lallamj
00lunedì 3 maggio 2010 22:11
oh, finalmente posto il cappy!!!!
CAPITOLO 10
I just can' t stop loving you...
(Parte 2)
-Però ora devoispiegarmi come hai fatto a cambiare idea in così poco tempo... Anche perchè ieri non ci ho capito granchè...
-Credimi Vale, ho fatto la scelta giusta...
-Io non credo Maria... Ma perchè? Cosa ti ha fatto?
-Non mi ha fatto nulla... Casomai sono io che ho fatto qualcosa a lui... Senti, non devi essere triste... Questa è la soluzione migliore per tutti quanti...
-Ma io non sono triste Marì! Io ho paura che tu sia triste, il che è diverso!
-E perchè dovrei essere triste, scusa?
-Perchè Luca non è il tuo vero amore!
-Ma io amo Luca!
-No, non hai capito... Non metto in dubbio che tu lo ami, ma devi anche calcolare che da circa un mese nella tua vita c' è una persona in più... Facciamo un gioco, chi butti dalla torre, Luca o Michael?
-Non sono in vena di giochi Valeria... Tra meno di 2 ore devo sposarmi e non ho proprio tempo da perdere!
-Non è tempo perso...
-Senti, le cose sono già complicate così come sono. Ti ci vuoi metter anche tu?
-Cambi disorso? Stai cercando di fregare tua cugina? Ti ho fatto una domanda a cui non mi hai risposto... Luca o Michael?
-Lo sai qual' è il problema? C' è che il mio sogno è quello di farmi una famiglia, di avere bambini, di sposarmi... E a dir la verità penso sia il sogno di ogni ragazza... Purtroppo, con Michael questo mio sogno non potrà mai realizzarsi Vale... Lui è Michael Jackson, la pop star più famosa al mondo... Non stiamo parlando di un pinco pallino qualunque, non stiamo parlando di Luca... Stiamo parlando di Michael Jackson... Ho scelto la strada meno ostacolata Vale...
-Ok Maria, hai scelto la strada meno ostacolata... Ma dove ti porterà? E cosa più importante... Ti piace questa strada?
Erano le 9.42. Io e Valeria eravamo in bagno. Mi stava facendo un' acconciatura stupenda, piena di boccoli. Io indossavo già l' abito da sposa. Tutto era pronto. La casa era piena di persone, parenti che non vedevo da una vita, tutti invitati alla cerimonia da mia madre.
Io ero sempre più sicura della mia decisione, non vedevo l' ora di pronunciare quel "Si" che aspettavo da tanto... Non vedevo l' ora di essere la moglie di Luca... A dirla proprio tutta, non vedevo l' ora di essere moglie. Avevo una voglia pazzesca di creare una mia famiglia, di stare accanto all' uomo che amavo, di avere tanti bei bambini e chissà, anche di adottarne uno forse.
Intano passavano i minuti. Quando Finalmente mi dissero "Maria, c' è la macchina fuori", collassai. Era finalmente arrivato il mio momento. Non vi dico nemmeno come passai i singoli secondi in macchina... Ero nervosissima e agitatissima. Poi, quando l' autista iniziò a suonare il clacson... Bè, avete capito insomma...
Finalmente arrivammo in chiesa. Ad aspettarmi c' era Luca... Era semplicemente fantastico. Scesi dall' auto e lui mi prese sotto braccio. I miei genitori erano fieri di me. Un altro motivo in più per sposarmi.
La cerimonia fu lunga, io non riuscivo a stare seduta. Ero così emozionata, era una cosa che non potevo permettermi.
Senza accorgermene, anche perchè la messa non la stavo proprio seguendo, il prete iniziò con la parte più interessante.
-Luca, vuoi prendere la qui presente Maria come tua sposa...- Ecc. ecc... A prete 'na mossa!
-Si, lo voglio.- Disse Luca. Oddio, era ora, non ce la facevo più!
-Maria, vuoi prendere il qui presente Luca come tuo sposo...- Sempre ecc. ecc...
-SSSSS...- Lo giuro, stavo pre dirlo, quando mi bloccai. Era un matrimonio all' aperto, e visto che la gente è egoista e pensa solo a se stessa, naturalmente quando passano con la macchina devono avere lo sterio a palla, mi pare logico no? Che gliene frega a loro dei matrimoni? Vi chiederete, bè, ti vai a fermare perchè senti la musica provenire da un' auto di passaggio? Il problema è che non era una semplice "Musica"... Non era una semplice "Canzone"... Il problema è che io feci di tutto quella mattina per non ricordare Michael, e poi mi vanno a mettere... I just can' t stop loving you! Lo hanno fatto apposta! Coincidenza? O segno del destino? Fatto sta che io non ho resistito, non ho resistito più che altro a pensare nuovamente Michael... Perchè poi, alla fine, ma chi voglio fregare? Io amavo lui... IO AMO LUI!
-No!- A quella mia breve affermazione si bloccarono tutti. Io che guardavo Valeria, Valeria che guardava me... Non potevo sposarmi con Luca... Aveva ragione mia cugina, avevo scelto la strada più semplice, ma questa era una strada che non mi piaceva!
-Cosa?- Disse Luca.
-Io non posso sposarti...- Risposi. Scesi "dall' altare", ed entrai nella chiesa in lacrime.
-Maria, Maria aspetta!- Mia cugina mi chiamava da lontano. Io mi accasciai a terra.
-Che cosa ho fatto Vale... Non ci posso credere è finita...
-Non è finita, questo è solo l' inizio Maria!
Solo l' inizio... L' inizio di un' avventura, l' inizio dell' amore...
-Si va a Mosca Vale... Shamone dai!
Mi alzai, e con tanta di quella forza uscii di fuori, mi levai il velo e andai diritta verso la macchina.
-Maria, ma cosa hai combinato? Dove vai?- Mi urlava mio padre. Io non gli risposi, non volevo spiegargli nulla. Entrai con Valeria e Matteo nell' auto che ci portò a Fiumicino e, arrivati li, prendemmo il primo volo per Mosca.
Ero super agitata, forse avevo fatto un' enorme cavolata... o forse no? Eppure tremavo, mia cugiva piangeva e Matteo che ci guardava incuriosito...
-Che anzia!- Dissi io.
-Andrà tutto bene Marì...
-E se lui non mi vuole? Potrei anche essermi immaginata tutto, aver corso troppo con la fantasia!- E certo, dopo tutto quello che mi aveva detto la sera prima, io da brava fessa ancora mi preoccupavo!
-No Maria, no... Sono sicura che lui per te qualcosa prova.
-Speriamo...
Con le mie congetture mentali il tempo passava molto veloce, quindi (dopo un caos assurdo all' aereoporto che ci fece perdere due ore), mettemmo finalmente piede a Mosca. Naturalmente io ero ancora vestita con rigoroso abito da sposa, non c' era tempo per cambiarmi, mi ero promessa che avrei visto Michael prima dell' inizio del concerto.
Andammo subito allo stadio. Nessuno voleva farci entrare, non avevamo biglietti e ci avevano di sicuro scambiati per pazzi, ma per fortuna passò davanti a me una mia conoscenza..
-Mark, Mark!!!!!
Lui si girò immediatamente, non aveva capito all' inizio chi fossi. Si avvicinò e iniziò a farmi mille domande.
-Che cosa ci fa qui?- Mi chiese.
-E' tardi, non c' è tempo per le spiegazioni. Devo assolutamente vedere Michael!
-Ok, allora mi faccia vedere il biglietto.
-Non ce l' ho!
-Mi dispiace Signorina Maria, ma senza biglietto non può passare.
-Perchè? Non me ne frega nulla del concerto, io devo vedere Michael!
-Non posso lasciarla passare, mi dispiace.
Si girò, irremovibile come sempre. Mi aveva spezzato il cuore ma no, non potevo arrendermi. Dovevo essere forte, non potevo fermarmi al primo ostacolo.
-Ti prego Mark, fammi passare. Se il problema sono i biglietti, gli dirò solo una cosa e poi me ne tornerò in Italia, te lo prometto... Ma fammi parlare con lui...
Lui mi guardò, non riusciva a proferir parola.
-Ti prego Mark, ti scongiuro...
-Ok, vieni con me.
Finalmente si decise! Io, felice come una Pasqua, presi Valeria e Matteo, trascinandoli con forza.
Mark mi portò dietro le quinte.
Centinaia di persone si muovevano senza fermarsi. C' era molto movimento specialmente da una parte, proprio vicino all' entrata sul palco. Mi avvicinai incuriosita quando, ad un tratto, lo vidi. Lui, l' uomo che mi aveva salvato la vita. Lui, l' uomo che con un solo sorriso sapeva scogliermi. Lui, l' uomo che volevo accanto per il resto della miei giorni.
-Michael, Michael!- Lo chiamai, avrei voluto tanto abbracciarlo.
C' era una confusione tremenda, io continuavo a chamarlo ma lui non riusciva a sentirmi, fino a quando si girò, probabilmente per sbaglio, chi lo sa... Ma si girò...
-Maria!
-Michael!
E mentre lui, perplesso, mi guardava, lo staff lo incitava a salire sul palco.
-Signor Jackson, siamo in ritardo, deve iniziare!- Le fece un ragazzo.
-No, aspetta un secondo, devo andare da quella ragazza!
-Non può Signore, è troppo tardi, non c' è tempo!
Lo vedevo mentre discuteva, lo vedevo con le lacrime agli occhi. Dovevo dirgli come stavano le cose, e dovevo farlo prima dell' inizio del concerto.
Lo stavano spingendo a forza sul palco, lui non voleva.
-Lasciatemi! Qui decido io, o mi fate andare da quella ragazza, o vi licenzio tutti quanti!- Quella sua frase mi lasciò di stucco! Stava facendo tutto questo per me!
Improvvisamente lo staff si allontanò da lui e lo fece passare.
Me lo trovai davanti, non sapevo che dirgli, come comportarmi.
-Michael...- Fu la prima parola che mi uscii, la più spontanea sicuramente. -Ti amo...-
I suoi occhi si illuminarono, si riempirono di gioia. Nemmeno il tempo di respirare che me lo ritrovai "appiccicato", uno dei più bei abbracci mai ricevuti.
Quel concerto fu indimenticabile... Michael fu indimenticabile.
La prima cosa che feci, fu quella di dire a Valeria e Matteo di tornare a casa. Dopo tanti abbracci e pianti vari, li pregai li non dire niente a nessuno. Avrei trovato io il modo di annunciare la cosa ai miei parenti.
Il concerto era finito già da un bel pezzo, quindi uscii dallo stadio. C' era una luna piena, di un colore giallo-oro.
Dopo circa 10 minuti, finalmente Michael arrivò, con una bellissima rosa rossa tra le mani. Io inizia a piangere, lui mi consolò asciugandomi le lacrime con quelle mani così soffici e profumate. E fu quello il momento in cui alzammo tutti e due lo sguardo, i nostri occhi erano incollati. Secondo dopo secondo ci trovavamo sempre più vicini, fino a quando, finalmente, quel baciò che da tanto tempo aspettavo, scattò.
A Mosca quel giorno si respirava magia. Ma io non c' entravo nulla, no... Era tutto merito di Michael...
Potrei buttarmi in nuove avventure
Ma non riesco a uscire
Tu dammi un segno
Che possa liberarmi un po'
Vorrei non trovarti sai
In tutte le cose che non mi dai
Vorrei soffermarmi un po
Su ciò che riguarda noi
Sono sola in una stanza
Con una speranza
Riguarda noi...