E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

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Amu Hinamori
00domenica 11 settembre 2011 01:37
[SM=x47932] Questo capitolo è bellissimoo è passato troppo in fretta...Quanto avrei voluto essere al posto di Anna [SM=g27836] [SM=g27836] [SM=x47962]
Ok sono impazzita, come cavolo fa Anna ad essere così?
Certo che pure la madre è una st****a capisco che vorrebbe il bene di sua figlia però che cavolo un minimo di conforto, c'è modo e modo di dire le cose u.u
Ok mi sa che mi sto immedesimando troppo nella storia [SM=x47954] Inutile dire che non vedo l'ora di leggere il seguito, ma capisco anche che tra un pò inizierà la scuola e quindi aumenteranno gli impegni, vorrà dire che attenderò con pazienza [SM=g27824]
Adry.Walker
00domenica 11 settembre 2011 17:04
Inutile dire che questo capitolo mi è piaciuto moltissimo!
Anche io ho usato Liberian Girl nel mio ultimo capitolo ... abbiamo gusti simili [SM=x47983] [SM=x47938]
Anche per me inizia la scuola e ti capisco ma aspetto comunque il prossimo!
Michela Jackson 95
00domenica 11 settembre 2011 21:49

Capitolo 11







Me ne stavo seduta per terra, fuori il corridoio del 4 piano con le spalle contro la porta della 517 a fumare una sigaretta...la terza. Non avevo voglia di andare in stanza e essere costretta a spiegare a Lily e Sarah perchè stavo in quelle condizioni e poi non avevo neanche sonno. Sapevo che non potevo fumare nei corridoi ma “chi se ne frega” adesso voglio fare come mi pare, quando sono nervosa non mi deve rompere le palle nessuno.
Ero furiosa con lui, non aveva il diritto di dirmi quelle cose, mi conosceva appena e già si permetteva di giudicare...e chi era ? Il messia? Non mi conosceva, non sapeva niente di me, non poteva permettersi di esprimere sentenze. C'era qualche meccanismo malato nel suo cervello che gli diceva che lui poteva dire e fare tutto ciò che voleva e quando voleva, ma con me no, queste cose non devono accadere. Spengo la sigaretta sulla moquette e mi alzo...non posso rimanere qui...devo andare via.









(parla Michael)


Erano passati due anni da quella notte, e di lei non avevo avuto più notizie. Era sparita nel nulla, nessuno l'aveva più vista ne sentita. Ricordo che mi incavolai di brutto quella mattina quando mi dissero che se ne era andata...nel corso di questi due lunghi anni ho provato a rintracciarla in tutti i modi , ma niente. Chiesi aiuto a ogni tipo di persona, incaricai un agente per scoprire dove viveva...ma mi dissero che in realtà non esisteva nessuna Anna Becker. Questa presunta “Becker” su cui avevano trovato alcune informazioni si rifaceva ad una famiglia che viveva nel New Jersey che in seguito scoprii non aveva nulla a che vedere con la “Anna” che cercavo io.
Adesso capivo perchè tutto quel mistero anche nei confronti del resto dello staff..tutto quel poco che sapevo di lei poteva essere anche esso tutto inventato. Non sapevo nemmeno la sua data di nascita precisa. Pagai alcune persone per svolgere delle ricerche in Germania e in Italia dove lei mi aveva detto che era nata. Ma anche in questo caso si rivelò un totale buco all'acqua.
Di Anna Becker,così diceva di chiamarsi, si erano perse completamente le traccie.
Non avevo smesso di pensarla neanche per un attimo durante tutto questo tempo. Avevo finito il tour quasi un anno e mezzo fa,da un paio di mesi avevo anche iniziato a prendere alcune pasticche che mi permettevano di riposare meglio la notte, dato che ora mi era diventato difficile anche fare quello. Mi sentivo soffocato ma nello stesso tempo estremamente...solo...abbandonato a me stesso, lontano anni luce da una vita “normale” ,mi ero rinchiuso nelle mia nuova casa, Neverland, uno spettacolo! era l'unico posto dove riuscivo a stare in pace con me stesso a staccare da ciò che mi circondava. Il lavoro mi portava però a stare spesso fuori casa...agli occhi del mondo ero “Wako Jacko” Il pazzo Jacko! Odiavo quel soprannome con tutto me stesso, nonostante la mia fama fosse arrivata a livelli stellari, avevo tutto...soldi, fama talento e le mie fan dicono anche bellezza anche se più mi guardavo allo specchio e più mi veniva voglia di piangere. Ero consapevole di essere una delle persone più famose e acclamate al mondo ma ero abituato a vivere così, per me non c'era nulla di nuovo nulla di speciale in quello che mi circondava solo una profonda e consapevole solitudine.
Nel corso di questi due anni avevo avuto modo di conoscere altre donne con le quali ho intrattenuto brevi amori cercando di tenerli all'oscuro dalla stampa che puntualmente mi massacrava ogni qual volta mettevo piede fuori casa...la gente pensava che io fossi gay perchè non avevo una ragazza e le mie fan naturalmente speravano che io non mi fossi mai sposato...in realtà mi frequentavo normalmente con altre donne tenendo tutto segreto, non volevo che i media ficcassero il naso nella mia vita privata e rovinassero l'esistenza anche alle donne che avevo accanto, alcune delle quali non facevano parte del mondo dello spettacolo. Diffidavo anche da loro, mi restava difficile fidarmi delle ragazze perchè avevo paura che si avvicinassero a me non perchè erano davvero innamorate di me ma perchè erano innamorate del mio mondo, del mio personaggio. Nonostante abbia conosciuto donne davvero molto interessanti l'unica che volevo accanto era lei. Non riuscivo a togliermela dalla testa...era un chiodo fisso, me ne ero innamorato nonostante non sapessi nemmeno chi lei fosse davvero e nonostante ero sicuro che mi avesse raccontato tante di quelle bugie che metà bastano. Continuavo a pensarla a ricordare i pochi momenti in cui stavamo insieme per cercare di ricordare qualche piccolo particolare per poterla rintracciare, ma niente. Avevo solo una foto sua ...era un'immagine pubblicata su un giornale giapponese del 87 dove si vedeva lei di lato che entra dentro una scuola elementare, era il giorno in cui lavorava ancora come mia assistente e eravamo andati a trovare i bambini di quella scuola. Oltre a quella foto nulla, niente di niente, avevo chiesto al mio manager Frank di farmi avere il suo curriculum ma ero venuto a sapere che anche quello era falso...nessuna laurea in lingue, nessuna cittadinanza tedesca, e nessuna Anna Becker nata a Roma nel 1964...decisi di interrompere le ricerche, non volevo metterla nei guai con la giustizia dopo quello che ero venuto a sapere ma in cuor mio speravo che un giorno l'avrei rivista.



Ero a Parigi per ritirare un premio in mio onore alla carriera e avevo deciso di passare una settimana nella capitale dell'amore andando a visitare i vari ospedali della città, dato che da un po di tempo era cominciato a balenarmi per la mentre il pensiero di creare una fondazione benefica rivolta soprattutto a migliorare la vita dei bambini e insegnare loro come migliorare il mondo che li circonda. In questo ultimo periodo mi ero adoperato parecchio per fare conoscenza con tutti i medici e gli ospedali migliori al mondo per poter realizzare al meglio questo sogno che desideravo ardentemente, e andando a Parigi avrei potuto approfittarne per visitare alcune delle strutture più fornite dove curavano i bambini.
Arrivai all'ospedale a pochi km dal centro di Parigi nel pomeriggio inoltrato, il sole stava per tramontare dopo un bella e calda giornata.
Solito bagno di folla appena metto piede fuori dal suv con i vetri oscurati ,che mi “protegge dal resto del mondo”. Sembra strano, ma ogni volta mi fa un certo effetto sentire tutti i miei fan gridare ,piangere ,gioire per me...non mi ci sarei mai veramente abituato. Stranamente vedo che sono presenti anche parecchi giornalisti...dico stranamente perchè di solito quando faccio queste cose non se ne vede neanche mezzo di paparazzo in giro.
Entro nel ospedale circondato dalle guardie del corpo, vengo accolto da un caloroso applauso mentre saluto con le mani tutti gli infermieri, i dottori e i pazienti che erano usciti dalle stanze per vedermi. Mi portano nel reparto riservato ai bambini in cura contro il cancro...stanno giocando, alcuni appena mi vedono arrivare mi corrono incontro per abbracciarmi, altri più timidi rimangono in piedi a fissarmi intimoriti...dio come sono belli ! In questo momento mi sento l'uomo più felice del mondo, potrei portarmeli tutti a casa se fosse possibile, per farli giocare nel mio luna park e vederli sorridere divertiti. Per l'occasione avevo comprato per loro un infinità di regali, mi faccio dare le buste stracolme dalla mia assistente e inizio a distribuirli nelle varie stanze. Entro nella camera dove ci sono i bimbi che non possono alzarsi dal letto perchè devono riposare, in quanto hanno fatto da poche ore la terapia e per la loro salute è meglio se non si strapazzano troppo. Nell'ultimo letto a destra vedo che c'è un infermiera , sta cambiando la flebo a un bimbo che piange.
Mi avvicino al letto del piccolo....lo guardo e gli sorrido, deve essere piccolissimo avrà si e no 2 3 anni, gli accarezzo dolcemente il viso per tranquillizzarlo e gli faccio decidere quale regalo gli piace di più mentre sento la voce dell'infermiera che gli parla in francese.
Ad un tratto entra nella stanza un uomo, deve essere il direttore della clinica..si fa avanti e mi stringe la mano, parla inglese. Affianco a lui noto che c'è una donna, piccola, minuta, una vitina stretta stretta, non è molto alta, se bene fosse vestita con grande semplicità, ma con una certa classe, c'era in lei qualcosa di molto femminile...mi sembrava di averla già vista da qualche parte ma forse era solo una mia impressione.

Buonasera Mr. Jackson , siamo lieti e onorati della sua presenza...la ringrazio a nome di tutto l'ospedale. Mi scusi l'emozione ma confesso di essere anche io un suo fan.- Mi dice mentre scoppia a ridere.
Il piacere è tutto mio, sono davvero contento di essere qui. Quando so che posso fare qualcosa per questi bambini sono il primo a mobilitarmi. - gli dicono sorridendo.
Tra poco ci sarà un rinfresco che hanno preparato i cuochi della mensa sarei veramente contento se lei si unisse a noi...- mi dice senza smettere di sorridere. Deve essere davvero un brava persona, penso.
Certamente, molto volentieri.- ricambio il sorriso.
Ah, dimenticavo... Mr. Jackson le presento mia moglie, Nola Davis.- mi dice mentre la donna al suo fianco mi porge la mano. Tiene lo sguardo basso,fino ad adesso si era nascosta dietro il marito, ma appena stringo la sua mano incrocio i suoi occhi....solo adesso la riconosco, la sua inconfondibile macchia verde acqua nell'occhio destro l'ha ingannata.

E' lei....


Mi sorride imperturbabile in volto, mentre continuo a guardarla ancora totalmente disorientato per la sorpresa. Se non fosse stato per la macchiolina verde nei suoi occhi color miele forse a stento l'avrei riconosciuta , nonostante fossero passati “solo” due anni era cambiata molto...si era tinta i capelli che ora erano castani scuri molto lunghi gli ricadevano morbidi sui piccoli seni sodi, gli occhi truccati maliziosi,allungati e resi più profondi dalla matita nera , labbra rosso fuoco e sopracciglia ben delineate... mi bastò guardarla ancora un po per capire che continuava ad emanare quella malizia che ricordavo assai bene. Adesso diceva di chiamarsi Nola Davis, chi sa quante balle gli avrà raccontato a quel poveretto del marito. Nel vedermi non si scompose minimamente sembrava come se non ci fossimo mai conosciuti, ma sapevo che stava recitando..in fondo le bugie erano il suo forte. Insieme alle mie guardie del corpo, il direttore con sua moglie Nola ci accompagnano nella mensa dove si sarebbe svolto questo rinfresco in mio onore...la fissai intensamente attraverso gli specchi dell'ascensore ma lei non mi degnò nemmeno di uno sguardo, rimase per tutto il tempo in silenzio vicino al marito.
Entrammo in una sala molto grande addobbata a festa, tra lo stupore generale e gli applausi nel vedermi passare. Per tutta la durata del rinfresco cercai di rimanere vicino al direttore in modo tale di rimanere il più possibile vicino a lei. Iniziamo a parlare con altri chirurghi famosi delle ultime scoperte scientifiche contro la leucemia e le nuove cure che erano utilizzate per i bambini. Notai che il marito di Nola la trattava con grandi riguardi, era molto premuroso con lei. Per tutto il tempo fu molto attento, versandole il vino quando le si svuotava il bicchiere, porgendole le tartine quando ne voleva un po. Lui non era molto bello, voglio dire, avrà avuto una quarantina d'anni ma era simpatico e si vedeva che l'amava molto. Credo che tutti i dipendenti dell'ospedale fossero molto attratti da Nola che esercitava un fascino a dir poco magnetico,era molto più sofisticata dell'ultima volta che l'avevo vista, parlava senza smettere di sorridere, guardando le sue labbra così marcate e sensuali, cullato dalla musica della sua voce provai un enorme desiderio di baciarla. Sentivo il cuore battere forte. Ero completamente perso di questa donna. Mentre gli altri continuavano a parlare rivolgendosi sempre nella mai direzione per vedere se gradivo il discorso che stavano pronunciando, io non li ascoltavo , iniziai a pensare come diavolo ci fosse finita li ? Che cosa avesse fatto per tutti questi anni...avevo bisogno di parlare da solo con lei, ma lei sapeva che appena mi si fosse presentata l'occasione avrei fatto di tutto per abbordarla e astutamente rimaneva sempre appiccicata al marito. Non lo amava, gli si leggeva in faccia, per quanto fosse brava a nascondere i suoi sentimenti gli occhi di una donna innamorata si riconosco e lei tutto era tranne che innamorata di quell'uomo che poveretto faceva di tutto per tenersela stretta. Lo capisco, anche ai miei occhi era tanto bella che avrei venduto l'anima al diavolo, qualsiasi cosa, per poter fare l'amore con lei o, almeno baciarla ancora una volta. Dovevo assolutamente inventarmi qualcosa al più presto per poter parlare con lei , sapevo che gli piacevo, o almeno due anni fa ero riuscito a capire che in qualche modo avevo qualche potere su di lei quindi ora che l'avevo ritrovata avevo urgente bisogno di parlarle.... avrei fatto di tutto perchè ciò accadesse.






Spero che vi sia piaciuto questo colpo di scena, lo so, non ve lo aspettavate...
Spero di avervi incuriosito....staremo a vedere cosa succederà con Michael e la “nuova” Nola Davis. Un bacione a tutte e grazie infinite per i vostri commenti positivi. Buona Serata.
Adry.Walker
00domenica 11 settembre 2011 23:36
Oook...questa davvero non me l'aspettavo! [SM=x47932]
Molto intrigante!!! [SM=x47975]
Aspetto il prossimo!
PS: Buon inizio con la scuola! [SM=g27838] [SM=g27838]
Michela Jackson 95
00domenica 11 settembre 2011 23:57
Anche a te Adry !
p.s Sto iniziando a leggere la tua Ff adesso mi metto in paro con i capitoli che te sei molto più avanti di me con la storia che mi piace un casinooooooooooooooooo. Un bacione.
Amu Hinamori
00lunedì 12 settembre 2011 00:39
[SM=g27831] Wow che colpo di scena! Questa proprio non me l'aspettavo. La storia si fa sempre più interessante ma che le è preso ad "Anna"? Non era quella che diceva di voler stare lontano dagli uomini e di pensare prima al suo futuro? Non è che magari ha una sorella gemella e quella li non è lei? xD Dopo questo colpo di scena posso aspettarmi di tutto [SM=g27828]
Adry.Walker
00lunedì 12 settembre 2011 13:24
Re:
Michela Jackson 95, 11/09/2011 23.57:

Anche a te Adry !
p.s Sto iniziando a leggere la tua Ff adesso mi metto in paro con i capitoli che te sei molto più avanti di me con la storia che mi piace un casinooooooooooooooooo. Un bacione.




Oh, Grazie mille! Beh sono più avanti solo perchè l'ho iniziata prima...comunque io sono ancora sulle spine per sapere cosa accadrà nella tua storia [SM=x47930] [SM=x47963]
Un bacione anche a te! [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=x47938]
Adry.Walker
00lunedì 12 settembre 2011 13:26
Re:
Amu Hinamori, 12/09/2011 00.39:

[SM=g27831] Wow che colpo di scena! Questa proprio non me l'aspettavo. La storia si fa sempre più interessante ma che le è preso ad "Anna"? Non era quella che diceva di voler stare lontano dagli uomini e di pensare prima al suo futuro? Non è che magari ha una sorella gemella e quella li non è lei? xD Dopo questo colpo di scena posso aspettarmi di tutto [SM=g27828]




Sai che anche io ho pensato ad una sorella gemella? Però devo dire che la macchia nell'occhio è una cosa quasi unica...forse però è genetica, non si sa mai [SM=x47979] Non ci resta che aspettare il prossimo [SM=x47961]
Amu Hinamori
00martedì 13 settembre 2011 01:17
Re: Re:
Adry.Walker, 12/09/2011 13.26:




Sai che anche io ho pensato ad una sorella gemella? Però devo dire che la macchia nell'occhio è una cosa quasi unica...forse però è genetica, non si sa mai [SM=x47979] Non ci resta che aspettare il prossimo [SM=x47961]




Eh già tutto può essere [SM=x47979] Non vedo l'ora di leggere il seguito per scoprire cos'è successo *-*
Michela Jackson 95
00martedì 13 settembre 2011 14:05
Capitolo 12






Mi evitava in tutti i modi. Non riuscivo a scambiare con lei neppure un' occhiata perchè per quanto non avessi nessun dubbio che fosse perfettamente cosciente di come la stessi seguendo sempre con lo sguardo, non volgeva mai il viso verso di me.
Era quasi ora di cena ed alcuni ospiti cominciavano ad andare via, nonostante anche io sarei dovuto andare via già da un pezzo, dissi alle mie guardie del corpo che saremo rimasti ancora un po la, dando l'ordine di cancellare ogni impegno previsto per la serata, non mi sarei mosso da quella stanza se prima non avessi parlato con lei. Attraversai il salone diretto verso il gruppo in cui si trovava Nola, la presi per il braccio con forza, e sorridendole la obbligai ad allontanarsi dal gruppo. Mi guardò infastidita tanto che gli si torse a bocca per poi portarmi in un angolo.

Ti sei bevuto il cervello ? Lasciami o mi metterai nei guai - mormorò fra i denti mentre mi fulminava con lo sguardo.
Se non vieni dirò a quel poveretto di tuo marito che non esiste nessuna Nola Davis e che sei ricercata per aver usufruito di una falsa identità.... signorina “Anna Becker”.-

Le misi in mano un fogliettino dove c'era scritto l'indirizzo dell'hotel dove stavo, l'ora del appuntamento e il telefono della stanza.
Dopo un istante di stupore lanciò una risata e fece ritorno al gruppetto da cui io l'avevo strappata.
Ero sicuro che non sarebbe venuta, io diciamo che ero un testimone non gradito del suo passato che voleva dimenticare a tutti i costi , se no non si sarebbe spiegato questo comportamento nei miei confronti per tutto il pomeriggio, schivandomi in quel modo.
Salutai gli ospiti e dissi alle guardie del corpo che volevo tornare in hotel.
Ritornai in stanza completamente disorientato, eccitato per averla rivista...mi buttai sul letto a fantasticare a cercare di capire il suo comportamento cosa gli frullava nella testa, perchè era scappata? Perchè aveva utilizzato un identità falsa e ora si era sposata in Francia con un direttore di una delle cliniche più prestigiose della città ? Era davvero tutto un mistero...ora che ci riflettevo non sapevo neanche quale fosse il suo vero nome...Pazzesco! Eppure mi era bastato rivederla un secondo per capire che sono ancora pazzo di lei. Forse è proprio per questo motivo, per questo suo modo di fare che mi sentivo così attratto da lei, come le dissi quella sera nella mia stanza a Tokyo, lei era... diversa...non era come tutte le altre.
Gli avevo dato appuntamento alle 17.30 nella mia stanza l'indomani, se non sarebbe venuta sarei passato al piano B , che non era di certo quello che avevo detto a lei.
Improvvisamente ricordando la sua immagine mi sale alla mente un motivetto...



The way she came into the place
I knew right then and there
There was something different
About this girl

The way she moved
Her hair, her face, her lines
Divinity in motion

As she stalked the room
I could feel the aura
Of her presence
Every head turned
Feeling passion and lust

The girl was persuasive
The girl
I could not trust
The girl was bad
The girl was dangerous

Stavo lavorando proprio in questo periodo al mio nuovo album che sarebbe uscito tra un anno e mezzo circa anche se ancora non era finito, le canzoni non mi convincevano tutte.
Mi alzo di scatto per memorizzarlo meglio provandolo a metterle sotto forma di musica scrivendo le parole su un pezzo di carta....Nola mi aveva dato l'ispirazione...ripensando a lei passai tutta la notte a comporre il testo di quella canzone che ero quasi sicuramente deciso a inserire nell'album dopo averla “ripulita, modificata” in sala di registrazione. Quella notte non presi neanche quelle maledette pasticche che mi aiutavano a prendere sonno, il suo pensiero mi cullò fino a farmi addormentare in un sonno profondo...mi sentivo come una ragazzino alla sua prima cotta. Sono così ossessionato da lei perchè la vedo come una cosa irraggiungibile, una cosa che non posso avere e tutto ciò mi rende molto smanioso e eccitato...desideravo ardentemente fare l'amore con lei, toccarla, sentire il suo respiro la notte mentre la tenevo stretta tra le braccia come quella sera a Tokyo...mi faceva sentire “Uomo”! nonostante fossi profondamente timido nei confronti del sesso adesso avrei fatto di tutto per poterla avere, per farla mia...non so se era solo passione e smania di avere una cosa che apparentemente mi sembrava impossibile ottenere o era vero amore, sta di fatto che ora la desideravo più di qualunque altra cosa.




Sposta l'appuntamento di oggi pomeriggio con il signor. White a domani mattina per favore Sally.-
Michael è la seconda volta che lo sposti...sei sicuro?.-
Assolutamente si.-

Era la mia nuova assistente, Sally, una ragazza dolcissima davvero speciale molto timida riservata, era così eccitata quando le dissero che era diventata la mia assistente che ebbe un piccolo mancamento. Sapevo che gli piacevo e anche lei era una bella ragazza, ma se potevo, evitavo sempre di avere storie con donne che lavorano per me e poi io sono ancora attratto da Anna o Nola, come dice di chiamarsi ora. Sally è tutto il contrario di Anna..dolce, comprensiva si preoccupa per ogni piccola cosa che mi succede, anche quando era a Neverland si dimostrò davvero una bella persona. Siamo molto simili caratterialmente e sono sicuro che se fosse iniziato qualcosa di più con lei sarebbe stata disposta a lasciare tutto e tutti per seguirmi in ogni parte del mondo donandomi tutto l'amore che aveva...ma il mio istinto da uomo predatore mi portava da un altra parte , da un altra donna che era fuggita da me e si era dimostrata sempre molto indifferente nei miei confronti...Anna, la nuova signora Davis.
Avevo deciso di rimandare l'appuntamento perchè dovevo vederla e non mi sarei mosso dalla stanza fin che non sarebbe venuta, anche se ci speravo poco. Dissi a Sally di andare a riposarsi un po, per oggi non c'era nient'altro da fare.
17.35...per ora ha 5 minuti di ritardo. Guardo fuori la finestra della camera, c'è ancora un gruppo numeroso di fan che è li da questa mattina nonostante poche ore fa mi fossi affacciato per salutarli...vorrei affacciarmi di nuovo ma mi sento agitato, ansioso ...devo vederla assolutamente.


Michael... c'è una certa signora Nola Davis, dice che hai fissato un appuntamento con lei.- disse una delle guardie del corpo entrando dentro la stanza.

Mi giro di scatto, sento il sangue pulsarmi prepotentemente nelle vene. Con voce decisa dico di farla passare.
Senza né salutarmi, né sorridere, né porgermi la mano con passo deciso si sedette nella poltroncina di fronte a me, accavallò le gambe e cercando di contenere la rabbia inizio a parlare.
Che cosa ti è saltato in mente di fare ieri ? Non lo hai capito che dovevi far finta di non conoscermi ? Non avresti dovuto parlarmi e non avresti dovuto tirarmi per il braccio in quel modo. Mi avresti potuto compromettere! Dico hai qualche rotella fuori posto Michael ?.
Era lei, ora ne ero sicuro...ora riconosco il suo vecchio timbro di voce. Erano 2 anni che non ci vedevamo e non si preoccupava minimamente di chiedermi come stavo, che cosa avevo fatto in questi due anni...no, nulla con la sua solita apparente freddezza si preoccupava solo dei fatti suoi. La guardai ancora un po...ho una tremenda voglia di baciarla.

Vedo che non sei per niente cambiata.....Anna Becker...- le dissi sorridendole.
Non capisco di cosa stai parlando...- replico finta in volto.
Devo dire però che sei sempre bella come allora...- la guardai intensamente scrutando ogni piccolo particolare del suo corpo, era vestita di tutto punto molto curata, suo marito doveva viziarla molto.

Alzò leggermente lo sguardo e mi sorrise.

Era vera la minaccia di ieri sera?- mi chiese preoccupata. Mentre gli prendo la mano.
Oh si piccola...- iniziai a baciargliela mentre la sentivo tremare un pochino. Avevo ancora un certo effetto su di lei e questo mi piaceva da morire.
Ascolta non posso stare qui, mio marito è molto geloso e purtroppo fiuta nel mio passato come un lupo, mi metterei nei guai se capisse qualcosa di scomodo...devo stare attenta, spero che hai avuto l'accortezza di non dire a nessuno chi sono.-
Anche se volessi non potrei perchè a essere sincero non so nemmeno chi tu sia veramente...-
Scoppiò a ridere divertita. Sono pazzo di lei, non mi interessa chi fosse veramente, non me ne frega niente di come ci sia finita li e non mi interessa neanche sapere se il suo vero nome è Anna o Nola.. la tiro per un braccio, la tengo stretta a me e inizio a baciarla con avidità, passione mentre sentivo il suo esile corpo stretto al mio. Ricambia con altrettanto trasporto affondando le sue mani tra i miei capelli.

Ti desidero Anna..- le dissi mentre le baciavo il collo liscio, profumato...
Ora sono Mrs Davis Jackson devi chiamarmi così.- disse sussurrando mentre continuavo a toccarla, baciarla, stringerla.

Le cinsi la vita con le mani, era piccolissima...mi eccitò da morire. Continuando a baciarla a toccarla con infinito desiderio da per tutto, la a accostai al muro impedendole di scappare dalla mai portata mettendo le mai sul muro cercando di riprendere fiato. Guardo i suoi occhi da gatta..devo cercare di calmarmi, non è da me comportarmi in questa maniera ma ho una voglia di lei pazzesca..sono 2 anni che al cerco che aspetto questo momento per riaverla tutta per me.
Come quella sera a Tokyo si avvicina di scatto a per darmi un bacio lampo ma non resisto e la prendo per i fianchi per avvicinare di nuovo il suo corpo al mio, ci strofiniamo con sempre maggiore desiderio, sento che non resterò a lungo se continuiamo così...

Non devono vederci cosi, mai- disse mentre mi staccò improvvisamente dalle sue labbra.
Rimasi fermo a guardarla mentre cercavo di ricompormi.

Adesso devo andare.- mi disse risoluta mentre va verso la sedia per riprendere la sua borsa.

Non l'avrei lasciata andare via così, e già sapevo cosa fare.

Di a tuo marito che avete ricevuto l'invito a cena da parte mia per domani sera alle 21.30 qui in Hotel.- la baciai e gli sorrisi divertito vista la sua espressione allibita. Non se lo aspettava.
Non intendo avere altri problemi Michael.. e l'ultima cosa che vorrei è un crisi di gelosia da quel rompi palle di mio marito, in questo momento della mia vita ho bisogno di lui e non voglio che per colpa tua tutto il mio piano vada in frantumi, cerca di avere un comportamento normale domani sera. Ora vado. Ciao.-

Neanche un secondo più tardi e se ne era già andata chiudendosi la porta alle spalle.









Mi dispiace ragazze ma Nola non è la sorella gemella di Anna. XD Come potete vedere la protagonista ha molte facce e non è detto che tutto quello che ha raccontato su di lei all'inizio della storia sia vero...anzi... ma non voglio rivelarvi altro. Dico solo che Michael ha in mente qualcosa …......
Un bacione e grazie per i commenti a tutte.
(StreetWalker )
00martedì 13 settembre 2011 17:43
Anna non è lei ma un'altra persona. Aspetterò con immensa gioia per sapere che piano avrà in mente con il suo nuovo marito.
Amu Hinamori
00mercoledì 14 settembre 2011 00:55
Bello questo nuovo capitolo, non so se avrò la pazienza di aspettare il prossimo xD voglio proprio scoprire chi sia questa Anna, Nola o come si chiama e sapere perchè si è sposata con quel vecchio bacucco ._. sono cuiriosa di vedere se è la stessa persona dell'inizio della storia.
Foxy1975
00mercoledì 14 settembre 2011 17:46
FFiiiicoooo
Brava Michela! Che trip...
Foxy
Adry.Walker
00mercoledì 14 settembre 2011 20:33
Adesso scopriamo che si è sposata con il medico per uno scopo ben preciso?! [SM=x47975]
Michael non le resiste .... lei è sempre così fredda con lui e a lui piace sempre di più [SM=x47962]
Anna e Nola sono la stessa persona....ma Nola non vuole che Michael dica in giro che lei in realtà è Anna per mettere a fine il suo piano penso diabolico [SM=x47975] [SM=g27830] Chi sa che piano avrà in mente?! E chi sa Michael cosa ha in mente?! [SM=x47930]
Aiutooo...questa storia mia sta facendo impazzire!!! [SM=x47926]
Sei bravissima e aspetto il prossimo!! [SM=x47979]
Michela Jackson 95
00giovedì 15 settembre 2011 13:48
Capitolo 13






Ero immerso nei mie pensieri, questa notte mi sentivo estremamente solo... mi capitano spesso questi momenti di improvvisa depressione. Davanti a me c'era un giornale...non so in che modo c'era finto la dato che io non leggo niente di quella spazzatura ! Naturalmente c'era un articolo su di me, dove c'era scritto che dormivo in una camera iperbarica per non invecchiare con tanto di immagine allegata e che rinnegavo la mia razza perchè mi “sbiancavo” la pelle...dio quante stupide idiozie ! Non pensavo di essere così strano o bizzarro agli occhi della gente. Se solo sapessero di quale orrenda malattia soffro che mi fa stare così male....non fanno altro che mettere il dito nella piaga.
Per fortuna potevo prendere un paio di pillole in più che mi avrebbero permesso di dormire. Stavo per aprire il flaconcino quando ad un certo punto sentii bussare alla porta. Nascosi le pillole nel beauty e andai ad aprire.

Si , chi è?-
Michael ? Sono Sally...-

Le apro la porta e la faccio accomodare.

E' successo qualcosa ?-
No, tranquillo...volevo solo vedere come stavi dato che oggi pomeriggio mi sembravi molto agitato ero passata per dare un occhiata.

Che dolce che era...pensai mentre mi guardava imbarazzata.

Tranquilla Sally...è tutto ok , sei davvero un tesoro. Dove la trovo un altra assistente come te ?- le dico ridendo mentre lei arrossisce un pochino. Trovo che si a tenerissima.
Dimmi vuoi qualcosa da bere ?...- le chiedo.
Ooh beh...si grazie avevo un po di sete.-

La accompagno in cucina aprendole la porta. Beviamo un po di succo mentre mi racconta della sua famiglia.

Michael...ho visto che è venuta una donna prima nella tua stanza questo pomeriggio...- mi chiede incuriosita.

Non sapevo che risponderle, Anna non voleva che parlavo di lei quindi dovevo per forza inventarmi una balla anche se non mi andava di dirgli una bugia, lei era così carina e sincera con me che mi scocciò farlo...ma non potevo dirle nulla.

E' la moglie del direttore della clinica dove sono andato ieri...-
Ah...no perchè credo di averla vista da qualche parte...non lo so mi sembra un viso conosciuto..magari mi sbaglio..-

Sobbalzai sulla sedia. L'aveva vista da qualche parte ? Forse sapeva qualcosa di lei, ma non potevo chiedere, avrebbe sospettato.

Ma c'è qualcosa di più...voglio dire ...tra lei e te? Te lo chiedo perchè hai cancellato per 2 volte i tuoi appuntamenti di lavoro per incontrarti con lei e ...ecco...non era mai accaduto.- disse vergognandosi da morire.
No no...ho solo in mente di lavorare per la mia fondazione con il marito e di conseguenza anche lei entrerà a far parte del progetto che ho in mente. - gli sorrisi cercando di essere convincente.
Ok...beh, grazie per il succo si è fatto un po tardi e credo che sia il caso che io vada a dormire.- dice sorridendo. La accompagnai alla porta e gli diedi la buonanotte.
Grazie e a lei riuscii ad addormentarmi senza prendere nessuna pillola..quello che mi aveva detto su Anna aveva preso completamente possesso della mia mente. Ero ansioso di ricevere lei e il marito domani.




Michael ? Ma sei sicuro di questa cosa ?- mi chiese ancora incredula.
Sally sei la mia assistente, questa è un cena di lavoro e ho piacere che tu sia con me...- le sorrisi.

Avevo deciso di portare alla cena anche Sally, non so perchè, ma il fatto che Anna venisse con suo marito mi provocava un po di fastidio e non volevo fare da terzo incomodo. Doveva essere davvero un cena di lavoro, dato che avevo deciso di allacciarmi con la clinica del signor Davis per contribuire al lavoro con la mia futura fondazione di beneficenza, ma avevo in mente anche ben altre proposte per la serata. Avevano organizzato tutto alla perfezione come io avevo ordinato di fare..mi sarebbe piaciuto andare fuori in qualche posto, ma era impossibile come cosa, sia per me che avrei avuto per tutta la serata orde di fan paparazzi e giornalisti che avrebbero disturbato la cena inevitabilmente e poi ero sicuro che se Anna si fosse vista accerchiata e fotografata avrebbe fatto di tutto per abbandonare al più presto la cena e questo non doveva accadere. Diedi ordine al mio cuoco personale di preparare un menù speciale per la serata con naturalmente annessi camerieri pronti a servire altre pietanze.



-Mr. Jackson, Il signore e la signora Davis.- annunciò la guardia del corpo accompagnandoli all'intero della stanza.
Entrarono sotto braccio. Lui la teneva stretta. Lei era una visone...un vestito color oro semplice giallo che le ricadeva sul suo piccolo corpo dalle forme pronunciate. Mentre la guardavo potevo percepire la freschezza della sua pelle liscia, bianca. Mi tornarono subito in mente i pochi attimi in cui ieri ci eravamo baciati. Ci stringiamo la mano facendo finta di nulla mentre faccio strada ai due coniugi nella sala da pranzo dove c'è Sally in piedi che sorride emozionata.

Mr e Mrs Davis questa è una mia amica...Sally...- dissi sorridendo.
Piacere...- disse Sally stringendo la mano a tutti e due.

Anna le sorrise ma appena si girò gli lanciò una occhiata sprezzante. Non ci potevo credere, la fredda donna di ghiaccio sembrava quasi gelosa. Ero sicuro che avesse pensato che fosse una mia nuova fiamma...nonostante non mi piacessero molto questi giochetti, ero sicuro che ci saremmo stuzzicati per tutta la serata, infatti lei proprio mentre stava per sedersi il marito le scostò la sedia...la aiutò a togliersi il cappotto, e si diedero un piccolo bacio a stampo sorridendo l'uno all'altro mentre lei con la sua solita faccia di bronzo si sistema a sedere sfoggiando un sorriso finto.
Iniziamo a mangiare mentre cerco di spiegare cosa ho intenzione di fare con la fondazione e che mi sarebbe piaciuto avere la collaborazione della sua clinica. Davis si dimostrò subito entusiasta della cosa ed accettò, ma disse che c'era un persona che doveva consultare prima di poter dare via a questo progetto. Si girò verso Anna , che fino ad adesso aveva parlato poco e niente ma io l'avevo sempre tenuta d'occhio con lo sguardo.


Mi dispiace Jackson ma se vuole un si da parte mia deve anche consultare mia moglie...vede lei insieme a me è proprietaria della clinica, quindi tutto ciò interessa anche lei....- si girò a guardarla per sorriderle toccandogli la mano dolcemente.

Non ci potevo credere...si era fatta intestare la metà della clinica. Ora capivo perchè era sposata con quell'uomo....per soldi. Rimasi allibito di fronte a questa notizia ma cercai di rimanere lucido.


Ah davvero ? Non lo sapevo...- dissi guardandola intensamente. Ma lei si girò verso il marito.
Beh si ...vede Jackson...mi moglie ha studiato al Sophianum, il miglior collegio di suore di Lima, dove si educano le ragazze dell'alta società. E suo padre lavora in una grande azienda li nel suo paese natale...quindi per me la sua opinione è fondamentale.-

Non ci potevo credere, le aveva raccontato tante di quelle balle da non crederci...sapevo che erano tutte bugie...non riesco a capire fino a che punto riesce a spingersi questa donna. Ingannare un uomo raccontandogli bugie su bugie per avere i suoi soldi...ma a quale scopo ? Perchè tutta questa cattiveria e voglia di diventare ricca, alto locata.
La fulminai con lo sguardo, stranamente inclinò la testa e alzò il sopracciglio sempre con quell'aria di sfida che ancora una volta mi fa impazzire di desiderio. Mi maledico. Non dovrei amarla e desiderarla in questa maniera, è una donna calcolatrice, fredda e bugiarda...io sono tutto il contrario di lei e di solito le persone così odiose cerco di non averle tra i piedi, ma non posso fare a meno di continuare a guardarla desiderando di farla mia. Le sorrisi sornione...avevo in mente di incastrarla e lei non lo sapeva...pensava di liberarsi di me dopo questa sera, ma non sarà così.


Oh si certo, capisco che l'opinione di sua moglie è molto importate per lei, proprio per questo mi chiedevo, sempre se non ci sono particolari problemi signor Davis e anche per lei signora ,se poteste venire a passare una settimana nel mio ranch , Neverland, dove li avrete modo di approfondire il progetto con altri dirigenti...sarete sicuramente i benvenuti.-

Anna si girò di scatto verso di me. Mi fulminò con lo sguardo, era sicuramente scioccata dalla notizia. E prima di far iniziare a parlare il marito prese parola cercando di non far trasparire nessuna emozione.

Oh Mr. Jackson lei è davvero molto gentile...ma non credo che sia necessaria la nostra presenza dato che faremo parte di questo progetto in maniere molto marginale...-
Tesoro...io invece la trovo un ottima idea. Voglio dire questo è un progetto molto importate e sono sicuro che approfittando della presenza di altri direttorine uscirebbe fuori una cosa davvero davvero bella...quindi non vedo il perchè rifiutare questa ospitalità- dice Davis rivolgendosi alla moglie.

Anna cerca di mantenere la calma ma negli occhi si legge il suo disappunto...nonostante questo sa benissimo che se non accetta avrei rivelato tutto a suo marito e suo malgrado risponde rassegnata.

Mmmh...Ok allora, saremo lieti di venire a Neverland Jackson...- abbozza un sorriso e beve un goccio di vino.

Io purtroppo sarò impegnato durante le prossime due settimane ma sono sicuro che riuscirò a venire nel week-end...per il resto della settimana ci sarà mia moglie che sarà i miei occhi- disse Davis sorridendo cercando lo sguardo della moglie.

Perfetto. Lui non ci sarebbe stato, e io avrei auto tutto il tempo per stare con lei. Anna teneva la testa bassa visibilmente turbata e irritata.
Fissammo la partenza per domani pomeriggio con il mio aereo privato alla volta di Neverland.
Ero più eccitato che mai...







Prestissimo poso il prossimo capitolo, che è già quasi finito, per vedere che cosa succederà a Neverland tra Anna e Michael. Grazie per i commenti e un bacione enorme a tutte.







Adry.Walker
00giovedì 15 settembre 2011 14:24
Aha! Incastrata! Ora Anna non ha più scampo! [SM=x47954] [SM=x47975] [SM=x47986] Bella pensata Jackson! [SM=x47987]
Aspetto il prossimo! [SM=x47938]
Foxy1975
00lunedì 19 settembre 2011 16:45
Ma é un grovoglio di misteri!!..Che sexy Mike..quando si mette in testa una cosa...scommetto che a Neverland faranno tremare i muri..eeeeh se quelle mura potessero parlare...posta, posta, posta...
Foxy
(StreetWalker )
00martedì 20 settembre 2011 12:36
La incastrata aspetterò il prossimo
Michela Jackson 95
00martedì 20 settembre 2011 16:39
Capitolo 14






Ero arrivato a Neverland alle 7.00 di mattina dopo aver passato la notte nel mio aereo privato con tutti i miei collaboratori e guardie del copro, per il mio rientro a casa era previsto un bagno di folla all'aeroporto dato che i fan e la stampa erano venuti a sapere del mio ritorno, ma avevo dato ordine di farmi trovare un elicottero con il quale sarei potuto arrivare prima e senza problemi a Neverland. Anna aveva deciso di venire con uno di linea da sola rifiutando di salire sul mio aereo mettendo la scusa che non voleva rischiare di essere fotografata. Era ovvio che stava facendo di tutto per evitare di starmi vicino ma adesso stavamo nella stessa casa nonostante lei alloggiasse nelle case degli ospiti in un modo o nell'altro ci saremmo incontrati.
Erano le sette di sera e tra poco ci sarebbe stata la cena. Avevo detto a Mary, la cameriera addetta alle stanze degli ospiti, di comunicare ad Anna che sarebbe stata la benvenuta.

“ Signor Jackson? E' permesso?” era Mary che entrava nel mio studio.
“Si pergo..”
“ Ecco volevo comunicarle che la Signora Davis non sarà presente alla cena per motivi di salute, dice comunque che non deve preoccuparsi mangerà qualcosa più tardi”

Che cosa voleva fare? Evitarmi in casa mia? Beh non ci sarebbe riuscita. Ringraziai Mary e uscii dal mio studio. Mi feci accompagnare da Alan con la golf car alla casa di Anna che era una delle prime in sequenza si trovava a pochi metri dal teatro. Scendo e vado alla porta, sono parecchio innervosito, busso con veemenza.
Dopo pochi secondi eccola che compare davanti ai miei occhi. Ha una tuta i capelli sciolti che gli ricadono morbidi sulle spalle coperte dalla felpa che le sta un po grande, quegli occhi vispi accessi da cerbiatta e quello sguardo malizioso e altezzoso che non ammetteva repliche. La trovo dannatamente sexy anche così.

“ Buona sera signora Davis ” dico ancora fuori dalla porta sorridendo.

Mi squadra dalla testa ai piedi alzando il sopracciglio.

“ Vuoi continuare a fare il buffone ancora per molto? “ dice portandosi una mano sui fianchi.
“ Non volevo fare il buffone...Anna, sono venuto a vedere come stavi dato che Mary mi ha detto che non ti sentivi molto bene”
“ Sto bene grazie della visita, qui è tutto perfetto puoi anche andare a cena tranquillo io ora non ho fame sono stanca” risponde secca .
Non la ascolto nenache .Salgo il gradino, la sposto e entro in casa.
“ Ehm...scusa ma qualcuno ti ha invitato ad entrare ? No perchè devo essermi persa qualche passaggio” dice ancora attaccata alla maniglia della porta.
“ Quando te entri a casa tua chiedi il permesso ? No perchè se lo fai davvero allora forse dovrò rifare la scena e ti chiederò il permesso di entrare in casa mia “ dissi girandomi a guardarla con le mani conserte.

Ci guardiamo ancora per un po, abbassa a suo malgrado lo sguardo e chiude la porta sospirando. La guardo mentre va verso il centro della stanza e stizzita con aria di sfida si posiziona davanti a me.

“ Bene, avanti ! Dimmi cosa diavolo vuoi da me.”
“ Cosa voglio io da te ? Nulla...voglio solo TE” gli sorrido, dentro di me mi chiedo dove mi siano uscite queste parole...mi vergogno come un ladro di solito e adesso le avevo appena detto che la desideravo. Come mi aspettavo non si scompose per niente, rimase a guardarmi fissa negli occhi senza distogliere lo sguardo.

“ Bene, ok...adesso facciamo sesso e poi mi lascia stare, avanti levati la maglietta che non ho voglia di perdere tempo. Poi faccio i bagagli e me ne torno a Parigi” mi dice mentre si leva le scarpe.
Scoppio a ridere.
“ Non faremo proprio un bel niente, non faccio l'amore con una donna che non è mia moglie o la mai fidanzata, rimettiti le scarpe e rinfilati la felpa che mi imbarazzi” dissi guardandola storta.

“Hai detto 5 secondi fa che mi vuoi...ok, facciamo tutto quello che ti pare basta che poi mi lasci in pace” mi dice rivestendosi alla meglio.
“ Forse non hai capito...voglio che diventi la mia donna...” dico sicuro di me prendendo un bicchiere di acqua.
Tiene ancora il suo sguardo fisso sul mio ma non dice niente, noto che gli si fanno gli occhi lucidi, si passa le mani sul volto per nascondere le lacrime e abbassa la testa e quasi sussurrando parla.

“ Michael...te lo chiedo per favore, non mettermi i bastoni tra le ruote..è un momento delicato della mia vita...ti prego...non metterti in mezzo mi creeresti solo altri problemi” alza lo sguardo, sta piangendo.

Poso il bicchiere e attonito gli vado incontro senza neanche pensare la tiro tra le mie braccia tenendola stretta a me...il suo piccolo e minuto corpicino morbido si perde nel mio la sento rigida posare la sua testa sul mio petto mentre sento che piange in silenzio ancora...le sue braccia sono ferme sul suo corpo...non ricambia l'abbraccio ma a me basta sentirla mia.

“ Ascolta io...io...non so chi sei...no so cosa ti sia successo non so niente di te...posso dirti solo che mi piaci Anna..non so neanche per quale stupido motivo...non voglio metterti in difficoltà e non conosco nemmeno la situazione...ma non è scappando che si risolvono i problemi...ricordi?”

Improvvisamente si leva da mio abbraccio e si asciuga le lacrime con la felpa guardandomi in cagnesco.

“Certo che me lo ricordo ! La tua grande lezione di vita, neanche mi conoscevi e già giudicavi sentenziavi sulla mia vita su quello che era giusto o non era giusto fare. E da chi me lo devo far dire questo insegnamento...da te ? E chi sei tu? Te lo dico io, per me sei come tutti gli altri poco mi importa se ti chiami Michael Jackson quindi evita di farmi la paternale ”
“ Non serve a niente aggredire un persona dimostri solo che sei più fragile di quanto non vuoi far apparire... ti stavo abbracciando, era una dimostrazione d'affetto ma te con la tua stupida freddezza hai dovuto rovinare tutto! facendo così ti perdi le cose più belle della vita e te lo dico da persona a persona..è un consiglio non un insegnamento! te poi sei libera di agire come meglio credi”
“Smettila ! “
“ Di fare cosa ? La devo smettere perchè sto dicendo una verità che non vuoi sentire?”
“ Ti ho detto di farla finita ! Smettila! Non accetto che mi si parli in questo modo ! Ora sono una donna sposata, amo mio marito e non intendo mandare tutto a monte se hai qualche problema risolvilo non sono affari miei ” mi urla contro.

E' decisa , spietata come ha detto lei non intende farsi trattare così, regge il mio sguardo dura in volto. Mi piace non c'è niente da fare, lo so è un arrogante prepotente ma mi piace!. Non si butta ai miei piedi, rimane tagliente risveglia l'uomo che c'è in me. Con lei non riesco a essere timido, riservato e bambino...con lei mi sento uomo.
Mi avvicino piano al suo corpo accarezzandogli il viso...rimane impassibile, impietrita sempre quello sguardo cattivo fisso su di me, non si sposta di un cm. Piego il viso vicino al suo sento il suo respiro sulla mia bocca...chiude per un attimo gli occhi...sembra quasi spaventata...il respiro gli si fa corto mentre cerco i suoi fianchi con le mie mani...sento il suo corpo premere contro il divano che è dietro di lei...inizio piano e insicuro ad accarezzarle la schiena da sopra la morbida felpa che evidenziava solo i suoi seni...cerco la sua bocca mentre mi avvicino alle sue labbra e la bacio piano con delicatezza...non risponde ai miei tocchi...rimane di pietra, le sue labbra non si muovono mentre ancora una volta assaporo le sue...questo suo comportamento mi fa ancora più impazzire ma capisco che con lei non potrà mai esserci nulla di serio. Io creco una donna che mi dia amore e magari dei bambini in futuro e Anna è tutto tranne che questo ideale di donna...in oltre ora appartiene ad un altro uomo, e lei stessa mi ha chiesto in ginocchio di non mettermi in mezzo.

Cerco di calmare il mio desiderio e a fatica mi allontano da lei guardandola negli occhi.

“ Scusami...hai ragione tu, ora sei una donna sposata e io non ho il diritto di mettermi tra te e tuo marito...in oltre avrai sicuramente altri problemi, ma tranquilla non voglio sapere niente di te e della tua vita, sono il primo che protegge a costo di qualsiasi cosa la sua privacy e di certo non voglio invadere la tua. Ti chiedo scusa, se vuoi ti faccio prenotare un aero domani stesso per Parigi.”

Alza lo sguardo...vorrebbe dire qualcosa ma rimane in silenzio.

“ Ok...parto domani”. Speravo non trovasse il coraggio di pronunciarle quelle parole ma tenendo lo sguardo basso e quasi sussurrandole le disse.
“ Va bene, provvedo subito a questa cosa.” dico andando verso la porta.
Lei mi segue con lo sguardo.
“ Buonanotte Anna..dormi bene. Ti passo a salutare domani mattina prima che parti ” le dico abbozzando un sorriso.
Non ricevo risposta, apro la porta e esco.






( Anna)



Mi tremano le gambe...non voglio che va via non voglio ! Non ora che mi sento così sola...sono una bugiarda una persona cattiva una calcolatrice mi invento storie per sfuggire ad un passato che non ho mai raccontato e che mi fa male. Aveva ragione lui scappavo, scappavo e alla fine non concludevo mai niente...non voglio racconto nulla di quello che ho fatto in questi due anni perchè sarebbero solo frottole, una marea di bugie per nascondere la verità.
Vado a sedermi sul divano cercando di non pensare a nulla, cercando di spegnere il cervello ma non ci riesco...mi alzo di scatto e a piedi nudi esco dalla camera. Sto correndo...non so esattamente dove sto andando...continuo a correre l'unica cosa che mi viene in mente da dire è....
“ Michael !”
Continuo a gridare il suo nome ma i giardini che separano la sua casa con le stanze degli ospiti sono parecchio lontane.
Corro a più non posso, sento il cuore battere all'impazzata... forse questa era l'unica volta nella mia vita dove scappavo per qualcosa di giusto. Liberai la mente da tutti i pensieri mentre correvo con il vento fresco della sera in faccia che mi scompigliava i capelli...mi sentivo quasi libera, forse è una pazzia quella che sto facendo, forse dovrei tornare in stanza ma non me ne frega proprio niente adesso voglio solo lui.
Trovo due guardie del corpo davanti all'entrata.
“ Devo entrare è urgente”
“Mi dispiace signorina, Jackson non ha dato l'autorizzazione a far passare qualcuno”
“Beh chiamatelo ditegli che la signora Davis lo sta cercando”
“ Ora sta riposando e non vuole essere disturbato, proveremo a metterla in contatto con lui. se le serve qualcosa può chiedere agli addetti del servizio per le camere degli ospiti”
“ Ascolta bestione o adesso apri quella dannata porta e dici a Michael che sono qui o inizio a gridare come una matta, sto per fare una cosa che forse tra pochi minuti mi pentirò di averla fatta, so che a te non te ne frega niente ma per me è importate quindi muovi quel culone e fallo scendere...o fammi salire!”
Mi guardò stralunato e mi sorrise ,poi si fece da parte per farmi passare.
“ Mi raccomando non faccia rumore... la prego”
Mi apre la porta ed entro.

“ Michael ! Michael !....” continuai a gridare appena si schiusero le porte, andai sulla rampa di scale che era davanti a me correndo. Non sapevo dove stavo andando, quella casa era piena di corridoi c'erano statue ovunque...mi fermai di scatto solo quando me lo ritrovai davanti.
Si era messo il pigiama e era scalzo i suo capelli morbidi gli ricadevano sulle spalle...credo si fosse anche struccato...era bellissimo....lo so era una pazzia...io sono sposata e ho un passato nero alle spalle lui è l'uomo più famoso del pianeta è ovvio che non sarebbe mai potuto funzionare ma adesso non ne volevo sapere proprio nulla. Gli corsi incontro come una bambina che vede il suo papà e lo abbracciai stringendolo al collo mentre impietrito e scosso dalla sorpresa mi stringe anche lui.
Ci stacchiamo un po per guardarci negli occhi..mi accarezza il viso per togliermi i capelli dal volto mentre dolcemente mi sorride.

“ A cosa devo questo onore..” mi dice sorridendo.
“ Ti conviene stare zitto, potrei amaramente pentirmi di quello che sto facendo, staccarmi dal tuo abbraccio e sparire per altri 2 anni cambiando vita” replico sempre abbracciata a lui.
“ Sarò muto come un pesce”

Scoppiamo a ridere mentre mi abbraccia di nuovo e affonda le sue grandi mani tra i mie capelli accarezzandoli dolcemente.

“ Vuole qualcosa da bere signorina... ???...” mi fa cenno con il viso come a chiedere in che modo mi dovesse chiamare.
“ Il mio vero nome è... Lisa...” gli dissi imbarazzata.
“ Devo crederci?”
“ Non lo so...”
Scoppiò a ridere divertito guardandomi negli occhi.
“ Non mi interessa quale sia il tuo vero nome...mi piaceva Anna e ti chiamerò così”
“ Per me è ok...allora ? Che mi offri da bere ?”
“Questo!”
Si avvicina a me prendendomi il viso delicatamente e mi bacia...sento il pavimento tremare sotto i piedi, ancora una volta capisco che è più forte lui di me...è l'unico uomo con il quale paradossalmente sono più vera...e non desideravo altro che stare insieme con lui...mi piace il modo in cui mi corteggia, mi fa sentire veramente apprezzata come donna.

“ Te l'ho già detto che sei ancora più bella di due anni fa?” mi dice mordicchiandomi l'orecchio mentre le sue mani scendono sulle mie gambe, sento che il suo respiro si fa più affannoso.
“ Ricordati che non devi fiatare...” gli sussurro completamente persa dai suoi baci e le sue carezze sempre più passionali...non credo che questa volta riusciremo a fermarci...







Taa Taan ! Ahahahhaha lo so vi o lasciato con la bocca asciutta ! Pazientate e vederemo che succederà nel corso di questa notte. Grazie a tutte le mie lettrici.

Foxy1975
00martedì 20 settembre 2011 17:21
Eh noooooo!Sul più bello...grrrrrr...mi piace un casino Anna, Lisa, o chi per lei...che grinta, ci credo che Mike ha la febbre!!!
Posta!Posta!Posta!
Foxy
Adry.Walker
00martedì 20 settembre 2011 20:42
Ok...adesso tu vieni qui con un secchiello e qualcosa per pulire la bavetta dalla tastiera [SM=x47986] [SM=x47979]
Insomma...non si fa così però!!! Mi è rimasto un pezzo di boccone in gola!!! Adesso devi chiamare anche l'ambulanza! [SM=x47958] [SM=x47958]
Va bene...ok...scherzo! [SM=x47979] [SM=x47979]
Cosa penso di questo capitolo? [SM=x47962] [SM=x47962] che è SUPER WOW WOW WOW [SM=x47954] [SM=x47954]
Insomma all'inizio non pensavo ci sarebbe stato qualche strano cambiamento perchè Anna o quella che ora dice di chiamarsi Lisa...vabbè, chiamiamola così...era molto fredda e tutto [SM=x47935] [SM=x47948] invece adesso... [SM=x47928] [SM=g27836] [SM=x47932] [SM=x47963] [SM=x47963]
Asppeto il prossimooooooo [SM=x47962] [SM=x47961]
Michela Jackson 95
00martedì 20 settembre 2011 20:59
Aahahahha mi sa che nenache voi ci state campendo molto con i nomi ! anche Michael stentava ad afferarre i continui cambiamanti alla fine ha tagliato la testa al toro e la chiama Anna, mi sa vi conviene seguire il suo ragionamento...ahahahahahha
Grazie ancora per i commenti, so che non posso lasciarvi così per molto appena trovo un po di tempo con i dannati compiti per scuola scrivo il prossimo capitolo. Un bacione.
Michela Jackson 95
00domenica 25 settembre 2011 21:31
Capitolo 15



Sento le sue mani farsi sempre più audaci mentre mi toccano e mi stringono al suo corpo caldo. Mi accarezza tutta la schiena cercando di farmi capire quanto mi desidera. Erano passati due lunghi anni da quella notte a Tokyo e io non l'avevo mai dimenticata, sentirmi ancora stretta e desiderata da lui mi manda in uno stato di trance quasi da farmi perdere i sensi. Sa benissimo come far perdere la testa a una donna. Sento la sua mano insinuarsi nella mia felpa...il tocco con la mia pelle nuda mi provoca un brivido su tutto il corpo, percepisco la sua eccitazione crescere mentre il suo sesso spinge contro il mio...mi mette una mano sul fianco, lo stringe quasi a voler scaricare la sua eccitazione su di esso, istintivamente porto la testa indietro per permettergli di baciarmi e leccarmi il collo...la sua bocca unita ai tocchi leggeri quasi impercettibili della sua lingua risveglia il desiderio che è in me. Gli butto le braccia al collo, gli cingo il bacino con le gambe mentre mi prende in braccio continuiamo a baciarci mai sazi della bocca dell'altro mi fa stendere sul divano rimanendo in piedi davanti a me. Mi guarda intensamente con quegli occhi neri come la pece, profondi...capisco che mi vuole più di ogni altra cosa, ho ancora il suo profumo addosso lo sento da per tutto...si avvicina piano mettendosi a sedere a fianco al mio corpo...mi lecco le labbra per provocarlo...i suoi occhi si accendono di una luce diversa...mi chiedo cosa penserebbero tutte quelle persone che lo credono gay se lo vedessero in questo stato...sexy e virile...ho sempre saputo che Michael fosse ben diverso dal personaggio di Michael Jackson e adesso ne avevo la prova.
Mi accarezza la gamba ancora coperta dai pantaloni...la sua mano si fa più audace e non staccandomi gli occhi di dosso la infila sotto la felpa, la alza scoprendo l'ombelico lo vedo piegarsi su di essa mente inizia a baciarmi la pancia liscia, avvicinandosi pericolosamente al bordo dei miei calzoni inizio ad accarezzargli la testa mente continua a baciarla delicatamente...mi provoca piacere mentre sento le sue mani toccarmi tutta gemo...si stende di scatto sopra di me facendomi sentire tutta la sua possente eccitazione e con al voce rotta dal desiderio mi parla all'orecchio.
“ Non so cosa mi succede...davvero...di solito non faccio così...” mi bacia il collo con passione mentre le sue mani mi toccano ovunque...gli predo la testa tra le mani per continuare a guardarlo...gli lecco le labbra...a questo punto le sue mani afferrano la mia felpa e me la levano in un batter d'occhio...sono in reggiseno davanti a lui che mi guarda...inizia ad accarezzarmi la spalla nuda e piano scende sul mio seno accarezzandolo appena...ma la sola vista di queste prosperose rotondità lo aveva eccitato da morire...sento la sua mano arrivare fino al mio ventre mi sbottona i pantaloni e me li leva lanciandoli via non so dove. Rimango semi nuda davanti a lui solo con al biancheria intima...osserva il mio corpo sbalordito...
“ Dio...mio...” sussurra non staccandomi gli occhi di dosso.
Lo guardo maliziosa in volto mentre si rimette a sedere vicino al mio corpo quasi nudo...sento la sua mano percorrere tutta la mia gamba mi stringe la coscia quasi a farmi male, le sue dita sono pericolosamente vicine al mio sesso...ma non lo toccano...improvvisamente mi tira per un braccio e mi fa stendere sopra di lui, il contatto dei miei seni schiacciati sul suo petto.. ora sento tutto il suo desiderio che quasi esplode dal suo pigiama premere prepotentemente contro il mio....le sue mani ora non più “timide” sono sul mio lato b e lo accarezzano smaniose...continuiamo ad intrecciare le nostre lingue mentre mi fa muovere sopra di lui...ci strusciamo, il suo corpo coperto contro il mio nudo completamente in balia delle sue braccia che mi tengono stretta e mi toccano da per tutto...il suo profumo inebria i mie sensi, inizio a sbottonagli la camicia iniziando a toccare il suo petto liscio, porto la mia bocca su di esso, lo voglio baciare, leccare sentirlo mio...geme di piacere mente la mia lingua continua a leccarlo le sue mani stringono ancora più forte il mio fondo schiena continuando a farmi muovere sopra di lui...
Sto per sbottonargli tutta la camicia quando ad un certo punto sento le sue mani afferrarmi per il polsi.
“ No...aspetta...” mi dice cercando di ricomporsi. Non capisco cosa succede, cerco di riprendermi dall'eccitazione.
“ Che c'è?..” gli dico guardandolo negli occhi ancora sopra di lui.
“ Scusami...è...è.... meglio se ci fermiamo qua...” mi dice mettendosi a sedere.
“ Ma che ti succede?” gli dico cercando di coprirmi alla meglio con la felpa.
“ Mi dispiace non voglio essere maleducato...scusami...ma non possiamo continuare...davvero...mi dispiace” si richiude la camicia del pigiama rimanendo seduto. Che diavolo gli prende adesso?.
“ Mi vuoi dire cosa è successo ? Per favore non fare il ragazzino che non sei e spiegami che cosa ti ha preso !” replico stizzita.
Si mette la mani tra i capelli quasi a coprirsi il volto.
“ Non voglio essere maleducato...” sussurra.
“ Non vuoi essere maleducato ? stai facendo la figura dell'idiota! Adesso ti sistemi e mi dici che diavolo hai in quella testa! E ti sbrighi pure !”
Si alza spazientito dal divano...sembra quasi imbarazzato.
“ Certo che hai la delicatezza di un elefante nel dire le cose...”
“ Non mi interessa proprio niente, non permetto a nessun uomo di smettere di fare sesso con me senza che mi dia una spiegazione plausibile.Quindi evita di fare il moccioso vergognoso e dimmi cosa succede, inventa una balla magari...ma voglio una spiegazione!”
“ Ti puoi coprire per favore?” mi dice girandosi.
“ Ecco...mi sono messa la felpa....avanti, parla!”
Cerca le parole giuste per iniziare il discorso mentre, nonostante la stanza sia poco illuminata, vedo chiaramente che arrossisce... è parecchio imbarazzato ma continuo a guardarlo insistente aspettando cosa ha da dire.
“ Ecco...vedi...è difficile per me parlarne... però...si...ecco...io....ho una malattia alla pelle...” evita il mio sguardo.
“ Mmh... e allora?” dico risoluta.
“ E...ecco...credo che tu sai un po di che sto parlando no?...”
“ Si so che hai una malattia della pelle me lo ha detto Karen quando ero ancora la tua assistente...non mi ricordo come si chiama...comunque, arriva al sodo!”
“ Non devo arrivare proprio da nessuna parte...è questo il problema. La vitiligine mi provoca delle macchie su tutto il corpo...è difficile e imbarazzante per me farmi vedere in questo stato da altre persone..ora sono senza trucco..e..ecco..io stesso non l'ho ancora accettata e metabolizzata...è una cosa mi fa soffrire molto...” rimane con lo sguardo basso.
“ Quindi in poche parole tu ti vergoni a farti vedere nudo da me perchè hai le macchi sul petto...”
“ Si...è così...” mi dice quasi sussurrando.
“ E allora ? Chi se ne frega? Dimmi un po ti ho fatto mai domante sul tuo schiarimento della pelle o sul tuo viso? Ti ho mai chiesto qualcosa su tutte le stranezze che dicevano su di te ? Mi sono mi fatta problemi a parlarti sinceramente sbattendomene altamente del fatto che ti chiamassi Michael Jackson? No! E quindi cosa diavolo me ne può fregare a me se hai delle stupide macchie sul tuo petto! Hai un fascino che fa innamorare anche le piante...riesci a farmi sentire più viva che mai , sei l'unico uomo con il quale paradossalmente sono più vera e te mi dici che ti vergogni a farti vedere nudo per via della malattia? Mi dispiace Jackson, inventatene un altra perchè questa non attacca...eri più credibile se mi dicevi che ti sentivi in colpa perchè sono una donna sposata e mio marito sta per diventare tuo socio...ci sarei cascata di più.” gli dico mettendomi i pantaloni.
Mi guarda sbigottito per tutta la durata del discorso, come se avessi appena detto una raffica di parolacce.
“ Mi vuoi sposare? “ mi chiede a brucia pelo. Lo guardo storto.
“ Bevi di meno Jackson” dico ridendo.
“ Mi vuoi sposare si o no?” mi dice avvicinandosi a me...lo guardo negli occhi e capisco che è serio...forse per lui questo è...”normale”...chiedere ad una donna di sposarlo su due piedi per lui non è una stranezza.
“ Smettila di dire cretinate, sai benissimo che sono sposata. E poi non diventerei tua moglie neanche se mi pagassi...”
“ Mmh...sentiamo...e perchè? Mi dice incuriosito.
“ Perchè uno non voglio passare alla storia come “la prima moglie di Michael Jackson” secondo non voglio i tuoi soldi, e terzo non ho intenzione di passare il resto della mia vita reclusa in questa gabbia dorata aspettando triste e depressa il tuo ritorno dai tuoi lunghi viaggi e inoltre vorrei arrivare ai 40 anni senza avere più corna di un cesto di lumache.”
“ Perchè hai sposato Davis?” mi dice andandosi a prendere un bicchiere d'acqua.
“ Questi non sono affari tuoi...io non ti ho chiesto mai niente sulla tua vita privata” replico dura.
“ Puoi farlo se vuoi...”
“ Non mi interessa sapere con quante donne ti diverti”
“Sicuramente molte di meno dei quanti con cui ti diverti tu...non è vero?”
“ Sono pessima in matematica...”
“ Non hai ancora risposto alla mia domanda..” incalza vedendomi particolarmente irritata e intenta ad andarmene. Non mi piace che ficchi il naso nella mia vita privata. Sbuffo e controvoglia rispondo.
“ L'ho sposato per soldi...contento ora?” gli chiedo allargando le braccia.
“ Perchè non vuoi i miei allora ? Posso renderti davvero felice...la donna più felice del mondo, ti toglierò tutti i vizi e capricci che vorrai..vivrai da regina...sai che posso farlo..non mi sottovalutare..” mi dice guardandomi intensamente negli occhi.
“ Ecco vedi ! È questo quello che mi fa incazzare di te ! Credi di avere tutto e subito..ma che ti credi che che una donna si sposa così
su due piedi ?” gli dico inveendoli contro.
“ Non dire parolacce in casa mia ! Non mi piacciono, quindi per favore in mia presenza evita...spero di essere stato chiaro.” non ammette repliche.
“ Ma io dico quello che mi pare quando e come voglio !” sono allibita adesso deve anche dirmi cosa posso o non posso dire.
“ DIO MIO ! E' pazzesco ! 10 minuti fa stavamo quasi per fare l'amore e adesso di nuovo a litigare” dice portandosi le mani tra i capelli e scuotendo la testa.
“ Ma cosa avrei dovuto dirti ? Te pensi che sia tutto facile che basta uno schiocco di dita e tutti sono ai tuoi piedi...con le donne è differente! E io non sono come tutte le altre, pretendo rispetto.. dovevo risponderti come tutti le altre oche giulive che sicuramente frequenti ? “ Oh si patiatino dolce e tenero...hai sofferto molto piccolo di mamma..ti amo alla follia adesso chiamo mio marito gli chiedo il divorzio e poi andiamo a correre mano nella mano felici per i prati di Neverland, faremo tanti bambini e io ti verrò dietro come una paperella in tutto quello che farai” lo dico imitando la vocetta stridula e sdolcinata.
Vedo che si trattiene dal ridere portandosi una mano davanti alla bocca.
“ Sei fredda come un iceberg! donna prepotente e arrogante...”
“ E pensare che 5 minuti fa volevi sposarmi”
“ Lo farei ancora...” mi dice con voce profonda.
“ Allora è vero quando dicono che non ci stai tutto con la testa...”
“ Forse si....”
Si avvicina a me prendendomi per i fianchi...mi guarda...
“ Quello che mi hai detto prima riguardo la mia malattia è stata una delle cose più belle che mi siano mai state dette...” ora è di nuovo il tenero e timido Michael...dio quest'uomo non basterebbe una vita per capirlo.
Mi porta la testa sul suo petto stringendomi a se come a ringraziarmi timidamente di averlo accettato per quello che è...lo sento di nuovo tremendamente bisognoso d'amore mentre mi stringe al suo petto caldo, adesso è di nuovo il Michael imbarazzato che non cerca altro che un po di amore per lui da custodire nel suo cuore per sentirsi amato da qualcuno senza essere deriso o sfruttato. Mi sorride...dio come è bello...mi da un tenero bacio sulla guancia mentre gli do una carezza cercando di fargli capire che la mia freddezza non significa assenza di sentimenti da parte mia...anche io ho sofferto in passato...ma questa è un altra storia...
Dalle carezze ai baci il passo è breve e entro pochi minuti ecco che si riaccende la passione...più viva che mai. La sua lingua gioca ancora con la mia iniziando a baciarmi con passione mentre ancora una volta cedo al tocco dei suoi baci, delle sue carezze...con uno scatto mi fa girare e mi cinge da dietro, stretta...sbalordita sento il suo sesso premere con prepotenza e virilità contro il mio fondo schiena...da dietro inizia a baciarmi il collo mentre i suoi respiri si fanno più affannosi..lo sento gemere mentre continua senza il minimo pudore a farmi sentire il su desiderio crescere a dismisura premendolo contro di me...inaspettatamente sento le sue mani palpare con eccitazione i miei seni..non so dove trovo la forza ma questa volte sono io a fermarlo.
“ Ok Jackson, tempo scaduto.” dico liberandomi dalla sua stretta.
“ma...che...?” mi dice ancora un po stordito, forse anche un po imbarazzato per quello che ha fatto poco fa.
“ Il treno passa una volta sola...prima sei voluto scendere..e adesso io sono molto stanca e vorrei andare a riposare.”
“ Veramente speravo che rimanessi a vedere un film con me..tranquilla non ho intenzione di fare nulla, avevo solo voglia di stringerti ancora un po...sono due anni che non ci vediamo.” Come faccio a dirgli di no?
“ Mmh...non credo sia una buona idea..”
“ Io credo di si..”
“ E mio marito..?” alza il sopracciglio e mi guarda storto.
“ Avanti andiamo...non dire “stronzate”..” mi da la mano.
“ Hai detto una parolaccia”
“ Che c'è tu le puoi dire e io no?” mi dice accompagnandomi verso uno corridoio.
“ Prima facevi tutto il “santarellino”...dove mi porti?” chiedo curiosa cercando di vedere al meglio la casa.
“ Nella mia stanza...”
“ Oh che onore ! Nella stanza di Michael Jackson ! Chi sa quante fan urlanti e pazze di te vorrebbero essere me ora” dico a presa in giro.
“ Sei gelosa ? Fai bene ! Le mie fan non si toccano.” Mi sorride mentre mi apre la porta per farmi entrare.
Sono nella stanza del “re del pop” ! Volete la sincera verità? Non è nulla di cos' esaltante..è molto grande spaziosa ma accogliente , calda..come il suo petto...c'è un grande letto matrimoniale a baldacchino...noto che ci sono altre porte che evidentemente conducono ad altre stanze. Mi accomodo a sedere ai piedi del letto mentre Michael prende una cassetta e la infila nel video registratore.
“ Sdraiati...così ti verrà il mal di schiena” dice buttandosi a peso morto sul letto.
“ E se io volessi rimanere così?”
“ Pfff...” mi afferra per le braccia e mi posiziona tra la spalla e il suo petto a fianco a lui tenendomi stretta con il suo braccio...avvia il film, posa il telecomando e si gira verso di me...mi sorride..mi da un tenero bacio sulla fronte e spegne la luce...intreccio le mie gambe alle sue mentre sento tutto il calore del suo corpo pervadermi tutta.
Dire che sono in paradiso è poco...mi sento serena, tranquilla, al caldo con la testa sul suo petto il suo profumo nell'aria che mi inebria la mente...credo che stare accanto alla persona che si ama sia la cosa più bella che ci sia...perdo completamente la cognizione del tempo...non so neanche che film stiamo guardando..credo sia una commedia perchè sento Michael che ogni tanto si fa qualche risata...per la prima volta da quando lo conosco mi sento quasi onorata a stare vicino a lui, mi da così tanto benessere e sicurezza che mi chiedo se sono abbastanza bella dentro e fuori per un uomo speciale come lui...mi batte il cuore ripensando che pochi minuti fa mi aveva chiesto di sposarlo...so che c'è interesse da parte sua nei miei confronti e questo mi rende estremamente felice e incredula giuro che se non ci fossero tutti questi problemi mi sarei messa quell'anello al dito questa sera stessa...anche se era una pazzia anche solo da raccontare.
Metto la mia mano sul suo petto accoccolandomi ancora di più vicino a lui che inizia a toccarmi delicatamente i capelli. La stanchezza si impossessa di me mentre vengo cullata dal suo respiro profondo lascio piano piano la realtà entrando nel modo dei sogni.






UN BACIONE A TUTTE LE MIE LETTRICI, SPERO CHE QUESTO CAPITOLO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO. BUONA SERATA. UN BACIONE.


Michela
Foxy1975
00domenica 25 settembre 2011 22:37
Io c'ho n'etàaaaaaaa! Sti tira e molla m'hanno massacrato stasera...grande controllo Mike che passa dall'essere infogliato come un barboncino all'amore platonico...da morì!!
Grande, mi coinvolgi
Quanto dobbiamo aspettà sta volta pe' n'altro capitolo?!..
un bacetto
Foxy
Michela Jackson 95
00lunedì 26 settembre 2011 00:04
Poco poco...spero...ti dico solo una cosa..me sa che al prossimo ce rimanete secche ..altro che colpi di scena ! ehehehehe
Un bacione ! Grazie...io sto aspettanto il tuo nuovo capitolo !
Adry.Walker
00lunedì 26 settembre 2011 17:48
Uuuuu.....questi tira e molla sono davvero fatali [SM=x47934] [SM=x47954]
Bellissimi!! Soprattutto la scena finale quando si addormenta cullata dal suo respiro.... [SM=x47928] [SM=g27836]

Ps: Me piace che state a parla' romano! Me aggiungo anch'io se non ve dispiace [SM=x47979]
Michela Jackson 95
00lunedì 26 settembre 2011 18:15
Capitolo 16






“ Signora Jackson ! Una dichiarazione per favore!”
“ Dov'è suo marito ? Perchè non è con lei ?”
“ E' vero che lei e suo marito avete divorziato?”
“ Per favore una dichiarazione! La prego !”
“ Sarà presente alla premiazione di giovedì?”
“ E' vero che è incinta di Jackson, i bambini sono suoi o suo marito è vergine?”

No ! No ! No ! Basta ! Non ce la faccio più dannati paparazzi ,giornalisti schifosi bastardi. Non posso avere un attimo di pace la mia privacy è andata a frasi fottere da tempo ormai.. proprio ieri ero finita su tutti i giornali perchè erano sicuri di aver visto una “pancetta sospetta” come la chiamano loro e oggi ero sicura di vedere la mia faccia in qualche telegiornale del pomeriggio o in uno di quegli stupidi talk show dove si divertono a commentare il mio look vedendo pance inesistenti inventando stupide storie sulla mia vita privata con mio marito.

“ Per favore Bill di all'autista che non mi fermerò da Dolce e Gabbana, è impossibile con i paparazzi alle calcagna..tornerò a casa, avvisa Mary di preparare il pranzo...grazie”
“ Subito signora..”
Mi sistemo dentro il suv con i vetri oscurati mi levo gli occhiali da sole scuri che portavo ogni volta che mettevo piede fuori casa, quelle poche volte che lo facevo senza travestirmi. Mi sistemo la gonna del tailleur sgualcita e guardo fuori dal finestrino mentre la macchina parte e sento le grida in sottofondo dei giornalisti che imperterriti continuano a urlare domande taglienti. Mi sento triste, amareggiata...sola.
Forse è meglio se inizio a presentarmi...sarebbe ora di mettere un po le cose in chiaro. Mi chiamo Anna Lisa Jackson, si...sono la moglie di Michael Jackson, la super star mondiale.
Sono nata a Roma l'11 dicembre del 1962...ho 30 anni, ancora da compiere. Mio padre biologico non l'ho mai conosciuto, quando la mia vera madre rimase in cinta di me aveva già divorziato da due uomini ,Gladis, la mia vera mamma, soffriva di disturbi psichici e del comportamento con una grave forma di bipolarismo. Era tedesca e se devo essere sincera non so come ci sia finita in Italia...3 anni dopo la mia nascita si trasferì negli Stati Uniti a Los Angeles era stata ricoverata più volte in ospedale per eccessiva ubriachezza che la portava ad avere continui svenimenti e un overdose di tranquillanti che quasi rischiò di ucciderla..il giudice minorile decise che fino a che mia madre non si fosse disintossicata la mia custodia veniva momentaneamente affidata ad alcune famiglie adottive. Di quel periodo non ricordo nulla ero troppo piccola, per fortuna. All'età di 5 anni iniziò il mio inferno...passavo di famiglia in famiglia subendo abusi sessuali da parte dei mariti infedeli delle mie mamme adottive..venivo continuamente rifiutata dalle famiglie dopo pochi mesi che abitavo con loro. Crescevo male, disorientata, iniziai a fumare alle età di 9 anni quando di solito tutti i bambini giocano nel parco ma a me quell'infanzia era stata brutalmente strappata via la notte in cui per la prima volta ebbi il mio primo rapporto sessuale, avevo 6 anni e mezzo...mi dispiace ,ma non riesco ancora a raccontare di questo accaduto...
Poi accade alcune volte che anche le persone che sembrano destinate a soffrire sempre, come me, riescono ad un certo punto della loro vita a vedere uno spiraglio di luce, una possibilità per riscattarsi.
Ero di nuovo finita in collegio aspettando di essere adottata da una nuova famiglia, mi madre vera era morta da 2 anni e mezzo, avevo 11 anni , se non ricordo male. Una donna molto austera venne a far visita alle suore che gestivano la struttura. Non so come, non so perchè ma pochi mesi dopo venni adottata da lei.
Si chiamava Teresa Becker, austriaca una donna dura, fredda, di ghiaccio non ammetteva sbagli...ma fu l'unica che mi tenne con se fino alla maggiore età. Era una donna d'affari, in carriera, gestiva una compagnia tutta da sola, 5 divorzi alle spalle.. non poteva avere figli biologici suoi per una malattia all'utero ma di questo non me ne parlò quasi mai. Mi portava in giro per il modo, ci trasferivamo di paese in paese riuscì a darmi una buona istruzione...scoprii di essere brava nelle lingue..mai un bacio..mai una carezza...mai un ti voglio bene...ma a me bastava avere una figura stabile nella mia vita e per ora Teresa lo era. Sono molto simile a lei, la chiamo mamma perchè sono fermamente convinta che i figli sono di chi li cresce non di chi li fa..lei mi ha cresciuto, allevato, forse si anche plagiato, ma se non altro non mi ha mai lasciato sul ciglio di una strada abbandonata a me stessa.
A 18 anni scappai di casa, mi ero stufata...volevo vivere la mia vita volevo riscattarmi da sola, formarmi con le mie mani , non volevo l'aiuto di nessuno ero sicura che così facendo sarei riuscita a cancellare i fantasmi del passato che covavano come il fuoco sotto la cenere. Teresa non disse nulla mi lasciò andare, per molti anni vissi sotto false identità mi inventavo storie sulla mia vita cercando di sposare uomini abbastanza ricchi per permettermi di diventare una signora, tutto questo con scarsi risultati. Nel 1986 mi trasferii a Los Angeles avevo deciso di mettere un po di ordine nella mia vita ma evidentemente le cose non dovevano andare così.
Il primo incontro con il mio attuale marito risale al 1987 quando lavoravo come sua assistente con il nome di Anna Becker in realtà io davanti alla legge non avevo il cognome di mia madre adottiva...sul curriculum scrissi false notizie su di me, come la nascita nel 1964 e la laurea in lingue... per questo fui costretta a scappare. Andai in Francia dove quasi per caso conobbi ad una festa un uomo, era direttore di una delle cliniche più prestigiose del paese...dopo un lungo corteggiamento decisi di sposarlo, anche in questo caso sotto falsa identità, a quei tempi dicevo di chiamarmi Nola.
Ed è proprio in quel periodo che rincontrai Michael.
Mi invitò a casa sua a Neverland pur sapendo che ero sposata con un altro uomo. Ero sempre stata innamorata di lui ma non avrei mai e poi mai pensato di diventare alla fine sua moglie...e invece eccomi qui con una fede al dito.
In quella settimana che passai a Neverland con lui divenimmo amanti, cercammo per alcuni mesi di tenere la cosa segreta non solo per la mia situazione privata ma anche per lui costantemente esposto ai riflettori..consumavamo il nostro amore tra le mura di Neverland all'oscuro di tutto e tutti godendoci quei pochi giorni in cui potevamo stare insieme.. io ero ancora sposata e il mio ex marito iniziava ad insospettirsi sempre di più delle insistenti chiamate e dei miei continui viaggi. Fin che un giorno non chiesi il divorzio. Non credevo di arrivare mai a fare una cosa del genere vista la pazzia e il rischio della cosa.
L'11 dicembre del 1990 il giorno del mio compleanno davanti a un giudice di pace sposai Michael Joe Jackson. A quei tempi ancora non si sapeva nulla della nostra relazione. Agli occhi del mondo ero un perfetta estranea ma prima o poi il mio nome sarebbe saltato fuori. Come accadde poco tempo dopo.
Ora sono due anni che siamo sposati...non dico felicemente perchè sarei una bugiarda...il mio non è un matrimonio felice.
Mi giro la fede al dito mentre ripenso a questi anni di matrimonio con un uomo sicuramente fuori dal normale. Definirei questa unione...tormentata, si ! Un amore tormentato, passionale ma difficile da gestire.
Ha mantenuto la sua promessa...mi disse che mi avrebbe trattato come una principessa, ed è vero, sono servita e riverita come una regina...ma dio solo lo sa lo sforzo che faccio per stringere i denti e andare avanti. Quando la notizia del mio matrimonio con Michael arrivò ai media la mia vita cambio drasticamente, ora sono una delle donne più famose del pianeta, la moglie del re del pop! I primi tempi fu dura...vedere la tua faccia spiaccicata su ogni giornale o televisore mi disorientava parecchio, senza contare le continue critiche e calunnie che venivano mosse contro di me. Più volte in quel periodo io e Michael arrivammo sul filo del divorzio per colpa della stampa...poi piano piano iniziai a capire come funzionavano le cose, lui insistette per farmi iniziare a fare qualche seduta da uno psicologo per imparare a reggere questa situazione nuova nelle quale ero stata letteralmente catapultata dal giorno alla notte..mi fu molto utile, ancora oggi ho una seduta a settimana, è grazie a questi continui colloqui che oggi riesco a parlare del mio passato, cosa che fino a pochi anni fa nascondevo gelosamente. Di punto in bianco mi ritrovai immersa nel modo più sporco dello show buisnes, riuscii a legare poco con quel tipo di gente, ero abituata ad un altro stile di vita lontano anni luce da quello che vigeva li. Essendo la moglie del grande Michael Jackson entrai a contatto con le più grandi personalità di questi tempi, lui mi fece conoscere persone e posti di tutto il mondo, lo seguivo come una bimba ovunque.
Il rapporto con Michael ha avuto alti e bassi perchè ben presto iniziai a conoscere i lati più oscuri del suo carattere...anche se sono diventata completamente dipendente da lui, a due anni dal matrimonio non oserei nemmeno pensare a un possibile distacco. Sapevo che nel momento in cui mi sarei infilata quell'anello al dito stavo firmando un patto dove rinunciavo completamente a me stessa per dedicarmi anima e corpo a lui. Non è facile stargli dietro come non è facile accettare il fatto che una personalità come lui, così
grande, così al disopra delle aspettative possa amare solo una persona. Ben presto capii che avrei dovuto dividerlo con tante altre cose..per lui prima veniva il suo lavoro, la sua arte, poi i bambini di tutto il mondo per i quali si sarebbe anche suicidato e poi la sua vocazione a salvare il mondo..quale posto potevo prendere io insignificante donna così piccola in confronto a questi grandi problemi?
Il tutto non fu facilitato dalla sua famiglia, con suo padre facevamo fulmini e saette...mi sale li sangue al cervello al solo rivivere le litigate furibonde che abbiamo fatto. Per Joe ero una puttana in cerca di soldi e fama....per usare parole sue..non ero ben vista neanche dalla madre di Michael, Katherine anche se si sforzava di far vedere che andava tutto bene...quel suo finto buonismo che è stato la rovina della famiglia ! Un donna così descritta come tanto forte ma che non è stata capace di cacciare di casa il marito mentre torturava di botte i suoi figli. L'unico con il quale ogni tanto scambiavo qualche parola era Randy, ma nulla di speciale..la stessa Janet era parecchio restia nei miei confronti. La gente pensa che sia una famiglia unita ma in realtà so io come stanno veramente le cose..se solo potessi raccontare delle cattiverie e dell'aria pesante che si respira in quella casa il giorno in cui come prestabilito dovevamo riunirci a casa di Joe e Katherine per la cena del martedì. Ogni volta metto qualche scusa per non andarci , ma per fare contento Michael mi mordo la lingua e vado.
Michael era costantemente fuori per lavoro, e io lo seguivo da per tutto..sembravo un chiwawa che segue il suo padrone. Adesso era in tour, io avevo deciso di passare due settimane a Neverland da sola per riposarmi dai fusi orari che mi uccidevano il sistema nervoso. Passavamo anche 1 o 2 settimane senza vederci..credo che fossero questi momenti di distacco a tenere viva la passione tra noi due che non è venuta mai a mancare.
La mia vita ruota intorno al lui e al suo mondo , rinchiusa anche io in casa come una reclusa passo le giornate aspettando che Michael torni da qualche viaggio..non mi sono mia buttata giù, ho sempre cercato di mantenere una mia dignità iniziando anche a seguire qualche corso di letteratura che mi piaceva molto...insomma, non rimanevo con le mani in mano aspettando il suo ritorno. Mi ero annullata per amore suo, per quell'incredibile forza unita al carisma che mi aveva completamente fatto perdere la testa...ero felice solo in sua presenza ma sapevo che non potevo pretendere troppo da lui e stringevo i denti, piangevo di nascosto tenendomi tutto dentro lasciandogli i suoi spazi, anche se mi costava molto. Delle volte lo sentivo anni luce lontano da me, anche se lo avevo a pochi cm dal letto, la sua mente era su altri pianeti, la sua anima era tormentata da cose che per lui in quel momento erano primarie. Come quando si rinchiudeva nel suo studio di registrazione e non usciva di li per giorni e giorni nonostante avessimo poche settimane a disposizione per starcene un po da soli. Ma anche in questo caso chiudevo un occhio e cercavo di non farglielo pesare, era il suo lavoro e io non potevo mettermi in mezzo. Gli unici momenti davvero felici per me erano quando decideva che per quel periodo di tempo ero io il suo primo pensiero la mattina e l'ultimo la sera...mi dedicava tutto il suo tempo cercando di farmi vivere come una moglie normale... la colazione che mi portava al letto la mattina, i continui regali, gioielli, fiori da per tutto facevamo l'amore anche più volte al giorno...poi però come sempre la sua attenzione scemava su altre cose e io tornavo ad essere una delle tante persone che lo circondavano.
Dopo un anno di matrimonio per un mese non ebbi sue notizie...era sparito dalla circolazione senza dirmi nulla, fece ritorno a casa con il sorriso sulle labbra come se niente fosse accaduto, come se il fatto che io avevo passato l'intero mese in stato catatonico per la sua assenza piangendo a dirotto non fosse importante, non riuscii a parlarci neanche un volta, nonostante fossi sua moglie era diventato irraggiungibile anche per me, le sue guardie del corpo non me lo passavano e non potevano rivelarmi dove si trovava..era sparito!. Quando tornò mi disse che aveva conosciuto un ragazzino gravemente malato e che aveva deciso di voler stare solo per riflettere su questa cosa che lo faceva soffrire tremendamente....ancora una volta io venivo dopo una cosa apparentemente più grande e nobile. Mi mangiai le mani anche quella volta e cercai di far finta di niente, quando piangendo mi disse che voleva a tutti i costi salvare il bimbo. Quale donna avrebbe trovato il coraggio di mandare giù il fatto che il proprio uomo sparisse per un mese ? Credo veramente poche. Ma per amor suo lo feci...sapevo di non essere sposata con un uomo come tutti gli altri, che si alza la mattina alle sette e tornava la sera per la cena stanco dal lavoro. Michael è un insieme di caratteri, di sensazioni.. è un bambino allo stesso tempo uomo...alcuni aspetti della sua vita mi saranno sempre estranei, come quando assumeva comportamenti talvolta infantili alcune volte controversi ai miei stessi occhi che sono sua moglie. Non saprei neanche descriverlo se devo essere sincera. A tutto questo malessere interiore si aggiungeva il nuovo mondo nel quale dovevo iniziare a muovermi...seguita costantemente dai paparazzi notte e giorno 24 ore su 24, cattiverie, storie inventate che non facevano altro che darmi i colpi finali in una situazione già difficile di per se.
Ripensando a tutto questo mi accorgo che siamo arrivati.
Vedo la macchina entrare nel cancello principale, ormai conosco ogni cm quadrato di questo ranch...Michael me lo aveva in parte intestato a me perchè diceva che è qui che era iniziata la nostra storia d'amore e voleva che questa casa appartenesse a tutti e due. L'autista parcheggia davanti il piazzale...appena scendo vedo Mary che mi corre in contro per aiutarmi con le buste di vestiti che mi ero comprata...si lo ammetto, spendevo e spandevo come una matta...ma diavolo ! Qualche sfizio dovrò pure levarmelo no?.

“ Grazie Mary, c'è ne sono altre dietro il portabagagli ma non serve che le prendi..”
“ Va bene signora...” mi disse risoluta mentre la vedo correre verso la porta di casa.
Attraverso il piccolo vialetto con in sottofondo il solo rumore dei miei tacchi a spillo che portavo sempre e degli uccellini che cantavano in lontananza.
Vedo improvvisamente le porta spalancarsi. Cerco di guardare meglio strizzando gli occhi a causa del sole forte che picchiava proprio contro di me.
Poi lo riconosco. E' Michael ! Che ci fa qui?. Come presa da una scossa di adrenalina lascio cadere la borsa a terra e gli corro incontro.
“ MIKE !” grido.
Mi butto tra le sue braccia mentre sento che mi stringe forte, non ci vediamo da 12 giorni. Mi bacia sulla testa mentre mi tiene stretta a se e mi prende il viso per guardarmi.
“ Mi sei mancata amore..” riconosco il suo profumo.
“ Anche tu..” rispondo emozionata. Non me l'aspettavo questa sorpresa.
Restiamo stretti ancora un po mentre inizia a baciarmi con sempre più passione non curante della servitù che girava per casa. Richiudo la porta con la gamba sempre attaccata alle sue labbra mentre mi trascina dentro la stanza tenendomi per i fianchi. Veniamo timidamente interrotti dalla voce di Mary.
“ Ehm...signore...signora...il pranzo è pronto..” dice tenendo lo sguardo basso.
Ci stacchiamo di scatto cercando di ricomporci.
“ Arriviamo Mary, grazie...” dice Michael.
Si gira verso di me e inizia a guardarmi sorridendo.
“ Sei stupenda...”
Sorrido mentre mi so letteralmente sciogliendo, nonostante fosse mio marito ogni volta che lo rivedo dopo un po di giorni mi fa questo effetto.
“ Com'è sei qui ? Non dovresti essere a Vienna?” gli dico togliendomi la giacca.
“ Riparto domani sera...avevo una tremenda voglia di vederti, non ce la facevo più...” mi dice prendendomi di nuovo per i fianchi.
“ E poi sei così sexy...” mi bacia leccandomi lentamente le labbra.
“ Non credo sia il caso...ora...ehm...” dico ridendo staccandomi dal duo abbraccio.
“ Vedo che hai fatto shopping ! Mi toccherà comprare un armadio nuovo ! “ dice indicando le buste.
“ Mi sa proprio di si...” rido divertita, sono al settimo cielo, non mi aspettavo di rivederlo...durante questi giorni mi aveva chiamato solo 4 volte per pochi minuti e lo avevo sentito molto preso dal lavoro quindi non avevo alzato la cornetta..avrei dovuto raggiungerlo tra tre giorni a Vienna dove si esibiva...e invece eccolo qua. Anche se a dire la verità la cosa non mi quadrava molto. In effetti notavo qualcosa di strano in lui.
“ Comunque sarei venuta fra tre giorni io...non capisco perchè hai dovuto fare questa faticaccia di passare qui..” dico cercando di capire il vero motivo per il quale si era presentato inaspettatamente.
“ Non mi interessa..avevo voglia di vederti...troppa...”
“ Di la verità...”
“ E' questa la verità...” mi dice serio, non gli credo.
“ Dai Mike...lo capisci anche tu che è una cosa assurda quella che hai fatto, senza senso...dimmi il motivo perchè sei qui e tagliamo la testa al toro senza che ci giriamo intorno...” dico risoluta.
“ Scusa non posso avere voglia di stare con mia moglie ?” mi chiede stizzito.
“ Vabè...non insisto...” gli dico facendoli cenno con la mano di lasciar perdere.
“ Sei uscita con un altro...non è vero?!” mi chiede a brucia pelo scuro in volto.
Sputo l'acqua che avevo in bocca e lo guardo attonita con gli occhi sbarrati.
“ Che cosa?”
“ Sei uscita con un altro ! Ci sono le foto su tutti i giornali! Chi è?” mi dice iniziando ad alzare la voce...non capisco di cosa sta parlando.
“ Ma sei fuori di testa ?!? Di cosa stai parlando ?!” sono incredula non capisco di cosa parla...è impazzito.
“ Credi che sono un idiota ?!? Credi che mi puoi prendere in giro così
facilmente?! Voglio la verità ! Dimmi con chi diavolo sei stata !!” sta gridando mentre mi fulmina con gli occhi.
“ Porca puttana mi vuoi spiegare di cosa parli? e smetti di alzare quella cazzo di voce ti sento benissimo !”
“ Sono in casa mia e faccio quel che voglio! con chi eri sabato sera al ristorante del hotel ritz !!!!?” mi viene davanti fissandomi come un pazzo. Ora capisco tutto,i paparazzi avevano scattato le foto con il ragazzo che doveva fare il colloquio come mia guardia del corpo e avevo deciso di farlo io stessa per accertarmi che fosse uno a posto..mi ero anche travestita, ma evidentemente mi avevano scovato comunque pubblicando le foto sui giornali che io non avevo ancora visto. Bastardi !
“ Ero a cena con una delle mie nuove guardie del corpo , ho deciso di fare io il colloquio per vedere se poteva essere uno dei possibili candidati...mi ero anche travestita ma evidentemente mi hanno riconosciuto...se non ci credi puoi chiedere a tutti quelli che erano in casa...compresi Eric, Bill che mi hanno accompagnato, se vuoi ti do anche il numero del ragazzo e ti ci faccio parlare così
capisci che non è nessun mio possibile amante” dico dura.
Non mi stacca gli occhi di dosso mentre vedo che va a sedersi in cucina su una sedia mettendosi le mani tra i capelli.
“ Scusami....” mi dice piano.
“ Ora che ci ripenso me lo avevi anche detto al telefono....che stupido! Mi dispiace amore davvero scusami...è che... non lo so questa volta non ci ho visto più...appena ho visto quelle foto sono uscito fuori di testa, ho iniziato a pensare che mi avessi chiesto queste due settimane per risposarti per vederlo...poi ho visto che eri anche travestita..quini ho iniziato a farmi un film....dio mio ! Non ci ho dormito tutta la notte...ho fatto preparare l'aero e sono venuto qua....ti giuro ero impazzito...” mi dice amareggiato.
“ Si ho visto...” replico.
“ Amore scusami...” ripete dispiaciuto mentre mi viene incontro e mi abbraccia.
“ Sono io il primo che non crede a quelle porcherie e invece questa volta ci sono cascato....”
“ Siamo belli gelosi è...” dico dandogli un bacio sul naso. Non pensavo fosse così possessivo nei miei confronti.
“ Troppo...non ti deve toccare nessuno...sei la mia donna!”
Inizia a baciarmi mentre sento la sua mano insinuarsi sotto la mia gonna...il contatto della sua mano con la mia pelle mi fa rabbrividire mentre piano piano cedo ai suoi baci caldi...
“ ho voglia....” mi sussurra continuando a baciarmi.
“ Mike....s-si..amo in cucina...ci...possono... vedere...” sento l'eccitazione crescere, non lo vedo da giorni mi mancava da morire fare l'amore con lui.
A fatica si stacca da me lasciandomi con le gonna alzata e va a chiudere a chiave la porta. Si gira a guardarmi... ho i capelli scompigliati, tacchi, e i primi bottoni della camicia sbottonati...mi viene vicino iniziando a baciarmi toccandomi da per tutto mentre le sue mani accarezzano il mio sesso da sopra l'intimo....mi prende in braccio e mi fa stendere sul tavolo mentre vedo chiaramente il rigonfio nei suoi pantaloni...con la sua innata delicatezza e sensualità eccitato inizia a levarmi le scarpe baciandomi le gambe...le accarezza tutte tirando su la gonna mentre le sue mani ancora insistenti mi accarezzano nel mio punto più debole...lo vedo mordersi il labbro mentre continua a toccarmela...piano mi sfila l'intimo lasciandolo cadere atterra, mi fa mettere a sedere mentre si posiziona in mezzo alle mie gambe...inizia frenetico a slacciarmi tutti i bottoni della camicia mentre io faccio lo stesso...sbottonandogli i pantaloni...con una scatto slaccia il reggiseno e lo leva lanciandolo via...
Lo sento entrare dentro di me mentre mi tiene per le gambe.. un gemito di piacere esce dalla mia bocca mentre sento la sua lingua sui miei seni...inizia a muoversi dentro di me con movimenti lenti facendolo entrare tutto...lo sento chiaramente che mi accarezza le pareti intime mentre le sue mani mi toccano il seno stringendolo con forza...cerchiamo di fare il meno rumore possibile...lo vedo portare la testa indietro chiudendo gli occhi cercando di non gemere...il respiro si fa corto mentre inizia andare andare sempre più veloce mi aggrappo a lui mentre sento il tavolo muoversi sotto...sento il suo respiro sul mio collo...il piacere aumenta a dismisura mentre raggiungo l'orgasmo e lo sento eiaculare dentro di me.
Rimaniamo abbracciati, ansimanti e sudati cercando di riprenderci...




TO BE CONTINUE....UN BACIO A TUTTE !


Michela
(StreetWalker )
00lunedì 26 settembre 2011 23:39
Io assieme alle altre abbiamo capito il suo vero nome sono contenta che è diventata sua moglie lasciando il suo ex marito.Aspetterò il prossimo
Foxy1975
00mercoledì 28 settembre 2011 22:26
...Ehm, scendo dal tavolo...mi sembrava di essere lì...attenta Michela a non essere così credibile..qui anche le pareti hanno occhi..bravissima..
Foxy
Michela Jackson 95
00mercoledì 28 settembre 2011 22:44
Grazie Foxy...non so quando riuscirò a posare. Con il processo in corso non ne ho una gran voglia se devo essere sincera...appena riesco a finire il capitolo poso. Grazie ancora ...sono contentissima che ti piace la mia Ff.
Bacio
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