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Prossimo presidente della repubblica:chi vorreste che fosse?

Ultimo Aggiornamento: 01/05/2013 19:04
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18/04/2013 22:31
 
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Certo che quelli del PD son miracolosi:
- il PDL dato per morto da tutti, ma resuscitato dal PD con un'epica campagna elettorale basata sulle cose importanti e che stanno a cuore agli italiani (son sarcastico eh);
- il M5S, che stava perdendo un po' di mordente di fronte alla prova dei fatti, immediatamente rivitalizzato dal PD che ha proposto candidati indecenti per ogni carica. Il capolavoro è stato Marini (con Rodotà, sinistrorso e apprezzato dai Grillini in lizza e infatti stravotato).


“You have to be realistic about these things.”
19/04/2013 11:55
 
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Sono profondamente deluso e frastornato, non tanto dal PD che sapevo essere composto da un manipolo di intellettualoidi del tutto distaccati dalla realtà...ma sono profondamente deluso dalla poca lungimiranza di Bersani, che stimavo almeno come persona onesta e intelligente...

Come si fa a non approfittare dell'assist dei Grillini sul nome di Rodotà ex-PC e tra i fondatori del PDS...oltre che uomo di cultura, specchiato garante, intellettuale assolutamente invidiabile, scrittore mirabolante ed illuminato...ecc.ecc.ecc.

come ha detto qualcuno, Bersani è riuscito in un'operazione impossibile, mi ha fatto essere d'accordo con Renzi...oltre questo ci sarebbe solo la possibilità che mi spinga a votare Grillo, ma siccome preferisco vivere, alla prossima mi rifugio in qualche casa estremista e non certo di sinistra...

grazie per aver ucciso il mio sogno di un partito socialdemocratico serio...

Ah Avvocà io un termine per note ve lo concedo...però non scrivete troppo perchè io non ce la faccio a leggere
19/04/2013 13:42
 
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Intervista a Stefano Rodotà

In un’intervista pubblicata nel luglio del 2012
dalla rivista Left-Avvenimenti


www.left.it/2012/07/19/stefano-rodota-svegliati-sinist...

Cosa pensa di Beppe Grillo?

Grillo è figlio di tutto quello che non è stato fatto: la perdita di attenzione per le persone, la corruzione, la chiusura oligarchica. Gli ultimi due Parlamenti li avranno scelti al massimo 20 persone. In questo clima, ci dobbiamo aspettare fenomeni alla Grillo. Anzi, può darsi che ne vengano fuori altri, anche più pericolosi. Il fatto è che il populismo berlusconiano non è stato letto con la dovuta attenzione critica dalla sinistra. Ricordo bene cosa si diceva dopo la vittoria del 1994: Berlusconi ha fatto sognare, noi no. Altan, il più grande commentatore politico che ci sia in questo momento, ha disegnato uno dei suoi personaggi che diceva: «Non fatemi sognare, svegliatemi». La sinistra non è stata capace di andare alla radice culturale e politica del populismo berlusconiano. Quella deriva aveva un precedente negli anni del craxismo. Comincia allora la rottura, la corruzione giustificata, esibita, il disprezzo per la politica e per «gli intellettuali dei miei stivali».

Anche oggi vedo grandi pericoli. Il fatto che Grillo dica che sarà cancellata la democrazia rappresentativa perché si farà tutto in Rete, rischia di dare ragione a coloro che dicono che la democrazia elettronica è la forma del populismo del terzo millennio. Queste tecnologie vanno utilizzate in altri modi: l’abbiamo visto con la campagna elettorale di Obama e nelle primavere arabe. Poi si scopre che Grillo al Nord dice non diamo la cittadinanza agli immigrati, al Sud che la mafia è meglio del ceto politico, allora vediamo che il tessuto di questi movimenti è estremamente pericoloso. E rischia di congiungersi con quello che c’è in giro nell’Europa. A cominciare dal terribile populismo ungherese al quale la Ue non ha reagito adeguatamente.



Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
D.Adams

Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
Terry Pratchett

20/04/2013 11:59
 
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L'immagine mi ha fatta ridere... ma solo per un attimo, questa situazione è grottesca e quello che hanno fatto a Prodi (si può avere qualsiasi opinione di Prodi, ma per il PD era una figura di riferimento, oltre ad essere l'unico che ha battuto il nano, due volte) fa accapponare la pelle. E stamattina scheda bianca invece di Rodotà, che non si sono nemmeno degnati di contattare, come dice lui stesso.


[Modificato da 4everMJJ 20/04/2013 12:01]
20/04/2013 14:14
 
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Ancora una volta i nostri politici hanno dimostrato di essere senza spina dorsale. [SM=g27831] Che fallimento totale.
AH,povera Italia in che mani sei [SM=g27829]
20/04/2013 19:26
 
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Come volevasi dimostrare si è consumata l'ennesima vergogna di questa classe politica! Non è servito a niente andare a votare, non abbiamo un governo e nemmeno un nuovo presidente. Questi "signori" pur di non rinunciare ai propri interessi hanno fatto questa scelta, solo per mantenere il loro bel sederino sulla poltrona!Il bene del paese, la sovranità popolare, tutte belle parole con cui si riempiono solo la bocca! Mi vergogno di essere italiana, ormai non mi sento rappresentata da nessuno! [SM=g2927034]

Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla!
Michael Jackson

I love you more

La morte, per chi muore, è la fine di tutto; per chi resta è l'inizio del ricordo.
21/04/2013 05:10
 
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Re:
tagea, 20/04/2013 19:26:

Come volevasi dimostrare si è consumata l'ennesima vergogna di questa classe politica! Non è servito a niente andare a votare, non abbiamo un governo e nemmeno un nuovo presidente. Questi "signori" pur di non rinunciare ai propri interessi hanno fatto questa scelta, solo per mantenere il loro bel sederino sulla poltrona!Il bene del paese, la sovranità popolare, tutte belle parole con cui si riempiono solo la bocca! Mi vergogno di essere italiana, ormai non mi sento rappresentata da nessuno! [SM=g2927034]




STRA [SM=g2927031]

Qui ci si riempie la bocca con la parola "cambiamento" ma tutto rimane, come al solito, in una putrida pozza stagnante ...
Uno schifo al quadrato!!! [SM=g27826] [SM=g2927028]

21/04/2013 11:23
 
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Colloquio del Presidente Napolitano con il direttore de La Stampa pubblicato con il titolo "L'ultima domenica di Napolitano. Non mi convinceranno a restare" [SM=x47961]

Roma, 14/04/2013

Gli scatoloni con le carte, la corrispondenza e i libri, i tantissimi libri di cui Giorgio Napolitano si circonda e che ama annotare e tenere sulla scrivania, sono già partiti verso la prossima destinazione: lo studio a Palazzo Giustiniani, casa dei senatori a vita, dei presidenti emeriti della Repubblica.
Un trasloco definitivo, senza possibilità di ritorni, mentre già escono volumi che tentano un bilancio del settennato.

Eppure le pressioni si moltiplicano in queste ore per cercare di convincere il Capo dello Stato ad accettare un prolungamento, a restare al suo posto ancora per un anno o due. Richieste che vengono risolutamente rispedite al mittente: «Ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti, sarebbe sbagliato fare marcia indietro».

Nonostante i faccia a faccia di questa settimana i partiti non riescono a trovare un nome, a identificare una figura credibile, e di garanzia per tutti, che possa sedere al Quirinale per i prossimi sette anni, così si cerca una soluzione di comodo, che l'attuale inquilino però rifugge come «una non soluzione».

In un Paese in cui nessuno vorrebbe lasciare la poltrona Napolitano invece si ritrae, invita a non attribuire «valenze salvifiche» alla sua persona e anzi vive con ansia, quasi con angustia, le continue pressioni. Pressioni che non accetta, specie se accompagnate da una sorta di richiamo a un dovere morale.

Il Presidente è certamente grato per tutti i riconoscimenti che gli vengono tributati ma considera il mandato concluso - «tutto quello che avevo da dare ho dato» ripete - anche perché conosce perfettamente la fatica del ruolo, sente il peso degli sforzi fatti e ricorda che a giugno compirà 88 anni.

Per chi ha lavorato per cercare di fare dell'Italia un Paese normale è incomprensibile che non si possa dare una successione ordinata a una scadenza istituzionale prevista, come se non ci fosse nessuno idoneo al compito. C'è poi un'allergia alle «soluzioni pasticciate», a quelle che all'estero definirebbero immediatamente «soluzioni all'italiana», cioè a inventare un prolungamento non previsto dalla Costituzione.

Il mandato è di sette anni, ma vale la pena raccontare come siano stati in molti a prospettare una rielezione per un tempo più breve, lasciando all'inquilino del Colle la libertà di decidere poi quando dimettersi. Non è mai successo nella storia della nostra Repubblica e Napolitano non intende certo rompere la regola, ma i più tenaci non demordono sottolineando che viviamo tempi particolari in cui perfino un Papa ha dato le dimissioni in anticipo. «Ma è un esempio che non calza per nulla - ha replicato il Presidente -, perché per un papa non esiste scadenza e così nemmeno anticipo», mentre qui tutto è codificato con chiarezza.

Non basta, ci sono ragioni di principio, di linearità e probabilmente non mancherà anche quel filo di amarezza per non essere stato ascoltato alla fine della scorsa legislatura, quando ha sollecitato mille volte i partiti a non buttare via le intese sulle riforme e a cambiare la legge elettorale. Se gli avessero dato ascolto oggi la situazione sarebbe di certo meno ingarbugliata e difficile.

Così siamo arrivati all'ultima domenica al Quirinale per Giorgio Napolitano, il prossimo fine settimana potrebbe essere già stato eletto il suo successore, nel congedo non ci sono rimpianti perché a prevalere è la convinzione di aver fatto tutto il possibile per tenere in piedi il Paese: il lavoro dei saggi è stato il tentativo «di dare una conclusione seria» al percorso nel momento in cui ci si è trovati di fronte a un muro.

Il Presidente va via senza che si sia formato un nuovo governo, con un termine di mandato «particolarmente impegnativo e faticoso» perché due giri di consultazioni hanno sempre dato lo stesso risultato, confermando posizioni inconciliabili, e perché mandare Bersani davanti alle Camere senza la garanzia di una fiducia sarebbe stato non solo un rischio troppo grande ma anche un azzardo che qualcuno non avrebbe esitato a definire un golpe.

L'alternativa di un governo del Presidente, una soluzione simile a quella trovata nel novembre del 2011 con Monti per evitare una precipitazione drammatica, oggi non è più possibile. Tutto è cambiato, non c'è più un Mario Monti dietro l'angolo e forse l'unica cosa su cui tutti, ma proprio tutti - da Grillo a Berlusconi, da Monti a Bersani - sono stati d'accordo nei colloqui al Quirinale è che ci vuole un governo politico con un eletto a guidare il governo.
Il Presidente ha sotto gli occhi il film dell'ultimo mese e resta convinto che i saggi siano «stati l'ultimo contributo possibile», un contributo che «non andrebbe buttato via» perché ha dimostrato che un dialogo è possibile anche tra persone molto diverse tra loro, che «esistono occasioni di collaborazione» che andrebbero colte al volo. Ma certi processi politici non possono essere imposti da nessun Presidente, spetta ai partiti decidere se collaborare e in che forme e ora toccherà al successore di Napolitano riprendere il filo e trarre le conclusioni di questa fase convulsa.

Al successore, non più a lui, che ora chiede solo di essere protetto da pressioni indebite e ripete di non essere disponibile a soluzioni di comodo apparentemente facili ma poi confuse e pasticciate.
Per la politica è il tempo di avere coraggio, di prendere responsabilità e scegliere. Per Giorgio Napolitano è il tempo del commiato, del ritorno alle aule parlamentari, ai libri, alla musica classica e alla vita privata.

E' già tutto pronto, tutto è stato ordinato, catalogato e trasferito, restare o peggio tornare indietro «sarebbe ai limiti del ridicolo».


www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&...

questo solo una settimana fa [SM=g2927022] [SM=g27825]

"Hanno mangiato la mia anima ma non importa, io ho milioni di anime, quelle dei miei fans" (1995 Michael Jackson)
21/04/2013 17:33
 
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A naso, oggi in friuli muore il pd. E con esso tutta una sinistra fuori dal tempo. Mi auguro un M5S sopra a tutti e il PD terzo.
21/04/2013 20:40
 
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Fuori per uno stage,allibiti seguivamo nelle pause...al di sopra di ogni immaginazione la nostra classe politica!Ma poi quegli applausi col volto pieno di gioia e di soddisfazione ...che munnezza [SM=g27825] ... che speranze di rinnovamento abbiamo...ma poi ha sempre lo stesso culo Berlusconi? [SM=x47958]
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