Re: Re: Re:
dollarboy77, 14/06/2014 00:37:
Su questo ti do ragione, credo che i 30 milioni di dischi venduti nel primo anno(anzi forse nei primi 9 mesi) dalla morte, hanno annebbiato un pò le aspettative della Sony(abile mossa di Branca far concludere il contratto quanto prima
)
Però mi vien da dire due cose su cui non mi trovo d'accordo Simo:
1) Tu dici che per un nome come MJ il secondo posto non è un gran risultato.
Ma se fosse uscito un nuovo album da vivo? nel 2010 o 2013 o chissà? sarebbe stato al numero uno per mesi? non credo... il potenziale c'è l'abbiamo visto, e sarebbe stato ancora migliore se finito da Michael stesso, però c'è anche da dire che la gente vuol cose nuove, o meglio facce nuove...con anche la promozione in persona non so fino a che punto sarebbe arrivato(sempre considerato tutti gli avvenimenti negativi susseguitisi negli anni).
2) Il fatto che se non superi l'investimento è un flop non mi convince.O meglio, sarà così da un punto di vista prettamente economico, ma come "immagine" forse no.
Esempio:(uso delle cifre a caso!)
escono 5 film dal costo di 500.000$ e ne incassano 1 milione di $.... successo!
esce un film dal costo di 2 milioni di $ e ne incassa però poco meno di 2 milioni di $.... cosa è?
come incasso è record.... anche se flop considerando l'investimento
1) 'sta cosa del secondo posto non è un gran risultato la dicevo 4 anni fa, perchè anch'io, dovevo smaltire gli eccellenti risultati del 2009
A mente fresca, il secondo posto va bene a determinate condizioni. Che possono essere la presenza di un idolo locale (tipo Vasco Rossi da noi), o da dopo il 2009, nel caso in cui vi sia una superstar viva troppo forte e troppo hot (come ad esempio Rihanna). In Taiwan ad esempio, Xscape non è mai andato oltre il secondo posto a causa degli idoli locali, ma sta avendo una tenuta pazzesca. E' rimasto 5 settimane di fila sul podio. Sta andando divinamente bene, per ora.
Tornando a noi, se Michael fosse stato vivo, è difficile dire cosa sarebbe successo. A parte Hold My Hand e Best of Joy, non conosciamo il contenuto di quello che sarebbe dovuto essere il nuovo album. Sarebbe potuto essere un grande album, così come sarebbe potuto essere uno schifo. Il fatto che per la conferenza stampa di This Is It si generò una grandissima attenzione mediatica, che poi portò ad un'impennata dei suoi vecchi dischi un po' ovunque (Essential balzò al #1 nella catalog chart in US), mi porta cmq a pensare che fosse parecchio atteso il suo ritorno. Anche quei sold out fulminei. Non si parlava che del suo ritorno. Secondo me, l'uscita di un album, il primo di inediti dopo 8 anni, avrebbe sbancato. C'era davvero tanta attesa. Secondo me avrebbe fatto il colpaccio a prescindere dal contenuto, ma più l'album sarebbe stato di qualità e più avrebbe venduto.
Cosa sarebbe accaduto dopo il 2009-11 è impossibile dirlo. Aveva in programma di ritirarsi quantomeno dalle tournée, quindi il tutto rimane un'incognita. Da quel che ne sappiamo, era in procinto di orientarsi verso campi extra musicali, mentre dal punto di vista musicale, voleva buttarsi su generi meno popolari. Si parlava di un album di musica classica e di uno con le poesie di un poeta di cui non ricordo il nome. Insomma, è difficile dirlo.
La gente vuole facce nuove? Dipende dal paese e dalla sua cultura. Negli Stati Uniti, superati i 40 anni, non ti passano più in radio e in tv, o lo fanno pochissimo. E ciò porta inevitabilmente ad un declino commerciale. Qui in Italia ad esempio, puoi cantare anche a 60 anni e star sicuro che se funzioni, continui ad avere promozione e a vendere benissimo. Dipende dal paese e dalla mentalità.
2) Esatto, perchè l'investimento è mirato al guadagno. Nessuno investe cifre per non avere rientri. Ci sono però alcune eccezioni. So che ci sono registi autoproduttori che girano film d'autore che al botteghino non rendono granchè, ma lo fanno lo stesso perchè a loro piace quel tipo di cinema. Per recuperare sulla perdita di denaro, girano le pubblicità e i video musicali, oppure in alternativa, i filmetti di serie b per fare cassa. Lo disse anche Martin Scorsese in un'intervista a Sette (inserto del Correre della Sera). Lui per rimediare a qualche suo flop e per avere i soldi per restaurare le sue vecchie pellicole, gira le pubblicità. Nell'intervista disse che a lui non piace farlo, ma è costretto per le ragioni che ti ho citato.
Ovviamente ci sono casi analoghi nella musica, così come in ogni campo artistico. C'è chi mette l'arte al primo posto e ad ogni costo.
Dubito cmq che Xscape faccia parte di queste eccezioni, anche perchè il suo artista non c'è più. Viene tutto gestito da un'etichetta, che come tutte le altre, punta a fare cassa.