Eternamente tuo, eternamente mia, eternamente nostri... (in corso). Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2012 14:09
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12/11/2011 14:19
 
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Ciaooo!!! Sono tornata ora da scuola... Ecco il capitolo!!!
un bacio...

CAPITOLO 6

Michael; sei bellissima … non poteva non dirglielo, era vero e lui si sentiva in dovere di dirle quello che pensava
Noemi; addirittura?? Grazie, allora andiamo?
Michael: certamente e le aprì la porta, lei uscì e lui dietro di lei, chiuse l’appartamento e con l’ascensore degli impiegati arrivarono al parcheggio, Noemi si ritrovò di fronte John che le sorrise e le fece un inchino
John; buonasera signorina
Noemi; oddio ma sei un armadio?????????? Ma quanto sei alto??? Era scioccata…
Michael sorrise e le disse: John è la mia guardia del corpo più fidata, lavora per me ormai da anni, è una brava persona
Noemi; oh scusami John,non volevo offenderti, scusa, tante volte non ragiono e parlo subito, solo sono impressionata dalla tua statura anche se a dire il vero si vede che sei buono, hai una faccia dolce, buffa
John: nessun problema signorina, è una reazione più che normale… rispose sorridendo
Noemi; bene, possiamo andare… disse sorridendo e rivolgendosi a Michael
Michael: bene allora … le aprì la portiera e la fece entrare, chiuse ed entrò anche lui.
Il suv partì, durante il tragitto Michael era vicino a Noemi e John di fronte a loro, li osservava, Michael era sempre impacciato anche se cercava di essere tranquillo, lei era realmente tranquilla, sapeva di fare una cosa fuori dal comune ma non le importava, era in America, poteva succedere di tutto.. Appena arrivati uscirono dalla macchina e tramite la cucina entrarono in una parte del ristorante che era stata riservata solo a loro, le luci erano soffuse, c’era un tavolo nel centro apparecchiato appositamente per loro, era la classica cenetta a lume di candela che lei odiava tanto,non concepiva le cosa romantiche, lui, lei, l’amore, tutte le parole dolci, il cibo, era una cosa che proprio non sopportava ma naturalmente non lo disse a Michael, era sicura che lui aveva fatto tutto quello che poteva per farla stare a suo agio e questo lo apprezzava molto. Come un vero gentiluomo le spostò la sedia per farla accomodare, lei sorrideva ma dentro di se si stava innervosendo sempre di più, stava facendo tutte le cose che lei non poteva neanche guardare da lontano, figuriamoci viverle, le classiche cose che una donna ama se fatte dal proprio uomo, ma lei era un’ eccezione, lei non le tollerava e lui continuava, l’aveva aiutata a togliersi il giubbotto e lei si era innervosita, l’aveva aiutata a sedersi, aveva fatto mettere la musica di sottofondo, le candele illuminavano solo i loro volti e lei non ci vedeva niente. Sorrideva, un sorriso finto e tirato ma lui sembrava non accorgersene, in fondo non la conosceva, come poteva immaginare che lei se avesse potuto avrebbe preso e se ne sarebbe andata? Continuava a guardarsi intorno pensando a quanto poteva durare questa tortura. Michael adorava questo genere di cose, erano così intime, sognava sempre di vivere questi momenti e adesso ne aveva pure l’opportunità. Lei non resisteva più dopo dieci minuti, quando arrivò il cameriere elegante per prendere l’ordinazione, Noemi stava per scoppiare, parlava piano e Michael gli rispondeva piano, lei era l’unica che non riusciva a contenersi, si limitò a scegliere dal menù quello che le interessava anche se prima doveva tradurselo mentalmente visto i titoli complicati che venivano dati a piatti semplicissimi e poi disse a Michael che sarebbe andata al bagno. Una volta chiusa la porta tirò un sospiro di sollievo, pensava di essere uscita da quell’inferno ma questo durò poco perchè anche al bagno la musica di sottofondo era presente, era tutto così elegante, pulito, troppo per lei, Venendo in America il suo obbiettivo ero quello di mangiarsi più Hamburger possibili, invece si era ritrovata in uno dei posti più in di New York… si arrese, la serata ormai sarebbe continuata così,aveva pure avuto una mezza idea di scappare dalla finestra ma poi dopo aveva ripensato a Michael, lui era così gentile con lei, così premuroso, pensò al suo sorriso, era così carino, si era detta che per una serata avrebbe anche sopportato, lo faceva per lui quindi prese le sue cose, si ricompose e tornò in quella “ prigione”…
Appena la vide rientrare Michael si alzò e cominciò ad avvicinarsi per aiutarla di nuovo a sedersi, lei appena vide quello che stava per fare gli disse: noo!! Fermo!!
Lui la guardò perplesso, dopo lei con un tono molto più dolce e sorridendo gli disse: non ti preoccupare, faccio da sola, grazie… e si mise a sedere…
Michael:noi non ci conosciamo praticamente per niente, so che ti può sembrare una situazione assurda ma come ti ho già detto prima mi hai incuriosito, voglio conoscerti, tutto qui
Noemi: effettivamente quando sono arrivata qui in america di certo non mi sarei aspettata un appuntamento con Michael Jackson ma si sa, la vita è piena di sorprese e poi siamo in America, qui tutto è possibile giusto???
Michael: giusto, mi piace il tuo modo di vedere le cose…

Ps: oggi pomeriggio posto il seguito tanto è quasi finito [SM=g27828]


It's a long way to the top
If you wanna rock'n'roll
It's a long way to the top
If you wanna rock'n'roll
If you think it's easy doin' one night stands
Try playin' in a rock roll band
It's a long way to the top
If you wanna rock'n'roll!

(AC/DC)
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