Keep the faith, 23/04/2013 12:22:
La rielezione di Napolitano è purtroppo lo scontatissimo esito di una politica inesistente...non solo o non tanto corrotta, ma del tutto assente e incapace di comprendere la realtà, tanto che si è permesso ad un nugolo di improvvisati di raggiungere una ragguardevole soglia di consenso...
Non perchè Napolitano sia un male in se...anzi...ma perchè è la ricetta ad essere completamente errata, il fallimento è da attribuire quasi integralmente al PD, togierei pure quel quasi, in quanto trasformare l'elezione di un Presidente delle Repubblica nel regolamento di conti secolare di un partito, soprattutto in questo momento storico è stato quantomeno vergognoso...
Detto questo, non è sopportabile, d'altra parte, che Grillo gridi al colpo di stato perchè non è stato eletto uno che, con tutta la stima che ho per lui, è stato indicato da 48.000 persone, la maggior parte delle quali non sapeva neppure se Rodotà fosse un Giudice, un Avvocato o un fruttivendolo...
Il M5s aveva avuto l'opportunità di cambiare le cose RADICALMENTE, sarebbe bastato accettare la proposta di Bersani e metterlo con le spalle al muro facendogli fare esattamente quel che volevano, ne avrebbero avuto il potere ed i numeri...ma hanno preferito nascondersi, i primi risultati elettorali gli stanno cominciando a dare torto, vedremo in futuro...
una piccola parola sulla coerenza di Grillo, che aveva inserito Rodotà nei politici con pensioni d'oro...e poi lo ha proposto come il nuovo assoluto...
Rodotà prende piu o meno la sterssa pensione di Veltroni!!!!!!!!!!!!
evviva il populismo
Secondo me, scaricare le responsabilità sul M5S equivale a vanificare completamente ciò che di positivo potrebbe esserci in quello che è successo. Per “positivo” intendo, in un panorama desolante, la possibilità concreta di una svolta, che non è nel M5S in sé, piuttosto in una maggiore presa di coscienza e nella volontà, che presuppone una speranza, di cambiare uno status quo al quale siamo ormai assuefatti. Come se le cose non potessero andare diversamente.
Se è vero che il compromesso, inteso come dialogo e apertura tra le forze politiche, è uno strumento fondamentale di governo, non è più accettabile quando diventa mera garanzia per i poteri, stallo decennale, impossibilità di ridurre le diseguaglianze sociali e di scardinare privilegi antidemocratici.
Il M5S non poteva accettare la proposta di Bersani. Innanzitutto perché aveva da sempre dichiarato, per ragioni che conosciamo, che non si sarebbe alleato con altre forze politiche. Ormai siamo abituati a partiti che sconfessano quanto promesso in campagna elettorale e, addirittura, chiediamo che facciano esattamente questo.
In secondo luogo, il M5S non poteva accettare perché neppure ha mai ricevuto la proposta di governare insieme, ma solo l’invito a farsi da parte, il che dovrebbe risultare quantomeno scandaloso.
Il M5S ha appunto cambiato le cose radicalmente, permettendo che si rivelassero tutte le aporie e i gravi limiti strutturali del PD, un partito mai nato. Ora sta agli elettori prenderne consapevolezza e soprattutto ricordarsene.
Leggo ovunque che la domanda “perché non votare Rodotà?” (più che legittima, essendo una grande personalità di sinistra, inspiegabilmente rifiutata dal PD) dovrebbe essere trasformata in “perché non votare Prodi?”. Sì, peccato che andrebbe rivolta allo stesso PD.
Trovo molto intelligenti e oneste le critiche e le analisi che leggo sul blog di Civati:
www.ciwati.it/
Un vero cambiamento può partire solo da analoga consapevolezza e da onestà intellettuale, mentre l’atteggiamento prevalente sembra essere quello di occultare tutto, scaricando su terzi responsabilità proprie, nuovo elemento di convergenza (come se ce ne fossero stati pochi finora) tra PD e PDL.
Riguardo alla coerenza sul nome di Rodotà, che non è certo Veltroni, credo ci sia stata tutta. Una personalità di grande competenza e di altissimo profilo intellettuale e, finalmente, di Sinistra, parola che sembra sconosciuta al PD.
p.s. Keep, scusa se ho quotato il tuo commento, è che mi sembrava esprimesse proprio quel punto di vista che non condivido.
EDIT
Dimenticavo una cosa. Di fronte alla confusione che veniva da PDL e PD e, dall’altro lato, la compattezza di M5S stelle, Sel e una minoranza illuminata del PD nel votare Rodotà (compattezza fortemente supportata dagli stessi elettori che chiedevano non lo stallo, ma il cambiamento. Non solo gli elettori del M5S ma dello stesso PD le cui sedi di partito erano in subbuglio), golpe bianco credo possa considerarsi una definizione appropriata.
[Modificato da Grieved 23/04/2013 16:24]