[rubriche] In Studio di Registrazione con Michael Jackson

Michael in studio con, John Barnes e Bill Bottrell. La foto è stata scattata da un altro tecnico del suono, Paul Ericksen.

Michael durante la registrazione dell'album Bad negli Westlake Recording Studios.
E' già mascherato in modo da poter andare a fare shopping senza essere riconosciuto.

L'avventura ha avuto successo, e Michael ha trascorso il pomeriggio di shopping, accompagnato dal musicista Greg Philliganes.

Nella seconda foto, con il produttore Quincy Jones.

Michael in studio con Siedah Garrett

Che belle foto

Prego Stefania

Brad Sundberg: In The Studio With Michael Jackson

"Ogni volta che racconto una storia riguardo all'aver lavorato con Michael, chiarifico sempre se io ero effettivamente lì o se è una storia che è giunta fino a me tramite passaparola. Questa è una di quelle storie che mi sono state raccontate, ma sono sicuro sia vera grazie a Bruce Swedien e Matt Forger.

Nel 1982, quando il team stava lavorando alla canzone "Beat It", stavano ascoltando un assolo di chitarra di Eddie Van Halen a "volume Michael". (Pensate a un motore di un jet). Uno dei woofer dei fantastici amplificatori Westlake HR-1 (si veda la foto) si surriscaldò a tal punto da prendere letteralmente fuoco.

Seriamente. Non so le esatte parole pronunciate nella stanza, ma mi è stato detto che ci sono state un sacco di risate, una volta che si era capito che l'edificio non sarebbe andato completamente a fuoco. La prossima volta che ascoltate "Beat It", aumentate il volume finché non inizia ad uscire del fumo dalle casse, e benvenuti nel mio mondo".




La console di Thriller



La Track Sheet di Thriller




- Traduzione di dearmichael per MJFanSquare

Incendiario, oltre che rompi timpani.

«Quando registrammo la canzone "Thriller", prevedemmo che ci fosse un lupo che ululava. All'epoca ricordavo un film di Sherlock Holmes, "Il mastino dei Baskerville", dove c'era questo grosso cane - un alano - che faceva alcuni ululati. E, naturalmente, avevo quello in mente.

Pensai automaticamente al mio alano, che immaginavo già lanciato nel mondo dello spettacolo! Così ho cercato di convincerlo a fare quegli ululati, e sapete una cosa? Non li ha mai fatti. Lo mettemmo nella stalla durante la notte in modo da fargli ascoltare i coyote, e avevo il mio registratore pronto all'uso. Lui era un cane fantastico, 90 chili, il suo nome era Max. Pensavo: "Non sarebbe bello se facesse lui quegli ululati sul disco?". Ma non ne ha voluto sapere! Evidentemente non voleva far parte del mondo dello spettacolo.

Alla fine sapete chi è che fa gli ululati del lupo? Michael Jackson! Abbiamo dovuto farli fare a lui, e li ha fatti alla grande! C'è dentro della roba presa da vari archivi, ma è proprio Michael ad emettere quegli ululati».

- Bruce Swedien, ingegnere del suono di Michael Jackson -

Nel video la multitraccia acapella di "Thriller", dove potete ascoltare distintamente il Re del Pop mentre si lancia nei suoi "ululati".

Durante la sessione di "Somebody's Watching Me" di Rockwell

Michael pensieroso durante una registrazione nel 1986.

Quincy Jones, Michael Jackson e Lionel Richie, Westlake Studio, Hollywood - 1987.

Durante la registrazione di "We Are the World"

Bruce e Michael in studio con i figli di Greg Phillinganes

Belle, alcune non le avevo mai viste

E ti ringrazio anche qui,dear, per l'ottimo lavoro.

Prego Stefy

Sei molto gentile Lola grazie a te

Nel 1987, la rivista "Spin" descrisse in questo modo la tipica giornata nei Westlake Studios: Jackson arriva indossando occhiali da sole, cappello di feltro marrone e una camicia rossa di velluto a coste, accompagnato dallo scimpanzé Bubbles (a volte porta anche il pitone Muscles).

Quincy Jones è seduto a terra a prendere appunti mangiando, mentre Bruce Swedien, con i suoi "baffi da tricheco", è seduto in regia insieme al manager del cantante, Frank DiLeo, che "emette grosse nuvole di fumo di sigaro che si levano fino al soffitto".

Dall'altra parte dello studio, c'è un "banchetto di pollo fritto, insalata di patate, verdure e insalata di cavoli".

Altri giorni, Jackson si presentava con addosso un parka con il cappuccio bordato di pelliccia, anche in pieno agosto, perchè odiava l'aria condizionata. Cercavamo di trattare Michael come uno qualsiasi, non ci sforzavamo più di tanto".

Michael Jackson in studio canta per Bubbles, e lui risponde ballando