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Berlusconi rinviato a giudizio con rito immediato

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2012 18:55
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21/01/2011 18:25
 
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Ascolti, 6 milioni e mezzo per Annozero sul caso Ruby


In 6.557.000 hanno visto ieri sera su Raidue la puntata di "Annozero", dedicata al caso Ruby. Il programma di Michele Santoro ha ottenuto uno share del 24,63%.


www.repubblica.it/politica/2011/01/21/dirette/ruby_inchiesta-11483907/?re...

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21/01/2011 18:28
 
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Re: Re: Re: Re: Re: Re:
Keep the faith, 21/01/2011 17.52:




Guarda che io sono d'accordo con te, ma mi mettevo nei panni di una giovane 25enne, che fa quel che fa.......

i valori che tu citi sono fondamentali anche per me, pensa che io potrei prostituirmi intellettualmente e guadagnare una barca di soldi ma non lo faccio quindi figurati....

ho fatto per un attimo l'avvocato del diavolo tutto qui




C'hai ragione!......infatti c'è pieno di quel tipo di donzelle in circolazione.......mi pare più che evidente!

Comunque ho notato che state analizzando a fondo la questione (ahaha!!)
[Modificato da badgirl. 21/01/2011 18:59]
21/01/2011 23:47
 
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21/01/2011 23:48
 
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Che brutto [SM=x47983]
22/01/2011 00:23
 
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Re:
angelico, 21/01/2011 23.47:




Inutile che fai lo spiritoso, SB nudo e' cosi',e' tutta invidia la tua,Popeye!E' per il suo fantastico corpo spesso che accorrono tutte quelle signorine!! [SM=x47979]
22/01/2011 00:27
 
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Re: Re:
rossijack, 22/01/2011 0.23:



Inutile che fai lo spiritoso, SB nudo e' cosi',e' tutta invidia la tua,Popeye!E' per il suo fantastico corpo spesso che accorrono tutte quelle signorine!! [SM=x47979]




vorrei una foto piu recente di suilvio....

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22/01/2011 17:47
 
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Cetto Laqualunque a confronto è un moderato....



22/01/2011 20:41
 
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sono a dir poco inorridito da questo periodo storico, da quest'Italia sempre più in coma, da un popolo inerte come non mai.
Da un premier che ha il comando di tutto il paese e si arroga il diritto di scagliarsi contro i giudici, scaraventando tutto ciò che è giustizia dalla finestra. Sto perdendo le speranze di vedere le cose cambiare. Son troppo triste e angosciato, tanto da domandarmi se non è caso di andarsene da questo schifo.

[SM=g27813]
22/01/2011 20:41
 
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Stress Bunga Bunga, il premier
saltò il funerale dell’alpino Berlusconi ieri non è andato al funerale di Luca Sanna, il militare ucciso in Afghanistan. Così come il 20 settembre scorso mandò Letta alle esequie del paracadutista Alessandro Romani: la sera prima a villa San Martino erano attese 24 ragazze. L'ira dei militari: scandaloso La storia si ripete. Il premier non può andare ai funerali dei caduti in Afghanistan perché prigioniero del ciclone bunga bunga. È successo ieri per Luca Sanna, 33 anni, l’alpino caduto a Bala Murghab: davanti alla sua bara avvolta nel tricolore non c’era Silvio Berlusconi, impegnato in un summit di governo per scongiurare eventuali effetti nefasti del Ruby-gate.

Un’assenza che s’è fatta notare. Ma il guaio vero è che anche il 19 settembre scorso, quando a Ciampino atterrò la salma di Alessandro Romani, 36 anni, paracadutista della Folgore morto in uno scontro a fuoco coi talebani, non c’era il presidente del Consiglio ad attenderlo. In quelle ore si stava organizzando una bella serata, Nicole Minetti “briffava” l’amica plurilaureata sulla cena ormai imminente e prometteva a Silvio Berlusconi che avrebbe avuto filo da torcere proprio dalla new entry.

Le date coincidono perfettamente secondo Tommaso Cerno ed Emiliano Fittipaldi de L’espresso. Incrociando il calendario delle intercettazioni telefoniche ordinate dalla procura milanese con l’agenda del premier, hanno notato questa stranezza. Il 19 settembre 2010, nelle prime ore del pomeriggio, diverse autorità si ritrovano nell’aeroporto cittadino per accogliere il feretro di Romani: ci sono La Russa, Alemanno e Polverini, ma il premier no. Per quella sera, secondo la ricostruzione dei magistrati, è prevista una grande festa ad Arcore, 24 ragazze, baldoria fino alle due di notte.

Il giorno dopo ci sono a Roma i funerali solenni del tenente Romani. In prima fila Giorgio Napolitano, il presidente del Senato Schifani e quello della Camera Fini, diversi ministri, il fido Gianni Letta, ma ancora nessuna traccia del premier. Che, sempre secondo tabulati e ricostruzioni, non si muove dalla villa perché ha un nuovo stressante impegno in serata, una cena con gli imprenditori della moda, come Santo Versace, e qualche simpatica ragazza, come Roberta Bonasia, la famosa Miss Torino. Anche stavolta si fa molto tardi, le 4 passate, ma in tutta la giornata non c’è neanche il tempo per una dichiarazione stampa in memoria del militare (l’unica scovata in archivio risale al 17 settembre).

Insomma 20 settembre 2010, 21 gennaio 2011: il premier manca ai funerali dei nostri caduti e di mezzo c’è sempre una cena, una festa, ragazze che si divertono. “È un’offesa ignobile a tutti i caduti, alle loro famiglie e a coloro che rischiano la vita per il nostro Paese” ha detto il portavoce dell’Idv, Leoluca Orlando. “Finalmente ve ne siete accorti – aggiunge Gianfranco Paglia, maggiore dei parà e medaglia d’oro al valor militare, ora deputato Fli -. Certo occorre verificare se le informazioni siano corrette, ma è forte il sentimento di amarezza di fronte a questa vicenda. Qualcuno penserà a parole dettate dalla politica, ma posso garantire che il mio dispiacere è condiviso da tanti amici in divisa”.

Insomma la doppia assenza di Berlusconi ai funerali dei militari non è passata inosservata? “Ho ricevuto molte telefonate, e tutti dicono le stesse parole: occorre rispetto per chi ha dato la vita all’Italia. Il premier avrà avuto altri impegni, sarà stato distratto, ma dovrebbe tener presente l’importanza di momenti come questi perché i soldati rappresentano l’Italia, non il governo”.

da Il Fatto quotidiano del 22 gennaio 2011


www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/22/stress-bunga-bunga-il-premier-salto-il-funerale-dell%E2%80%99alpin...

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22/01/2011 20:45
 
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Federalismo, mafia, bunga bunga
E ora anche il Lodo Ruby Per il premier è una settimana decisiva. Tra indagini, condanne e tensioni interne, il governo va alla prova del federalismo fiscale. B. ostenta sicurezza - "Io vado avanti" - ma potrebbe essere la Lega a staccare la spina al governo Una crepa, poi un’altra e un’altra ancora: il mondo attorno a Silvio Berlusconi rischia di sfaldarsi. Salvare il premier è diventato così importante da spingere i fedelissimi Cicchitto e Pecorella a parlare persino di abbassamento della minore età. Insomma, una specie di Lodo Ruby cui mancherebbe solo la retroattività. E’ stato lo stesso Cicchitto, a margine di un convegno, a rivelare l’intenzione, anche se non immediata: “E’ una delle tante questioni che stanno sul tavolo, ma non è la più urgente”, ha detto il capogruppo del Pdl. L’idea, per la verità, era già venuta ad un altro fedelissimo Berlusconiano, Gaetano Pecorella, all’indomani dell’esplosione del caso Ruby: “Poi – aveva detto all’intervistatrice del Mattino di Napoli- ma è un’opinione personale, sono dell’idea che oggi l’età per diventare maggiorenni sia troppo alta rispetto alla maturità raggiunta dai giovani”. Dopo il processo breve, la scorciatoia è la maggiore età breve, aveva replicato ironicamente la giornalista? “Non c’è nessun rapporto tra le due cose, ma un conto è avere rapporti con una dodicenne, un altro con una diciassettenne”.

Intanto, per Berlusconi è stata una nuova giornata di inciampi. Mentre B. interveniva telefonicamente ad un convegno del Pdl a Milano per denunciare l’ennesima persecuzione giudiziaria, la Cassazione confermava la condanna a sette anni per favoreggiamento di Cosa nostra a Toto’ Cuffaro, ex presidente della Regione Sicilia e buon alleato del premier dai tempi del fatidico 61 a 0 del 2001. Negli stessi minuti a Lissone, paese della Brianza, l’inaugurazione della piazza dedicata a “Bettino Craxi, statista”, ospiti la figlia Stefania e l’ex sindaco di Milano Pillitteri, subiva un inattesa contestazione, portata avanti da un gruppo di cittadini che impugnava cartelli inneggianti ad un altro socialista, di ben altra fama e gloria, Sandro Pertini, al grido di “Bettino Craxi, latitante”. Ci voleva l’ex segretario del Psi, per riportare ai tempi delle monetine di fronte all’Hotel Raphael. E poi il bunga-bunga, il cui clamore e le possibili conseguenze giuridiche ed elettorali, non accennano a placarsi; la condanna della Chiesa, i sondaggi che nonostante le veline di partito lo danno in calo di 3 punti in sette giorni. E la settimana che si apre, decisiva, sul braccio di ferro con la Lega nord che vuole portare a casa il federalismo.

Proprio quest’ultimo, di tutti gli affanni, è quello che sembra dare più guai nell’immediato al cavaliere. Perché una Lega sempre meno disposta a tollerare gli scandali e le inchieste potrebbe decidere di staccare la spina al governo se non dovesse ottenere il sì ai decreti attuativi del federalismo entro la fine della settimana prossima. Bossi lo ripete un giorno sì e l’altro anche: “Senza federalismo si va al voto”. Ma un Berlusconi senza governo sarebbe un cavaliere senza destriero, esposto in un solo colpo al giudizio della magistratura e a quello degli elettori. In realtà la partita è ancora tutta aperta. Dopo le prese di posizione di Anci, Terzo Polo e opposizione, l’esecutivo è stato di fatto costretto a dare una settimana di tempo in più alla Commissione bicamerale per esprimere il parere sul decreto che riguarda le tasse dei comuni. Già lunedì il presidente dell’Anci Sergio Chiamparino, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e quello della Semplificazione Roberto Calderoli, si incontreranno per per sciogliere i nodi del testo definitivo del decreto.

Il premier, però, continua a fare buon viso a cattivo gioco. Per l’ennesima volta questa mattina, intervenendo telefonicamente ad un convegno milanese del Pdl: “Io non ci sto, non fuggo e non mi dimetto. Pensavano di piegarci – ha aggiunto – ma noi non ci pieghiamo e reagiamo all’aggressione”. Segue, come da copione, l’attacco ai pm milanesi. “È normale in una normale democrazia che il presidente del consiglio sia sottoposto a uno spionaggio del genere?”. E la condanna delle intercettazioni: “Non sono state fatte a seguito di una notizia di reato ma per costruire una notizia di reato”. Il nodo della riforma della giustizia diventa poi un’occasione per strappare un applauso di approvazione nella lotta fratricida con l’ex alleato Fini: “Siamo determinati a realizzare la riforma che non siamo mai riusciti a fare non per mancanza di impegno ma per l’opposizione prima di Casini e poi di Fini. Una riforma che è richiesta da ciò che sta avvenendo da anni in Italia”. Per Berlusconi, il leader di Futuro e Libertà ha messo in atto un “disegno eversivo” contro il governo: “Dal 2008 al 2010 – ha detto Berlusconi – Fini ha bocciato tutti i tentativi di riforma della giustizia, a partire guarda caso dalla legge sulle intercettazioni. Poi è stata messa in atto la scissione di Futuro e Libertà per mettere in minoranza il Governo, ma il disegno eversivo è fallito, e allora subito è scattata la via giudiziaria”.

Insomma, le difficoltà del premier sarebbero frutto di un complotto, vero o presunto. Ma Berlusconi sa bene che una parte dei suoi elettori rischia di abbandonarlo ugualmente. A cominciare dal suo stesso partito, che in Lombardia comincia a guardare con insofferenza a personaggi come Nicole Minetti. Così i vertici del partito si sono messi di traverso contro i giovani, capeggiati nello “sciopero della militanza” dalla giovane Sara Giudice. Peggio ancora va tra gli elettori: il presidente del Consiglio si affanna a ripetere di poter contare su un gradimento altissimo (“sono al 52,4%”, diceva pochi giorni fa), ma i sondaggi, ultimo quello di Luigi Crespi, vedono la sua figura annebbiarsi di fronte all’elettorato più vicino alla Chiesa – che ora non a caso guarda con rinnovato interessate a Casini – e proclamano un meno 3%.

Il cavaliere è riuscito persino nell’inatteso compito di ricompattare le anime del Pd, da qualche giorno a questa parte unite nel chiederne le dimissioni immediate. Dopo settimane di tentennamenti e mesi di prove tecniche di successione, da Bersani a Veltroni, da D’Alema a Franceschini, tutti i big democratici pronunciano una sola parola: dimissioni.

www.ilfattoquotidiano.it/2011/01/22/federalismo-mafia-bunga-bunga-piovono-tegole-su-...

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