[rubriche] In Studio di Registrazione con Michael Jackson

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Neverland1973
00sabato 10 giugno 2017 21:58
[SM=g2927039]
dearmichael
00giovedì 15 giugno 2017 00:38
Quincy Jones intervistato nel 1982 ricorda che Michael arrivava in studio avendo già memorizzato tutte le sue parti, testi, armonie, ritmi.

"E' capace di presentarsi per una sessione e registrare due parti principali e tre controcanti in un solo giorno.
L'affitto degli studi è molto costoso, ed è per questo che un artista come Michael Jackson è il sogno di tutti i produttori.
Arriva sempre preparato. Riusciamo a concludere così tanto in una sessione sola che mi stupisce sempre".

dearmichael
00domenica 16 luglio 2017 01:56
L'autore e musicista Brad Buxer, che lavorò a fianco a fianco con Michael per 25 anni, ricorda il brivido ogni che trovavano l'accordo o il ritmo giusto.

"Se facevi qualcosa che gli piaceva, Michael diceva: 'Eccolo è perfetto. Fissalo nel cemento'.

Le versioni migliori le chiamavamo 'versioni bibliche'

Ne esaminavamo migliaia, ma accanto alle migliori scrivevamo 'biblica'...

Erano momenti davvero piacevoli e divertenti, anche per via di tutta quella libertà musicale.

Alla fine della giornata sapevi che avresti creato qualcosa ... Non invecchiava mai, non si rovinava".

dearmichael
00martedì 3 ottobre 2017 23:36
I Jackson 5 registrano il loro primo singolo.

dearmichael
00domenica 8 ottobre 2017 03:58
rosi@
00domenica 8 ottobre 2017 18:01
Piccino! [SM=x47981]
dearmichael
00domenica 26 novembre 2017 23:01
"La collaborazione di Michael con sé stesso era poetica e unica.
Immaginare il suo processo creativo significa riportare le sue canzoni alla loro forma più essenziale: incise sul registratore direttamente dalla sua bocca.
Quasi tutti i brani scritti e interpretati da mio fratello erano dapprima arrangiati completamente nella sua testa.
Non si sedeva al pianoforte per vedere cosa saltava fuori; non sperimentava con la tecnologia; l'ispirazione poteva arrivare in qualsiasi momento.
Durante una riunione, o al ristorante, a un tratto lo vedevi afferrare un foglio di carta o un tovagliolo e mettersi a scrivere: e allora sapevi che qualcosa si stava formando nella sua testa e che quanto prima l'avrebbe inciso su nastro.
Per esempio, "I Just Can't Stop Loving You" gli venne in mente una mattina mentre era a letto.
Prese il mangianastri e la registrò lì per lì.
Quei lampi di ispirazione erano "opera di Dio" diceva.
Di fronte al registratore, usava la bocca a mo' di strumento, come il migliore dei rapper, per creare il ritmo e poi imitatava ogni parte: la batteria, il basso, i fiati, gli strumenti a corda e così via.
Andava avanti finché la struttura è l'atmosfera della canzone non erano perfette.
Una volta entrato nello studio di registrazione, trovava lo strumento che aveva immaginato e poi riascoltava il nastro per trasferire la canzone dalla propria testa alle teste di tutti gli altri.
Mentre lui cantava sul nastro, gli altri suonavano: e il risultato doveva corrispondere perfettamente a ciò che lui aveva in mente.
Michael racchiudeva in sé un'orchestra intera, e quella sinfonia di voci che gli usciva dritta dalla testa era impressionante da ascoltare: tanto quanto la canzone completata.
Gli bastava provare una canzone una sola volta e sapeva già come andava interpretata.
Non penso che si sia mai sforzato di cercare il sound giusto ... o le parole giuste: quando si arrendeva all' ispirazione, ogni pezzo cadeva al suo posto.
Per lui la musica era una fonte inesauribile di materiale che veniva da dentro: un flusso costante in cui lui non poteva non infilarsi per trarne qualcosa di buono.
Poi veniva il momento della scrittura, e ogni volta che Michael si sedeva con carta e penna, pensava contemporaneamente al videoclip.
Scriveva in modo visuale: trovava un'immagine o una scena nella sua mente, e poi la descriveva a parole.
Amava il suo lavoro perchè gli sembrava un processo magico, spirituale.
Come dichiarò nel 1983: " Adoro creare magia. Mi piace mettere insieme qualcosa di insolito, così inatteso, da stravolgere le aspettative di tutti".

- Jermaine Jackson -




abbuMJ
00lunedì 27 novembre 2017 13:48
Che dire, semplicemente unico. Grazie dear [SM=x3072554]
dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 00:08
Prego abbuMJ [SM=x3072554]
dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 00:27
Michael Jackson Studio Recording - Todo Mi Amor Eres Tu




dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 00:40
dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 01:39
Michael in studio per What More Can I Give

La canzone originariamente doveva essere presentata durante i due concerti Michael Jackson & Friends del giugno 1999, a Seul e a Monaco di Baviera.

Inizialmente la canzone doveva essere utilizzata come singolo di beneficenza per i profughi della Guerra del Kosovo del 1996-1999, ma in seguito agli attentati dell'11 settembre 2001 al World Trade Center di New York, lo stesso Michael Jackson ha riscritto il brano e ha deciso di inciderlo come singolo di beneficenza insieme a numerosi altri 26 artisti internazionali.

What More Can I Give viene inoltre tradotta dal musicista panamense Rubén Blades in lingua spagnola con il titolo Todo para ti per l'America Latina. A questa nuova versione partecipano 23 artisti, alcuni già presenti nel brano in lingua inglese e altri nuovi.

I due singoli benefici puntano a raccogliere 50.000 di dollari destinati ad aiutare i sopravvissuti e le famiglie delle vittime degli attacchi terroristici. I proventi della vendita della canzone vengono destinati ad enti di beneficenza per bambini.

Le registrazioni dei due brani si svolgono negli studi di Los Angeles e terminano nel mese di ottobre 2001.

Fonte: Wikipedia

Una versione è cantata soltanto da Michael Jackson, mentre nell'altra compaiono anche, tra gli altri, Beyoncé, Céline Dion e Mariah Carey.








dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 01:54
All in Your Name

Il brano scritto, composto e interpretato da Barry Gibb e Michael Jackson, fu pubblicato nel 2011 solo come download digitale su ITunes Store. La canzone è stata registrata nei Middle Ear Studios di Miami nel dicembre del 2002.

Barry Gibb, nel mese di marzo del 2011, mise un estratto della canzone nel proprio sito, e durante i mesi fino alla pubblicazione ufficiale fece uscire anche video che ritraevano lui e Michael in studio di registrazione. Esistono oltre 2 ore di riprese in studio.

Gibb ha scritto la canzone con Jackson per protestare contro il piano del governo degli Stati Uniti di invadere l'Iraq (che avrebbe avuto luogo nel marzo 2003) e in generale contro tutte le guerre.

"Michael Jackson e io eravamo cari amici, gravitavamo verso lo stesso tipo di musica e amavamo collaborare insieme e lui era la persona più facile con cui scrivere. Tanto più ci conoscevamo, tanto più quelle idee si intrecciavano e tutto è diventato questa canzone. All in Your Name è infatti il messaggio che Michael voleva inviare a tutti i suoi fan in tutto il mondo, voleva sapessero che ha fatto tutto per loro e per il puro amore per la musica. Spero e prego che tutti noi arriveremo ad ascoltarlo nella sua interezza. Farò tesoro di questa esperienza per sempre."

- Barry Gibb -






dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 01:55
rosi@
00giovedì 19 aprile 2018 21:49
Grazie dear. [SM=x3072554]
(Miss Piggy)
00giovedì 19 aprile 2018 22:00
"All in your name" erano davvero anni che non la ascoltavo!
dearmichael
00giovedì 19 aprile 2018 23:47
Prego rosi [SM=x3072554]

Alessia, l'ho ascoltata anche io ieri sera dopo tanto tempo, sinceramente non impazzisco per questa canzone [SM=g27827]
dearmichael
00venerdì 20 aprile 2018 02:22
We Are The World

Michael Jackson venne a conoscenza del progetto Usa for Africa verso la fine del 1984.
Ideato dal musicista e attivista Harry Belafonte, il suo scopo era quello di mettere insieme alcune delle principali star dell'industria discografica per creare un inno (simile a Do They Know It's Christmas? di Band Aid) attraverso il quale raccogliere fondi e informare l'opinione pubblica a proposito del problema della fame in Africa.


La situazione di alcuni paesi africani, tra cui l'Etiopia e il Sudan, era disastrosa: centinaia di migliaia di persone avevano un bisogno disperato di cibo, supporto sanitario e altri beni di prima necessità.

Quando Quincy Jones fu contattato per dirigere la registrazione del brano, suggerì che fosse Michael Jackson, il quale aveva già espresso la volontà di dare una mano, a scrivere la canzone insieme a Stevie Wonder e Lionel Richie (alla fine Wonder non riuscì a contribuire alla stesura, ma partecipò comunque alla registrazione).

Jackson e Lionel Rickie cominciarono a lavorare al pezzo nel 1984. Dopo diverse sessioni in cui riuscirono a mettere insieme solo poche frasi, ricevettero una gentile esortazione da Quincy Jones che disse loro: "Miei cari fratelli, tra meno di tre settimane arriveranno qui quarantasei star e ci serve una maledetta canzone".

Jackson reagì alla pressione prendendo un paio di melodie che aveva creato con Richie e chiudendosi in casa finchè non ebbe finito il pezzo. Un pezzo alla volta creò un demo approssimativo, ma completo, nel suo studio a Hayvenhurst.

"Mi piace lavorare in fretta", disse.
"Sono andato avanti senza che neanche Lionel lo sapesse, non potevo aspettare. Entrai in studio e la sera stessa uscii con la canzone finita: batteria, piano, archi e testo del ritornello".

Quando arrivò il momento di registrare, Quincy Jones appese all'ingresso un cartello con su scritto: "Siete pregati di lasciare il vostro ego fuori dalla porta".

La sera del 28 gennaio 1985, i musicisti più importanti del panorama musicale del periodo cominciarono a fare il loro ingresso in studio.

"Non ho mai, né prima né dopo, provato la gioia che sperimentai quella sera lavorando con un tessuto umano tanto ricco e complesso, fatto di amore, talento e grazia", ha scritto Quincy Jones.

We Are The World fu pubblicata insieme al video che l'accompagnava nel marzo 1985: le prime ottocentomila copie inviate nei negozi andarono esaurite in tre giorni.
Sarebbe diventato il singolo più venduto di tutti i tempi (con circa venti milioni di copie) raccogliendo più di 60 milioni di dollari per l'Africa.

Fonte: Man in the Music - di Joseph Vogel


RARE Michael Jackson recording in Studio We are the World long Version




USA for Africa - We are the World





Rare Michael Jackson con Lionel Richie e Stevie Wonder prove in studio





dearmichael
00venerdì 20 aprile 2018 02:34
dearmichael
00venerdì 20 aprile 2018 02:35
rosi@
00venerdì 20 aprile 2018 19:59
[SM=g27811] [SM=x3027012] [SM=x47981]

dearmichael
00mercoledì 2 maggio 2018 23:57
Prego rosi [SM=x3072554]
dearmichael
00mercoledì 2 maggio 2018 23:58
Michael con l'assistente alla registrazione Bart Stevens.

dearmichael
00martedì 8 maggio 2018 22:07
Michael in studio di registrazione dell'album "Bad".

dearmichael
00giovedì 10 maggio 2018 00:37
Michael e Stevie Wonder, per l'album "Bad".

dearmichael
00giovedì 10 maggio 2018 00:39
Michael con il coro di "Heal The World".

dearmichael
00giovedì 10 maggio 2018 01:13
dearmichael
00domenica 13 maggio 2018 22:45
Baby Bubbles aiuta Bruce Sweiden in sala di registrazione - (1987).

dearmichael
00domenica 13 maggio 2018 23:33
Quando cominciavano le registrazioni, Jackson entrava nel suo elemento.

Il giornalista Quincy Troupe, il quale ebbe la possibilità di assistere a una giornata di lavoro nel 1986, lo descrisse così: "Solo nella penombra, illuminato soltanto da un piccolo riflettore, inizia a cantare.
In fondo, è di questo che si tratta ...
Non esiste più nessun problema, né accordi, per il merchandising, né scadenze, né rivalità familiari.
C'è solo Michael Jackson con la sua canzone. All'improvviso non è più quel personaggio trasognato che parla con un filo di voce e vive da recluso. Non è più tenero. Attacca la canzone ballando, agitando le mani, muovendosi con una potenza inaspettata.
E' questo il suo mondo ... Almeno per quei brevi momenti, non è né uno zimbello né un'icona, ma solo un cantante davvero molto, molto dotato".


dearmichael
00domenica 13 maggio 2018 23:39
"Era il 1994 e io stavo lavorando preso il famoso studio di registrazione Oceanway sul Sunset Boulevard a Hollywood come fattorino per alcuni mesi. Appesi alle pareti c'erano ovunque dischi d'oro e di platino di artisti che tutti conosciamo e amiamo. Nel luogo più importante dell'edificio, proprio di fronte, c'era appeso il disco di platino per Thriller di Michael Jackson. Lo guardavo spesso quando stavo al centralino proprio sotto di esso.

Un giorno il mio capo mi chiese di cominciare andando al Record One, un altro studio dello stesso proprietario più avanti in Sherman Oaks, ogni lunedì sera in modo che un altro fattorino avesse un giorno di riposo. Così arrivai e scoprii che la MJJ Productions aveva prenotato sia lo studio A che il B a tempo indeterminato. Erano lì da chissà quanto tempo prima che ci andassi e mi fu detto che questo era un disco da "budget illimitato". Parte dei miei compiti erano di andare in giro e chiedere a tutti quello che volevano mangiare, ordinarlo e poi andare a prenderlo in vari ristoranti locali. Finivo per spendere diverse centinaia di dollari ogni volta per costose aragoste, sushi e bistecche. Pulivo dopo che tutti se n'erano andati, svuotavo tutto, lavavo i piatti, ecc...

C'erano produttori e ingegneri, ma non avevo mai visto il talento quando ero lì. Infine un lunedì sera mi fu detto MJJ stava arrivando. Il personale e la gente del suo gruppo si riferiva sempre a lui come "MJJ" invece di Michael. Di sicuro un po' in ritardo si presentò. Entrando apparentemente già conosceva il resto del personale, ma vidi che mi osservava, realizzando che ero nuovo. Qualcuno mi presentò a lui: "Questo è Michael...", mentre camminava verso verso di me e mi stringeva la mano e sommessamente diceva: "Anche il mio nome è Michael..." con un sorriso molto bello e una ferma stretta di mano. La cosa più forte che ricordo è che odorava di talco per bambini. Grande. E' stata davvero l'unica cosa strana che ho visto di lui.

Nelle settimane successive veniva per lavorare alle sovraregistrazioni vocali sulle tracce che avrebbero poi composto l'album HIStory. Misi su una routine dove preparavo per lui caramelle per la tosse Ricola alla ciliegia, acqua Evian e il nostro migliore microfono Neimann U-67 Tube con un filtro antisibilo a calza in nylon. Non sono mai stato ammesso nella sala controllo quando stava effettivamente registrando, ma ero presente durante le varie riproduzioni ad alto volume e lavoretti di mix.

Le mie impressioni su di lui sono state che era un uomo tranquillo, piacevole, molto umile, normale. Certo, ho letto le storie che erano circolate negli anni precedenti come chiunque altro, ma lui non si è mostrato con me come quella persona di cui tutti hanno letto sui tabloid. Una volta è arrivata una signora molto bella, Lisa Marie Presley. E' capitata solo una volta mentre ero lì, ma era chiaro che erano molto presi l'uno dall'altra e innamorati. Ho notato anche gesti di affetto, come un bacio o tenersi per mano.

Era un ragazzo normale che aveva un talento estremo per creare la magia nella sala controllo. Le mie impressioni sulla musica erano perfezione, mix precisi e registrazione nello scenario migliore possibile. Rimasi molto colpito nel vedere tre Sony 48 Track Digital Half Inch sincronizzate che riproducevano sui fader automatici della più grande console SSL di tutto il mondo in quel momento. Ben oltre un centinaio di tracce diverse venivano mixate insieme in due canali, era una cosa incredibile da vedere e sentire. Mi ha davvero fatto vedere come si può passare al livello successivo in studio. Ho lavorato con un sacco di grandi band e gruppi a Oceanway, ma nessuno lo faceva come lui.

Michael e il suo gruppo erano molto cortesi e degli ospiti eccellenti da avere presso la struttura. Tutto era di basso profilo, tutti lavoravano direttamente sul proprio compito. Direi che il Mantra di queste registrazioni era faremo tutto il necessario, dal punto di vista tecnico e creativo, per arrivare dove lui vuole. Tempo e denaro non erano prese in considerazione in questa registrazione. Il risultato finale: una registrazione perfetta, senza difetti. Nessuno. Perfezione".

Mike Ellis (dipendente di uno studio di registrazione).


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