al mio fianco e mi prese le gambe. Le baciò mentre i nostri pianti parvero fondersi in un eco di tristezza. Mi infilò una tuta, poi dei calzini di lana, una maglia ed una felpa. Si mise dietro di me, poggiando la mia schiena sul suo petto e circondò i nostri corpi con una coperta. Una luce bianca lampeggiò in cielo, graffiando d'argento quel manto blu scuro. Una stella cadente.
"Esprimi un desiderio"
Mi sussurrò all'orecchio.
"Anche tu "
Mi strinse ancora più forte a sé, e capii che avevamo espresso tutte e due lo stesso pensiero. Ma faceva male sapere che non si sarebbe realizzato, faceva male riconoscere che quel sogno era praticamente impossibile.




***





I giorni seguenti sembravano una lenta discesa verso quello stato di oblio. Avevano dovuto attaccarmi a una macchina che mi aiutasse a respirare e erano più le ore in cui dormivo che quelle in cui ero sveglia. Ogni volta che riaprivo gli occhi notavo nella stanza qualche fiore o palloncino in più, ormai era totalmente pieno. Al mio fianco sentii la mano di Michael che parlava con Camilla e Aida e sorrisi, un po’ infastidita da quella mascherina che avevo addosso. Sorrisi perché lui sembrava calmo e più tranquillo del solito e ogni tanto gli scappava una risata. Le mie amiche, erano davvero degli angeli. Michael era a dir poco distrutto ed era da una settimana che non lo vedevo mangiare. Era sempre lì al mio fianco e riuscivo a dormire solo se lui mi teneva la mano perché mi consolava, mi cantava canzoni dolci e mi accarezzava insistentemente, non stancandosi mai. Però da quei due giorni che erano arrivate le mie amiche sentivo che la sua stanchezza si era alleggerita un po’, per il semplice motivo che loro erano un concentrato di simpatia e di energia. Avevo detto loro in un momento di confidenza, di far distrarre un po’ Michael. E ci stavano riuscendo alla grande. Passavano molto tempo con me, a volte intere giornate quando costringevano Michael a andare a casa per sistemarsi e fare una sana mangiata. E fui grata a loro e al nostro legame che ci univa, nonostante gli ultimi tempi ci avessero allontanate, Camilla e Aida c’erano sempre state, e quella ne era ancora la dimostrazione. Non si mostravano a me sofferenti e tristi, erano allegre e mi facevano ridere, soprattutto in quei giorni che non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto. Improvvisavano sempre scenette comiche che distoglievano i miei pensieri da.. insomma si sa da cosa. Ed era così che volevo che accadesse con tutti, che mi venissero a tener compagnia e a far visita per farmi ridere e sollevare, ma il dolore si rendeva padrone e non permetteva nemmeno di parlare a volte, per quanto le lacrime e i singhiozzi li opprimevano. Una di queste era Janet. Mi aspettavo una reazione più forte, più allegra e meno triste da lei, ma ancora mi sorprese la prima volta che venne in ospedale. Si fiondò in stanza scontrandosi con un’infermiera che stava uscendo. Non chiese nemmeno scusa, entrò e si aggrappò alle mie gracili spalle, facendomi quasi male. E piangeva, farfugliava parole senza un senso e a volte gridava, stringendomi sempre più forte a sé. Erano incredibili quei momenti. Mi chiedevo se le situazioni si erano per caso ribaltate. Non ero io quella che avrebbe dovuto essere consolata? Ricordo ancora l’abbraccio di Joe, che impassibile stringeva me e Michael. Le continue visite di Richard con mille caramelle, dolci e palloncini. Le ragazze della squadra che cercavano di essere forti ma non ci riuscivano. Randy, non mi scorderò mai le sue lacrime accennate all'orlo delle palpebre e il suo abbraccio di sincero dolore. Ricordo le parole commosse di mamma Katherine che mi ringraziava, che si scusava per le proprie lacrime, che mi diceva di non mollare nonostante tutto mi dicesse di farlo. Ricordo perfettamente le sue parole..
"Io sono fiera di averti conosciuto. Sono fiera che una DONNA come te sia stata al fianco di mio figlio e l'abbia amato e aiutato con tutta se stessa. Sono fiera di te e di come stai affrontando la tua vita. Sei una persona forte e sarebbe scontato se ti dicessi che non meritavi tutto ciò.. Ma ti dico di non avere paura piccola, ti dico di alzare la testa e guardare indietro con un'espressione orgogliosa di tutto ciò che hai fatto, sbagli compresi, che ti hanno fatto diventare ciò che sei adesso. Guardati indietro e sii felice di te stessa per tutte le volte che hai reso felice qualcuno. Sii felice perchè Dio ha riservato per te progetti migliori bambina mia. "



***




Mi svegliai e non sentii la stretta di Michael sulla mia mano. Mi alzai di scatto, impaurita da quella mancanza. Era una sorta di dipendenza la sua presenza ormai. Non potevo più farne a meno. Poi scorsi la sua figura scura alla luce della finestra, mentre scrutava il cielo nuvoloso dei primi di dicembre. Lo sentii sospirare pesantemente mentre appoggiava la fronte sul freddo vetro, dove la pioggia batteva insistentemente. Un gemito ruppe l’aria e capii che stava piangendo. Mi si spezzò il cuore, come tutte le volte che lo vedevo soffrire, per colpa mia. Tolsi la maschera di plastica dalla bocca e presi un lungo respiro, conciliando tutte le forze perché volevo alzarmi e andare da lui. Come c’era da aspettarselo la testa sembrava scoppiare, ma digrignai i denti e scesi dal letto. Con piccoli passi mi avvicinai e mi accorsi di avere già il fiatone solo dopo due metri. Deglutii per quella triste verità e ormai giunta a pochi centimetri dalle sue spalle lo abbracciai da dietro, più forte che potevo. Odorai la sua maglia che sapeva del suo sapore che mi faceva stare bene e lui si voltò, un po’ intimorito.
“Eva, ma che fai? Non puoi alzarti! “
Due strisce umide rigavano le sue guance e senza aspettare altro mi prese tra le sue braccia e mi riportò su quel maledetto letto.
"Michael..Vieni vicino a me?"
Pigolai mentre stava tornando a sedersi sulla sedia. Non se lo fece ripetere due volte e trascinando i piedi si accoccolò tra le lenzuola. Lo coprii con la coperta e mi feci sempre più piccola tra le sue braccia. Poi lo guardai e con mani tremanti asciugai due lacrime che ancora lo tormentavano. Posai un bacio sulle sue labbra e poi riaffondai la testa sul cuscino. Sentivo i suoi occhi sul mio viso sciupato e sarei voluta scappare da quella situazione, da tutto quello che ci faceva male. E la mia immagine così fragile e priva di forze sapevo che lo feriva. Si strinse a me baciando continuamente la mia testa. Se solo i suoi baci avessero avuto poteri guaritori..



***




“Perché la cinesina col cappello che è salita in She’s out of my life?”
E ancora giù risate a non finire. Avevamo appena visto la cassetta del suo tour in Yokohama in anteprima assoluta solo per me. Stavamo smorzando un po’ quella tensione che ultimamente aleggiava nella mia stanza e sembrava riuscirci bene, almeno per quel po’ di tempo. Poi improvvisamente lui si fermò, mentre io non riuscivo a smettere di ridere, presa dal divertimento di quella ragazza che era sul palco. Prese a guardarmi, come se fosse estasiato da quel mio riso che non appariva ormai da tanto sulle mie labbra e mi accarezzò gli zigomi dolcemente.
“Continua ti prego, continua”
Adesso mi baciava con fare malinconico, mentre stringeva gli occhi, quasi come per trattenermi con sé per sempre.
“Non smettere mai.”
Due lacrime squarciarono la sua espressione serena di due secondi prima. Mi strinsi più contro di lui, posando le mie labbra sulle sue con più forza, quasi foga.
“Non smettere mai di ridere Eva.”
Mi staccai e accennai ad un assenso, strofinando il mio naso con il suo. Chiusi gli occhi per assaporare di più quel momento così straziante e colmo di tristezza da cui non potevamo andarcene, quella volta no.
“Hai una risata stupenda. Sembrano tantissimi sonagli che suonano. Sei musica, sei la mia musica che mi risuona nella testa, costantemente. Non voglio che tu te ne vada..”Le ultime parole scemarono in un pianto disperato a cui mi aggiunsi anch’io, scoppiando. Mi ero quasi sempre trattenuta in sua presenza, ma quella volta stavo traboccando. Mi aggrappai alle sue spalle, e uniti in un abbraccio ci eravamo inesorabilmente resi conto di essere piegati dalla volontà di quel destino..



***




Con mani tremanti componevo e cancellavo continuamente quel numero. Non sapevo cosa fare. O meglio sapevo di doverlo chiamare e sentire ancora la sua voce, sentire che infondo un pezzo della mia famiglia c'era ancora. Premevo quei tasti gommosi e poi ricancellavo tutto. Cosa avrei potuto dire? Avrei immaginato una svolta diversa, magari che il giorno del mio matrimonio l'avrei chiamato per dirgli che era invitato anche lui e che era tutto apposto tra noi. Ma la situazione era un po' complicata e non riuscivo a capire quale fosse la scelta migliore. Vedevo Michael poggiato sul tavolo e sorrideva affranto ogni volta che riprovavo a comporre il numero di mio padre. Poi senza pensarci chiusi gli occhi e premetti il tasto verde, portando il telefono all'orecchio. Interminabili secondi sembravano essere cadenzati da quello strano e tanto snervante TU TU TU. Poi la sua voce mascolina e profonda tornò indietro e la mia memoria poté rinfrescarsi della sua immagine adulta e vissuta.

-P.. Papà. -

Mi costò fatica pronunciare quella parola, non l'avevo mai fatto col diretto interessato e dirlo in quel momento mi sembrava la cosa più emozionante che mi fosse capitata.

-Papà sono Eva. -
-Oh mio Dio. Eva! Ti prego parla ancora.. Credevo di non poter più sentire la tua voce.. Parla. Fallo per me. -


Un groppo mi salì in gola e nel giro di pochi secondi scoppiai in lacrime. Non potevo resistere ancora. Costretta a sedere in quel letto, costretta a vedere per giorni dottori sconosciuti, costretta a guardare ogni minuto la figura di Michael straziata..Solo per colpa mia. Michael mi venne vicino e prese ad accarezzarmi la gamba da sopra il lenzuolo. Affondai sul cuscino mentre dall'altra parte lo sentivo parlare, consolarmi per poi scoppiare in lacrime anche lui.

-Non piangere Eva, non piangere per me. Io non le merito tutte le tue lacrime. Non merito ancora la tua sofferenza. Perdonami.. -
-Ti ho chiamato per dirti che..che ormai da tanto tempo l'ho fatto. -
-Sono il padre più felice del mondo. Io.. sono talmente .. -


Lo sentivo parlare mentre il cuore mi scoppiava di felicità. Ma quel chiodo fisso mi opprimeva, sopraffaceva le sue parole di gioia e liberazione.

-Papà sto per morire. Ho un tumore al cervello. -

Sibilai sopra le sue parole, tutto d'un fiato. E ancora mi faceva male ammetterlo, dirlo esplicitamente. Mi svegliavo ogni mattina con quella speranza che fosse tutto un sogno. Una notte, due notti, tre notti, sette notti.. Poi abbandonai anche quell'ultima fiammella di speranza che ardeva dentro, consegnandomi nelle mani del cattivo fato.



***



15 Dicembre 1987
Le chiamate continue di mio padre mi tenevano compagnia, e saperlo presente e avvertire il suo amore mi faceva star bene. Le infinite visite di Jan, Joe e Katherine mi tenevano occupata e sollevata perchè in quei momenti invogliavano Michael a tornare per un po' a casa sua per rinfrescarsi. Un giorno portarono addirittura Puffetto lì in ospedale. Non so come ma una mattina la sua lingua carezzevole mi bagnava affettuosamente la mano e sembrava piangere quando lo strinsi a me, sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta. Ne uscii col cuore frantumato a vederlo uscire strattonato da Jan dalla bianca porta, mentre mi guardava con quegli occhioni supplicanti di non abbandonarlo. Fu un ulteriore colpo che mi creò solamente tanta malinconia e ansia che sembrava soffocarmi. La situazione pareva risollevarsi, proprio quando sembrava che tutto stesse per svanire, la mia salute migliorò notevolmente, tanto che anche il medico fu sorpreso. Mi sentivo più in forze e più coraggiosa. Ma tutto ciò quella mattina non parve alleggerire Michael dai suoi continui pensieri. Lo vedevo sulla poltrona, sbracato, mentre con in mano un foglio di carta disegnava qualcosa. Era nervoso e quell'aria tesa scandita dal suo masticare quell'odiosa chewing gum in modo sbilenco mi faceva salire l'ansia. Aveva i soliti occhiali a specchio sul naso e non mi permettevano di guardare la sua espressione, ma sapevo l'avesse fatto a posta, proprio per celare quel suo stato. Ricorderò sempre quell'enorme felpa rossa e bianca con sopra cucite le sue iniziali. Ricorderò sempre quell'odore forte di lui che aveva addosso che si era impadronita di lei. Credeva fossi ancora addormentata, ma non aveva notato che era ormai mezz'ora che lo osservavo, sognante, come fosse la prima volta. Osservai quel ricciolo ribelle scendergli sulla fronte come era solito portare. Il codino arruffato e basso e quel suo modo di emanare luce con il suo sorriso. I suoi movimenti aggraziati anche nel muovere una penna su un foglio e quel modo di grattarsi la nuca quando, con la fronte corrugata, sembrava acchiappare un'idea che gli stava sfuggendo. Quelle morbide labbra che per mesi mi avevano dissetato e sussurrato parole d'amore. E poi il nostro legame, quello rimarrà scritto, inciso nella mia anima. Sarà sempre colui che mi ha salvata, colui che mi ha aiutato ad essere quel che ero allora.. Oh quanto amore mi scoppiava in petto e mi scoppia ancora..
"Michael, cos'hai?"
Parlai alla fine, dopo che buttò il blocco notes in terra con rabbia. Stava massaggiandosi le tempie poi si rivolse a me ed anche se non potevo vedere i suoi occhi, sapevo in che modo mi guardava.
"Uh? Niente amore, tutto ok."
Sorrise alla meno peggio e stentai ovviamente a credere a quelle quattro parole buttate lì con non curanza del fatto che capivo quando mentiva.
"Non sembra.."
Stava per riprendere a parlare mentre scuoteva il capo con nonchalance cercando di guarire i miei dubbi. Poi squillò il suo telefono e lo vidi agitarsi per rispondere. Non l'avevo mai visto in quello stato. Lo guardavo coprirsi la bocca cercando di non farmi udire lo scopo di quella conversazione con .. Frank Dileo. Inevitabilmente avevo capito tutto e mi sentii stringere lo stomaco quando capii che non c'era altra scelta per Michael che cercava di non gridare, nonostante lo stesse facendo, per rimandare. Una conferenza, una conferenza a New York per annunciare le prossime date del tour e.. e sarebbe partito il giorno stesso! Mi ammutolii di colpo, ma poi capii che non serviva a niente tenere il muso. Era il suo lavoro quello, non poteva certo rimandare cose del genere. Mi sciolsi quando capii che tra i due forse quello che ci stava più male era più lui. Quanto sono poi tre giorni senza lui? Un'eternità.. Mi calmai ma Michael che gridava sottovoce girando a destra e sinistra per la camera mi metteva ansia. Poi chiuse e rimase con le spalle rivolte verso me, affranto. Si voltò e aveva il viso rigato da lacrime e inevitabilmente partirono anche le mie. Gli feci segno di sedersi al mio fianco e si accoccolò tra le mie braccia, soffocando i suoi respiri sulla mia spalla scarna e bianca.
"Mi dispiace Eva. Non c'è stato niente da fare io devo.."
"Non devi giustificarti amore. È il tuo lavoro!"

Sorrisi mentre con le mani sciolsi la sua coda e presi ad accarezzare ogni singolo boccolo.
"Frank è qui sotto. Io devo andare..adesso. Ho cercato di desistere il più possibile Eva, ma non ce l'ho fatta.."
"Shh, calma amore mio. Calmati. Riprenditi e scendi da lui ok?"
"Ma non voglio.. Non voglio star lontano da te."

Posò le sua labbra sulle mie imprimendo forza e quasi foga. Era un bacio disperato a cui tentavamo di aggrapparci, ma che invece di riportarci in alto ci faceva sempre più sprofondare. Gli sfilai gli occhiali e baciai le sue lacrime, come quella volta al parco. Lo osservai, in ogni minimo dettaglio, in ogni minimo particolare, volendo imprimermi in testa ogni parte di lui, ogni suo sapore, ogni sua morbidezza. E lui sapevo che stava facendo lo stesso con me. Restammo così, interminabili minuti abbracciati, accoccolati tra le braccia di quell'immenso amore che ci aveva risucchiato completamente e che rendeva ogni singola cosa così estremamente bella o estremamente dolorosa. Non c'erano vie di mezzo quando si ama in quella maniera, di quell'amore che scoppia una volta ogni decine di anni, di quell'amore apparentemente uguale ma sostanzialmente unico. Lo squillo del telefono di Michael ci risvegliò da quel torpore e ci mandò ancora contro la cattiva realtà. Sentii la sua stretta forte intorno alla mia vita e portò il viso a pochi millimetri dal mio.
"Ora vai amore."
Un bacio.
"Mi prometti che non.. non mollerai?"
Una lacrima. Un bacio.
"Te lo prometto."
Un singhiozzo. Una lacrima. Un bacio.
"Mi prometti che sarai ancora qui quando tornerò tra tre giorni?"
Silenzio.
Solo un'altro singhiozzo. Un'altra lacrima e un altro bacio.
Mi strinse più forte a sé quasi scuotendomi e supplicandomi con le parole, alzando un po' il tono di voce.
"Me lo prometti vero?"
Deglutii e lo baciai con trasporto, stringendolo ancora, aggrappandomi disperatamente alle sue spalle.
Un forte respiro.
"Te lo prometto."
Ma sapevo di sbagliarmi, sapevo di non poter mantenere quella promessa e mi sentivo cadere, cadere in un eterno vuoto sotto di me. Scoppiai in lacrime, baciandolo ancora e accarezzando ogni singolo millimetro del suo viso.
"Mai andare via da qualcuno mi farà più male di adesso."
Sibilò piangendo anche lui. Poi si alzò quando il telefono ricominciò a squillare.
"Ti amo."
Lo dissi, con fermezza nonostante sul mio viso tutto il mio dolore tenuto a bada dei precedenti giorni mi inondava di lacrime. Mi stampò un altro bacio, stringendomi più forte che poteva, e si allontanò verso la porta, prendendo gli occhiali. Si infilò il cappello nero e prima di aprire la porta, con la mano poggiata sulla maniglia, si voltò.
"Ti amo anch'io. E lo farò per sempre."
Mi morsi le labbra fino a farmi male perchè volevo gridare e urlare per quanto forte era quel dolore che mi scoppiava in petto. Si voltò verso la porta e, prima infilando gli occhiali, spinse in giù la maniglia, spalancando la porta. Lo sentii respirare a fondo prima di uscire, senza voltarsi. E sapevo che quel mio pianto straziante, anche a distanza di chilometri, si fondeva nell'eco del suo.



***



Vedevo la neve cadere a fiotti, instancabile e ballerina. Il vetro si appannava e la manica della mia mano era sempre pronta a pulirlo, per poi aspettare che il mio troppo veloce respiro si condensasse di nuovo. Guardavo le sagome degli alberi tetri e spogli vestirsi di quella gelida affascinante neve. Ricordai piangendo e tremando quel lontano natale dell'anno prima. La piazza illuminata e quell'improvvisa nevicata sorprese noi. Poi la nostra prima volta, al caldo di una casa cullata dai ricordi e le mille emozioni del giorno dopo. La collanina che stringevo tra le mani e .. Iniziai a singhiozzare perchè mi pugnalavano ogni volta le nostre immagini, i nostri visi felici e non consapevoli. I suoi sorrisi squarciavano la mia quiete e erano sempre dolore lancinante alla testa. Tremavo e battevo col pugno contro il vetro. Erano passati un giorno e mezzo e mai ero stata così male. Era come se lui con la sua presenza riuscisse a risollevarmi, a farmi star bene, ad allungarmi quella camminata che mi portava al mio ultimo giorno. Due forti mani mi presero le spalle e mi fecero risedere su quell'odiosa sedia a rotelle.
"Quante volte devo dirtelo che non devi alzarti e portare la mascherina?"
Quel grande infermiere mi rimise sul letto, infilandomi la mascherina. Il respiro prese a tornare regolare e ben scandito mentre il tremore e le lacrime non si placavano, così come l'immensa paura che mi cresceva dentro ogni secondo in più. Vedevo Joe e Katherine in corridoio, seduti su delle sedie e sembravano davvero esausti. Evitai di continuare a guardarli e spostai lo sguardo su Janet che si sedette al mio fianco, stringendomi la mano. Sorrideva, ma non era il solito sorriso. Non era quello splendente a trentadue denti quando era felice o aveva in mente uno scherzo dei suoi. Era così.. triste? Straziato? Stanco? Compassionevole? Addolorato? Un miscuglio di tutte queste e altre migliaia di sensazioni che le sorgevano sulle labbra, e non era confortante. Le rivolsi una grata occhiata piangente, mentre sentivo sempre che una morsa mi stringeva il petto. Presi a tossire convulsamente e subito Joe si affacciò sulla soglia. Sapeva che ormai non c'era niente da fare e quell'immenso vuoto e freddo che sentivo dentro mi avvertiva che molto presto qualcosa si sarebbe rotto per sempre.

L'amore ti salverà quando sarò andata via.


Lacrime interminabili scendevano silenziose.

Ti darò forza quando non sarai forte.


Il tremore mi prendeva sempre più e non riuscivo a controllarlo.

Chi ti proteggerà quando sarò andata via?


Mille immagini si affollavano in testa e pungevano la mia soglia di dolore, confondendomi, straziandomi di pianto più di quanto non lo stessi già facendo.

La neve è per terra.


Volsi lo sguardo fuori, sorridendo. Fiera di me, come mi consigliò Katherine. Fiera per quel mio percorso, seppur breve, e per la forza che solo in quel momento scoprii davvero di avere. Per la tenacia che mi aveva fatto tenere stretti i denti fino a quel giorno. Fino alla fine.

L'inverno è arrivato.


Anche i genitori di Michael entrarono, capendo ciò che stava succedendo. Il pianto di Janet mi feriva, così mi tolsi la mascherina e le sorrisi, grata per tutto ciò che in mia compagnia aveva combinato. Grata a quell'amore che vedevo sgorgarle dagli occhi. Ripresi a respirare a fatica, vedevo l'alzarsi e l'abbassarsi frettoloso del mio petto freddo e vuoto, e sorrisi. Sorrisi amareggiata, sorrisi affondando la testa indietro perchè non ce la facevo più. Sorrisi a quell'immagine di Michael che mi apparve lì a pochi metri di distanza e volevo toccarla, stringerla. Ma era impossibile. Presi un lungo respiro, ripensando alla miriade di cose che mi legavano a noi e i suoi baci bruciavano ancora sulla mia pelle. Lo ricordai due giorni prima e continuavo a rivederlo lì sull'orlo della porta.. È proprio per quel motivo che ricorderò per sempre quella felpa, quel suo profumo inebriante di quel giorno, la sua morbidezza accogliente e il sapore dei suoi baci di quella sera. Li ricorderò più degli altri forse perchè furono proprio gli ultimi.


Tu brami per sentire la mia voce ma io sono già andata via.


"Una penna, passatemi una penna"





***



- Michael -


Mi precipitai fuori dall'auto sotto l'ospedale. Non mi preoccupai di indossare mascherine, sciarpe o chicchessia. Uscii piangendo, straziato dalla voce di Janet che mi implorava di tornare più in fretta possibile perchè Eva stava davvero male. Entrai quasi sbattendo con la porta a vetri girevole per la foga. Il pianto mi appannava la vista e sentivo spalle di gente e barattoli rovesciati di infermieri al mio passaggio. Persone che mi guardavano e mi indicavano, li sentivo i loro sguardi sul mio viso esausto e straziato. Arrivai all'ascensore e premetti più volte il pulsante nonostante fosse occupato. La gente mi guardava preoccupata, e bisbigliava impaurita dal mio atteggiamento, ma non potevo badare loro, lassù al terzo piano c'era lei che valeva la pena di ogni cosa. Sbattei forte il pugno contro il bottone di quel maledetto ascensore che non arrivava, così optai per le scale. Sembravano infinite e ogni gradino mi riportava indietro con la memoria. Tempi che sembravano lontani eppure erano così vicini. Scorgevo il viso di lei sul volto di qualunque persona si scontrasse con me. Vedevo i suoi occhi in quelli di ogni donna e speravo che fosse tutto uno scherzo di cattivo gusto. Sperai fino all'ultimo gradino con il fiatone che quando fossi arrivato davanti la sua stanza lei era lì appoggiata allo stipite della porta con quel largo sorriso e mi attendeva a braccia aperte. E percepivo la sua stretta sul mio collo, quasi come fosse davvero lì, quasi come se fosse rimasta impressa per tutte le volte che le sue braccia avevano cinto le mie spalle. Quando arrivai esausto e dolorante al corridoio che accoglieva la sua porta mi si gelò il sangue, e fu lì che anche l'ultima speranza morì definitivamente. Mamma era seduta su una sedia e singhiozzava come mai aveva fatto. Joe era di spalle, volto verso la bufera che incalzava fuori, e sapevo che stava soffrendo. Lo vedevo dall'alzarsi e abbassarsi frenetico delle sue spalle. Poi Richard era a terra, poggiato contro lo stipite della porta e si copriva il volto con due enormi mani. Più in là Camilla e Aida erano immobili, ferme, con gli occhi vuoti e vitrei, che si tenevano la mano e potei scorgere il loro volto bagnato di lacrime. Mi sentii mancare il pavimento e tutto si fece così frastornato. Tutti i loro pianti si univano e sembravano tante grida isteriche che urlavano all'unisono le stesse parole. Mi portai una mano al petto che sentivo sanguinare di dolore, mentre strusciando i piedi mi avvicinavo alla porta, sotto gli occhi di tutti. Poi vidi Janet a terra tremante e fragile come non l'avevo mai vista. L'aria mi mancò quando non sentii più il calore della sua presenza in quella stanza, non sentii il suo respiro venirmi all'orecchio con dolcezza, come musica. Jan si alzò e mi lasciò solo, volgendomi uno sguardo di dolore allo stato puro. Volsi lo sguardo verso il suo letto e vederlo vuoto mi fece mancare. Le lenzuola erano ancora stropicciate e il cuscino sgualcito segnava ancora il peso della sua testa che fino a poco tempo prima vi aveva gravato. Una busta rossa era lì sopra e il luccichio mi fece capire che la sua collanina era posata sopra essa. Mi avvicinai tremante, sprofondando prima la testa sul cuscino, odorando lei e il profumo dei suoi capelli che non l'aveva mai abbandonata. Presi quel ciondolo tra le mani e me lo legai al collo. Ci volli interi minuti prima che riuscissi ad agganciarlo visto che le mani tremavano in maniera impressionante. Afferrai la busta e mi trascinai alla poltrona vicino la finestra, già sapendo che non avrei retto a quel dolore che mi avrebbe fatto crollare da un momento all'altro. Volsi lo sguardo alla neve fuori e al cielo ingrigito dai quei miliardi di fiocchi che scendevano e che portavano con loro mille ricordi indelebili. Con la testa poggiata al vetro sfilai il foglietto al suo interno e iniziai a leggere stando attento a non sciupare la sua scrittura tremolante con le mie lacrime convulse.


«Caro unico amore della mia vita,
voglio che questa lettera sia per te un motivo di sorriso e di libertà che ti vorrai concedere quando il resto del mondo sembrerà gridarti di no, quando sentirai la mia mancanza o semplicemente quando avrai voglia di ricordare, di ripensare al nostro unico amore. Non voglio che tu pianga, piuttosto regalami una delle tue immense e immancabili risate e io sarò la donna più felice di questo e l'altro mondo. Mi dispiace sia andata così, che io abbia rovinato tutto. Meritavi di più, meritavamo di più e tu di certo non meriti tutta questa sofferenza che ti ho arrecato. Avevo immaginato un altro finale per noi, per la nostra storia. Un finale diverso, un finale felice. Ma come sempre mi sbagliavo. In questi giorni mi sono sempre sorpresa all'idea di immaginarci, io e te, a Neverland e un bello e sano bambino che ci gironzolava intorno, nostro figlio. Immaginavo le pagine della nostra vita terminare con una frase tipica delle favole della Disney che ti piacciono tanto - E vissero per sempre felici e contenti. - Perdonami se non sono stata capace di donartelo. Però come mi disse tua madre si vede che per me, come per te, il Signore ci ha riservato migliori progetti. E non avere paura a guardare verso il futuro con un sorriso. Ti innamorerai ancora amore mio, di un amore che non ti farà soffrire ma ti arrecherà tante gioie e motivi di orgoglio e non temere. Quando riconoscerai l'odore di quell'unica sensazione di quando si è innamorati, chiudi gli occhi e buttati, buttati che non sbaglierai. E la renderai felice, ti sentirai felice e ancora più innamorato di quanto tu lo sia adesso di me. Non spaventarti di ciò e non fermarti dall'amare, è la cosa più bella di questo mondo quell'amore che tu professi con le tue canzoni. Non fermarti..Non fermarti amore mio. E sarò fiera di te, sarò fiera di te ancora di più quando finalmente tra le braccia stringerai quel sogno. E sarà il tuo piccolo principino a farti ancora più felice. Tante cose cambieranno da adesso, tante cose ti scoraggeranno, tante cose vorranno sconfiggerti, ma tu rialzati sempre e cammina a testa alta. Hai una famiglia meravigliosa al tuo fianco, ti amano incondizionatamente, saranno sempre al tuo fianco, come lo sarò io. Lo so quanto potrà essere dura adesso, è stato difficile immaginarlo anche per me. Ma non mollare amore, non demordere. So che sei una persona forte e coraggiosa, più di quanto tutti quanti immaginano. Mi risuonano ancora nelle orecchie le tue ultime parole, la tua felpa rossa col tuo profumo e i tuoi baci bagnano ancora le mie labbra. Ricordare ogni singolo momento di noi mi fa stare bene perchè nonostante tutto quello che ci dividerà, nonostante quello che accadrà nella tua vita, io non smetterò mai di amarti, mai, ovunque sarò io e ovunque sarai te. Quanto tuo amore mi scoppia in petto, nemmeno immagini quanto bella hai reso la mia vita dal primo istante in cui ne hai fatto parte. E adesso su questo candido letto ti scrivo per chiederti di innamorarti ancora e di essere felice. Fallo. Perchè se tu lo sei, lo sono anch'io con te. Il vero amore non è possessivo o egoista. Ed è per questo che so che il mio amore per te è reale perchè mi basta sapere che tu sia felice per farmi gioire. Prima di andare ti chiedo un'ultima cosa. Non dimenticarmi, ma non ossessionarti solo di me. Fa che il nostro amore possa librarsi libero in cielo ogni volta che mi penserai. Non importa dove siamo amore, non importa perchè mi amerai anche quando solo mi penserai e il tuo cuore aumenterà di un battito ricordando e rivivendo sulla pelle quello che siamo stati. E' così che sarà per sempre, amore.




"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per il piacere... E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo.
Allora tu dirai: -Si, le stelle mi fanno sempre ridere!- e ti crederanno pazzo. T'avrò fatto un brutto scherzo..."

E rise ancora.
"Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
{Piccolo Principe}


Non smettere mai di farlo.

Ti amo con tutta me stessa.
Ieri, oggi, per sempre.
Eva. »





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EPILOGO ~





- Michael -


Il sole è alto, al centro del cielo e pare dominare tutto attorno a sé. Nessuna nuvola intacca o ostacola il suo territorio celeste e splendente di luminosità. Accarezzo le spighe di questo immenso campo di grano che mi circonda e sembra non finire mai. Nell'aria c'è quell'odore di rose che mi ricorda tanto lei e sento che come sempre sta per tornare, da me. Aguzzo la vista e vedo la sua immutata figura scendere da una stradina sterrata di campagna. Resto immobile mentre aspetto che di nuovo le sue braccia mi cingano e la sua voce torni al mio orecchio, rievocando milioni di emozioni che col tempo non sono sparite, anzi. La guardo ora mentre mi sembra un miraggio. Il sole le si riflette negli occhi e nel sorriso che si estende sulle labbra. I suoi capelli così lunghi le incorniciano il viso giovane come allora, come lo ricordavo, come l'ultima volta che la vidi. Mi abbraccia, restando con il viso di fronte al mio ed io mi perdo nei suoi grandi occhi. Mi emoziono sempre come fosse la prima volta e sento l'amore battermi nel cuore. Le accarezzo il viso, le guance, il collo e mi sembra di volare. Affondo il volto tra i suoi capelli mentre la stringo a me con dolcezza. Lei si porta davanti ai miei occhi e poggia la sua fronte sulla mia. Gioca con i nostri nasi e sorridiamo insieme, divertiti. Poi mi prende il viso e porta le sue labbra sulle mie..



Riapro gli occhi e mi guardo intorno. Tocco i mattoni sotto di me e tasto che era ancora mia immaginazione quello squarcio di sogno che è sempre l'inizio di infiniti ricordi. Tolgo le cuffie dalle orecchie e mi metto a sedere sul bordo del ponte che tanto mi ricorda lei, con i piedi a penzoloni, come era solita fare. Gli occhi sono bagnati e lascio libere quelle lacrime sgorgare e bagnarmi il viso. Guardo tutto intorno e capisco perchè adorava sempre venirci. È tutto così perfetto, ed ormai quel posto è diventato la mia meta preferita. Abbasso lo sguardo verso la distesa d'acqua sotto di me e mi sembra quasi di scorgere la sua ombra riflessa al mio fianco. Sorrido perchè sento che anche lei è qui. Sorrido perchè sono felice come mi aveva chiesto. Il suo ricordo non mi fa male, ma mi fortifica. In tredici anni dalla sua scomparsa molte cose sono cambiate, come mi aveva detto. Ho imparato ad amarla più di quanto già non lo facevo. Ho imparato a ricordare ogni singolo particolare di lei e a rivivere con la mente ogni singolo attimo. Ho imparato ad apprezzare ogni suo singolo sorriso e a comprendere quanto quel nostro amore fosse immenso. Come lo è ancora oggi. Non è svanito, non sono sfumati i contorni della sua immagine. Non è sparita la sua voce dalla mia testa. Stringo quella sua foto tra le mani e guardandola sorriso ancora, consapevole di tutto quell'amore che mi sta dando, nonostante io non sappia dove lei sia. Ed aveva ragione su tutto, ho avuto un figlio, mi sono innamorato ancora e mi sono rialzato quando tutti mi volevano distruggere. Sorrido amaramente e allo stesso tempo con felicità del fatto che solo su una cosa non aveva ragione, solo su una si era sbagliata: mai avrei potuto amare qualcuno come ho fatto con lei..

Così mi stendo ancora sul bordo del ponte e rimetto le cuffie. True colors arriva alle mie orecchie e ancora un'ondata di vecchi ricordi mi sommerge. Lascio quel flusso di emozioni scorrere e chiudo gli occhi, stringendo la sua foto e la catenina che ho in mano per sentirla più vicina. Molto presto le immagini, i profumi, i suoni passati mi rapiranno in una realtà parallela, dove la vedrò ancora, come ogni notte nei miei sogni, più bella e sorridente che mai e le nostre menti e i nostri cuori si fonderanno, ricordando e rivivendo sulla pelle quei passi di quell'amore così giovane, così turbato, così effimero.. ma così vero.





Lacrime umide per l'ultimo tramonto che scenderà nel mio cuore,
lacrime umide per l'ultimo fiore che mi donerà la sua bellezza,
lacrime umide per l'ultimo amico a cui stringerò la mano.
Per te donna, per te amore mio, non ci saranno lacrime,
per te voglio un ricordo felice,
voglio occhi sorridenti,
voglio il mio cuore aperto per portare via con me tutta la felicità che mi hai dato.
Un tramonto, un fiore, una mano amica, l'amore.




The End.












Angolo dell'autrice

Forse non era come avevate immaginato, forse vi sembrerà cattivo e brutto finire così una FanFiction. Ma quando è nata già la fine sapevo che era questa. L'ho fatto perchè volevo provare a raccontare di quell'amore che forse pochi riescono a trovare. Quello che vive di gioia altrui, quello che non è possessivo e materiale. Quello che senti anche a chilometri di distanza. Quello che non finisce, no. Ho voluto parlare di quanto la vita può essere ingiusta a volte. Prima l'accaduto da cui Eva è stata salvata grazie a Michael e poi la malattia, quella che non puoi combattere fin in fondo, ma puoi solo digrignare i denti e tenere il più duro possibile. Quell'evento della prostituzione è ovviamente tratto da una storia vera e mi ha turbato a tal punto da volerlo combattere tramite uno scritto. È incredibile la cattiveria dell'uomo fino a che livelli può arrivare e questo ne è una dimostrazione più che palese. La morte di Eva è stata molto dolorosa narrarla per me, e non vi nascondo che mentre scrivevo mi sono commossa molto. I sintomi che vi ho descritto: mancamenti, giramenti di testa, vomito, mal di testa e difficoltà a parlare sono tutti reali.
Inutile dirvi quanto mi dispiace lasciare questa FF. Vi sono molto affezionata perchè è la mia prima e rileggendo i primi capitoli capisco che mi sono un po' evoluta nello scrivere, e sono felice. Mi mancheranno Michael e Eva con il loro amore, ma so che quel sentimento aleggia nell'aria e lo possiamo respirare anche noi. Credo nell'amore e nei suoi vari aspetti, anche se non l'ho mai provato vista la mia tenera età. Ma sono anch'io una romanticona cronica e non mi trattengo mai dal sognare.
Vorrei dirvi tante cose, ma credo che sarebbe inutile. Per chiudere tutto voglio lasciarvi un enorme grazie, proprio dal cuore perchè mi avete sempre spinto a continuarla e ad avere più fiducia in me.
Dedico un ringraziamento speciale a Anto e Sara che mi hanno fatto divertire da morire e sono state sempre presenti.
È stato una specie di viaggio questa FF, alcuni sono saliti a bordo e nonostante le tempeste non se ne sono mai andati, altri si sono persi per strada, altri ancora sono arrivati più tardi.
Vi abbraccio tutti e vi voglio bene.
Alla prossima :P

P.S. La parte in neretto che trovate nell'ultimo capitolo è un pezzo di una delle canzoni che mi hanno ispirato da morire. Watch over you - Alter Bridge. Ve la consiglio : D www.youtube.com/watch?v=WR4_chcwvoM. Poi la poesia che trovate sotto la foto di Eva nell'epilogo è di Roberto Perin.



This is it.

Martina
(angel66)
00mercoledì 21 luglio 2010 22:52
mamma che anzia!!!!!!!
cmq bello
Anto (girl on the line)
00mercoledì 21 luglio 2010 23:33
Martina...Ti dispiace se commento più tardi,o meglio,quando ci riuscirò?
Sono davvero stremata dalle emozioni..Però adesso una cosa te la dico...Sei fantastica tesoro,tanto... [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964]
(martiii)
00mercoledì 21 luglio 2010 23:37
Re:
Anto (girl on the line), 21/07/2010 23.33:

Martina...Ti dispiace se commento più tardi,o meglio,quando ci riuscirò?
Sono davvero stremata dalle emozioni..Però adesso una cosa te la dico...Sei fantastica tesoro,tanto... [SM=x47964] [SM=x47964] [SM=x47964]




Anto mi dispiace se ti ho fatto star male, scusami davvero non volevo [SM=x47964] .
Un abbraccio, sempre grazie tesoro [SM=x47938]
BEAT IT 81
00mercoledì 21 luglio 2010 23:54
Piccola Peste, lo sapevo che me l'avresti combinata e sono qui in un mare di lacrime e singhiozzi, che vedo a fatica la tastiera, ma x forza doveva finire così? Fa così male, davvero, fa malissimo la morte di Eva, è ingiusta, loro dovevano essere felici......Sei stata grandiosa Tesoro, davvero, mi hai fatto provare mille emozioni e mi hai davvero distrutta con questo finale, il sogno di Mike appogiato sul ponticello sa tanto di immagine del futuro, il loro incontro nell'aldilà quel maledetto giorno di Giugno di un anno fa......grazie grazie di tutto Marti, davvero, spero solo che la tua prossima Ff finisca meglio, xè nn so se reggerò ad un altro dolore simile......Ti voglio bene. Sara
Anto (girl on the line)
00giovedì 22 luglio 2010 00:20
Rimandare il commento non servirà a nulla credo...Tanto vale farlo adesso [SM=g27819]
Beh,iniziamo allora...Sarei una bugiarda se ti dicessi che sono rimasta felice dal finale...Tutte noi sogniamo gli happy end quando si tratta della vita di Michael,e questo purtroppo non lo è stato.Ma la tua abilità e la tua bravura,come al solito,sono riuscite a trasformare anche un finale triste in una moltitudine di emozioni,che mi hanno fatto provare la pelle d'oca per tutta la durata del capitolo.Ho pianto dall'inizio alla fine,dapprima più timidamente e poi man mano le mie lacrime sono state accompagnate da singhiozzi..
Il tuo modo di raccontare mi è piaciuto tantissimo,la delicatezza che hai usato,l'amore disperato dei protagonisti,la speranza che era sempre viva nei loro cuori,le paure che li attanagliavano..E' stato tutto così reale...Peccato che Michael non fosse accanto a lei fisicamente in quel triste momento...
La lettera che Eva ha scritto per Michael è qualcosa di unico,l'ho riletta molte volte,e mi è entrata dentro...

E poi l'epilogo...Oh mamma...Ecco le lacrime che scendono di nuovo...E' stato come respirare una boccata d'ossigeno...
Non riesco a trovare le parole,mi devi credere...
So solo che tu sei magnifica e che questa è una delle fan fiction più belle che io abbia mai letto.
Appena riparerò la mia stampante provvederò subito a stamparla,così potrò leggerla tutte le volte che vorrò..

Un abbraccio sincero alla mia piccola grande scrittrice [SM=x47938]
Antonietta


P.S:Sotto casa tua ci verrei ancora,ma stavolta per stringerti la mano!! [SM=x47938]
manu 62
00giovedì 22 luglio 2010 06:29
...inizio la mia giornata piangendo dopo aver letto la fine di questa meravigliosa storia che ho adorato fin dal primo capitolo...inutile dirti che non volevo che finisse cosi'...me la rileggero'...perchè ho gia' nostalgia di Michael e Eva...magari tralasciando l'ultimo capitolo...la sofferenza di Michael è per me difficile da sopportare...persino nelle fanfiction!Grazie per questa storia bellissima!Sei incredibilmente brava.Un abbraccio.
michaelina96@
00giovedì 22 luglio 2010 10:25
sono in una marea di lacrime,che tristezza,non ci posso pensare [SM=x47964] che dolore che ha dovuto sopportare Eva e ad ogni loro lacrima stavo ancora più male e piangevo,piango ancora tantissimo,ma non poteva finire con Michael e Eva che avevano un bellissimo bambino? [SM=g27813] [SM=x47964]
non so cos'altro dire,questo finale mi ha scossa parecchio,ma è stato bellissimo leggerlo ho iniziato a piangere dalle parole del dottore"Eva,lei ha un tumore al cervello"fino alla fine e ancora ora piango! poi Michael che soffre è sempre un qualcosa che mi lacera e mi fa star male! [SM=x47964]
volevo solo dirti Grazie,perchè leggere questa storia è stata un'avventura bellissima,piena di emozioni,di gioia,di rabbia e adesso di tristezza,ma è stata comunque una meravigliosa avventura.Porterò sempre nel cuore questa FF e porterò sempre nel cuore i due protagonisti innamorati che mi mancheranno da morire [SM=x47964]
Grazie ancora tanto tanto e spero ci delizierai con un'altra,nuova,meravigliosa storia!
[SM=x47938] [SM=x47964]
DangerousLucy
00giovedì 22 luglio 2010 10:42
Marti..non ho parole!!! doloroso e dolce allo stesso tempo...tu scrivi poesia pura...anche se questo finale fa male è diuna strugente bellezza...grazie per tutte le emozioni che hai saputo regalarci...grazie per averci fatto vedere quanto può essere importante un attimo...ogni istante della vita è prezioso...e tu hai saputo coglierlo in pieno...mia piccola anima sensibile!!!!

grazie

Lu
tinafanMJJ
00giovedì 22 luglio 2010 12:27
Ciao Marti , sono davvero senza parole.. Come può una semplice storia farmi provare tutto questo?? Un turbine di emozioni, sono letteralmente commossa! [SM=x47964]
E' stato davvero straziante leggere della morte di Eva. Come tutti mi aspettavo un happy End, ma sapevo che non sarebbe accaduto!
Mi mancheranno tantissime le gioie, i dolori, le risate, i dolci momenti di Eva e Michael...Sono stati quasi compagni della mia estate!
__________________________
Nell'angolo dell'autrice lasci a tutti noi un ringraziamento; ma non devi assolutamente...Siamo noi che dobbiamo ringraziare te per le emozioni che ci hai fatto vivere...GRAZIE DAVVERO DI CUORE. Un bacio Ti voglio bene Tina.

PS: Speriamo che arrivi preso la seconda FF :D
marty.jackson
00giovedì 22 luglio 2010 12:41
marti.. sono in un mare di lacrime, ho pianto dall' inizio fino alla fine [SM=x47964]
è inutile dire che anche a me come alle altre sarebbe piaciuto un happy end, ma avevo già intuito che non sarebbe stato così.
a questo punto nono posso fare altro che ringraziarti per tutte le emozioni che mi hai trasmesso, sei speciale, ti voglio bene! [SM=x47938]
dirtydiana66
00giovedì 22 luglio 2010 13:08
grazie ti qsta storia bellissma anche se il finale non lo era ,una delle mie preferite, ne sentirò la mancanza, grazie grazie....
huhu91
00giovedì 22 luglio 2010 14:06
[SM=x47964] [SM=x47932] non me l'aspettavo...

adesso posso commentare...dunque vediamo un pò, cara marti innanzitutto mi dispiace che sia terminata la tua meravigliosa FF, volevamo tutte un happy end ma anche se non lo è stato, non mi ha delusa affatto anzi...
il dolore, la sofferenza e anche la paura di Eva in quegli ultimi giorni sembrava così reali da far salire le lacrime agli occhi. E l'immagine di Michael con la fronte pogiata sul vetro della finestra, in lacrime...semplicemente straziante! ma almeno credo che dopo tutta la sofferenza il loro amore sia rimasto intatto, giusto? che in fondo Eva sarà sempre una parte del suo cuore...
[SM=g27821] mi è piaciuto molto, l'epilogo soprattutto.
marti bravissima, hai ragione si nota la differenza tra gli ultimi e i primi capitoli, perciò non ti fermare proprio ora, spero di poter intraprendere a breve un altro "viaggio" con te al timone [SM=x47979]

[SM=x47932] [SM=x47938]
ChiccaMJ
00giovedì 22 luglio 2010 18:21
marti ho pianto come una bambina....non avrei mai pensato di poter avere questa reazione...ma è successo e se ripenso agli ultimi due capitoli mi prende ancora un magone assurdo.
Sei stata bravissima, sembrava tutto così reale...
Non ho mai commentato tanto la tua storia ma l'ho sempre seguita dall'inizio e ti ringrazio di tutto...sei stata fantastica!

Un bacione!
(martiii)
00venerdì 23 luglio 2010 00:04
Re:
BEAT IT 81, 21/07/2010 23.54:

Piccola Peste, lo sapevo che me l'avresti combinata e sono qui in un mare di lacrime e singhiozzi, che vedo a fatica la tastiera, ma x forza doveva finire così? Fa così male, davvero, fa malissimo la morte di Eva, è ingiusta, loro dovevano essere felici......Sei stata grandiosa Tesoro, davvero, mi hai fatto provare mille emozioni e mi hai davvero distrutta con questo finale, il sogno di Mike appogiato sul ponticello sa tanto di immagine del futuro, il loro incontro nell'aldilà quel maledetto giorno di Giugno di un anno fa......grazie grazie di tutto Marti, davvero, spero solo che la tua prossima Ff finisca meglio, xè nn so se reggerò ad un altro dolore simile......Ti voglio bene. Sara




Sì Sara, per forza, l'ho voluto io. Era deciso sin da subito, poi volevo un finale che fino agli ultimi capitoli nessuno se lo aspetta e forse ci sono riuscita. Mi piacciono le cose tragiche, l'avevo detto, ma è un happy end questo, basta saperlo cogliere.
Comunque grazie a te Sara [SM=g27823]. Magari ti ha deluso, però dovevo finirla così, mi dispiace [SM=g27817]
Già pensi alla prossima FF? Fai bene perchè già da un pezzo l'ho iniziata ahahah. Scriverò un po' di capitoli per darle forma e tutto poi la posto. E' nata e già so come finirà e tutto lo svolgimento dei fatti [SM=x47979] [SM=x47979]. Gli happy end non sono per me [SM=x47983]!
Ti voglio bene [SM=x47938]



____________________



Anto (girl on the line), 22/07/2010 0.20:

Rimandare il commento non servirà a nulla credo...Tanto vale farlo adesso [SM=g27819]
Beh,iniziamo allora...Sarei una bugiarda se ti dicessi che sono rimasta felice dal finale...Tutte noi sogniamo gli happy end quando si tratta della vita di Michael,e questo purtroppo non lo è stato.Ma la tua abilità e la tua bravura,come al solito,sono riuscite a trasformare anche un finale triste in una moltitudine di emozioni,che mi hanno fatto provare la pelle d'oca per tutta la durata del capitolo.Ho pianto dall'inizio alla fine,dapprima più timidamente e poi man mano le mie lacrime sono state accompagnate da singhiozzi..
Il tuo modo di raccontare mi è piaciuto tantissimo,la delicatezza che hai usato,l'amore disperato dei protagonisti,la speranza che era sempre viva nei loro cuori,le paure che li attanagliavano..E' stato tutto così reale...Peccato che Michael non fosse accanto a lei fisicamente in quel triste momento...
La lettera che Eva ha scritto per Michael è qualcosa di unico,l'ho riletta molte volte,e mi è entrata dentro...

E poi l'epilogo...Oh mamma...Ecco le lacrime che scendono di nuovo...E' stato come respirare una boccata d'ossigeno...
Non riesco a trovare le parole,mi devi credere...
So solo che tu sei magnifica e che questa è una delle fan fiction più belle che io abbia mai letto.
Appena riparerò la mia stampante provvederò subito a stamparla,così potrò leggerla tutte le volte che vorrò..

Un abbraccio sincero alla mia piccola grande scrittrice [SM=x47938]
Antonietta


P.S:Sotto casa tua ci verrei ancora,ma stavolta per stringerti la mano!! [SM=x47938]



Anto lo sai vero che così mi fai commuovere ? [SM=g27821]
Grazie infinite per tutto questo percorso in cui mi hai accompagnato con i tuoi commenti e mi hai spronato a continuare. Sono lusingata dal fatto che la stamperai e che ti stia a cuore la storia di Michael e Eva. Mi emoziona leggere le tue parole perchè almeno a te l'amore e la passione che ci ho messo per scrivere di loro a qualcuno è arrivata e mi fa piacere, mi fa sentire realizzata in minima parte.
E insomma niente Anto, ti ringrazio ancora. Un abbraccio e ti voglio bene [SM=x47938]


____________________



manu 62, 22/07/2010 6.29:

...inizio la mia giornata piangendo dopo aver letto la fine di questa meravigliosa storia che ho adorato fin dal primo capitolo...inutile dirti che non volevo che finisse cosi'...me la rileggero'...perchè ho gia' nostalgia di Michael e Eva...magari tralasciando l'ultimo capitolo...la sofferenza di Michael è per me difficile da sopportare...persino nelle fanfiction!Grazie per questa storia bellissima!Sei incredibilmente brava.Un abbraccio.



Manu mi dispiace averti fatto soffrire, non volevo. Mi dispiace per averti fatto iniziare la giornata piangendo.. Spero soltanto ti sia emozionata e che tu abbia colto quel lato di finale felice in una triste conclusione. Il loro amore ha trionfato anche sulla morte [SM=g27823]
Un abbraccio e grazie ancora [SM=x47938]


____________________



michaelina96@, 22/07/2010 10.25:

sono in una marea di lacrime,che tristezza,non ci posso pensare [SM=x47964] che dolore che ha dovuto sopportare Eva e ad ogni loro lacrima stavo ancora più male e piangevo,piango ancora tantissimo,ma non poteva finire con Michael e Eva che avevano un bellissimo bambino? [SM=g27813] [SM=x47964]
non so cos'altro dire,questo finale mi ha scossa parecchio,ma è stato bellissimo leggerlo ho iniziato a piangere dalle parole del dottore"Eva,lei ha un tumore al cervello"fino alla fine e ancora ora piango! poi Michael che soffre è sempre un qualcosa che mi lacera e mi fa star male! [SM=x47964]
volevo solo dirti Grazie,perchè leggere questa storia è stata un'avventura bellissima,piena di emozioni,di gioia,di rabbia e adesso di tristezza,ma è stata comunque una meravigliosa avventura.Porterò sempre nel cuore questa FF e porterò sempre nel cuore i due protagonisti innamorati che mi mancheranno da morire [SM=x47964]
Grazie ancora tanto tanto e spero ci delizierai con un'altra,nuova,meravigliosa storia!
[SM=x47938] [SM=x47964]



Michaelina io invece mi rattristo alle tue parole e non lo nascondo. Mi dispiace averti scosso o turbato con questo finale, spero solo sia tutto ok. [SM=g27819]
Ti ringrazio per tutto, per i tuoi commenti sempre presenti e le tue bellissime parole di adesso, grazie a te non a me [SM=g27823] . Riguardo ad un'altra storia, bè.. Work in progress [SM=g27828]
Un abbraccio! [SM=x47938]


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DangerousLucy, 22/07/2010 10.42:

Marti..non ho parole!!! doloroso e dolce allo stesso tempo...tu scrivi poesia pura...anche se questo finale fa male è diuna strugente bellezza...grazie per tutte le emozioni che hai saputo regalarci...grazie per averci fatto vedere quanto può essere importante un attimo...ogni istante della vita è prezioso...e tu hai saputo coglierlo in pieno...mia piccola anima sensibile!!!!

grazie

Lu



E tu Lucy hai inteso in pieno quello che volevo trasmettere con questo finale. Apparentemente può sembrare una morte, ma c'è di più. Come ho detto volevo parlare di quell'amore unico, che resiste a tutto, anche alle barriere più potenti. Quell'amore che resta che ti marchia a vita e ti resta sulla pelle per sempre. Quell'amore che ancora dopo tredici anni dalla scomparsa di Eva Michael prova ancora più fortemente nel petto. Volevo far capire quanto ingiusta è la vita, che bisogna apprezzarla e non buttarla all'aria con l'euforia di una sera dove si è alzato troppo il gomito.La vita è un dono di Dio e bisogna saperlo ricevere e farne buon uso, non va sprecato perchè ci sono persone che muoiono per atroci malattie e lottano giorno per giorno per vivere anche solo un minuto in più, mentre fuori dalla porta, la notte accoglie persone che buttano all'aria quel magnifico dono per delle scemenze come droghe o alcool.
Grazie di cuore Lucy, davvero, per le tue stupende parole. Un abbraccio grande [SM=x47938]

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tinafanMJJ, 22/07/2010 12.27:

Ciao Marti , sono davvero senza parole.. Come può una semplice storia farmi provare tutto questo?? Un turbine di emozioni, sono letteralmente commossa! [SM=x47964]
E' stato davvero straziante leggere della morte di Eva. Come tutti mi aspettavo un happy End, ma sapevo che non sarebbe accaduto!
Mi mancheranno tantissime le gioie, i dolori, le risate, i dolci momenti di Eva e Michael...Sono stati quasi compagni della mia estate!
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Nell'angolo dell'autrice lasci a tutti noi un ringraziamento; ma non devi assolutamente...Siamo noi che dobbiamo ringraziare te per le emozioni che ci hai fatto vivere...GRAZIE DAVVERO DI CUORE. Un bacio Ti voglio bene Tina.

PS: Speriamo che arrivi preso la seconda FF :D




Ohh Tina, [SM=g27819] sei dolcissima! E mi sento lusingata da tutte questi complimenti. Sono contenta perchè dalle tue parole sono riuscita a capire che qualcosa vi è arrivato, che sono riuscita nell'intento di far emozionare i miei lettori e sono soddisfatta perchè non credevo di esserne capace.
Come sai all'altra FF ci si sta lavorando, piano piano [SM=g27828] ..
Un abbraccio enorme, e grazie grazie grazie Tìì. Ti voglio bene [SM=x47938]



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marty.jackson, 22/07/2010 12.41:

marti.. sono in un mare di lacrime, ho pianto dall' inizio fino alla fine [SM=x47964]
è inutile dire che anche a me come alle altre sarebbe piaciuto un happy end, ma avevo già intuito che non sarebbe stato così.
a questo punto nono posso fare altro che ringraziarti per tutte le emozioni che mi hai trasmesso, sei speciale, ti voglio bene! [SM=x47938]



Marty io ringrazio te invece perchè mi hai sempre convinto a continuare con i tuoi commenti e giunti alla fine e leggendo le tue parole sono felice perchè ti ho trasmesso qualcosa. E' stato un happy end anche questo, basta saperlo cogliere [SM=g27823] .
Ti voglio benissimo Martinù [SM=x47938]

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dirtydiana66, 22/07/2010 13.08:

grazie ti qsta storia bellissma anche se il finale non lo era ,una delle mie preferite, ne sentirò la mancanza, grazie grazie....



Grazie a te Dirty, [SM=g27817] . Mi dispiace per il finale se ti ha fatto soffrire, ma sono lusingata dal fatto che sia tra le tue storie preferite. Un abbraccio!


____________________



huhu91, 22/07/2010 14.06:

[SM=x47964] [SM=x47932] non me l'aspettavo...

adesso posso commentare...dunque vediamo un pò, cara marti innanzitutto mi dispiace che sia terminata la tua meravigliosa FF, volevamo tutte un happy end ma anche se non lo è stato, non mi ha delusa affatto anzi...
il dolore, la sofferenza e anche la paura di Eva in quegli ultimi giorni sembrava così reali da far salire le lacrime agli occhi. E l'immagine di Michael con la fronte pogiata sul vetro della finestra, in lacrime...semplicemente straziante! ma almeno credo che dopo tutta la sofferenza il loro amore sia rimasto intatto, giusto? che in fondo Eva sarà sempre una parte del suo cuore...
[SM=g27821] mi è piaciuto molto, l'epilogo soprattutto.
marti bravissima, hai ragione si nota la differenza tra gli ultimi e i primi capitoli, perciò non ti fermare proprio ora, spero di poter intraprendere a breve un altro "viaggio" con te al timone [SM=x47979]

[SM=x47932] [SM=x47938]



Enricaa! Non te lo aspettavi è? L'ho fatto anche per questo, un finale diverso e che pochi si aspettano, ma comunque un finale felice e lo si capisce leggendo tra le righe. E voglio risponderti alla frase che ho evidenziato. E' proprio in quello che consiste la parte felice del finale, cioè che il loro amore è continuato, non si è affievolito o non è sfumato, ma si è addirittura rafforzato.
Infine ti ringrazio per tuttoo anche te Enrica perchè queste tue belle parole mi fanno contentissima [SM=g27823] . E per quanto riguarda un altro viaggio ci sto lavorando, tu prenota i biglietti e assicurati i posti a bordo èè [SM=g27823]
Un abbraccio! [SM=x47938]


__________________________



ChiccaMJ, 22/07/2010 18.21:

marti ho pianto come una bambina....non avrei mai pensato di poter avere questa reazione...ma è successo e se ripenso agli ultimi due capitoli mi prende ancora un magone assurdo.
Sei stata bravissima, sembrava tutto così reale...
Non ho mai commentato tanto la tua storia ma l'ho sempre seguita dall'inizio e ti ringrazio di tutto...sei stata fantastica!

Un bacione!



Chicca non importa se non hai commentato sempre, l'importante che c'eri e sei arrivata anche te qui fino in fondo con tutte le altre [SM=g27823]. Non credevo nemmeno io potesse fare questo effetto su di voi, e sono contenta perchè le mie emozioni che cercavo di scrivere vi sono arrivate. Grazie davvero!

P.S. Sei tu da bambina nella foto? E' bellissima [SM=g27823]

Un abbraccio forteee [SM=x47938]
huhu91
00venerdì 23 luglio 2010 08:13
[SM=g27811] fai conto che ho già prenotato!!

[SM=x47938] [SM=x47938]
ChiccaMJ
00venerdì 23 luglio 2010 09:27
Re: Re:
(martiii), 23/07/2010 0.04:



Chicca non importa se non hai commentato sempre, l'importante che c'eri e sei arrivata anche te qui fino in fondo con tutte le altre [SM=g27823]. Non credevo nemmeno io potesse fare questo effetto su di voi, e sono contenta perchè le mie emozioni che cercavo di scrivere vi sono arrivate. Grazie davvero!

P.S. Sei tu da bambina nella foto? E' bellissima [SM=g27823]

Un abbraccio forteee [SM=x47938]



Si si sono io da piccolina [SM=g27821] grazie così mi fai imbarazzare [SM=x47984]

Comunque, mi prenoto anch'io per la prossima!!! e cercherò di commentare più spesso!

Un bacioneeeee [SM=g27838]


yogijackson
00venerdì 23 luglio 2010 15:37
[SM=x47964] [SM=x47964] stupenda come sempre ho duvuto leggerla in parti perchè non riuscivo a continuare oggi l'ho finita di leggere e non ho altre parole per dirti quanto è bella la tua FF [SM=x47964] [SM=x47964]
michaelina96@
00venerdì 23 luglio 2010 17:28
Re: Re:
(martiii), 23/07/2010 0.04:





Michaelina io invece mi rattristo alle tue parole e non lo nascondo. Mi dispiace averti scosso o turbato con questo finale, spero solo sia tutto ok. [SM=g27819]
Ti ringrazio per tutto, per i tuoi commenti sempre presenti e le tue bellissime parole di adesso, grazie a te non a me [SM=g27823] . Riguardo ad un'altra storia, bè.. Work in progress [SM=g27828]
Un abbraccio! [SM=x47938]


____________________



nooooooooo mi dispiace scusami,scusami se ti ho fatta rattristare,non era mia intenzione [SM=g27819] perdonooooooooo [SM=x47963] se sono stata male per il finale è perchè la storia mi ha presa tantissimo,non ti preoccupare Happy end o no,è una storia meravigliosa e mi ha presa fino alla fine!!
ti ringrazio ancora tantissimo [SM=x47938]
ps:allora non vedo l'ora di leggere il prossimo lavoro [SM=g27828] [SM=x47938]
(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 20:53
Re: Re: Re:
ChiccaMJ, 23/07/2010 9.27:



Si si sono io da piccolina [SM=g27821] grazie così mi fai imbarazzare [SM=x47984]

Comunque, mi prenoto anch'io per la prossima!!! e cercherò di commentare più spesso!

Un bacioneeeee [SM=g27838]






Maaa non ti devi imbarazzare *-* Sei proprio bellissima [SM=g27823] [SM=g27823]
Allora alla prossima [SM=x47979]
[SM=x47938]
(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 20:54
Re:
yogijackson, 23/07/2010 15.37:

[SM=x47964] [SM=x47964] stupenda come sempre ho duvuto leggerla in parti perchè non riuscivo a continuare oggi l'ho finita di leggere e non ho altre parole per dirti quanto è bella la tua FF [SM=x47964] [SM=x47964]




Uhhh sei dolcissima Yogi [SM=g27819]
Mi dispiace se ti ha fatto piangere tanto, spero che ora tu stia bene. Grazie del commento [SM=x47938]

(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 20:55
Re: Re: Re:
michaelina96@, 23/07/2010 17.28:

(martiii), 23/07/2010 0.04:





Michaelina io invece mi rattristo alle tue parole e non lo nascondo. Mi dispiace averti scosso o turbato con questo finale, spero solo sia tutto ok. [SM=g27819]
Ti ringrazio per tutto, per i tuoi commenti sempre presenti e le tue bellissime parole di adesso, grazie a te non a me [SM=g27823] . Riguardo ad un'altra storia, bè.. Work in progress [SM=g27828]
Un abbraccio! [SM=x47938]


____________________



nooooooooo mi dispiace scusami,scusami se ti ho fatta rattristare,non era mia intenzione [SM=g27819] perdonooooooooo [SM=x47963] se sono stata male per il finale è perchè la storia mi ha presa tantissimo,non ti preoccupare Happy end o no,è una storia meravigliosa e mi ha presa fino alla fine!!
ti ringrazio ancora tantissimo [SM=x47938]
ps:allora non vedo l'ora di leggere il prossimo lavoro [SM=g27828] [SM=x47938]




Michaelinaaaa [SM=x47979] [SM=x47979] per questa volta ti perdono dai [SM=g27829] [SM=g27829]
Alla prossima FanFiiiiction [SM=x47938]
ChiccaMJ
00sabato 24 luglio 2010 20:56
Re: Re: Re: Re:
(martiii), 24/07/2010 20.53:




Maaa non ti devi imbarazzare *-* Sei proprio bellissima [SM=g27823] [SM=g27823]
Allora alla prossima [SM=x47979]
[SM=x47938]



Con vero piacere! sono in trepida attesa! [SM=x47979]


Comunque marti la tua firma.... [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] non faccio altro che fissarla!

[SM=x47946]
(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 20:57
Re: Re: Re: Re: Re:
ChiccaMJ, 24/07/2010 20.56:



Con vero piacere! sono in trepida attesa! [SM=x47979]


Comunque marti la tua firma.... [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] [SM=x47962] non faccio altro che fissarla!

[SM=x47946]




Ahahahah, non sei l'unica [SM=x47918] [SM=x47918]
Quando si mordicchia il labbro.. MioDio.. [SM=x47918] [SM=x47918]
ChiccaMJ
00sabato 24 luglio 2010 21:01
Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(martiii), 24/07/2010 20.57:




Ahahahah, non sei l'unica [SM=x47918] [SM=x47918]
Quando si mordicchia il labbro.. MioDio.. [SM=x47918] [SM=x47918]




Ecco, hai inteso perfettamente! [SM=x47979]

Il mordicchiamento ti stordisce e il sorriso ti stende completamente!

(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 21:07
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ChiccaMJ, 24/07/2010 21.01:




Ecco, hai inteso perfettamente! [SM=x47979]

Il mordicchiamento ti stordisce e il sorriso ti stende completamente!





Ma vogliamo parlare del modo in cui batte le ciglia qui sotto??
Mi stende [SM=x47918] [SM=x47918]
ChiccaMJ
00sabato 24 luglio 2010 21:12
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(martiii), 24/07/2010 21.07:




Ma vogliamo parlare del modo in cui batte le ciglia qui sotto??
Mi stende [SM=x47918] [SM=x47918]




è vero è vero [SM=x47979]


sto per svenireeeeeee [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918]
(martiii)
00sabato 24 luglio 2010 21:14
Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
ChiccaMJ, 24/07/2010 21.12:




è vero è vero [SM=x47979]


sto per svenireeeeeee [SM=x47918] [SM=x47918] [SM=x47918]




Anche ioo [SM=x47979]
E se continuiamo ti direi che perfino che il lobo dell'orecchio è irresistibile [SM=x47983]
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