E chi lo avrebbe mai detto... (in corso). Rating: rosso

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Michela Jackson 95
00sabato 19 novembre 2011 00:03
CAPITOLO 33




“ Anna?? Oh mio dio...cosa ci fai qui?!” quasi strilla dal citofono.
“ Perchè non mi fai entrare così ne parliamo davanti a una bella cioccolata calda che sta piovendo a dirotto?” mi so letteralmente bagnando da capo a piedi.
“ Si scusa, hai ragione tesoro...4 piano interno 11 !”
Mi apre il portone, entro...chiudo l'ombrello cercando alla meglio di sistemarmi i capelli bagnati.
Prendo l'ascensore, ammetto di essere parecchio agitata, tiro un bel respiro...sono arrivata.
Eccola, davanti alla porta di casa, lo sguardo duro che non l'aveva mai abbandonata, piccolina...capelli perfettamente pettinati in una sofisticata messa in piega, posa da “gran donna” , le labbra corrucciate....mi blocco un attimo per osservarla...penso che anche se è molto che non ci vediamo è rimasta sempre la stessa, non so se devo gioire o meno di ciò.
In questo caso tutti si aspetterebbero una abbraccio forte lungo 10 minuti con “ti voglio bene”” mi sei mancata” e bla bla bla....ma con mia madre non funziona così.
Sorrido mentre stringo bene la borsa che ho tra le mani, gli vado piano incontro...
“ Ciao mamma...” sussurro appena.
Quel ghigno maledetto non lo avrebbe mai levato, ci salutiamo con la cerimonia dei due bacetti sulle guance.
“Vieni entra, sei tutta bagnata...piove tanto fuori?” chiede mentre sgrullo l'ombrello e in punta di piedi entro nel caldo appartamento a me familiare.
“ Si, parecchio...ha iniziato quando sono scesa dall'aereo e non ha più smesso...”
Andiamo in cucina in silenzio, guardo quelle mura estasiata, i ricordi mi riaffiorano in mete come un fiume in piena, passiamo davanti alla porta chiusa di quella che tanti anni fa era la mia camera dove avevo anche fatto la mia prima volta con un mio compagno di liceo...
A guardarla così sembra più vissuta come casa, ci sono più quadri e i mobili sono diversi, ma mantiene sempre quel tepore di calore familiare che mi aveva sempre affascinato.
“ Hai lasciato tutto come allora....” dico sorridendo.
“ Si abbastanza, anche se ho dato via qualche mobile vecchio....vuoi un po di caffè o una cioccolata calda ?” chiede guardandomi negli occhi...la osservo bene...mi è mancata, la sua sola presenza riusciva a darmi la carica necessaria di durezza che ho sempre avuto, era lei l'unica mia vera “terapeuta” in grado di rimettermi in piedi.
Rispondo di si sorridendo, mi sento bene, ma il solo pensiero che ora avrei dovuto raccontargli tutto quello che era successo mi faceva sentire male.
“ Allora? E' inutile che ci giriamo intorno...da dove scappi?” chiede seria mentre si gira a guardarmi.
Sbuffo, non mi andava di parlarne subito ma a quanto pare non me la sarei tolta dai piedi fin che non gli avrei raccontato tutto.
“ Da Neverland...” dico piano abbassando lo sguardo, inizio a giocare con gli anelli che ho alle dita.
“ Problemi con tuo marito?”
“ Si...”
“ Immaginavo....solo lui riesce a ridurti in questo stato, l'ho visto ieri in tv, con la sua solita faccia di bronzo ! Come hai fatto a sposarlo non lo so!!”
Scatto appena sento che lo ha visto in tv, mi irrigidisco tutta al solo pensiero di poterlo rivedere.
“ Era in tv?” chiedo mentre quasi mi trema la voce.
“ Perchè scusa non lo sai? Sei sua moglie ! Da quanto è che non lo vedi?”
“ Quasi tre mesi...” mi salgono le lacrime agli occhi, forse ho sbagliato a venire qui.
“ Tre mesi ??” spalanca gli occhi.
“ Si...” sussurro.
“ Che cosa è successo? Siete separati ??!” si mette a sedere non smettendo di fissarmi.
“ A dire la vertià non lo so nemmeno io cosa siamo, io non lo vedo ne lo sento da tre mesi...ho solo parlato con il mio avvocato...credo che vuole chiedere il divorzio...” mi scendono le lacrime da sole, nonostante mi fossi ripromessa a me stessa più volte che non avrei più pianto per lui e soprattutto non lo avrei mai fatto davanti a mia madre.
“ Cosa diavolo ti ha fatto quel pazzo !?!” quasi urla.
“ Ho fatto una cosa che non dovevo fare...io..io...mamma...io...non ce...l'ho...fatta...” scoppio a piangere davanti a lei che come sempre rimane di pietra, credo che si sente molto scossa, ho sempre cercato di non piangere mai davanti a lei e ora era la prima volta che accadeva una cosa del genere.
“ Che cosa è successo ?”
“ Ho abortito...ho ucciso il mio bambino....” ormai sono come un fiume in piena mi accascio sul tavolo della cucina mentre esterno tutto il mio dolore convinta che mai e poi mai mi sarei potuta riprendere da una così grande disgrazia.
Sta in silenzio, non dice nulla...ad un certo punto sento la sua mano sulla mia...la sta piano piano stringendo, sento che quasi gli trema...alzo a fatico lo sguardo, con gli occhi colmi di lacrime.
“ Anna...sono fiera di te....” gli trema la voce, cerca di rimanere di pietra ma so che sta morendo dentro.
“ Nessun uomo e dico nessuno ! Ha il diritto di trattarti male ! Non ti sentivi pronta e io lo sapevo che non lo eri fin da quando decisa mi dissi che aspettavi un figlio...lo sapevo....sono sicura che tu hai provato a parlargli per esternargli il tuo disagio ma lui non ti ha minimamente ascoltato...hai fatto bene!! hai tirato fuori le palle e te ne sei andata ! Questa è la Anna che conosco !!”
“ Ho perso mamma, ho perso...io...io lo amo ancora....”
“ Passera....tutto passa ! Il tempo cancella le ferite , affievolisce il dolore e quello che ora ti sembra impossibile da superare tra un paio di anni sarà solo un lontano ricordo...non permettergli di farti altro male, lui non è in grado di essere un bravo marito perchè è quello che è, non è un uomo come tutti gli altri, anche se non lo conosco bene sai meglio di me che questo matrimonio è stato una pura follia...”
“ Non l'ho sposato perchè non sapevo cosa fare o perchè mi sono fatta prendere dal entusiasmo del momento...l'ho sposato perchè ero innamorata persa !! non ci capivo più nulla, mi ha cambiata, sono cresciuta, io l'ho cresciuto !! Io gli sono stata accanto, io lo coccolavo la notte per farlo addormentare, io con tutta la forza che avevo in corpo ho cercato di tirarlo fuori dalla dipendenza, ho cercato di stargli dietro, di non crearli problemi, volevo renderlo felice....ma ...alla fine...ho fallito...”
“ Smettila di dire così ! Non parlare mai più di te stessa in questo modo ! Non abbatterti per un uomo, non falro mai, ciò che vali come donna dipende solo ed esclusivamente da ciò che sei e non da chi hai accanto !! Speravo di avertelo insegnato questo !!”
“ Quando ti innamori non ci sono insegnamenti che reggono...” lo dico sussurrando quasi a vergognarmi.
Mi fissa, poi riprende il discorso.
“ Il passo più grande lo hai fatto, sei qui...hai fatto le valige e te ne sei andata ! Ora ci sono io. Promettimi che non gli concederai più il privilegio di farti del male!!”
“ Mamma...io...”
“ Promettilo ! Non devi prometterlo a me ma a te stessa.”
“ ….Lo prometto....”
Per la prima volta forse, dopo anni, vedo che mi guarda dolcemente...forse prova pena per me e ciò non mi piace affatto.
“ mi dispiace se ho deluso anche te...” confesso.
“ De Balzac diceva che “ Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.” e te Anna non mi hai deluso...mai ! Sei una bellissima giovane donna, capace ,intelligente, elegante...e.... famosa...” scherza mentre mi stringe la mano.
“ Mi farà bene stare con te...non ce la facevo più...”
“ Sta tranquilla, puoi rimanere qui quanto vuoi, anzi, mi farebbe piacere se restassi qui con me fin chè non ti sentirai pronta...”
“ Non sarà affatto facile uscire da questa situazione...”
“ Lo so, non sei la moglie di nessuno...ma questo lo sapevi e di ciò devi assumerti tutte le responsabilità...ma non sei sola ! Ci sono io, hai bisogno di tornare ciò che eri...” mi fa l'occhiolino “ schiaffeggiandomi” la mano.
Sorrido amara in volto, doveva rassicurarmi ma ho paura che l'ombra di Michael mi seguirà sempre, purtroppo sono ancora innamorata e forse, penso rassegnata, lo sarò per sempre.
“ Allora ? Ti va di andare a cena fuori ? Ti ricordi quando la sera tornavi da scuola e non mi andava di cucinare allora andavamo nei ristoranti più costosi della città ? Ne conosco alcuni davvero deliziosi” si alza pimpante dalle sedia.
“ Non sai quanto mi piacerebbe ma credo che ti andrà la cena di traverso...”
“ Ah già ! Ogni volta mi dimentico che sei più famosa del papa...”
“ Grazie mamma...” dico sarcastica.
“ Io ci riderei su, in azienda mi chiedono tutti se un giorno verrai mai a conoscere i dipendenti...credo che non mi abituerò mai a vederti in copertina, proprio ieri c'era un articolo dove Lady Diana ha parlato anche dell'amicizia che vi lega.”
Sobbalzo dalla sedia appena sento quel nome, avevo promesso di richiamarla ma non lo avevo più fatto...
“ Dove lo hai letto?”
“ Sul Sun...non dirmi che non sai nulla? Non siete amiche?”
“ Che cosa dovrei sapere?” dico posando la cioccolata sul piattino.
“ Carlo e Diana stanno divorziando...”
Rimango di pietra.
“ Scherzi vero ?”
“ No affatto...non so cosa sia successo, qui in Inghilterra non si parla d'altro...ma pensavo sapessi qualcosa di più...”
“ Ho vissuto in uno stato di semi isolamento per quasi 3 mesi...” non gli avrei parlato dell'overdose o si sarebbe intavolata una discussione che non volevo affrontare.
“ mah....comunque è proprio così....adesso dicono che lei si è trasferita nel suo appartamento...ee...non mi ricordo dove però....”
“ Kensington palace !”
“ Si quello.... vedi , la mia memoria inizia a fare cilecca !”
“ Non ci credo, è da tempo che non la sento e non mi ha chiamato per dirmi nulla...la conosco ...si sarà scicuramente chiusa in se stessa anche lei...”
“ E' periodo di crisi coniugale...tra poco si parlerà anche di voi, lo sai questo si?”
“ Purtroppo...”
“ Ma come diavolo ti è venuto in mentre di sposarlo...” sbuffa contrariata.
“ Mamma ti prego...non è il momento...” la blocco prima che affondi il dito nella piaga.
“ Ok ok, non dico nulla....comunque ti è sempre piaciuto...”
La guardo strano.
“ Che vuoi dire?”
“ Che ti è sempre piaciuto! Non mi dimenticherò mai quando una sera dopo cena, vivevi da poco con me, c'erano i Jackson 5 in tv e tu per scherzare mi dissi che un giorno saresti diventata famosa... allora io divertita ti chiesi come avresti raggiunto il successo e te rimasi un attimo pensierosa su come avresti potuto fare...poi puntasti il disto contro la tv e indicasti il volto di Jackson e dissi “ Sposerò Michael Jackson!”
Rido divertita mentre mi racconta questo aneddoto che avevo completamente rimosso.
“ E l'ho fatto....sono una donna di parola! Ahahah”
“ Beh, questo l'ho sempre saputo ma non cera bisogno che lo dimostrassi in questo modo...ahahahah”
Per un attimo mi rendo che conto che ero riuscita a non pensare a nulla e ciò mi rallegra parecchio.
“ Allora ? Vuoi dormire nella tua vecchia stanza o ti rifaccio il letto nel salotto ?”



Neverland Ranch ore 02.30 di notte.


Era tornato da poco nella sua casa, come si dice nel gergo giovanile era “stra fatto”.
Imbottito di antidolorifici se ne stava steso sul letto a pancia in su farfugliando qualcosa senza senso...
Voleva dormire, voleva solo dormire....voleva per un attimo mettere fine al dolore e alla rabbia che lo aveva mangiato vivo nel corso di questi tre lunghi mesi.
Era arrabbiato con tutti e con tutto, da quando era finito il tour si era completamente isolato dal resto del mondo e non parlava con una voce amica da troppo tempo ormai, era stato a Encino per vedere sua madre ma ciò che sperava potesse rimetterlo in sesto non aveva funzionato, assumeva farmaci regolarmente, passava intere giornate sdraiato sul letto in stato confusionale poi scendeva in salotto e parlava con i manichini che secondo lui erano gli unici che gli facevano compagnia, faceva un po di giri sulle giostre dava da mangiare agli animali e da un po di tempo aveva iniziato a sfogliare riviste pornografiche, non sapeva neanche lui perchè...gli aveva sempre fatto “schifo” quel tipo di sesso e non sopportava che il corpo della donna venisse utilizzato, sfruttato per tutto ciò, ma adesso sentiva il bisogno di avere qualcuno accanto, pensava che se avesse fatto sesso con qualcuna la stanchezza si sarebbe fatta sentire e sarebbe riuscito a dormire per un po...ma era un altro il pensiero che lo faceva diventare matto...lei !
La odiava, con tutto se stesso...voleva un bambino lo voleva, sarebbe stato disposto a fare tutto pur di avere un figlio...lei lo aveva brutalmente privato di tutto ciò...donna perfida! Pensò...
“ The girl is Bad, the girl is Dangerous...” mai parole più vere si convinse...
I giorni passavano, lenti, tutti uguali alcuni neanche li ricordava...non toccava cibo, si vedeva orrendo, brutto, le macchie della vitiligine gli sembravano così enormi tanto che aveva ordinato alla servitù di togliere tutti gli specchi che c'erano in casa, andava in giro con una sciarpa che gli copriva il volto e con gli occhiali...mai come ora sentiva tutta le pressione addosso a se, tutto il malessere per quello che era...forse era solo una calo di nervi....era sempre stato bravo a sopportare il dolore ma anche se, come diceva lui “ aveva una pelle da rinoceronte”, prima o poi tutti scoppiano, tutti hanno un crollo emotivo e la separazione non faceva altro che ucciderlo ancora di più...
Era steso sul divano, guardava la tv ma non capiva cosa stavano dicendo...ancora una volta non era lucido...squilla il telefono.
Lo guarda....non gli va di rispondere...decide di lasciarlo suonare....
Smette di suonare....ma ecco che ricomincia....sbuffa contrariato con le pupille dilatate e la vista un po appannata lo afferra e risponde.
“ Pronto...”
“ Michael ?”
“ Chi é?” dice stanco.
“ Ma come chi è ? sono Miko....”
“ Ah, ciao...”
“ Ah ciao ??? sono settimane che non ti sento....stai bene?”
“ Si...”
“ Sicuro?”
“ Si sto benone...” sbiascica un po le parole.
“ Cosa diavolo hai preso?!?” Miko agitato dall'altra parte.
“ Fatti i cazzi tuoi per una buona volta amico !!” Non voleva rispondere così, ma i medicinali avevano effetto anche sul suo umore che a volte lo rendevano triste e arrendevole altre euforico e rabbioso.
“ Sai...mi dispiace...mi fai quasi pena...ti stai distruggendo con le tue mani...” per Miko sentirlo così
era un dolore enorme.
“ Lasciami stare...mi sono rotto di vivere...mi sento vecchio voglio morire...”
“ Non dire puttanate...alza la cornetta e vattela a riprendere...”
“ Non parlare di lei !!!”
“ Perchè??? sai meglio di me che è l'unica che in qualche modo riesce a starti vicino quando sei in queste condizioni.” sapeva che stava facendo un buco all'acqua a parlare con uno che era in evidente stato confusionale ma ci provava lo stesso.
“ Mi fa schifo !! Quella puttana !”
Miko rimase di sasso, non fu capace di dire o fare nulla per buoni 30 secondi, non lo aveva mai sentito parlare così...pensò che fosse davvero in pericolo, il suo amico non era in lui, chi sa di quale sostanza aveva abusato...sta di fatto che capi che non poteva lasciaro da solo in quelle condizioni, decise che sarebbe corso da lui per poterlo aiutare...
“ Vengo li entro domani...”
“ Ti ho detto di lasciarmi stare....non voglio nessuno....” disse ora quasi piagnucolando. Era ovvio che non ci stava con la testa...il problema era questo...che ogni volta che si trovava in queste condizioni aveva la capacità di allontanare tutte le persone che volevano lui bene, le tagliava automaticamente fuori dalla sua vita perchè convinto che tutti fossero li per fargli del male.
A Miko venne quasi da piangere mentre prese la macchina per poter andare a Neverland, sentire il suo migliore amico in quelle condizioni lo aveva distrutto, era un fratello per lui e di certo questa volta non lo avrebbe lasciato marcire nel suo dolore.



Londra, Febbraio 1993...


Ero seduta da più di un ora sul divano mentre cercavo invano di leggere un libro concentrandomi su questo 3 capitolo, ma mi accorsi che rileggevo la prima pagina da quasi 15 min...
Chiudo il libro e lo poso sul divano, non sarei riuscita a concentrarmi comunque, neanche se lo avessi voluto. Mi alzo, vado verso la finestra per guardare fuori...sta piovendo...
Penso a lui...
Chi sa cosa sta facendo...chi sa con chi è....forse mi sta pensando...
Mi illudo che ancora mi ama....la verità purtroppo era un altra...
Avevamo divorziato da un mese....così, improvvisamente li mio matrimonio era finito proprio come era iniziato...in un batter d'occhio non ero più la signora Jackson, ero uscita dalla sua vita...aveva deciso di tagliarmi fuori completamente, non sapevo di quali persone si circondava in questo momento, non lo sentivo ne vedevo da 8 lunghi mesi...forse i più lunghi della mia vita, i più duri...soffrivo ancora di depressione anche se il dolore che prima non mi permetteva di respirare ora si era placato, i miei nervi erano un tanto più rilassati...non dico che il divorzio non sia stato brutto ma ero talmente stanca emotivamente che ho fatto tutto senza pensare, non ricordo nemmeno il giorno che ho firmato quelle carte...ho ringraziato tante volte il cielo che vicino a me c'era mia madre e Lady D che mi hanno sostenuto in tutto e per tutto, quest'ultima in particolare perchè stava vivendo la stessa identica cosa.
Tutto sembrava strano e io reagivo passivamente a ciò che le vita mia aveva messo davanti...non volevo combattere contro ciò che non potevo più riavere...sarebbe stato inutile...
Non avevo ancora trovato un lavoro anche se i soldi non mi mancavano, quando sei l'ex moglie di Michael Jackson di certo non morirai di fame...
Avevo cercato di riallacciare i rapporti con un po di persone che non sentivo da tempo, nonostante mi facesse male avevo passato una settimana a casa di Liz Taylor, avevo voglia di rivederla a patto che non avessimo mai parlato di me e di Michael...e così fu.
La stampa si era accanita su di noi per alcune settimane subito dopo l'annuncio della separazione...un mese barricata in casa! Telefonate ovunque, mi chiedevano interviste o piccole dichiarazioni da ogni parte del mondo...sapevo che sarebbe andata così, ero preparata...un po come il colpo finale, quello che ti stende a terra senza più forze...ed ero pronta a riceverlo, ormai non avevo più paura di nulla.
Sapevo che sarei stata seguita per il resto della mia vita ma era anche vero che la pressione mediatica andava piano piano scemando e io potevo iniziare a concedermi di uscire ben coperta la sera per farmi una passeggiata per le strade di Londra senza essere riconosciuta.

Improvvisamente squilla il telefono.
“ Pronto!” rispondo un po agitata, era passato solo un mese da divorzio e i giornalisti potevano telefonare a qualsiasi ora.
“ Anna...” dice piano...era Diana, ci sentivamo spesso da quando ero tornata a Londra.
“ Diana ! Perchè parli piano?” chiedo sentendola ridere dall'altra parte del telefono.
“ L'ho fatto” dice trattenendo una risata. Non la capisco.
“ Cosa hai fatto?”
“ Sono andata via...” scoppia in una fragorosa risata, che capisco ben presto si tratta di un piccolo attacco isterico.
“ Sono tornata a casa mia ahahahahha ….ci credi ? L'ho fatto ! Me ne sono andata....libera ! Libera libera !” grida piangendo e ridendo allo stesso momento, credo che avesse bevuto qualcosa.
“ Dove sei ora ?”
“ Nella mia casa ! Ho chiesto il divorzio...ahahhahha oddio...non è bellissimo !?” sbiascica tra una risata isterica.
“ Vengo li da te , non ti muovere...”


Quella stessa mattina in un hotel a Los Angeles...


“ Michael?...” Bill apre la porta.
“ Si dimmi...” Mike si aggiusta il colletto della camicia davanti allo specchio.
“ Lei è arrivata...” dice serio.
“ Ma certo, falla entrare pure....”
“ Signora Presley, pergo....”







Ovviamente, continua.....
Rimanete con me....


Michela.






(StreetWalker )
00sabato 19 novembre 2011 21:15
Michael prende i farmaci per colpa di Anna che aveva abortito uccidendo il bambino.Aspetterò il prossimo per sapere cosa accdrà
dirtydiana66
00lunedì 21 novembre 2011 20:15
Questa storia è fantastica ho riso,pianto, mi sono emozionata mi sono pure arrabiata tantissimo quando ha abortito ,nn ci volevo credere .....amore-odio odio-amore ,ma questi due testoni nn possono mettere da parte la rabbia e di mettere le cose a posto,sono "cotti",sono fatti per stare insieme..... e no!! adesso è arrivata pure Presley....aspetterò con ansia... tanta ansia
grazie
Michela Jackson 95
00martedì 22 novembre 2011 15:13
dirty diana 66 Grazie :)) sono contentissima che la mia storia ti piaccia....
E' già, sono due testoni orgogliosi !!
Volevo rispondere al tuo commento ieri sera ma ho avuto alcuni problemi a effettuare il login.
I capitolo arriverà persto... :))) Tante tante novità!
dirtydiana66
00martedì 22 novembre 2011 17:31
sono un po' in ansia..... ti ringrazio!!!
Michela Jackson 95
00mercoledì 23 novembre 2011 17:22
CAPITOLO 34





“Avanti liberati... ti tengo io tesoro, tranquilla”
Continui conati di vomito la facevano contorcere a terra, gli tenevo la fronte sudata saldamente stretta tra le mani mentre cercava di dirmi qualcosa.
“ Diana, tranquilla...ci sono qui io...se ti liberi dopo ti sentirai anche meglio...” ecco che sprofondava il suo viso nel water...
Ero corsa a casa sua, dovevo vederla...sentirla in quelle condizioni mi aveva fatto venire il cuore piccolo piccolo. Non potevo lasciarla sola, non dopo tutto quello che aveva fatto per me, non dopo tutte le serate i pomeriggi che aveva passato con me per tenermi compagnia aiutandomi piano piano ad uscire dalla depressione. Mi ero completamente affidata a lei essendo allo stesso tempo consapevole che anche lei sta attraversando un brutto periodo, la separazione con Carlo la stava logorando dentro inoltre da un po di mesi aveva una relazione extraconiugale da tenere segretissima agli occhi di tutti, soprattutto della regina Elisabetta che la teneva costantemente sotto controllo....non so se amava veramente quell'uomo, forse era solo smania di riuscirsi a sentirsi desiderata da qualcuno, cosa che non aveva mai provato in vita sua, cercava attenzioni nel sesso e quest'uomo sembrava dargliene.
Anche lei come me era stufa delle etichette, stufa della vita da reclusa che conduceva, stufa di essere mal vista dalla famiglia di suo marito, stufa di dover crescere due figli mentre suo marito la tradiva con un altra...era esplosa, non aveva più resistito e aveva chiesto la separazione...e ora era qui, uccisa di dolore che vomitava per tutto l'alcol che aveva ingerito, forse per cercare di attenuare il dolore che la opprimeva dentro....e dio solo lo sa quanto la capivo...
La porto sul divano mentre gli prendo un bicchiere di acqua...torno nel caldo salotto della sua casa.
“ Tieni bevi un po...dopo ti faccio un po di te”.
Prende il bicchiere e si bagna appena le labbra, poi porta la testa indietro fissando il soffitto...
“Perchè Anna ? ...perchè tutto questo dolore? Perchè non mi lasciano in pace?”
“ Devi essere forte...ti ricordi quando mi dicevi che prima o poi sarebbe passato tutto ? Ecco, accadrà la stessa cosa a te...fa male, non posso dirti una bugia...io ancora sento il suo profumo sui miei vestiti...ma nella vita bisogna andare avanti...non ci si può fermare...”
“ Mi sento....vecchia!”
“ Quanto ti capisco....29 anni e sentirsi un ottantenne...”
“ Già...”
“ Devi pensare a te e ai tuoi figli...tutto piano piano si sistemerà....fidati!”
“ Quella strega vuole portarmi via anche i bambini !!”
“ Non lo farà, sei la madre ! Decidi tu cosa è giusto o sbagliato per loro...tua suocera non ha voce in capitolo su questo...”
“ Magari fosse così...comunque, grazie che sei venuta...ne avevo proprio bisogno di parlare con qualcuno...” mi sorride stanca in volto.
“ Farei qualsiasi cosa...non mi va nemmeno di lasciarti sola questa notte...”
“ Non c'è bisogno che rimani, non voglio darti altro fastidio...”
“ Non lo dire neanche per scherzo , rimango con te fin che non ti riprenderai proprio come hai fatto tu! Ci rimetteremo in piedi insieme Diana ! Ce la faremo, tutte e due insieme ci rifaremo una vita...è un promessa...non possiamo smettere di vivere ora !”
Gli stringo la mano mentre la guardo dritta negli occhi cercando di trasmettergli un po di forza.



Los Angeles


Si era materializzata nella stanza come l'ultimo dei miei pensieri. Mi avevano detto che voleva incontrarmi e così è accaduto, ho accettato di vederla per parlare di lavoro...ma ammetto che mentre la guardavo pensavo ad altro.
Non potei fare a meno di notare la somiglianza tra lei e Anna....stessa piccola statura, minute, quell'occhio penetrante e anche un po di sfida che aveva lei, lo stesso con cui mi guardava sempre...per un attimo è come se la rividi davanti a me...mentre si toccava una ciocca dei suoi capelli biondi.
Si capisce sempre dopo quando ti mancano le persone...nonostante sia convinto di non amarla più.
Lisa Marie Presley, era questo il nome che mi frullava in testa ora mentre la scurity mi stava portando allo stadio per le prove mattutine del tour che avevo ricominciato da due mesi.
“ A che pensi Applehead !!”
Mi giro di scatto appena sento la sua voce.
“ A nulla....quasi dimenticavo, alla fine hai fatto colazione con tua madre questa mattina ?”
“ Si si...”
Era Jordan Chandler, un mio nuovo amico....lui e sua madre avevano accettato di seguirmi in tour e io ero contentissimo di poter passare un po di tempo con lui. Lo aiutavo anche con le cure che era costretto a fare per la sua terribile malattia...stavo bene con lui...lo sentivo come se fosse figlio mio e ciò mi piaceva da morire...il suo vero padre non c'era mai e c'erano sicuramente dei problemi tra lui e la madre di Jordan che ogni tanto veniva a sfogarsi con me. Mi piaceva averti tutti e due accanto, mi sembrava di avere una nuova famiglia e se potevo regalare un sorriso di più a lui ero contentissimo di farlo. Me lo portavo ovunque e lui sembrava entusiasta di seguirmi.
“ E' carina Lisa lo sai ?” mi dice schietto.
“ Vedo che ti sei interessato alla cosa !ahahahahha”
“ Le sue due figlie sono carine...”
“ Ah ecco ora si spiega tutto! Ahahhha Comunque si, ha ragione...è molto carina!” gli accarezzo la testa sorridendo.
“ Mike !”
“ Dimmi...”
“ Ma la tua prima prima prima moglie era bionda?”
“ Ti riferisci a Anna ?”
“ Si mi sembra si chiama così...”
“ Chi te lo ha detto?”
“ Mamma...ha detto che avevi una ragazza...”
“ Ah, ok...comunque si....era bionda...” me la immagino un attimo davanti a me.... un brivido mi sale su tutta la schiena.
“ Mi piacciono le ragazze bionde....perchè non state insieme ?”
“ Beh...perchè vedi, capita ogni tanto che non ci si piace più...quella persona che prima ti piaceva tanto può improvvisamente non interessarti più...”
“ Ah ok...” mi risponde sovrappensiero mentre guarda fuori dai vetri incuriosito e cambia discorso.
Lo osservo, avrei tanto desiderato un figlio come lui e come un fulmine a ciel sereno mi torna in mente lìì
immagine di lei che mi dice che aveva ucciso mio figlio...cerco di non pensarci rispondo a Jordan che mi stava facendo vedere un disegno che aveva fatto ieri sera per me.




“Qualunque cosa ci avesse riservato il destino, mi immaginavo sdraiata a letto al suo fianco alla fine della giornata
mentre parlavamo e ridevamo stretti tra le braccia l’uno dell’altra. Non è chiedere troppo, giusto? Quando due persone si amano davvero. Lo pensavo anch’io.”


Lo pensavo anche io davvero....pensavo che fosse stato per sempre l'unico uomo della mia vita, con lui avevo cancellato il mio passato e scritto il mio futuro, ma evidentemente il destino non voleva che le cose andassero così.

Abitavo con Diana da quasi 5 mesi , eravamo le due donne “single” divorziate più famose del pianeta...un modello da seguire secondo il sesso femminile che ci imitava in tutto...i riflettori non si erano spenti su di me...ma in compenso avevo ricominciato a vivere. Sentivo perfettamente l'aria nei miei polmoni e ciò mi faceva sentire più viva che mai. Finivamo sulle copertine di tutti i giornali almeno una volta a settimana, le notizie i pettegolezzi sulla nostra vita pubblica e privata erano all'ordine del giorno....eravamo diventate un fenomeno mediatico per la nostra eleganza e per il nostro carisma. Ci adoperavamo nel mondo per aiutare i meno fortunati e lottare contro l'AIDS. Dai giornali di mezzo mondo risultò decisivo il nostro intervento nella campagna per la messa al bando delle mine anti uomo. Grazie alla nostra immagine aiutammo soprattutto i bambini poveri dell'Africa affiancando personalità come Nelson Mandela, Dalai Lama e Madre Teresa di Calcutta. Di fronte all'opinione pubblica ero sempre ricordata per essere la ex moglie di Michael Jackson ma piano piano stavo cercando di scrollarmi questa etichetta di dosso.
Era passato un anno dall'ultima volta che lo avevo visto. Tutti e due, credo anche lui, avevamo evitato in tutti i modi di partecipare ad eventi mondani dove avremmo trovato l'inconveniente di incontrarci per la prima volta dopo tanto tempo....erano circolate voci che lui stesse intrattenendo una relazione con Brooke Shields, cercavo in qualsiasi modo di non avere nulla a che fare con tutto ciò che lo riguardava, spegnevo la tv ogni volta che incrociavo la sua immagine....era un pugno allo stomaco ogni volta che mandavano in onda la nuova pubblicità della pepsi, ma piano piano cercai di farci l'abitudine, anche perchè rimanevo proprietaria di molti immobili e della Heal The World Foundation, non potevo permettermi di fare la ragazzina. Ricordo che mi tremarono le mani quando ricevetti l'invito per rendere parte ad una cena con tutti gli organizzatori della fondazione, sapevo che ovviamente ci sarebbe stato anche lui e non volevo andare. Grazie a Diana, che ora si era rimessa in sesto, mi ero convinta e ero andata , con mia grande sorpresa questa volta era lui che non era venuto....incontrai Miko, mi senti svenire quando lo vidi, pensai che se era arrivato lui allora Michel doveva per forza essere nelle vicinanze, ma in realtà mi disse che sarebbe arrivato più tardi quando io ero già andata via. Fu un pungo allo stomaco rivedere tutte quelle facce conosciute, le mie ex guardie del copro e la famiglia di Michael...l'unica che mi salutò fu Katherine, la trovai stanca, spossata, avevo li terrore che potesse essere successo qualcosa a Michael e non me lo volesse dire, ma parlammo poco e niente....ero appena guarita, ero appena uscita da questa storia e non potevo permettermi di ricadere ancora una volta dentro il tunnel più nero per colpa sua. Tutto sommato mi piaceva questa mia nuova vita, ero contenta di quello che facevo, mi rendevo utile... non ero più la classica moglie di un riccone mantenuta che oziava tutto il giorno. Potevo permettermi una guardia del corpo personale, con il quale ho auto un breve flirt amoroso, successivamente lo licenziai perchè la cosa stava diventando troppo seria e la stampa non vedeva l'ora di poter capire con chi “se la faceva” l'ex moglie del re del pop...inoltre era più piccolo di me di 5 anni e io mi sentivo una sorta di mamma/ amante per lui, ruolo che mi è stato stretto fin dall'inizio abituata ad un uomo come Michael che nonostante le apparenze ti faceva sentire davvero protetta come piace alle donne...e, cosa più importante... non ero innamorata. Volete sapere se amavo ancora Michael ? Beh, non so rispondervi...il dolore per un periodo aveva lasciato posto alla rabbia, ora alternavo i sentimenti, non posso negare però che gli volevo bene, ma per ora credo che è meglio che le cose rimangano così. Non ci eravamo più detti una parola da quella volta che se ne andò da casa, era passato un anno ma sentivo che era ancora troppo presto rivederlo e riuscire a passare una serata tranquilla sapendo che era nella stessa stanza dove ero io.

“ Dove vai questa mattina?” mi chiede Dina mentre sto allacciando il cinturino della collana di perle.
“ Mi hanno proposto un servizio fotografico per la campagna contro la violenza sulle donne, vado a sentire che aria tira...”
“ Mmh mi piace...non farti il fotografo però ! Ahahahah “
“ Ehi non sono io quella che lo fa anche dentro le macchine !”
“ Quando mai mi hai visto farlo con James dentro la macchina ?”
“ Andiamo D sei come mia sorella, ti pare che non so che con James lo fate ovunque ??! ahahahah”
“ Vabbè, cambiamo discorso....ahahahhha”
“ Meglio, io vado...ti trovo a cena ?”
“ No , oggi passo la giornata con Will e Harry non credo che dormirò qui...”
“ Ok, allora ci vediamo domani. Buona giornata, salutami le pesti !”
“ Ovvio, bacio ….anche a te!”

Arrivai nello studio dove si sarebbe svolto il colloquio con 10 minuti di ritardo insieme a Alan, la mia nuova guardia del copro e autista, era omosessuale onde evitare qualsiasi tipo di relazione futura.
Entrai nel piccolo e accogliente studio mentre tutti i presenti si girano a guardarmi. Ecco che mi viene incontro un piccolo ometto vestito di tutto punto mentre mi porge la mano per stringermela. La riunione duro poco più di 20 minuti ed accettai la proposta di offrire il mio volto per la campagna pubblicitaria della compagnia. Subito dopo incontrai il fotografo che avrebbe dovuto fare gli scatti, mi dissero che era uno emergente ma bravo e molto preparato.
“ Piacere Anna Becker...” gli strinsi la mano decisa, mentre mi squadrava da capo a piedi. Vedendo un riccio che ricadeva sui suoi occhi verdi intensi mi riportarono alla mente l'immagine sfocata di Michael. Mi sorrise...
“ Piacere di conoscerla, sono Alex Eliot...” la sua voce è profonda mentre dai suoi 1.80 metri di altezza mi copriva tutta completamente.
“ Oh ti pergo, dammi del tuo se no mi fai sentire vecchia....”
“ Scusa hai ragione....allora, a quanto vedo hai accettato di prendere parte al progetto, è un onore per me fotografarti , davvero....”
“ Quanta galanteria...ho sposato questa causa perchè ce l'ho molto a cuore...” dico sorridendo.
“ Vuoi qualcosa da bere ? Un caffè?”
“ Si grazie, lo gradirei molto...” Sorride mentre mi versa da bere non smettendo di fissarmi.


Neverland 03.00 notte fonda.
“ Ahahahahha bene bene ! Vedo che sei abbastanza preparata sull'argomento...”
“ Che stronzo che sei ! Ahahahha”
“ Ho detto solo la verità “mia cara”...comunque, come ti senti oggi ? La scorsa volta che ci siamo visti non stavi a mille...”
“ Meglio Mike, avevo un po dolori di pancia e mal di testa, la prossima volta sarò più in forma...e tu ?”
“ Io?...io sto bene....o meglio....ora sto bene...”
“ In che senso ?”
“ Sto bene quando sento la tua voce...” Lisa ride dall'altra parte del telefono.
“ Era una sotto specie di complimento ?”
“ Mmmh diciamo di si....ahahha”
“ Ricordati che sono una donna sposata Caro Jackson ! Aahhaah”
“ Si lo so, ma non credo sia un problema...voglio dire, non ti sei mai fatta problemi fino ad ora ahahahah”
“ Vuoi che inizi a farmeli ora? Ahaha”
“ No no per carità.... Dimmi una cosa...”
“ Si...”
“ Sarai sola questa notte ?”
“ Non credo che Danny tornerà a casa...ma non mi interessa...”
“ Dimmi in che posizione sei ora...”
“ In che senso?”
“ Dove sei? Sul letto ? Stesa, seduta ...come?”
“ Sono stesa sul letto con la tv accesa...”
“ Sto cercando di immaginarti...”
“ Anche io...lo faccio spesso...”
Silenzio.
“ Mi piaci Lisa...”





Non scoraggiatevi ragazze, prima del sereno c'è sempre la tempesta. Un bacio a tutte quelle che mi leggono.

Michela.
dirtydiana66
00giovedì 24 novembre 2011 06:04
sono contenta che si siano riprese entrambi e che hanno la loro vita, ma adesso cosa succedderà???? il fotografo nn mi ispira molto staremo a vedere....... testone lasciala perdere Lisa e vatti riprendere Anna!!!!
Grazie Michela
(StreetWalker )
00giovedì 24 novembre 2011 10:17
Forza Michael vai a riprenderti Anna lascia stare Lisa perchè non la ami.Aspetterò il prossimo
dirtydiana66
00sabato 10 dicembre 2011 23:19
Questa storia avrà un seguito vero???? [SM=x47948]
Foxy1975
00giovedì 22 dicembre 2011 16:16
Michela, che ti é successo?
Foxy
Michela Jackson 95
00giovedì 29 dicembre 2011 19:07
Buonasera a tutti. Eccomi qua, sono tornata.
Ragazze non so in che modo scusarmi ma è stato davvero un periodaccio, scuola, problemi in famiglia e varie attività compreso un febbrone durato ben 2 settimane mi hanno portato ad allontanarmi dal forum e soprattutto in ritardo con la scrittura dei capitoli...come se non bastassa avevo anche problemi con il login per entrare e poter scrivere di essere ancora viva e vegeta.
Ma ora "i'm back!" XD Tranquelle ragazze questa storia avrà un seguito...il prossimo capitolo è quesi pronto e lo poserò a breve. Ancora un po di pazienza, spero che non mi abbiate abbandonato tutte...
Un bacione enorme tutto per voi !
dirtydiana66
00giovedì 29 dicembre 2011 21:34
Mi basta sapere che avrà un seguito,.....rimettiti presto e vai tranquilla aspetterò!!!!

ciao e buon anno!!!
(StreetWalker )
00giovedì 29 dicembre 2011 22:14
Ciao anche a me basta sapere che presto ci sarà il prossimo. Guarisci presto Buon Anno.
Michela Jackson 95
00venerdì 30 dicembre 2011 00:22
CAPITOLO 35


Londra 1993


Me ne stavo sul balcone di casa a fumarmi una sigaretta. Era stata una giornata parecchio intensa e il sole fievole di Londra aveva assunto un colore rossastro ma il calore che emanava riusciva ancora a farsi sentire sulla pelle del mio viso.
Faceva freddo, era un inverno piuttosto rigido in confronto a quello a cui ero abituata in California, dove per quanto mi riguarda c'era solo una stagione, l'estate. Ma sopravvivevo, aveva addosso un raffinatissimo Christian Dior della nuova collezione, ero stata a tutte le sfilate nel mese di settembre e avevo stretto rapporti con tutti i più grandi stilisti riuniti per l'evento, mi avevano proposto molti contratti per pubblicizzare alcune marche ma volevo pensarci bene e valutare tutte quante le opsioni con il mio agente.
Sento la porta aprirsi alle mi spalle.
“ Alan, è successo qualcosa ?- chiedo vedendolo arrivare. Era la mia nuova guardia del corpo.
“ No nulla, mi chiedevo dov'eri dato che non ti avevo più vista...tutto ok?-
“ Si certo...stavo fumando una sigaretta, sono esausta.- dico girandomi a guardare il tramonto.
“ Ti capisco, come è andata col fotografo ?- chiede incuriosito, sapevo che gli aveva messo gli occhi addosso.
“ Mmmh...che c'è cerchi già informazioni su di lui ? Mi dispiace tesoro ma non è gay...- gli dico ridendo.
“ Aia cherry ! Allora mi toccherà levarmelo dalla testa, anche perchè me lo porterai via tu a breve...-
“ Ma dai...non sono mica una mangia uomini come mi fai sembrare tu!-
“ Ooh su via piccina ! Non fare la modesta è ovvio che tutti quanti vogliono dare una sbirciatina nelle tue mutandine...sei una delle donne più famose al mondo..- sorride.
“ Si ma non sono una che usa gli uomini.. e poi ora non ho proprio voglia di iniziare di nuovo una storia seria...-
“ E' qui che sbagli! Hai appena 31 anni sei bella famosa ricca intelligente potresti cambiarne uno ogni sera....Dio ! solo il pensiero mi manda in estasi !-
“ Aahahha ma la smetti ? - gli do un piccolo pugnetto sulla spalla.
“ Comunque non sono pronta, non mi va...- ritorno seria, avevo pensato spesso nel corso di questi mesi a rifarmi una vita, in fin dei conti ero sola da un anno ma c'era qualcosa che me lo impediva, mi sentivo come se avessi ancora le mani legate e per ora avevo messo il mio lavoro prima di ogni altra cosa.
Sospiro cercando di gettare alle spalle questa malinconia che mi aveva improvvisamente perso, non volevo stare male, avevo fatto tanto per guadagnarmi questa serenità e di certo non volevo rovinarmela.
“ scusa tesoro se ho toccato l'argomento, non volevo mettere il dito nella piaga- mi dice pentito
“ No, no tranquillo...- sorrido appena.
“ Ti manca ancora?- mi chiede piano.
Ecco, la pugnalata.
“ E per fortuna che non volevi “mettere il dito nella piaga”- dico ridendo.
“ Oddio scusa....è solo che....sono curioso ! Voglio dire...io ti ho conosciuta da poco...non so come eri quando stavi con lui...e poi ogni tanto vedo che con la testa viaggi su altri pianeti ma svi sempre l'argomento, non volevo essere invadente è solo volevo farti presente che se qualche volta avessi bisogno di una spalla su cui piangere o semplicemente di una persona con cui sfogarti, io ci sono....-
Lo abbraccio forte capendo le sue buone intenzioni.
“ sei così dolce ! Grazie davvero....e comunque se vuoi saperlo davvero non lo so, non lo so se mi manca ancora...è passato parecchio tempo ormai, voglio dire un anno non è poco, tutti e due ci siamo rifatti una vita e nessuno dei due ha bisogno dell'altro a quanto pare...forse non era questo grande amore che si era prefissato di essere...-
“ O forse siete solamente pieni di orgoglio da smaltire...arriverà il giorno che non ce la farete più e lo metterete da parte...-
“ Può essere anche questo...ma per ora credo che le cose è meglio che vadano così...-
“ Sei sicura?-
Rifletto un attimo....
“ penso di si....-
“ com'era lui ? Per noi comuni mortali è una specie di semi Dio, anche tra le star è qualcosa di irraggiungibile...-
“ Com'era ?....era....era Michael. Forse ti sembrerà un risposta stupida ma non saprei quali altre dartene, era un insieme di personalità, una cosa troppo complessa per essere capita a pieno....nemmeno io posso vantare di averlo conosciuto davvero bene. Si, vivevo con lui sotto lo stesso tetto, mangiavamo insieme, uscivamo insieme, ci ho fatto l'amore ,parlato di tutto, l'ho visto sorridere, piangere, euforico , eccitato, triste, imbottito di farmaci...ma la realtà è che non sono mai riuscita a capirlo fino in fondo. Non si è mai veramente aperto, credo con nessuno...c'è una parte del suo cuore del suo Io che tiene gelosamente custodita nella quale non fa entrare nessuno, è per questo che non posso dirti di sapere davvero tutto di lui, inoltre sarebbe troppo difficile descrivertelo, bisogna prima viverlo per capire...-
“ Beh...wow....sai, a sentirti parlare così mi dispiace non vedervi insieme...scusami se te lo dico ma sono un sognatore e un inguaribile romantico e ci spero sempre nel lieto fine delle favole...-
“ Beh la nostra storia non era proprio per così dire una “favola”....gli ultimi mesi sono stati davvero difficili...anzi, se devo essere sincera e problemi sono iniziati già dopo i primi 5 6 mesi di matrimonio...ma non è stata solo colpa nostra e dei nostri caratteri incompatibili, può sembrare strano la ma stampa la pressione mediatica ha fatto da terzo incomodo costantemente...quando hai a che fare con Michael Jackson stai pur sicuro che qualche paparazzo per te ci sarà sapere...lo hai detto tu stesso...” tutti vorrebbero dare una sbirciatina nelle mi mutandine..” per quale motivo pensi ? Perchè mi chiamo Anna sono bionda e mi metto lo smalto tutte le mattine o perchè ho “telento” ? Andiamo...diciamocela tutta, sono l'ex moglie di Michael Jackson ! E tutto ciò è morbosamente accattivante...-
“ Perchè devi sminuirti ? Ora stai camminando con le tue gambe , non c'è più lui a sorreggerti !-
“ Non centra nulla, io ora sarei una perfetta estranea se non mi fossi sposata con lui...-
“ Perchè allora non sei tornata ad esserlo?-
“ Perchè sarebbe stato impossibile, il suo nome è talmente nell'Olimpo che una volta che ti sei seduto accanto sei “marchiato” a vita e così tutte le prossime moglie che avrà...famose e non...saranno comunque ricordate per essere state le ex del grande Michael Jackson...non so se lo sai ma un sondaggio rivelò che Michael è più famoso del papa e del Presidente degli Stati Uniti...di conseguenza regolati tu come facevo io a tornare di punto in bianco a non essere nessuno, risposarmi, fare dei bambini e andare a lavoro la mattina alle 7 come una normale nonna di mondo, dopo essere stata la donna dell'uomo più famoso del pianeta.-
Mi guarda perplesso....
“ Non lo hai più sentito?-
“ No...mai...- sospiro.
“ Perchè non fargli una telefonata ? Me lo sono sempre chiesto, perchè due persone devono per forza dividersi definitivamente e restare arrabbiate l'uno con l'altro a vita ? Ok, avete divorziato sono passati i mesi del “dolore” del risentimento, lo hai detto tu stessa vi siete rifatti una vita, alzare la cornetta del telefono solo per sapere come sta non è un atto di resa di debolezza è invece un semplice dimostrare di volersi ancora bene...nulla di più.-
“ Hai perfettamente ragione ma la nostra storia non è finita bene, di comune accordo...improvvisamente non ci siamo più parlati, ecco tutto...- cerco di sviare l'argomento, naturalmente Alan non sapeva del bambino, e infatti interrogativo mi fissa.
“ Scusa ma non ti capisco...c'è dell'altro, quasi sicuramente c'è, ma tranquilla non voglio entrare nei minimi particolari non sono affari miei, era solo una modo per incitarti magari a mettere da parte un po di orgoglio e provare a “riallacciare” per quanto è possibile il rapporto...non potete continuare a evitarvi per il resto della vita...-
“ Forse hai ragione....- gli dico pensierosa, in realtà volevo chiudere l'argomento, parlarne mi faceva ancora stare male e ciò non doveva accadere.

Ci salutiamo mentre mi da appuntamento domani mattina. Vado a farmi una doccia ancora immersa nei miei pensieri, questa sera non ci sarebbe stata neanche Diana a consolarmi.
Non stavo male perchè sentivo la sua mancanza, stavo male per come era finito il tutto...neanche una parola, una semplice porta chiusa in faccia, quello sguardo di astio profondo che mi aveva rivolto l'ultima volta che ci eravamo visti era come un pugno allo stomaco ogni volta che lo rivivevo. Ed era stata solo ed esclusivamente colpa mia, ripensandoci ora mi do della stupida ad aver fatto tutti quei capricci quando ero con lui, se solo avessi avuto ancora un po di buon senso magari ora saremmo stati ancora insieme.
Improvvisamente sentii l'impulso di chiamarlo, di sentire la sua voce, di toccargli i suoi morbidi capelli, di addormentarmi tra se sue braccia...esco di scatto dalla doccia tutta nuda grondante d'acqua, corro verso il ricevitore, afferro la cornetta e compongo il numero....sto per premere il tasto, indugio qualcosa secondo....mi passando davanti come un flash due anni della mia vita e poi boom ! La porta chiusa in faccia...chiudo gli occhi mentre una lacrima furtiva scende confondendosi tra le goccioline dell'acqua mentre ancora con la cornetta all'orecchio mi lasci andare sul letto, riattacco il telefono....e inizio a piangere.


Los Angeles

“ Voglio semplicemente sapere con chi diavolo passi tutto questo tempo al telefono ! È sempre costantemente occupato !- urlò Danny.
“ Ti prego, non davanti ai bambini !- disse Lisa a denti stretti.
Danny si girò verso di loro li perse in braccio e li portò nella loro stanza mentre Danielle armeggiava con una piccola paperella in mano. Rientrò in stanza sbattendo la porta.
“ Allora ? Esigo delle spiegazioni ! E guardami negli occhi quando ti parlo !- tuono. Lisa si girò verso di lui con gli occhi colmi di rabbia.
“ E tu Danny ? Tu dove le passi le tua serate ??-
“ Te l'ho detto , sono fuori per lavoro. Non siamo tutti figli di papa cara Lisa !!-
Incasso il colpo cercando di rimanere calma.
“ vuoi dire che non faccio nulla tutto il giorno vero ? Che sono anche una cattiva madre! Dimmi un po con che starebbero i bambini se non ci fossi io ?!-
“ Non riniziare con questa storia, per i miei figli ci sono sempre e tu lo sai !-
“ Non mi sembra !.-
“ Non cercare di sviare l'argomento, devi rispondere alla mia domanda! Hai un altro ??!-
Lisa rimase immobile davanti a suo marito, non lo amava più da tempo ormai, si sentiva trascurata e se solo lui non fosse stato il padre dei suoi figli avrebbe fatto le valige oggi stesso.
“ No....non c'è nessun altro...- menti.
Non era mai stata brava a mentire ma dove poteva portare ora confessare la verità a Danny, da nessuna parte...non si sarebbe mai separata da lui, aveva troppo paura per i suoi piccoli, chiudere un matrimonio così in maniera affrettata solo per colmare un desiderio, un cotta che si era presa in una crisi coniugale. No, non poteva. Non era più una ragazzina, era una madre e una moglie e aveva dei doveri da rispettare, non poteva perdersi in stupidi giochetti amorosi.
“ Ok...- disse Danny mentre i muscoli tirati del suo viso si stavano piano piano rilassando. La guardò intensamente per poi aprire la porta e andarsene.
Lisa scoppiò a piangere disperata, si rese conto che questo matrimonio non poteva andare avanti, lei era profondamente infelice e la sua psiche non avrebbe retto molto ma non poteva lasciare Danny, non poteva... ora l'unica cosa da fare era chiamare Michael e dirgli che non si sarebbero più potuti sentire.
Si alzò di scatto dal pavimento cercando di asciugarsi il trucco colato dagli occhi mentre piano compose il numero che oramai conosceva a memoria...
Chiamò, nessuna risposta....aspettò qualche minuto e poi riprovò.


“ Pronto ?..- una voce roca rispose dall'altra parte del telefono.
“ Pronto...Michael...- disse incerta.
“ Sono l'assistente del signor Jackson...-
“ Ah...mi scusi, sono Lisa Marie Presley , volevo parlare con Michael se possibile...-
“ Al momento il signore è impegnato la faccio richiamare più tardi signora.-
“ Ehm, non è che potrebbe dirle che sono io al telefono ? è...è molto urgente.-
“ Mi dispiace, ma non posso Mr. Jackson non è qui...-
“ Ah ok......però non si preoccupi lo richiamerò io più tardi. Grazie.-
“ Di niente, arrivederci.-

Mise giù. Era contenta che non avesse risposto, in cuor suo non voleva lasciarlo...si sentiva bene quando parlavano al telefono o furtivamente riuscivano a vedersi, cosa che era accaduta solamente 7 o 8 volte. Ma le erano bastate per capire che quell'uomo gli piaceva, era rimasta dolcemente sorpresa da ciò che sei era rivelato. Non aveva mai dato peso alla sua presenza, e non gli era mai interessato più di tanto conoscerlo ma dopo quel primo incontro ne era rimasta folgorata tanto che erano rimasti in contatto, e da quello che poteva vedere lui le stava facendo una corte spietata.


Buenos Aires, Argentina 23.30 ( seconda parte del Dangerous Tour)


Julie l'assistente di Michael entrò dietro di lui nella sua suite con l'agenda aperta e una pila di carte in mano.

“ Di a Dennis che entro domani bisogna controllare le fibre ottiche sulla mia giacca di scena molo probabilmente le batterie si sono scaricate, chiama Kate Farris e fallo parlare con Phil, il megaschermo di sinistra ha poca nitidezza di giorno. Ah...quasi dimenticavo! fa controllare a Peter e Merle i due Krypton e l'argon baser laser non mi piace per niente come funzionano, sono due volte che ho mandato a chiamare i dirigenti della “Light & Sound Desing” ho scelto i migliori per avere il meglio non per buttare soldi, se non mi cambiano il materiale entro venerdì digli di iniziare a trovarsi qualcun'altro per cui lavorare...”
Nel frattempo che “dettava ordini” si era tolto la giacca, gli occhiali e il capello mentre Julie era ancora intenta a scrivere.
“ Ok, perfetto....ti serve altro?- chiese la ragazza paziente guardandolo versarsi un po di acqua nel bicchiere.
“ Si...solo che non mi ricordo....- si stropiccia gli occhi sospirando.
“ Se vuoi passo più tardi...- le dice dolcemente Julie, nonostante fosse stanca morta.
“ No no, ci mancherebbe altro...sono giorni che non ti do tregua, hai bisogno di dormire...- inizia a sbottonarsi i primi bottoni della camicia nera che portava.
“ Non c'è problema Michael...- era seria, avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui, non le scocciava neanche tanto lavorare come un mulo nonostante fossero le 11 e mezza di sera passate, diciamo che si era persa una “cotta” per il suo capo e se poteva rimanere anche un solo minuto con lui lo avrebbe fatto ben volentieri.
“ Ah si, ecco...i dirigenti della Sony hanno chiamato ?-
“ Ehm...si, volevano parlare del contratto con la HBO per il lancio del video...-
“ Lo sapevo...puoi riferire a Frank di dirgli che finanzierò io tutte le spese, non ho ne il tempo ne la voglia di stare a discutere di soldi con gente ottusa...” disse risoluto.
“ Ok...entro domani mattina lo avviso.” annotò sulla agenda.
“ Domani in macchina mi serve il cambio di abiti...”aggiunse rapido.
“ Quello per l'incontro con la fondazione ? Già fatto...ti ho fatto recapitare anche tutte le carte per i bilanci della Heal the World Foundation in caso ne avessi avuto bisogno e ho fatto spostare la riunione con il cast dalle 19 alle 21 come avevi richiesto.” rispose compiaciuta.
Michael si girò a guardarla, provò l'istinto di baciarla, gli sorrise.
“ Sei estremamente competente nel tuo lavoro, mi piacciono le persone così...se ti impegni in una cosa la fai bene fino in fondo, nonostante sarebbe una grave cosa per me perdere una persona preparata come te da amico ti consiglierei di fare qualcos'altro che la mia assistente, hai un intelligenza viva , sei pronta, sveglia, scattante e impari in fretta...sei sprecata per lavorare per me...” ammise sorridendo non smettendo di fissarla.
Julie si sentì improvvisamente avvampare come un fuoco. Ce l'aveva messa tutta per fare colpo su di lui e finalmente ci sera riuscita, sapeva che lui adorava essere estremamente preciso e puntiglioso sul lavoro così lei sei era trasformata in un assistente modello. Sapeva poco e nulla della sua vita privata, solo che era divorziato e che la sua ex moglie era proprietaria di parecchi immobili che ancora erano intestati a lei, ma non sapeva se c'erano altre donne nella sua vita e soprattutto non sapeva se lei aveva una possibilità di diventare qualcosa di più per lui che la sua semplice assistente. Dal tronde era giovanissima, molto carina, e scaltra abbastanza per potersi accaparrare una grande preda. Ma doveva muoversi piano senza dare troppo nell'occhio e forse sarebbe riuscita a conquistarlo.
Si congedò dalla sua stanza dopo avergli augurato la buonanotte.
Michael si lasciò cadere sul letto, era esausto....ore e ore di lavoro no stop, ma era fatto così! voleva per lui il meglio ! Il tour procedeva a gonfie vele e si sentiva abbastanza soddisfatto per ciò che aveva messo in piedi....una sorta di macchina da guerra. Il Dangerous Tour era, infatti, il più spettacolare live show mai messo in scena fino ad allora, e Michael ne era consapevole. Tutto ciò lo faceva sentire potente, gli dava la carica necessaria per andare avanti, niente e nessuno poteva scalfirlo, neanche le critiche dei giornali che si divertivano a trovare il pelo nell'uovo provando in tutti i modi a criticare uno show che ti fatto era assolutamente perfetto, ma a lui interessava poco di tutto ciò, i giornali continuava a non leggerli, erano mesi che non accendeva la tv, si era completamente estraniato dal mondo oramai viveva solo per il suo lavoro... schiavo ancora una volta della musica, completamente sottomesso a lei, sposato fin dalla nascita la amava più di qualsiasi altra cosa al mondo...lui era Musica ! Tutto ciò che lo circondava lo era, e stava bene solo quando le luci dei riflettori si accendevano su di lui.
In questo momento nella sua testa c'era solo lui....il suo lavoro.
Chiuse gli occhi...riusciva a percepire le grida dei suoi fans che erano ancora lì per lui, fuori la finestra...l'indomani ci sarebbe stato il concerto e l'adrenalina era salita a mille come sempre, riuscire a dormire in questi casi gli risultava assurdo, ormai le medicine erano le sue compagne di notte da parecchio tempo...precisamente da quando si era separato da Anna si era automaticamente risposato con loro. Nonostante ne fosse diventato dipendente la cosa non lo spaventava, riuscivano a farlo dormire per 8 9 ore di fila di sasso facendolo risvegliare pieno di energia pronto per il concerto e questo era l'unica cosa che importava. Stava cercando di rilassarsi ma ecco che il telefono nelle tasche dei suoi pantaloni inizia a suonare....sbuffa maledicendosi per essersi dimenticato di ridarlo a Bill che non avrebbe fatto passare nessuna telefonata. Nolente infilo la mano nella tasca e alzo la cornetta portandosi il telefono all'orecchio.
“ Pronto...”
“ Michael ?....sei tu ? Sono Lisa...”






A presto con il prossimo capitolo.
Un Besito a todos. Buon Anno !
(StreetWalker )
00mercoledì 4 gennaio 2012 19:08
Julie e Lisa porteranno guai. Michael deve darsi una mossa per andare a ripredersi Anna. Buon Anno
The Queen of Pop
00lunedì 27 agosto 2012 14:36
ciao sono nuova e ho letto la tua FF! :) è davvero carina :D tra quanto esce il prossimo capitolo??
Speech90
00giovedì 2 maggio 2013 21:00
Questa FF è davvero molto bella! E' la prima volta che la leggo! :D
Ma come mai non scrivi più? Dovresti continuare,sei davvero brava! [SM=g27835]
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