E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

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Michela Jackson 95
00giovedì 29 settembre 2011 23:45
Capitolo 17





Ci rivestiamo in silenzio mentre mi guarda divertito e ne approfitta per darmi qualche bacio a stampo.
Sono contenta che sia tornato prima del tempo..senza di lui Neverland è così vuota..io stessa sono vuota. Mi da la mano mentre usciamo dalla cucina per andare in sala da pranzo, immagino in che condizioni sia il cibo, era cotto da più di un ora. Con quella galanteria che non lo aveva mai abbandonato, nonostante i due anni di matrimonio, mi sposta la sedia per farmi sedere strappandomi ancora un piccolo bacio...
Era questo che lo rendeva speciale, sapeva come trattare le donne riusciva a farle sentire delle regine uniche sulla terra. Mi aveva davvero fatto perdere la testa, ci era riuscito...nonostante i primi tempi cercavo di auto convincermi che fosse solamente passione e attrazione sessuale mi accorsi ben presto che non potevo fare a meno di lui, mi ero innamorata...forse per la prima volta in vita mia. Lo so , sembra strano anche a me sentirmi parlare in questo modo...prima ero austera , dura, impenetrabile...adesso sono una moglie innamorata.
Mi tornarono in mente la parole che mi disse la mia ex amica e collega di lavoro Sarah “arriverà il giorno che non potrai più fare a meno di lui...ma sarò lo stesso giorno in cui insieme a Michael dovrai confrontarti con il suo mondo...dammi retta Anna, rimani con la tua freddezza, almeno che tu non voglia perdere te stessa..”
Avevo perso me stessa...
Avevo deciso di farlo, nessuno mi aveva obbligato a sposarlo, sono io che mi sono messa quella fede al dito sapendo a tutte le conseguenze a cui andavo in contro, avevo paura...si, lo ammetto...ma ero allo stesso tempo consapevole che non potevo perderlo.
Iniziamo a mangiare mentre mi racconta delle ultime tappe del tour che aveva fatto pochi giorni fa, io gli racconto di cosa è accaduto a Neverland e i giorni che sono stata fuori..evito di dirgli dei paparazzi ci starebbe stato solo male e poi sono sicura che lo sa che sono stata costantemente seguita, quindi evitiamo alla grande l'argomento. Noto come al solito che non mangia niente, fisicamente sta bene ma quando è in tour campa d'aria, non gli fai ingoiare neanche il cibo per forza...inoltre fa molte ore di esercizio fisico mi chiedo dove trova l'energia per stare in piedi.
Ci alziamo da tavola...andiamo in salotto per starcene un po soli sdraiati sul divano. Non vedevo l'ora che ciò accadesse , erano mesi che non ci concedevamo un po di tempo per noi.
Stiamo per sederci quando ad un certo punto un rumore mi fa girare verso di lui. Gli era caduto qualcosa dalla tasca dei pantaloni...c'erano delle piccole cosine bianche sparse sul pavimento, a prima vista mi sembrarono caramelle ma pochi metri più in la davanti al televisore c'era il barattolino che le conteneva...erano pasticche...le sue dannate pasticche.
Cado in uno stato di trance rimanendo ferma in piedi...sento i suoi occhi che mi stanno fissando mentre cerca frettolosamente di raccoglierle tutte per rimetterle nel barattolino che stava ancora fermo, vuoto sul pavimento...
Non riesco a dire niente...non so dire niente....non ho la FORZA di dire niente...
non ci posso credere...prendeva ancora quella robaccia! Mi sento improvvisamente stanca, spossata, esausta quasi le gambe mi cedono...
Sento gli occhi riempirsi di lacrime ma non esce niente....ne ho versate troppe. Michael vede il mio stato d'animo e piano si avvicina verso di me, degludisce mentre cerca di guardarmi in volto, ma io tengo fisso lo sguardo in basso non ho nemmeno la forza alzarlo.
Vedo che intimorito cerca di farmi una carezza ma delicatamente mi sposto...
“ No...per favore...non fare o dire nulla...non fa niente...è....è..tutto ok...” dico cercando di non far tremare la voce. Ancora una volta sto in silenzio, ancora una volta non gli dico nulla ,ancora una volta mi tengo dentro il dolore e faccio finta di niente...ma per quanto avrei potuto continuare così?
Avevo scoperto che era dipendente dai farmaci un anno fa...quando ero andata nell'hotel dove si trovava per fargli una sorpresa e lo avevo trovato sdraiato sul letto in uno stato confusionale tutto sudato mentre farfugliava qualcosa senza senso...i suoi occhi persi nel vuoto, spenti. Fuori dalla finestra i fan in delirio, i giornalisti, 5 guardie del corpo fuori dalla stanza e lui li, solo sul letto abbandonato a se stesso...mi sembra di rivederlo ancora. Fu quello il giorno in cui capii chi avevo veramente sposato e cosa avrebbe comportato tutto ciò nella mia vita, il mio amore non gli bastava, la mia completa dedizione a lui non serviva a riportarlo in vita a farlo sentire bene, apprezzato...mi spaventai...ero sicura di riuscire a stargli a accanto? Ero sicura di avere la forza necessaria per aiutarlo a smettere di auto-distrugersi? Ero sicura di essere in grado di mantenere un controllo e una freddezza tale che mi avrebbero permesso di rimanere lucida davanti a tutto questo?...Non lo sapevo, ma non mi importava niente. Cercai di farmi forza, ricordo che lo aiutai a cambiarsi mentre senza forze non si reggeva in piedi attaccato a me, lo coccolai accarezzandolo tutta la notte cercando di tranquillizzarlo fin che non prese sonno. Da quel giorno cercai in tutti i modi in tutte le maniere di salvarlo..per me era diventata una missione, uno scopo di vita, ma ben presto imparai che con Michael è difficile ragionare...continue litigate discussioni che si protraevano per giorni e giorni ,andavo a dormire con gli occhi gonfi di pianto e mi risvegliavo uguale. Per un periodo lui riusci a smettere di prenderle soprattutto , credo, grazie alla mia insistenza...ma sapevo che quando non era con me la notte ne faceva uso di nascosto. Era più forte di lui mi diceva piangendo di dolore ...era una cosa che non riusciva a controllare...io presi le distanze. Cercai di non pensarci, ero arrivata a un punto estremo...vivevo per salvarlo...e ciò non era possibile, dovevo prendere in mano la mia vita...perchè quando qualcuno NON vuole essere aiutato purtroppo si può fare poco e niente. Lo lasciai al suo destino, non gli impedii di prendere quella roba, non sarebbe servito a niente vietarglielo.. per questo accettai passivamente stanca di combattere contro un muro. Il caso vuole che fu proprio quello il momento che iniziò a smettere. Non riaprimmo più l'argomento...almeno fino ad oggi.

Mi butto tra le sue braccia esausta. Davvero, non ho più la forza di combattere...se vuole morire che lo faccia come meglio crede io adesso non ho neanche la forza di pensare a me stessa. Mi stringe forte...mi libero dal suo abbraccio muta come un pesce mentre mi metto a sedere sul divano. Vedo lui che è ancora in piedi davanti a me e mi guarda triste. Mi dispiace , ma non provo nessuna pietà per lui...si sta rovinando da solo con le sue stesse mani.
“ Ti prego...non smettere di amarmi...” dice sussurrando tenendo lo sguardo basso.
“ Ti ho detto che non è successo nulla...è tutto ok...è tutto tranquillo...” replico fredda...dentro muoio.
Non riesce a guardarmi...si allontana capendo che non c'è nulla da fare per oggi la giornata è rovinata...sa che mi ha ferito, lacerato dentro...lo vedo andare nella sua camera mentre butto la testa indietro rilassandomi sul divano.
Ho bisogno di lei...la devo sentire...mi madre. Mi alzo di scatto e corro nello studio affianco al salotto afferro il telefono e digito il numero.

“ Pronto..”
“Mamma....” inizio già a piangere.
“ Anna! Che cosa succede adesso? Figlia mia ti rendi conto che ti stai distruggendo la vita!? “ mi dice già alterata. Continuo a singhiozzare dall'altra parte del telefono.
“p-p- prende.... an..ancora...i..far..maci...” scoppio di nuovo a piangere...sento come una fitta al cuore un dolore lancinante...è possibile stare talmente male da sentire dolore anche a livello fisico? Mi chiedo cercando di calmarmi.
“ Vattene Anna ! Basta soffrire! Chiedi il divorzio e salva la tua vita diamine !Perchè lo hai sposato ? Devi salvare te stessa ! Non premettergli di farti affondare insieme a lui NON GLIELO PERMETTERE ! “ urla dal telefono.
“ N..non...non posso andare via...non...non..posso....”
“ Oggi ho letto di te sul giornale...dicono che sei incinta...è vero?”
“No...”
“ Grazie a dio! Ci mancherebbe solo un figlio e ti sei annientata la vita per sempre. Sei ancora in tempo...divorzia e vai via da quel posto...non ti riconosco più..verrai a stare con me, piano piano ti riprenderai e la pressione mediatica si affievolirà...ci sarò io ad aiutarti i primi mesi...ma ti imploro Scappa ! Salvati...non puoi affondare insieme a lui...” è dura e drastica come sempre. Non ce la faccio a rispondergli...lei non capisce....nessuno capisce....senza neanche salutarla riattacco. Ho finito anche la parole....mi sento sola.
Mi vado a stendere sul divano...sento la testa pesante, il cuore in frantumi.. ancora una volta sento che sto perdendo ma ora non ce la faccio a reagire e mi addormento agitata con un mal di testa terribile.

In un tepore che non ricordavo riapro a fatica gli occhi mentre sento qualcosa che mi accarezza dolcemente i capelli...cerco di mettere a fuoco quando sento di nuovo quel odioso mal di testa rimbombarmi prepotentemente nelle tempie, nonostante il sonno non se ne era andato. Sono in camera stesa sul letto matrimoniale...mi giro dall'altra parte a fatica...c'è Michael a fianco a me che mi sta guardando.
“ Buongiorno...” mi dice abbozzando un timido sorriso passandomi una mano sul viso. Lo guardo e mi accoccolo tra le sue braccia mettendo la testa sul suo petto.
“ Ho dormito tanto....?” gli chiedo sbadigliando.
“ No tranquilla non è ancora ora di cena...ti ho portato qui...ho visto che stavi sul divano...” mi dice tranquillo, mentre sento il suo profumo più forte che mai.
“ ...grazie...” gli dico abbracciata al suo petto.
“ ...comunque...se vuoi prenderti un momento per pensare...per me va bene...” mi dice serio.
“ Di che stai parlando...?”
“ Non volevo..ma ho sentito la conversazione che hai avuto con tua madre...ti sto rovinando la vita...e non posso permettere una cosa del genere...non sono capace di proteggerti, di starti accanto...Ti amo troppo per vederti stare male...non pensavo di riuscirti a portare in questo stato, sei sempre stata forte...l'unica donna capace di starmi accanto...l'unica che nella sua freddezza metteva sempre da parte l'orgoglio per lasciarmi i miei spazi, mi hai aiutato, mi hai rimesso al mondo...hai sempre capito quando era il momento in cui dovevi lasciarmi solo...non mi assillavi , non cercavi delle sicurezze continue... stringevi i denti e andavi avanti senza dirmi nulla, senza cercare di farmi pesare nulla. E credimi se ti dico che sei la donna della mia vita...proprio per questo non posso sopportare di vederti in questo stato...devi riprenderti...e mi auguro con tutto il cuore che tu non voglia chiedermi il divorzio....” mi dice questo con le lacrime agli occhi. Ho ascoltato tutto seduta sul letto a guardarlo.
“ Michael...io ho fatto una scelta, l'11 dicembre di due anni fa sono diventata tua moglie..non sono una ragazzina...so benissimo a cosa andavo in contro, mi sono assunta le mie responsabilità e adesso non ho intenzione di mollare nulla...posso farcela...INSIEME possiamo farcela...basta rimanere uniti...in questi casi il tempo non cambia le cose, sarebbe inutile per me prendermi un momento di “pausa”...e non ho intenzione di chiederti il divorzio, ne adesso ne mai!” sono decisa, quello che ho detto è quello che sento davvero.
“ Ti amo...” mi dice guardandomi intensamente negli occhi. Mi bacia ...come a sancire con un gesto questa nuova unione.
Mi stringe forte a se mentre piano piano mi sento rinascere dentro...forse quella che sto avendo ora è l'ennesima magra consolazione dei fessi...ma io ci credo davvero che insieme possiamo farcela ad essere felici! Sono sicura che lui ce la farà, con il mio aiuto ne uscirà definitivamente ! Nonostante mi fossi accorta da tempo che fosse circondato da squali avidi di soldi che volevano solo il suo denaro... ma sembrava come se a lui non importasse, si faceva succhiare il sangue facendo finta di niente...possibile che non vedeva che la maggior parte delle persone di cui si circondava lo stava solamente usando?...ma lui se ne fregava... sapeva di essere il Capo e fino a che era ancora lui il “re” gli altri nel bene o nel male sarebbero stati tutti suoi sudditi. Provai a metterlo in guardia su alcune persone che non mi quadravano ma la risposta era sempre la stessa “ tesoro , tranquilla ...so quello che faccio”. Non mi permetteva di entrare nel merito dei suoi contratti lavorativi...un po perchè c'erano talmente tante cose da tenere sotto controllo che io a mala pena riuscivo a capire di cosa parlavano e poi Michael lavorava per conto suo non mi aveva mai messo in mezzo nei suoi affari .
Mi stacco a difficoltà da lui mentre vado a farmi una doccia.
Sono carica...sento che ce la posso fare...mentre l'acqua scorre sul mio corpo mi convinco sempre di più che ce la posso fare...l'amore vince su tutto !
Dio mio ! Ma sono proprio o che dico queste cose ? Abbozzo un sorriso ripensando al fatto che fino a pochi anni fa non avrei pronunciato quella frase neanche sotto tortura...ora la dicevo convinta. Mi sento davvero carica...esco dalla doccia e mentre mi asciugo i capelli mi sento perfino bella, curata, di classe...noto che ho il seno più gonfio del solito, doveva venirmi il ciclo ma avevo un ritardo di 10-11 giorni...sicuro era causato dallo stress. Mi vesto e esco dalla camera per andare a raggiungere Michael giù in salotto.
Sto per scendere le scale quando improvvisamente sento il pavimento muoversi sotto di me...rimango immobile mentre la testa mi gira..cado di botto sul gradino chiudendo gli occhi sperando di fermare tutto...sento una voce venire alle mie spalle.
“ Signora Jackson !!! Che cosa è successo??!” Alan, una guardia dal corpo, si avventa su di me..mentre stesa sul gradino ancora non riapro gli occhi che copro con il braccio. Sento alzarsi un brusio mentre in preda al panico inizio ad avere le palpitazioni.
“ Anna !Anna! Amore che succede?!” Michael mi toglie la mano dagli occhi..impaurita incontro il suo sguardo...sento che con l'aiuto di altre due persone mi riportano in camera, mi stendono sul letto mentre piano piano riacquisto lucidità. Avevo avuto un giramento di testa fortissimo prolungato per parecchio tempo.
“ Che succede ? Stai bene ?” mi chiede venendo vicino.
“ Si..tranquillo...tranquillizza anche gli altri...ho avuto un giramento di testa...” gli dico ancora un po scossa.
“ E' la prima volta che ti succede qui a casa?” mi chiede visibilmente preoccupato.
“ Si...poi è stato fortissimo...mi sembra sia durato un eternità...ho pensato che stavo per svenire...”
“ Non mi piace questa cosa, per niente...i giramenti di tesa così imporovvisi e forti non sono buoni sintomi...”
“ Mike sta tranquillo ! Può capitare di avere un mancamento...calcola anche che sono stanca, prima mi ero svegliata con il mal di testa e non ho toccato cibo tranne qualche cosetta a pranzo...” gli dico per rassicuralo.
“ Devi mangiare di più...mi sono spaventato....vuoi che faccio portare la cena qui in stanza ?”
“ No no, non stare a disturbare i cuochi andiamo giù..non sto mica morendo!” dico sorridendo per tranquillizzarlo. Mi bacia sulle labbra mi prende per mano e andiamo giù in sala da pranzo.
Arrivano le pietanze...se fino a 5 minuti fa mi sembrava di avere fame adesso la sola vista del cibo mi provoca dei piccoli conati di vomito...non capisco che mi succede..forse sto prendendo l'influenza perchè non si spiega tutto questo malessere.
“ Amore mangia...ti si fredda” mi dice posando il bicchiere sul tavolo...questa sera aveva più fame lui di me.
“ Mike non ho fame...mi torna su tutto...non so che succede ho paura di avere l'influenza...”
Mi mette una mano sulla fronte.
“ Non mi sembri calda..misura il termometro ma sono sicuro che no hai nulla..” dice strano in volto.
Sento che devo vomitare...mi alzo di scatto dalla sedia mettendomi una mano sulla bocca e corro in bagno.
Per 10 buoni minuti butto fuori anche l'anima...le mani di Michael mi tengono ferma la fronte mentre in ginocchio davanti al water singhiozzo per lo sforzo fatto. Mi accascio a terra mentre vedo Michael che va a chiamare qualcuno per far venire a pulire.
Mi accompagna sul letto mettendomi le coperte...ma non ho freddo...ho solo un costante senso di nausea.
“ Mi sto preoccupando davvero...chiamo il medico”
“ Michael sarà un po di influenza nulla di più lascia perdere il medico...non mi va di avere gente tra le scatole questa sera ti prego....se vedo che domani continuo a stare così lo chiamiamo...” lo tiro per un braccio per farlo stendere accanto a me.
“ Non mi piace che prima ti gira la testa ora hai continui conati di vomito....sicuro hai qualcosa e io non sono tranquillo se non so che non è nulla di grave...” insiste
“ Oh dai ti prego non lo chiamare ora mi metto qui e mi riposo...anche se fisicamente sto bene, sento solo un senso di nausea strano...tutto qua...sarà qualcosa di intestinale...” taglio corto perchè non c'è da preoccuparsi. Si convince e si stende vicino a me.
Guardiamo la tv chiacchierando abbracciati l'uno all'altro...se non fosse per questa maledettissima nausea sarebbe una serata perfetta! Avevo anche voglia fare l'amore con lui ma dopo il giramento di testa e il conato di vomito forse non era il caso affaticarmi troppo. Cerca di contenere l'eccitazione anche se delle volte lo sentivo toccarmi con passione mentre mi teneva stretta a se. Mi addormento tra le sue braccia.

03.45 mi sveglio di scatto portandomi di nuovo le mani alla bocca corro verso il bagno che da subito dopo la stanza...mi fiondo di nuovo con il viso nel water e cerco di tirare fuori qualcosa...ma ho lo stomaco vuoto, esce solo poca acqua... mentre con gli occhi di fuori per lo sforzo mi accascio di nuovo sul pavimento senza forze con la pancia dolorante...Michael non si è svegliato...cerco di riprendere fiato mentre istintivamente mi porto una mano sulla pancia accarezzandola.
Mi sento mancare di nuovo mentre penso....”no...non può essere...”




GRAZIE DI NUOVO A TUTTE LE MIE LETTRICI.
E' UN BRUTTO PERIODO PER TUTTI NOI QUI AL FORUM, IL PROCESSO CI HA DI NUOVO RIPORTATO NELLE STATO IN CUI ERAVAMO IL 25 GIUGNO 2009...AMMETTO CHE IL MIO CAPITOLO E' STATO MOLTO INFLUENZATO DALLE IMMAGINI E DALLE REGISTRAZIONI CHE ABBIAMO PURTROPPO ASCOLTATO IN QUESI GIORNI...NON SONO RIUSCITA A SCRIVERE NULLA DI ALLEGRO, MI DISPIACE...SPERO SIA DI VOSTRO GRADIMENTO, GRAZIE ANCORA PER I COMMENTI.
PS: STIAMO UNITI !
Foxy1975
00venerdì 30 settembre 2011 21:54
Cara Michela, ti abbraccerei, anche se sei una dura, una col cuore di ghiaccio..che bello quel dettaglio..i fans fuori dall'hotel, 5 guardie del corpo fuori dalla porta, e lui complettamente abbandonato a se stesso dentro quella stanza...ha colpito anche me quella scena raccontata da Ortega (??), nessuno si curava di lui, di dargli un po' di te o delle coperte per scaldarlo, era abbandonato a se stesso...hai perfettamente reso...e la tua storia trasuda tutto quello che ti sei forzata a sentire, a leggere in questi giorni..basta! Mio Dio! Abbiamo sofferto così tanto! Stiamo amplificando tutto il dolore di Michael! Ma é naturale, é giusto, purtroppo.
La tua storia non é triste, forse non ne sei consapevole..ma Anna resta (per il momento), forse s'illude, e se non ho capito male..é in cinta..io sono elettrizzata, c'é uno spiraglio di speranza!
Brava..brava perché hai postato, brava per quello che hai scritto..la vita deve continuare..
ti mando il mio abbraccio
Foxy
Michela Jackson 95
00giovedì 6 ottobre 2011 23:28
Capitolo 18





Sento il cuore scoppiarmi in petto mentre accarezzo di nuovo la mia pancia, riesco ad avvertire quasi un leggero rigonfiamento ma sono sicura che si tratta di una stupida suggestione.
Mi viene da piangere...sento il panico e l'ansia impossessarsi di me. I pensieri, le immagini del mio passato, i momenti trascorsi con Michael mi tornano in mente come un fiume in piena passandomi davanti come un film, mentre dentro mi sento completamente vuota. Ho appena scoperto che lui prendeva ancora i medicinali (in realtà l'ho sempre saputo, lo nascondevo a me stessa per non soffrire), forse anche questa sera li aveva presi di nascosto, ma avevo deciso di continuare ad andare avanti...dal tronde che potevo fare ? Scappare come diceva mia madre?..abbandonarlo cercando di tornare a fare una vita che ormai non sarebbe mai più stata normale ? Fare i bagagli e scappare, come ho sempre fatto, dall'uomo che amavo al quale avevo donato tutta me stessa negli ultimi 2 anni della mia vita ? No, non potevo.
Mi alzo a fatica e cerco la mia immagine riflessa allo specchio nella poca luce che entrava dalla finestra. Mi scruto attentamente con gli occhi ancora rossi dallo sforzo fatto poco fa...mi giro di lato e quasi ad aver paura di scoprire cosa c'è sotto alzo la canottiera del pigiama. Non volevo guardare...noto un piccolo rigonfiamento nel basso ventre, strizzo gli occhi pregando di non farmi prendere dall'ansia e cercando di vedere le cosa con la massima razionalità. Li riapro... Cazzo ! Il gonfiore c'è ! Cerco di tranquillizzarmi...non è detto che tutti questi sintomi siano riconducibili ad una possibile gravidanza, però gli 11 giorni di ritardo di certo non aiutano. Tiro un bel respiro e mi sciacquo il viso cercando di ricompormi...la nausea però non vuole passare. Ritorno in stanza in punta di piedi, non voglio svegliarlo, sono sicura che ha perso qualche pasticca..di solito al primo rumore me lo ritrovavo a gironzolare per casa, ora invece con tutto il casino che avevo fatto stava con la faccia spiaccicata sul cuscino e la bocca semi aperta emettendo respiri profondi. Mi fermo un attimo a guardarlo...non ce la faccio ad essere arrabbiata con lui...è così tenero mentre dorme...il suo viso sembra rilassato...mi avvicino piano piano per dargli un piccolo bacio sulla guancia. Penso a come sarebbe nostro figlio...forse uguale a lui, i suoi stessi occhi, gli stessi capelli, lo stesso sorriso... non mi capacito perchè, in caso fossi davvero incinta, non riesco ad essere felice alla notizia. Sento che ho bisogno di parlare con qualcuno, che mi capisce, che mi ascolta, che mi sa consigliare, che riesce a mettermi sulla buona strada tranquillizzandomi...esco dalla stanza, oramai riprendere sonno sarebbe impossibile, entro nello studio di Michael e guardo l'ora...sono le 4 del mattino,cerco di calcolare alla meglio il fuso orario, in teoria in Inghilterra dovrebbero essere all'incirca le 6 o le 5 di pomeriggio...cercando di ricordare il numero che mi aveva dato e lo compongo decisa.
Squilla a vuoto...forse ho sbagliato, era un numero privato parecchio lungo, chiamare Buckingham Palace sarebbe stata una follia, inoltre prima che me l'avrebbero passata sarebbero passati buoni 20 min. Cerco di sforzarmi a ricordare e ricompongo nuovamente il numero stando attenta alle cifre.


“Pronto..” riconosco la sua voce.
“ Diana...sono Anna..” dico contenta di averla trovata.
“ Signora Jackson, ma quale onore ! Sono settimane che non si fa sentire mi stavo preoccupando” scoppia a ridere divertita.
“ Anche lei però ! so che è l'erede al trono del Regno Unito ma potrebbe comunque degnarsi di alzare la cornetta..” scherzo.
“ Ti prego non mi ricordare il mio triste destino!...Aspetta un attimo ! Ma che ore sono li?”
“ Le 4 del mattino..”
“ Mi chiami alle 4 del mattino ? Oddio lo sapevo è successo qualcosa..” dice apprensiva.
“ No no tranquilla...” cerco di mascherare,ma a che prò ? L'avevo chiamata per sfogarmi.
“ Andiamo Anna ti conosco abbastanza bene...e poi non dirmi che mi chiami alle 4 del mattino perchè improvvisamente ti sei svegliata e mi hai pensato” ridiamo tutte e due.
“ Hai ragione...è successo qualcosa...”
“ Sentiamo...”
“ Michael...”
“ Ci averi giurato...cosa c'è che non va?”
“ Prende ancora i farmaci...”
“ Oooh nooo...”
“ L'ho scoperto questa mattina, anche se l'ho sempre saputo...lo nascondevo a me stessa per non stare male...”
“ Ho sentito Michael poche settimane fa..ha sviato l'argomento...non ci posso credere....ti prego Anna non lo abbandonare...non lo fare...so benissimo quello che provi in questo momento, ne abbiamo parlato tanto...non lo abbandonare, sarebbe la fine per la sua anima..” mi dice triste.
Scoppio a piangere...ormai non faccio altro.
“ Lo so...lo so....so che devo essere forte e sopportare ma credimi che è dura...”la voce mi si spezza.
“ Anna sei una donna di ferro , non lasciarti abbattere ! Lo ami e lui ti ama...non c'è bisogno che stiamo di nuovo a parlare del mondo che lo circonda e dei giornalisti che continuano a perseguitarvi giorno e notte che non fanno altro che mettere il dito nella piaga...io ne so qualcosa...ma almeno te hai la fortuna di stare accanto all'uomo che ami che ti rispetta e di adora...” la sua voce si fa sempre più spenta, si riferisce al fatto che suo marito Carlo aveva un relazione extra coniugale e lei lo sapeva nonostante avessero già due bambini.
“ Hai ragione....io stupida che mi vengo a lamentare con te che dio solo lo sa cosa devi sopportare...scusami Diana...” gli dico piagnucolando.
“ Tranquilla...per fortuna ho i miei figli...se non ci fossero loro molto probabilmente mi sarei già tolta la vita...ma questa è un altra storia....sento che c'è dell'altro...non è così?” aveva indovinato, è una donna terribilmente sensibile.
“ S- si...” dico incerta.
“ Dimmi...prima ti liberi prima ti sfoghi meglio è...”
“ Ecco...io....credo di essere incinta..”
“ Cosa ??? O mio dio ! Davvero ? Ma è una notizia stupenda tesoro ! E' un segno del destino significa che c'è ancora speranza. Sono contentissima ! Immagino in che condizioni stia Michael, sicuro cammina tre metri dal pavimento ” la sento raggiante dall'altra parte del telefono. Perchè non riesco a gioire di un così
lieto evento?. Sente il mio silenzio.
“ Cosa c'è che ti turba ?” mi chiede seria abbandonando la contentezza di prima.
“ Oh Diana non lo so, credimi...non riesco a capire il perchè non riesco a essere felice per una cosa del genere. Michael ancora non sa nulla , non ho fatto nessun test, ma ho un ritardo di 11 giorni nausea e giramenti di testa..”
“ Sei incinta..”
“ Perfetto....”
“ Cosa c'è che non va ? Hai paura?”
“ Non lo so...non credo sia paura. Penso anche di essere abbastanza pronta per la maternità..voglio dire ho 29 anni non sono più una ragazzina è l'età giusta...ma..mi sento...strana...impaurita...angosciata...” confesso.
“ Sei angosciata perchè ti rendi conto che il padre di tuo figlio non è un uomo qualunque...” le sue parole arrivano a pugnalarmi il cuore, aveva colpito nel segno.
“....forse...” dico quasi sussurrando.
“ Sai che Michael sarà sicuramente un ottimo padre non è vero?”
“ Certo...ma io non sono preoccupata di Michael...ma di ciò che gli gira in torno...cosa faccio metto al mondo un bambino destinato a vivere sotto i riflettori per tutta la vita ? Criticato fin dai suoi primi anni ? Dove lo trovo il coraggio per tirare fuori le unghie e difenderlo da quello che gli pioverà addosso fin dalla nascita solo perchè farà di cognome Jackson? A mala pena io riesco a salvaguardarmi da tutta la merda che ci buttano contro. Non voglio cresce mio figlio in questo modo sporco, nessun bambino dovrebbe crescere qui a Hollywood. Non potrà mai andare a scuola come un bambino normale, non potrò mai portarlo al parco a giocare insieme a Michael, non potremmo mai andarcene tranquilli in vacanza senza che qualcuno non e approfitti per spiaccicare la sua faccia su qualche giornale scandalistico. Metto al modo un altro recluso come me ? Io posso sopportare tutto questo, ma non ho intenzione di farlo sopportare a mio figlio...”
“ Non lo devi neanche pensare Anna!” mi rimprovera, sapeva dove volevo andare a parare.
“ Ma come faccio ?..” dico con le lacrime agli occhi.
“ Un figlio è una rinascita...una donna non sarà mai completamente realizzata se non procrea...non esistono parole che rendono l'idea del legame madre figlio ! Non esistono, non ci sono ! Io so solo che la felicità la vivo oggi giorno semplicemente guardandola nei loro occhi, mi basta per andare avanti, anche quando tutto sembra andarti male ci solo loro con il loro sorriso i loro occhi , sangue del tuo sangue...non vivi più per te stessa ma per loro ! E non c'è niente di più bello che svegliarsi la mattina e sapere che nel bene o nel male loro ci saranno sempre perchè sono parte di TE ! I figli sono ragione di vita e di sacrificio di essa, un bambino è un amore diventato visibile. Per quella piccola creatura sai che hai sofferto 9 mesi e i dolori del parto, quei dolori che dimenticherai pochi minuti dopo non appena lo avrai stretto al tuo seno e sentirai un legame così
speciale , così unico...che va oltre ogni immaginabile limite che la mente possa concepire. Il sorriso dei mie figli mi fa stare bene anche quando intorno vedo buio ...Loro riescono ad illuminare le mie giornate...sempre...anche quando il sole lascia spazio alla pioggia. Hanno la capacità unica e straordinaria di metterti in contatto con il tuo io più autentico, davanti al quale non puoi far altro che arrenderti. Non rinunciare a tutto ciò ! Non lo fare...te ne pentirai amaramente quando capirai l'orrore che avrai commesso e sarà troppo tardi “
“ Mi sento un schifo....” dico piangendo.
“ Anna...se dovessi essere incinta....ti prego...non lo fare...”
“ ...n-non...non ho la forza..” sto piangendo a dirotto mi sento a pezzi.
“ Si che ce l'hai ! C'è tuo figlio li dentro frutto dell'amore immenso che provi per Michael..sono sicura che ce la farai...io ti sono vicina, tuo marito ti starà vicino più di qualsiasi altro uomo sulla terra. Cosa credi che anche per lui sia facile accettare di non poter proteggere il proprio figlio dalla calunnie che sarà costretto a sopportare per il resto della sua vita?..avanti , tira fuori le unghie e combatti! questa non è una tragedia...è una benedizione !”
“ Spero tanto di stare meglio di come sto ora....”
“ Fidati di me, intanto accertati che lo sei...”
“ Del test non mi fido molto...”
“ Neanche io, sarebbe preferibile se vai da un medico...”
“ Ci penserò io...anche perchè dovrò fare tutto di nascosto..metti caso lo sono voglio fare un sorpresa a Michael...”
“ Vedi? Già cominci a ragionare !”
“ Diana...grazie...le tue parole sono state un toccasana per me. Sei una delle poche persone a cui tengo davvero...sono contenta di averti conosciuto...”
“ Ringrazia tuo marito che ci ha presentato ! Ti voglio bene Anna. Prenditi cura di te e appena sai qualcosa chiamami !”
“Lo farò senz'altro ...salutami Willy e Harry dagli un bacione da parte mia”
“ Subito...Un bacio Anna , ti voglio bene ..forza e coraggio!”
“ Seguirò i tuoi consigli....buonanotte..ti voglio bene anche io...”

Riattacco. Mi sento un pochino meglio...parlarne mi ha fatto bene. Sapevo che lei mi avrebbe aiutata. La principessa del Galles, Lady Diana. Eravamo amiche da quasi un anno ma era come se lo fossi mo sempre state...la conobbi ad un ricevimento al quale partecipò la famiglia reale , me la fece conoscere Michael e da quel giorno abbiamo stretto un amicizia solida e duratura, era una delle poche persone con le quali potevo confidarmi altrimenti ero completamente sola, condividevamo parecchie passioni e le stesse tristezze e emozioni del fatto di trovarci in ambienti a noi non congeniali...ci facevamo forza a vicenda. E' davvero una gran donna.

Sono le 5 e mezza di mattina, decido di tornare al letto. Entro in stanza.. Michael è ancora sdraiato sul letto credo stia dormendo, mi avvicino piano piano senza fare rumore dalla mi parte e mi siedo lentamente. Ad un centro punto sento la sua mano afferrarmi per il bacino e stendermi violentemente sul letto...
“ Mike ! Sei sveglio...” gli dico un po spaventata.
“ Ho voglia...” mi dice iniziandomi a baciare sul collo.
“ ...sono le 5 di mattina...”
“ E allora? Non ti ho visto nel letto stavo per venire a cercarti...” continua a baciarmi.
“ Amore è tardi...”
“ mmh...e allora ?... Hai qualcos'altro da fare?...” mi afferra per i fianchi avvicinando il suo corpo al mio mentre continua a martoriarmi di baci.
“ Che c'è fai la preziosa...? “ sussurra eccitato.
“ Beh..devo anche farmi un po desiderare no ?” gli dico cercando di liberarmi dalla sua stretta.
“ Ti devi far desiderare ? Prima di poterti avere tutta per me ho dovuto aspettare 2 anni mi sembra abbastanza...”
“ Non ti fa male stare un po sulle spine, credimi...” gli faccio l'occhiolino maliziosa.
“ Ogni tanto la tua leggendaria freddezza torna a farti visita...”
“ Ti crea problemi ?”
“ Oh...per niente...” fionda le sue labbra sulle mie.
“ Allora se non ti dispiace vorrei dormire un po...” gli dico scostandolo.
“ Non hai sonno..” continua imperterrito.
“ Tu dici ?”
“ Anche perchè ti avverto che più fai così e più mi ecciti...” si morde il labbro.
“ Allora accomodati pure...dovrai aspettare ancora un bel po...” sto al suo gioco mi piace da morire sentirmi desiderata da lui.
“ Voglio portarti da un parte...” mi dice improvvisamente alzandosi dal letto.
“ Dove vai ora ?” dico stralunata.
“ Tieni, mettiti la felpa...” me la lancia sul letto mentre si infila i mocassini e una cappotto nero.
Usciamo di casa fa un freddo terribile è ancora buio ma tra poco sarà l'alba, camminiamo stretti stretti mentre vengo riscaldata dal calore che emana il suo corpo e le sue mani che mi tengono stretta in vita. Vedo che arriviamo vicino al laghetto...
“ Dove vuoi portarmi ?” gli chiedo girandomi verso di lui.
“ Sssh...lo vedrai tra poco” sorride.
Attraversiamo il laghetto giungendo nel bosco dove in lontananza scopro una piccola casetta di legno. Non mi ero mai accorta della sua presenza, eppure vivevo nel ranch da quasi 2 anni. Stupefatta mi faccio accompagnare in silenzio mentre vedo che prende le chiavi per aprire la porta. Gira la chiave e mi fa entrare...è tutto buio ma sento improvvisamente un calduccio rigenerante che riscalda il mio corpo ancora intorpidito dal freddo mattutino.
“ E questa...? “ gli chiedo gironzolando per la stanza poco illuminata.
“ Ti piace ?” va a prendere alcune candele e vedo che le accende con alcuni fiammiferi che aveva messo dentro un comodino.
“ Si...è...accogliente, non sapevo neanche delle sua esistenza.”
Vedo che butta un po di carta nel camino e piano accende il fuoco che divampa poco dopo..devo dire che c'è un atmosfera molto romantica.
“ Beh..complimenti Jackson questo posticino è delizioso..”
“ L'ho fatto costruire per noi...un posto dove poter stare veramente da soli lontano da tutto e da tutti. So quanto ti fa soffrire il fatto di non avere più una privacy...cerco di rimediare come posso per renderti felice...”
“ E' tutto perfetto...”
“ Tu sei perfetta...anche prima quando hai visto le pasticche e....” lo interrompo subito.
“ Sssh...non dire nulla, non mi interessa Mike..sei un uomo, sai cosa è giusto e cosa è sbagliato, una madre già ce l'hai...non mi sento nella posizione di importi nulla e infatti non lo farò...ora non voglio parlarne, voglio godermi il momento e questa splendida casetta” gli sorrido mentre mi attacco a lui cingendogli il bacino. Mi bacia.
Facciamo l'amore sul tappeto davanti al camino acceso...solo il rumore dei nostri respiri affannati e dello scoppiettio della legna...il calore che ci avvolge mentre diventiamo una cosa sola. Ancora una volta cediamo al piacere incapaci di spiegare a parole la passione che ci lega.. i nostri corpi si incontrano per fondersi e donarsi amore, piacere e dolore.
Sono questi i momenti in cui lo sento solo mio, e sto benissimo. Sono momenti preziosi, perchè so per certo che entro un breve periodo di tempo tornerò ad essere solo una dalle tante persone che lo circonda. Non è facile stargli dietro soprattutto quando sei coinvolto emotivamente e quando sei completamente dipendente da lui, ma adesso voglio solo starmene stesa tra le sue braccia mentre mi coccola.
Ripenso al fatto che potrei essere incinta...sono quasi indecisa se dirglielo ma decido di aspettare, per Michael sarebbe uno stravolgimento totale venire a sapere che forse diventerà padre...preferisco essere certa prima di annunciare la cosa, anche se ormai per quanto mi riguarda era già bella che certa. Facevamo sempre l'amore senza protezione, i primi tempi Michael stava attento, ma successivamente non ci facevamo neanche caso e lui eiaculava tranquillamente dentro di me. Avevamo parlato abbastanza dell'argomento figli e siccome eravamo giovani la nostra linea di pensiero era “ quando sarà il momento accadrà...” penso proprio che il momento era arrivato.

“ E' stato bellissimo...” mi dice mentre mi tiene stretta sul suo petto ancora sdraiati sul tappeto, riprende a baciarmi ancora non sazio...ma improvvisamente sentiamo il telefono squillare. Non se ne cura e continua a provocarmi.
“ Mike...il...telfono...” cerco di dirgli invano.
“ Lascialo suonare...”
“ Potrebbe essere qualcosa di importante...”
“mmm...non mi interessa...” continua a baciarmi sul collo.
“ Mike preferisco che vai a rispondere sono le 6 di mattina ho paura che è successo qualcosa...”
Si stacca sbuffando e alquanto alterato e va a rispondere. Il volume del telefono è molto alto e riesco a sentire la voce che proviene dall'altra parte.

“ Pronto, chi è?” dice stizzito.
“ Micheal....sono Tatiana....”






BUONA LETTURA, SPERO VI PIACCIA.


Michela.









(StreetWalker )
00venerdì 7 ottobre 2011 00:15
No Tatiana non deve chiamare perchè rovina il momento magico. Aspetterò il prossimo
BEAT IT 81
00venerdì 7 ottobre 2011 13:25
Commento adesso x la prima volta la tua Ff, ma ti seguo dall'inizio, Micky sei bravissima!!!! Mi è piaciuta molto la telefonata fra Anna e Lady D (uno dei miei miti), sembrava quasi di sentirla, di percepirne le emozioni, hai descritto così bene il dolore di Lady D......bravissima....... Ora, le cose che mi tormentano sono 2:

1- Se Anna è davvero incinta (ma penso di sì), come reagirà Michael?
2- Che cavolo vuole Tatiana?

Aspetto il seguito !!!! Baci Sara
Michela Jackson 95
00venerdì 7 ottobre 2011 16:50
BEAT IT 81
Sono felicissima che anche tu segui la mia Ff.
"Grazie , stragrazie" come diceva Marilyn in uno dei suoi film. Anche per me Lady Diana è un mito, un esempio di vita e una modello da seguire...l'ho voluta inserire nel racconto per rendegli omaggio, inoltre sapevo che tra Michael e Diana si era istaurata una bellissima amicizia.
Per quanto riguarda i tuoi interogativi io credo che più che essere curiosi di quale reazione avrà Michael alla notizia credo che serebbe meglio chiedersi se Anna alla fine ce l'ha farà a portare avanti la gravidanza...i suoi dubbi, le sue paure, le sue incertezze la spingeranno ad abortire o a continuare ? e se Anna dovesse abortire come la prenderebbe Michael ?...avrete tutte le risposte nei prossimi capitoli, anche per quanto riguarda Tatiana.
Un bacio e grazie ancora per il commento positivo.
Foxy1975
00venerdì 7 ottobre 2011 17:35

Eh, no! Questa arriva sempre nel momento sbagliato..che sfigata! Ma che vuole?!!..Sadica, mi lasci sempre l'appetito per un altro capitolo...che figata Lady D..magari gli tiene il pupo quando vanno ai Grammy Awards... mitica Michela!
Foxy
Michela Jackson 95
00sabato 8 ottobre 2011 17:09
Capitolo 19





“ T- Tatiana..??” dice sottovoce sbalordito.
“ Si...sono io...ti ricordi di me non è vero?”
“ Ehm...si certo...ma..ma..come hai avuto questo numero?”
“ Scusami non essere arrabbiato con me...l'ho chiesto a tuo fratello...”
“ Mio fratello? Chi..?”
“ Randy...”
“ Ah...”
“ Allora? Come stai?...sono contenta di esserti riuscita a rintracciare...è più facile parlare con il presidente che con te...”
“ eh...si...hai ragione...”

Faccio finta di stare calma mentre mi rivesto e ascolto questa conversazione che mi provoca un rodimento in corpo che dio solo lo sa, la voce imbarazzata e sorpresa di lui mi fa impazzire di rabbia.

“ Bene...io sto bene...ma...come mai questa chiamata? Voglio dire non me l'aspettavo...”
“ Ho letto quello che c'è scritto sul giornale e in tv...tutti dicono che tua moglie ti ha tradito e te hai chiesto il divorzio.”
“ Oh dio ! Ascolta Tatiana te lo dissi anche tempo fa che tutto ciò che scrivono sono cretinate inventate di sana pianta”
“ Si...lo ricordo, ricordo tutto di quei momenti...perchè non mi hai più cercato?”

Sento che lei inizia a piangere, sono nera di rabbia...ma cosa diavolo vuole ? Ho già tanti problemi adesso ci si deve mettere anche questa oca innamorata di mezzo.

“ Tatiana...ti prego non piangere....ascolta, non è vero quello che è scritto su i giornali...io sono ancora sposato e non è successo niente con mia moglie....ti prego non piangere....”

Cosa ??? “ ti prego non piangere”? Ma cazzo ! Vuoi anche andare a dargli una bacio per farla stare calma ? Io non lo so che ha nel cervello quest'uomo, due cromosomi che giocano a dama ! Se no non si spiega perchè è così idiota. C'è sua moglie a pochi passi di distanza e lui dice a un altra “ ti prego non piangere” Mah !

“ M-m- Michael...t-ti..prego...ho...bis..bisogno di vederti...” singhiozza dall'altra parte del telefono.
“ Ti prego, te lo chiedo in ginocchio...calmati...ascolta...io...non posso...e..non voglio...cerca di capirmi....ora scusa ma devo riattaccare...”
“ Nooooo....” si sente un grido di dolore misto a disperazione pianto.
“ nooo ti prego....chi sa quando ti risentirò ! Non riattaccare ti scongiuro ...ho solo bisogno di vederti, anche per pochi minuti...non voglio fare niente te lo giuro...vediamoci Michael! Non dirò niente a tua moglie non voglio farvi separare devo solo parlarti...ho bisogno di spiegazioni...non mi do pace...”

Riattacca col piagnisteo. Sto perdendo la pazienza, ma non tanto perchè è evidente che è ancora innamorata di mio marito ma anche perchè non capisco dove diavolo ha l'orgoglio questa donna ?!
Mi comincio a chiedere se si erano risentiti durante i due anni precedenti al nostro matrimonio perchè se il loro ultimo incontro risaliva a quella giornata del 1987 allora questa tipa era patologica.

“ Tantiana...non voglio essere scortese...credimi che mi piange il cuore a sentirti in queste condizioni, ma non posso...sono felicemente sposato, e non credo che abbiamo qualcosa da dirci...ora devo andare. Prenditi cura di te...”
“ Michaeeeel aspetta!...ti pre...”

Riattacca deciso. Rimane fermo a fissare il telefono...credo che non abbia la forza o il coraggio di girarsi a guardarmi.
Si stropiccia gli occhi e lentamente si gira verso di me, ho le mani nelle tasche della felpa e lo guardo interrogativa.
“ Scusa....davvero...non so cosa diavolo sia successo e chi ha dato l'ord..” non lo faccio finire.
“ Ok ok, lascia perdere...non fa niente.” gli dico allacciandomi le scarpe.
“ Per te dobbiamo sempre lasciare perdere tutto ?”
“ Cosa scusa?!?” mi rialzo per guardarlo sbalordita e arrabbiata in volto.
“ per te è tutto un “ lascia perdere...non fa niente...non ne parliamo...” perchè? Sembra come se tutto ciò non ti interessa minimamente...”
“ Di un po...mi prendi per il culo?”
“ Non iniziare a dire parolacce ti ho fatto solo una domanda”
“ Hai anche il coraggio di lamentarti ? Cosa dovrei farti ? Perderti la faccia a schiaffi e sbatterti contro il muro...sai lo farei...perchè un uomo che parla in quella maniera con un altra donna mentre sua moglie è a pochi passi di distanza da lui sarebbe solo da prendere a schiaffi....forse non ci siamo capiti ma io pretendo Rispetto ! Me ne sbatto le palle dei tuoi schifosissimi problemi per me sei un comune mortale, sei mio marito e pretendo di essere trattata in un certo modo. Le tue puttanelle lasciale fuori da questa casa !!!” gli ringhio contro, sono gelida.
“ Le mie cosa ???” si gira stupito verso di me.
“ Hai capito bene ! Le tue puttanelle le lasci fuori da questa casa dato che è anche mia. Ora basta non ho nè la forza nè la voglia di parlarne!”
“ Tu sei completamente fuori di testa!”
“ Io ? Io sono completamente fuori di testa ? Vogliamo parlare della tua mente malata? Dimmi vogliamo parlarne davvero ? La sapevo , lo sapevo che andava a finire così !! 2 schifosissimi anni della mia vita buttati al vento !” sono a tappo e sto per esplodere, non ce la faccio più.
“ ma che cosa stai dicendo...” lo sussurra appena, non si aspettava quella confessione..ma ormai io sono un fiume in piena.
“ Si ! Due schifosissimi anni !!! Sempre ad aspettarti, sempre sola come un cane rabbioso rinchiusa qua dentro o in qualche stanza di hotel ad aspettare che tu ti facessi vivo che mi concedessi la tua presenza, piangevo di notte perchè avevo scoperto che ti stavi rovinando la vita prendendo quella merda, sempre pronta a sopportare i tuoi continui cambi di umore e di opinioni, sbattuta brutalmente in copertina perseguitata dai paparazzi....sempre zitta senza farti pesare nulla andavo avanti perchè ero troppo innamorata per lasciarti andare !!! ho messo te prima di me stessa..vivevo per salvarti vivevo per poterti stare vicino..e te invece ? Quante cose vengono prima di me ?? quanti bambini da salvare e quante canzoni da scrivere sono al di sopra dei miei bisogni ? Dei bisogni di TUA MOGLIE!!! Te e la tua famiglia del cazzo ! Tuo padre che mi pensa una puttana in cerca di soldi le tue manie da megalomane viziato il tuo schifosissimo mondo che ti gira intorno !!! e io ? Io dove sono? C'è posto per me nella tua vita ?
E' questa la vita da regina che mia avevi promesso? Io di una casa grande, di bei vestiti e di cose materiali non me ne faccio nulla !!! Chiedo solo l'amore di mio marito ma evidentemente non sei capace di darmelo perchè io fino ad adesso mi sono sentita più sola che mai. ”

Non riesco più a guardarlo in faccia, gli ho vomitato tutto addosso senza neanche riflettere un attimo...mi guarda perso nel vuoto mentre vedo i suoi occhi velarsi di pianto.

“ Posso...posso...solo chiederti scusa....evidentemente non sono abbastanza bravo per averti, ma questo l'ho sempre saputo...è vero! È vero tutto quello che dici...ma non vi so porre rimedio...non so se sei riuscita a sentire il rumore del mio cuore in frantumi mentre mi dicevi quello che davvero provavi...non sono stato bravo...ho perso...ti ho perso...e non ho intenzione di farti soffrire ancora...credo che arrivati a questo punto sia meglio iniziare a prendere altre decisioni...”

Mi cedono le gambe, sento mancarmi....mi gira quasi la testa ho la salivazione azzerata...come se mi avessero sparato dritto in petto non riesco a pensare a nulla...non ci posso credere...non può essere vero....lui con le lacrime agli occhi ma allo stesso tempo freddo e distaccato mi stava dicendo che non potevamo stare più insieme....mi manca l'aria improvvisamente...voglio morire ! Ora subito ! Cerco di ragionare anche se nel mio cervello c'è solo il vuoto.

“C-cosa vuoi dire..”
“ Parto per un po, anche perchè sono nel bel mezzo di un tour e non posso prendermi momenti di pausa...saremmo dovuti partire dopo pranzo ma credo che non è il caso che tu venga...vediamo quello che succede...se vuoi puoi portare via la tua roba e trasferirti da un altra parte se ne senti il bisogno, o se vuoi puoi rimanere qui...” è gelido, non riesco a capire...non riesco nemmeno a pronunciare una frase lo vedo prendere il cappotto e andare verso la porta, di scatto lo seguo mentre lo vedo uscire...non si gira neanche a guardarmi...
Con tutto il fiato che ho in corpo gli grido dietro...

“ Sei un fottuto bastardo ! Un pezzo di merda ! Un vigliacco ! Adesso chi è dei due che scappa ? Eh? Dimmelo chi è? Bastardo mi hai rovinato la vita !!! Scappa scappa ! Vattene via schifoso, non sei capace di fare l'uomo, vigliacco !!!!! MI fai schifo!!! ” cado a piangere a terra e mentre vedo la sua figura scomparire dietro gli alberi.
Piango di dolore, quel dolore lancinante che quasi ti soffoca, non ti fa respirare, quello che vorresti solo morire per non sentirlo più...non riesco neanche a percepire il freddo mattutino che mi fossilizza le ossa. Mi ritrovo a urlare dentro senza che nessuno riesce a sentirmi, perchè un cuore quando si spezza non fa rumore. Strisciando torno dentro la casetta, lascio cadere il mio corpo sul tappeto dove pochi minuti fa avevamo fatto l'amore...c'è ancora il suo profumo...rimango in stato catatonico fissando il soffitto per non so quanto tempo...cerco di non pensare a nulla...le domande nella mia testa fluttuano imperterrite....che ne sarà ora della mia vita senza di lui? Cosa farò? Che succederà? Chi mi rialzerà da questa batosta ? Dove andrò a vivere? Da dove ricomincerò questa volta ...dove la trovo la forza di cambiare vita quando ormai la mia vita era stata segnata....adesso capisco perchè nonostante tutto ero così legata a lui. Non eravamo insieme da appena pochi minuti e già sentivo la sua mancanza. Senza di lui era il vuoto...è come se nel momento stesso in cui mi disse che se ne stava andando io incominciai a dissolvermi, a cessare di esistere. Non posso vivere con lui: è intollerabile adesso; ma allo stesso tempo non posso vivere senza di lui, perchè mi ha reso incapace si un esistenza autonoma. Ecco cosa è successo in questi 2 anni di matrimonio...ha fatto del mio mondo un luogo in cui non posso vivere se non nei suoi termini.
Cerco a fatica di rialzarmi...mentre gli occhi gonfi di pianto mi permettono a mala pena di riuscire a vedere bene...poi...è il vuoto...il dolore atroce....sento una fitta alla pancia che mia fa accasciare per terra mentre stringo i denti per resistere al dolore lancinante che mi sta togliendo il respiro...sento il bisogno di vomitare mi porto una mano alla bocca e quasi in ginocchio cerco di arrivare in bagno.
Al dolore morale si aggiunge quello fisico...i conati di vomito si susseguono uno dopo l'altro mentre ancora una volta esausta e senza forze mi ritrovo sul pavimento...sola...abbandonata a me stessa....
Che cosa mi era accaduto ? Pechè mi ero ridotta in queste condizioni?
Mi ero innamorata...mi ero innamorata come si innamorano tutte le donne intelligenti: come un idiota. Ma dal tronde è possibile innamorarsi in maniera intelligente?
Come ci si innamora? Si casca? Si inciampa? Ci si schianta per terra?...Io lo amo...lo so...ne sono consapevole, mi basta guardarlo negli occhi per capire che lo amo...Mi sono innamorata di lui senza neanche accorgermene. Non ricordo neanche quando è successo.
Mi rialzo a fatica cercando di riprendere l'equilibro....mi guardo allo specchio...sono orribile....ma ecco che realizzo di nuovo mentre l'occhio mi cade su quella pancia gonfia...rivivo ancora il momento in cui se ne è andato e con tutta la rabbia e la forza che ho ancora in corpo inizio a darmi pugni sul ventre....non lo volevo un figlio suo ! Non lo volevo ! Voglio solo andarmene e dimenticare tutto !
“ Muori !!! lasciami in pace non ti voglio ! Vattene “ grido piangendo mentre continuo a prendere a pungi la pancia. Con uno scatto butto per terra tutto ciò che stava sul lavandino...mi pulisco la bocca e ciondolante ma decisa esco fuori dalla casetta sbattendo la porta. Come un invasata a passi decisi e la rabbia in corpo rientro in casa....vedo le guardie del corpo di Michael portare le valigie in macchina...se ne sta andando...forse era già in macchina...ma non mi interessa, per me è finita !!
“ Mary!! preparatemi le valige devono essere pronte entro un ora massimo....John prepara la macchina per andare in aereo porto e fa prenotare un volo per Roma al più presto...”
“ Subito...ma non parte con Michael?”
“ No.” gli rispondo secca.
Scopro che Michael era già andato via con un altra macchina non aveva lasciato detto niente. Bene ! Fanculo tutto e tutti.


Sono in macchina...con i miei occhiali scuri e i capelli raccolti un una morbida cipolla con un elegante capello....mi giro appena per guardare ancora, forse per l'ultima volta la mia casa...la casa dove ho condiviso con lui i momenti più belli e quelli più brutti...la prima volta che abbiamo fatto l'amore...le giornate clandestine che vivevamo intensamente all'intero di queste mura...il giorno che mi fece trovare una distesa di rose rosse tutte per me davanti casa....il giorno in cui mentre abbracciati a guardare la televisione si inginocchiò davanti a me e mi chiese di sposarlo...le litigate...il nostro modo passionale di rifare pace...i giochi scatenati con i bambini che venivano a Neverland...le risate, i pianti, le serate insieme....mi torna prepotente in mente tutto, mentre guardo una foto che ci scattarono un anno fa ai Grammy Awards dove Michael mi tiene per mano e mi sorride...
Scendono silenziose le lacrime sul mio volto....avevamo fallito tutti e due....il mio cuore finisce di spezzarsi al solo pensiero di come passerà il resto delle sue notti...dilaniato dai medicinali....la sua mente offuscata nell'oblio...non ci sarò più io pronta a rialzarlo a coccolarlo fino a farlo addormentare...non sentirò più sul mio corpo le sue grandi mani stringermi tutta per darmi quel senso di sicurezza che solo lui sapeva darmi. Ripenso alla prima volta che ci siamo visti...quando nel lontano 1987 entrai con il pigiama e i calzini nella sua stanza alle due di notte...sorrido piangendo ripensando alla sua espressione divertita.
Sapevo che prima o poi tutto ciò sarebbe accaduto ma non credevo che facesse così male. Ho cominciato ad amarlo senza neanche fare un passo. Senza neanche un battito di ciglia. Sto bruciando. Non è abbastanza? È troppo banale? No, non credo. Mi rendo conto che da due anni a questa parte c'è solo una faccia che vedo...quando dormo, quando mi sfiorano i capelli, quando mangio, quando andavo a dormire ogni notte senza di lui, aspettando il suo ritorno, nella mia testa c'è solo e sempre lui. Non c'è nulla di più arduo che amarsi, lo sto testando sulla mia pelle...il nostro “amore-odio” di due persone così diverse ma così simili che non può di certo finire con un lieto fine...perchè gli amori passionali sono destinanti a soffrire in eterno.
La voce dell'autista mi riporta alla realtà.

“ Signora...ci hanno avvisato che ci sono i paparazzi all'aereo porto, preferisce entrare dai sotterranei?”
“ No...non fa niente...entreremo dai parcheggi davanti all'entrata principale...” di dico esausta sprofondando dietro il sedile. Ancora una volta la mia sofferenza sarebbe stata palese davanti agli occhi del mondo, ancora una volta la mia anima sarebbe stata ridotta a brandelli dai commenti taglienti di gente che non riesce a concepire la sofferenza umana e non sa rispettarla.
Mi aprono le porte del suv ed ecco che inizia la pioggia di flash...le voci cattive, acide, perfide mi perforano i timpani...

“ Mrs. Jackson !! Mrs. Jackson !! una dichiarazione per favore!”
“ Dov'è suo marito ? Perchè non è con lei ?”
“ E' vero che state divorziando??”

Ma che diavolo ne sapevano questi idioti !! che ne sapevano del dolore in corpo che avevo dentro.. bastardi succhia sangue, perchè non è il corpo che vogliono ma il tuo sangue !! Schifosi.
Continuo a camminare imperterrita circondata come una detenuta dalle guardie del corpo, non guardo in faccia nessuno, con i miei occhiali da sole che non rivelano il mio stato d'animo mi accompagnano per farmi imbarcare. Sento alzarsi un brusio e occhi indiscreti guardare verso la mia direzione mentre attraverso il corridoio per andare in prima classe.
“ mamma..mamma...oddio...quella è la moglie di Michael Jackson...” dice una ragazza.
“ Ei...c'è la moglie di Jackson....” sento piano alle mie spalle.
Una signora si alza con una penna in mano e mi chiede addirittura un autografo, accetto e abbozzando un sorriso glielo faccio.
“ Oh grazie mille, voglio farvi i complimenti siete stupendi insieme! L'America vi adora...” mi dice mentre la ringrazio emozionata. Esistono ancora persone buone e gentili... e questo mi rincuora.
Mi fanno accomodare al mio posto mentre una barriera umana di guardie del corpo mi circonda... guardo fuori dal finestrino mentre sento i motori accendersi. Mi sembra di avere un deja-vù, gli ultimi 2 anni passati insieme a lui a viaggiare per tutto il mondo nel suo aereo privato...ripenso a quella volta che ci abbuffammo di schifezze e per le 9 ore di volo giocammo a poker con le guardie del corpo per poi finire nel bagno a fare l'amore....quante volte lo avevamo fatto durante i voli...mi esce un piccolo sorriso ripensando a quei momenti.
Mi allaccio le cinture, butto la testa sul sedile e chiudo gli occhi. Si parte.


8 ore di volto da schifo. Ho vomitato una decina di volte, provocando l'interesse morboso dei passeggeri che interrogativi cercavano di capire cosa mi stesse succedendo. Avevamo fatto scalo a Londra dove c'era ad aspettarmi un aereo privato che mi avrebbe fatto atterrare in gran segreto a Ciampino.

A Roma, 4 anni fa quando ero ancora la signora Davis, ero riuscita a comprare la casa dove avevo passato la mia primissima infanzia con la mia vera madre...si trovava nei pressi di Cinecittà, davanti agli studi precisamente, erano le case dei giornalisti...non so perchè ma mi ero sempre sentita affezionata a quella abitazione che l'anziano signore che l'acquistò nel 65 lasciò quasi come allora. Anche il mio psicologo mi disse che era un bene per la mia psiche tornare in quel posto se mi faceva stare bene. Non c'era nessuno, neanche Michael c'era mai venuto...solamente io e il ricordo sfocato di mia madre che mi faceva giocare sul tappetto della piccolissima sala. Una casetta di 60 metri quadri, minuscola in confronto al ranch e alle stanze d'albergo dove ero abituata a vivere.
La macchina con le guardie del corpo mi lasciano all'interno del garage e mi accompagnano fino al 4 piano davanti alla porta, li lascio andare a riposare.
Assaporo il profumo di chiuso e accogliente che avevo in presso nella mia testa mentre mi chiudo la porta alla spalle. Qui mi sentivo al sicuro, in pace con me stessa, niente servitù, niente guardie del corpo ...nulla di nulla solo io, la tv,i libri e la cucina dove mi piaceva tanto stare.
Mi cambio mentre accendo i riscaldamenti e posiziono un po della mia roba nei cassetti. Entro nel bagno per farmi una doccia e inaspettatamente trovo lo specchio completamente scritto con un pennarello rosso.

“ Ciao amore...ti chiederai come sia riuscito a scovare questo piccolo e accogliente rifugio che ti sei creata solo per te senza dirmi nulla...e bene sono arrivato anche qui...
E' bellissima..piccola e calda come il tuo corpo...immagino la tua faccia sbalordita quando leggerai questo messaggio con quegli occhioni da cerbiatta che mi fanno impazzire...
Ti amo piccola, non dimenticarlo mai...
Michael...”

Rimango imbambolata e inerme davanti allo specchio imbrattato dalla sua scrittura grande e senza neanche riflettere mi porto le mani sulla pancia iniziando ad accarezzarla.
E pensare che alcune volte lo avevo accusato di essere un marito poco presente nella mia vita...invece eccolo che mi lascia scritto su uno specchio il suo amore per me. La sua impronta, le sue parole, il suo profumo sono in ogni cosa che faccio ormai....come posso solo pensare lontanamente di dimenticare tutto.
Rileggo le sue parole fino a impararle a memoria..inizio a pensare che questo distacco , questo momento di pausa forse potrebbe farci bene. Ma non era un momento qualsiasi...ero incinta, lo avevo appurato poche ore fa in aereo dove decisa di sapere avevo fatto il test di gravidanza.
Lui non sapeva nulla e io ero quasi nella sua stessa situazione...non sapevo cosa fare.
Mi vado a stendere sul divano mentre accendo la televisione, sentire parlare in italiano dopo tanti anni mi disorienta un po, alcune parole faccio perfino difficoltà a capirle. Ma ecco, che come se non volesse lasciarmi in pace, sento una notizia al tg.
“ Concerto sold out per il Re del Pop Jacko! Il cantante è atterrato oggi a Vienna dove farà due tappe del suo Dangerous Tour che sta battendo ogni record nella storia dei live. Effetti speciali, luci psichedeliche accompagnate al genio di Jackson si susseguono per tutta la durata dello show che sta toccando ogni parte del mondo. Jackson il nero più bianco del mondo, truccato come un bambolotto con i suoi occhiali scuri, il capello e l'ormai immancabile mascherina sarebbe dovuto atterrare con il suo aereo privato insieme a sua moglie, l'acclamata “frist lady” del pop.. Anna Jackson, ma al suo arrivo della consorte non c'era neanche l'ombra...nel frattempo “paparazzate” dell'ultimo minuto confermano che la moglie del re del Pop era in realtà diretta su un altro volo mentre il marito approdava solo nel continente europeo.
Divorzio in vista per la coppia più chiacchierata del pianeta? Staremo a vedere...”

Sbuffo stanca...oramai questi gossip non avevano nessun effetto su di me, ci ero abituata. Durante il servizio hanno mandato in onda un filmino dove Michael sta entrando in hotel, è di poche ore fa...non so perchè ma vederlo sorridente salutare con baci e ampi sorrisi la folla mia provoca una morza allo stomaco. E io che stavo ridotta una straccio mentre lui contento e allegro se la spassava tra i suoi fan in delirio...
Spengo il televisore incazzata nera, vado a fumarmi una sigaretta in balcone che dava su un rettilineo dove il rumore delle macchine che sfrecciano mi ricordano il traffico caotico di Roma. Per questa sera decido che mi sono fatta del male abbastanza...non voglio più pensare a nulla...spengo la sigaretta e vado a letto. Quello che succederà..ci penserò domani...




PERIODO BRUTTO IN CASA JACKSON, E ANCORA TANTE NE DEVONO PASSARE QUESTI POVERETTI.
SPERO VI PIACCIA, UN BACIONE A TUTTE E GRAZIE.
BUONA LETTURA.


Michela.

Foxy1975
00domenica 9 ottobre 2011 00:28

Sono sconquassata..quanti eventi..é impressionante quanto il mio e il tuo Mike siano due faccie di una stessa medaglia..mi piace!..Mi piacciono i tuoi dettagli..lei che si picchia la pancia..il sesso in aereo..la prima parte mi ha fatto spaccare.. 'Riattacca col piagnisteo..'..il bello é che secondo me, Michael la trattava così Tatiana, accondiscendente, ma fino ad un certo punto...e quanto sono sexy le loro liti..Anna mi fa paura per l'aggressività che ha..penso che nella realtà una così lo avrebbe un po' intimidito (molto),anche se sicuramente gli piacevano le donne forti e sicure come mammà..brava Michela, mi appassioni..
Foxy
(StreetWalker )
00domenica 9 ottobre 2011 00:44
Tatiana l'orgoglio c'è lha sotto le scarpe forti le loro litigate. Aspetterò il prossimo
Michela Jackson 95
00domenica 9 ottobre 2011 17:45
Capitolo 20





im2.freeforumzone.it/up/27/24/1265155632.jpg (aprite per vedere la foto della copertina del giornale)




Era questo il titolo che recitava il giornale. Lo guardo sbalordita mentre sono davanti all'edicola. Sia “Chi” “Gente” e tutti i giornali di gossip Italiani avevano la mia faccia in copertina...nulla di strano, se non fosse per la foto.
Dove diavolo l'avevano trovata?
Afferro la rivista e inizio a sfogliarla, c'erano le immagini di ieri in aereo porto, quelle di Michael a Vienna e poi queste mie foto “private”.... ad un tratto le riconosco...
Ricordo tutto...facevano parte di un servizio che avevo fatto non ricordo neanche quanti anni fa, partecipai ad un concorso per fotomodelle e serviva un book fotografico, avrò avuto si e non 18 o 19 anni...le guardo...madonna come sono cambiata penso tra me e me...ora sono molto più curata, di classe...quei capelli color miele , dorato, giallo mi fanno quasi ribrezzo ora...e pensare che all'epoca mi piacevano pure. Sorrido ripensando a quei momenti...la cosa che mi sconvolge è il fatto che queste foto non ricordavo neanche che esistessero! come avevano fatto ad entrarne in possesso? la gente non ha davvero un tubo da fare ! L'articolo non perdo neanche tempo a leggerlo, avrebbe detto le solite “frignacce” per usare un termine romano dato che ero nella capitale.
Avevo deciso di farmi una passeggiata al centro dopo tanti anni, ero a Via del Corso, la strada dei negozi più costosa di tutta Roma...quasi mi spavento per la quantità di gente che c'è anche alle 11 di mattina. Non mi riconosce nessuno, mi sono camuffata bene...tuta da ginnastica, felpa, scarpe da tennis,cappello, capelli legati e occhiali scuri senza una filo di trucco. Purtroppo mi dovevo sempre portare dietro i miei “bestioni” che non sia mai fosse successo qualcosa mi avrebbero protetto dalla folla, anche loro sembravano dei normali turisti in giro per una passeggiata..passavo più tempo con loro che con Michael li conoscevo come le mie tasche, ma non capisco perchè loro mantenevano sempre quel distacco quasi “reverenziale” che non ho mai concepito. Voglio dire, mi vedevano come la moglie del “capo” quindi di conseguenza dovevo essere trattata da tale...come anche in tutte le occasioni in cui insieme a Michael andavamo alle premiazioni o cene di gala.. addirittura gente molto più grande di me si dimostrava quasi devota e mi si rivolgeva dandomi del “lei” per tutta la serata, devo ammettere che da una parte mi lusingava tutto ciò...insomma entrare in una stanza sotto braccio a Michael significava attirare l'attenzione di tutti i presenti che per tutta la serata facevano a gara per agganciarci o solo per poterci parlare pochi minuti, senza parlare dell'invidia delle donne mentre passavo con il “Re del Pop” sotto braccio e per giunta ero la sua prima moglie!
Mi fermo a guardare un po di vetrine, ma quasi vergognandomi davanti alle guardie del copro entro in un negozio per vestiario da bambini, sono sicura che si sono guardati storto tutti appena mi hanno visto entrare...non so neanche io perchè l'ho fatto, ma mi ero rigirata nel letto tutta la notte pensando a quali tutine potevano stare meglio addosso a mio figlio...Non ero nemmeno sicura di tenerlo e già pensavo a come vestirlo! Mi sentii sporca appena entrai e vidi quei minuscoli capi d'abbigliamento...il solo pensiero che volevo abortire mi sembrò lontano anni luce solamente prendendo in mano quelle piccolissime scarpette.
C'era di tutto e di più...le magliettone enormi che avrei dovuto indossare , i bavaglini, i pigiamini... guardavo le pance finte e mi toccavo la mia...sarei diventata davvero così grossa?
La mia immagine grassa come una vacca e una pancia grande quanto il Titanic si fa largo dentro la mia mente. Mi giro di soprassalto mentre una commessa compare dietro le mie spalle.

“ Le serve aiuto?” mi chiede sorridente.
Rimango un attimo imbambolata, realizzo che devo parlare in Italiano ma al momento ho un po di difficoltà a formulare la frase.
“ Ehm...no...no....graziA..” dico con una pronuncia ad dir poco orrida.
“ Oh mi scusi lei è straniera...” mi dice in inglese.
“ Si, so un po di Italiano ma sono anni che non lo parlo...”
“ Non si preoccupi so bene l'inglese...comunque le serviva qualcosa in particolare?”
“ Ehm...a dire la verità no, stavo solo dando un occhiata grazie...” mi sorride e se ne va al bancone. Con la coda dell'occhio vedo che con alcune clienti e le altre colleghe stanno spettegolando sfogliando il giornale, riesco a vedere la foto di Michael da lontano e facendo finta di niente mi avvicino per cercare di sentire costa stanno dicendo.

“ beh...dai lei è una bella donna...”
“ Mmh si....chi sa quanti trattamenti per non invecchiare si fa per mantenersi bella..”
“ naturalmente tutto a spese del marito!”
Scoppiano a ridere tutte insieme come delle galline.
“ Ma dicono che lui gli ha messo le corna...in fin dei conti potrebbe premettersi molto di più ! È Michael Jackson ha talmente tanti soldi che potrebbe risanare il Pil pro capite del Congo...questa è solo una ripulita diventata signora grazie a lui”
“ Sicuro, mi piaceva di più quando era fidanzato con Brook Shields quella si che è una bella donna ! Certo lui non è tutta sta bellezza ma è affascinate ! “
“ A me lui non piace...ma di certo non mi tirerei indietro se mi si presentasse l'occasione di passare con lui una bollente notte di sesso...la moglie ha detto che che è bravo sotto le coperte come sul palco!! “
“ Wow non la sapevo questa ! Dicevano che lui era vergine.. Comunque anche a me ha dato sempre l'impressione di essere uno un po strano ma che sotto sotto ci dava dentro”.
Ancora una volta risate acide a crepa pelle.
“ Oddio...certo che però lei ha le tette piccole...sembrano due pedalini”
“ Si vede che Jackson le maneggia meglio ! Vedrai che organizzeranno una bella vacanzina dal chirurgo tutti e due e tra meno di un anno la troviamo con le tette nuove di zecca Ahhaahahah comunque adesso gli manca solo farsi mettere incinta da lui e poi è fatta! Si separano, si prende una bella fetta di soldi del marito e campa serena per il resto della vita ! E' si... questa si che ha capito tutto della vita!”

Non ce la faccio più ad ascoltare....sento gli occhi riempirsi di lacrime, ma è questo il modo di parlare di persone che non si conosco? Come è possibile usare tanta cattiveria...esco quasi correndo dal negozio.
Le loro parole cattive mi rimbombano ancora dentro la testa mentre vedo le guardie del corpo che mi seguono interrogative.
Era questo quello che la gente pensava di me ? Ero una “ripulita” ,una in cerca di soldi, una troppo insignificante per stare accanto a Michael Jackson? Ancora una volta i commenti cattivi, questa volta della gente, mi avevano completamente buttato giù di morale. In questo momento desidero ardentemente non essere nessuno, non averlo mai sposato...amavo Michael ma detestavo Michael Jackson. Mi asciugo le lacrime cercando di riprendermi, quando in lontananza sento le prime note...la riconosco...è Billie Jean.

“No non ci posso credere..” dico ad altra voce mentre John ride insieme a me.
“ Deve esserci qualche spettacolo nella piazza li in fondo” mi dice indicando Piazza del Popolo.
Ci avviciniamo al luogo dove proviene la musica ,improvvisamente si apre davanti a me una fiumana di gente in piedi che sta battendo le mani a ritmo..sono tutti quanti super eccitati.

“ Porca tro**a quanto è bravo! pare lui” dice un ragazzo all'amico.
“ Oddio oddio Sa!! Saaaaa ! Viè mpo ce sta quello che balla come Michael Jackson...oddio ! Pare bono come l'originale.”
“ Pagherei per essere quella stron*a della moglie ! Michael perchè non ti sei sposato con meeeeee!??” urla l'amica mentre continua a muoversi a ritmo.

Bene, a quanto vedo sono molto amata! Penso ridendo tra me e me. Cerco di farmi strada tra la folla per vedere il ragazzo che sta ballando, mi metto in prima fila per osservare la sua performance che ormai conosco a memoria. Lo fisso attentamente, mi fa un certo effetto vederlo...deve essere un ragazzetto molto giovane ma somiglia davvero tanto a Michael, è un po più bassino e secco ma si vede che è molto bravo...esegue alla perfezione i passi, sicuro Michael si sarebbe divertito molto a vederlo. Mi sento orgogliosa di mio marito nel vedere tutto questo calore e affetto che la gente gli dona...certo non mancano gli stupidi pettegolezzi e le storie inventate ma si vede che è molto amato dalla gente soprattutto dai suoi fan. Osservo con la massima attenzione il ragazzo mentre si esibisce in Beat It...cavolo ! È davvero bravo...
Avevo visto tantissime volte Michael esibirsi, sapevo i suoi concerti a memoria, andavo alle prove e passavamo tutti e due interi pomeriggi nella sala prove a Neverland dove io ero solita leggere e lui provare. Si può dire che ero il terzo direttore artistico del Dangerous Tour...andavo tutti i giorni alle prove e con Michael parlavamo in continuazione sulla buona riuscita dello spettacolo...pochi lo sanno, ma l'idea di farlo saltare fuori dal palco a inizio concerto è stata mia. Lui prendeva molto in considerazione la mia opinione...ricordo che un giorno davanti a tutto lo staff disse “ No, a mia moglie non piace...faremo come dice lei” mi senti la donna più felice del mondo.
Forse avevano ragione le commesse...chi ero io per stare accanto a un uomo così speciale, così grande, così unico...nessuno ! Per quale motivo dovevo meritarmi tutto quel ben di dio quando cerano milioni di donne che lo avrebbero potuto avere.. molto più belle, affascinanti e intelligenti di me...mi sento una stupida al solo pensiero che neanche 24 ore fa gli avevo gridato contro tutto il mio malcontento ad essere sua moglie, quando invece mi rendo conto che non devo essere altro che onorata ad avere questo privilegio. Lui non si è fatto sentire...le mie parole taglienti lo hanno sicuramente ferito, questa volta dovevo essere io a chiedergli scusa e soprattutto dovevo trovare il coraggio di parlargli del bambino.
Era stata davvero una brutta litigata, ne abbiamo avute di peggio, ma questa è stata davvero tosta...ma era nell'aria...non ci vedevamo da giorni e quando l'ho seguito per le prime tappe del tour avevamo evitato in tutti i modi di litigare per non appesantire ancora di più il clima che non era dei migliori...diciamo che la telefonata di Tatiana non è stata altro che la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Sento divertita due ragazze che commentano l'esibizione del giovane e l'apparato genitale di mio marito.

“ Ci vai al Dangerous tour ?”
“ Ho la faccia di una che si può perdere un evento del genere?”
“ Oddio hai visto il poster che ho in camera dove si tocca le parti basse?”
“ Da paura...svengo al solo pensiero di poterlo vedere anche a pochi cm di distanza”
“ Beata la moglie...”
“ Si stanno lasciando hai sentito?”
“ Si , sto al settimo cielo...spero solo che questa volta sia vero, è tanto che dicono che si dovevano lasciare ma alla fine non è successo proprio nulla...”
“ Io credo di si...anche perchè lui è MIO !”

Scoppio a ridere cercando di non fare rumore. Sto morendo dalla voglia di girarmi levarmi gli occhiali il capello e gridargli “ E invece no ! Lui è mio marito abbiamo fatto l'amore poche ore fa, dentro una casetta che ha costruito solo per me, e io aspetto un bambino ! Tiè!”
L'esibizione del ragazzo finisce tra ovazioni e applausi, è stato davvero bravo. Mi avvicino a lui per mettere qualche soldo nel cappello...mi osserva incuriosito, ho paura che mi abbia riconosciuto..sento la mano di Bill, una guardia del copro, sulla mia spalla.
“ Che dici Anna ti faccio una foto con Michael Jackson?”
Scoppiamo a ridere tutti e due mentre divertita mi metto affianco al sosia di mio marito e ci facciamo scattare una foto.
“ Grazie mille, grazie mille” sento dire il ragazzo con una vocetta stridula fintissima, mi viene da ridere...
“ Sei molto bravo...ti posso dare una dritta?” gli dico mentre mi guarda strano.
“ Si certo...” mi ripete con quella vocetta forzata.
“ Michael in realtà non parla così...” abbasso leggermente gli occhiali e gli faccio un occhiolino mentre insieme alle guardie del corpo ci avviamo verso Villa Borghese. Sento i suoi occhi addosso, credo che quasi sicuramente mi ha riconosciuto...forse ha avuto in infarto perchè mi giro insieme agli altri e notiamo che è rimasto imbambolato in piedi.

Torno a casa un po stanca, forse con la gravidanza è ora che ci vado un pochino più piano che le lunghe camminate, inoltre mi sento..pensante...il seno sembra si sia ingrossato di parecchio dall'ultima settimana, e ho un costante stimolo di urinare, senza parlare della nausea che mi accompagna ormai tutto il giorno.
Appena entro in casa avverto una terribile voglia di...fragole...si di fragole...rimango un attimo a pensarci...le fragole a me non mi sono mai piaciute ma adesso le volevo.... oddio ! Iniziamo con le voglie.
Mi sento di nuovo triste al pensiero che non posso condividere con Michael queste cose....forse era il caso di chiamarlo...ma ci ripenso, tra poche ore avrebbe avuto lo spettacolo e conoscendolo a una notizia del genere avrebbe avuto anche il coraggio di abbandonare il palco all'istante per venire qui.
Mi butto sul divano esausta mentre cerco di controllare la nausea che sento sempre più nel mio corpo...sono un tantino più rilassata, mi sento meglio rispetto a ieri, i miei nervi si sono leggermente placati, forse stare un po lontani faceva bene a tutti e due.. anche se devo ammettere che sento terribilmente la sua mancanza..spero che lui stia bene e che non abbia preso quelle schifezze ieri notte per dormire.
Intenta a guardare un film sento suonare alla porta, mi alzo incerta...chi poteva essere? Nessuno sa che ora sono qua...tranne le guardie del corpo..ma loro sono in pausa. Tiro un bel respiro e vado verso la porta.

“Chi è?” grido ancora dentro.
“ Signora Jackson sono Bill...” era una guardia del corpo di Michael...che ci faceva qui?.
Apro la porta e lo invito ad entrare ma mi blocca subito.
“ Signora ci è stato dato l'ordine di portarla a Vienna questa sera stessa”
“ Che cosa? Scusami ma chi ve lo ha detto?”
“ Il signor Jackson vuole così, c'è un aereo privato che la sta aspettando entro un oretta due saremo li.. per i bagagli non si preoccupi li porteremo noi...”
“ No no no...non vengo da nessuna parte. Mi dispiace Bill fa pure andare via l'aereo io questa sera non parto per nessun motivo. Grazie e mi scuso personalmente per il disturbo che ti reca mio marito a farti fare da piccione viaggiatore.”
“ Signora non vorrei insistere ma io devo eseguire gli ordini e...”
“ Bill sta tranquillo, non verrai licenziato..” gli dico rassicurandolo.
Lo saluto e chiudo la porta.
E adesso che diavolo succedeva ? Certo poteva anche degnarsi di alzare la cornetta e telefonarmi invece di farmi recapitare uno stuolo di guardie del corpo con aereo incorporato.
Ecco, erano questi i momenti che mi sentivo lontana anni luce da lui! Venivo trattata come un ospite...ma diamine ! Sono tua moglie, fammi un colpo di telefono e dimmi che vuoi che vengo a Vienna...no, doveva essere sempre tutto così complicato...per esempio adesso se io sentivo il bisogno di chiamarlo non sapevo come fare...avrei prima di tutto dovuto telefonare alla mia guardia John il quale si sarebbe messo in contatto con Alan, che poi avrebbe provveduto attraverso altre persone a passarmi Michael, che non sempre si trovava nelle vicinanze....pazzesco considerando che ero sua moglie, l'unico modo per potergli parlare era seguirlo in tutto quello che faceva standogli accanto come una cane, che era la cosa che lui desiderava più di ogni altra ...faceva i suoi cazzetti tutto il giorno e poi la sera tornava dalla moglie a rilassarsi...non gli è mai andato giù il fatto che io ogni tanto mi prendevo dei giorni di “vacanza” e non li passavo con lui...non riusciva a capirlo che ne avevo bisogno. Nonostante tutto sono ancora innamorata e non vedo l'ora di dargli la notizia del bambino...adesso mi sembra quasi di essere euforica e pimpante...passo dalla depressione più totale alla felicità estrema...saranno anche questi sintomi della gravidanza o sono io che sto diventando matta?.
Non appena mi risiedo sul divano ecco che squilla il telefono ! Oh che palle !

“ Pronto!” dico dura.
“ Mi vuoi spiegare cosa diavolo stai combinando??” è mia madre.
“ Mamma !” dico sorpresa.
“ Si sono tua madre ! O ti ricordi di averne una solo quando ti pare ? Ti rendi conto che sono due ore che cerco di mettermi in contatto con te ho avuto l'autorizzazione a parlarti solo ora dopo che ho passato mezzora della mia vita a spiegare che ero davvero tua madre e non una giornalista in cerca di scoop?!!” mi dice rabbiosa.
“ Scusa...ma con chi hai parlato?”
“ Non lo so! credo che siano arrivati a chiamare anche la polizia di stato !!! Ma ti rendi conto come ti sei ridotta?”
“ Per favore non iniziare...”
“ E poi dove ti trovi ?!? Questo numero strano...dove sei?!!”
“ Sono a Roma...”
“ A Roma ??? Oh santo Dio ! no vabbè non ti seguo più...”
“ Mamma ti prego non iniziare a inveirmi contro...”
“ Ma ti rendi conto che hai una vita a dir poco assurda? Tre settimane fa eri con il tuo maritino in Australia poi non si sa che è successo sei tornata in America, ripartita di nuovo per non so dove poi ancora in America dici che saresti andata a Vienna e invece vengo a sapere dai giornali che in realtà sei da tutt'altra parte...ti sembra normale che tua madre deve venire a sapere dove ti trovi attraverso la tv?? Quell'uomo ti ha rovinato la vita!!”
“ Mamma smettila ! Adesso basta!”
“ A lo difendi ancora...due giorni fa eri in lacrime ora d'amore e d'accordo, ma vi rendete conto di che storia assurda avete? Poi quelle foto tutta nuda quando te le sei fatta? Mi chiamano giornalisti da tutte le parti del mondo per chiedermi di quelle foto! Io non voglio essere perseguitata per colpa di quel pazzo di tuo marito! Perchè non mi hai riattaccato in faccia la scorsa volta, che succede?”
“ La verità? Sono incinta e ho litigato con Michael ho preso un aereo e sono arrivata a Roma mentre lui è a Vienna. Per le foto sono di quel servizio fotografico che feci anni fa, neanche io ricordavo esistessero...non posso farci niente,..e poi non sono nuda!”
“ Tu sei cosa ???” urla incredula.
“ SI SONO INCINTA !!” grido esausta.
“ Ma se pochi giorni fa mi hai detto di no ! È vero quello che scrivono i giornali allora ?”
“ La finisci di leggere quella merda? Se uno sta a sentire tutto quello che si inventano io adesso sarei già mamma di una squadra di calcio!”
“ Ti giuro che sono incredula...e adesso che farai? Hai intenzione di mettere al mondo una altro matto che vivrà recluso in casa ...un disadattato praticamente?”
“ Certo che sei bravissima a mettere il dito nella piaga...non ho intenzione di starti a sentire non mi aiuti in nessuna maniera..”
“ Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire...vuoi annientarti completamente ? Bene accomodati pure, ma poi non venirmi a dire che non ti avevo avvisato..”
“ Si si ok...ciao mamma CIAO!”
Riattacco infuriata. Aveva ragione, la mia vita era un inferno...ma non potevo farci nulla... mi distendo sul divano cercando di non pensare a niente.



Vienna ore 23.35, 5 minuti dopo la fine del concerto.

“ Dov'è Bill?” girda Michael dietro le quinte. Si avvia verso il camerino... sente pacche sulle spalle, applausi e complimenti mentre cammina imperterrito attraverso i numerosi corridoi cercando di asciugarsi il sudore e abbozza sorrisi a tutti, ma in realtà il suo pensiero è altrove.
Entra nel camerino dopo aver salutato la corista...Bill e gli altri scattano in piedi.
“ Dov'è mia moglie?” chiede secco.
“ Mr. Jackson...mi dispiace, ma sua moglie non è venuta...” dice Bill tenendo la testa bassa.
“ Fate preparare l'aereo immediatamente...”.



TUTTO PER VOI. GRAZIE PER I COMMENTI.
p.s ho realizzato un fotomontaggio per la copertina del giornale ma non so come posare la foto sul forum. :((((

Michela.



Foxy1975
00domenica 9 ottobre 2011 18:46
Michelaaaaaaaaa!!!! Che super sexy..lui la manda a chiamare e lei deve scattare..siiiiii!!!! Vengo a nuotoooooo!!! Invece no..cavolo! Che razza di modo é di trettare sua moglie?!! AAAHHAhahahahhahhahahhaha..mi fai troppo spaccare..brava..
Foxy
(StreetWalker )
00domenica 9 ottobre 2011 21:45
Non deve tratta così sua moglie deve corre immediatamente da lei. Finalmente nel pezzo finale si è reso conto di ciò.A spetterò il prossimo
Michela Jackson 95
00venerdì 14 ottobre 2011 23:40
Capitolo 21






Din Don....

“ AAAAH ODDIO !”

Mi alzo di scatto strillando, un rumore mi ha svegliato nel bel mezzo della notte...cerco di riprendere l'equilibrio mentre vedo tutto roteare intorno a me...
Devo essermi addormentata sul divano penso mentre cerco di svegliarmi meglio.

Din Don...

Mi giro di scatto verso la porta, stanno ancora suonando...ma chi diavolo era?
Soprattutto, che ora è?
Mi avvio incerta verso la porta , ho una paura matta che possono essere paparazzi o giornalisti...ormai li vedo da per tutto, li sogno anche la notte.
A passo di lumaca con il cuore in gola cerco di vedere dallo spioncino chi era..vedo solo tutto nero...

“ Chi è?” dico incerta.
“ Anna?..” sento dall'altra parte.
“ Ehm...si sono io....”
“ Anna sono Michael fammi entrare...”
“ Michael ??? Ma che ci fai qui?!?” dico incredula.
“ Dobbiamo parlare attraverso la porta ? O mi vuoi far dormire in ascensore?” dice piano.
“ Oddio hai ragione che stupida....”
Apro la porta di scatto e ecco che me lo ritrovo davanti.
Sorride...non ho ancora realizzato la cosa.
“ Ciao...” dice imbarazzato.
“ ehm....ciao....”
Ma che stiamo facendo? Non lo so, vogliamo presentarci ?
“ Ti piace vedermi fuori il pianerottolo?” mi dice facendomi notare che non lo avevo ancora fatto entrare.
“ Oh scusami...entra....ma che cosa è successo..?”
“ Sono arrivato in ritardo mi dispiace, ma abbiamo avuto un po di problemi a seminare i paparazzi, ce ne erano a centinaia mi hanno seguito fino in aero porto ho dovuto cambiare macchina 3 volte...” lo faccio entrare in cucina mentre accendo la luce...sono ancora un po rimbambita dal sonno e dalla sorpresa, quasi sento il battito accelerare.
“ Ma sei con il costume di scena ?” gli dico guardandolo...dio come è bello...possibile che mi fa sempre questo effetto. Lo sento che ride...
“ Si, non ho fatto in tempo a cambiarmi e poi in aer....” non lo lascio finire.
Mi butto tra le sue braccia affondando le mie mani tra i suoi capelli, barcolla un attimo ma subito dopo lo sento stringermi forte facendomi alzare da terra.
“ Amore scusa...scusa...scusa....sono stata una sciocca...perdonami se ti ho ferito...scusa....” gli piagnucolo all'orecchio mentre sento le sue mani accarezzarmi la schiena.
“ Sssh non dire niente...è tutto ok piccola sta tranquilla....”
Dio quanto mi è mancato ! Quasi mi scendono le lacrime dalla felicità che provo in questo momento cullata dal suo caldo abbraccio. Mi prende la testa con le sue grandi mani e con la delicatezza che solo lui aveva mi bacia rimettendomi al mondo...
Scoppiamo a ridere mentre mi scende qualche piccola lacrimuccia...
“ Mi hai fatto diventare una piagnona...” gli dico tirandoli un pugnetto sulla spalla.
“ Se solo tu sapessi quanto sei bella ora....” mi dice con i suoi occhi neri profondi ancora truccati...sento quasi mancarmi tra le sue braccia, come è possibile avere tutta questa carica erotica tanto da provocare sensazioni indescrivibili solo con lo sguardo, solo con un filo di voce.
“ Mi sei mancata...” lo vedo timido, imbarazzato...è ancora il mio Michael, penso toccando il cielo con un dito.
“ Mi vergogno quasi a guardarti negli occhi dopo quello che ti ho detto...”
“ Beh, mi sono preso del pezzo di merda, del vigliacco e mi ci hai mandato un paio di volte...” mi dice divertito. Affondo la faccia sul suo petto mentre mi stringe ancora e mi bacia la testa non smettendo di accarezzarmi i capelli.
“ Amore...”
“ Si...”
“ Non vorrei rovinare questo magico momento ma...puzzi di sudore” gli dico sincera.
“ Ah grazie...sei molto gentile...” lo vedo ridere di gusto...mi sembra rilassato, nonostante l'orario assurdo, sono le 3 di mattina, mi sembra sereno e ciò mi riempie il cuore di gioia.
“ Sono sceso dal palco e ho preso l'aereo...dato che una certa signorina si era rifiutata di venire...”
“ E infatti eccoti qui...chi la dura la vince !! Avanti ti accompagno in bagno così eviti di impuzzonire casa...”
“ Ti giuro che fai morire dalle risate vestito così in piena notte dentro casa...te l'ho mai detto che il filino d'oro del body in mezzo alle chiappe è orrendo?” gli dico mentre entriamo in bagno.
“ Simpaticona...” mi dice iniziando a spogliarsi.
“ Come è andato il concerto ?”
“ Poteva andare meglio...”
“ Cioè?...”
“I tecnici delle luci hanno fatto un po di casini, non mi sono andati giù...inoltre avevo dato l'ordine di pulire il palco e invece in alcuni punti era perfino bagnato...”
“ Il problema con le casse invece...?”
“ Quello tutto ok, anche se potevano fare di meglio...”
“ Avevo detto ad Alan di portare quelle vecchie nel magazzino a Neverland ma evidentemente si è scordato come con i mixer perchè quando sono arrivata lì non c'era nulla...”
Dico mentre quasi mi si spezza la voce...lo vedo entrare tutto nudo nella doccia mentre chiude con la tendina semi trasparente.
“ Non faccio la doccia dentro bagni del genere da almeno una ventina d'anni...” mi dice mentre lo vedo sfocato passare l'acqua calda sul suo corpo...questa sera è decisamente strano, è capitato poche volte che si facesse la doccia davanti a me spogliandosi tranquillamente, a parte le volte che lo facevamo dentro la vasca.
“ Non credo che morirai se per una volta non ti lavi dentro una specie di piscina di dimensioni olimpioniche...”
Lo vedo uscire con la testa fuori dalla tendina mentre un ricciolo bagnato gli ricade sul viso.
“ Vieni con me ?...” mi dice invitandomi nella doccia.
“ No grazie non vorrei impiastricciarmi con tutto quello stucco che ti ha messo Karen in faccia...delle volte esagerate proprio..”
“ Come vuoi...non sai che ti peridi...” dice ridendo iniziando ad insaponarsi...sta mettendo a dura prova la mia resistenza, ma che gli prende questa sera ? Sembra più provocante del solito, lo vedo quasi euforico...ho paura che ha fatto uso di qualche sostanza prima del concerto dato che ho visto che allo show era presente anche il suo medico, ma scaccio via il pensiero.
Gli passo l'asciugamano mentre lo vedo legarselo in vita e uscire dalla doccia.
“ Oh così stai molto meglio..” gli dico guardandolo in volto struccato e i capelli bagnati, la vitiligine ormai era visibile solo su alcune parti del corpo come collo petto e braccia, ma sul viso era schiarito quasi completamente e io ormai non la vedevo neanche più..anche perchè quando è in tour sviluppa una massa muscolare e una corpo da ballerino da far paura che tutto penso tranne che alle sue macchie.
Mi sorride...dio come è sexy!
“ Ti avevo svegliato prima?”
“ Si mi ero addormentata sul divano...” vado a posizionarmi affianco allo specchio mentre lo guardo asciugarsi i capelli come le bimbe che guardano il loro papà farsi la barba.
“ Che c'è ?” dice sorridendo.
“ Niente ….ti stavo guardando...”
“ Io ieri ho guardato altre cose invece ….”
“ Di che parli?”
“ Mmh beh, diciamo che le mia guardie del corpo stavano ammirando le grazie di mia moglie sul giornale...”
“ Oddio non ci posso credere...” dico ridendo portandomi le mani sul volto.
“ Ma quando le hai fatte quelle cose?”
“ Ma era un servizio fotografico di non so quanti anni fa...non ricordavo neanche di averlo fatto...”
“ Mi sono ingelosito...devo ammettere però che...”
“ Però che..?”
“ Dai lo sai che mi imbarazzo a dire certe cose...”
“ Ma perchè devi fare il timorato di dio, guarda che non ci casco...”
Esce dal bagno mentre lo seguo come una paperella. Si cambia, mette un paio di pantaloni morbidi neri, maglietta bianca con scollo a v e il cappello nero sui riccioli ancora un po bagnati. A che gli serve il capello per stare dentro casa credetemi che non l'ho mai capito.
Lo vedo avvicinarsi sinuoso a me mentre io mi sento quasi goffa nella mia felpona blu scuro, sono completamente in balia dell'energia che emana, in particolar modo questa sera...se mi avesse detto di buttarmi con l'elastico dall'ottavo piano abbracciata a lui molto probabilmente lo avrei fatto davvero.
Mi mette le mani suoi fianchi mentre piano piano sento sciogliermi sotto quello sguardo così inteso....dai Anna ! Svegliati ! È tuo marito, non puoi comportarti come una fan...cerco di convincermi mentre sento ancora quell'emozione al tocco del suo corpo con il mio...mi bacia e poi sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi che illuminano tutto il mio cuore.
“ Io avrei in mente qualcosa...” inizia a giocare con i miei capelli mentre sento le sue labbra sul mio collo.
“ Mike sono le 4 del mattino e hai appena fatto 2 ore di viaggio e un concerto..le performance le rimandiamo a domani...” gli dico staccandomi a fatica da lui.
“ Mi devi sempre portare al limite è? Va bene aspetterò...dove dormiamo?”
“ Mi sa ti tocca il divano...”
“ Perchè?”
“ Nella mi stanza c'è solo quello singolo...”
“ beh va bene almeno avrò la scusa di poterti abbracciare tutta la notte...” mi fa una carezza.
“ Che c'è da mangiare ?” mi chiede a brucia pelo.
“ Cosa? Non mi dire che hai fame?” gli dico incredula mentre andiamo in cucina.
“ Perchè? Io non posso avere fame? Non vivo mica di aria...”
“ beh...mi dispiace ma non c'è nulla..dovrai farti portare qualcosa....”
“ Mmh naaa...ho voglia di cucinare!”
“ Mike non sarebbe il caso che andiamo a dormire? Domani mattina dobbiamo ripartire...”
“ Non ho sonno, non ci riesco a dormire...” sento il cuore salirmi i gola, ero sicura che in questi 2 giorni avesse utilizzato le pasticche per riuscire a chiudere occhio.
“ Come vuoi...io però ho bisogno di stendermi un po se no domani sono uno zombi..”
“ va bene, vengo con te...” mi dice strano.

Ci mettiamo nel piccolo letto singolo, stretti stretti...mi abbraccia da dietro mentre mi sistemo nel letto e spengo la luce.

“ Anna...” mi dice sottovoce.
“ Dimmi...”
“ Ma hai bevuto questa sera ?”
“ Che stai dicendo?”
“ Hai...hai la pancia gonfia...la sento con le mani...”

Il cuore inizia a esplodermi in petto...aveva sentito il gonfiore. Il bambino...
Cercando di rimanere calma gli sposto le mani.
“ Non lo so...forse ho mangiato un po troppo e ancora non ho digerito...mi capita spesso quando ci sono questi sbalzi di temperatura da un posto a un altro..”
Ma perchè non gli dico la verità? Perchè non ci riesco?
“ Ah ok...no, perchè...vabbè non fa niente...”
“ Che cosa? Dillo...”
“ Ecco...” sussurra appena.
“ ...per un attimo...ho pensato che...fossi incita...tutto qui.” ride piano sotto le coperte ..mentre ormai mi sto facendo piccola piccola sento il battito del cuore in gola ma non riesco a dire nulla...perchè? Diglielo Anna diglielo !
“ Ah...ehm....” sforzo una risata per poi sistemarmi meglio tra le sue braccia.
“ Sai....” inizia piano.
“ non so se te l'ho mai detto ma ho sognato tante volte la notte di diventare padre...penso che se non lo diventassi la mia vita sarebbe incompleta...mi immagino papà di tanti bambini...ne voglio avere 13 !”
“ E certo ! Tanto sono io quella che li deve partorire “ dico ridendo insieme a lui.
“ Ti sei mai chiesta per quale motivo i bambini ci appaiono tutti belli a prescinere dalla loro razza, sia che ridono o piangono? Tutto risiede nell'onestà e nella sincerità dei loro occhi...dobbiamo imparare molto da loro, io stesso mi nutro dei loro insegnamenti per poter crescere. Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. E credo che la cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo...”
“ Ma Mike...nessuno di noi due ha vissuto la sua infanzia...ci è stata a entrambe strappata brutalmente via...”
“ Ti sei mai chiesta perchè mi sono innamorato di te ?”
“ No...”
“ E' partito tutto dagli occhi...quando i tuoi hanno incrociato i miei...mi hai guardato per la prima volta...ricordo che capii quasi immediatamente che c'era qualcosa di diverso in te...questa tua freddezza...questo tuo essere gelida difronte alle emozioni...ci doveva essere per forza una spiegazione a questa tua chiusura nei confronti dell'amore.
Ti guardai più attentamente...e vidi una donna cresciuta troppo presto...riuscii quasi a percepire la bambina indifesa che non voleva altro che un po di amore che non gli era stato donato fin da piccola... quasi la sentivo urlare nel tuo cuore, ostacolata dalla corazza di ferro che ti eri costruita nel corso degli anni...questo tuo volerti riscattare prevaricando tutto e tutti cercando di sopprimere la tua vera natura cercando a tutti i costi di cancellare un passato troppo doloroso da affrontare...so che non mi hai raccontato ancora tutto della tua infanzia e non voglio saperlo, deciderai tu quando aprirti definitivamente...ricordati solo che tu non sei sola...you are not alone.... you are not alone...”
Mi scendono le lacrime copiose sul viso...piangevo raramente davanti a lui, sempre per la solita paura di esprimere i miei sentimenti, ma adesso mi aveva toccato il cuore e le aveva incise li...”you are not alone...”
“ Sai...delle volte mi sento così piccola e insignificante in confronto alla tua grandezza d'animo e quasi mi chiedo per quale motivo stai con me...” gli dico asciugandomi le lacrime.
“ Perchè mi devi credere quando ti dico che sei la donna della mia vita...anche se a volte posso sembrarti lontano anni luce da te voglio che sei consapevole che se io sto ancora in piedi è soprattutto grazie a te. Sei una donna con le palle Anna ! Siamo diversi è vero! tu sei molto più terrena, attaccata alla realtà dei fatti, molto più razionale io mi perdo nei meandri di pensieri tal volta fini a se stessi...ho bisogno di una donna come te per non impazzire... decisa, determinata capace di tirarmi uno schiaffo fare le valige e andarsene via se io gli manco di rispetto. Una donna forte si riconosce al primo sguardo, sa guardarti con una dolce determinazione, sa sorridere con l'intero volto quasi senza muoverlo...e ti fa stare bene per il semplice fatto di esserti accanto. Una donna forte colora le tua giornate e ti trasforma...in una persona forte!
Tutte le altre volevano sapere che cosa mia fa funzionare- perchè vivo nel modo in cui vivo, o perchè faccio le cose che faccio- e crecavano di penetrare nel mio cervello. Volevano salvarmi dalla solitudine, ma lo facevano in un modo che mi dà l'impressione che vogliano condividere la mia stessa solitudine...te invece te ne freghi ! Se non sei felice non ti fai problemi a dirmelo, mi sputi contro tutto ciò ciò che hai dentro senza peli sulla lingua mi dai del pezzo di merda del vigliacco del bastardo.. sei te stessa non ti butti via per me..è questo che mi fa letteralmente impazzire, alla fine sono sempre io l'idiota che torna perchè non so fare a meno della tua presenza...ci ho pensato parecchio prima di chiederti di sposarti perchè gestire una come te è dura soprattutto perchè io sono già sposato...con la musica...ma ti sei rivelata perfetta...mi lasci i miei spazi non ti intrometti nei miei affari non cerchi di capire il perchè di certe cose...insomma devo essere sincero ?
Ti amo. Punto.”
Si mette le mani davanti al viso, è imbarazzato per quello che mi ha appena detto...dovreste vederlo sembra una bimbo tenero che ha appena detto ti voglio bene alla mamma.
Mi avvicino per dargli una bacio sulla guancia mentre gli levo le mani dal viso.
“ Mrs. Jackson...Ti amo anche io..”
Mi abbraccia forte quasi a cercare di farmi sentire tutto il suo amore...lo sento fragile, bisognoso d'affetto mentre mi accorgo che sta piangendo silenziosamente...
Ha ragione, io non voglio cercare di capirlo...sarebbe inutile...non voglio entrare nella sua testa...non ci riuscirei mai...lo voglio così com'è , con tutti i suoi difetti e pregi.

Ci addormentiamo abbracciati l'uno all'altra mentre io torno di nuovo a respirare dopo questi giorni pesanti, sotto ogni punto di vista...


“ Od..dio....!!!! ”
Mi sveglio di soprassalto mentre sento la nausea salirmi fino in gola provocandomi un conato di vomito che riesco a trattenere a stento portandomi una mano alla bocca.
E' tutto buio, cercando di resistere provo a liberarmi dalle coperte che sono attorcigliate tra Michael e me che mi teneva stretta...le stappo via e provando a scavalcare il suo corpo per scendere e correre in bagno, con le ginocchia urto le sue gambe facendolo cadere dal letto sul pavimento .
Cade a peso morto per terra facendo un tonfo che mi fa trasalire ma io oramai sono già corsa in bagno...
Butto fuori tutto quel poco che avevo mangiato la sera e come al solito l'acqua...ho lo stomaco vuoto...con gli occhi di fuori per lo sforzo cerco di prendere la carta igienica mentre sento che arriva alle mie spalle Michael che mi aiuta a mettermi seduta.
“ Stai bene?” mi chiede porgendomi una asciugamano.
“ S-i...” cerco di riprendere fiato.
“ Insisto perchè ti fai vedere da un medico...questa volta niente scuse.”
Mi aiuta ad alzarmi mentre cerco di riprendermi lavandomi il viso.
“ Ma che è successo prima...ho sentito un rumore assurdo?”
“ Sono caduto dal letto...ho preso una testata..domani avrò un altra tesa sulla dietro la nuca” dice ridendo.
“ Scusa ma...” non faccio in tempo a finire la frase.

Din...Don..... è la porta.

Mi giro a guardarlo interrogativa.
“ Ma che ore sono?”
“ Sono le...6.30...forse è la sicurezza..avevo detto a Miko di farmi portare la colazione...” la vedo uscire dal bagno.
“ Aspetta ! Vengo con te...non mi fido...” dico piano.
Cerco di guardare dallo spioncino ma vedo la mano di Michael che sta già spingendo sulla maniglia...ecco che spalanca la porta.....


Ci ritroviamo davanti due signori, credo sulla quarantina, lei in vestaglia e lui in pigiama con un cappotto e le ciabatte, credo siano moglie e marito.
Oddio ! Devono essere i vicini!

“ Buongiorno...” dice Michael sorridente.
I due sono immobili...lei ha la bocca aperta e lui sembra che ha visto la madonna.
Abbozzo un sorriso per cercare di farli parlare...posso capire lo stupore dei due di ritrovarsi davanti Michael Jackson in pigiama...ma dobbiamo pur uscirne da questo simpatico quadretto.
Vedo che la moglie inizia a dare segni di vita.
“ E...eh...n-n-no-i...è..eravamo....venuti...eh..ecco..perchè....abbiamo...sentito un rumore...e..e pensavamo fosse successo qualcosa...” dice balbettando mentre guarda incredula Michael che dall'espressione che ha capisco che si sta di vertendo un mondo.
“ Oh...no non si preoccupi, non è successo nulla...” gli dico cercando di levare l'imbarazzo.
Il marito non si muove ancora, sembra che fissa i capelli di Mike in realtà credo abbia perso conoscenza se solo non fosse in piedi.
“ Grazie per essere venuti, vi serve qualcosa?” dice Michael che ormai è entrato nella parte.
“ N...n..no...grazie....mille....” la vedo prendere il marito per un braccio come a svegliarlo...ma niente,sembra fulminato.
“ Ok...buona giornata allora, arrivederci e grazie ancora...scusate per il disturbo.” ancora una volta è Mike che col sorriso sulle labbra risponde salutandoli.
Chiudiamo la porta mentre scoppia a ridere divertito.
“ Stupendo ! Fantastico ! Hai visto il marito ? Sembra che ha avuto un infarto ahahaahhaha che bello essere vicini di casa, mi piace...avrei voluto dargli un po di zucchero....è così si fa vero?”
Mi fa una tenerezza immensa mentre mi dice questo, capisco che per lui era tutto nuovo...per lui fare il “vicino di casa” di qualcuno non era una cosa normale..non lo era mai stato...lo osservo mentre vedo che ancora ridendo se ne va in camera.
“ Amore dobbiamo prepararci...sbrigati...tra due ore dobbiamo essere a Vienna voglio farti visitare al più presto” mi dice dall'altra stanza.
Sbuffo, mente scorgo la mia immagine al piccolo specchio dell'ingresso...mi tocco la pancia...sento salire il panico...






GRAZIE PER I VOSTRI COMMENTI.


Michela.


(StreetWalker )
00sabato 15 ottobre 2011 00:17
Bella la sorpresa di andarla a trovare. Aspetterò il prossimo perchè vorrei che gli dicesse che è incinta
Foxy1975
00sabato 15 ottobre 2011 14:46
Sei incredbile...Michael che puzza di sudore con il body infilato nel sedere...cara Michela, mi strazi..mi fai ridere, mi fai piangere..mi fai avere strizza..ma perché lei non si decide a dirglielo?!! Lui sarebbe così felice...magari, crescerebbe, smetterebbe di prendere quella robaccia...grazie Michela..aspetto con immensa gioia il prossimo..;)
Foxy
Michela Jackson 95
00domenica 16 ottobre 2011 03:01
Capitolo 22





Eravamo in viaggio da un'ora e mezza, tra poco saremo atterrati a Vienna..li ad aspettarci una folla di fan urlanti e giornalisti decisi a scattare foto da prima pagina , pronti a gridare smentita la nostra presunta “rottura”....sbuffo, mentre mi lascio andare sul comodo sedile dell'aereo personale di Michael.
Per tutta la mattinata , da quando siamo usciti di casa, non mi ha degnato di uno sguardo...preso dal suo lavoro, che in tour aumenta in maniera esponenziale , ancora non si era fatto vivo. Stava nella sala con gli altri collaboratori, avevo capito che c'erano dei problemi con la casa discografica e la pubblicizzazione del tour ma non avevo neanche perso tempo a fare domande, avrei ricevuto risposte poco soddisfacenti come sempre.
Mi ero decisa a dirgli che ero incinta prima che potessi fare qualsiasi visita, non so se ho preso questa decisione solo per che voglio attirare la sua attenzione o perchè lo voglio veramente, sta di fatto che sentivo l'impellente bisogno di dirglielo ora...sarei andata volentieri di la spalancando la porta e urlandogli davanti a tutti
“ SONO INCINTA ! VUOI DEGNARMI UN PO DEL TUO FOTTUTO TEMPO ???”
Cerco di tenere a freno la rabbia e mi sistemo meglio sul sedile...mi guardo in giro con la speranza di trovare qualcosa da fare che mi distogliesse la mente...non trovo niente... sento aprire la porta scorrevole alle mie spalle, è Miko.
“ Anna ti vuole Michael”
E certo...ora mio vuole...e io naturalmente devo scattare in piedi e andare da lui.
Non poteva alzare il suo culo e venirmi a chiamare di persona invece di scomodare un altro tanto da farmi sembrare una che aspettava un appuntamento con lui?
Mi alzo rabbiosa, cerco di non darlo a vedere, mi sistemo il talleur di channel bianco e il rolex nuovo di zecca che mi aveva regalato...ecco ! È questo quello che mi da quest'uomo... bei vestiti, gioielli, trattamenti rilassanti e permanenti due volte a settimana... sono diventata viziata come una ragazzina che ozia tutto il giorno.
Miko mi apre la porta per farmi entrare, vedo Michael in piedi con dei fogli in mano...
“ Piccola...” mi dice sorridendo vedendomi.
Piccola un par di pal** penso.
“ Miko ha detto che volevi vendermi...” mi sembra di essere tornata ai tempi in cui facevo la sua assistente.
“ Si amore...scusa se non sono stato con te per tutta la mattina ma dovevo risolvere alcuni problemi...” si avvicina a me mettendomi le mani sui fianchi.
Lo guardo...si è vestito di tutto punto secondo il suo inconfondibile stile, cappello compreso...mi prende il viso delicatamente e posa le sua labbra sulle mie per darmi un tenero e caldo bacio.
Mi arrabbio ancora di più con me stessa perchè ancora una volta nonostante la rabbia era lui che vinceva...ancora una volta ero li che pendevo dalle sue labbra.
Con un solo bacio a stampo era riuscito a farmi tremare le gambe cancellando la colera che avevo in corpo pochi secondi fa.
Mi passa una mano tra i capelli, dal suo sguardo capisco che ha in mente qualcos'altro da fare ma evidentemente mi sbaglio perchè lo vedo tornare al tavolino difronte.
“ Mi ero dimenticato di dirti una cosa...” dice tranquillo.
“ Giovedì ci sono gli Mtv Video Music Awards, ho dato la conferma per partecipare all'evento, nonostante mi scoccia molto andarci sai che non amo questo genere di cose...comunque, sarò io ad aprire la serata volevo che anche tu fossi presente...”
“ Beh si, come sempre ti accompagno...”
“ Intendo dire...vorrei che salissi sul palco con me...”
Spalanco gli occhi mettendomi a sedere difronte a lui, aveva bevuto?.
“ Stai scherzando vero?”
“ Mmh...no..”
“ Per quale motivo dovrei salire sul palco con te?”
“ Beh, perchè sei mia moglie...”
Lo guardo interrogativa non capendo dove voleva arrivare.
“ Perchè mi guardi così? Non c'è nulla di strano...mi faceva piacere averti a fianco per presentarti al mondo dato che non c'è mai stato niente di ufficiale...così spero di mettere a tacere anche parecchie dicerie sul nostro conto, magari ci lasciano un po più in pace...”
“ E sentiamo cosa dovrei fare io li come una babbea davanti a gente che quasi sicuramente si alzerà in piedi battendo le mani?”
“ Tu nulla...mi stai vicino, mi tieni la mano e poi ti bacio...”
Quasi cado dal sedile...lo vedo tranquillo sorridere mentre si riempie un bicchiere di acqua...ma che diavolo ha per la testa!?
“ Che cosa vuoi fare??!! ”
“ Ti bacio..” dice bevendo un sorso.
“ No ti prego dimmi che ci sono le telecamere e mi stai facendo una scherzo.”
“ Non sto scherzando, ti ho chiesto se ti va...se no non fa niente amore..tranquilla..” dice dolce.
“ Non lo so Mike...non lo so...posso pensarci?”
“ Certo piccola ,quanto vuoi” sorride mentre si inginocchia davanti a me e mi prende la mano baciandola.
“ Non attacca questa finta galanteria Jackson...se mi vuoi la sopra inventati qualche cosa delle tue se no non salgo neanche se mi ci porti di forza..” gli dico prendendogli il viso con la mano e facendogli l'occhiolino.
Mi spoglia con gli occhi mentre si morde un labbro...
Vedo la sua mano entrare nei miei pantaloni accarezzandomi la caviglia nuda...mi leva una scarpa iniziando a baciarmi il collo del piede mentre la sua mano si insinua sotto il pantalone fino ad arrivare a stringermi la coscia...
Con l'altro piede inizio piano ad accarezzargli il suo sesso sopra i pantaloni morbidi...lo sento duro, virile spingere sulla cerniera...si alza mentre mi afferra con un braccio mi tira su e baciandomi mi porta vicino alla scrivania.
Sento la sua mano penetrare all'interno del mio intimo mentre inizia a toccarmi facendomi bagnare...ansimo attaccata alla sua giacca inebriata dal suo profumo e dalle sue dita che sento accarezzarmi il mio piacere...gemo cercando di non fare rumore mentre sento le sue dita penetrarmi e....

Bussano alla porta. Mi giro di scatto chiudendo la cerniera dei pantaloni cercando le mie scarpe mentre sento la testa ancora girarmi per l'eccitazione...vedo Michael aggiustarsi la giacca e schiarisi la voce.

“ Si...pergo..” dice serio.
“ Signori volevo avvisarvi che stiamo per atterrare...” dice l'assistente di volo chiudendosi subito dopo la porta alle spalle.
Lo guardo divertita mentre noto che si sta guardando il bozzo dei pantaloni.
“ Non posso andare di la in queste condizioni...si vede tanto?” mi dice mettendosi di lato.
Scoppio a ridere come una matta.
“ Un pochetto...”
“ Come faccio adesso?”
“ Beh...fallo calmare...ahahahah”
“ Magari decidessi io...è l'unico che non esegue i miei comandi...poi è un periodo che hai il seno enorme...e...e...”
“ e... e....che fai amore balbetti?” lo prendo in giro mentre vedo che si mette una mano nei pantaloni.
“ Ehi ehi che vuoi fare??”
“ Niente...lo sistemo...non guardare...ecco...dai, sono pronto” mi dice aprendomi la porta. Gli do una piccola botta con con la mano sulle parti basse come a volergliele prendere mentre lo vedo imbarazzato indietreggiare tirandomi uno schiaffetto sulla spalla.
Atterriamo pochi minuti dopo...questa volta niente arrivo trionfale con tappeto rosso e polizia di stato...ci scortano con una macchina fino all'interno dell'aero porto con a seguito ben 8 guardie del corpo e 4 macchine. Mi fanno scendere dall'auto mentre Michael mi fa cenno di venire verso di lui.
“ Pronta per il bagno di folla?” mi dice divertito. Ormai la prendevamo a ridere, se no sarebbe stata una tragedia.
“ Sono nata pronta! Sorridi fa finta che tutto va bene che siamo felici e spensierati come due teneri innamorati...” lo prendo in giro mentre le guardie del corpo si distribuiscono intorno a noi.
“ Vuoi dire che noi non siamo felici spensierati e innamorati?” dice divertito.

Ci aprono le porte...ed è il panico più totale.
Un boato di urla mi permettono appena di capire cosa dicono i bodyguards che affiancati da alcuni poliziotti si mettono intorno a noi, i flash quasi mi accecano mentre tengo stretta la mano di Michael che cerca con l'altra di proteggersi il viso sorridendo...faccio altrettanto aggrappandomi al suo braccio ridendo...mi sembro una cretina. Non riesco nenache a vedere quanta gente abbiamo in torno, sono letteralmente accerchiata mentre vedo di sfuggita i visi dei paparazzi che insinuano la loro macchina fotografica ovunque scattando foto una dopo l'altra, i fan impazziti urlano a più non posso quando alcuni cercando invano di sorpassare la scurity.... gente sopra le spalle degli altri speranzosa di vedere Michael che a stento riesce a salutare...alzo il viso per cercare di prendere aria dato che sento di svenire e noto che nei piani superiori ci sono decine e decine di giornalisti e fan che riprendono dall'alto.
A fatica raggiungiamo l'uscita mentre mi arriva alle orecchie il rumore di un vetro rotto....i paparazzi avevano spaccato la vetrata fuori dall'aero porto...sento imporovvisamante Michael lasciarmi la mano mentre John mi afferra per le spalle, mi metto una mano intorno al viso per proteggermi dai flash dei giornalisti e dei fan...tre guardie mi fanno un po di spazio e mi aprono la portiera della auto mentre mi tuffo letteralmente dentro chiudendola immediatamente.
Chiudo gli occhi cercando di riprendere fiato...mi sono spaventata...sento il cuore battere prepotentemente nel mio petto.
“Dov'è Michael ?” dico inconsciamente ad alta voce.
“ Adesso arriva Anna tranquilla...” dice l'autista.
Mi giro di scatto mentre l'altra portiera si apre, di nuovo il chiasso assordante mi travolge per pochi secondi mentre vedo Michael entrare nella macchina.
“ Stai bene?”
“ Sono ancora viva...”
“ Miko di agli altri che entriamo dalla cucina dell'hotel non ho intenzione di fare un altra volta tutto ciò...”
“ Ok Mike...”


Accolti in Hotel come semi dei il direttore dell'albergo mi accompagna insieme a tutta la security nella suite che si trova nel piano prenotato da Michael.

“ Signora siamo ornarti della sua presenza, la ringrazio a nome mio e di tutto il personale...ho già parlato con suo marito per esprimere la mia gratitudine per il vostro soggiorno qui.”dice cordiale il direttore.
“ Il piacere è tutto mio...”
Mi fanno entrare nella stanza mentre sento chiudere la porta alle spalle.
Ecco...la solita suite imperiale...grande quanto tre case messe insieme, decorazioni pacchiane in oro anche sulla tavoletta del cesso, soffitti alti quanto la cappella sistina e io sola in queste gabbia dorata.
Michael si era staccato da me subito dopo essere sceso dalla macchina, aveva detto che voleva incontrare qualche fan e io avevo preferito non esserci.... vedere quelle mocciose strusciarselo cercando in tutti i modi di sbaciucchiarselo mi ha sempre dato fastidio...alcune svenivano, altre piangevano come disperate....mai io dico puoi comportarti così? Ma quello che mi faceva venire il sangue al cervello era lui...le abbracciava se le coccolava tutte le sue fan.. sorrideva.. baci abbracci carezze....non lo so vuoi invitarle a dormire con noi?
Ammetto che su questo lato sono parecchio gelosa, ma come vi sentireste voi se fosse a conoscenza del fatto che milioni di donne vogliono postarsi a letto vostro marito? Io credo non molto bene.
Mi levo la giacca passandomi una mano tra i capelli....ripenso a quello che Michael mi ha detto poco fa in aereo...avrei dovuto baciarlo in diretta tv davanti a non so quanti milioni di telespettatori e persone presenti in sala...ma era matto a chiedermi una cosa del genere? Perchè mai avremmo dovuto fare questa pagliacciata davanti al mondo mettendoci in ridicolo...sento salire un nodo alla gola al pensiero che lui in relatà mi stia solo usando per riabilitare la sua immagine...mi faccio schifo solo a pensare una cosa del genere ma devo ammettere che il dubbio mi è venuto. In questo momento avrei desiderato ardentemente tornare con lui nella mia casa a Roma stare abbracciati davanti alla tv a guardare un film e invece no...per l'ennesima volta sola dentro una stanza d'hotel in una città sconosciuta, e che rimarrà tale, con tutti i comfort ma niente da fare.
Guardo fuori dalla finestra , avrei voluto aprirla per fumarmi una sigaretta ma è pieno di fan...mi viene quasi da piangere al pensiero che non sono neanche più libera di fumarmi una cazzo di sigaretta !!! Voglio dire, uno prende la sua borsa le sue cose si va a fare una passeggiata in giro...prendi una boccata d'aria, un caffè, rifletti, vedi qualche negozio, stai per cazzi tuoi e invece no...non potevo fare nulla, niente di niente...dio solo lo sa quanto mi sarebbe piaciuto uscire una sera io e lui tranquillamente per andarci a fare una passeggiata per le strade di queste meravigliose città....potergli stare stretta mentre mi coccolava tra le sue grandi braccia...lo amo...dio quanto lo amo...ma non riesco ad accettare questa situazione è più forte di me...mi fa crollare psicologicamente...ho i nervi a pezzi dopo appena due anni di matrimonio, passo dall'euforia alla depressione più totale...sto bene solo quando sono con lui , se non fosse perchè sono diventata completamente dipendente da Michael avrei già fatto i bagagli e mene sarei andata...credetemi...è disumano quello che fanno nei nostri confronti, pochi avrebbero i nervi giusti per poter resistere...ero ad un punto di non ritorno...non potevo vivere con lui ma allo stesso tempo non potevo vivere senza di lui.
Braccata in una stanza per ore e ore sola come un cane abbandonato con la servitù pronta anche a portarmi in bagno.. ma sola...sempre e solo sola...
Sento improvvisamente una fitta allo stomaco...mi porto una mano sulla pancia e mi sembra quasi di sentire la presenza di un altra persona dentro di me...come a ricordarmi che ora non ero abbandonata a me stessa, c'era qualcuno dentro il mio corpo che stava crescendo, pronto a dorarmi amore e felicità...si...felicità, quella che tanto cercavo, che credevo di raggiungere con il matrimonio, ma mi sbagliavo...
Mi accarezzo di nuovo il ventre gonfio chiedendomi se fosse veramente giusto metterti a mondo...sai la vita a volte è uno schifo, è una continua guerra che si ripete ogni giorno...saresti davvero felice di venire fra noi? Riuscirò a volerti bene? Mi sento quasi una stupida a chiedermelo ma non riesco ad essere finta come tutte le altre donne in gravidanze che si proclamano già in sintonia con il loro feto...io non lo sono, ho paura...ho paura di non essere in grado di donare felicità ad un essere che metterò al mondo io stessa...e se non dovessi volergli bene ? E se un giorno mi rimproverasse di averlo fatto nascere?...
Sai piccolo...tu purtroppo non sei figlio di nessuno...non sai quello che ti aspetta...il dolore che dovrai sopportare...io ho paura di non riuscirti a proteggere....vorrei vedere che occhi avrai....spero gli stessi di tuo padre così
potrò rivederlo nei tuoi ogni volta che staremo soli io e te nelle stanze d'hotel aspettando che lui ritorni, proprio come ora...
Mi sento un egoista, non dovrei parlati così...non dovrei usarti per tirarmi su di morale per sentirmi meglio...ma credimi amore la mamma si sente tanto sola...
Guardo fuori dalla finestra e sento il sole cado di mezzogiorno picchiarmi violento contro il volto...credo che sia arrivato il momento di dire a Michael del bambino...




Sono le sette di sera, e di Michael neanche l'ombra...nessuno sa dirmi dove sia, nessuno sa niente, ho provato a chiamare Miko dicendogli di passarmelo ma dall'ultima volta che mi ha detto che mi avrebbe richiamato erano passate tre ore...non è possibile, non è possibile ! Sto impazzendo qui dentro...sento quasi il bisogno impellente di parlare con qualcuno di scambiare quattro chiacchiere con una persona solo per poter semplicemente parlare, condividere, sfogarmi....ma come mi sono ridotta? Sono arrivata ad elemosinare qualcuno con cui parlare? Dio mio aiutami ti prego! Sento quasi mancarmi il respiro...erano ore e ore che ero li dentro chiusa in una stanza così grande ma che ai miei occhi era così piccola e claustrofobica...
Vedo il pacchetto di sigarette sul letto...rimango immobile a fissarlo, sento ancora le urla fuori dalla finestra... ma questi non hanno una casa, una famiglia dove andare ? Devono stare qui ? Non riescono a capire che anche noi abbiamo bisogno della nostra privacy? Penso imbestialita....mi giro...lo guardo di nuovo.... Ma si ! Chi se ne frega ! Sarò pur libera di fare quello che diavolo mi pare no?!? Afferro il pacchetto delle sigarette ,l'accendino, la giacca e con passo deciso vado verso la porta.
La apro di scatto senza guardare in faccia nessuno, vedo le guardie seguirmi con lo sguardo fin che non sento la voce di John dietro le spalle...
“ Anna...Anna ! Dove vai?” mi dice prendendomi per un braccio.
“ A fumarmi una sigaretta...ti prego lasciami andare sto impazzendo...dimmi un posto dove posso stare tranquilla...” lo supplico.
“ Tutte le entrate sono bloccate...e nella hall ci sono alcuni giornalisti e paparazzi che cercano di entrare da questa mattina...alcuni si sono addirittura travestiti spacciandosi per finti clienti, non è sicuro mandarti da sola li giù...se vuoi posso accompagnarti solo io...” mi dice rammaricato.
“ Non ci credo...John aiutami...ti prego fa qualcosa! Sicuro che non c'è un posto dove posso stare tranquilla?...il tempo di una sigaretta e basta...” quasi mi metto a piangere davanti a lui.
“ No Anna...credimi...mi dispiace vederti così, mi si stringe il cuore ma non posso fare nulla...anche perchè andrei contro gli ordini che mi sono stati dati...”
“ E' assurdo....”
“ Senti...se vuoi posso venirti a fare compagnia in stanza se hai bisogno di parlare, faccio disattivare l'allarme nella camera, ti fumi la sigaretta e cerchi di calmarti...”
Lo guardo sfinita negli occhi...li sento riempirsi di lacrime...non ce la faccio più...
Porto una mano sugli occhi per coprirli, mi giro incredula verso di lui che vedo triste in volto e scoppio in lacrime come una bimba...istintivamente mi butto tra le sue braccia aggrappandomi a lui che incerto e sicuramente imbarazzato ricambia l'abbraccio...piango..piango di dolore...il dolore per non essere più padrona della mia vita, di fare quello che voglio...
“...solo...una...sigaretta...solo una sigaretta...lo..giuro...lo giuro...”
dico singhiozzando disperata mentre imploro solo un po di privacy, solo un piccolo momento per me...lo stringo al collo quasi a cercare un appiglio, qualcuno che mi dia la forza di andare avanti ma non erano quelle le braccia che mi davano la carica necessaria, la spinta emotiva per continuare a sopportare tutto ciò...
Lo sento piano allentare la presa mentre io continuo a piangere si schiarisce la voce per farmi capire che c'era qualcuno dietro di me... mi stacco da lui asciugandomi gli occhi, lo guardo e vedo i suoi terrorizzati.. mi giro di scatto, vedo a pochi passi di distanza Michael con tutte le sue guardie del corpo che stanno ritornando in stanza.
Riesco a vedere il suo volto duro, hai gli occhiali per fortuna, se no credo che mi avrebbe fulminato con lo sguardo...si avvicina a me mentre Jonh e gli altri ci accompagnano in stanza...non mi degna di una sguardo e cammina imperterrito davanti a me seguito dalle sue guardie, entra nella suite mentre gli altri mi lasciano passare per farmi entrare...sul ciglio della porta incrocio lo sguardo di John...
“ Scusa....” gli sussurro dispiaciuta mentre entro e sento chiudere la porta alle mie spalle.

E' li, in mezzo alla camera, si sta togliendo il lungo cappotto e il cappello.. butta gli occhiali sul letto mentre piano vado a mettere a posto le sigarette. Rimaniamo in silenzio...lo vedo prendere il pigiama e andarsi a chiudere in bagno. Mi cambio anche io, mettendo una vecchia vestaglia di seta, guardo il seno che quasi esplode dalle piccole coppe della camicia da notte che fino a un mesa fa mi stava divinamente...perfetto mi sto anche ingrassando! penso andando a prendere un po di acetone per sistemarmi le unghie.
Sento che esce dal bagno e lo vedo attraversare la camera in pigiama mentre sono sul letto intenta a mettere lo smalto. Può sembrare strano ma solamente la sua presenza basta per rendermi tranquilla e rilassata, vederlo gironzolare introno a me mi rende felice, anche se adesso sarebbe stato meglio non rivolgergli la parola visto lo stato in cui stava .Forse la mia insofferenza era solamente dovuta al fatto di non averlo vicino a me perchè ora che c'è mi sento di nuovo bene..la paura e il senso di vuoto che avevo prima sono spariti. Si avvicina al letto intento a mettersi sotto le coperte ma lo vedo fermarsi in piedi...
“ Ho bisogno di dormire non è che puoi andare di la a fare queste cose?”dice gelido.
“ Un attimo...ho quasi finito...” dico calma, non voglio stizzirlo ancora di più.
“ Non mi interessa, ti ho chiesto se per favore puoi alzarti e andare a fare gli sporchi comodi tuoi in un altra stanza!”
Sbuffo esausta, adesso mia ha davvero rotto le palle.
“ Mi devi sgridare per quello che è successo ? Avanti fallo ! Non cercare una scusa , dimmi che ti sei incazzato che non vuoi che lo faccio più così andiamo a dormire senza che litighiamo per l'ennesima volta!”
“ Non ho nessuna intenzione di litigare con te....alzati e fammi andare a dormire...vai di la se devi metterti lo smalto...o vuoi che ti chiamo John per farti compagnia??! ” mi disintegra con gli occhi...che ragazzino che è.
“ Michael ma sai che ti dico?.... Vaffanculo ! VA FA NCU LO !” scandisco la parola mentre prendo l'acetone e attraverso la stanza per andarmene sul divano.
“ Non ti azzardare a fare una cosa del genere mai più ! Umiliarmi davanti ai miei uomini..abbracciata ad un mio dipendente! Cosa c'è ? Io non ti basto? E'? ” mi urla contro.
“ Umiliarti davanti ai tuoi uomini ? Ma come parli? Mi sembri quello schifoso di tuo padre quando dici queste stronzate !”
“ Stai Zitta !” siamo uno di fronte all'altro , mi stupisco che non escano scintille.
“ Zitta ? Io? Io devo stare zitta brutto idiota ? Sono sola come un cane dentro questa stanza da ore!”
“ Non ci vuoi stare ? Fai le valige e tornatene a Roma allora! Dato che ti fa ribrezzo tutto ciò che mi circonda” mi dice duro in volto, ma non lo capisce che così mi fa ancora più male?.
“ Fai proprio schifo lo sai...” gli dico guardandolo negli occhi.
“ Io? Io faccio schifo? Forse non ti è ben chiaro il concetto che fino a che sei mia moglie l'unico che può toccarti sono IO ! Potrei anche licenziarlo John per quello che ha fatto....IO decido, IO comando qui. Punto. Fine della storia.”
Lo vedo andare verso il letto, si gira a guardarmi.
“ Avanti vieni a letto...abbiamo chiarito, abbiamo fatto la nostra sacrosanta litigata che ci spetta ogni volta ora andiamo a dormire...”
Rimango immobile davanti a lui con le braccia conserte.
“ Mi stai proprio sulle palle lo sai?”
“ Anche tu, credimi...tanto...sei l'unica che ha il potere di farmi prudere le mani..di solito sono calmo e tranquillo ma te hai la capacità di farmi imbestialire....lo sai che sono geloso...lo so perfettamente che non è successo nulla di male fra te e John...è un bravo ragazzo, non si permetterebbe mai di fare nulla del genere...ma mi da fastidio vedere mi moglie piangere abbracciata ad un altro, non lo tollero !! Speravo che fossi io quello che volevi abbracciare quando ti sentivi sola...”
“ Se solo tu ci fossi...” dico quasi sussurrando.
“ Ho avuto da fare Anna, ormai lo sai come funziona il mio lavoro...mi dimentico di tutto quando sono per la mia musica e non posso fare altro che assecondare questo volere...non lo faccio a posta...non cercare di metterti in mezzo tra me e il mio lavoro ne usciresti perdente...”
“ Sai meglio di me che non mi azzarderei mai a fare una cosa del genere...ma sono fragile Michael... in questo periodo ho bisogno di qualcuno che mi stia vicino...forse avrei dovuto dirtelo prima, non lo so....non so che diavolo mi dice la testa...ho paura...ho tanta paura...mi sento impreparata, inadeguata...”
“ Non ti seguo...”
Lo guardo negli occhi mentre sento già riempirli di lacrime...
“....Aspetto un bambino....”






SONO ABBASTANZA SADICA? MUAAHAHAHA...MI SA PROPRIO DI SI ! XD
TUTTO PER VOI, RINGRAZIO ANCORA PER I COMMENTI.
UNA BACIONE...



Michela.

(StreetWalker )
00domenica 16 ottobre 2011 10:16
Ha ragione Michael lo sa perfettamente che quando non c'è deve accetare di restare da sola in camera perchè come ha detto giustamente quando c'è il lavoro le che è sua moglie passa in secondo piano. Altra nota non doveva andare da John a piangere perchè è sola sapendo quanto è geloso. Chiudo dicendo finalmente gli ha detto che è incita. Aspetterò con immensa gioia il prossimo per sapere come la prenderà. Baci
Foxy1975
00domenica 16 ottobre 2011 20:31
Grazie Michela per il bellissimo capitolo..mi hai fatto emozionare..la solitudine di Anna..come s'illumina quando Michael é vicino a lei..posta presto..un bacio
Foxy
BEAT IT 81
00lunedì 17 ottobre 2011 14:20
Anche se nn commento sempre ci sono.........Finalmente Anna ha sputato il rospo e ora cosa ne dirà il nostro Michael? Mi piace molto il personaggio di Anna, fragile e forte allo stesso tempo, in grado di tenere in riga Michael, ma di sentirsi anche mortalmente sola quando lui non c'è e in paradiso quando lui è accanto a lei. Michela continua così!!!! Aspetto il seguito........Baci Sara
Michela Jackson 95
00mercoledì 19 ottobre 2011 15:45
Capitolo 23





“ Aspetto un bambino...”

Le mie parole risuonano all'infinito nella grande stanza mentre non riesco a guardarlo negli occhi...i miei si sono completamente velati di pianto.
Non so se questo è il modo migliore per dire al proprio uomo che sta per diventare padre e che la sua donna non riesce a gioire per questo.
Tenerglielo nascosto sarebbe stato impossibile, parecchie volte la notte mi è balenata l'idea di abortire senza dirgli nulla, senza rivelare niente....ma non avevo la forza necessaria per farlo, per affrontare questa situazione sola con freddezza e razionalità...non ne sarei stata capace...e ora ero qui....in una stanza d'albergo con gli occhi lucidi, le lacrime sul volto e la nausea che suo figlio mi provocava che gli confessavo di essere incinta e depressa.
E' immobile davanti a me mentre una lacrima scende sul suo volto emozionato, non riesco a decifrare il suo sguardo, vedo la sua mano destra iniziare a tremare visibilmente mentre si accascia a terra e inizia a piangere.
Non so che fare, non so che dire...ero completamente impreparata a qualsiasi tipo di reazione...vorrei andargli vicino ma non saprei cosa iniziare a dire per capire cosa succede.
Era un pianto di felicità, di gioia, di tristezza, di disperazione? Perchè era li per terra con la testa sul braccio piegato a tirare fuori le sue emozioni?
Alzati Michael alzati ! Dimmi che succede! Per una volta fammi entrare a far parte del tuo mondo, dei tuoi pensieri, per una volta aprimi veramente il tuo cuore, cercherò ancora una volta di aiutarti a curare le tue ferite...non sono stanca, non lo sarò mai...noi donne troviamo la forza di reagire anche quando sembra non esserci più nemmeno la speranza.....in due si è più forti !
Lo vedo alzarsi di scatto e andare verso la finestra....mi fissa la pancia mentre abbozza un lieve sorriso con gli occhi rossi e bagnati poi torna a guardare fuori...
“ Come....come....come posso ringraziarti?” dice piano.
“ Per cosa?”
“ Per questo...per quello che porti ora nel tuo grembo...come potrò mai ringraziarti per avermi donato tutto ciò di cui avevo bisogno?”
“ Non credo sia il caso di dovermi ringraziare...non è solo mio....è nostro...”
“ Per sempre...” lo sento sussurrare guardando speranzoso fuori.
“ Sei felice Anna...?” chiede piano, mentre sento un nodo formarsi in gola.
“ Non lo so Mike...” abbasso il capo guardandolo con la coda dell'occhio.
“ Credimi che per me è importante renderti felice...mia madre non lo era....divento quasi violento con me stesso quando riesco a vedere lo stesso sguardo di disperazione che aveva lei nei tuoi occhi...l'infedeltà di mio padre, l'incapacità di capire i bisogni di mia madre, la sua chiusura nei suoi confronti la rivivo con terrore ancora oggi. Com'era successo che l'amore di un tempo si fosse alterato a tal punto di rendere intollerabile trascorrere insieme anche un giorno di più? Ancora oggi mi pongo questa domanda. Perchè per le persone è così
difficile proteggere il loro amore?
Volevo fuggire da quella realtà distorta volevo poter in un certo senso riscattate mia madre trattando mia moglie diversamente da come aveva fatto mio padre, non voglio essere come lui ! Volevo vivere il sogno di una famiglia felice e veramente unita, ma non avendo auto un valido esempio, non essendo cresciuto in un clima di unione familiare armoniosa e non essendomi stato insegnato nulla di utile in questo senso, ero completamente incapace di una vera e profonda storia d'amore.
Non mi interessava fare sesso con le ragazze, vedo donne nude dall'età di 5 anni.... io volevo una Donna...la mia donna! che avrei onorato e rispettato, volevo perdere la testa davvero, ero ossessionato dalla paura di ripetere gli stessi sbagli di mio padre ma riconosco io stesso che inconsciamente a volte faccio il suo stesso sporco gioco. Mi buttai a capofitto nel lavoro e sono diventato quello che sono...ma ben presto capii che la vita avesse da offrire ben più della fama e del compiacimento.
Mi ero innamorato altre volte prima di incontrarti ma ogni volta era come se si metteva di mezzo qualcosa che mi impedisse di continuare a stare bene con la ragazza che avevo a fianco.
Poi...sei arrivata tu. Lo sappiamo tutti e due che questa unione è stata tormentata...per un periodo ammetto di aver preso in considerazione l'ipotesi di lasciarti prima che sarebbe stato troppo tardi..prima che mi fossi innamorato a tal punto che non potevo più fare a meno di te...perchè è questo quello che mi hai creato...dipendenza. Non riuscivo a lasciarti, non ci riuscivo...mi ero convito di aver perso la testa per la donna sbagliata...ero sicuro che non mi avresti mai sposato, che non mi avresti mai dato un figlio...
E' vero, sono dipendente dai farmaci Anna...li prendo ancora quando non riesco a dormire quando sento un dolore strapparmi il cuore...non cercare di salvarmi, lo stai già facendo...vorrei poterti dire tante cose ma ora sono troppo contento per mettermi a fare il melodrammatico...dovresti sentire l'adrenalina che ho in corpo!
Un bambino...Mio figlio....!”
Sorride raggiante mentre sembra che ogni paura ha abbandonato la mi mente...le nuvole sono sparite, il mondo sembra sorridermi ancora...corro tra le sue braccia mentre ancora per una volta torniamo insieme, uniti, speranzosi...che davvero l'amore potesse vincere su tutto? Non lo so, non mi interessa...forse è una stupida fantasia. Decidevo ancora una volta di donarmi completamente a lui , anima e copro per renderlo padre per farlo felice con la speranza di rimetterlo in piedi e dare una senso alla sua vita...forse sto facendo l'ennesimo errore ma chi se ne frega !! Sposarlo è stato lo sbaglio più grande che potessi mai fare ma lo rifarei...oggi stesso.
“ Preparati a vivere i prossimi 9 mesi sotto una campana di vetro sorveglierò ogni tua piccola mossa non deve accaderti nulla !” mi dice raggiante.
“ Sei matto?”
“ Amore aspetti mio figlio se succede qualcosa io mi uccido ! Mi trema quasi la voce a dirlo...mio figlio...è un maschio ? Non so se ce la faccio ad aspettare nove mesi! Ti senti bene vero? Non hai freddo...sei stanca? Ti porto sul letto aspetta.”
Senza che potessi pronunciare nessuna parola mi prende in braccio e mi porta sul letto.
“ Michael non è che stai una tantino esagerando?” gli dico guardandolo divertita mentre girava per la stanza in cerca di una coperta.
“ Tu non ti preoccupare faccio tutto io !!” non aveva capito neanche cosa gli avevo chiesto continuava a correre avanti e indietro per la stanza.
“ Ti giuro che faccio tutto io !! Se potessi lo allatterei al posto tuo !” mi urla da bagno.
“ Mike il bambino non è ancora nato ! Non la voglio la coperta faranno quaranta gradi qui dentro vuoi farmi prendere fuoco?”
“ Sai amore stavo pensando adesso che in relatà potrei far ristrutturare la camera da letto e fare due stanze comunicanti così quando la notte si sveglierà vado io subito...” sembra impazzito...gli scoppio a ridere in faccia mentre lo vedo arrivare con due coperte in mano.
“ Che dici gli piacerà di più quella blu o questa arancione?” mi dice serio mostrandomele.
“ Lo sai che sei fuori di testa?” gli dico divertita.
Lancia le coperte in aria mente lo vedo buttarsi sul letto sopra di me...mi sorride, mentre sento il suo corpo aderire con il mio...
“ Forse potremmo riscaldarlo in un altro modo...” mi dice con voce profonda mentre tuffa le sue labbra sulle mie...sento di nuovo la sua lingua giocare con la mia mentre inizia a stringermi tutta...mi sento al settimo cielo.
“Hai due tette stupende... ci dormirei sopra...” sussurra serio, ok ! Era completamente impazzito..a saperlo prima di dirglielo gli avrei dato una camomilla.
“ Mike se dici così mi viene da ridere...” dico mentre gli accarezzo il viso.
“ Sei bellissima...davvero...” dice guardandomi negli occhi mentre si mette su un fianco...ma tutto a un tratto sento lo stomaco sottosopra
come impazzita mi porto una mano alla bocca e salto giù dal letto correndo verso il bagno...dovevo vomitare...
rieccomi fare capolino con la faccia nel water mentre Michael mi tiene ferma la fronte...mi accascio a terra priva di forze mentre mi viene incontro accarezzandomi la testa...
“ Ti senti meglio?”
“ Un pochino...”
“ Te la senti di farti una doccia? Ti preparo il bagno ti aiuto io a lavarti la schiena, sei tutta sudata...”
“ Ma domani hai il concerto, dovresti dormire...”
“ Non mi interessa... dai ti aiuto...” mi fa alzare delicatamente.
“ Ho l'impressione che il bimbo sarà rompi palle come qualcuno di mia conoscenza...”
“ Lo so amore...capisco che avere un altra te in casa sarà faticoso ma che dobbiamo fare? Non possiamo mica abbandonarlo..” dice divertito.
“ A dire la verità mi riferivo a te...”
“ Ah si?” mi prende in braccio mentre inizia a farmi il solletico sotto al collo rispondo torturandolo alla pancia...ride di guasto mentre mi libero dalla sua presa e inizio a correre per tutta la stanza ridendo come una matta, mi fanno male le guance dalle risate... lo vedo corrermi dietro cercando ti beccarmi in piena faccia con i cuscini mentre mi tira dietro ogni genere di cosa che gli capita a tiro.
“ Amore ? Sto per tirati i miei calzini puzzolenti...vieni fuori...tanto ti becco...” lo sento dire dall'altra stanza mentre mi sono nascosta dietro la poltrona dello studio ….ma dimmi te...tutti e due grandi grossi e vaccinati a 30 anni suonati che giocavamo a nascondino!!...ma chi se ne frega, sono talmente felice ora che quasi mi scoppia il cuore in petto.
Mi metto una mano sulla bocca mentre lo sento entrare nello studio a passo felpato...
“ Amooooreeeee....è inutile che ti nascondi, sono il re indiscusso di questo gioco...sai, sono un gentiluomo e non vorrei umiliarti ma è ovvio che sarai tu a perdere...”
“ E invece questa volta sei tu che sei sotto sequestro Mr. Jackson..” gli dico suadente mentre chiudo le porte dello studio uscendo allo scoperto.
Lo vedo sussultare mentre si gira a guardarmi...sorride, devo dire che quando fa così ho paura perchè non so mai cosa aspettarmi.... ed ecco infatti che lo vedo avventarsi correndo verso di me...urlo e ridendo corro dall'altra parte della stanza dietro la scrivania mentre lui si impossessa della porta...gira la chiave...
“ Non hai più scapo piccola..ora sei mia...” mi dice divertito correndo verso di me.
“ Aaaaaaaaaa aiuto ahahahahahaha noooooooo !” grido mentre praticamente ci rincorriamo per tutta la stanza, impaurita e con la pancia dolorante per le risate sento che mi afferra per i fianchi e rinizia a farmi il solletico mentre cercando di dimenarmi per scappare dalla sua persa sbatto con la schiena contro il muro e mi ritrovo il suo viso davanti che ride a crepa pelle per la botta che ho preso...poggia le mani sul muro impedendomi di scappare, mentre fastidioso come una scimmia si avventa sul mio collo per farmi il solletico col suo naso e la bocca...
Rido ancora, oramai non faccio neanche più resistenza..sarebbe stato impossibile scappare.... mi irrigidisco di colpo mentre sento la sua lingua iniziare a leccarmi il collo, la sua mano è ora sul mio fondo schiena...lo sento ansimare mentre mi preme contro il muro facendomi sentire la sua eccitazione...ho il cuore a mille...dallo scherzo si è passati alla passione...
Senza neanche guardarmi in faccia mi abbassa le spalline della camicia da notte e quasi facendomi male inizia a stringermi un seno mentre mi bacia per impedirmi di parlare...alza la vestaglia con l'altra mano mentre deciso inizia a toccarmi con foga, sento le sue dita penetrarmi prepotentemente quando lo vedo stringere i denti e chiudere gli occhi dal piacere...il suo desiderio quasi esplode dai pantaloni...sono inerme davanti al lui e al piacere che mi sta provocando...non capisco cosa succede...in due anni di matrimonio non si è mai azzardato a toccarmi in questa maniera direi quasi..violenta...come se dovesse scaricare l'eccitazione e l'adrenalina che gli aveva provocato la notizia.
Si abbassa i pantaloni del pigiama e le mutande quando lo sento sfregare il suo sesso contro il mio...afferra il mio seno con una mano iniziando a leccarmi il capezzolo quando si abbassa leggermente per afferrare il suo membro che con un colpo spinge prepotente dentro di me. Sento quasi un dolore misto a piacere lancinante che mi fa spezzare il fiato, per la foga con cui era entrato dentro...
rimanendo attaccata al muro mi afferra per i glutei mentre gli cingo il bacino con le gambe....mette le mani sul muro quando ansimando sul mio collo inizia a ad andare avanti e indietro muovendosi velocemente tanto da farmi senitre quasi dolore...
“ M- m-mike...così...m-mi fai...male...” dico senza fiato mentre chiudo gli occhi.
Lo sento dare colpi ancora più profondi mentre affondo le unghie dietro la sua schiena...mi stritola il seno quando percorsa da un brivido su tutto il corpo raggiungo l'orgasmo gemendo....eccitato ancora di più per avermi donato piacere lo sento eiaculare dentro di me, mentre continua sempre più lentamente a muoversi per prolungare il suo piacere...
Con il fiatone e sudato su tutto il collo appoggia la testa sul mio petto mentre lo abbraccio affondando le mani tra i suoi capelli.
“ Scusa...” dice sorridendo mentre alza la testa per guardarmi negli occhi...sorrido imbarazzata, gli do una tenero bacio e riprendo la vestaglia per comprimi mentre si tira su i pantaloni in silenzio visibilmente imbarazzato per quello che è successo...avevamo fatto l'amore tante volte ma sa meglio di me che non si era spinto così oltre in nessuna occasione.
Sorrido infilandomi la vestaglia ripensando a quello che è accaduto poco fa...
“ Dai non ridere...sto morendo di vergogna.....”
“ Non fare il timido sono tua moglie ! Può capitare di avere una attimo ecco ...una attimo di...insomma....” scoppiamo a ridere mentre lo vedo coprirsi il viso con le mani.
“ Dai mi imbarazziiiii!!!”
“ Prima non mi sembravi così...imbarazzato!” mi sto divertendo molto a prenderlo in giro.
Ci mettiamo sotto le coperte stretti stretti...cullata dal suo caldo abbraccio che mi tiene completamente attaccata lui prendo sonno quasi immediatamente...dio solo lo sa la felicità che provo in questo momento...



(Michael)

Mi svegliai alle 6 del mattino, dopo quasi 5 mesi per la prima volta ero riuscito a prendere sonno tranquillamente dormendo di sasso per quasi 3 ore consecutive...mi sentivo bene, rilassato e felice.
Guardo fuori dalla finestra ancora sdraiato sul letto, non c'era il sole. Dalle tende si intravedeva il cielo coperto , di quel colore grigio scuro...ma non mi interessava, ora il sole ce lo avevo dentro. Lei dorme , dandomi la schiena. Mi sembra molto giovane e fragile, con quel corpicino da bambina e il seno che le se era ingrossato a dismisura...sorrisi contento di averla a fianco, contento di essere riuscito a conquistare il suo cuore...lei, che non avevo mai lontanamente pensato potesse diventare mia moglie ora mi avrebbe donato un figlio...mio figlio.
La vedo respirare tranquilla... nessuno, vedendola così, avrebbe potuto immaginare la vita difficile che doveva aver avuto da quand'era nata.
Cerco di immaginare l'infanzia che aveva trascorso , avendomi confessato di non aver mai conosciuto suo padre e sua madre vera con la quale aveva passato solo pochi anni della sua vita, immagino la sua adolescenza, forse ancora peggiore, mille difficoltà, sforzi, sacrifici, concessioni che aveva dovuto fare per tirare avanti e arrivare dove voleva arrivare. E quanto dura e fredda l'aveva resa il doversi difendere con le unghie e con i denti contro la sfortuna e tutti i letti da cui era dovuta passare per non essere schiacciata in quel campo di battaglia che le sue esperienze l'avevano convinta fosse vita.
Provo un immensa tenerezza per lei. Sono sicuro che l'avrei amata sempre , per mia felicità e anche per mia infelicità.
Sapevo che era stata vittima di abusi sessuali fin da bambina, lei non me ne aveva mai parlato ma capitava alcune volte che dopo aver fatto l'amore la sentivo fare incubi, scalciare nel letto mentre piangeva nel sonno...alcune volte mentre facevamo l'amore la vedevo mettersi un braccio intorno agli occhi nonostante fosse buio, lei diceva che lo faceva perchè provava più piacere ma sapevo che in quel momento per qualche inspiegabile motivo aveva paura a incrociare il mio sguardo mentre mi muovevo dentro di lei, forse terrorizzata di riaprirli e vedere quello dei suoi aggressori..
Per questo cercavo sempre di non esagerare troppo... in quei momenti avevo paura che se fossi stato eccessivamente “violento” forse avrei potuto spaventarla...ho sbagliato poche ore fa a lasciarmi troppo andare...avrei dovuto avere più auto controllo, ma non sono riuscito a tenere a bada il mio istinto, ero troppo contento della notizia mi sentivo euforico e eccitato.
Nonostante ormai eravamo marito e moglie da quasi due anni per me lei rimaneva sempre un grande punto interrogativo, sapevo che mi amava, glielo leggevo negli occhi, ma sapevo altrettanto bene che non avrei mai potuto approfittarmi di lei solo perchè dipendente da me...era riuscita a mantenere quel mordente che teneva accesa la passione, il fatto che alcune volte prendesse la valigia e avesse il coraggio di andarsene mi eccitava mi rendeva frenetico, impaziente, irrequieto... avere a fianco una donna che mi stimolava anche dal punto di vista intellettuale mi faceva sentire più vivo che mai...delle volte, i periodi in cui non ero solo preso dal lavoro, vivevo nel terrore che una bella mattina si presentasse davanti a me con le valigie pronta a dirmi che se ne voleva andare perchè stufa della monotonia che alcune volte era costretta a vivere per colpa mia. So che soffre nei periodi in cui io sono lontano o quando la mia mente è proiettata su altri pianeti ma ci sto provando...sto cercando di mantenere un certo auto-controllo per salvare questo matrimonio che in soli due anni aveva già attraversato numerose tempeste..soprattutto a causa mia che sono incapace a trattenere una relazione stabile ma giuro che mi ci sto davvero impegnando. Avrei pagato non so quanto per riuscire a leggere nelle sua mente, quando in silenzio la vedevo fumarsi le sue sigarette passeggiando per i prati di Neverland , la sera dopo aver mangiato.
Mi giro verso di lei, vederla e sentirla respirare mi accese. Incerto inizio a accarezzargli la schiena nuda...mi avvicino lentamente al suo corpo mentre inizio a baciarle il collo e le spalle lisce...sta facendo finta di dormire lo sento che è sveglia...chi sa a cosa pensa...la cingo da dietro mentre metto una mano sul suo ventre per poter sentire la sua quasi impercettibile rotondità,
quel tenero gonfiore che andava mano mano ingrandendosi sul suo piccolo e esile corpo. Il frutto del nostro amore..penso, cercando di trasmettere il calore della mia mano...scendo con il bracco fino ad afferrare delicatamente la veste per lasciargli scoperta la coscia, insinuo la mano tra le sue gambe ancora unite una sopra l'altra...la sento umida...la voglio...la voglio...
Continuandogli a baciare il collo tenendola stretta a me la penetro lentamente da dietro mentre assaporo l'odore della sua pelle...sento i suoi gemiti che mi fanno tremare di piacere mentre piano ancora con il buio dell'alba facciamo silenziosamente, senza neanche dire una parola, l'amore.


(Anna)


“Buongiorno amore...”
sento le sue labbra posarsi sulla mia guancia mentre sbadigliando apro gli occhi e me lo ritrovo davanti.
“ Buongiorno...ma che ore sono?”
“ Non è tardi , sono le 9 e mezza...ti ho portato la colazione..” dice raggiante mentre mi mostra il carrello pieno zeppo di cose da mangiare...sento l'odore caldo dei crossant e il tepore del letto che mi avvolgeva ancora tutta...tiro un bel respiro chiudendo gli occhi...sorrido...dio come sono felice ! Lui era di nuovo premuroso e attento con me, sono sicura che adesso ero io il suo primo pensiero la mattina e l'ultimo la sera...quando mi portava la colazione a letto voleva dire solo una cosa...”ti penso...mi sono svegliato con il tuo viso stampato in testa”...e io di questo gioivo più che mai...so che questo periodo non sarebbe durato molto poco ma adesso voglio godermelo a pieno anche perchè sarà forse l'aria romantica di Vienna o sarà la maternità ma ora mi sento così felice che quasi sento di essere sospesa in aria tanto mi sento leggera.
Lo vedo sdraiarsi a fianco a me, mi prede un po di cose dal carrello e inizia a spalmarmi la marmellata sul pane leccandosi le dita...senza un filo di trucco, i ricci un po sconfusionati, cappello in testa e pigiama con una semplice maglietta bianca a maniche corte e pantaloni a righe bianche e blu...lo guardo estasiata mentre mi sento la donna più felice della terra.
“ Dormito bene?” chiede intento ancora a prepararmi la colazione.
“ Benissimo..” mi sorride .
“ Oggi ho spostato tutti gli impegni voglio stare con te...entro questa sera ripartiamo per Neverland...”
“ Agli ordini capitano...”
Prende il telecomando e accende la tv, sicuramente vuole vedere se ci sono i cartoni animati...ma girando i canali...

“ Questa mattina la puntata è dedicata alla coppia più chiacchierata del momento...le ultime news e aggiornamenti sul matrimonio tra Michael Jackson e la sua ex assistente Anna Becker, per il mondo Anna Jackson...con noi in studio per commentare e entrare a far parte sempre più da vicino nella vita privata dei due abbiamo in esclusiva assoluta l'ex ballerina che fece solamente 3 tappe nel Bad tour con Michael...Tatiana Thumbtzen !che ci racconterà i particolari più piccanti della sua storia d'amore con il Re del Pop...”

Scoppio a ridere mentre quasi mi strozzo con il cappuccino che stavo bevendo.
Michael spegne immediatamente la tv.
“ No no no riaccendi riaccendi! voglio proprio sentire che ha da dire quella visionaria ! Ahahahaha” rido per non incazzarmi, oramai ero abituata a queste sorprese.
“ No! Lo sai che non mi piacciono quel tipo di trasmissioni..” dice torvo.
“ Dai avanti accendi, voglio sentire..”
Prende il telecomando e sbuffando rimette il canale.

“ Allora Tatiana, oggi tu sei qui per renderci partecipi di ciò che è accaduto tra te e Michael un po di anni fa...è così?
“ be si...però credo che usare la parola anni fa non sia adatto..”
“ Wow...cosa stai dicendo...?”
“ Beh con Michael a dire la verità, per quanto mi riguarda, non è mai finita...lui non ha mai messo un punto definitivo alla nostra storia...”
“ Ma è sposato da 2 anni...”
“ Si lo so, lei era la sua assistente...una matta, credetemi! Mi hanno detto che nel bel mezzo del tour prese le valige e sparì dalla circolazione senza dire niente a nessuno...inoltre tutti i collaboratori dicevano che è una tipa strana.”
“ Ma le ultime immagini mostrano loro due mano nella mano all'areo porto di Vienna...”
“ La loro storia non è vera...”
“ Molti come te la pensano così, ma c'è qualcosa in più che sai che ti porta ad affermare ciò?”
“ Si...ho sentito Michael un po di giorni fa e se devo essere sincera non era felice...”
“ Cosa ti ha detto?”
“ Ma, lui non poteva parlare molto aveva da fare così ci siamo visti due giorni dopo a Vienna..”
“ Vuoi dire che sei stata a Vienna con lui e la moglie non c'era?”
“ Esatto, abbiamo fatto tutto in gran segreto per evitare scoop o cose simili, comunque si sono stata con lui..”
“ Anna dov'era?”
“ Non lo so...mi disse che non aveva la più pallida idea dove era finita e che non gli interessava..”
“ In poche parole avevano litigato?”
“ Si...abbiamo passato belle ore insieme, con lui sto davvero benissimo è una persona meravigliosa.”
“ Non so perchè ma sento che c'è dell'altro..”
“ beh queste sono cose private...non vorrei parlarne...”

Spegne improvvisamente la tv mentre rimango imbambolata davanti al televisore.




ANCORA GUAI IN VISTA ? SPERO DI NO. UN BACIO E GRAZIE PER TUTTI I VOSTRI COMMENTI.


Michela
Foxy1975
00mercoledì 19 ottobre 2011 16:21
AAAAAARRRRRGHHH!!! E che palle Tatiana!!! Sempre in mezzooooooooo!!...Proprio ora che erano un po' tranquilli...che bella la scena quando lei glielo dice..e che bello quando fanno l'amore all'alba...quasi quasi mi ci hai fatto credere che michael si salva..brava Michela..poooostaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
grazie
Foxy
(StreetWalker )
00mercoledì 19 ottobre 2011 16:53
Ha ragione Foxy che palle Tatina. Bellisisma quando gli dice del bambino.Aspetterò il prossimo
BEAT IT 81
00mercoledì 19 ottobre 2011 21:30
Rinchiudete Tatiana, e' pazza!!!!!!!! Spero davvero nn ci siano altri guai in vista, nn ora che Anna ha rivelato il sup segreto e che loro 2 viaggiano felice sulle nuvole rosa dell'amore, scusa Michela, ma ho l'occhio a cuore nonostante quella visionaria di Tatiana e quindi sono in fase romantica acuta ;-)))))..... Bellissime le parole di Michael dopo che Anna ha confessato, lui vuole renderla felice e ci sta mettendo tutto se' stesso......speriamo bene...... Aspetto il seguito!!!!! Baci Sara
Michela Jackson 95
00venerdì 21 ottobre 2011 17:31
Capitolo 24







Abbasso lo sguardo per finire la mia colazione in silenzio, se devo essere sincera non mi andava neanche di sapere se veramente Tatiana era stata qui con lui, ma ammetto che il solo pensiero che ora potevo trovarmi nella stessa stanza dove c'era stata un altra donna mi da il voltastomaco.
Lui non dice niente, avrà sicuramente paura di una mia possibile reazione...

“ Vuoi un po del cornetto Mike? Sono piena e non vorrei mangiare tanto...” dico serena, davvero, non mi va di stare a litigare...non mi interessa se si sono visti, adesso devo pensare solo a stare bene fisicamente per il bambino, il resto è superfluo.
Mi guarda un po interrogativo, gli sorrido per fargli capire che va tutto bene.
“ No grazie..” riesce a dire solo questo mentre lo vedo andare a chiudersi in bagno.
Mi alzo dal letto per andarmi a preparare, vedo la luce forte delle prime ore del mattino illuminarmi tutta...sono contenta, si, sono contenta! Tutti penserebbero che sono matta ma è così ...sono contenta! Si sono visti? E allora? Io ho ancora aria nei polmoni, ho una vita dentro di me e il sole ancora sorge la mattina...quindi non vedo il motivo per cui stare male...perchè mio marito è un ragazzino ? E pazienza, io mi sono stufata di doverlo crescere, doveva farlo sua madre non è compito mio fargli da badante.
Entro in bagno mentre lo vedo che si sta facendo la barba, mi fermo vicino a lui per guardarlo dallo specchio, mi viene da ridere...
“ Aahahah amore ma perchè non mi hai mai detto che sono così nana vicino a te?”
Non sembra cogliere l'umorismo, abbozza un sorriso spento. Che fa ora ? È lui quello incazzato?
Mi fermo ancora divertita a guardare le sue spalle grandi larghe e il suo torace magro e tonico...lo abbraccio di lato mentre colto di sorpresa rimane con il rasoio sul viso immobile.
Non so perchè mi sto comportando così ma mi sento di farlo...semplicemente non mi va di litigare, di starci a gridare dietro le solite cose trite e ritrite.
Vedo la vasca piena di acqua e sapone...mi stacco da lui e inizio a spogliarmi con il suo sguardo furtivo che guarda il mio corpo attraverso lo specchio.
Mi immergo nell'acqua bollente, rigenerante, il profumo di lavanda unito agli oli essenziali mi rilassano mentre chiudo gli occhi e appoggio la testa sul bordo della vasca.

“ Io vado...”
Riapro di scatto gli occhi, devo essermi addormentata nella vasca senza accorgermene ...Michael è davanti a me tutto vestito.
“ Dove vai?”
“ Alle prove.”
Ma come ? Prima tutto contento mi aveva detto che aveva rinunciato a tutti gli impegni e adesso va alle prove alle 10 di mattina? Mi sta provocando, per qualche motivo si è infastidito della mia reazione di apparente menefreghismo e ora si vuole vendicare.
Non gliela do vinta e faccio finta che questo suo comportamento assurdo non mi tocchi nemmeno.

“ Ah ok...ci vediamo dopo.”
Non si scompone e lo vedo uscire..
“ Amore aspetta...”
Si gira verso di me come speranzoso che gli dicessi qualcosa..
“ Non è che puoi mettermi l'accappatoio sul letto prima di uscire?...Grazie! ” sorrido e poggio la testa sulla vasca. Rimane immobile, poi stringendo i denti sussurra un “si certo..” e esce.

“ Ma vai all'inferno !” dico ad alta voce mentre sento chiudere in lontananza la porta della suite. Ecco , doveva sempre fare il ragazzino impertinente, inoltre se proprio dovevamo dirla tutta ero io quella che doveva essere arrabbiata..e invece no! Adesso faceva l'offeso sicuramente perchè pensava che io me ne fregavo di lui non avendo avuto nessuna reazione dopo aver sentito quelle cose.
Mi alzo dalla vasca grondante e vado in camera da letto per prendere l'accappatoio me lo infilo e sento bussare alla porta.
Vado ad aprire.
È Miko.
“ Buongiorno...” mi dice sorridente.
“ Buongiorno, vieni entra...se cerchi Michael è andato via poco fa.”
Lo faccio entrare mentre cerco di asciugarmi i capelli alla meglio.
“ Si si lo so...l'ho incrociato prima...a dire la verità speravo che tu mi dicessi qualcosa....” lo vedo sorridere sotto i baffi.
“ Di che parli?” chiedo divertita.
“ Andiamo Anna lo sai...puoi dirmelo...”
“ Miko ti giuro che non ti seguo ahahah”
“ Sei incinta?” dice raggiante.
“ Si...” gli sorrido a 32 denti mentre lo abbraccio forte. Sapevo che per Michael lui era come un fratello e ormai per me era lo stesso, c'è stata subito sintonia tra noi due, come quando conobbi il padre, Marlon Brando...anche se all'inizio ammetto di essermi sentita parecchio a disagio. Cercate di mettervi nei miei panni, andare un fine settimana con mio marito ospiti a casa del più grande attore di tutti i tempi, per me all'epoca che ancora non ero abituata a vedere tutte queste facce note intorno a me mi destabilizzò alquanto. Stento ancora a crederci, ma tra me e Marlon si instaurò un rapporto così bello che alcune volte mi capita di andare da sola senza Michael a casa sua per passare una settimana in sua compagnia, per me rappresenta una sorta di figura paterna un punto fermo...un uomo saggio che delle volte sapeva darmi giusti consigli da seguire, gli volevo bene.

“ Sono contento...davvero...” dice sorridente.
“ Come lo hai saputo?”
“ Me lo ha detto Mike questa mattina...perchè non sei andata alle prove con lui?”
“ Non mi andava...” dico finta.
“ Mmh...sicura che non è successo nulla?”
“ Si sicura...” cerco di non guardarlo negli occhi.
“ Dai spara...” lo aveva capito, inutile mentire.
“ Tatiana ha rilasciato un intervista questa mattina, l'abbiamo vista...e beh...diciamo che affermava di essere stata con lui qui a Vienna pochi giorni fa...io non volevo arrabbiarmi, mi sono stufata... evidentemente Michael si è infastidito del comportamento e adesso gli ha ripreso la sindrome del moccioso!”
Vedo che si allarma un attimo.
“ Ah...ok.” abbassa lo sguardo.
“ Che c'è è successo qualcosa?”
“ No, niente...” sta volta sono io a capire che sta mentendo.
“ Dai avanti!”
“ Non c'è niente Anna , volevo solo capire cosa era successo tutto qui...”
“ Si sono visti vero ?” chiedo a brucia pelo.
Abbassa di nuovo lo sguardo. Sapevo qual'era la risposta...perchè gliel'ho domandato ? Perchè?
“ Non me la sento di mentirti...si, si sono visti....” ecco...perfetto...sono di nuovo a fondo...cerco di non scompormi e continuo ad asciugarmi i capelli.
“ Anna...sono sicuro che tra loro non è succes....” non lo lascio finire
“ Non mi interessa Miko davvero....non voglio parlarne.” dio solo lo sa il rodimento che ho in corpo.
Esce dalla stanza in punta di piedi, forse si è pentito di quello che mi ha detto..sente di aver tradito Michael e si sente responsabile del mio stato attuale.
Cerco davvero di mantenere la calma...ci so provando, davvero...ma la recita della moglie fessa e credulona mi riesce poco...quel pezzo di merda si era visto con quella puttana da 4 soldi...neanche il tempo di allontanarci che già trovava la sostituta con cui dormire la notte !! E io dovevo stare in silenzio fare finta che tutto va bene, mettere al mondo suo figlio e essere cornificata a più non posso facendo finta di nulla ? Mi sa che mi ha scambiato per sua madre ! Ma io non sono idiota e propensa a piegarmi di fronte a mio marito che mi umilia nella mia dignità di moglie e di donna!
Come ho potuto solamente sperare che fosse cambiato che prima o poi fosse maturato con il mio aiuto? Nessuno cambia , Mai.
Non riesce proprio a capire le dinamiche che si instaurano in un matrimonio normale, delle volte mi viene da pensare che forse era meglio se si fosse sposato con una persona con la sua stessa fama, forse si sarebbero capiti e compresi di più...io non ho pazienza, e quando dico di aver bisogno di qualcosa la pretendo...
Ma io non sono una ragazzina e di conseguenza non mi comporterò da tale...ho deciso! Adesso vado alle prove e recito la parte della moglie felice, non gliela do vinta! Questo è poco ma sicuro...
Mi vesto, faccio venire Karen per sistemarmi il trucco e i capelli..voglio sentirmi bella dentro e fuori.
Esco dall'hotel attraverso la cucina dove fuori c'era ad aspettarmi una macchina con i vetri oscurati e 3 guardie del corpo...siamo diretti verso l'Ernst Happel Stadion di Vienna.
Cerco di guardare fuori dal finestrino per poter ammirare Vienna dall'auto...erano due gironi che ero qui e le uniche cose che avevo visto di questa città erano l'areo porto e l'entrata della cucina dell'hotel a 5 stelle dove ero rinchiusa da più di 24 ore. Scorgo l'immagine delle persone a piedi...chi corre, chi passeggia, attraversa la strada, due giovani innamorati con lo zaino di scuola sulle spalle stanno camminando mano nella mano...forse non sono andati a scuola e si sono visti di nascosto...penso a quanto sono felici di stare insieme ora...c'è una ragazza che corre tra i passanti con la 24 ore in mano, sarà in ritardo a lavoro...
Mi perdo tra i loro volti cercando di immedesimarmi nei loro pensieri per evadere almeno per qualche minuto dalla realtà.
La sicurezza fuori dallo stadio ci lascia passare, mi fanno scendere dalla macchina mentre in lontananza riesco a percepire il rumore delle macchine fotografiche dei paparazzi che stanno protestando per potere entrare e scattare qualche foto...non mi curo di loro e scortata a passo deciso con occhiali scuri e vestito corto nero entro dietro le quinte.
Soliti sguardi quasi sbalorditi nel vedermi passare....come se fossero intimoriti dalla mia presenza, ancora una volta quel fastidioso e finto rispetto reverenziale difronte alla moglie del “capo”. Non mi sarei stupita se qualcuno avesse azzardato un inchino...eppure avevo passato tantissimo tempo con tutto il cast del tour, avevo parlato con tutti cercando di instaurare una rapporto di amicizia, speravo di esserci riuscita.. ma ecco che erano solo due settimane che mancavo dalla tournè e tutti di nuovo si dimostravano distaccati e poco sciolti nel parlarmi.
Mi prendo un caffè con DiLeo che ho incrociato dietro le quinte insieme al direttore musicale Greg Phillinganes.
Andiamo tutti sotto il palco dove vedo i tecnici sistemare le ultime cose, mi salutano ammiccando sorrisi e commentando il mio fondo schiena appena mi allontano per andare a posizionarmi sotto il palco.
Ecco che spunta Michael da dietro le quinte, sudato, con un asciugamano sulla spalla, non si accorge di me e va a parlare con i coristi.
Mi siedo proprio difronte al palco per godermi la visuale...lo guardo, assorto nel suo lavoro mentre sorride e spiega qualcosa ai suoi collaboratori che gli sono tutti intorno e pendono dalle sue labbra. Vedo che arriva Bill e gli sussurra qualcosa all'orecchio...lo vedo girarsi intorno per tutto il palco finchè non incrocia il mio sguardo...gli avevano comunicato che ero arrivata.
Mi saluta sorridendo con la mano, faccio lo stesso...( ma quanto siamo bugiardi e finti?) penso tra me e me mentre tutti quanti ballerini e coristi mi salutano contenti di vedermi.
Mi fa segno di salire sul palco, afferro la mia borsa e con fare deciso salgo le scale finchè non mi ritrovo tutti intorno per salutarmi, che dolci che sono...gli voglio davvero bene...scorgo Michael in lontananza che abbozza un sorriso dei suoi, sempre per far vedere che andava tutto bene...gli reggo il gioco e vado sinuosa verso di lui togliendomi gli occhiali.
“ Ti ho fatto una sorpresa...” dico sensuale.
“ Si ho visto, non me lo aspettavo...” non riesco a decifrare il suo tono.
“ Come ti senti?” chiede guardando la pancia.
“ Tutto bene, per ora non ha dato problemi.” sorrido, lo ammazzerei. Con quella faccia di bronzo da bimbo impertinente finto e distaccato.
“ Dovrei parlarti, se non ti dispiace..” è serio.
“ Mmh ok...” sorrido, so benissimo che lo sto irritando ancora di più.
Andiamo dietro le quante sorridenti, più finti che mai, mi apre la porta della stanza dei costumi mi fa entrare e se la chiude dietro.
Scende il gelo...mi giro verso di lui che mi fulmina non lo sguardo mentre sono pronta a saltargli addosso come una iena.
Decido di iniziare io.
“ Allora? Iniziamo a scannarci come belve?” sembro apparentemente tranquilla il che lo irrita in maniera esponenziale...vedo il suo sguardo fisso su di me, se potesse mi tirerebbe uno schiaffo da farmi girare la testa.
“ Credi di essere simpatica?” duro, gelido.
“ Chi ? Io? So benissimo cosa è successo...so tutto...e se ho deciso di non aggredirti come un animale devi solo ringraziare dio che mi ha dato la forza di mantenere la calma, ma evidentemente a te non sta bene neanche questo comportamento e ti avviso...sto cominciando a stufarmi.”
“ Ah ! Dimenticavo..tu sei Miss “ lasciamo perdere, non mi interessa, è tutto ok”...di un po stai con me perchè davvero sei interessata o solo perchè ti piace questa vita da ricca signora che ti permetto di fare?”
Sono basita, come poteva solo lontanamente pensare che lo stessi prendendo in giro...che il mio amore per lui in realtà fosse solo finto in quanto puntavo ai suoi soldi...
“ Non hai capito davvero niente di me Michael ! Che cosa dovevo fare aggredirti e dimostrarti che sono incazzata nera perchè so che ti sei visto con Tatiana subito dopo essere scappato da Neverland?”
“ No, ma sembra che la cosa non ti abbia nemmeno toccata...evidentemente più di tanto non ti interessa”
“ Che fai ti vedi con altre donne per attirare la mia attenzione? Di un po,hai 34 o 15 anni ? No perchè ti comporti come un ragazzino, quale sei!”
Afferra il bicchiere che teneva saldamente in mano e lo lancia per terra frantumandolo in mille pezzi, mi porto le mani alla bocca impaurita per questo gesto di rabbia.
“ SMETTILA DI DARMI DEL RAGAZZINO !!!!” urla inferocito.
“ Allora non comportarti da tale! tira fuori le palle e affronta le situazioni di petto !!”
“ Ci sto provando ! Perchè non riesci a capire che per me è difficile !! Non posso essere sempre attento a tutto e a tutti”
“ Non me ne frega niente! vuoi che metto al modo questo figlio? Bene, allora prima pretendo che smetti di prendere quella merda secondo voglio essere sicura che tu ci sarai, sempre e comunque!”
“ Mi stai minacciando ? Mi stai togliendo mi figlio ?!!!! Credi che sono un incosciente ? Credi che non gli vorrò abbastanza bene?”
“ No ! Voglio solo essere sicura che vivrà in un clima familiare disteso e felice, voglio essere sicura che la nostra unione è così forte tanto da essere indistruttibile se poi in futuro ci saranno altri problemi!!”
“ Vuoi abortire non è vero ??!!! E' per questo che non mi hai detto subito che eri incita!!” sta urlando come un pazzo.
“ Si !!! SI!!!! è vero volevo abortire perchè non posso mettere al mondo un bambino sapendo che suo padre è un immaturo che prende apre la porta e è capace di sparire per un mese di fila!”
“ Stai insinuando che non sarò in grado di badare a mio figlio ???!!! Sono un uomo ! cosa ho che non va? O forse sei tu quella sporca dentro !?”
“ Io sporca dentro? Dimmi un po..chi c'era ad aspettarti in lacrime a casa quando sei sparito per un mese? Chi c'era quando sei svenuto nella stanza d'hotel perchè ti eri imbottito di antidolorifici? Chi era quella che delle notti si sentiva rifiutata perchè tu eri troppo impegnato dal tuo lavoro o da chi sa quale pensiero? Chi ti teneva la mano quando cercavo di farti addormentare dopo che eri buttato su un letto in stato confusionale?!!”
“ Non ti ho chiesto io di farlo !! Sei come tutte le altre..” la sua critica arriva come un pugno allo stomaco.
“ Non sono come tutte le altre, ho subito in silenzio per tanto tempo e forse avrei trovato il coraggio di andare vanti così
per ancora un po di anni ma ora che entra a far parte della nostra vita un figlio...mio figlio....ho bisogno di alcune certezze che in un modo o nell'altro devi riuscirmi a dare.”
“ Mi stai ricattando ! È pazzesco ! Non ci credo...” alza le braccia in aria incredulo.
“ Non ti sto ricattando, un figlio non è un giocattolo! E visto la situazione in cui dovrà vivere voglio assicurarmi il meglio per lui!”
“ Pensi che non sia in grado di badare a un bambino? Sangue del mio sangue? Ho sempre desiderato averne! Come puoi lontanamente pensare che non riuscirò ad essere un bravo padre!”
“ Michael tu non sei un persona presente ! Va bene quando si è sposati e si è solo in due ma un figlio richiede la presenza di entrambe le figure di genitori....inoltre tutta la merda che ti gira in torno non mi piace, non farò crescere mio figlio in questo ambiente malato !”
“ Mi dispiace, ma prima di uccidere mio figlio dovrai passare sul mio corpo Anna ! Non ti permetto di abortire NON TE LO PERMETTO!” è categorico, leggo odio nei miei confronti, questa situazione mi sta logorando dentro.
“ Allora fa in modo che io non sia costretta a farlo!” replico dura.
“ Avrei dovuto immaginarlo che mi avresti creato problemi...”
“ Allora chiama Tatiana, scopatela e mettila incinta...lei sicuro non si farà problemi a tenere il bambino dato che come dice ti ama tanto !”
“ Smettila di dire stronzate ! Sai benissimo che non è successo niente con lei.”
“ Delle tue scappatelle non me ne frega niente!”
“ Continua a pensarla come meglio credi...ormai viaggi si pianeti completamente differenti dai miei, non ti riconosco più!”
“ Non sono cambiata Michael sei tu che stai diventato insofferente, e io questa cosa non la tollero...non adesso”
“ Hai mai lontanamente pensato a quante cose o persone devo rendere conto io? Sono assorbito anima e corpo dal mio lavoro e te lo dissi anche tempo fa prima di che ci sposassimo! Eri contenta , eri al settimo cielo nonostante tutto! Adesso mi vomiti addosso che tutto questo non ti piace più! Cosa vuoi che ti dica? Vattene ! Per me puoi andartene...fai le valige e vai a vivere da un altra parte! Ma mio figlio non lo tocchi !!”
“ Non ti interessa minimamente di me ! Non te ne frega niente! Sono come un utero in affitto per te !!”
“ Se non mi darai mio figlio sarò costretto a prendere altre decisioni...”
Mi sento sprofondare diritta all'inferno nel caos più totale, il vuoto dentro per ciò che mi aveva appena confessato...come può arrivare un animo buono come lui a dire una simile cattiveria? Come può ferirmi in questo modo!
“ Ora ho da fare , ci vediamo più tardi...”
Esce dalla stanza mentre le lacrime scendono copiose sul mio viso, mi abbandono sulle mie ginocchia piangendo a dirotto...di nuovo ero sprofondata nel buio più nero..questa volta non era solo a colpa di ciò che mi girava in torno ma capii che il mio malessere è dovuto principalmente a lui...al suo comportamento...mi aveva ricattato...se non gli avessi dato dei figli sarebbe stata un'altra a farlo.





Grazie mille per il vostri commenti. Tutto per voi, spero vi piaccia...
Buona lettura e un bacione grande.


Michela.
(StreetWalker )
00venerdì 21 ottobre 2011 18:19
Brutta situazione. Aspetterò il prossimo per sapere come si risolverà
Foxy1975
00venerdì 21 ottobre 2011 20:13
Totally true. Se vuoi rovinarti l'esistenza, sposati con Michael Jackson.
E' così...se non mi dai un figlio, cerco un altro distributore...che ragazzino viziato..Michela hai reso il quadro..ma ti supplico, fa che si ritrovino, perché sarebbe veramente un peccato altrimenti...mi piace Miko!
Foxy
Michela Jackson 95
00venerdì 21 ottobre 2011 20:25
E' già Foxy..."se vuoi rovinarti l'esistenza, sposati con Michael Jackson" ...peccato che lo amiamo così tanto che lo avremmo sposato tutte a occhi chiusi xD
BEAT IT 81
00sabato 22 ottobre 2011 18:10
Oh porca paletta!!!! Michael e' sempre il solito viziato, giuro che se fossi stata Anna gli avrei tirato un sonoro cazzotto sul naso, ma chi si crede di essere ?!? E lei ha ragione ad avergli messo dei paletti, un figlio ha bisogno di tutti e 2 i genitori, di stabilita' di Amore e felicita', questo Michael può farlo? Onestamente nn lo so....... Micky complimenti x il capitolo, davvero intensissimo, spero davvero che la tempesta passi senza troppi danni e che loro 2 si ritrovino e speriamo che Michael metta un po' di sale in zucca!!!!! Aspetto il seguito....... Baci Sara
Michela Jackson 95
00domenica 23 ottobre 2011 13:09
Capitolo 25







Riapro a fatica gli occhi...sento le palpebre pesanti e un tepore addosso che non ricordavo, un dolore lancinante mi martella la testa mentre riesco a mettere a fuoco un soffitto che non ricordavo di aver mai visto.
Cerco di “mugugnolare” qualcosa ma mi sento stanca, riesco a vedere un televisore a pochi metri di distanza da me attaccato alla parete mentre la luce accecante del lampadario mi fa quasi male agli occhi.
Ecco che sento il tocco di una mano sulla mia, lo riconosco...
Mi giro di scatto e apro gli occhi, è Michael.
“ Anna...come ti senti?”
Cerco di svegliarmi meglio.
“ Ma..che..è successo..?”
“ Sei svenuta, tranquilla è tutto ok...è stato un abbassamento di pressione.” mi dice calmo.
“ M-ma dove siamo?”
“ In ospedale piccola...se senti il bisogno di riposare non ti affaticare...”
“ Ho sete Mike...”
Lo sento alzarsi mentre piano piano mi aiuta a mettermi seduta sul letto e tenendomi la testa mi aiuta a bere. Lo guardo, sembra trasandato...capelli spettinati con il cappello sopra, neanche un filo di trucco, camicia nera sgualcita e un piumino blu che lo riscaldava.
Mi accarezza la testa mentre mi asciugo la bocca..
“ Va un po meglio?”
“ Un pochino...”
Mi bacia sulla fronte.
Avverto il suo disagio, credo che si senta responsabile di ciò che è successo in quanto l'ultima cosa che ricordo è quella di essermi accasciata per terra piangendo... poi il buio più totale, ricordo solo voci e il rumore di una sirena in lontananza, improvvisamente mi sale il cuore in gola.
“ Il bambino !!”
“ Tranquilla sta bene, ho fatto fare tutti gli accertamenti...non è successo nulla. Devi solamente riposarti, non puoi continuare a fare questa vita di continui spostamenti...entro domani torniamo a Neverland.”
“ Torniamo?”
“ Vengo anche io...non mi vuoi?” vedo il suo viso dispiaciuto.
“ Certo che ti voglio stupido!” lo abbraccio mentre mi scendono le lacrime, per tutto quello che era successo e per tutto quello che doveva ancora accadere, non sarebbero stati mesi facili, me lo sentivo...le sue parole purtroppo avevano scalfito dentro di me e la erano rimaste, questa volta non sarebbe bastato un abbraccio per far tornare tutto normale, la situazione non era di nuovo delle migliori ma io non riuscivo a stare senza di lui...mi mancava il respiro al solo pensiero.
“ Scusami...scusami....” mi stringe forte a se.
“ Non è successo nulla Mike, può capitare....”
“ No non deve capitare, mi sono sentito morire appena è arrivato Bill a dirmi che eri stesa per terra...hanno detto che non respiravi e non volevano farmi entrare, credo di essermi rotto il dito del piede...” mi mostra la fasciatura.
“ Ma che diavolo hai fatto?” sono sconvolta.
“ Ho iniziato a prendere a calci la porta mentre ti portavano via con l'ambulanza...non volevano dirmi niente...gridavo che dovevo sapere...e ho temuto il peggio...pensavo che avevi perso il bambino...o peggio...che...che...avevo perso te...” sento la sua agitazione solo a rivivere quel momento.
“ Ma tu sei matto...ti fa male?”
“ Non mi interessa...l'importante è che state bene voi due...sai...ho visto le ecografie...” sorride quasi con le lacrime agli occhi.
“ Com'è?”
“ Non lo so...ma quando me lo hanno fatto vedere quel piccolo cosino mi sono sentito svenire...”
“ Lo voglio vedere anche io.”
“ Dopo ti porto le foto...le voglio far incorniciare...ha un mese ” leggo la felicità nei suoi occhi...come posso trovare il coraggio di portarglielo via?
“ Oddio che bello! ” mi porto le mani alla bocca mentre ancora una volta mi perdo tra le sue calde braccia.
Sento un rumore provenire dalla finestra...
“ Non mi dire che la stampa sa già tutto....” dico frustrata.
“ Miko ha detto che la notizia del tuo ricovero è in prima pagina su tutti i tg del pomeriggio...qui fuori è pieno di paparazzi e fan..naturalmente si chiedono il motivo di questa corsa in ospedale, ho detto di lasciare un comunicato stampa dove dicevo che c'era stato solamente un leggero malore...”
“ Che facciamo Mike?”
“ Non lo so piccola...credo che sia meglio aspettare un po prima di dare la notizia, che prima o poi si verrà a sapere...in qualunque dei due casi la pressione non si affievolirà, quando vedranno la pancia saremo perseguitati notte e giorno...credimi che mi piange il cuore a rinchiuderti dentro casa ancora un volta ma ho assunto nuovi dipendenti alla sicurezza potrai muoverti tranquillamente se vorrai andare a fare compre o qualsiasi altra cosa...”
“ E Tu?”
“ Io sarò con te...notte e giorno, cercherò di non assentarmi nonostante sono nel bel mezzo del tour, adesso vedremo cosa fare con la troup, mi darò da fare per farti spostare il meno possibile...la prima parte finisce il primo ottobre a Bucarest.. con la casa discografica abbiamo aggiunto una terza parte...credimi che sistemerò tutto e non sarai sola...”
“ Praticamente il bimbo nasce che sei in tour...”
“ No...dovrebbe nascere intorno ai primi di maggio, sarò a casa per la pausa tra la prima e la seconda parte...Anna non ti lascio sola per nulla al mondo !.”
Mi ha quasi convito per l'ennesima volta, che cosa potevo fare se non arrendermi ancora...io cerco solo una po di felicità e tranquillità, non voglio altro.
“ Ok...per me va bene.” dico decisa, non posso perdermi in chiacchiere.
Sorride mentre mi stringe la mano e mi guarda intensamente negli occhi...riesco a vederla...quella scintilla che mi aveva fatto perdere la testa, quella sicurezza di uomo vissuto che ti dava conforto e tranquillità, sento la sua mano stringere la mia mentre mi trasmetteva quella carica di adrenalina quella calamita che riusciva ad esercitare con chiunque avesse a tiro... come potevo io dirgli di no quando avevo il privilegio si stargli accanto come sua moglie, come sua unica donna.
Mi sento un leone ! Se non fosse per la stanchezza fisica mi metterei a saltare sul letto...inizio a credere che le prole di Lady D erano vere “ questo bambino non era una tragedia...ma una benedizione”.
“ Ah amore...ha chiamato tua madre...” mi dice ridendo mentre si siede a fianco a me.”
“ oh mio dio...non mi dire che avete parlato...”
“ Aahahh si....adesso capisco da chi hai ripreso ahahah “
“ Ma quanto sei scemo !”
“ Ho detto anche a mia madre che sta per diventare nonna...Janet è al settimo cielo ha già detto che deciderà lei il nome...”
“ Ma no sono io la mamma decido io..”
“ Se è per questo io sono il padre quindi la decisione spetterebbe a me...”
“ Immagino che nella tua decisione scaricherai tutta la tua megalomania !ahahah”
“ Simpaticona...comunque si, se è maschio una cosa molto regale....tipo...Prince Michael Joe Jackson!” dice agitando una mano a mo di inchino.
“ Che cosa ??! Amore non è mica un futuro successore al trono, vogliamo già farlo vergognare per il nome?”
“ A me piace...se è una femmina...Susie Anna Katherine Jackson !”
“ Perchè il nome di tua madre?”
“ Perchè quello della tua è brutto...”
“ Ingrato...” sento la sua risata fragorosa riempirmi di gioia mentre va verso la finestra. Decido di non riaprire l'argomento di questa mattina...ma la cosa aleggiava nell'aria.
“ Amore hai dei fan anche tu lo sai?”
“ Non ci credo...” dico svegliandomi dai pensieri.
“ E' si...c'è una cartellone per te con le tutte le tue foto c'è scritto “ Anna ti amiamo!”
“ Ma davvero?” dico incredula.
“ Si...è proprio li giù lo reggono una ragazzo e una ragazza...ti va di affacciarti insieme a me ?” si gira verso di me radioso. Senza neanche pensarci mi levo di scatto e coperte e vado vicino alla finestra con lui.
La apre mentre si sente un boato di urla che appena si spalanca la finestra quasi fanno tremare i vetri...Michael mette una mano fuori e si copre il viso con l'altra mentre fuori è il panico...incerta e impreparata alzo impaurita la mano e inizio a salutare anche io non facendomi vedere in volto...a quel punto è il caos più totale...Michael mi sorride mentre piano piano ci affacciamo per riuscire a vedere tutte le persone che c'erano sotto l'ospedale.
I flash iniziano a scattare all'impazzata mentre ridendo continuiamo a salutare quella fiumana di gente che si era accalcata li in poche ore. Sono percorsa da brividi di adrenalina solamente sentendo le voci e le urla dei fan mentre in coro urlano il mio nome. Mi metto le mani davanti al viso, sono imbarazzatissima...Michael mi vede e inaspettatamente mi abbraccia facendomi nascondere nel suo petto...inutile dire che quella scena ha scatenato urla disumane e applausi scroscianti. Salutiamo un ultima volta e chiudiamo la finestra mentre rimango ancora attaccata al suo braccio.
“ Sono stupendi, non è vero ? Hai sentito quanto amore riescono a trasmettere! Fantastico!” gli si illuminano gli occhi.
Lo abbraccio forte.
“ Ho fatto portare un po di film...così passiamo la serata insieme..”
“ Voglio tornare in albergo Mike..” brontolo.
“ Se potessi ti ci porterei subito, ma i medici hanno detto che devi passare una notte in osservazione...”
“ Uffa...” ritorno nel letto.
“ Aspetta che mi metto il pigiama..” lo vedo andare in bagno.
Dopo pochi minuti eccolo pronto per la notte...noto un particolare sbucare sopra i pantaloni del pigiama.
“ Mike ! Non mi dire che ti sei messo le mutande con paperino !”
“ Si !” se la ride mentre prende il telecomando.
“ Ma hanno gli anni di cristo quelle cose, ti ho conosciuto che le portavi..”
“ Lo so ma a me piacciono...sono anche bucate sopra una chiappa ! Ahahaahah”
“ Ma puoi dormire qui? Non possiamo mica fare come ci pare...”
“ Ancora che ti fai questi problemi ? Posso anche comprarmi l'ospedale se voglio, certo che posso dormire qui!...non entrerà nessuno ci sono due guardie fuori la porta e altre due fuori il corridoio per tutta la notte, ho dato l'ordine di non entrare per nessun motivo...posso anche fare un falò con i materassi se ti fa felice.”
Ecco che doveva sempre sottolineare la sua megalomania.
“ Ah già...ogni tanto dimentico che sei Mr. Michael Jackson...”
“ E tu sei la signora Jackson, ogni tuo desiderio è un ordine, ricordalo piccola...” si stende vicino a me mettendosi sotto le coperte.
Guardiamo per la trecentocinquantesima volta “Mamma ho perso l'aereo” era uscito due anni fa e conoscevo Macaulay Culkin, il bimbo protagonista, da un anno...passava molto tempo con me e Michael...molto spesso lo portavo a giocare o ci facevamo lunghissime passeggiate chiacchierando di tutto quando Michael era alle prove o fuori per lavoro.
Ora stava per uscire il seguito del film ed era occupato con le riprese, ha appena 11 anni e mezzo ma quando parlavi con lui sembrava di avere a che fare con un ragazzo già maturo per la sua tenera età. Adorava Michael, per lui era un padre, un fratello, un amico...tutto, delle volte passavamo intere giornate tutte e tre sdraiati sul letto a guardare film...dormiva con noi.
Ammetto che le prime volte mi sono sentita un po a disagio quando me lo sono ritrovata sotto le coperte pronto per dormire in mezzo a noi, dato che non era nostro figlio ma piano piano non ci feci neanche più caso. Neverland era sempre costantemente piena di bambini che potevano fare ciò che volevano quando erano li, anche infilarsi nel letto e dormire insieme a noi, delle volte Michael dormiva per terra o eravamo circondati da 5 6 bambini accoccolati vicino a noi... rimanevo stupida ogni volta che li vedevo rimanere aggrappati per tutto il giorno a Mike, delle volte non aveva neanche il tempo di andare al bagno da solo...non lo mollavano un attimo e per me era così piacevole vederlo felice stare a contatto con quelle piccole creature che lo rimettevano in vita.
Molti pensano che Michael sia infantile o un bambino non cresciuto, in realtà non è così...è un uomo...un uomo che ha un dono...non si è dimenticato che a volte bisogna ritornare ad essere bambini per prendere la vita meno seriamente e imparare a godere delle piccole cose di essa.
La stampa diceva che vivevamo in maniera stramba, che eravamo strani perchè chiamavamo “amici” ragazzini di appena 10 11 anni o perchè la mattina c'era Bubbles (una scimmia) che faceva colazione insieme a noi...io stessa venni guardata male quando andavo in giro con Mac come se fosse un mio amico di vecchia data...la realtà è che se uno riesce a guardare il mondo con gli occhi di un bambino forse si accorgerebbe che non c'è nulla di male a fare tutto ciò, dovremmo imparare molto da loro...e questo me lo ha insegnato Michael.

Ecco i titoli di coda, lo vedo alzarsi per andare a togliere la cassetta. Rimane a guardarmi con quell'aria furbetta che conoscevo fin troppo bene...aveva sicuramente in mente qualcosa...
“ Ti ricordi quella sera che siamo scappati dall'hotel a Mosca e siamo stati tutta la notte in giro senza sapere dove andare?” chiede.
“ Come posso lontanamente dimenticarlo? Stavo per avere le coliche renali dalle risate ! Ahahahaha Te che ti sei preso la diarrea e non riuscivamo a trovare un bagno ahahahahahahah!” ricordo divertita una delle notti più folli della mia vita che avevo passato insieme a lui.
Si piega in due dalle risate ricordando quel piccolo inconveniente che ormai sapevano tutti i nostri amici più stretti e ce lo facevano raccontare ogni volta che eravamo a cena tutti insieme.
Viene verso di me, mi bacia, mentre sorride stupendo in volto...
“ Scappiamo?” lo dice sottovoce con la luce accesa negli occhi , la stessa che hanno i bambini quando devono fare una marachella.
Sapevo che era serio, ero abituata a questo genere di proposte...guardo l'ora, è mezzanotte e mezza...lo guardo negli occhi...
“ Dobbiamo inventarci qualcosa per uscire, un piano...” sorride a 32 denti, aveva capito che per me era un si.
“ C'è un altra porta che si collega nel bagno, l'ho vista prima...mi era venuta voglia di scappare ma era ancora giorno...subito dopo c'è la stanza comunicante e poi il corridoio principale...”
Lo sposto da sopra di me per andarmi a preparare.
“ Questa volta voglio vestirmi da Eva Kant ! E tu da Diabolik...facciamo finta di essere in missione speciale.”
Lo vedo illuminarsi in volto mentre si tuffa su di me e mi travolge di baci.
“ Mmmh si ! Ecco perchè ti ho sposato ! Sei matta come me!” lo spingo via.
“ Vatti a preparare, ti voglio sexy come Diabolik !”
Il tempo di camuffarsi alla meglio, tutti e due vestiti di nero...si è messo un paio di baffi occhiali e un capello di feltro con tutti i capelli legati dentro..io avevo fatto una cipolla e avevo indossato uno di quei terribili zuccotti da neve naturalmente in tinta con i pantaloni e la maglietta a collo altro rigorosamente nera...non era una gran travestimento ma rendeva l'idea..più che altro serviva se qualcuno ci avesse disgraziatamente riconosciuto.
Riusciamo ad uscire dalla stanza senza dare nell'occhio...il corridoio è semi buio camminiamo mano nella mano mentre attraversiamo le stanze dove sentiamo la gente russare nel sonno, tratteniamo le risate mentre ci avviamo verso l'ascensore. Eccitati come due bimbi e con il cuore in gola ci stringiamo la mano, ecco che si aprono le porte...tiriamo un sospiro di sollievo nel vedere che non c'è nessuno..
Attimi di passione improvvisa in ascensore mentre scendiamo fino al piano 0 dove ci sarebbero dovuti stare i sotterranei.
Ecco infatti che appena si aprono le porte ci ritroviamo davanti alle autoambulanze parcheggiate, sentiamo la voce di qualcuno...più in fretta possibile cerchiamo l'uscita ed ecco che dopo una salita siamo fuori...liberi...all'aria aperta.
Sorrido mentre respiro a pieni polmoni questi attimi di libertà insieme all'uomo che amo.
Mi mette una mano intorno al collo mentre abbracciati iniziamo a camminare per chi sa quale strada di Vienna.
“ Ci conviene comprare una cartina...” dice sereno, in giro non c'è quasi nessuno e con questo buio sarebbe impossibile riconoscerci.
“ Vienna non è grande...hai portato in po di soldi?”
“ Certo...la lingua ci pensi tu no?”
“ Yesss...” sapevo parecchi lingue e il tedesco era una di quelle.
Cerchiamo di capire dove possa collocarsi la metropolitana più vicina, vedo Michael eccitarsi al solo pensiero di prendere la metro...stavamo rischiando grosso, se ci avessero riconosciuto eravamo veramente nei guai, senza guardie del corpo sarebbe stato pericoloso.
Ecco che imbocchiamo le scale per l'underground di Vienna, noto l'espressione perplessa di alcuni pochi passanti nel vederci vestiti tutti e due di nero, mi reco più calma possibile al centro informazioni rivolgendomi da un addormentato controllore. Gli chiedo gentilmente la cartina della città e della linea metropolitana mentre guardo Michael aggirarsi come un turista in un museo d'arte per i tunnel della metro.
“ Sei sexy quando parli in tedesco, dovresti farlo quando facciamo l'amore.”
siamo accoccolati vicini seduti dentro il vagone semi vuoto.
Scendiamo nella via che viene descritta come il centro storico di Vienna dove ci sono numerosi negozi e caffè dove poter passare una serata.
Passeggiamo come due normali innamorati fermandoci a guardare le vetrine dei negozi chiusi mentre Michael mi racconta la storia di molti monumenti presenti a Vienna, rimango affascinata dalle sue spiegazioni così minuziose, dettagliate e appassionate di luoghi a me sconosciuti.
“ Sai di che ho voglia amore...?”
“ Dimmi piccola...”
“ Un pezzo di Sachertorte !”
“ Iniziamo già con le voglie a quanto vedo...” sorride mentre ci fermiamo sul marciapiede per guardarci negli occhi...
“ Ti amo Anna ! Ti amo !” mi stringo forte a lui per sentirlo ancora più mio. Le paure sembrano momentaneamente aver abbandonato la mia mente, pagherei per poter vivere così con lui sempre...come due persone normali.
Mi tremano le gambe al solo pensiero che ora non eravamo più solo in due ma in tre...se solo non fosse stato tutto così complicato se solo Michael non avesse quella doppia personalità egocentrica e megalomane ora sarei stata la donna più felice della terra...cerco di scacciare via le parole che mi aveva detto poche ore fa , non voglio rovinarmi la serata.
Cercando di dare meno nell'occhio possibile entriamo in uno dei pochi caffè aperti quella sera, il piccolo e accogliente locale e semi vuoto con le luci soffuse e l'atmosfera calda tipica delle caffetterie notturne...
Ci sistemiamo all'angoletto del locale dove seduti vicini sulle poltroncine attaccate al muro ci scambiamo tenere effusioni.
Arriva un bel pezzo di Sacher al cioccolato insieme ad un bollente cappuccino.

“ Apri la bocca...” facendo sfiorare le sue dita con le mie labbra mi mette un pezzo di torta in bocca che mi si scioglie letteralmente sulla lingua.
Faccio lo stesso con lui mentre eccitata sempre di più dalla situazione alquanto bollente faccio scivolare un dito dentro la sua bocca...inizia a succiarlo facendo passare la sua lingua intorno ad esso...la sua mano mi afferra per un fianco facendomi avvicinare sempre di più vicino a lui, sento il suo respiro sul volto mentre leggo l'eccitazione nei suoi occhi.
Ci baciamo mentre le nostre lingue si cercano vogliose , mischiando il nostro sapore a quello della cioccolata...voglio fare l'amore con lui...voglio sentirlo mio...
si stacca a difficoltà da me mentre sente che la situazione sta degenerando, di certo non potevamo fare l'amore in una caffetteria.
“ T-torniamo in...hotel...” dico a fatica mentre le sua lingua percorre il mio collo.
Si alza di scatto mentre mi aiuta ad alzarmi, lascia il conto con la mancia sul tavolo e senza una spiegazione mi trascina fuori dal locale.
“ Dove vuoi andare?”
Non dice niente, vedo ancora l'eccitazione albergare nei suoi occhi...dopo quasi un quarto d'ora ecco che sembra trovare quello che cercava...si ferma davanti a una specie di motel a una stella che dava su un parco abbandonato.
Entriamo, prenotiamo una stanza per tutta la notte.
Una volta entrati nel claustrofobico ascensore iniziamo a spogliarci non smettendo di baciarci mentre a fatica riusciamo a trovare la stanza...gira la chiave e non staccandosi dalle mie labbra se la chiude dietro con un piede...sono già in reggiseno mentre gli levo i pantaloni e la camicia.
Mi fa girare, inizia a toccare i miei seni mentre spinge la sua virilità contro il mio fondo schiena...mi giro e mi aggrappo al suo collo mentre mi prende in braccio e mia fa stendere sul letto...mi leva i pantaloni lanciandoli non so dove nella stanza .
Si stende sopra di me, tocca il mio sesso con le dita facendomi gemere di piacere
stringo forte il suo tra le mani mentre ansima...mi lecca il seno girando con la sua lingua sul mio capezzolo...sono percorsa da continui spasmi e brividi di piacere sotto i suoi tocchi...lo vedo inumidirsi il dito con la saliva per poi iniziare a toccarmi...mi afferra per le gambe e vedo la sua bocca avvicinarsi pericolosamente vicino al mio interno coscia che bacia con passione...si abbassa sopra il mio sesso con la bocca iniziandolo a leccare...era la prima volta che faceva una cosa del genere...non resisto e dopo pochi minuti raggiungo l'orgasmo...rinizia di nuovo a toccarmi tutta non ancora sazio e ancora più eccitato per avermi donato piacere.
Mi fa stendere sopra di lui, maliziosa faccio sfregare il suo sesso con il mio mentre piano penetra dentro di me.
Mi muovo sopra di lui che asseconda i miei movimenti tenendomi con le sue grandi mani sui fianchi...
Facciamo l'amore fino a che esausti e appagati non ci addormentiamo l'uno tra le braccia dell'altro.





Tutto per voi. Spero che sia di vostro gradimento...un bacione grande e grazie della vostra assiduità nel commentare la mia storia.
Non avrebbe senso continuarla se nessuno la leggesse, come diceva lo stesso Mike “ Non ha senso creare musica che la gente non ascolti”

Voglio “dedicare” il capitolo a Marco Simoncelli che oggi ci ha lasciato a soli 24 anni. Seguo da anni, insieme a mio padre, la motoGP, una mia grande passione e posso assicurare che era davvero un ragazzo dolcissimo e simpaticissimo oltre che un grande campione.
Riposa in pace Marco. !


Michela.
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