E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

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Michela Jackson 95
00sabato 3 settembre 2011 17:08
- Si
- Anna! Sono David, ascolta qui non trovaimo più la giacca blu che devo indossare domani sera, quella per la seconda canzone in scaletta non è che potresti cercarla ?
- Sono adesso nella stanza dei constumi devo mettere a posto quelche giacca e te la trovo.. anche perchè adesso devo anche andare in giro per Tokyo a cercare un po di cartoni animati con i sottotitoli in inglese risalenti al 77 !! Ma io dico per chi mi hanno preso? una schiavetta tutto fare da mandare in giro per soddisfare le voglie di uno che neanche ho mai visto?!
- Aahahha dai su non essere cosi tragica! Jackson ci paga bene poi lo sai che fa delle richieste sempre un po strane, è fatto cosi ! Pensa che oggi non si è presentato alle prove perchè doveva andare a gicocare al luna park! ahahaha però se devo essere sincero sono onorato di lavorare per lui come ballerino.
- Mah, io non lo sopporto...adesso scusa ma devo andare a cercare i cartoni animati per "king of pop" !
- Ahahaha ok! fammi sapere per la giacca Ciao.
Riattacco. Sono esausta, amareggita...non mi aspettavo questo per il mio futuro. Avevo studiato tanto per diventare una buona interprete, diploma al liceo linguistico con il massimo dei voti e laurea in lingue e cosa mi ritrovo a fare? L'assistente di Michael Jackson...quando mi hanno assunta mi dicevano tutti che era un opportunità da non rifiutare qualunque lavoro dovessi svolgere, se lavoravo per il grande Jackson avrei trovato lavoro da per tutto. Cosi' accettai, anche perchè devo ammettere che la paga è buona per una che si eraappena trasferita negli Stati uniti dall'Italia, inoltre si richiedeva una buona conoscenza di altre lingue. Decisi di sacrificarmi...continuavo a ripetere a me stessa" ma si dai che sarà mai! il tempo che finisce la prima parte del tour e poi te ne vai a cercare qualcosa di più interessante". Bene, sono passati 2 mesi e gia non ne posso più! non credevo di dovere svolgere proprio la cosi detta "manovalanza", inoltre il lavoro è no stop 24 ore su 24 sempre al servizio di questo tour che sembrava una macchina da guerra. Mi chiamano alle 2 di notte per mettere appunto le ultime cose che "Il Capo" aveva deciso di fare, naturalemnte tutto all'ultimo momento!. Io diciamo che ero l'assistente numero 3, quella che era mandata in giro a svolgere i compiti più ingrati e se mi avanzava tempo dovevo anche sistemare le cose dietro le quinte dello spettacolo. Proprio come dovevo fare oggi. Sembrerà assurdo ma in 2 mesi che faccio parte di questa enorme troup ho visto solamente una volta Lui...Michael Jackson. Non sono mai stata una sua fan e non lo sono tutt'ora, io lo vedo come un normale essere umano megalomane e egocentrico! Se ne avessi l'opportunità griderei a tutti i sui fan che lo credono un povero martire che è un grandissimo stron*o ! Se li andasse a cercare da solo i suoi cartoni animati del 77 in giro per una città sconosciuta senza sapere la lingua. Mentre maledico il giorno di aver accettato questo lavoro suona di nuovo il telfeono nella stanza.
-Pornto sono Anna l'assistente di Ms. Jackson.
- Anna sono Sarah ascolta Michael ha riferito che questa sera vorrebbe del cibo cinese in camera per le 22.30 tra un paio di ore, io ho la serata libera non è che potrsti farlo tu al posto mio?
- Oh mio dio ! Sarah io sto andando a cercare i cartoni animati per "nostro signore M.J." come faccio?
-Lascia perdere i cartoni se ne sarà anche dimenticato! se no lo avrebbe riferito a Lily che poi lo avrebbe detto a me...ti prego ! io sono stanchissima!
-Ok, giusto perchè sei te e perchè ho visto quelle orribili occhiaie che hai da 2 giorni! ahahaha
- Grazie sei un tesoro ! Ti adoro, sono in debito con te. Ah senti, quando vai nella suite di Jackson cerca di non fare ruomore posa il cibo in cucina sopa il tavolo di cristallo e poi corri via dalla porta della cucina, non gli piace essere disturbato mentre lavora o si sta riposando.
- Ooh ma certo ! povero piccolo deve esseresi stancato dopo essere stato tutto il girono a divertirsi al luna park!
- Aahahahahahhah hai ragione !
- Se potessi gli ci laverei la faccia con il suo cibo cinese!.
- Aahahahahahha per fortuna che ci sei tu che mi fai fare due risate. Ora scappo, grazie mille giuro che sono in debito ! qualsiasi cosa ci sono ricordalo. "Divertiti"! ahahahha un bacio.
- Spiritosa! ahahahha Ciao, un bacio anche a te.
Dopo aver trovato la giacca blu per David esco dal tendone, sono dietro le quinte del palco attraverso tutto lo stadio e mi faccio accompagnare da una macchina di servizio pronta per andare a torvare questo benedetto cibo cinese. L'impresa però non era cosi facile perchè se c'era una cosa che avevo imparato in 2 mesi che lavoraro per Jackson era che tutto ciò che lui richiedeva non poteva essere semplice o comune, doveva essere qualcosa di speciale...e sono più che sicura che dando l'ordine di volere cibo cinese non intendesse il fatto di volere del "semplice cibo cinese" ma voleva qualcosa di tradizonale, le cose più prelibate e ne voleva un assaggio di tutte quante. Erano le 22.00, tra mezz'ora dovevo rientrare in Hotel e andare a consegnare il cibo il più in fretta possibile senza farmi vedere (come se avessi la lebbra, boh!) e finalmente potevo andarmi a rilassare. C'è un traffico pazzesco, chiedo se c'è un modo per arrivare all'hotel più in fretta possibile ma l'autista mi dice che per ora è tutto bloccato...avevo girato si e no una trentina di ristornati cinesi e avevo selezionato i cibi più comuni e prelibati...poi all'impovviso mi sorge un dubbio....cibo cinese? Ma siamo in Giappone ! non è che quel cretino per la fretta di dare ordini si sia sbagliato e abbia detto cibo cinese ma in realtà intendeva Giapponese?....Panico totale !....e ora cosa faccio? Se non è questo quello che vuole? se Lilly e Sarah in realtà avessero capito male ?. Scendo improvvismante dalla macchina con la busta del cibo in mano mentre sento l'autista che urla fuori dal finestrino, inizio a corre per il marciapiede in creca di un ristorante con cibo giappionese...pensai che se magari avessi messo tra il cibo cinese un po di quello Giapponese magari le cose si sarebbero sistemate, e io non avrei rischiato di essere licenziata. Prendo le prime cose al volo esco di corsa dal ristorante,dove credo mi abbiano presa per una detenuta in fuga, vedo un taxi in prima fila davanti al semaforo, lo punto come se fossi alle olipiaadi di atletica in corsa per l'oro, corro via verso il taxi apro la portiera di scatto, ci sono delle presone dentro che inziano a parlare agiate, il tassista si gira per vedere cosa è successo mente un vecchio giapponese mi fissa con una faccia da ebete, cerco di farmi capire alla meglio per fortuna il tassista conosce un po di inglese e gli dico che devo essere in quel determinato Hotel entro 10 min...quasi mi tremano le gambe, scatta il rosso e finalemnte partiamo. Sono esattmante le 22.26 entro 4 min devo essere all'interno della stanza di Jackosn posare il cibo e andamene via come una ladra. Scendo dal taxi, lo pago in fretta e in furia e mi dirigoverso l'entrata. Mi guardo intorno....è pieno di fan che urlano come matti c'è una ragazza che sta per terra piange poi ride poi piange poi ride di nuovo tutto dalla fleicità di essere a pochi metri di distanza dal suo idolo. Che idiota, penso. Mi faccio strada mostrando il pas dello staf tra le perosne che quasi mi soffocano,mi trovo davanti uno della sicurezza, deve chimarsi John o Joe non mi ricordo, gli mostro il cartellino e mi fa entrare. Entro nella hall dell'hotel un 5 stelle, non è lusso, di più! Ma stanca e agitata come sono non presto la minima attenzione allo sfarzo che mi circonda. Salgo al 4° piano che era stato prenotato da Jackson per ospitare una parte del suo enturage, avete capito bene , si! Lui non prenota solo uno stanza ma tutto un piano!.Prendo l'ascensore con altri due uomini della sicurezza mentre guardo l'ora...22.31. Sono in ritardo. Esco dall'ascensore fingendo una camminata tranquilla appena si richiudono le porte scatto come una lepre verso la suite 517 dove trovo le guardie del corpo di Jackson...mi conoscono quindi mi fanno entrare dentro la stanza...22.32 varco la soglia della "suite imperiale".
Mi chiudo dietro la porta cercando di fare meno ruomore possibile ci sono due corridoi uno che va a destra e uno a sinistra....Porca zozza ! e ora dov'è la cucina? Per un paio di secondi guardo terorizzata i due corridoi, poi decido ti tentare la fortuna...vado a sinistra! e che dio me la mandi buona!. A passo di lumaca percorro il corridoio cercando di vedere cosa c'è dentro le stanze per evitare di fare figuracce e ritorvarmi la faccia di Jackson davanti. La cucina era l'ultima porta...questo me lo ricordo perchè una settimana fa mi mostrarono la planimetria dell'hotel e della stanza di Jackson in caso ci fossero stati alcuni problemi, solo che non ricordo se stava nel corridoio di destra o di sinistra. Pianissimo con il cuore in gola afferro la maniglia faccio un bel respiro e..... apro la porta.


Avevo tenuto gli occhi chiusi per tutta la durata di questa operazione , come se avessi paura che aprendo la porta qualcuno mi avrebbe triato uno schiaffo da farmi rigirare su me stessa. Piano piano li riapro...prima uno poi l'altro...metto a fuoco....strizzo gli occhi per vedere meglio....mi giro dietro e poi di nuovo davanti...quasi non ci credo, mi chiedo se sono finita in un mondo parallelo o qualcosa di simile....c'è una scimmia che mi fissa seduta a una sedia con una tazza da tè in mano.
Pochi secondi e ricollego tutto, è la scimmia di Jackson. Questo piccolo bastardo! avevo impiegato ore per trovare quella scimmia giocattolo con la testa gonfiabile che cantava in giapponese...la aveva chiesta Jackson perchè il suo Bubbles l'aveva vista durante il tragitto in macchina questo giocatto che gli paiceva tanto, ma nessuno ricordava ne il negozio ne la via in qui l'aveva vista. Fu un giorno infernale per me...alla ricerca di una scimmia pupazzo.
Continuiamo a fissarci...io e Bubbles...decido di avvicinarmi al tavolo in punta dei piedi pregando in tutte e lingue che non gli venisse in mente di saltarmi addosso o sopra il cibo. Poso lentamente le buste sul tavolo, le svuoto tenendo sempre d'occhio Bubbles che mi fissa con l'aria di uno che dice "ma guarda sta scema" mentre poso tutto il cibo sul tavolo mi cade una busta, esito un po ma alla fine piano piano mi piego, mentre sto per afferare la busta noto una cosa lunga per terra attoricigliata su se stessa...non realizzo subito ma appena vedo spuntare fuori una linguetta biforcuta da una piccola testa capisco....c'è un serpente sotto il tavolo della cucina! innorridita spalanco gli occhi inizio a strillare come una matta, corro per tutta la cucina mentre Bubbles che sembra diverito inzia a buttare giù tutte le sedie e il cibo, io salgo sopra i fornelli in punta dei piedi aggrappata alla cappa tendo gli occhi splancati sul serpette che piano piano si sta muovendo, strillo ancora mentre Bubbles applaude e saltella per la stanza. Attimi di panico finchè sento la porta spalancarsi.
-Che cosa sta succedendo qui?!








Sono "nuova" anche se sono iscritta al forum dal 2009 e leggendo le tante Ff mi è venuta voglia di scriverne una mia. Mi scuso in aticipo per il lessico un po...scarno non molto elaborato. Non sono una brava scrittrice. Spero che questo primo capitolo incuriosisca qualcuno. E complimenti a tutte le altre scrittrici di ff, sono bellissime. Un bacio.
(StreetWalker )
00sabato 3 settembre 2011 21:57
Bounasera è bellissima bello il dialogo iniziale tra Anna e David per quanto riguarda la giacca e come Anna considera Michael. Divertende dove Bubbles le salta addosso facendole cadere la busta con il Cibo Cinese e quando scappa spaventata dal sarpente. Aspetterò con immensa gioia il prossimo.
Adry.Walker
00sabato 3 settembre 2011 22:56
Hey [SM=g27817] La tua FF è davvero molto interessante! Sei molto brava! Non preoccuparti per il linguaggio. Scrivi bene! Nemmeno io sono una scrittrice ma a me piace scrivere. [SM=x47928] Sopratutto se scrivo su Michael [SM=g27836] [SM=x47962] Comunque...aspetto il prossimo! [SM=g27828]
Michela Jackson 95
00sabato 3 settembre 2011 23:01
Grazie ragazze. Sono contenta che non sia poi cosi brutta. Appena ho tempo scrivo immediatamente il prossimo capitolo. E grazie ancora.
Michela Jackson 95
00domenica 4 settembre 2011 15:24



Michael Jackson FanSquare
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Anteprima
Capitolo 2


-AAAAAAAAAAH ! LEVATEMI QUEL COSO VISCIDO DAI PIEDI ! AAAAAAAAAAAh CHE SCHIFO! AAAAAAAAAAAAAAAAh!
-Anna ! Ma cosa fai li su? scendi ! Puoi farti male , Michael si sta spaventando...
Era Eric, una delle guarde del corpo di Jackson, un omone enorme, sara stato si e no 1.90, anche di più...a primo impatto faceva davvero paura ma poi alla fine si è rivelato una delle poche persone genitilede educate qua dentro, a differneza delle altre due bodyguards Bill E Mike che erano piùttosto scontrosi soprattutto nei confornti di noi donne che facevamo parte dello staf. Eric fu l'unico a darmi le prime dirtte per svolgere al meglio il mio lavoro di assistente, lavorava per Jackson da molti anni e sicurmante sapeva ben indicarmi cosa era bene fare e cosa era meglio non fare, alcune volte mi ha anche aiuta a sbrigare alcune commissioni davvero impossibli, soprattutto perchè le prime settimane non conoscevo nessuno e mi si richiedeva di chiamre gente che io non sapevo nemmeno chi fosse, quindi Eric lo faceva al posto mio. Insomma diciamo che insieme alle altre due assistenti Lilly e Sarah lui era l'unico con il quale mi trovao bene, il resto erano tutti tecnici con i quali avevo scabiato si e no 2 3 parole.
- Eric ! Grazie a dio sei tu, ti prego aiutami a scedere e levami quel coso di torno...
-Tranquilla lo ha portato via Bill. Dammi la mano che ti faccio scendere. Gli misi una mano intorno al collo lui mi afferrò per le gambe e mi mise a terra. da questa prospettiva mi accorsi per l'ennesima volta che in confornto a lui ero una nana, mi sentivo piccola piccola, nonostante fossi medio alta.
-Stai bene? Ma cosa è successo? la cucina è un disastro...Michael mi ha chiamato perchè ha detto che sentiva degli strilli e degli applausi provenire dalla cucinia, pensavamo si fosse introdotta una fan nella suite così lui si è barricato in camera sua.
-Guarda lasciamo perdere Eric! ero venuta dicorsa nella stanza perchè mi era stato ordinato di portare del cibo cinese in cucina per poi andarmene via subito, alla porta c'erano Mike e Bill mi hanno fato entrare e appena sono arrivata in cucina mi sono trovata davanti una scimma che sorseggiava il te e un serpente che strisciava tranquillmante sotto il tavolo!.
-Aahahahahhahha ascolta ti porto in camera, è tardi e poi qui non possimo rimanere.Vieni. Mi apre la porta e mi fa passare, mentre attraversiamo il corriodi sento delle voci provenire dall'ultima stanza di destra, sembrano due persone che stanno litigando, ma ormai siamo arrivati alla porta e Eric mi fa uscire chiudendosi la porta alla spalle.
- Vai a riposarti, devi essere stanchissima. Io sarò di guardia tutta la notte credo...il giorno prima del concerto è un inferno! i fan cercando di entrare in qualunque modo, perfino mettendosi dentro le valige.
- Si si adesso vado....Ah senti una cosa, per curiosità per quale motivo c'era una serpente dentro la cucina?
- Aahahha è il serpente di Michael, gli piace portarselo in tournè, è innocuo non ha mai aggredito nessuno.
- mah...sarà...qua mi sembrano tutti un po matti. Scappo che è tardissimo.Grazie per prima non so come farei se non ci fossi tu qui. Buon proseguimento di lavoro dormirò anche un po per te.
-Aahahahah grazie. Buonanotte.
Lo saluto e avvio verso la mia stanza. Sono davvero stremata, forse dovrei comprarmi una crema per le gambe per evitare che mi vengano le vene varicose prima che compia i 30 anni dato che sono in piedi 24 ore su 24. Sono arrivata, apro la porta quasi a fatica mentre entro trovo Lilly che sta gia dormendo sul divano e Sarah in cucina(starà sicurmante facendo il suo spuntino di mezzanotte). appena sente la porta chiudersi corre verso di me preoccupata.
-Anna! per fortuna sei tu...che cosa è successo? stai bene? ti hanno licenziato?
- Sto bene tranquilla...comunque non mi hanno licenziato...lameno per ora. Ho fatto tutto come mi hai detto di fare solo che sono entrari in scena un serpente e un scimmia. Ti racconto tutto domani perchè sono esausta.
-Ero preoccupatissima! pensavo ti avessero licenziato anche a te...hai saputoche DiLeo ha licenziato una ballerina?
-No. cosa è successo?
-Tatiana, quella ragazza riccia mora con un fisico stupendo...è stata licenziata oggi su due piedi perchè ieri sera durante il concerto ha baciato Michael sul palco e Dileo non si è fatto scrupoli e l'ha licenziata subito. Tutti sapevano che tra lei e Michael c'era qualcosa di più che una semplice amicizia professionale, spesso io la vedevo che la sera entrava nella suite e poi usciva la mattina prestissimo, un giorno l'ho anhce vista nella camera da letto di Jackson che dormiva. Ma non riusciamo a capire perchè tutta questa durezza...cioè per un bacio a stampo!
-Guarda qui sono tutti una gabbia di matti, ora che ci penso però prima mentre uscivo dalla cucina della 517 stavo attraversando il corridoio e dalla stanza giù a destra ho sentito due presone che litigavano...forse è per il motivo del licenziamento. Mah non lo so...io vado a letto perchè sto vermante a pezzi, ah ! metti la svegli alle 6.30 domani devo andare a riprendere le luci nuove che ha portato Allen.
-Ok tesoro, buonanotte.
Entro nella mia stanza, mi butto a peso morto sul letto, dopo pochi min a fatica mi rialzo per mettermi il piagiama, il tempo di stendermi come un sacco di patate e cado in un sonno profondo.


-Annaaaaa! svegliati! dobbimao andare siamo in ritardo ci hanno convocato..sbrigati!
Sento queste parole che mi perforano il timpano come un trapano, sento immprovvisamante subito una gran mal di testa a steto riesco ad aprire gli occhi ancora intoripiditi dal sonno e riesco a pronunicare solo poche parole.
-Mmmmh...ma..che...succ...ede..?
- Jackson ci vuole nella sua suite ci hanno detto che è urgente , sbrigati che siamo gia in ritardo!...Lilly hai visto le mie scarpe nere con il tacco?
Appena realizzo scatto in piedi dal letto, non riesco quasi a tenermi in piedi dal movimento brusco che ho fatto mi gira la testa...quasi strisciando vado nel salotto dove vedo Lilly e Sara che corrono per la stanza a velocità supersonica.
-Sei ancora in pigima ? Dai che facciamo tardi!. Mi dice Lilly mente creca di infilarsi i pantaloni correndo verso il bagno. sentiamo una voce provenire dal corridoio.
-DOVE SONO LE ASSISTENTI DI JACKSON?
-Oh mio dio ! siamo in ritardooo! anna vuoi muovere quel sedere e iniziare a vestirti? intato andiamo noi te raggiungici il prima possibile! Lilly sei pronta ? ANDIAMO!. Mi dice Sarah uscendo dalla camera insieme a Lilly cercando di sistemarsi la camicia.
-Mi veso e arrivo!. urlo dal picolo saloncino.
Sbadiglio, mi do uno schiaffo per svegliarmi meglio e guardo l'orologio...le 2.25! bene, ancora una volta quel rompi palle deve rovinarmi quelle poche ore di sonno che mi rimangono. Corro in bagno mi butto l'acqua gelata sul viso per svegliarmi meglio, mi pettino, anche se non orribile! sembra che ho fatto un ora fa un intervento di rinoplstica facciale, sono gonfia come un pallone. Vado in camera cerco i miei vestiti, non li trovo....mi infilo sotto il letto afferro la maglietta dello staf, sfilo quella che ho addosso e la metto, prendo carta e penna e esco in fretta dalla stanza. Corro più veoloce che posso per tutto il corridoio , senza nenache pensarci due min affero la maniglia della 517 e bruscamente apro la porta.


Se non sono morta in quel momento allora posso sopravvivere a tutto.
Mi ritorvo davanti una fila di uomini in giacca e cravatta. Riesco a scovare Lilly e Sarh che sono sedute al lato su un piccolo divanetto e mi guardano come se fossi E.T tornato sulla terra...verso sinistra ci sono in piedi Mike Bill e Eric che appena mi vede si copre il viso come le mani. Ci sono tutti,l'assistente direttore Jolie,l'assistente alle coreografie Vincent, il direttore della scenografia Tom, il direttore della sicurezza Bill, Karen la truccatrice di Jackson insieme alle sue assistenti e il manager Frank DiLeo. Ma soprattutto c'è anche Lui, a poci passi di distanza da me...il capo , il boss, la star....Michael Jackson!
(StreetWalker )
00domenica 4 settembre 2011 16:43
Aspetterò con immensa gioia il prossimo per leggere cosa dirà Michael
Michela Jackson 95
00domenica 4 settembre 2011 21:18
Capitolo 3



Era li fermo, davanti a me. Ha le mani nelle tasce dei pantaloni neri che indossa...corti fino a far vedere i calzini bianchi spuntare fuori dagli immancabili mocassini neri. Indossa una camicia nera perfettmante abbottonata, oserei dire immacolata. Lo fisso in volto, la sua carnaggione sembra più scura dalle foto e dai poster che ho visto sui giornali. Ha gli occhiali da sole con un ricciolo che gli cade davanti, i capelli neri neri legati in una piccola coda. L'unica cosa che riesco a pensare è....Nulla! assolutmante niente ho il cervello spento e non capisco il perchè...forse è l'emozione...ma emozione di cosa? io sono sempre stata razionale...perchè allora sto ferma impalata con una mano aggrappata alla porta?. Una voce roca e profonda mi riporta alla realtà.
- Mike questa è la nuova assistente, Anna Becker!.
Era DiLeo che mi stava indicando per presentarmi a Michael Jackson, il quale rimane completmante impassibile difronte a questa notizià.
Sono talamente imbarazzata che non riesco a parlare, non capisco perchè mi sto comportando in questa maniere così stupida, di solito so essere fredda e razionale riesco a mascherare benissimo i miei sentimenti...credo che mi senta una po intimidita per il semplice fatto che mi rendo conto che mi stanno guardando tutti...con voce sommessa cerco di mettere insieme qualche frase di senso compiuto.
-S..sc..scusate il ritardo. Mi..dispiace.
-Non si preoccupi,stavamo inziando adesso...può accomodarsi.
Mi dice ancora DiLeo indicandomi il divanetto dove sono sedute Lilly e Sarah. Lo ringirazio e cercando di riacquistare la mia sicurezza con fare abbastanza deciso prendo posto a fianco alle mie colleghe.
Appena mi siedo con la bocca semi chiusa sussurando e senza distoglire lo sguardo da Jackson Sarah mi chiede..
-Si può sapere per quale motivo indossi i pantaloni del pigiama e sei scalza?
Che cosa?!? abbasso lo sguado piano quasi a desiderare che quello che mi aveva detto Sarah non fosse vero. Oh santo cielo ! è vero! sono scalza! per questo mi guardvano tutti! non ci posso credere, devo esseremi bevuta il cervello!
-Oddio...ti prego sepplliscimi viva. Sussurro, mentre DiLeo inzia di nuovo a parlare.
-Bene, vi abbiamo convocato con uregenza perchè ci sono delle importati novità che Michael desiderva farvi sapere al più presto....prego. Fa segno a Jackson di inizare a parlare.
E' come se scendesse il gelo nella stanza tutto ad un tratto...non si sente nemmeno il rispeiro della altre persone, tutti aspettiamo che Lui proferisca i suoi voleri.
Fa cenno con la testa per ringraziare DiLeo che gli ha ceduto la parola, si sitema gli occhiali e va al centro della stanza davanti a tutto lo staff.
-Scusate per questa convocazione imporvvisa non era mia intenzione togliervi le ore di riposo...
Parla con un voce decisa ma allo stesso tempo dolce, sembra quasi una musica.. tutti lo ascoltavano seneza togliergli gil occhi di dosso.
-Mi premeva comunicarvi che ho deciso di rimnadare a gennaio le tappe del 12-13 18 e 20 che erano previste per il tour in Australia così potrete riposarvi per riniziare al meglio la seconda parte del tour. Domani sarà l'ultimo concerto prima della pausa. Purtroppo una ballerina non fa più parte dello spettacolo e di conseguenza sono costretto a chiedere alla mie tre assistenti e anche al resto dello staff ...a ta Victor che sei l'assistente alle coreografie, di cercare entro domani sera una possibile sostituta per la performace. Non intendo togliere la canzone dalla scaletta perchè bosgnerebbe fare una cambiamento radicale con tutta la durata del concerto. Scusatemi ancora per quasto imprevisto e per avervi tolto delle ore di sonno ma purtroppo queste sono cose che possono accadere.
Detto questo abbozza un sorriso,quasi intimidito per ciò che ha detto e indietreggia per sussurarre qualcosa all'orecchio di DiLeo che a questo punto prende parola.
-Grazie per la pazienza, i particolari per il rinvio dei concerti verranno comunicati al più presto nel corso della settimana,ora potete anche andarvi a riposare. Chiedo gentilemente alle assistenti di rimanere ancora per qualche minuto qui. Grazie.
Inizia un leggero mormorio da parte di tutti che piano piano di avviano verso la porta mentre io riesco a vedere Michael che dice qualcosa all'orecchio di DiLeo.Una volta usciti tutti rimaniamo solamente io, Lilly e Sarah insieme a DiLeo e Michael che sono in pedi davanti noi.Immediatamente Michael prende parola.
-Scusatemi ancora voi, prometto che tra pochi minuti vi lascio andare a dormire, ma mi serve la vostra partecipazione... Toreneremo a Los Angeles tra 3 giorni, sono stato invitato domani sera ad una cena con alcuni seponenti della discografia giapponese...sò Lilly che è la tua serata libera e non te la toglierò...tranquilla. E sfoggia un sorriso dolcissimo, poi ricomincia a parlare.
-Sarah te dovresti occuparti dello staff insime a Bill per la sicurezza però mi stava dicendo Frank che sei una buona interperete quindi in realtà sarebbe meglio se mi facessi da traduttrice...
Viene interrotto da Sarah.
-No Michael io so solamente lo spagnolo e il francese con le altre lingue non è che me la cavi molto bene se devo essere sincera...
-Ma com...? Inizia a dire Michael ma lo interrompo.
-Mi scusi...in realtà se non ci sono probelmi ci sarei io...sono laureata in lingue.
Si gira verso di me come se non mi avesse mai visto prima d'ora e inaspettatamente si toglie gli occhiali da sole.
Vedo due occhi porfondi, neri guardarmi con intensità, quasi mi penetrano, mi sento di nuovo imbarazzata. Devo ammettere che è affascinate. E' sempre uno stron*o per quanto mi riguarda...ma affascinate.Mi sorride a mezza bocca ma basta per farmi capire che è contento.
-Bene, allora mi accompagnerai alla cena di domani sera così magari mi darai una mano a capire qualcosa di quello che dicono. Grazie...Anna.
Sono un po imbambolata, ricambio il sorriso. In poche parole dovrò essere la sua "dama da compagnia" per una sera. Altro lavoro in arrivo!.
-Bene ragazze, grazie per la pazienza..davvero! ora potete andare. Grazie ancora e ...scusatemi per questa ennesima notte in bianco. Buonanotte.
Ci alziamo tutte e tre mentre Lilly si rivolge a Michael.
- Non ti preoccpuare è il nostro lavoro Mike. Buonanotte anche a te.
Si conoscono da parecchio tempo si vede anche negli atteggmanti che hanno tra di loro, Lilly è la sua assistente da più di un anno.
-Buonanotte anche a lei Mr. Jackson. Dico, mente mi avvio verso la porta con le altre. Sento gli occhi di Michael punatati addosso, mi giro appena per vedere se mi sta guardato. I nostri sguardi si incrociano.. lui guarda il mio pigiama con le mucche se mi sorride divertito.
-Buonanotte anche a te Anna. Sorride di nuovo.
E mi chiudo la porta alle spalle.
Rientriamo in camera in silenzio religioso.
-Ragazze voglio comunicarvi che svenrrò se non tocco il letto entro i prossimi due minuti!. Dice Sarah mentre si lascia cadere sul divano.
-Allora Anna? che te ne sembra il tuo così rompi palle Jackson?. Mi domanda Lilly dal bagno.
-Mi sembra sempre un gran rompi palle!(mento) ma mi conviene stare zitta dato che sarò la sua dama da compagnia domani sera..e mi conviene anche stare zitta se non mi ha licenziato appena ha visto che sono entrata nella sua stanza a piedi nudi con un pigiamino con le mucche disegnate.
-Aahahahahahahahahahha oddio stavo morendo quando ti ho visto entrare conciata in questa maniera. Ti giuro che non sapevo se ridere o piangere. Aahahahahahhaha. Dice Sarah stesa sul divano mentre si sbellicava dalle risate.
-Non tocchiamo questo tasto...sarei voletieri scappata via dalla finiestra quando ho visto che stavo in quelle condizioni.
-Beh dai..conoscendo Michael si sarà divertito da matti. Commenta Lilly anche lei visibilmente divertita.
- Allora mi vesitrò così anche domani sera così oltre a essere la sua dama, assistente, accompagnatrice farò anche da giullare di corte.
Scoppiano tutte e due a ridere. Scherziamo per ancora un po di tempo come tre vecchie amiche del college. Sono le 4.30 del mattino tra due ore mi sarei dovuta svegliare, decido di stendermi un po sul letto e provare a riprendere sonno, cosa che mi è sempre rimasta difficile.
Finalemnte ci siamo incontrati Mr. Jackson!.Penso. Dopo due mesi a lavorare per te finalemte vedo come sei fatto, finalemnte ti accorgi che esiste una persona che lavora 24 ore su 24 per te. Mi ritorna in mente il momento in cui sono entrara nella stanza e me lo sono ritrovata davanti. Mi vergogno quasi a rivivere quel momento. E' strano...non sò cosa diavolo sia successo! Per quale motivo sono rimasta immobile a guardarlo? Non mi è mai piaciuto nenache fiscamente...l'ho sempre trovato..."strano" però devo ammettere che adesso che l'ho visto da vicino è affascinate, esercita un potere verso la persona che sta guardando che non osavo nemmeno immagiare. Pensavo di trovarlo più arrogante, più capriccioso anche nel modo di parlare...invece mi sono ritrovata davanti un ragazzo quasi ...timido, dolce. Sono rimasta davvero sorpresa. Non sono una romatica sentimentale, anzi, sono piùttosto fredda tendo a nascondere i miei sentimenti e soprattutto sono molto riservata. Parlo poco di me, della mia famiglia, anche le mie amiche Lilly e Sarah sanno poco e niente sulla mai vita.
Mia madre era così...una donna molto dura con se stessa e con gli altri. Ricordo che dovevo sudare per riuscire a farmi dare un bacio , un abbraccio o solo per sentirmi dire "Brava Anna! la mamma è fiera di te". Ho preso il suo cognome...Becker, dopo che mio padre si separò da lei perchè si diceva esausto del suo modo di fare, diceva che il loro matrimonio era un calcolo freddo e distaccato. Iniziò una battaglia legale per il mio affidamento...vinse mi madre, che riuscì anche a farmi cambiare il cognome...non mi impedì mai di vedere mio padre ma incosciamente me lo allontano dal cuore e dalla mente. Lo vedevo sempre di rado a causa dei continui trasferimenti che ero costretta a fare in giro per il mondo per il lavoro di mia madre che mi portarono a istaurare sempre rapporti a breve durata...non ricordo di aver avuto mai una "amica del cuore" o le cosidette amicizie di infanzia di adolescenza, anche con i ragazzi sono sempre stata molto poco dolce e esprimevo di rado i sentimenti che provavo per loro. Se c'era una cosa che mia madre mi ripeteva di continuo era " pensa sempre prima alla tua indipendenza economica! non devi dipendere da nessuno ama te stessa e pensa a cosa è meglio per il tuo futuro, non sprecare tempo con le stroie d'amore...di uomini ce ne sono tanti nel mondo non avere fretta di sposarti, pensa prima a crearti un tuo mondo che ti permetta di vivere bene anche da sola senza dipendere economicamente ed emotivamente da un uomo". Così iniziai a spendere tutte le mie energie nella scuola...era molto brava nelle lingue anche perchè mi ero trasferita in tanti paesi dove avevo avuto l'occasione di impararne tante ma la mia patria è sempre stata l'Itlaia...la mia casa era a Roma. Potevo essere in qualunque parte del mondo ma mi sarò sempre sentita una "Romana de Roma" come si dice in dialetto romanesco. Anche il mio aspetto rispecchiava il mio carattere duro, avevo preso il biondo platino di mia madre e gli occhi castani da mio padre con una macchia di verde acqua nell'occhio destro che ipontizzava chiunque mi guardava.Tengo molto al mio aspetto fisico cerco di essere sempre perfetta e impeccabile nonostante io stessa riconosca che la mia vera indole non sia questa. Ma quando vieni educata ,plagiata, dominiata da una donna forte come mia madre devi per forza acquisire una corazza che ti permetta di dimostragli che ninete e nessuno più abbaterti. Così nel corso degli anni crescendo, pur non volendo ho fatto lo stesso identico percorso di mia madre..appena mi sono laureata ho girato il mondo da sola...ho avuto alcune storie ma come sempre dopo un paio di mesi sparivo della circolazione senza una spiegazione e me ne andavo in cerca di altro...finchè non ho deciso di stabilirmi fissa in una posto, Los Angels, per diventare interprete e inizare a costruire qualcosa di solido e concreto nella mia vita. E così un giorno mentre cercavo lavoro quasi per caso nel bar sotto la casa che avevo preso in affitto conosco due ragazze..ballerine, giovanissime che stavano andando a fare i provini per entrare a far parte del corpo di ballo del tour di Michael Jackson, mi offro di accompgnarle dato che quel giorno c'era sciopero dei mezzi e non avevano la macchina. Poi sapete come vanno queste cose no? una cosa tira l'altra e adesso mi ritrovo a fare l'assistente di Jackson. E mentre rifeltto ancora su quello che è stata fin ora la mia vita piano piano prendo sonno, lasciando da parte tutti quei pensieri che fingevo non mi facessero male...ma in realtà erano come il fuoco che bruciava sotto la cenere.




Grazia ancora alla ragazze che mi hanno scritto. Sono conteta che a qualcuna piaccia questa storia.
(StreetWalker )
00domenica 4 settembre 2011 21:52
Fa bene nel ricredersi sul suo conto perchè non è affatto arrogante come pensa. Aspetterò il prossimo con immensa gioia per vedere come andrà la cena con Michael
Adry.Walker
00domenica 4 settembre 2011 22:11
Oh Dio [SM=g27836] La tua storia mi piace tantissimo!!! E' sempre più interessante!! [SM=x47930] Sono già dipendente!! Poi il loro primo incontro [SM=x47928] che carini! A parte le cosidette figure di... [SM=x47926] [SM=x47983] Aspetto il prossimo! Ps: anche io abito a Roma....mi piace quando si fanno questi riferimenti perchè sento di somigliare in qualche modo alla protagonista o di avere qualcosa in comune [SM=x47984] [SM=x47938]
Michela Jackson 95
00domenica 4 settembre 2011 22:55
In realtà Andy non volevo scrivere molto a riguardo di Anna per permettere a chi la legge di immedesimarsi meglio nella storia , ma poi mi sono resa conto che dovevo per forza descirvere un po il suo aspetto fisco e la sua storia. Anche per quanto riguarda il periodo in cui si svolge la storia cercherò di mettere meno riferimenti possibili anche se ammetto di avere una passione per la Bad Era :D

Non sai quanto mi fa piacere che ti piace la mia storia, dato che è la prima volta che scrivo qualcosa :) Appena posso poso il prossimo capitolo. Un bacione. E grazie ancora.
Michela Jackson 95
00lunedì 5 settembre 2011 14:14
Capitolo 4




"Drriiiin....Drrriiiin....Drrriiin...."
Ancora in dormivegla sento questo suono conosciuto rimbombarmi prepotentemente nella testa e a fatica mi rigiro nel letto per allungare la mano e cercare di centrare la sveglia che stava sul comodino. Dopo un po di colpi a vuoto la spengo e ritraggo la mano per rimetterla al caldo sotto il cucino dove tengo spiaccicata la faccia.
"DRRRIIIIN...."
Mi rigiro nel letto a pancia in su con gli occhi chiusi mi metto le mani sul viso e ha fatica cerco di capire perchè la sveglia non smette di suonare. Dal salotto sento la voce di Sarah mezza addormentata.
- Ragazze...è il telefono...-
Sospiro, cercando di svegliarmi meglio guardo l'ora...le 7.30. Mi stiracchio nel letto sempre con quel fastidioso telfono che non smette di suonare. Mi faccio coraggio e come un automa vado nel salotto a rispondere...fa un freddo cane!.
- Si...(sbadiglio)....parla Anna assistente di Michael Jackson.-
- Anna sono Allen, dovevamo vederci esattamente 15 min fa al Korakuen stadium, devo conosegnarti le nouve luci, perchè non sei qui?-
Immediatamente, come schiantata giù da un eliccottero torno alla realà. Luci, Allen, dovevo svegliarmi allre 6.30 e ora sono le ....7.30!. Entro nel panico.
- Oddio Allen sono motificata, davvero, non mi sono svegliata non so come sia potuto accadere....-
Cerco di giustificarmi alla meglio.
- Non fa nulla...ascolta le lascio nel camerino vicino lo stand per i microfoni fai in modo di arrivare il più in fretta possibile i tecnici devono montarle. Ciao.-
- Ok. arrivo immediatamente. Ciao.-
Riattacco, chiudo un attimo gli occhi prendo un bel respiro e inzio a svegliare le altre.
- Lilly Sarah sono litea di annunciarvi che abbimao un ora di ritardo la sveglia non ha suonato ! Giù dal letto!.-
Tempo che realizziano anche loro ciò che è successo e inziano a scattare come molle per tutta la stanza. Corro in bagno, mi butto sotto la doccia, che faccio a velocità imprssionante, il tempo di asciugarmi, vestirmi passarmi un po di fondotinta sul viso pallido e sono pronta, vado con i capelli bagnati non c'è tempo di starli ad asciugare... prendo la mia borsa con tutte le cose dentro e esco dalla stanza. Sono le 8.05 ...inutile dire che sono in ritardo. Mentre aspetto con ansia l'ascensore ticchetando i piedi per terra sento una voce chiamarmi dal fondo del corridoio.
- Anna ! Jackson ti vuole vedere.-
Era Bill il capo della sicurezza. Sento formarsi un nodo alla gola, se 5 minuti fa avevo una fame nera ora mi si è chiuso completmante lo stomaco, prevedo il peggio. Mi faccio coraggio e mi avvio verso la suite cercando di mantenere un comportmanto freddo e deciso.
- E' nella stanza a destra dopo la sala principale.-
- Ok grazie.- Mi apre la porta e mi fa entrare. Sento chiuderla alle spalle, rimango un attimo ferma...tiro un ben respiro e entro nella stanza principale della suite.
- E' permesso ?....Signor Jackson?...sono Anna la sua assistente...-
Mi guardo intorno camminando piano piano sperando che risponda qualcuno.
- Ciao Anna, Buongiorno!.-
Sussulto un attimo e mi giro di scatto. Si era materializzato dietro le mie spalle e ora ce lo avevo di nuovo davanti ai mie occhi. Sorrideva.
- Buongiorno Mr. Jackson...pensavo che stesse nello studio come mi aveva detto Bill..-
- Si tranquilla ero andato in cucina...- credo che è in pigiama ha delle pantofole nere dei pantaloni rosso bordò con sopra una semplice maglietta bianca e un sgualicita camica a righe binache e celesti sbottonata, i capelli ricci ricci arrufati.
- Ah non si preoccupi....hanno detto che mi voleva vedere...- Dico con voce un po indecisa.
- Si..- mi risponde con un tono di voce cosi dolce che non potevo fare a meno di guardarlo, sorride di nuovo e va verso un piccolo tavolino vicino al divano.
- Ieri sera avevamo deciso che mi avresti accopagnato alla cena di domani...beh, purtroppo ho un compito alcuanto noioso per te...- Dice modicchiandosi il labbro accennado un sorriso imbarazzato.
- Mi dica pure..-
- Intato dammi del tu perchè avremmo si e no la stessa età...e poi sono spiacente, ma questo qui è il catalogo di tutte le presone che saranno presenti alla cena che si aspettano che io conosca ogniuno di loro, gli ho dato un occhiata anche io ma se devo essere sincero me ne ricordo poco e niente, anche perchè mi sembrano tutti uguali...quindi dovrei chiederti il favore di cercare di imparare a memoria un po di nomi così magrai evditerò di fare brutte figure..- Aveva in mano una specie di book fotografico e sorrideva imbarazzato.
- Ooh...ma certo...non si preoccupi, cioè..non ti preoccupare! farò il possibile per impararli tutti entro domani sera.- Sorrido e prendo il book dalle sue mani.
- Bene...poi studieremo tutte le tecniche per suggerirmi i loro nomi senza che nessuno se ne accorga...vuoi qualcosa da bere?-
- Come ?...eeh no grazie, purtroppo sono in ritardo devo andare a riprendere le luci nuove che ha portato Allen...-
- Non ti preoccupare adesso do l'ordine di farlo fare a qualcun' altro...-
E certo, penso,"adesso dò l'ORDINE di farlo fare a qualcun'altro che si sta spaccando la schiena! tanto sono tutti qui a lavorare per me!"
Assumo un empressione un po dura mentre Michael va verso il telefono e si fa passare qualcuno della sicurezza per dare l'ordine di mandare qualcuno al posto mio per riordinare le nuove luci.
- Ecco fatto!...adesso non hai più scuse per non bere qualcosa- si gira verso di me e con aria soddisfatta sfoggia una sorriso a 32 denti.
Ricambio il sorrisso anche se non sono molto convinta. Mi fa strada verso la cucina, mi apre la porta e mi fa entrare, tutto in un silezio parecchio imbarazzante. E' lui a rompere il ghiaccio.
- Allora...vediamo...va bene succo d'arancia? Ho il jack daniels ma non credo sia molto adatto di pirma mattina.- mi dice ridendo.
- Aahahah credo proprio che non sia un buona idea di prima mattia, soprattutto quando dovrò passare tutta la giornata a imparare nomi di gente sconosciuta....vada per il succo!-
Mi sorride ancora e prende due bicchieri...cala di nuovo il silenzio.
- Dimmi...da quanto lavori qui?- Mi chiede mentre mi porge il bicchiere pieno di succo.
- Grazie...lavoro qui da due mesi circa, mi ha assunto il tuo manager Frank Dileo.-
- che strano, non mi ricordo di te...-
- beh in effetti ci siamo visti solo una volta...o almeno io ti ho visto...era la prima riunione con tutto lo staff ma eravamo più di 100 persone non mi meraviglio se non te ne ricordi...poi da quella volta non ci siamo più incontrati.-
- capisco...non sei americana vero?.- Mi chiede con un sorrisetto maizioso.
- Mmmh no...si vede tanto ? Sono nata in Italia a Roma,mi madre è tedesca e mio padre Italiano.-
- Come sei finita qui?- è curioso, gli si legge negli occhi.
- bhe, diciamo che ho girato parecchio il mondo e avevo deciso di trasferirmi in maniera stabile a Los Angeles per diventare intereprete poi ho incontrato due ballerine che venivano a fare i provine per far parte del tuo corpo di ballo e ho conosciuto per caso DiLeo...eeh, beh.. eccomi qua.- bevo un po di succo per schiarirmi la voce.
Mi sorride guardandomi intensmante. Quasi cado dalla sedia. Non riesco a staccagli gli occhi di dosso.
- E' bellissima Roma! non vedo l'ora ti tornarci per con il tour, peccato che non ho potuto girarmela in santa pace senza essere disturbato dai paparazzi.- Dicendo queste parole il suo sguardo vivo accesso quasi si spegne, non mi aspettavo che si sentisse cosi oppresso dalla sua fama...anzi, pensavo che facesse di tutto lui stesso per alimentarla.
- Immagino... anche in Italia sei molto famoso...- Non sapevo che dire.
- Già...ma non è tutto oro quel che luccica...- Fissa nel vuoto il bicchiere come perso nei suoi pensieri, chi sa a cosa sta pensando.
Non avevo ben capito la sua ultima frase ma doveva sicuramante riferisi al fatto che la fama non è sempre così bella come sembra.
- Beh, sono contento che lavori per me...davvero, mi piace conoscere gente nuova poter scambiare due chiacchiere in tranquillità...non so perchè ma credo che tu non sei una mia fan..non è vero?-
- Se devo essere sicera, non è che voglio offenderti..ci mancherebbe altro...ma no! non sono una tua fan, so davvero poco e niente si di te..-
Alza il sopracciglio e sorride.
- Immaginavo...spero che domani sera verrai con il tuo fantastico pigiama con el mucche così mi fai fare due risate...ahahahahahha-
- Oddio che figuraccia!....volevo morire ieri sera- mi metto le mani sul viso.
- Aahahahhaha era delizioso ti stava benissimo giuro! lo voglio anche io ! Aahahahaahhaha.- Rideva di gusto.
"drriiiin.... drriiiin.... drriiinn" Suona il telfono.Cercando di ricomporsi si scusa e va a rispondere.
- Si...ok, sarò subito li...sto arrivando.- Riattacca.
- Anna mi dispiace davvero tanto ma sono costretto a andare allo stadio ci sono dei probelmi con i ballerini...-
- Ooh tranquillo nessun probelma ho da fare anche io oggi..- dico indicando il book con le foto.
Mi apre la porta della cucina e mi accompagna lungo il corriodio.
- Sono contento di aver fatto la tua conoscenza...mi farebbe molto piacere tu qusta sera venissi a vedere il concerto, ti risrverò un po sto molto speciale..- mi fa l'occhiolino se si morde il labbro.
- Ok...farò di tutto per esserci, promesso...- sorrido imabrazzata.
Mi guarda intensamente, mi sento completamente osservata, scrutata nel profondo.. come se riuscisse a vedere con i suoi occhi neri come la pece ciò che ho dentro. Sorride di nuovo e con delicattezzza si avvicina alla mai guancia per darmi un bacio. Sento il suo respiro sul mio viso il profumo fresco dei suoi caplli che al contatto mi solleticano il collo porvocantomi un brivido inaspettato...sento le sue labba morbide baciarmi delicatmante la guancia. Chiudo per un attimo gli occhi quasi a gustarmi questo momento, non capendo ancora una volta perchè io...la ragazza fredda, tutta di un pezzo, quella che non guarda in faccia nessuno che non si lascia trasportare da nessuno stupido setimetalismo si ritova ora a tremare difronte la figura di una ragazzo che in maniera così pura mi stava dando un semplice bacio sulla guancia.
Riportandomi alla realtà si si scosta piano piano dal mio viso e apre al porta.
- Ci vediamo questa sera allora...ci tengo.- Sono ancora un po scossa ma non volgio mostragli la mia agitazione per colpa di uno stupido bacio sulla guancia, chi sa quante avranno avuto la mia stessa reazione e si saranno mostrate subito "gatte morte innamorate pronte a piegarsi di foronte a Lui" no, io sono diversa... so controllare i miei sentimenti e poi cosa mi porterebbe di bello innamorarmi di Michael Jackson ? Nulla ! per me lui è solo il mio capo, sono la sua assistente. Punto. Stop. Fine della storia. Caso chiuso. Il rapporto deve rimanere solamente professionale, non andrò al concerto. Quindi mento e decido di rispondre con il tono più impasibile e distaccato possibile rimanendo sempre educata ma diretta.
- Ok, farò di tutto per esserci.Buona giornata e auguri per questa sera.-
Sorrido e mi avvio verso la mia stanza, pregando il mio corpo di non cedere alla volgia di girarsi per poterlo guardare di nuovo.
Sento la porta chiudersi in lontananza....





-
(StreetWalker )
00lunedì 5 settembre 2011 14:44
Finalemnte la dura e fredda Anna si rende conto che da un semplice bacio sulla guancia capisce che piano piano si sta innamorando. Aspetterò con immensa gioia il prossimo
Adry.Walker
00lunedì 5 settembre 2011 15:50
Come sempre un capitolo entusiasmante! Lo adoro! [SM=x47918] [SM=x47928] Un invito a bere qualcosa è un segno che da parte di Michael c'è un interesse nei suoi confronti [SM=x47962]
Lei fa bene a dimostrarsi non molto interessata perchè non conosce le intenzioni di Michael! Anche se Anna si comporta così nel profondo del suo cuore nutre dell'interesse per Michael che sono convinta che presto si trasformerà in L.O.V.E [SM=g27836] Aspetto il prossimo....intanto mi impegno anche io a scrivere la mia FF [SM=g27829] [SM=g27828]
Tanti [SM=x47938]
Michela Jackson 95
00lunedì 5 settembre 2011 23:41
Capitolo 5



Erano più di tre ore che cercavo di imparare a memoria quei nomi impossbili cercando di ricollegare il cognome al volto...ma devo dire che fino ad ora avevo avuto scarsi risultati. Erano così tanti e così uguali che mi si inteccivano gli occhi solo a guardarli.
- Allora questo deve essere il signor Tanaka e la sua consorte...eeh...oddio come si chaima la moglie?....SAITO!- Levo la mano con la quale corpivo il nome.
- Nooo...è vero! questo è Yamamoto! quello con l'orecchino all'orecchio destro è Tanaka...Uuf non ce la farò mai ad impararli...-
Sprofondo sulla sedia portantomi le mani sul viso per stropicciarmi un po gli occhi...mi facevano male. Erano ore che stavo chiusa li dentro e mi mancavano ancora parecchi pagine di nomi da imparare. Mi serviva una pausa, non ce l'avrei fatta a rimanere un altro minuto di più a guardare quel maledettissimo book. Vado in bagno per rinferscarmi un po il viso, mi guardo intensamnte scrutando per bene la mia immagine riflessa. Sono ridotta davvero male, da quando lavoro qui non ho nemmeno più il tempo per truccarmi, per sistemarmi i capelli che ora sono mossi e sconfusionati...per fortuna non sono ancora in periodo di rughe se no sarei stata un vero e proprio mostro. Sono sempre stata una ragazza carina...mi è sempre piaciuto il mio aspetto fisco, sapevo di essere attraente e usavo quest'arma al meglio...soprattutto nel lavoro. Non mi sono mai sentita indadeguata, la mia freddezza era palpabile in tutto ciò che mi circondava...ho sempre ottentuto quello che volevo, guadagnandomelo...le cose non mi sono mai state regalate, ho sempre sudato tutto ciò che desideravo ardentemente. Adesso mi sono un po lasciata andare...è vero! ma non si può sempre tenere sotto controllo tutto ciò che ci circonda, bisogna prendersi una "pausa di rifelssione" per poi ripartire più carichi di prima. Ero convinta che nonostante la stanchezza era ora di tornare quella che ero prima. Perfetta in tutto e efficente sul lavoro..niente e nessuno doveva ostacolare questo mio equilibiro mentale, chiunque sarebbe arrivato a sconvolgere i mei piani avrebbe fallito perchè come mi diceva sempre mi madre "bisogna pensare prima a se stessi alla propria indipendenza, non lasciasri trasportare dalle stupide fantasie amorose" e ero decisa anche qusta volta a segure i suoi insegnamenti.
Mi passai un po di terra sul viso per renderlo più colorito, misi un po di eyeliner per risaltare gli occhi da cerbiatta e la macchia verde acqua nel mio occhio destro, mascara nero per allungare le ciglia folte e per finire un lucida labbra brillatinato bianco.
Pettino i capelli biondi ondulandoli poco con spazzola e phon alla fine per poi legarli in una morbida cipolla.
Ecco! ora ero molto più presentabile. Scrutai ancora la mia immagine per vedere se potevo migliorare ancora qualcosa. No! va bene così, sono soddisfatta. Vado in camera mia apro l'armadio e scelgo un bel tailleur nero con una gonna avvitata stretta lunga fino al ginocchio, scarpe nere con tacco a spillo. Prendo il book e la mia borsa, indosso gli occhiali scuri e esco dalla stanza. Avevo un disperato biosgno di caffè e di una sigaretta, erano giorni che non mi concedevo i miei piccoli vizi.
Scendo nella hall dove finalemnte mi rendo conto del lusso sfrenato che mi circonda..una sala di dimensioni sproposionate che metteva in risalto la moquette rosso fuoco e le decoraziondi delle sedie color oro. Era motlo affollata, un via vai di gente...sicurmante tutte presona molto ricche o per lo meno famose e benestanti. Decido di sedermi in un angolino riservato ai fumatori mentre sto per accendermi la sigaretta mi accorco che sul tavolo c'è un giornale.
"Wako Jacko Kiss Her Dancer On Stage". C'era la foto di Michael e la ballerina Tatiana nel momento in cui si sono baciati. Incuriosita sfoglio il giornale fino ad arrivare all'articolo che parlava di loro..c'è una foto di Tatiana da sola...ora che la guardo bene mi ricordo di averla vista un paio di volte dietro le quinte ma non ci siamo mai parlate...beh , devo ammettere che è una bella ragazza, ma chi sa quante altre ne avrà Jackson! Si sarà solamente illusa di essere la sua "unica" ma in realtà sarà stata sicurmante una delle tante. Imporvvsmante mi tornano alla mente prepotentemente i momenti in cui lui così delicatamente ha posato le sue labbra sulla mia guancia...rivivo per pochi secondi quella strana sensazione. Ripenso al suo sguardo...ai suoi occhi puntati su di me mentre gli parlavo. Ripensandoci devo ammettere che è affascinante...non è una bellezza comune non lo definirei neanche "bello", è carismatico...èèè...è Sexy!. Riguardo la foto di Tatiana e penso che è solo un illusa, si sarà innamorata di lui del suo personaggio della sua fama senza sapere che non c'è niente di bello niente di eccitante nel mondo di Michael Jackson...penso che non potrei mai essere la sua donna, non sopporterei la pressione mediatica e non sopporterei lui. E' vero che mi sono ricreduta per quanto riguarda il suo carattere anche se lo conosco poco e niente, ma sento che in lui convivono due diverse personalità che non ha ancora imparato bene a gestire...il Michael di tutti i giorni quello "normale, gentile, timido che amama conoscere, sapere.. " e la star megalomane ed egocentirca che non guarda in faccia nessuno...sarebbe troppo complicato vivere,accettare, subire lui e il mondo che lo circonda. Non so nemmeno perchè sto pensando a questo dato che non è successo assolutamente nulla tra me e lui, ma è un po come una autoconvincimento che non ci potrà mai essere nulla di più, io sarò la sua assistente e lui il mio capo per i prossimi mesi, poi quando il tour sarà finito me ne potrò andare a cercare qualcosa di più interessante e più adatto alle mi aspettative.
Ho quasi finito la sigaretta, preferisco non prendere il caffè..non oso immaginare di quale strano gusto potrebbe essere il caffè giapponese, prefrisco ricordare il sapore del buon caffè forte italiano. Prendo il book, la mia borsa e torno in camera decisa a memorizzare alla perfezione tutti i nomi.

20.30 mi mancano ancora poche pagine e finalemnte posso dire di saperli quasi tutti.
"toc toc"....bussano alla porta.
- Buonasera, cerco la signornia Anna Becker.-
- Sono io...mi dica- Era un ragazzo giovane giappionese lavorava nell'hotel.
- Ecco, questa è per lei insieme al bigliettino e mi hanno detto di avvisarla che c'è una macchina di fuori all'entrata che la sta aspettando.-
Mi porege una rosa tutta confezionata con un bigliettino dentro.
- Grazie mille, buona serata-
- Anche a lei.-
Chiudo la porta, guardo la rosa tutta impacchettata con un bellissimo fiocco alla fine rosso fuoco. E' bellissima. Adoro le rose rosse, sono tra i miei fiori preferiti. Curiosa di capire chi fosse il destinatario prendo il bigliettino al suo interno, poso la rosa sul tavolo della sala e apro la bustina.
"Spero di aver indovinato il tuo fiore preferito. Ti avevo promesso che ti avrei riservato un posto speciale.
Un bacio...Michael".
Stento a crederci. Non so che dire, so benissimo che si riferisce all'invito al suo concerto e per di più c'è una macchina che mi sta aspettando..come se non gli fosse balenato nenache per la mente che io avrei potuto benissimo declinare l'invito. Mi dispiace Jackson, ma questa volta rimmarai a bocca asciutta. Posai il biglietto sul tavolo e mi diressi verso il telfono.
- Pronto buona sera sono Anna Becker mi hanno riferito che c'è una macchina che mi sta aspettando..potrebbe gentilmente riferire all'autista che purtroppo non potrò scendere...gli mandi le mie presonali scuse per il disturbo, grazie.- Riattacco. Sono categorica, lo so...forse troppo ma è meglio così, non volgio avere niente a che fare con Jackson e il suo mondo "incantato". Sono la sua assistente, ancora per poco e poi potrò andarmene. Mi rimetto a sedere per finire di studiare gli ultimi nomi che mi mancavano, riapro il book con le foto ma lo sguardo mi cade sulla rosa...ferma sul tavolo, bella...stupenda....aveva indovinato....era il mio fiore preferito. La prendo e la avvicino al mio naso per poter respiare quella fragranza fresca...leggera, sembra di risentire ancora il profuno dei suoi capelli ricci morbidi accarezzarmi il collo. La guardo ancora e rileggo per l'ennesima volta il biglietto....forse sono ancora in tempo per andare...
No. Non posso farlo, non volgio farlo. Prendo la rosa e il biglietto ,li poso sul tavolo della cucina...prendo un bicchiere d'acqua e la metto dentro,strappo il biglietto nel caso lo dovessero vedere Lilly e Sarah al loro ritorno e lo butto nel cestino.
"Calcolo freddo e distaccato Anna, Calcolo freddo e distaccato!" torno a sedere intenta a finire il mio lavoro.




Grazie ragazze che state seguendo questa Ff, non sapete quando mi fa piacere.
(StreetWalker )
00martedì 6 settembre 2011 01:02
Inutile cerca di essere fredda e distaccata lo ammesso che è sexy in parole povere si vede che è innamorta. Aspetterò con immensa gioia il prossimo
Michela Jackson 95
00martedì 6 settembre 2011 11:47
Capitolo 6.





- Uuuh che bella rosa ! è stupenda. La nostra Anna ha un ammiratore segreto!- Era Lilly, stava in cucina per fare colazione e si era accorta della rosa.
- Non fare la stupidina...me la sono comprata da sola. Per allietarmi la gironata, Sarah muoviti che stai creando la fila per il bagno non capisco cosa fai li dentro ore e ore sono le 8.00 tra poco dobbiamo essere nella suite...su!-
- No mi dipiace deluderti ma TU dovrai essere nella suite, per fortuna mi ha salvato dall'operazione "dama di compagnia"- Mi dice dal bagno.
- Grazie di avermelo ricordato...- replico sarcasticmante mentre cercavo di allaciarmi il cinturino delle mi scarpe nere tacco 12.
- Crdo che dovrai armarti di molta pazienza, è da ieri che Michael è nervoso fracico...non si capisce il perchè...appena finito il concerto a preso e se nè tornato in camera, per non parlare durante il concerto! è stato un continuo lamentarsi durante le poche pause..."quello non va bene, quell'altro vi avevo detto di agiustarlo.." era elettrico, spero per te che si si svegliato con la luna giusta questa mattina- Mi dice Lilly.
Mi stavo infaliando la giacca...credevo di sapere perchè si fosse innervosito, ma adesso che ci rifelttevo non me ne importava nulla sono la sua assistente non la sua piscologa o barbie da portarsi dietro. Speravo comunque che non si trattasse di quello, ma era molto probabile. Vado in cucina per prendere un po di caffè per svegliarmi meglio, mi aspettava una giornata faticosa e lunghissima...per prima cosa dovevo vedermi con Michael per provare a suggerigli i nomi che avevo imparato con molta fatica ieri, poi avevo la seduta di restauro con la truccatrice Karen che mi avrebbe preparato per la serata, e poi iniziava lo strazio...sapevo che avrei passato un altra notte in bianco, chi sa quando sarebbe finita la serata. Presa da questi pensieri mi verso dell'altro caffè nella tazza...8.10, devo andare !
Lavo al volo la tazza mentre vedo Sarah che non usciva dal bagno dai tempi della guerra in Vietnam e corre in camera a preparasi, prendo la mia borsa con tutte le mie cose afferro il book e esco dalla stanza.
- Ciao ragazze!, fatemi in bocca al lupo...- le prego appena fuori dalla porta.
- In bocca al lupo! ricorda qualunque cosa dice per te ha ragione! ci vediamo questa sera tesoro.- Mi dice Lilly ridendo.
Esco, mi ero preparata alla perfezione..i nomi li sapevo li avevo ripassati appena sveglia e mentre mi lavavo i denti,come quando avevo le interrogazioni prima di andare a scuola. Attraverso il corridoi vedo Eric davanti alla suite.
- Buongiorno Anna! dormito bene?-
- Buongiorno Er..si abbastanza, 8 ore di sonno piene un po agitate perchè ho sognato tutte queste brutte faccie che avevo studiato ieri tutto il giorno- indico il book che ho in mano.
- Vai tu questa sera alla cena?- mi chiede sorpereso.
- Si hanno dato l'incarico a me, adesso devo vedermi con Michael per mettere appunto delle cose...te non ci sarai?- chiedo con la faccia un po trste.
- No, vegono Bill e Mike io sono libero questa sera, mi dipiace.- mi sorride.
- Allora sarà una vera noia, cattivo! mi lasci sempre sola in questi compiti ingrati...- metto il fino broncio.
- Aahahaha mi sa che ti convine entrare...credo che ti hanno gi adetto che è da ieri che ha i nervi a fior di pelle...nessuno sa il perchè, quindi, Buona fortuna!...- ride divertito e mi fa l'occhiolino.
- Fammi passare uomo ingrato che mi lascia sola in questa ardua avventura, non siamo più amici!- dico ridendo mentre Eric mi apre la porta della suite.
Ereccomi, dinuovo nella 517...silenzio di tomba. Possibile che pisogna sempre giocare a nascondino per trovarlo? temendo che mi si materializzasse dinuovo dietro per urlare "tana libera tutti" rimango quasi attaccata alla porta.
- Michael!...sono Anna, è permesso?- dico con voce sicura guardandomi intorno.
Nessuna risposta...sarà caduto dal letto?. Mi faccio avanti piano nella saletta subito davanti al corridoio.
- Michael? ci sei?...- ripovo, mentre mi guardo intorno nella stanza. Nulla. Decido di mettermi seduto sul divanetto ad aspettare che sua signoria si faccia vivo. Guardo l'ora 8.20...dovevamo vederci esattamnte 5 min fa, forse sono stata troppo puntuale penso, ne approfitto per ridare un ultima occhiata al book con le foto per memorizzare meglio il tutto.

- Ciao Anna!-
Come mio solito sussulto ancora una volta appena lo vedo comparire stile "Coppelfield" davanti a me, balzo immeditamente in piedi richiudendo con uno scatto il book.
Porta gli occhiali scuri, anche se non riesco a capire dove vede tutto questo sole in una giornata ugiosa come oggi. Capelli sciolti, ricci perfettmante pettinati che ricadono morbidi qulle sue ampie spalle, camici rossa pantaloni neri con una cintura dorata..calzini in bella vista questa volta rossi e gli immancabili mocassini, comincio a credere che ci va anche a dormire con quei cosi.
Non riesco a vedre la sua esperssione celata dagli occhiali scuri,ma non accenna il minimo sorriso. Come diceva mia nonna "questo sè svejato col culo scoperto pure oggi". Mi sforzo di sorridere e fare finta di niente.
- Buongiorno Michael...-
Ninete, impassiblie...avrei creduto che fosse una statua ci cera se solo non stesse camminado. Va verso la scrivania con le mani in tasca e si gira verso di me.
- Scusa il ritardo se ti ho fatto aspettare...allora, come va con i nomi?- chiede non mutnado minimante espressione.
- Bene , credo si saperli tutti...- rispondo con una fintissima aria solare.
- Credi di saperli...o li sai?- domanda brusco mentre si versa un po d'acqua nel bicchiere. Rimango un attimo attonita difronte a questa domanda, cerco di mantenere la calma e con sicurezza rispondo che li sò.Finisce di bere..posa l'acqua sul tavolino e si lecca le labbra per asciugarsele rimettendosi le mani in tasca. Penso ancora una volta c'è è maledettamente sexy ma questo comportamento mi sta irritando.
- Ok!...allora, la macchina ci verra a prendere alle 22.30 davanti all'hotel devi farti trovare pronta per quell'ora possibilmente anche prima.. usciamo dalla cucina, non posso uscire dall'entrata principale per via dei fan e dei paparazzi, se necessario porta con te il book in caso non ti dovessi ricordare qualcuno, se non ti senti abbsatanza preparata me lo dici subito e affido ad un altra persona questo incarico...non intendo fare figuracce, stammi vicino pre tutta la durata della cena quando vedi qualcuno che si avvicina mi sussurri all'orecchio come si chima e traduci quello che dice avrai con te un altro traduttore che sa bene l'inglese vi aiuterete a vicenda, spero di essere stato chiaro.- E' categorico, duro, freddo è di nuovo la star capricciosa e arrogante che non accetta un no. E' palese che è infastidito dal mio comportmante di ieri sera, ma ha 30 anni è un uomo non un bambino quindi non mi curo di quello che dice e diretta rispondo che sono preparata e non farà alcuna figuraccia.
E' con le bracci aconserte e le gamebe incrociate...non vedo i suoi occhi ma credo che se si levva gli occhiali mi fulminerebbero con lo sguardo, resta impassibile...fermo, come ad aspettare che io dica qualcosa sul perchè non mi sono presentata ieri al concerto dopo che ero stata invitata da lui in persona e di sera scomodata a farmi recpirare un rosa un biglietto e un auto personale. Non si capiacitava perchè avessi rifutato questo invito, ne sono sicura.
Si morde le labbra sospira e va dietro la scrivania...
- Bene, è tutto!....puoi andare. Grazie.-
Non c'è niente di dolce, di melodico questa volta nella sua voce, sembrano quasi due persone differenti da qullo che ho incontrato ieri e quello con cui sto parlando oggi. Senza nenache dagnarmi di un sguardo prende alcune carte e iniza a sistmeare.
- Di niente Michael, a più tardi.- Fingendo tranqullità mi avvio verso la porta e esco. Eric non c'è...avrei voluto sfogrmi un attimo con lui...mentre vado verso l'ascensore mi chiedo dove ho trovato la clama prima mentre lui con tutta la sua arrognaza mi diceva quelo che dovevo o non dovevo fare, e pensare che ieri mattina mi aveva invitato a bere qualcosa era stato gentile, dolce, educato adesso non si era degnato nemmeno di venirmi ad aprire la porta. E' uno stron*o! Non lo sopporto, non vedo l'ora che finisca questo stramaleddettissimo tour per non poterlo aver più sotto gli occhi ogni giorno. Mi sange il sangue al cervello se solo penseo che dovrò passare un intera serata in sua compagnia appiccicata a lui come un cagnolino da guardia. Scedo nella hall persa nei mei pensieri, sono ancora le 9.05 ho ancora parecchie ore a disposizione prima di andare da Karen per prepararmi. Vado nella stanza fumatori, mi accendo un sigaretta...devo placare il nervoso, non mi piace essere trattata con sufficienza e sfrafottenza! Chi sei per parlarmi con quel tono? Crede di famri paura o di intimorirmi solo perchè fa di cognome Jackson e con i suoi soldi potrebbe risanare il pil pro capite di una nazione ? crede che una donna si conquista con un invito al concerto, una rosellina e un bigliettino? O è talmente accecato dalla sua immagine che pensa di non doversi mai impegnare troppo per sedurre qualcuno, perchè a lui tutto è dovuto, tutto è concesso senza il minimo sforzo!
mentre penso mi guardo attravrso il riflesso del vetro verde scuro che ho davanti, ma l'occhio mi cade su un viso conosciuto a pochi metri di distanza da me seduto su uno dei divanetti in pelle rossa. Mi giro per guardare meglio, metto a fuoco...si passa le mani sugli occhi come a cacciare via una lacrima per non fari vedere..ha la testa bassa ma la riconosco...é Tatiana!. Era stata licenziata ieri sera ma avevano detto che aveva immediatamente lasciato l'hotel, chi sà quanto c'è di vero o falso in quello che hanno detto sulla storia tra lei e Michael..mentre la guarda penso che non si è persa nulla di speciale, anzi. è stato un bene che l'abbiamo allotnanata da lui lavrebbe solamente trascinata nella sua gabbia dorata fatta di tutta apperenza e poca sostanza. Vedo Eric entrare nella stanza e correre verso di lei. A stento riesco a capire cosa dice.
- Ascolta lo sai che non puoi stare qua...- dice Eric con tono carezzevole mentre gli porta le mani sulle spalle come un padre che conosla la sua bambina.
- Ti prego Er devo solo parlargli...pochi min non chiedo altro..- scoppia a piangere. Eric la abbraccia, lui purtroppo non può fare niente deve solo eseguire gi ordini che gli vengono dati.
- Ci hai parlato?...gli hai detto che sono qua che sto a pezzi?...- continua tra i singhiozzi. Mi viene un nodo alla gola, sta soffrendo davvero.
- Si...ci ho parlato ma..ora è meglio di no, adesso il tour è finito pochi giorni e ce ne troniamo tutti in America fidati di me aspetta solo un settimana si rifarà vivo lui e potrete parlare con più clama..ora ti prego va.. mi hanno detto di farti scortare in aeroporto vieni con me...- Lei scoppia di nuovo a piangere. Immagino come si possa sentire...non solo si è innamorata ma ora senza una spiegazione valida si sente buttata fuori come un animale dalla vita di quello che credeva il suo amore ma deve anche fare i conti con la pressione mediatica che le si è rivoltata contro dopo quel bacio. Escono dalla sala fumatorimentre Eric la tiene stretta.
Bene! lo detesto ancora di più quell'uomo...cerco di levarmi dalla testa la sua immagine mentre mi guarda duro e impassibile lo prenderei a schiffi. Mi mordo la lingiua per non gridare davanti a tutti che è un grande stron*o! spengo la sigaretta prendo la mia roba e vado a mangaire , devo mettere qualcosa sotto i denti per placare il nervosismo.



- Ooh eccoti, sei in perfetto orario!.- mi dice Karen mentre mi invita ad entrare nella sua stanza che a primo acchitto sembra un negozio per parruchieri e estetiste.
- Ciao Karen..- rispondo con un sorrisso entrando.
- Queste sono le mie assistenti io le chiamo i miei "angli" Jessica e Kate! mi aiuterenno con il tucco parrucco e vestito!-
- Molto piacere.. Anna!- stringo la mano a tutte e due, sono molto carine devono avere all'incirca la mia stessa età. Karen credo che si un po più grande anche se a me sembra una bellissima donna. E anche molto solare.
- Bene tesoro rilassati...inizieremo prima dai capelli poi passermeo al trucco mentre Jessica e Kate si occpureanno delle mani e dei piedi e poi ti farò vedere la tua "sorperesa".- mi dice sorridendo.
- Aaah ma allora è proprio il mio giorno.- dico divertita.
- Sono proprio curiosa di vedere la mia sorpresa ma immagino che la vedrò dopo il lungo e laborioso restauro...alla mai faccia ahahahha- aggiungo.
- Se fossero tutte belle come te io andrei fallita con questo lavoro ahahahh ora per favore ti chiedo se puoi gentilemnte accomodarti al lavaggio.-
Aaaaah ci voleva proprio, finalemnte mi rilasso e altri lavorano per me senza che io debba muovere un ciglio. Mi sento una principessa. Per cominicare danno una bella tagliata ai capelli mentre Kate e Jassica si occupano delle mie mani e dei miei piedi che colorano con uno smalto neutro bianco leggermente brillantinato, ninete di volgare molto raffinato, devo dire che mi sta da dio sulle mani e sui piedi, che io odio, adesso li vedo qusi belli. Karen mi asciuga i capelli mentre li sento morbidi ricadermi sulle spalle...deve averci messo qualche crema particolare perchèmo guardo le punte e vedo che sono un biondo accesso bellissimo, luminoso. Con phon e spazzola li alliscia alla perfezione rendendoli ancora più setosi al contatto, ondulandoli leggermente alla fine prende una rosa blu con un picclo nastro legato ad essa e ad opera d'arte mi raccoglie i capelli in una piccola coda che nel lascia sciolti solo alcuni davanti e dietro. Passano al trucco....dopo aver ripulito le mie sopracciglia (non senza urlare dal dolore) inziano a incipriarmi il viso applicando un po di terra leggermente scura sula viso per esaltare gli zigomi...con molta pazienza Karen passa agli occhi che decide di colorare con solo un po di Eyeliner nera e mascara con un leggero obretto bianco sfumato con un po di blu alla fine dell'occhio per renderlo ancora più accattivante e grande, mi ridisegnano con una matitita leggera le labbra che non sono molto carnose e vi applicano uno strato di lucida labbra trasparente. Ecco fatto..trucco e parrucco sono andati. Ancora non mi hanno permesso di vedermi allo specchio, prima dice che devo vedere la mai sorpresa. Mi fa alzare e mi porta nella stanza a fianco al saloncino dove mi hanno truccato, appena entro riapro gli occhi e vedo steso sul letto un vesito di seta bul, lungo con le spallin,e scolato al pundo giusto con annesse scarpe con tacco a spillo blù notte come il vistito... non riesco quasi a descriverlo per quanto è bello.
- Oh mio dio Kare è qualcosa di meraviglioso! davvero sei fantastica grazie..- gli dico radiosa mentre lo prendo in mano per guardarlo meglio.
- Non devi ringraziare me...lo ha scelo Michael per te !- mi dice sorridendo.
Mi blocco un attimo...credevo di non aver capito bene...Michael Jackson mi aveva comprato un vestito per questa occasione scegliendolo lui appositmante per me. Questa volta non riesco a contenere l'emozione, non ce la faccio e mentre faccio scivolare sul mio corpo il vestito che lui aveva appositmante comprato per me ripenso a quel piccolo inncoente bacio sulla guancia che con tanta dolcezza mia aveva dato facendomi tremare pre l'emozione.
Mi guardo allo specchio...sono pronta! devo ammettere che questa sera sono davvero bella, non lo dico per tirarmela anche perchè non è menrito mia ma di Karen Jessica e Kate che hanno fatto un ottimo lavoro. Tiro un bel respito mi sistemo ancora una volta il vesito davanti allo specchio e esco dalla camere per farmi ammirare da Karen e le altre che aspettvano di vedere come era venuto il loro lavoro.
- Wow ! Wow ! wow...sei spettacolare ! tesoro sei davvero bella, non ci sono parole...- mi dice sorridendomi appena mi vede.
- Merito tuo e delle tue assistenti...Grazie!.- gli dico sorridendo mentre l'abbraccio. Ringrazio tutte per il bellisimo lavoro svolto prendo la piccola pochette abinata al vesito, vado in camera mia per prendere le ultime cose.
Inutile dire che durante il tragitto per andare in camera ho sentito alcuni fischi e apprezzamenti provneire dalle stanze aperte o dai tecinici che ernao appena rintrati dallo stadio. Corro subito in camera, prego che non ci siano Lilly e Sarah, mi immagino gia cosa direbbero se mi vedessero conciata in questa maniera.
Entro, prendo il book e mi guardo per l'ultima volta allo specchio. Guardo l'ora sono le 22.15 Michael mi aveva detto di stare li alle 22.30 ma penso che se arriverò un tantino in anticipo non succederà nulla. Esco dalla stanza e vado verso la suite, sono un po agitata anche perchè so di indossare un vesito che lui stesso ha coprato per me...chi sa cosa dirà quando mi vedrà entrare...Mi ritrovo davanti Mike e Bill anche loro vestiti a festa, sempre con quegli auricolari nelle orecchie, non dicono niente ma i loro sguardi parlano per loro...dciamo solo che rimangono parecchio attratti dalla mia immagine.
Li saluto, Bill mi apre la porta e.... entro.





Spero che vi piaccia.

(StreetWalker )
00martedì 6 settembre 2011 12:25
Speriamo che ammorbidisca il suo carattere andando avanti con i Capitoli. Aspetterò con immensa gioia il prossimo per vedere come andrà la cena
Adry.Walker
00martedì 6 settembre 2011 16:52
Come sempre...WOW!
Non ho altro da dire! Aspetto impazientemente il prossimo!!! [SM=x47930] [SM=x47962]
Michela Jackson 95
00mercoledì 7 settembre 2011 23:56
Capitolo 7





Sento chiudere la porta alle mie spalle. Questa volta nessun improvvisa apparizione, nessuna materializzazione alle mi spalle. E' li davanti a me. Ci sono altre persone nella stanza, vedo DiLeo , Bill, 2 guardie del corpo, Sarah e Karen. Michael era in mezzo alla stanza, sono sicura che mi sta guardando, anche se indossa sempre quei benedetti occhiali da sole scuri. Non lo degno di uno sguardo e entro nella sala.
Buona sera a tutti, spero di non essere in ritardo.- Karen mi sorride, mentre Sarah rimane imbambolata a guardare il mio vestito, anche se devo ammettere che questa sera anche lei è uno schianto.
Ciao Anna, non ti preoccupare tra pochi minuti saremo pronti...sei in perfetto orario.-
mi dice DiLeo mentre mi fa letteralmente una radiografia da capo a piedi sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Gli sorrido...sicura di me vado a sedermi vicino a Sarah e Karen per parlare di come si svolgerà la serata. Michael sta parlando con Bill e DiLeo ma so per certo che guarda nella mia direzione perchè noto che più volta si fa ripetere le cose da DiLeo come se non lo stesse ascoltando.
Bene! Signori siamo pronti per andare...allora, usciremo dalla cucina poi faremo...-
Bill inizia a parlare ma non riesco a sentirlo, Michael si è levato gli occhiali e mi sta fissando. Mi punta spudoratamente, senza la minima vergogna nel vedere che mi sono accorta che mi sta guardando, il suo sguardo è un mix di rabbia e stupore...non capisco cosa vuole comunicarmi. Non abbasso lo sguardo, anzi, alzo leggermente la testa come per fare cenno di guardarlo dall'alto al basso e lo fulmino con gli occhi. Regge lo sguardo senza la minima esitazione poi si rinfila gli occhiali.....dobbiamo andare.
Attraverso la cucina con a seguito 6 guardie del corpo che fanno da barriera umana a Michael, che sta nel loro mezzo, con a fianco Bill e Sarah. Usciamo in fretta dall'hotel e in un batti baleno Bill mi fa entrare in macchina, mi posiziono sul mio sedile mentre mi sistemo il vestito per non farlo sgualcire cercando di guardare la mia immagina riflessa nel finestrino scuro dell'auto, vedo che la portiera si apre di nuovo...riconosco il suo profumo..è Lui.
Prego che entri qualcun altro in macchina con noi ma sento in lontananza il rumore delle portiere chiudersi...ecco, è iniziata la “serata tortura”. Siamo solo noi due, io e Michael in auto per un tragitto che non so neanche quanto durerà..ma spero in cuor mio che l'autista faccia il più in fretta possibile.
Partiamo. Nessuno dei due parla, silenzio assoluto, lui guarda avanti sempre con i suoi maledettissimi occhiali...anche di notte ! Mi posiziono vicino al finestrino per cercare di vedere qualcosa rimanendo rigida come un pezzo di legno. C'è la sua fragranza nell'aria, è buonissima ...sento il ritmo lento dei suoi respiri, anche lui sembra non muovere un muscolo. Si è preparato per l'occasione indossando uno dei suoi completi tipico stile “Michael Jackson”. Siamo in viaggio da più di 10 minuti.
Non sei venuta ieri sera.- secco , diretto, coinciso. Lo sapevo! Immaginavo che prima o poi avrebbe aperto il discorso era solo questione di tempo e adesso voleva della spiegazioni.
Mi volto verso di lui, ma noto che continua a guardare avanti, mi giro anche io e rispondo senza lasciar trasparire alcuna emozione.
Ho avuto da fare con il book. Mi dispiace. - Nessuno dei due guarda l'altro.
Capisco...spero che tu abbia ricevuto la rosa.-
Si, è molto bella grazie, è stato davvero un bel pensiero da parte tua.-
Silenzio....
Non fa niente. Mi avrebbe fatto davvero tanto piacere la tua presenza.-
Spero che ci sarà una prossima volta...-
Non credo...- mi risponde freddo.
Ecco, di nuovo si comporta da bimbo capriccioso e insolente il tutto solo perchè ha ricevuto un no da una donna. Mi dispiace ma questa volta non riesco a stare zitta.
Fa come meglio credi, non sono problemi miei, grazie a dio ho ancora aria nei polmoni anche se non sono venuta al tuo concerto.- rispondo secca.
Certo che faccio come voglio, sono io che comando qua, sempre se te lo ricordi, era un semplice invito a passare una serata insieme, mi sarebbe piaciuto conoscerti meglio...-
Ho detto che mi dispiace, sono stata davvero occupata con il book, non sto mentendo Michael, volevo prepararmi al meglio-
Si gira verso di me e si toglie gli occhiali. Mi guarda dritta negli occhi...sento che sto per sbriciolarmi sul sedile, cerco di tenere il suo sguardo ma mi sento di nuovo vulnerabile difronte a quegli occhi neri, profondi...Mi guarda le labbra e scende con lo sguardo sul mio vestito.
Non ti conosco bene, ma devi avere un bel caratterino.- sorride.
Anche tu non sei da meno... Mr.Jackson. - dico sarcastica. Credo che la tempesta sia momentaneamente passata.
Ride di nuovo e mi fa l'occhiolino mentre si rinfila gli occhiali. Ripenso di nuovo a quel bacio...non so perchè ma sento un impulso improvviso di accoccolarmi dolcemente sulla sua grande spalla. Tiro un bel respiro e mi ricompongo non voglio far trasparire nessuna emozione.


Arriviamo alla villa alle 23.30, un ora di ritardo. Ci devono essere alcun paparazzi fuori dalla residenza perchè appena passiamo sento il rumore dei flash. Entriamo all'interno della tenuta dove parcheggia l'auto. Le guardie del corpo mi fanno scendere, mi ritrovo davanti un palazzo imponente per esteso con una meravigliosa gradinata all'entrata tutta illuminata. E' la residenza di uno dei colossi giapponesi del mondo della discografia che in occasione della presenza di Michael in Giappone ne ha approfittato per invitarlo a questa cena.
Alzo il vestito per non sporcarlo e vado vicino a Michael, circondata da tutte le guardie del corpo ci avviamo verso l'entrata.
Appena mettiamo piede all'interno della sala inizia un incessante applauso da parte dei tutti presenti. Io sono ancora vicino a lui, che sorride salutando con la mano. Lo guardo, mi sembra dolcissimo...sembra quasi intimidito da questa calorosa accoglienza. Noto che alcune persone mi guardano in maniere strana, sicuramente staranno pensando che io sono una sua nuova fiamma. Si fa vanti il padrone di casa.
Michael questo è il signor Fukuda, il proprietario della villa.- gli dico piano cercando di avvicinarmi al suo orecchio senza farmi vedere.
Si presentano mentre io traduco...per fortuna c'è un altro traduttore che sa abbastanza bene l'inglese e io ci aiutiamo a vicenda per le varie presentazioni.
Sempre seguiti dai bodyguards ci accomodiamo al tavolo dove ci serviranno la cena.
Michael è a capo tavola e io sono al suoi fianco vicino alla mia destra c'è l'altro traduttore...un ragazzo giapponese di 34 anni Chikao , molto simpatico. Tutto procede secondo copione. Michael mangia poco e niente, è timido, gentile, riservato con gli altri ospiti e è più affascinate che mai...nonostante ci siano altre grandi voci del panorama musicale giapponese è lui la star, pur non facendo nulla di speciale riesce a catalizzare con il suo fascino magnetico tutta l'attenzione su di lui, per quanto possa resistere, anche io rimango completamente ammaliata dalla sua persona.
Mentre sorseggio il mio vino rosso mi accorgo che dall'alta parte del tavolo poco più giù c'è un ragazzo che mi sta guardando...sorrido e abbasso lo sguardo, non è giapponese avrà si è no una trentina d'anni, molto carino. Ci scambiamo ancora un po di sguardi..sa che sono l'assistente di Michael e non la sua fidanzata per questo non si fa problemi a guardarmi ancora.
Hai fatto colpo a quanto vedo.- è Michael.
Mi giro verso di lui di scatto...
Beh, la tua truccatrice e il tuo vestito fanno sembrare bello chiunque...- rispondo.
Eri bella anche con il tuo pigiama quella sera. -
Credo di non aver sentito bene. Mi sto sciogliendo come il burro, per fortuna che sono seduta.
Sorrido un po imbarazzata cercando di mantenere sempre una facciata fredda.
E questo cos'era ? Un complimento per scusarti per ciò che è successo prima in macchina?- replico sorridendo.
No, era un complimento per dirti che purtroppo avrò bisogno ancora delle mia assistente una volta tornato in hotel...- sorride malizioso.
E' una minaccia?- chiedo fissandolo negli occhi.
Oh no... è un obbligo...- replica sornione.






Grazie ancora a voi ragazze che state seguendo questa storia. Un bacione.
(StreetWalker )
00giovedì 8 settembre 2011 00:13
Aspetterò il prossimo vorrei sapere cosa succederà quando saranno in Hotel. Baci
Adry.Walker
00giovedì 8 settembre 2011 11:07
"E' un obbligo!" Ooooh, chi sa cosa avrà in mente... [SM=x47979] [SM=x47928]
Un'altro capitolo entusiasmante...adoro quando si stuzzicano! [SM=x47983]
Aspetto il prossimo!! [SM=x47928]
Michela Jackson 95
00venerdì 9 settembre 2011 00:07
Capitolo 8





Era quasi l'una e mezza di notte e la stanchezza cominciava a farsi sentire. I tacchi vertiginosi che portavo mi stavano mandando in fiamme la pianta del piede, sarei volentieri andata in giro scalza. Era strano a dirsi ma quasi mi cominciava a piacere questo lavoro...insomma, avrei conosciuto moltissima gente, giravo il mondo non a spese mie, venivo pagata bene e se riuscivo in poco tempo a diventare una delle assistenti principali non mi sarei dovuta occupare solo dei compiti più ingrati. Sarei rimasta più a lungo in servizio se solo non fosse stato lui il mio capo, non era una questione di simpatia o antipatia...sentivo nel bene o nel male che ero attratta da lui ma la mia mentalità non poteva concepire nulla di tutto ciò, Michael non si era espresso ma era ovvio che dopo questi piccoli gesti anche da parte sua c'era un interesse diverso nei mie confronti...o almeno credo. Beh, non saremo andati avanti al lungo...ci stuzzicammo per tutta la serata, ogni tanto mi guardava intensamente per poi rivolgere lo sguardo altrove. Era circondato da “cinesine galline” che rispondevano con adorazione a tutto ciò che diceva, sembra imbarazzato ma credo che in realtà tutto ciò non faceva altro che gonfiare il suo ego...è vero, chiunque non lo conoscesse avrebbe sicuramente detto che si trattava del classico ragazzo “puro, buono” non un incallito latin lover , ed effettivamente era così...ma era proprio quella finta, o vera, aria da bravo ragazzo innocente che attirava le donne, e per quando potesse essere “un signore” sotto quel punto di vista era sempre un uomo a tutti gli effetti, e come tutti gli uomini gli piaceva essere apprezzato dal gentil sesso.
Mi dispiace dirlo ma io non riuscivo a vederlo come un bimbo non cresciuto, non riuscivo a vederlo come il “dolce Michael casto e puro”....si, era il classico gentiluomo, timido sicuramente, ma percepivo che la sua vera natura fosse ben altra...ovviamente agli occhi del mondo si era descritto lui stesso come il “Peter pan della musica” e di certo non poteva poi presentarsi davanti ai riflettori con due biondone con le tette rifatte sotto braccio, al massimo poteva portare la sua timida Wendy o i suoi amici bambini...ma una volta spenti i riflettori sarebbe stato sicuramente un uomo come tutti gli altri, ne ero sicura.
Stavo bevendo un po di champagne in compagnia di Sarah e un ragazzo americano che lavorava alla Sony e si era trasferito in Giappone da pochi anni...Michael era dall'altra parte della sala ma non riuscivo a vederlo.
Anna, Sarah... Jackson vuole rientrare in hotel iniziate a salire in macchina dovrebbero essere li Mike e Anthony – era Bill il capo della sicurezza.
Salutiamo il ragazzo con cui stavamo parlando e ci avviamo verso l'uscita. Noto in lontananza fuori dal cancello della residenza che ci sono delle macchine posteggiate, devono essere sicuramente i paparazzi che sono appostati li da ore ormai....mi chiedo come Michael possa sopportare tutta questa pressione mediatica che si abbatte su di lui appena mette piede in strada, deve essere sicuramente stressante vivere perennemente con una scorta di uomini appresso e rimanere rinchiuso in casa come se fosse agli arresti domiciliali. Non oso neanche immaginare una vita simile. Ci aiutano a entrare nella macchina e ci sistemiamo sui sedili posteriori, immagino che tra un po arriveranno anche le altre guardi del corpo.
Sono esausta non vedo l'ora di toccare il letto.- dice Sarah stropicciandosi gli occhi cercando di non rovinare il trucco.
A chi lo dici! ….- immediatamente però ricordo ciò che mi aveva detto Michal prima, a fine serata sarei dovuta andare nella sua stanza...era un obbligo!
Ah ...quasi dimenticavo io devo passare prima alla recepition per vedere se hanno ritrovato il mio portafoglio, prendi prima tu le chiavi della stanza e lascia la porta aperta dato che entrerai prima tu di me.- dice Sarah.
Purtroppo mi sono ricordata ora che devo andare nella stanza di Michael..me lo ha chiesto prima a cena.- dico tranquilla.
Sarah si gira a guardarmi.
Anna ? Cosa sta succedendo?...ho visto questa sera come vi guardavate.- mi dice sospettosa.
Cosa ? Ma che ti salta in mente? No , no, no non ho alcuna intenzione di instaurare nessun tipo di altro rapporto con lui se non quello professionale, mi conosci come sono fatta. E poi sono la sua assistente e non mi passerebbe neanche per la mente una cosa del genere.- cerco di essere più convincente possibile.
Anna, conosco Michael da anni è una persona meravigliosa! Ammetto io stessa che sono stata in passato attratta da lui...tutte siamo attratte da lui, ma..è complicato, si è un normale essere umano, ma il suo concetto di normalità è completamente differente dal nostro...so che te non farai mai nulla di più oltre a una amicizia a livello professionale però voglio metterti in guardia...non è uno sprovveduto, non è un immaturo che non sa come comportarsi difronte a una donna...sa quel che vuole e sa come ottenerlo, ti sa ammaliare quando decide che dovrai essere la sua donna e te non te ne accorgerai nemmeno che piano piano ti stai innamorando fino a che non potrai più fare a meno di lui...ma a qual punto entreranno in ballo non solo il suo carattere ma tutto il suo mondo che lo circonda, che in uno modo o nell'altro ti coinvolgerà mente e corpo fino a distruggerti. E' difficile per noi “comuni mortali” che non viviamo nel mondo dello show bisness capire e adattarci alle regole di Hollywood e molto spesso quando non hai una corazza di ferro che ti permette di proteggerti da tutto ciò che ti pioverà addosso ne esci annientato. Per questo, per quanto voglio un bene dell'anima a Michael, ti dico che è meglio per la tua indipendenza e per la tua vita se il vostro rapporto rimane strettamente professionale...fidati Anna, almeno che tu non voglia perdere te stessa.- sono parole dure ma vere quelle che mi dice Sarah, lei lo conosce sicuramente meglio di me e sa come funzionano queste cose. Gli credo, in fondo era una cosa che già sapevo, per questo avevo rifiutato l'invito di Michael al concerto. Ma io so di essere una donna forte non mi sono mai fatta incantare da nessuno non vedo il perchè proprio ora dovrei cedere.
Sta tranquilla Sarah so tutte le conosguenze che porterebbe una cosa del genere e non voglio rischiare.- Dico decisa di me.
Si aprono le portiere della macchina e entrano Mike e Bill..pochi minuti e partiamo. Durante il viaggio nessuno parla, siamo tutti visibilmente stanchi, solo Sarah e Mike discutono della partenza per Los Angels. Io non li ascolto, sto ripensando alle parole di Sarah...se potessi declinerei l'invito di Michael, questa sera, ma questa volta sono con le mani legate sono sicura che lui mi chiamerà come sua assistente e io sarò obbligata ad andare nella sua stanza. Inizia a battermi il cuore all'impazzata appena mi immagino la scena di noi due soli nella sua stanza, non voglio che accada nulla, non deve accadere nulla! Farò di tutto per rimanere di ghiaccio...ripenso a mi madre, averi proprio bisogno di parlare con lei...mi darebbe la carica di freddezza giusta per affrontare la serata senza intoppi , ma so di essere capace di mantenere la facciata dura anche senza il suo aiuto...ma ho comunque timore visto l'effetto che ha lui su di me.
Arriviamo in hotel, sento improvvisamente delle urla disumane provenire dalla strada, mani che battono sui vetri pianti di ragazze...sono i suoi fan...sono ancora li. Fanno fermare la macchina in un parcheggio sotterraneo in quanto tutte e due le uscite sono bloccate da paparazzi e fan urlanti. Scendiamo dalla macchina e saliamo nella hall attraverso una scala di emergenza, Michael deve essere arrivato prima di noi..prendo l'ascensore insieme a Sarah, Mike e Bill...mi tremano le gambe...so che lui mi sta aspettando.
Mi avvio verso la suite e mi rivolgo a Sarah.
Ci vediamo tra un po...non chiudere la porta a chiave.-
Ok, a dopo...mi raccomando.- mi dice seria mentre continua a camminare avanti.
Davanti alla suite c'è Eric che appena mi vede sorride.
Siete tornati finalmente, è tardissimo.-
Non me ne parlare....mi vuole vedere.- dico indicando la porta.
Si lo so, mi ha detto di lasciarti entrare....- bussa e mi apre la porta.
Michael c'è Anna.- lo avvisa.
Si , falla entrare pure. Ah Bill, puoi andare a dormire qui fuori sembra tutto tranquillo vai riposare. Grazie. Buonanotte.- sento che gli dice da dentro la camera.
Ok grazie Michael. Vieni, entra pure..- Mi apre bene la porta e mi fa entrare.
A domani...- mi dice Bill mentre chiude la porta alle mi spalle.


Buonasera signorina Becker...- è seduto sul divano con le braccia aperte. Mi sorride scherzando.
Io sono in piedi vicino alla porta faccio pochi passi avanti un tantino irrigidita.

Buonasera Mr. Jackson, posso fare qualcos'altro per lei?.- replico stando al gioco.
Oh si grazie...gradirei che si sedesse qui vicino a me, ho bisogno di un po compagnia per addormentarmi sereno questa notte...- mi guarda dritto negli occhi. Capisco che mi sta provocando.
Da quando sono diventata la tua “dama da compagnia”?.- replico andando davanti a lui. Alza la testa per vedermi meglio e mi punta con quello sguardo intenso, penetrante.
Da quando ho deciso che voglio passare un po di tempo con la mia assistente...sempre se per te non è un problema.-
Dice alzandosi piano....siamo vicini, troppo vicini. Di nuovo mi sento vulnerabile completamente persa...è più alto e grande di me nonostante indossi ancora i miei tacchi...sono piccola di corporatura e vedo che le sue spalle potrebbero coprirmi tutta, “proteggermi” con un abbraccio caldo . Ci stiamo guardando...rimango immobile, ferma, rigida...non so che fare, sembra che ho i piedi incollati al pavimento...ad un tratto la pochette mi cade dalle mai, tolgo lo sguardo dal suo e mi inchino per raccoglierla mentre lui si è distaccato da me.

Allora ? Credi che potrai farmi un po di compagnia per poco?.- mi chiede sorridendo.

Lo so dovrei dire di no..ma senza neanche pensarci vado a sedermi vicino a lui.

Contento?...- gli chiedo guardandolo.
Non immagini quanto.- mi dice ridendo.
Bene...di cosa vuole parlare Mr. Jackson?.- dico accavallando le gambe.
Di te...mi piace ascoltare le storie degli altri. -

Sono un attimo confusa, ma decido di stare al gioco.

Bene, se è così interessato sarò ben felice di dirle tutto quello che vuole sapere sulla mia vita...- gli sorrido maliziosa.
Spero che tu non sia sposata, perchè vedi non vorrei che il divorzio ti costasse troppo.- mi dice cercando di rimanere serio.
Non so di cosa sta parlando Jackson, mi dispiace.- dico divertita. Scoppiamo a ridere tutti e due.
Ho viso la macchia verde che hai nell'occhio...è qualcosa di spettacolare.- mi dice serio.
Sono un tantino imbarazzata.
Ah si....beh, me lo dicono tutti che è molto particolare...- sorrido.
Vuoi qualcosa da bere..? - mi dice come se sene fosse dimenticato.
No grazie, sono apposto così ho bevuto anche troppo questa sera ...-
Beh..di certo non si può dire che sei una “chiacchierona” sei piuttosto...misteriosa come donna..anche gli altri dello staff sanno poco e niente su di te...-
Ah vedo che chiedi informazioni in giro...ma come non è lei quello che difende a costo della vita la sua privacy ?...- dico scherzosa.
Quando mi interessa una cosa faccio di tutto per aver informazioni al riguardo...-
Vediamo, e cosa ti hanno detto di me...?- chiedo curiosa rilassandomi sul divano.
Allora...che non sei fidanzata, che sei una specie di “iceberg”, e che sei bella come le prime luci dell'alba di una giornata di sole....ma quest'ultima cosa l'ho scoperta solo quando ti ho visto per la prima volta...e tu cosa sai di me?-
Che sei miope e che hai bevuto parecchio vino rosso e champagne questa sera...-
Scoppia a ridere divertito.
L'ultima cosa purtroppo è vera...ma ci vedo ancora benissimo nonostante i mie 31 anni di vita.-
Ci guardiamo negli occhi...mentre mi appoggio al divano mettendomi una mano tra i capelli. Mi sorride...penso che è bello da morire. Si morde il labbro mentre noto che arrossisce leggermente nonostante la stanzia sia solo illuminata da poche luci soffuse. Ha i capelli sciolti e una camicia bianca un po sbottonata...non credo che sia ancora truccato..almeno per quanto riguarda gli occhi, che mi sembrano ancora più belli e luminosi del solito. Gli sorrido anche io leggermente imbarazzata, ma ormai sono anni che nascondo in ogni occasione i miei sentimenti quindi sicuramente non si sarà neanche accorto che in questo momento sono più agitata che mai. Siamo fermi, seduti ,ancora un po lontani l'uno dall'altro...forse si aspetta qualcosa, un gesto, un abbraccio...

Sei diversa...- mi dice come se si fosse risvegliato da una profonda riflessione.
Diversa in che senso ?...-
Che sei una donna da scoprire, non sei come tutte le altre che dopo poche ore ti confessano già tutto di loro, non ti lasciano più niente da scoprire, non ti lasciano più alcun dubbio sul loro riguardo, sai già che con loro potrai fare tutto quello che vuoi perchè si dimostrano innamorate e pronte ad amarti da subito. Te invece mantieni una facciata dura ti fai scoprire piano piano...non confesserai mai i tuoi sentimenti se non li senti davvero! Un uomo per avere una dimostrazione d'affetto da parte tua deve impegnarsi, deve riuscire a farti scoppiare il cuore in petto d'amore. Non sei fredda, anzi, sei profonda! perchè attribuisci all'amore un importanza più grande. Sono sicuro che nella tua vita avrai detto poche volte e soprattutto a poche persone “Ti Amo” perchè attribuisci a quella parola un valore enorme per poterla sprecare in maniera sciocca come molte donne fanno e come spesso io stesso faccio. Sei la classica donna che riesce a trasformare la vita di un uomo in un inferno, ma in quell'inferno alcuni uomini ci trovano tutto ciò di cui hanno bisogno per vivere. Di solito sono le donne che mi chiedono “com'è la mia vita” vogliono sapere tutto su di me, si sentono inferiori a me solo perchè conduco una vita diversa e sono famoso, adesso invece sono io che sono curioso di sapere tutto su di te, vorrei stare nelle tua testa per vedere che cosa è successo..cosa ti ha trasformato in una donna così apparentemente fredda e insensibile all'amore tanto da rifiutare le avance di uomo...cosa o chi ti ha ferito così tanto da farti credere che ragionare con il cervello è meglio che ragionare con il cuore. Con te mi sento un uomo come tutti gli altri...i quali devono sudare per guadagnarsi l'amore di una donna, perchè hai tuoi occhi che io sono Michael Jackson o sono Michael non fa alcuna differenza, non mi renderai le cose più facili solo perchè sono ricco e famoso, e questo mi fa sentire terribilmente bene, terribilmente vivo. Sei fredda esteriormente, ma dentro hai il fuoco che brucia..pagherei per essere io quello che riuscirà a tirartelo fuori.-

Non so che dire, sono ammutolita...sono quasi incazzata con lui! Perchè è riuscito a capire tutto ciò solo con poche informazioni e guardandomi negli occhi? Rimango fissa con lo sguardo su di lui senza smettere di guardarlo neanche un secondo.
Si avvicina piano piano a me come se avesse paura che io possa respingerlo da un momento all'altro...rimane fisso a guardarmi e con una mano delicatamente mi accarezza il viso. E' un tocco leggero, sento la sua mano calda che scivola liscia sulla mia guancia mentre continuiamo a guardarci negli occhi...non c'è nulla di dire...non ho nulla da dire...voglio solo gustarmi questo momento così prezioso, così bello, così indescrivibile senza neanche fiatare.

Sei un uomo molto dolce Michael,sei buono e sei anche terribilmente bisognoso di amore...non rispondere, non c'è bisogno che tu lo faccia questo momento voglio ricordarlo così- gli dico sincera.
Sento il bisogno di abbracciarti, toccarti, poter sentire il tuo corpo attaccato al mio ma ti rispetto e so benissimo che sarebbe un gesto troppo affrettato per una come te...per questo preferisco stare fermo...-
Grazie....Mike.- gli sorrido dolce.
Forse è meglio se vado ora ...è davvero tardi.- gli dico alzandomi piano.
Si, hai ragione...- mi dice mettendosi in piedi abbassando lo sguardo come se fosse imbarazzato per ciò che mi aveva detto poco prima. Mi accompagna verso la porta.
Anna...-
Si....-
Grazie per questa serata...- mi dice dolcemente.
Grazie a te....-
Spero ce ne saranno altre...-
Beh...credo che..te le sei guadagnate...Mr. Jackson.- gli dico sorridendo. Scoppia a ridere divertito. Si avvicina piano a me, con un mano delicatamente mi prende il viso e mi bacia sulla guancia. Faccio altrettanto con lui. Di nuovo il contatto delle sue labbra sulla mia pelle mi fa tremare dall'emozione. Vorrei baciarlo, vorrei perdermi tra le sue braccia...ma aveva ragione lui, per una come me questi sarebbero gesti troppo affrettati. Ci distacchiamo per guardarci ancora un volta negli occhi mentre mi apre la porta e mi fa uscire.
Buonanotte Anna...dormi bene.-
Buonanotte anche a te...- mi sorride.
Mi incammino verso la mia stanza....questa volta me ne frego del mio stupido orgoglio da “prima donna” e mi giro a guardarlo... è ancora li...più bello che mai, mi guarda e mi sorride di nuovo mentre con la mano mi lancia un bacio. Sorrido e mi giro, sono arrivata alla mia stanza....sento la porta della suite chiudersi in lontananza.
(StreetWalker )
00venerdì 9 settembre 2011 00:31
Finalmente la sua barriera nei suoi confronti è abbattuta. Aveva bisogno di una donna che lo amasse come uomo non perchè era ricco e famoso.Aspetterò il prossimo
Amu Hinamori
00venerdì 9 settembre 2011 02:24
Bellissima questa FF l'ho letta tutta d'un fiato e...
Mi dispiace per Anna, ma era ovvio che Michael avrebbe sciolto per fino il suo cuore di "ghiaccio", d'alltro canto, come avrebbe potuto resistergli? Non vedo l'ora di leggere il seguito *_*
Adry.Walker
00venerdì 9 settembre 2011 13:36
Oh che dolci!! Mi fanno emozionare!! [SM=x47928]
Sei bravissima!!! [SM=x47938]
Michela Jackson 95
00venerdì 9 settembre 2011 17:48
Capitolo 9





Anna! ….Anna!...su svegliati....Anna ? “Annie are you ok ? So, Annie are you ok? Are you ok, Annie !”...ahahahah-

Sento strattonarmi il braccio per farmi svegliare..e alcune risatine. Sono Lily e Sarah. NOOOOO! Non voglio svegliarmi! Mi sento la testa pesante non riesco nemmeno ad aprire gli occhi, mi rigiro a peso morto a pancia in sotto con la faccia completamente spiaccicata sul cuscino...sento due palline da tennis al posto delle pupille.

mmh...naaa...lasciatemi....ho sonno...è il....mio giorno libero...- dico con la voce impastata dal sonno senza riuscire a muovere un muscolo.
Oh no tesoro, mi dispiace deludere le tue aspettative ma il “tuo caro amato Jackson” ha detto che vuole la sua bella , affascinante e misteriosa assistente Anna per andare a visitare la scuola elementare...e se non sbaglio ora sono precisamente le 8.30 di mattina e tra esattamente 20 minuti devi essere pronta nel suo studio...ma prima, non ti muovi di qua se non ci racconti cosa è successo ieri sera con lui...-

Mi metto piano piano a sedere sul letto ho un mal di testa terribile...Non dovevo bere ieri sera ! Lo sapevo ! Ci sono Lilly e Sarah davanti che mi fissano divertite, le guardo storte.

Si può sapere cosa diavolo succede..? -
Succede che questa mattina dovevo andare insieme a Michael a visitare una scuola elementare Giapponese perchè gli avevano dedicato il nuovo teatro della scuola chiamandolo come lui ...mi sono presentata nel suo studio e ha detto che preferiva che venissi tu mettendo la scusa che “sapevi meglio la lingua”...- mi dice Lilly.
Gli hai detto che oggi era il mio giorno libero?.- gli chiedo incazzata nera.
Si che gliel'ho detto, non ha voluto ascoltarmi..per questo adesso ti sbrighi e ci dice che cosa è successo ieri sera ...Sarah mia ha detto che ti ha invitato nella sua camera...-


Mi alzo di corsa dal letto...non ci posso credere, mi ha tolto anche il mio giorno libero dopo essere andata a dormire tardissimo per avermi affidato un altro compito che non dovevo fare io...poteva dirmelo ieri sera se aveva intenzione di farmi lavorare anche il giorno dopo, non c'era bisogno che mi diceva tutte quelle stupide sdolcinatezze per convincermi a lavorare anche oggi...me lo diceva finiva la storia e me ne andavo a dormire prima. Prendo i vestiti e vado furente in bagno.

Allora ?...ci vuoi dire cosa è successo ieri sera?..- mi dicono Lily e Sarah mentre entrano nel bagno insieme a me.
Che cosa volete che sua successo ? Nulla ! Assolutamente niente...- dico mentre mi sistemo i capelli. Oddio sono orribile, ho tutto il trucco colato di ieri ..potrebbero scambiarmi per una specie di panda protetta dal Wwf.
Vuoi dire che tu sei rimasta per 2 ore nella stanza con lui e non è successo nulla?...- mi chiede Sarah perlessa.
No...non ci siamo baciati! Te lo avevo detto che io non voglio nessun tipo di rapporto oltre a quello professionale...si è stata una bella serata, lo ammetto...però non è successo niente e non succederà mai niente di più.- mi ritornano in mente tutti i flash delle ore passate in sua compagnia.
Ecco lo sapevo...ti stai innamorando!.- dice Sarah battendo le mani per dimostrare il suo disappunto.
Non mi sto affatto innamorando! Te l'ho detto prima che non ci sarà mia niente tra me e lui , non insistere Sarah.- prendo lo spazzolino per lavarmi i denti.
Basta poco, un niente...questa è stata come hai detto tu stessa una “bella serata” poi ce ne sarà un altra che sarà “stupenda” e un altra ancora che sarà “la più bella di tutte” fino a che..BOOM ! Addio ! Ti innamori di lui. Tu conosci una certa Brooke Shields ?.- mi domanda mettendosi davanti allo specchio.
Non Sfo chi Sfia...- rispondo con lo spazzolino in bocca.
Bene, è l'amore storico di Michael Jackson ! Se la portava dietro a tutte le premiazioni, non hanno mai detto nulla hai giornali ma è evidente che stavano insieme...bene, ti dico che lei sarà ospite a casa sua quando Michael farà ritorno a Nerverland, la sua nuova residenza. Inoltre abbiamo la new entry Tatiana che non passa giorno che non chiami la sicurezza per potere parlare con il “Suo Michael” e udite udite sono anni che lui cerca di mettersi in contatto con una certa Lisa Marie Priestly....hai capito bene si ! La figlia di Elvis...allora cosa vuoi fare entrare nella lista delle possibili prescelte anche tu e rovinarti l'esistenza stando dietro alle sue stranezze o ti fidi di noi e cerchi di applicare il tuo autocontrollo anche quando sei difronte a lui che ti fa gli occhi dolci?.- mi dice Sarah seria in volto.
Capisco che lei me lo sta dicendo in buona fede, per evitare di farmi soffrire in futuro nonostante lei stessa mi ritenga una donna forte piena di autocontrollo.
Non sapevo tutte queste cose sulla vita privata di Michael, e di certo ascoltarle non mi aveva fatto per niente piacere, inizio a chiedermi a quante altre donne avrà detto tutte quelle belle paroline che ha detto a me ieri sera. A mente lucida, adesso che ci ripenso mi convinco che il mio metodo di stare sempre allerta quando conosci un uomo è più che mai azzeccato. Per fortuna ieri non è successo nulla oltre a pochi sguardi una carezza e un bacio sulla guancia. “Fidarsi è bene non fidarsi è meglio” parole sante! Non immagino neanche come mi sarei potuta sentire ora se fossimo andati oltre ieri sera, dopo essere venuta a conoscenza di tutte queste “belle” cose. Ok Jackosn , vuoi prendermi per il culo ? Vediamo chi dei due avrà la meglio....

Ragazze lo so che lo dite per il mio bene e vi ringrazio per avermi raccontato queste cose ma credetemi che me la so cavare da sola...ora scusatemi ma sono in ritardo.- gli dico mentre mi infilo le scarpe.
Non volevo essere dura, ma lo conosco e queste cose che sappiamo sui suoi presunti o veri amori non ci piacciono per niente...siccome ho capito che è interessato a te mi sembrava giusto dirti come stanno le cose tesoro.- dice Sarah porgendomi la mia agenda.
Tranquilla, lo so che lo hai fatto in buona fede...non l'ho messo in dubbio neanche per un attimo. Scappo, ci vediamo questa sera. Un bacio ragazze.- Prendo la borsa e esco dalla stanza.

Sono imbestialita, ma in fondo non ho del tutto perso questa prima battaglia...non è successo niente tra me e lui, lui non sa tutto ciò che provo quando sono in sua presenza quindi in sostanza la partita è ancora aperta , tutta da giocare e non ho intenzione di perderla...non mi farò mettere i piedi in testa, non mi farò usare da lui, anche se si chiama Michael Jackson...potrebbe anche essere la reincarnazione di qualche Dio io lo tratterò come un comune mortale deve essere trattato in queste occasioni.
Immersa nei pensieri mi rendo conto che sono arrivata davanti alla 517 dove trovo Bill alla porta.

Ti stavamo aspettando tutti...- dice seccato.
Mi hanno avvisato 20 minuti fa che dovevo essere qui , mi dispiace ma io ho fatto il possibile per essere puntuale.-
Non si cura minimamente di quello che dico e mi apre la porta.



Mr. Jackson....la sua assistente-
Prego falla entrare.-

Entro sicura di me nella stanza, questa volta non sono ne imbarazzata e tanto meno agitata.

Buongiorno...dormito bene?.- mi dice sfoggiando uno dei suoi più bei sorrisi venendomi incontro. Rimango impassibile, abbozzando un piccolo finto sorriso. Lui non deve sapere che sono venuta a conoscenza di quelle cose, quindi dovrò raccogliere e applicare tutte le mie migliori doti di attrice di cui sono dotata. Le bugie riesco a dirle molto bene riuscendo ad essere anche molto convincente, non sarà un problema tenere nascosto il mio odio nei suoi confronti.


Si grazie...anche se non mi aspettavo questo improvviso incarico, oggi avevo il giorno libero. -
Si lo so, ti chiedo scusa...ma sei l'unica che sa bene la lingua.- mi dice mentre va verso la scrivania.
Mmh ok..nessun problema, tranquillo.- (sono un attrice nata ! Se mi licenzia so che lavoro fare).
E poi avevo voglia di rivederti...- si gira a guardarmi...


Come fa? Come ci riesce a farmi cambiare opinione su di lui con così poco ? Dicendomi solamente due tre paroline magiche... le ho sentite pronunciare da altri uomini nei miei confronti ma non avevano lo stesso effetto, non avevano lo stesso impatto sul mio umore. Per pochi secondi ho anche pensato che era così bello e perfetto oggi da rimanere senza fiato.
Cerco di non far trasparire nessuna sensazione che provo sul mio volto e rispondo con un semplice e timido sorriso. Continua a fissarmi mentre si avvicina lentamente a me.

Ti sono mancato?...-
Oh Jackson non immagini quanto...non ho dormito tutta la notte pensando a te.- rispondo prendendolo in giro.
Mmh ti prendi gioco di me è?...attenta, posso essere molto cattivo...- sta al gioco anche lui, mentre si morde le labbra e mi guarda fissa negli occhi. Indurisco un po lo sguardo.
Oh che paura...sto tremando tutta..mi hai davvero scosso- affermo mentre reggo il suo sguardo come per sfidarlo.

Se non dovessi odiarlo farei in questo istante l'amore con lui sulla scrivania.
Mi osserva...sembra quasi...eccitato..emana sesso da tutti i pori...Dio quanto è sexy ! Ma non posso cedere, non con lui ! Faccio finta che il suo sguardo cosi intenso non abbia alcuna ripercussione su di me e mi allontano leggermente.

Bene...cosa dovrei fare oggi?.- domando spezzando questo momento di “sfida e passione”.
Devo visitare una scuola elementare a pochi km da Tokyo dove hanno inaugurato un teatro chiamandolo con il mio nome...e ho voluto essere presente, non dovrai fare altro che tradurre un piccolo discorso che farò e presentarmi alle altre persone, sono tutti professori e presidi...se mi rimane tempo vorrei anche andare un po in giro per le classi da incontrare i bambini sarebbe una grande gioia per me...- devono piacergli molto i bambini quando dice l'ultima frase gli si illuminano gli occhi e ecco che diventa di nuovo il “Michael Peter Pan” quello dolce, innocente...è incredibile quante sfaccettature possa avere quest'uomo, non basterebbe una vita per capirlo.
In quel momento bussano alla porta e entra Eric...

Michael quando vuoi noi siamo pronti ad andare...- gli dice mentre si gira verso di me e mi sorride.
Ok...chiama i ragazzi digli che sono pronto.-


Questa volta usciamo dalla scala di sicurezza dove eravamo entrati ieri notte , troviamo due macchine che ci aspettano in un sotterraneo/parcheggio. Saliamo io Eric, Bill e Michael in quella con i vetri oscurati...mi fanno indossare il cartellino dello staff, ci saranno i paparazzi che se mi vedono accanto a Michael penserebbero sicuro che io sia la sua ragazza e il giorno dopo la mia faccia sarebbe su tutti i giornali della terra. Il tragitto non durerà molto...parliamo del rientro a Los Angeles che avverrà domani..questa sera ci sarà un riunione per comunicare a tutto lo staff come si volgerà la cosa, ad un tratto sento un nodo formarsi alla gola mentre Michael che ha di nuovo i suoi occhiali scuri mi accenna, cercando di non farsi vedere, un timido sorriso. Infatti, una volta atterrati a Los Angeles molto probabilmente non lo rivedrò più...aveva deciso di rimandare la fine del tour a gennaio del prossimo anno quando io sicuramente avrò trovato già un altro lavoro e di certo non ho intenzione di rimettermi a sgobbare per lui, anche perchè nell'arco di tutti questi mesi non mi sarebbero bastati i soldi che avevo ricavato facendo la sua assistente per potermi permettere di aspettare senza lavorare fino a gennaio. Lilly sarebbe andata con lui nella sua nuova case credo ..era la la sua assistente principale..una sorta di seconda manager ma io e Sarah eravamo state assunte solo per tutta la durata del tour inoltre io avevo promesso a me stessa che dopo la fine della prima parte del tour me ne sarei andata a cercare lavoro altrove, ben contenta di non lavorare più per lui...ma adesso tutto ciò mi sembrava quasi impossibile, assurdo...era come se non volevo più andarmene..non lo sopportavo ma nelle stesso tempo avevo voglia di vederlo e sono sicura che domani una volta atterrati a Los Angeles le nostre strade si sarebbero divise, era sicuro...
Non voglio ammetterlo perchè mi sembra così stupida e insensata come cosa, ma ammetto che sento le lacrime salirmi agli occhi e sento un terribile stato di ansia impossessarsi di me.
Perchè non voglio allontanarmi da lui? Perchè questa volta soffro al solo pensiero di non averlo più sotto gli occhi? Di solito ero io che scappavo senza scrupoli... ora non me ne voglio più andare....ma le cose non potranno andare diversamente, forse è anche un bene distaccarmi definitivamente da lui, così non dovrò più stare attenta alle sue avance che a lungo andare avrebbero ammaliato anche me portandomi a un punto di non ritorno. Cerco di convincermi che sia meglio così mentre scendo dalla macchina e seguo Bill verso l'entrata della scuola.
A risvegliarmi dai miei pensieri c'è una orda di gente fuori dalla struttura..paparazzi ,giornalisti fan scatenati che urlano a più non posso, è il panico totale...le guardie del corpo circondano Michael fino a renderlo quasi invisibile mentre i fan bloccati con forza da alcuni poliziotti cercando disperatamente di avvicinarsi a lui...è vera e propria isteria ! Gente che piange, lancia le cose, urla a più non posso, partono cori da stadio che intonano le sue canzoni mentre i paparazzi e i giornalisti cercando di scattare qualche foto o farsi fare una piccola dichiarazione in esclusiva. Tutto questo si mobilita solo ed esclusivamente per la sua presenza...mi guardo intorno stupita mentre Bill che mi ha aiutato a farmi strada tra la folla mi fa entrare dentro la scuola.
Corro vicino a Michael per essere pronta a tradurre appena si presentasse l'occasione, lo trovo strano...sorride ma sembra quasi spaventato o scosso da quello che è successo poco fa fuori, non lo vedo per niente bene.

Michael...ti senti bene?.- gli chiedo leggermente preoccupata.
Si gira verso di me come se non mi avesse visto arrivare prima.

Si si tranquilla....- mi risponde accennando un sorriso poco convincente. Ma non insisto e rimango zitta a fianco a lui. Ci fanno salire un paio di piani dove ogni tanto incontriamo alcune persone che si fermano immobili a guardarlo appena passa davanti ai loro occhi.
Vedo avvicinarsi alcune persone...uno di loro deve essere sicuramente il preside. Inizia il tram tram delle presentazioni. Ci fanno spostare dietro le quinte del teatro dove ci sono alcuni bambini che si stanno preparano..forse faranno una specie di recita per lui. Appena Michael li vede gli si illumina il viso...è come se non vedesse più niente intorno a lui...loro un po intimiditi appena lo vedono passare rimangono immobili a guardarlo. Sono dolcissimi. Nonostante non mi sia mai vista come una mamma modello in futuro ,i bambini mi sono sempre piaciuti anche a me. Mi fanno accomodare insieme ad altri insegnanti seduti sul palco tutti in fila dove veniamo accolti da una caloroso applauso. Michael è rimasto dietro le quinte che si gode la scena...vedo che mi sta guardando da lontano..senza farmi vedere mi affaccio per guardarlo meglio...mi sorride....dio mio quanto è bello !...
Si fa avanti il preside della scuole che inizia a parlare.
Credo di addormentarmi sulla sedia...tutti gli insegnanti pronunciano un discorso lunghissimo, interminabile anche i bambini sotto il palco e il coro sembrano annoiarsi a morte, poverini...a loro non interessa minimamente di tutte queste “belle parole” vogliono vedere lui...
Ed è proprio mentre il preside riprende la parola per presentarlo che appena pronuncia il suo nome viene letteralmente giù il teatro ! Michael esce intimidito da dietro le quinte i flash cominciano a scattare all'impazzata e i bambini si alzano in piedi insieme agli insegnanti per applaudire...mi alzo in piedi anche io...non so perchè ma questo momento riesce a emozionarmi nonostante lo viva da spettatrice. Mcihael saluta con la mano, manda bacia a tutti mentre agli applausi continuano incessanti tutti per Lui...”Il re de pop”!
Mi sono alzata in piedi anche io per applaudirlo, adesso dovrà pronunciare il suo discorso e cercando di non farmi vedere vado dietro di lui pronta a tradurre con il microfono in mano.
E' felice gli si legge in faccia ma è timido da morire... si abbassa verso il microfono per potere pronunciare il suo discorso. Alle prime parole si sento già le urla delle ragazze provenire da dietro la stanza...sorride imbarazzatissimo e cerca di riprendere il discorso. E' coinciso, breve..lo traduco in pochi minuti mentre parte un altro caloroso applauso...a quanto punto mi faccio da parte ritornando al mio posto..un bambino si avvicina al lui e lo porta per mano sotto il palco dove un coro di bambini intona le prime note di “We are the world”. Michael sorridente si mette in mezzo a loro e inizia cantare mentre improvvisamente ne prende in braccio uno e gli da un bacio sulla guancia tenendolo stretto a se.
Non ci sono parole per descrivere questo momento...è un uomo fantastico, dovreste vederlo come tiene tra le sue braccia quel bambino...penso che sarebbe un papà meraviglioso....sono completamente persa di lui...
Ma ad un tratto mi ritorna in mentre più prepotente che mai la nostra partenza l'indomani... riesco solo a pensare una cosa...Non lo voglio lasciare!
Adry.Walker
00sabato 10 settembre 2011 15:10
Bello come sempre!
Aspetto il prossimo [SM=x47938]
Michela Jackson 95
00sabato 10 settembre 2011 16:14
Grazie a tutte quelle che mi scrivono. Appena posso poso il prossimo capitolo dato che in questi giorni sono incasinata con la scuola....purtroppo si riniziaaaaa -.- !
Adry.Walker
00sabato 10 settembre 2011 16:35
Re:
Michela Jackson 95, 10/09/2011 16.14:

Grazie a tutte quelle che mi scrivono. Appena posso poso il prossimo capitolo dato che in questi giorni sono incasinata con la scuola....purtroppo si riniziaaaaa -.- !




Lo so...ti capisco...anche io sto per iniziare [SM=x47934] [SM=x47926] [SM=x47958]
addio vacanza e soprattutto addio tempo libero [SM=x47964] e ben venute notti intere a studiare [SM=x47961]
Anche io infatti sto scrivendo qualche capitolo questi giorni perchè poi il tempo stringe [SM=g27825]
Michela Jackson 95
00sabato 10 settembre 2011 21:18
Voglio ringraziare ancora una volta tutti quelli che stanno seguendo questa Fan fiction. Purtroppo martedì inizio di nuovo la scuola e mi sarà difficile sfornare capitoli come sto facendo questo periodo...spero comunque che riuscirò a continuare a scrivere senza ritardare di troppo la pubblicazione dei capitoli. Grazie ancora ragazze. Un bacione.



CAPITOLO 10







Rientrammo in hotel che era pomeriggio inoltrato. Michael infatti aveva insistito per passare a far visita a un ospedale nel reparto in cui erano ricoverati dei bambini in chemioterapia malati di leucemia. Inutile dire che sono rimasta scossa dopo la visita all'ospedale. Mi sono sentita così inutile cosi insignificante così piccola e superficiale di fronte agli occhi di quei bambini che avevano la voglia di vivere stampata in faccia... potevano essere figli miei vista la tenera età eppure con i loro sguardi sono stati capaci di darmi uno schiaffo morale che mai nessuno mi aveva dato. Mentre li guardavo che erano tutti contentissimi di vedere Michael pensavo a come poteva essere la loro vita a cosa fossero costretti a sottostare per poter continuare a vivere...avevano tutti dai 4 ai 13 anni erano dei bambini, alcuni appena adolescenti, mi sentii sporca dentro mentre mi raccontavano quello che avevano fatto durante la giornata e la voglia che avevano di tornare il prima possibile a scuola una volta che fosse terminata la chemioterapia, non riuscivo a capire bene tutto per via della difficoltà della lingua e alcuni erano davvero troppo piccoli a mala pena sapevano parlare bene..povere creature. Pensavo di essere più fredda e razionale di fronte alla malattia ma vedere questi bambini con le testoline calve il volto segnato dalla terapia e quel sorriso luminoso sul viso mi fece crollare psicologicamente, riuscii a trattenere a malapena le lacrime..non volevo scoppiare a piangere davanti ai loro occhi che sicuramente non avevano neanche più la forza di far uscire le lacrime da quante ne avevano versate..dovetti uscire a prendere una boccata d'aria e fumarmi una sigaretta per riprendermi...non riuscivo a capacitarmi, dove trovano tutte quella forza di vivere quelle creature così piccine ? Chi gli dava quella carica emotiva che li faceva sorridere ogni giorno?...pensai che per tutto ciò ci doveva essere una spiegazione “divina”.
Durante il rientro in macchina non pronunciai nemmeno una parola, Michael si accorse del mio stato d'animo ma eravamo in presenza delle sue bodyguards e non mi disse nulla. Lui era stato a dir poco fantastico, aveva comprato tantissimi regali a tutti i bambini che non lo avevano lasciato un attimo. Gli sorrisi appena mi accorsi che mi guardava.


Aah ci voleva proprio questa doccia calda...penso mentre mi sto asciugando i capelli.
Esco dal bagno, trovo Lilly e Sarah già pronte, questa sera c'è la riunione per il viaggio di domani..i miei bagagli erano già pronti.


Sei stanca da morire immagino...- mi dice Lilly vedendomi uscire dal bagno.
Non immagini quanto...poi andare all'ospedale mi ha dato la botta finale, emotivamente e fisicamente parlando...- dico mentre inizio a vestirmi.
Come è andata invece con....Michael ?- chiede Sarah sempre più incuriosita da questa cosa.
Normale...non è successo nulla.- mento.
Ascolta mi dispiace per quello che ti ho detto questa mattina...- dice dispiaciuta.
Oh no tesoro...ma che dici ? Come ti salta in mente una cosa del genere? Non ti devi preoccupare...anzi, sei stata gentile a dirmelo lo so che non lo hai fatto in mala fede..- gli dico mentre mi avvicino per abbracciarla. Non le conosco da molto tutte e due ma sono senz'altro le mie uniche due amicizie femminili che ho ora, per questo non ho intenzioni di perderle.
Mi sale un magone appena ripenso al viso di Michael, tra poche ore lui e tutto questo saranno solo un lontano ricordo....tiro un bel respiro e cerco di non pensare. Ho bisogno di parlare con mi madre...ora!.
Mi infilo le scarpe e di corsa scendo giù nella hall, il solito trambusto di gente che va e gente che viene....

Mi scusi posso fare una chiamata?.- chiedo al ragazzo di servizio.
Certo il telefono è quello a destra in fondo alla stanza...-
Grazie mille...-

Prendo il telefono e compongo il numero.... biiip......biiip........biiip....biiip......biiiip.....

Pronto chi parla?.- sentire la sua voce mi fa sempre un po tremare.
Mamma...sono io..Anna...-
Oh Anna , ti sei ricordata di avere un madre ?...- ecco lo sapevo è sempre fredda di ghiaccio.
Scusa mamma ho avuto da fare...-
Dove sei ora?-
A Tokyo domani torno a Los Angeles...-
Cosa è successo?- per quanto sia distaccata mi conosce bene e capisce tutto al volo.
Sono un po confusa mamma...ecco, succede che sto rischiando di buttare al vento il mio futuro per..per...un uomo....- dico le ultime frasi quasi sottovoce...non vorrei dirglielo, non voglio che pensa di me che sono una figlia senza carattere.
Immaginavo...so che lavori per quel cantate....come sia chiama....Jackson ! Ascoltami bene tutto ciò che riguarda il suo mondo non ha nulla a che vedere con te, lascia perdere questa stupida fantasia amorosa con il “famoso principe azzurro” e pensa a stabilirti bene nella nuova città... a trovarti un lavoro serio poi penserai agli uomini , fatti passare quel folle dalla testa che non mi sembra uno molto a posto con la testa. E' una fantasia folle la tua, non voglio neanche pensare che tu possa fare una cosa del genere!....avere una storia d'amore con un cantante famoso...pff ! Devi esserti bevuta il cervello Anna dove è finita la tua grinta ? Ti sento spenta...hai 27 anni sei una donna a tutti gli effetti per favore evita di pensare a queste cretinate e concentrati su cose più concrete e importati.- Boom ! Colpito e affondato...come sempre il suo potere anche questa volta aveva avuto la meglio...mi sentivo uno schifo...ora che ci penso non so neanche per quale cazzo di motivo l'ho chiamata.
Ok mamma, hai ragione...- dico rassegnata, completamente demotivata e profondamente triste.
Adesso devo riattaccare, ho una riunione...mi raccomando. E alza questa dannata cornetta ogni tanto, sono tua madre! non significa che devo farlo sempre io. Un bacio Anna, cerca di stare bene.-
Ciao...mamma.- riattacco ancora più disorientata di prima.

Mentre torno nella mia stanza penso che sia un bene la partenza e il distacco da Michael domani...infondo il mio stato d'animo è tutto per colpa sua...da quando ci siamo conosciuti non faccio altro che rimettere in discussione tutto ciò su cui ho basato i miei 27 anni di vita.
Penso che forse è questo il vero amore...quando uno decide di guardarsi dentro, modificarsi per l'altro. Nonostante come ha detto mia madre sono una donna devo ammettere che forse non sono mai stata veramente innamorata in vita mia...almeno per ora.
Ma adesso basta, basta mettermi in discussione domani partirò non lo vedrò più e tutto tornerà alla normalità...rincuorata da questa fragile convinzione rientro in stanza.



La riunione era iniziata da pochi minuti eravamo tutti nella suite che ascoltavamo con attenzione le procedure del rientro. Michael mi lancia ogni tanto occhiate strane, non riesco a capire cosa vuole comunicarmi....

…...Beh..volevo dire che è stato un piacere lavorare con voi e che sono sicuro che torneremo più carichi di prima per svolgere le ultime tappe in Australia il prossimo gennaio...con questo vi auguro buone vacanze e buon riposo, meritato!....- conclude Michael mentre partono applausi da tutta la stanza, tutti quanti si avvicinano per salutarlo e stringergli la mano io rimango seduta sul divanetto e aspetto che si sfolli un po la stanza per tornarmene in stanza con Lilly e Sarah.

Mi avvio verso la porta tra la confusione generale ad un tratto sento un mano che mi afferra il polso...mi giro di scatto...è Michael. Si avvicina per dirmi qualcosa all'orecchio.

Devo parlarti...rimani ancora un po.-

Lo guardo e gli faccio cenno di si con la testa mentre lui torna a salutare gli altri tecnici rimasi. Vedo anche Eric che si avvicina alla porta per far uscire tutti mi fa l'occhiolino per salutarmi.

Michael chiudo sono usciti tutti, a domani.- gli dice appena fuori dalla porta.
Ok Er...Buonanotte, a domani. Grazie.-

Rimaniamo soli nella stanza...di nuovo.

Eccoci qua...come stai ?- mi dice sorridendo.
Beh , bene...sono solo un po stanca è stata una giornata lunga...- dico andando davanti a lui.
Ti ho fatto fare un tour de force questi giorni hai ragione ...scusa..-
Non fa niente...di cosa mi devi parlare ?.- chiedo andando al sodo, non voglio essere sola con lui troppo a lungo devo rimanere con i piedi per terra e la sua presenza mi fa andare completamente fuori dai binari.
Beh...vedi...ho saputo che domani sarà l'ultimo giorno che lavorerai come mia assistente ...non sarai presente alle tappe in Australia, non è così?- mi chiede serio in volto.

Come faceva a saperò?.

Si è così, non sarò più la tua assistente....- dico sincera.
Capisco....- si morde il labbro pensieroso.
Non perchè non mi trovi bene qui, anzi, ma soprattutto per motivi economici...-
Si si posso capire le tue difficoltà...ma io... ecco volevo chiederti...non vorrei sembrare inadeguato e ti confesso che mi vergogno un po se devo essere sincero a dirlo ma ecco...mi chiedevo se tu potevi venire a stare una settimana da me a Neverland, la mia nuova casa, non è ancora finita ma ci sono già tutte quante le stanze per gli ospiti...ecco, mi farebbe piacere...- abbassa la testa intimidito.

Non ci posso credere, mi sta invitando a passare una settimana a casa sua, se non fosse per tutte le stronzate che ho in testa gli direi di si senza nemmeno pensarci ma dopo le parole di mia madre nonostante ammetto che sono....ecco...sono....si! Sono innamorata di lui devo per forza declinare l'invito, tutto ciò non porterebbe a nulla di buono per me. Non posso andare con lui. Sospiro agitata e lo guardo negli occhi.

Michael...ti ringrazio, davvero. Ma non posso accettare. Ho delle cose troppo importanti da risolvere a Los Angeles e non posso davvero. Mi dispiace.- Aspetto che dica qualcosa ma rimane zitto, guarda in basso. Mi chiedo se abbia sentito quello che ho detto.
Improvvisamente va verso lo stereo, non riesco a capire cosa sta facendo... vedo che mette un cd e fa scorrere i numeri delle canzoni....ma che diavolo ha in mente?
Si gira verso di me....

Spero che tu conosca questa canzone, ecco vedi...non sono molto bravo con le parole, non lo sono mai stato....riesco a comunicare meglio attraverso la mia musica che rappresenta l'unico modo per donare il mio amore alle persone...-

Ha un telecomando in mano, spinge un pulsante e parte una melodia.


“Naku penda piya ....Naku taka piya....
Mpenziwei...”


Mentre comincia la musica lo vedo avvicinarsi a me....sento le gambe che mi tremano, guardandomi negli occhi mi prende la mano...

Spero mi concederai questo ballo...- mi dice baciandomela. Sento che sta per scoppiarmi il cuore in petto....dio come è dannatamente bello !

Mi tira delicatamente a se facendo aderire il suo corpo al mio mettendomi un mano dietro la schiena...gli cingo il collo con le mani mentre inizia a farmi muovere lentamente al ritmo della musica che fa da sottofondo a questo magico momento. Avvicina il suo viso al mio orecchio , sento il suo respiro sulla mia pelle, ho davanti il suo petto...riesco a sentire il suo odore...fresco...mi abbandono completamente a lui mentre inizia a cantare sussurrandomi alcuni versi all'orecchio...


Liberian Girl.....
You come and you changed
My World
A Lovo so brand new...
Liberian Girl
You come and you changed
Me Girl...
A feelling so true....


Poso la testa sul suo petto mentre chiudo gli occhi e mi faccio cullare stretta tra le sue braccia...potrei stare così per ore ..mi sento amata, coccolata...riesco a sentire tutto il calore che trasmette il suo corpo...un tepore che riscalda il mio cuore freddo. Riapro gli occhi...voglio vedere i suoi mentre mi canta questa canzone per dirmi a modo suo che mi vuole bene. Sorride imbarazzato mentre continua a cantare...ci guardiamo negli occhi intensamente mentre sento le sue mani scivolare sulla mia schiena accarezzarmi delicatamente le spalle...vedo il suo viso avvicinarsi pericolosamente al mio...chiudo gli occhi, ci sfioriamo le labbra quasi a paura di volerci baciare..percepisco il suo respiro sul mio viso riesco a sentire il battuto del suo cuore, quando, come due assetati in cerca della loro acqua iniziamo a baciarci... mentre mi mette una mano dietro la testa affondando le sue mani tra i miei capelli....le mie labbra si incollano alle sue.... fresche, morbide...sento che le accarezza dolcemente con la sua lingua che se pochi secondi fa sembrava incerta sul come muoversi adesso esperta si muove incontrandosi con la mia..sento la sua passione crescere ancora di più quando le sue mani mi stringono forte al suo petto...i brividi percorrono tutto il mio corpo, inizia una passionale battaglia di lingue come a cercare di possederci l'uno con l'altra...non sono più padrona del mio corpo sento il suo desiderio crescere...si stacca dalla mia bocca per leccarmi e baciarmi il collo..porto la testa indietro per permettergli gli baciarlo meglio, voglio sentire le sua lingua scorrere su di esso...sento che mi spinge verso il divano mentre mi tiene le mani strette su fianchi cado di esso continuando imperterriti a baciarci...mai sazi...ci stacchiamo per riprendere fiato...riapro gli occhi...incontro i suoi...sono colmi di desiderio....so che dovrei fermarmi ma non ci riesco...gli do una bacio a stampo lampo ma lui si rituffa sulle mie labbra iniziando un nuovo appasionante bacio...

Non sai da quanto desideravo farlo...- mi dice mentre continua a baciarmi.
Sssh...sta zitto...- gli dico mentre affondo le mani tra i suoi capelli portando la sua testa sul mio petto. Chiudo gli occhi mentre lo accarezzo...cerco di riprendere fiato quando ad un tratto, non so neanche come, mi ritornano in mente le parole di Sarah....tutte quelle sue presunte ragazze..avevo promesso a me stessa che non sarei andata oltre e invece adesso ero qui che stavo quasi per fare l'amore con lui...come risvegliata da un sogno lo spingo via e mi alzo di scatto dal divano. Sono una stupida ! Una stupida !

Ma che cosa fai ?....Anna ?....cosa stai facendo....scusami è colpa mia...- mi dice lui mentre cerco la mia borsa.
No non centri niente non è colpa tua...non è colpa di nessuno. E' successo, e non doveva accadere...è stato un errore...non provo niente per te Michael...è stato un errore un terribile errore...- mento.
Non è stato un errore, lo sai meglio di me...- la sua voce ora è dura mentre si alza dal divano sistemandosi la camicia. Non lo ascolto, non lo voglio ascoltare.
Scusami ora devo andare....- gli dico dirigendomi alla porta.
Che fai Anna , scappi di nuovo? Perchè è così che sei abituata a fare, non è vero? Scappi, scappi , scappi ...chi sa dove vuoi andare. Ti dico una cosa, non andrai proprio da nessuna parte se continui a usare il cervello al posto del cuore. Metti da parte il tuo orgoglio per una buona volta e ascolta quello che ha da dirti il tuo cuore! Che è l'unico capace di farti sentire davvero viva!...Non scappare....non serve a nulla...- le sue parole arrivano come lame taglienti..rimango ferma davanti alla porta....chiudo gli occhi...sento scendere una lacrima sulla mia guancia...ma senza pensare senza neanche girarmi a guardarlo apro la porta e esco.

Scappo di nuovo....






Spero vi piaccia. Buona serata.
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