UN FANTASTICO INCONTRO (in corso). Rating: rosso

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malabi
00martedì 1 ottobre 2013 20:39
Re:
[SM=x3072554]
SusannaM., 30/09/2013 17:49:

Finalmente é stata "riesumata" la f.f.
!! Bene, vedo che sei tornata in forma, restiamo in attesa degli eventi qualsiasi essi siano.....



[SM=x3072554]
malabi
00martedì 1 ottobre 2013 20:41
Re:
angelaserre, 30/09/2013 21:56:

Finalmente sei tornata. [SM=x3027012]




[SM=x47928] [SM=x3072554]
malabi
00martedì 1 ottobre 2013 20:45
Re:
Nadia4, 01/10/2013 00:08:

Santo cielo!!! malabi mi hai di nuovo sorpreso postando di nuovo e anche questa volta l'ho divorata in un lampo tanta e' la voglia di vedere questi due come proseguono. Che altro aggiungere sei semplicemente MITICA [SM=g27835]- ma come fai? riesci sempre sorprenderci mentre leggo la ff penso sempre di essere al posto di lalli (e chi non vorrebbe)tra liti e subito dopo sorrisi che amore splendido.Penso che Michael fosse proprio cosi' nella realta' lo descrivi benissimo e ti confesso che dopo avere letto ,ogni volta dentro mi rimane un vuoto e una nostalgia che in questi quattro anni non si sono mai colmati anzi un uomo meraviglioso cosi' non lo troveremo mai piu'.Ti stringo forte al mio cuore ringraziandoti per continuare la storia nonostante le difficolta'che hai trovato hai veramente tantissimo talento [SM=x3072554] ci sentiamo piu' avanti buona notte KISS MP [SM=g2927046]




Grazie infinite Nadia e sono molto contenta di regalarti qualche bella emozione. Per il talento, invece, non è proprio il caso, me la cavo a scrivere, niente di più, ma i tuoi complimenti mi fanno molto piacere.

[SM=x47928] [SM=x47928] [SM=x47928]
Foxy1975
00mercoledì 2 ottobre 2013 15:53

Grazie malabi, abbiamo bisogno di certezze su questo forum! E una bella storia costante lo é!
Spero a presto

:) Foxy
manu 62
00giovedì 3 ottobre 2013 06:33
Che bel capitolo, anche se la vedo dura per loro se Laili deve partire [SM=x47980] .
Grazie Lalli. [SM=x3072554]
(Lady Jackson)
00giovedì 3 ottobre 2013 08:09
Ciao Malabi , che bello rivederti ,sono contenta che hai risolto i tuoi problemi e che adesso hai un po di tempo anche per noi [SM=g27824]
Anche con questi nuovi capitoli mi hai fatto emozionare tantissimo , ogni volta ho il cuore a mille quando leggo perchè è come se vivessi personalmente quelle situazioni , soprattutto per i momenti d'amore [SM=x47984] , non vedo l'ora di leggere cosa succederà [SM=g27822]
A presto cara [SM=x3072554]
malabi
00giovedì 3 ottobre 2013 19:44
Re:
manu 62, 03/10/2013 06:33:

Che bel capitolo, anche se la vedo dura per loro se Laili deve partire [SM=x47980] .
Grazie Lalli. [SM=x3072554]



Manu grazie a te.

Baci.
malabi
00giovedì 3 ottobre 2013 19:46
Re:
(Lady Jackson), 03/10/2013 08:09:

Ciao Malabi , che bello rivederti ,sono contenta che hai risolto i tuoi problemi e che adesso hai un po di tempo anche per noi [SM=g27824]
Anche con questi nuovi capitoli mi hai fatto emozionare tantissimo , ogni volta ho il cuore a mille quando leggo perchè è come se vivessi personalmente quelle situazioni , soprattutto per i momenti d'amore [SM=x47984] , non vedo l'ora di leggere cosa succederà [SM=g27822]
A presto cara [SM=x3072554]



Lady Jackson è un piacere per me ritrovarti e grazie mille per le tue belle parole.

Il nuovo capitolo è in arrivo.

[SM=x47928]
marco-mjj
00lunedì 7 ottobre 2013 19:12
ciao!!
ciao malabi, sono felicissimo che la storia stia continuando e per questo ti ringrazio moltissimo, ma mi chiedo quando metterai il prossimo capitolo. dal tuo grandissimo fan marco :)
malabi
00martedì 8 ottobre 2013 21:53
Re: ciao!!
marco-mjj, 07/10/2013 19:12:

ciao malabi, sono felicissimo che la storia stia continuando e per questo ti ringrazio moltissimo, ma mi chiedo quando metterai il prossimo capitolo. dal tuo grandissimo fan marco :)




Marco, grazie a te, ma il capitolo arriverà non appena mi rimetto da un brutto mal di schiena.

Abbiate pazienza, ma non riesco a stare seduta.

[SM=g2927032]
dirtydiana66
00martedì 8 ottobre 2013 22:13
Mia cara ragazza, riguardati, la ff può aspettare! un abbraccio [SM=x47928]
MaidGirl
00mercoledì 9 ottobre 2013 20:20
Ben tornata malabi! [SM=x47928]
Questi capitoli sono una favola!*---* ah, quanto mi sono mancati! Aspetto i prossimi con ansia [SM=g27823]
malabi
00martedì 15 ottobre 2013 19:59
100°Capitolo

Le ombre della sera si allungano mano a mano e, lì, dove poco fa il sole prima di sparire all’orizzonte ha dato di sé una visione straordinaria, attraverso un tramonto da ricordare per sempre, cominciano a brillare le prime stelle, affiancate da una luna quasi piena, ancora bassa, ma luminosissima.

Michael ed io ci teniamo ancora per mano, quando suo figlio, correndo viene verso di noi e con la sua vocina argentina, apostrofa il padre, guardandolo da sotto in su, e gli chiede?

“Daddy, ma quando mangiamo la Pizza di Lili?”

Michael ed io ci riscuotiamo improvvisamente dall’incanto della nostra disperazione e dopo essermi asciugata gli occhi, scatto in piedi e rispondo per prima poiché mi accorgo che, il mio grande amore, non sa cosa dire e, seppur io mi sia completamente dimenticata della promessa fatta, cerco di rimediare dicendo a quell’adorabile bimbo:

“Oh, Prince, hai ragione, è ora di cominciare a preparare le Pizza, ma prima però, devo fare una cosa importante e poi, verrò subito a cucinare. Guarda che io ci tengo molto che voi bambini veniate ad aiutarmi, quindi, appena avrò fatto, vi vengo a chiamare. Tieniti pronto, mi raccomando.”

Il piccolo, alle mie parole, comincia a saltare tutto contento e a battere le manine, mentre ripete:

“Che bello, noi aiutiamo Lili a fare la Pizza…………….”

E dopo aver esaurito i suoi salti di gioia, corre via, all’interno della casa per dare la notizia alla sorellina, non senza prima aver ricevuto da suo padre una carezza affettuosa sulla testa.
Michael mi guarda con occhi teneri ma un po’ preoccupati e con estrema gentilezza mi dice:

“Laili, se non te la senti, lascia stare. Alla pizza possono pensarci i cuochi……..”

Lo interrompo subito per rispondere:

“No Mike, una promessa ad un bambino bisogna sempre mantenerla. Tu non preoccuparti per me, sono ancora in grado di preparare qualche pizza; però, prima, vorrei sentire cosa è riuscito a combinare Andrea con la prenotazione.”

Con tono sempre sommesso e gentile, si affretta a dire:

“Certo. Rientriamo……………”

E, per la prima volta, da quando il mio amico è ricomparso nella mia vita, egli pronuncia il suo nome, specificando:

“…………………Andrea sta telefonando dal mio ufficio. Vieni, raggiungiamolo.”

Sentendo che ha messo a disposizione il suo ufficio, di cui so essere gelosissimo, tanto da essere zona “off limits” per tutti o quasi, mi fa traboccare il cuore di gratitudine e, mentre mi fa strada, verso di esso, mi fermo prendendolo delicatamente per un braccio, per dirgli, con voce commossa, ciò che, forse, non avrei avuto il tempo di dirgli in un altro momento o, che non sarei stata capace di dirgli:

“Mike, grazie di tutto. Per tutto quello che hai fatto e avresti voluto fare per me. Grazie per la tua ospitalità qui nella tua meravigliosa casa e per avermi permesso di conoscere e avvicinare i tuoi meravigliosi bambini. Grazie per la tua generosità, gentilezza e cortesia. Grazie per il tempo che mi hai dedicato. Grazie per la felicità che mi hai donato e per quei meravigliosi momenti trascorsi assieme, in cui ho davvero creduto che il paradiso possa essere qui. Ma……..soprattutto…………”

e qui mi fermo per cercare di sciogliere il nodo che mi sta strozzando la voce:

“…………….Grazie per il tuo amore, che mi ha fatto sentire, viva, desiderata e amata, come mai mi era accaduto prima nella vita………………….”

Devo fermarmi, perché sono troppo commossa per poter proseguire e, allora il mio unico, eterno e insostituibile amore, mi abbraccia stretta mentre mi dice:

“Ohhhhhhh, no. Sono io che devo ringraziare te per tutto quello che mi hai dato, e mi hai fatto provare da quando ci siamo rivisti…………Io ti amo Laili, e so che questo non finirà, non può finire, non deve finire…………..Tu sei qua, dentro il mio cuore, e ci resterai per sempre, qualsiasi cosa accada. Ricordalo, amore mio, qualsiasi cosa accada, niente e nessuno, potrà mai allontanarti da qui. Non posso fare niente per fermarti perché, so quanto tu stia soffrendo per la tua bambina ma, non appena sarà possibile noi staremo ancora assieme, come è successo in questi giorni…………..meravigliosi in cui, sono io che con te, ho ritrovato il paradiso che, pensavo, fosse perduto per sempre…………..Io ti amo moltissimo, Laili, per davvero……….e se io potessi mostrarti il mio cuore, vedresti che, in questo momento, si sta spezzando per il dolore di doverti lasciare andare…………e sono così triste anche per te, che non riesco proprio a trattenere le lacrime……………”

E si ferma per scoppiare in un pianto dirotto, mentre mi abbraccia talmente forte da togliermi il respiro.
Siamo disperati per questo inevitabile abbandono, mentre cerchiamo di consolarci a vicenda, inutilmente. Poi, però, consapevoli, di non poter restare così a lungo, cerchiamo di ricomporci, asciugandoci le lacrime vicendevolmente, tra teneri e casti baci e, dopo esserci soffiati il naso, Michael infila gli occhiali scuri per nascondere i segni del pianto ed io, ripetendo il mio solito gesto affettuoso, che tante volte ho fatto, gli scosto la solita ciocca di capelli, che gli cade davanti, scrutando, con occhi pieni d’amore, ogni parte del suo volto per imprimerlo indelebilmente nella memoria. Con impeto mi afferra la mano e la porta alle labbra per baciarla con disperazione e poi trattenendola ancora, nella sua, con una voce carica di dolore mi chiede:

“Come farò senza di te?”

Non so cosa dirgli poiché è la stessa cosa che mi sto continuando a ripetere io senza trovare una risposta.
Mestamente, riprendiamo a camminare e arrivati davanti alla porta del suo ufficio, Michael discretamente, prima di aprire, bussa, e dopo essere entrato con me al suo fianco, richiude la porte dietro di lui e lasciandosi cadere su una sedia si rivolge ad Andrea, che ha appena terminato di parlare al telefono, chiedendo:

“Professore, allora sei riuscito a trovare un volo?”

Il mio amico, mi guarda, con occhi dispiaciuti mentre, mi dice:

“Lalli, mi dispiace, ma prima di dopodomani a mezzanotte e 40 non c’è nulla e ci impieghi un giorno per arrivare perché l’aereo farà scalo a Istanbul. Potremmo provare su Internet, ma credo che non riusciremo a risolvere niente. Mi sono rivolto a una mia carissima amica che lavora all’aeroporto e mi ha dato tutte le disponibilità e prima non c’è niente, a meno che qualcuno non rinunci all’ultimo momento, nel qual caso però dovresti essere pronta già con i bagagli in mano e andare di volata all’aeroporto, con il rischio di essere bloccata in mezzo al traffico e di non arrivare in tempo. Oppure c’è un altro volo la mattina successiva alle 8 e 10 mi pare, un po’ più breve e ci impiegheresti 17 ore circa. Non so, cara decidi tu, parlane anche con tuo padre, vedi un po’ qual è la cosa migliore per te. Certo un giorno di volo, è faticoso, purtroppo però Los Angeles e Roma sono tremendamente distanti e lo scalo ad Istanbul è di parecchie ore, otto circa.”

“Lo so, Andre, purtroppo, lo so che le distanze sono enormi…….”

Ricordandomi poi, che Michael è seduto vicino a me, senza aver capito un accidenti, dato che, com’ è ovvio, Andrea ed io abbiamno parlato in Italiano, dico al mio amico di spiegargli tutto e, immediatamente ripete a lui in inglese quello che mi aveva detto poco prima.

Michael, allargando le braccia e rivolgendosi a me, dice:

“Tesoro, sei tu che devi decidere.”

Rispondo, accorata:

“Sì, lo so, ma voi potreste darmi un consiglio. Che fareste al mio posto?”

Poi, rivolgendomi a Michael, sorridendo:

“Anche se so che a te, al mio posto non ti sarebbe mai capitato di stare……..perchè avresti preso un aereo privato.”

E allora lui, nella sua infinita e grandiosa generosità, a queste mie parole si illumina tutto e mi dice:

“Ok, baby, ma questo posso farlo anche per te.”

Andrea ed io ci scambiamo sguardi pieni di stupore mentre restiamo ammutoliti a bocca aperta. La prima a riprendersi sono io e con decisione, rispondo:

“Non se ne parla. Ci mancherebbe altro……..”

Ma Michael mi interrompe per dirmi:

“Perché no?. lo faccio volentieri per te e tua figlia. Prendilo come un regalo che faccio a lei………”

Non lo lascio finire di parlare poiché, per me, la sua offerta, per quanto la apprezzi dal profondo del cuore e per quanto mi confermi, quanto quest’uomo sia straordinario, non posso davvero accettarla, e dolcemente replico:

“Mike, io ti ringrazio con tutta me stessa, perché solo la tua offerta è già stata un bellissimo regalo, ma ti assicuro che non posso accettarla. Grazie davvero tanto, ma per tornare a casa prenderò un volo di linea. Ora parlerò con mio padre e devo anche parlare con il mio ex, per avere notizie e poi deciderò.”

Poi, alzandomi in piedi, aggiungo:

“Ora faccio un paio di telefonate e poi vado a preparare la pizza, è già tardi credo. Che ore sono a proposito?”

“Le 7 e un quarto.”

“Ok, è tardi, vado.”

Prima di uscire però, guardo entrambi e con voce emozionata dico:

“Vi ringrazio davvero tantissimo per quello che state facendo per me, siete due persone straordinarie……………davvero!”

Non riesco ad aggiungere altro e, prima che la commozione riaffori, esco dallla stanza per telefonare al padre di mia figlia, cercando di tenere a bada l’ansia che mi sta di nuovo sovrastando e che, non appena sento il suo pronto, prorompe:

“Sono io! Allora, i medici l’hanno visitata?”
ù
“Sì, e il pediatra del pronto soccorso vorrebbe ricoverarla per poterla tenere sotto osservazione almeno per un giorno o due………….”

Lo interrompo per chiedere con voce angosciata:

“Come ricoverarla? Allora è grave……Perché vuole ricoverarla?”

“Senti, lui dice che potrebbe essere un virus influenzale ma, dato che Giulia ha dei dolori forti alla pancia, vogliono vederci più chiaro ed essere sicuri di escludere qualsiasi altra cosa……….”

Lo interrompo di nuovo per dire:

“Escludere cosa? Allora pensano che potrebbe essere qualcosa di più grave?”

“Ti sto spiegando che non possono dire nulla prima di fare tutti gli accertamenti che servono………Ecco perché vorrebbero ricoverarla………”

“Ma che accertamenti devono farle? Glielo hai chiesto almeno?”

“Certo che gliel’ho chiesto. Non sono stupido come pensi. Intanto le hanno fatto subito un prelievo per l’emocromo e poi credo che le faranno un’ecografia all’addome e poi non so, decideranno a seconda dei risultati………”

Altra interruzione da parte mia:

“Oddio, povero amore, chissà come sarà spaventata. Lei ha così paura degli aghi…………….Chissà quanto ha pianto quando le hanno fatto il prelievo………..”

Ora è lui ad interrompermi per dirmi, quasi con cattiveria:

“Eh sì, ha pianto moltissimo e non smetteva di dire che voleva sua madre……..Abbiamo dovuto faticare per calmarla un pochino……..”

Vorrei sbattargli il telefono in faccia, solo per non sentire, quel tono di compiacimento nella voce, che ben conosco, quando vuole farmi sentire una merda ma, non posso, perché le cose da chiedere sono ancora tante e, facendo un sforzo per non cedere alle sue provocazioni, rispondo asciutta:

“Lo immagino e se fossi stata dotata di ali sarai già lì ma, purtroppo, per poter percorrere tutti questi chilometri, migliaia di chilometri, mi devo affidare a degli aerei e, il primo disponibile, parte dopodomani sera a mezzanotte e quaranta e ci impiega circa 24 ore per arrivare perché fa scalo a Istambul per otto ore o, ce n’è uno la mattina successiva e il volo dura 17 ore. L’unica possibilità è che qualcuno rinunci, altrimenti prima di queste date non c’è nulla da fare. Tra l’altro, se mio padre riesce a concludere il tutto entro domani o al massimo dopodomani, avevamo già in programma di partire il mercoledì infatti c’è già una prenotazione per noi, in quella data. Credo, quindi, che questa sia tutto sommato la soluzione migliore, se qui tutto fila liscio, altrimenti, penso che deciderò per il volo che parte dopodomani sera, sarà massacrante è vero, ma almeno mercoledì sera sarò lì. Credimi, davvero se fosse stato possibile sarei partita immediatamente ma oltre a questo non so cosa poter fare. Ti chiedo solo, almeno in questa circostanza di essere comprensivo e di cercare di spiegare a Giulia che se non sono vicino a lei non è perché non voglio ma solo perché non posso fare diversamente. Tra l’altro capisco che sei da solo e non puoi stare 24 ore su 24 in ospedale senza qualcuno che ti dia il cambio. Se vuoi posso chiedere a mia madre di venire a Roma, per aiutarti almeno in questo, finché io non arrivo, se tu sei d’accordo la chiamo subito per dirglielo…………..”

Esita, prima di rispondermi con un tono più conciliante ma, senza risparmiarmi un’altra frecciata:

“Certo che se tu fossi ripartita in tempo, tutto questo si poteva evitare ma, vista la situazione e dato che, comunque, tu non sarei qui prima di tre giorni, forse quattro, dille di scendere!”

La sua risposta mi allevia un po’ l’angoscia e leggermente rasserenata chiedo:

“Ok, appena chiudo con te la chiamo………….Senti, ma ora dove siete esattamente?”

“Siamo ancora nell’astenteria del pronto soccorso. Stiamo aspettando che trasferiscano la bambina in reparto…….”

“E lei ora come sta? Cosa sta facendo? Si è un po’ calmata?”

“Sì, si è addormentata finalmente. Doveva essere stremata sia per i gran pianti che si è fatta e sia per la gran paura che aveva…………Ci son volute ore per calmarla e anch’io sono stanchissimo……………… e, ovviamente preoccupato.”

Dal suo tono capisco che quello che mi ha appena detto risponde a verità e con voce più morbida, replico:

“Lo immagino e ti ringrazio per quello che stai facendo e mi dispiace immensamente non essere là con te. Ti garantisco che essere così distante in una situazione del genere mi crea un’ansia e una sofferenza enorme perché lei mi manca da morire e il mio unico desiderio è essere vicina alla mia bambina, in questo momento……………….. Ti prego, dille che la amo moltissimo, che non vedo l’ora di abbracciarla e di riempirla di baci e che sarò da lei il prima possibile. Tu glielo devi spiegare bene, lei è una bambina sveglia e intelligente e so che capirà, se troverai le parole adatte. Ti prego, in questo momento metti da parte il rancore che hai verso di me e pensa solo al bene di Giulia. Noi possiamo riprendere le nostre diatribe dopo che lei starà bene e tutto si sarà aggiustato, ora dobbiamo pensare solo a lei………”

La sua risposta anche se non immediata, mi lascia ben sperare:

“Ok, glielo dirò, ma tu fammi sapere esattamente quando partirai!”

“Certo, ti avvertirò immediatamente…………Tu invece, non appena sai qualcosa delle analisi e comunque per qualsiasi novità chiamami in qualunque momento, mi raccomando!”

“Va bene, appena so qualcosa mi faccio sentire.”

“Grazie e parla con Giulia, appena si sveglia…….Dalle tanti baci da parte mia, mi raccomando……………Allora ciao, aspetto una tua chiamata”

“Sì, sì. A dopo. Ciao”.

Con la comunicazione chiudo anche gli occhi mentre sospiro per aver trovato nel mio ex, un briciolo di “humanitas”, cosa di cui ha sempre deficitato ma, evidentemente, date le circostanze, la preoccupazione per le condizioni di Giulia non gli ha permesso di tirare fuori il peggio di se stesso e, di questo, mi compiaccio anche se, la mia preoccupazione per mia figlia resta a livelli altissimi.
Foxy1975
00mercoledì 16 ottobre 2013 00:11
...Nooo! Che brutta piega ha preso questa situazione! Ci hai fatto passare dalla dolcezza tra Michael e Lalli nello scambiarsi il loro 'arrivederci' alla durezza dell'ex di Lalli nel voler farla sentire in colpa a tutti i costi in una circostanza in cui lei non ha davvero colpa di nulla! I bambini si ammalano, e capita che i genitori siano lontani!
Oramai ho capito che tipo é Lalli..quanto sia caparbia..ma secondo me, sbaglia a non accettare il favore di Michael per diverse ragioni:
primo, lui può farlo senza problemi, é nelle sue possibilità, secondo, Michael é il suo UOMO! Se non ti fai aiutare dal tuo uomo, da chi ti fai aiutare?! Terzo, é per una causa importante, Lalli deve correre da sua figlia,( e magari tornare presto da Michael!)..perciò spero proprio che cambi idea..
Grazie tantissimo per il capitolo..é bello che ci sia ancora vita in questa sezione! Spero che tu stia meglio..

Grazie :))

Foxy

P.S..Complimenti per il centesimo capitolo..io non sono mai arrivata a cento!
(Lady Jackson)
00mercoledì 16 ottobre 2013 11:14
ciao Malabi , spero che il tuo mal di schiena sia passato [SM=g27817]
Che emozione anche questo capito , ho pianto [SM=x47964] come si fa a lasciare Michael ? però i figli vengono prima di tutto....che brutta situazione [SM=g2927032] non vedo l'ora di leggere come andrà a finire....
ciao Malabi , a presto [SM=x3072554]
malabi
00mercoledì 16 ottobre 2013 20:56
Re:
Foxy1975, 16/10/2013 00:11:

...Nooo! Che brutta piega ha preso questa situazione! Ci hai fatto passare dalla dolcezza tra Michael e Lalli nello scambiarsi il loro 'arrivederci' alla durezza dell'ex di Lalli nel voler farla sentire in colpa a tutti i costi in una circostanza in cui lei non ha davvero colpa di nulla! I bambini si ammalano, e capita che i genitori siano lontani!
Oramai ho capito che tipo é Lalli..quanto sia caparbia..ma secondo me, sbaglia a non accettare il favore di Michael per diverse ragioni:
primo, lui può farlo senza problemi, é nelle sue possibilità, secondo, Michael é il suo UOMO! Se non ti fai aiutare dal tuo uomo, da chi ti fai aiutare?! Terzo, é per una causa importante, Lalli deve correre da sua figlia,( e magari tornare presto da Michael!)..perciò spero proprio che cambi idea..
Grazie tantissimo per il capitolo..é bello che ci sia ancora vita in questa sezione! Spero che tu stia meglio..

Grazie :))

Foxy

P.S..Complimenti per il centesimo capitolo..io non sono mai arrivata a cento!



Grazie Foxy, ma vorrei precisare che Lalli è una donna indipendente abituata a cavarsela da sola e non vuole in nessun modo approfittare del grande cuore di Michael, perché sa che questa generosissima offerta è altrettanto dispendiosa, anche se lui può permetterselo.

P.S.: grazie per i complimenti.

malabi
00mercoledì 16 ottobre 2013 21:01
Re:
(Lady Jackson), 16/10/2013 11:14:

ciao Malabi , spero che il tuo mal di schiena sia passato [SM=g27817]
Che emozione anche questo capito , ho pianto [SM=x47964] come si fa a lasciare Michael ? però i figli vengono prima di tutto....che brutta situazione [SM=g2927032] non vedo l'ora di leggere come andrà a finire....
ciao Malabi , a presto [SM=x3072554]




Grazie, sto meglio, almeno per ora, anche se non del tutto a posto.

Mi dispiace averti rattristata e alla tua domanda posso solo rispondere che lasciare Michael è un'impresa quasi impossibile, anche se l'amore per la figlia è enorme. Lalli sta vivendo un conflitto che le dilania l'anima e il cuore. [SM=x47964]


malabi
00giovedì 17 ottobre 2013 04:07
101°Capitolo

Non so quanto sia rimasta al telefono, ma credo abbastanza e mentre digito il numero di mia madre mi affretto verso la cucina. In Italia è l’alba e lei, infatti, risponde assonnata ma, non appena sente che sono io, esclama con preoccupazione:

“Oddio, che è successo?”

Cerco di tranquillizzarla, per quello che posso, spiegandole rapidamente la situazione, mentre mi do da fare per indossare un grembiule e, le chiedo di prendere il primo treno disponibile per Roma. So di poter contare su di lei che, capendo l’urgenza del momento, non si dilunga più di tanto. Mi saluta rassicurandomi che entro un’ora sarà alla stazione per prendere il primo treno in partenza per Roma.

Altro sospiro di sollievo, mentre penso che anche questa è fatta. Ora, non mi resta che telefonare a mio padre e, dopo aver preparato gli ingrediente per la pizza, lo chiamo.

“Ciao Papà. Ho parlato con il mio ex e la situazione è che Giulia deve essere ricoverata per accertamenti. Nel frattempo io mi sono data da fare per trovare un volo ma, prima di dopodomani sera non c’è niente……..”

“Accidenti, questo non ci voleva………parlo del ricovero. Ma come mai?”

“Perché le fa molto male la pancia e vogliono escludere qualsiasi cosa. Potrebbe essere un’influenza intestinale ma solo con una serie di accertamenti potranno stabilirlo. Comunque mamma sta venendo giù e ci sarà anche lei, fortunatamente. Io invece ho bisogno di sapere com’è la situazione con il contratto, prima di prenotare qualsiasi cosa. Pensavo che se tu riesci a concludere tutto entro Martedì, allora tanto vale che ritorno con te il giorno dopo, almeno mi evito un viaggio che dura 24 ore.”

“Oh cavolo. Così tanto?”

“Sì perché l’aereo fa scalo a Istanbul per molte ore……………Comunque tu potresti telefonare al tuo avvocato e sollecitarlo? Non subito, visto che in Italia è l’alba! A mamma è venuto un colpo quando mi ha sentita al telefono. Però, non appena l' orario è decente, chiamalo e digli di sbrigarsi, per favore.”

Mio padre, mi rassicura su tutto e mi promette di richiamarmi presto e, liberatami finalmente del telefono, mi accingo a preparare la famosa pizza. Nel momento in cui scopro l’impasto però, mi ricordo della promessa fatta e, rivolgendomi al cuoco, gli chiedo se può in qualche modo avvisare i bambini di venirmi ad aiutare. Egli, con estrema gentilezza, cerca di soddisfare immediatamente la mia richiesta e, dopo qualche minuto d’attesa ecco arrivare i bambini di corsa che non appena entrano, si piazzano entrambi davanti a me, mostrandomi le loro manine, mentre Prince, con gli occhi eccitati, mi dice:

“Lili ci siamo già lavati le mani, ora possiamo aiutarti?”

Sorrido di fronte a tanta innocenza e dopo aver dato loro un bacio ciascuno, rispondo:

“Certo. Non avrei cominciato senza i miei aiutanti preferiti. Dai venite a sedervi qui e fate esattamente quello che vi dico di fare.”

Dopo averli aiutati a prendere posto sugli alti sgabelli, raggiungo la mia postazione al tavolo da lavoro, e mi accorgo che in fondo alla grande cucina ci sono Michael e Andrea che ci osservano in silenzio. Sorrido loro e mentre prendo una parte d’impasto per spianarlo su una teglia, brevemente riassuno ad Andrea quello che è venuto fuori dalla mie telefonate che, si affretta poi a riferire a Michael. Quindi, il mio amico mi chiede:

“Allora lasciamo tutto in sospeso fino a che non hai notizie da tuo padre e speriamo che anche lui possa concludere i suoi affari presto, così potrete partire assieme mercoledì. A questo punto penso che sarebbe la cosa migliore, almeno viaggeresti in meno ore e arriveresti sicuramente meno stremata.”

“Sì lo spero anch’io, perché con il nostro volo arriveremmo la mattina successiva, ma fino a che non parla con l’avvocato non ne sapremo niente. Comunque grazie Andre, sei un vero tesoro.”

Mi risponde con voce mesta:

“E di che? Per te farei qualsiasi cosa, lo sai………..”

Un po’ a disagio abbasso gli occhi e mi rivolgo a Michael, sempre taciturno:

“Michael, ovviamente non hai capito nulla, ma ora Andrea ti dirà tutto…………”

Ma lui mi interrompe per dirmi, con tono pacato:

“Perché invece non me lo dici tu? Cos’è improvvisamente non sai più parlare inglese?”

Questa risposta mi sorprende a tal punto che alzo gli occhi per guardarlo stupefatta, cercando di capirne il motivo, ma come spesso è accaduto, la sua faccia ha un’espressione imperturbabile, resa tale anche dagli occhiali scuri che ancora indossa. La prima cosa che mi viene in mente di chiedergli è, perché mi stia parlando così ma, data la presenza dei suoi figli e del personale, mi dico che non è proprio il caso, quindi, cercando di ironizzare, rispondo:

“Oh proprio non saperlo più parlare, no, ma con quello che mi passa per la testa ora, potrei tirare fuori qualche parola strana perciò, credo che sia meglio far parlare Andrea, almeno è garantita la comprensione.”

E sottolineo le mie parole con un largo sorriso che però viene contraccambiato solo dal mio amico, mentre Michael, abbassando la voce quasi a un bisbiglio, fa capire che è meglio, per loro, andare a parlare fuori dalla cucina.

Intanto la preparazione della pizza è a buon punto e anche i bambini si stanno dando da fare nel guarnire le due piccole che ho preparato per loro, contenti e soddisfatti del loro lavoro. Sono davvero due creature adorabili, così educati, assennati direi, e estremamente intelligenti e svegli. E’ Prince che ad un certo punto mi chiede:

“Lili, facciamo una pizza speciale per papà?”

Lo guardo interessata e domando:

“E che pizza speciale vorresti fare per il tuo papà?”

“Uhhmmm, non so, pensavo a una pizza a forma di qualcosa…………Forse si potrebbe fare una pizza con la faccia di Mickey Mouse, che a papà piace tanto……..”

Subito anche Paris appoggia l’idea del fratello e esclama con la sua vocina:

“Sì, sì facciamo pizza Mickey Mouse per papà……..Sì, sì.”

Devo però, purtroppo, smorzare il loro entusiasmo, perché proprio non so farla una pizza a forma di Topolino ma, cerco subito di offrire loro un’alternativa altrettanto entusiasmante e propongo:

“Bambini, la pizza a forma di Mickey Mouse non verrebbe bene e noi non vogliamo dare a papà un pizza brutta, vero?”

“Sì, non vogliamo ma allora che pizza speciale facciamo?”

“Possiamo farne una con un’altra forma, a cuore ad esempio. Eh che ne dite?”

Loro rispondono raggianti:

“Sì pizza-cuore è bellissima!”

Aggiungo poi:

“E potremmo scriverci sopra ‘We Love You’. Che ne pensate?”

E loro al colmo dell’entusiasmo battono le mani e lanciano gridolini di gioia e poi Prince perplesso chiede:

“Lili, ma come si fa a scrivere su una pizza-cuore?”

“Beh, si scrive utilizzando qualcosa che vada bene per la pizza…………Non so delle olive ad esempio.”

“Oh sì allora facciamolo, ma noi ancora non sappiamo scrivere……..”

“Non fa niente tesoro, vi dirò io come fare e quando la pizza sarà pronta, voi direte a papà che noi lo amiamo così tanto che glielo avete voluto dire anche con la pizza. Oh scusate, che voi lo amate così tanto……………….Non vi sembra una bellissima idea?”

La risposta di Prince mi lascia esterrefatta:

“Sì è una bellissima idea. Ma anche tu puoi dire a papà che lo ami tanto. Lui è felice se tu glielo dici.”

Le sue parole mi fanno battere il cuore, se è vero che i bambini dicono sempre la verità; tuttavia, facendo finta di non dare molto peso alle parole del bambino, commento brevemente:

“Ok Prince, allora glielo diremo tutti e tre assieme. Ok?”

E loro in coro:

“Okayyyyy!”

I bambini sono al settimo cielo per la gioia e osservano senza disturbare come io riesca a creare una pizza a forma di cuore che, pur non avendo mai fatto, mi era sembrata la più semplice da realizzare. Nonostante le difficoltà iniziali, riesco, tuttavia, a portare a termine il compito e dopo aver messo la salsa di pomodoro e la mozzarella guido i bambini indicando loro dove devono posizionare le olive che devono formare le tre parole.
Si stanno divertendo moltissimo e quando l’ultima oliva è stata posizionata, dico loro di non parlare con nessuno della pizza-cuore perché deve essere una sorpresa per Michael e loro obbedienti mi promettono di mantenere il segreto.
Con l’aiuto dei cuochi inforno le teglie, do disposizione per i tempi di cottura e dopo aver lasciato la cucina con l’intento di andarmi a dare una sistemata, mi avvio alla ricerca di Michael tenendo i bambini per mano.

Dal salone sento provenire delle voci, quindi mi dirigo lì e, dopo essere entrata, trovo la Nanny, seduta di fronte a Michael, la quale sta discutendo con lui in maniera piuttosto animata, anzi, direi che gli sta parlando con un tono molto arrabbiato, mentre lui le risponde, invece, pacatamente. Mi fermo, per riuscire a capire cosa si stiano dicendo, ma i bambini, non appena scorgono il padre, gli corrono incontro vociando per dirgli che hanno preparato per lui una bellissima sorpresa, e lui, contagiato del loro entusiasmo, accoglie la notizia con espressioni di grande meraviglia, accompagnati da teneri baci. La dolcezza e l’amore che egli manifesta sempre per i suoi figli, mi stupiscono ogni volta che lo vedo interagire con loro.

Ovviamente, il nostro ingresso, pone fine a qualsiasi discussione e anch’io mi avvicino senza poter nascondere un’espressione a dir poco sorpresa per quello a cui ho appena assistito e, cercando di adottare un tono disinvolto, comunico:

“Tra un po’ le pizze sono pronte, credo che possiamo sederci a tavola, subito dopo esserci lavate le mani, vero bambini?”

La loro tata, senza farmi finire la frase, si alza di scatto, a me sembra, notevolmente contrariata e prendendoli per mano senza dire una parola e senza nemmeno guardarmi in faccia, si dirige verso l’uscita del salone, dove, ad un certo punto, mi pare di sentire la parola “Mamma”, mentre i piccoli le stanno raccontando le loro imprese culinarie. Guardo, sempre più stupita, Michael sperando che mi fornisca una spiegazione in merito, soprattutto, alla discussione che ho interrotto con il mio arrivo ma, com’è prevedibile, da parte sua nemmeno una sillaba, se non:

“Allora come sono venute queste pizze?”

Resto in silenzio qualche secondo, continuando a interrogarlo con lo sguardo, prima di rispondere, abbastanza svogliatamente:

“Spero bene, io c’ho messo tutto l’impegno e anche i bambini, sono stati adorabili……………..”

“Spero che si siano comportati bene e che non ti abbiano creato problemi……….”

Lo interrompo subito:

“Assolutamente no. Sono stati dei veri tesori. Come fai a pensare che possano creare problemi? Sono bambini educatissimi e molto tranquilli………..”

“Oh sì sono davvero fantastici, ma sai sono così piccoli che a volte non è facile tenerli a bada………..”

“Mah, non mi pare. Perlomeno, io non ho avuto nessun problema con loro. Ci siamo divertiti molto, nonostante tutto!”

Con aria triste mi dice:

“Già. Immagino quanto in questo momento tu possa essere preoccupata, io impazzirei letteralmente se succedesse una cosa del genere a uno dei miei figli mentre sono così lontano. Ecco perché li porto sempre con me, non potrei sopportarlo………………..”

Lo interrompo un po’ risentita, non tanto per quello che ha appena detto, ma per la scena a cui ho assistito, che Michael vuole completamente glissare:

“Pensi che se io avessi potuto, non l’avrei fatto? Sono bloccata qui e lei è in ospedale! Anch’io, credimi, non lo sopporto, ma non posso fare diversamente, per ora………..I sensi di colpa mi stanno uccidendo perché sarei dovuta ripartire sabato, com’era programmato e adesso starei vicina a lei e non qui a migliaia di chilometri di distanza senza poter fare nulla. Quindi ti prego, risparmiami i tuoi paragoni su cosa avresti fatto tu. Io non sono Michael Jackson, non mi posso permettere aerei privati e non posso permettermi tate di lusso………che pensano di essere le padrone di casa e che si comportano come tali………….”

Ovviamente le mie parole non passano indenni perché Michael mi interrompe per dirmi, con una buona dose di insofferenza?:

“Cosa c’entrano gli aerei privati e le tate di lusso in questo discorso? Io stavo parlando solo dei miei sentimenti verso i miei figli e non certo facendo paragoni tra te e me. Comprendo che sei nervosa, triste e preoccupata ma ti prego di non prendertela con me, perché mi sembra che io abbia fatto tutto il possibile! E, se è vero che tu non sei Michael Jackson, è anche vero che Michael Jackson ti ha offerto un aereo privato per farti arrivare dalla tua bambina subito, che tu hai rifiutato non so per quale motivo, visto che ti ho detto di accettarlo come un regalo per tua figlia! Ma tu, naturalmente, ritieni che questo mio gesto d’amore possa ledere la tua indipendenza e ti faccia sentire in obbligo verso di me! E allora che cos’hai da recriminare? Mi ritieni responsabile per averti portata qui e aver fatto in modo che tu non partissi sabato? Se questo ti fa sentire meglio, accetto anche questa responsabilità e mi dispiace moltissimo che tu e lei non possiate stare assieme in questo momento, ma tutto quello che ho fatto è stato fatto in assoluta e totale buona fede e soprattutto per amore. Ma se tu non riesci a vederci nemmeno questo, credo che davvero sia meglio interrompe questa assurda conversazione qui.”

Cerco di rispondere, ma mi lascia solo il tempo di dirgli:

“Se non ho accettato la tua offerta è solo perché non voglio approfittare della tua generosità e bontà di cuore, per un cosa che ti costerebbe una grande quantità di denaro. Non ho pensato minimamente alla mia indipendenza e a sentirmi in obbligo con te. Questo è il motivo, solo questo……………”

“Sono io che decido come spendere il mio denaro e se decido di spenderlo per aiutare qualcuno a cui tengo, riguarda solo me! Non sei tu che ti devi creare questi problemi. E comunque noleggiare un aereo non è così dispendioso come credi. A volte spendo di più per regalare gioielli…………..”

La sua risposta mi ammutolisce e in qualche misura mi umilia anche, perché riconosco che i miei parametri sono distanti anni luce dai suoi e che forse davvero non ho idea di quanto immense siano le sue possibilità economiche, il che mi fa sentire un’ingenua stupidotta, perciò reagisco seccamente:

“Non avevo nessuna intenzione di mettere in discussione la tua ricchezza di cui, però, non voglio approfittare. L’accettare o meno la tua offerta, per la quale ti ringrazio con tutto il cuore, è solo ed esclusivemente un mio problema, a prescindere da come tu decida di spendere il tuo denaro cosa che, te lo garantisco, non mi interessa minimamente! Ed ora credo che sia ora di andare a tavola, perché le pizze sono pronte!”

Mi lancia un lunghissimo sguardo severo, scuotendo la testa e prima di dirigersi verso la sala da pranzo, sentenzia:

“Da non crederci……….Da non crederci…………..Tu mi farai impazzire!”

Non so cosa mi sia preso, e perché gli abbia parlato con questa acrimonia, ma il fatto di vederlo discutere con la tata dei suoi figli, alla quale, fino ad ora, non ho dato nessun peso, se non quello di una persona competente che lavora alle dipendenze di Michael, come una normale coppia e, dopo aver sentito che i bambini la chiamano ‘mamma’, in me si è acceso un campanello d’allarme.
Mentre torno in cucina per vedere a che punto sia la cottura delle pizze, mi dico che sono stata forse un’idiota a non rendermi conto di tanti piccoli segnali, pensando che il pericolo fosse fuori di qui e invece era proprio sotto il mio naso. Forse sto diventando paranoica perché vedo pericoli ovunque, e anche se così fosse, non posso farci assolutamente nulla se non rovinarmi l’esistenza, visto che costei, abita oltretutto sotto il suo stesso tetto ed è una giovane e bella donna; e comunque, in questo momento, ho ben altri problemi da risolvere!
Certo a parole è tutto facile e se i pensieri negativi potessero essere cancellati passando soltanto una mano sulla fronte, sarebbe fantastico; oltretutto io, per complicarmi la vita, sono da premio Nobel, visto che mi riesce sempre perfettamente!

E’ ora di servire le pizze,però quindi sospirando, le faccio disporre su grandi piatti, indicando una per una a chi debba essere servita, controllo quella di Michael che è venuta perfetta sia per la forma che per la scritta e a passo svelto precedo il cameriere e entrando in sala da pranzo con un sorriso, annuncio:

“Ladies and Gentlemen, Le pizze!”

Parte un applauso generale, e i bambini sono davvero entusiasti, mentre la loro tata, che ormai controllo a vista, continua ad avere un’espressione molto seria. Mano a mano vengono serviti tutti e per ultima resta la pizza di Michael coperta da un copri vivande che il cameriere, seguendo le mie istruzioni, deposita davanti a lui, che guarda stupito e emozionato al pari dei figli, e nel momento in cui il piatto viene scoperto, i bambini gridano:

“WE LOVE YOU, DADDY!”

Lo stupore e la gioia che leggo sulla sua faccia quando vede la sua ‘pizza-cuore speciale’, non si può descrivere e dopo essersi coperto il viso con le mani, si alza per andare ad abbracciare e baciare i suoi figli e per dire loro ancora una volta che li ama da morire. La scena è commovente e a me vengono gli occhi lucidi, come a Michael d’altronde, che per nascondere la commozione si è rinfilato gli occhiali da sole ma, dopo essersi seduto al suo posto, alza la testa verso di me e muovendo solo le labbra mi dice:

“Thank you. I Love you!”

Gli rispondo con un sorriso ma immediatamente dopo, non posso fare a meno di gettare uno sguordo verso la Nanny che, sta tagliando la sua pizza, con un’espressione sempre più arrabbiata…….o, almeno così mi pare.
Fortunatamente la mia fatica ha ottenuto grandi consensi da parte di tutti. I più entusiasti sono i bambini e Michael che non finisce di dire che è la pizza più buona e più bella che abbia mai mangiato. So perfettamente che il suo è un complimento esagerato poiché, obiettivamente me ne sono venute di migliori, in altre situazioni ma, le sue lodi sperticate mi fanno piacere, ed anche quelle dei bambini che, invece, so essere del tutto sincere. Anche gli altri commensali non si risparmiano e tra loro, Andrea arriva a dichiarare che la mia pizza sta allo stesso livello di quella di sua madre, che è una cuoca eccellente. Insomma hanno tutti da dire la loro, tutti tranne lei, la Tata, che continua a mangiare in silenzio e che, per tutta la cena, ha aperto bocca solo per rivolgere qualche parola ai bambini.

Osservo sia lei che Michael e mi accorgo che non si scambiano nemmeno un’occhiata di tanto in tanto e davvero questo comportamento da parte di entranbi mi insospettisce sempre di più, fino a che, non potendone fare a meno, mi rivolgo direttamente a lei, dicendole:

“Sei molto taciturna questa sera, forse non ti senti bene?”

Lei senza praticamente guardarmi, se non appena interpellata, mi risponde laconica:

“No sto bene, grazie, sono solo un po’ stanca!”

Senza demordere continuo:

“Ah mi dispiace, spero però che almeno la pizza ti sia piaciuta!”

E lei senza modificare il suo atteggiamento:

“Sì, mi è piaciuta, era davvero buona.”

A questo punto, devo per forza fare buon viso a cattivo gioco e lancio uno sguardo interrogativo a Michael che, come al solito, resta imperturbabile, facendomi arrostire a fuoco lento ancora di più. Non so che pagherei per sapere il motivo della discussione tra loro due e perché quella sia così arrabbiata con tutti e, soprattutto, se è vero che i bambini la chiamino, ‘mamma’, cosa che a me sembra assurda.

Involontariamente, mi viene in aiuto Franky che, accortosi evidentemente anche lui del malumore della tata, le si rivolge per dirle:

“Davvero, Grace, che cos’hai stasera? Sei così taciturna. Non che di solito tu sia una gran chiacchierona, ma stasera stai più zitta del solito.”

Quella, senza modificare il comportamento tenuto fino ad ora, seccamente risponde.

“Non capisco tutto questo interesse per il mio silenzio. Mi sembra evidente che se sto zitta è perché non ho voglia di parlare.”

Dopo questa rispostaccia indirizzata direttamente a Franky e indirettamente a me, si alza da tavola e rivolgendosi ai bimbi dice loro:

“Andiamo bambini, è ora di andara a dormire. Salutate tutti e andiamo”

E i bambini, in coro:

“Yes mom!”

Guardo istintivamente Michael che si irrigidisce e, con estrema dolcezza, si rivolge ai figli dicendo:

“Bambini lei è Grace e dovete chiamarla con il suo nome. Tante volte ve l’ho detto, cercate di ricordarlo.”

I due angioletti di nuovo in coro rispondono:

“Yes Daddy.”

Poi salutano tutti con educazione e Prince prima di sparire oltre la porta si rigira di nuovo per dirmi:

“Grazie Lili per la pizza, era buonissima e grazie per averci fatto fare i tuoi aiutanti. E’ stato davvero divertente.”

Mi alzo e dopo avergli detto di aspettare vado verso di loro per abbracciarli e baciarli e per dire loro quanto siano belli, buoni e teneri. Con affetto, tutti e due rispondono ai miei baci mentre mi ringraziano ancora. Poi spariscono con la loro Tata ed io, sospirando mi giro verso Michael che non si è perso nemmeno una mossa e mi fa cenno di sedermi vicino a lui, nella sedia lasciata libera e a bassa voce, mi dice:

“E’ tutto ok, non preoccuparti. Più tardi parleremo.”

Rispondo anch’io a bassa voce:

“Ma io non mi preoccupo, sono solo molto stupita.”

“Lo so, lo vedo. Ma non farti idee sbagliate perché non è come tu pensi”

“Ma io non penso niente……….”

“Non dire bugie, ti conosco bene……….”

Veniamo interrotti da Andrea che alzandosi ci dice:

“Mi dispiace ma è ora che io torni a casa, domani mattina devo essere all’Università alle 8 e il viaggio per Los Angeles è lungo.”

Michael si alza immediatamente e fa un cenno a Franky che subito si mette in contatto con qualcuno della Sicurezza per far preparare una macchina. Mi alzo anch’io e con vero dispiacere chiedo:

“Andre, ma già vai via? Mi dispiace molto, davvero.”

“Sì Lalli, devo andare, però fammi sapere quando partirai e se c’è la possibilità di vederci prima che tu lo faccia, sai che ne sarei davvero felice. Comunque se hai bisogno di qualsiasi cosa, chiamami, mi raccomando.”

Lo ringrazio e, dopo averlo abbracciato forte, gli dico:

“Grazie di tutto e ci rivedremo, contaci. Ti voglio bene, Andre, davvero tanto.”

“Anch’io te ne voglio, lo sai! Spero che per tua figlia si aggiusti tutto al più presto, fammi sapere!”

“Ok, grazie, lo farò.”

Dopo aver salutato Franky e Linda, con una stretta vigorosa ringrazia e saluta Michael dicendogli che è a disposizione per quel progetto. Poi esce ed io lo seguo per salutarlo ancora una volta mentre l’auto lentamente scompare nel buio della notte e mi assale un tremendo senso di solitudine.
(Lady Jackson)
00giovedì 17 ottobre 2013 09:26
ci mancava solo la Tata a mettere altri pensieri in testa a Lalli [SM=x47980] Bellissima la sorpresa della pizza a forma di cuore [SM=g27836] e Michael è il solito adorabile tenerone [SM=x47928] [SM=x47928] [SM=x47928]
Lalli però dovrebbe essere meno orgogliosa , in fin dei conti tutti offrono aerei privati tutti i giorni [SM=x47979]
[SM=x47981] Malabi e a presto [SM=x3072554]
Foxy1975
00giovedì 17 ottobre 2013 20:10
..Caspita, ci hai catturato..e ora chi si ripiglia più?! Sto già macinando pippe mentali a go go..volevo fare un applauso a Michael quando risponde a Lalli..tutto quello che dice é corretto, forse non giusto, ma le spese del jet credo fossero spiccioli per Michael, rispetto alla gestione delle sue proprietà, macchine, ecc. ecc...e per quanto sia bello e sexy che Lalli sia indipendente e non sia una cacciatrice di danaro,deve anche un po' lasciarsi andare

" ma ti prego di non prendertela con me, perché mi sembra che io abbia fatto tutto il possibile! E, se è vero che tu non sei Michael Jackson, è anche vero che Michael Jackson ti ha offerto un aereo privato per farti arrivare dalla tua bambina subito, che tu hai rifiutato non so per quale motivo, visto che ti ho detto di accettarlo come un regalo per tua figlia! Ma tu, naturalmente, ritieni che questo mio gesto d’amore possa ledere la tua indipendenza e ti faccia sentire in obbligo verso di me! E allora che cos’hai da recriminare? Mi ritieni responsabile per averti portata qui e aver fatto in modo che tu non partissi sabato? Se questo ti fa sentire meglio, accetto anche questa responsabilità e mi dispiace moltissimo che tu e lei non possiate stare assieme in questo momento, ma tutto quello che ho fatto è stato fatto in assoluta e totale buona fede e soprattutto per amore. Ma se tu non riesci a vederci nemmeno questo, credo che davvero sia meglio interrompe questa assurda conversazione qui.”

Comincia a parlare e prende quota, mi sono coinvolta nelle sue parole, ed ero sedotta.
Mi piace il tuo Michael.
La tata rompe, ma non mi preoccuperei, Michael ama Lalli.
Invece mi preoccuperei di Andrea. Oh-oh.

Grazie Malabi, bel capitolo in così poco tempo, e sei anche malata..come stai?
Grazie
Foxy
malabi
00giovedì 17 ottobre 2013 22:16
Re:
(Lady Jackson), 17/10/2013 09:26:

ci mancava solo la Tata a mettere altri pensieri in testa a Lalli [SM=x47980] Bellissima la sorpresa della pizza a forma di cuore [SM=g27836] e Michael è il solito adorabile tenerone [SM=x47928] [SM=x47928] [SM=x47928]
Lalli però dovrebbe essere meno orgogliosa , in fin dei conti tutti offrono aerei privati tutti i giorni [SM=x47979]
[SM=x47981] Malabi e a presto [SM=x3072554]



[SM=g2927014] [SM=g2927014]

Hai proprio ragione. A Lalli infatti più volte è capitato di ricevere tali offerte.

Eh, certo la Tata è un nuovo grattacapo. Come vedi non si puà mai stare tranquille!
Nadia4
00giovedì 17 ottobre 2013 22:17
aspettatemi!!!! sono tornata stasera tardi e dopo giorni mi sono piazzata qui non pensavo di trovare due capitoli . Malabi non li leggo subito per la troppa stanchezza e mal di testa passavo per sbirciare [SM=g3067273] ma da sabato recupero alla grande [SM=g27811] e ti faccio sapere ti abbraccio forte forte un bacione [SM=x3072554]

saluto tutte le ragazze [SM=g2927046]
malabi
00giovedì 17 ottobre 2013 22:19
Re:
Foxy1975, 17/10/2013 20:10:

..Caspita, ci hai catturato..e ora chi si ripiglia più?! Sto già macinando pippe mentali a go go..volevo fare un applauso a Michael quando risponde a Lalli..tutto quello che dice é corretto, forse non giusto, ma le spese del jet credo fossero spiccioli per Michael, rispetto alla gestione delle sue proprietà, macchine, ecc. ecc...e per quanto sia bello e sexy che Lalli sia indipendente e non sia una cacciatrice di danaro,deve anche un po' lasciarsi andare

" ma ti prego di non prendertela con me, perché mi sembra che io abbia fatto tutto il possibile! E, se è vero che tu non sei Michael Jackson, è anche vero che Michael Jackson ti ha offerto un aereo privato per farti arrivare dalla tua bambina subito, che tu hai rifiutato non so per quale motivo, visto che ti ho detto di accettarlo come un regalo per tua figlia! Ma tu, naturalmente, ritieni che questo mio gesto d’amore possa ledere la tua indipendenza e ti faccia sentire in obbligo verso di me! E allora che cos’hai da recriminare? Mi ritieni responsabile per averti portata qui e aver fatto in modo che tu non partissi sabato? Se questo ti fa sentire meglio, accetto anche questa responsabilità e mi dispiace moltissimo che tu e lei non possiate stare assieme in questo momento, ma tutto quello che ho fatto è stato fatto in assoluta e totale buona fede e soprattutto per amore. Ma se tu non riesci a vederci nemmeno questo, credo che davvero sia meglio interrompe questa assurda conversazione qui.”

Comincia a parlare e prende quota, mi sono coinvolta nelle sue parole, ed ero sedotta.
Mi piace il tuo Michael.
La tata rompe, ma non mi preoccuperei, Michael ama Lalli.
Invece mi preoccuperei di Andrea. Oh-oh.

Grazie Malabi, bel capitolo in così poco tempo, e sei anche malata..come stai?
Grazie
Foxy



Un po' meglio grazie.

Foxy forse c'hai visto giusto ma la Tata è sicuramente una spina nel fianco, come se non bastassero altre preoccupazioni.

Comunque grazie per gli apprezzamenti. Sei gentilissima.
[SM=x3072554]

malabi
00giovedì 17 ottobre 2013 22:21
Re:
Nadia4, 17/10/2013 22:17:

aspettatemi!!!! sono tornata stasera tardi e dopo giorni mi sono piazzata qui non pensavo di trovare due capitoli . Malabi non li leggo subito per la troppa stanchezza e mal di testa passavo per sbirciare [SM=g3067273] ma da sabato recupero alla grande [SM=g27811] e ti faccio sapere ti abbraccio forte forte un bacione [SM=x3072554]

saluto tutte le ragazze [SM=g2927046]



Nadia cara e chi si muove? Hai tutto il tempo, ci mancherebbe.

Un bacione.

[SM=x3072554]
dirtydiana66
00giovedì 17 ottobre 2013 23:40
..... prima la figlia poi la tata, povera Lalli ne' uscirà da questa situazione!???? troppo orgogliosa! Grazie Laura stammi bene
manu 62
00venerdì 18 ottobre 2013 06:40
Re:
dirtydiana66, 17/10/2013 23:40:

..... troppo orgogliosa!


Come hai ragione Flora!
Mamma mia!Questa donna mi farà impazzire... ha da ridire se Michael le offre il suo jet privato, si fa mille pippe mentali per sapere cosa è successo fra lui e Grace però quando lui le dice che le spiegherà ogni cosa fa l'indifferente [SM=x47958] Laili ripigliati!!!!
A te invece posso solo ringraziarti e dirti che sei bravissima [SM=g2927025]
Stai bene mi raccomando Lalli. [SM=x3072554]

(StreetWalker,
00venerdì 18 ottobre 2013 12:25
Lalli deve mettere da parte l'orgoglio e fidarsi di più di Michael. Continua per sapere di più su Grace
Merry Applehead
00sabato 19 ottobre 2013 12:54
[SM=x3027012] Grande Lalli ! [SM=x3027012]

Merry
malabi
00martedì 29 ottobre 2013 18:31
102°Capitolo

Non ho voglia di tornare dentro. Il cielo sembra che abbia raccolto tutte le stelle disponendole a grappoli insieme ad una luna splendente e la temperatura è mite. E’ come se la natura volesse farmi omaggio anche di una serata splendida sapendo che questa è la mia ultima a Neverland. Sono immensamente triste perché il mio cuore mi dice che questo posto straordinario lo sto contemplando per l’ultima volta e mi perdo dietro i miei pensieri senza nemmeno accorgermi che Michael è in piedi vicino a me. Vengo riscossa dalla sua voce che mi sussurra quasi.

“Perché te ne stai qui tutta sola?”

“Mi sto godendo questa splendida nottata e questo meraviglioso cielo”

Si siede vicino a me ed alza la testa, anche lui per guardare la volta celeste e dopo qualche attimo dice:

“Sì, è devvero fantastico. E’ commovente per quanto è bello.”

“Vero. La natura mi sta facendo un grande regalo perché è come sapesse che questa è la mia ultima notte qui.”

“Perché l’ultima? Ce ne saranno altre……….”

“Lo pensi davvero?”

“Certo che lo penso. Anzi ne sono sicuro. Invece tu no, vero?”

Taccio per un po’ prima di rispondere sospirando:

“Sì. Ho come la sensazione che qui non tornerò più………”

“Questo è perché il tuo stato d’animo in questo momento è negativo e vedi tutto nero. Ma non c’è nessun motivo per cui tu non debba tornare qui, è solo una tua sensazione legata agli ultimi avvenimenti……… ”

“Forse, ma difficilmente sbaglio, anche se in questo caso vorrei davvero che mi accadesse di sbagliare.”

Mi cinge le spalle con il suo braccio e appoggiando le sue labbra sulla mia tempia mi dice:

“Tesoro, ci saranno altre nottate come questa, per te, qui a Neverland. Ne sono certo e lo devi credere anche tu.”

Sorrido debolmente mentre gli prendo la mano per stringerla e poi, cambiando discorso, gli chiedo:

“Allora cos’è che volevi dirmi a proposito della Nanny?”

Non risponde subito ma solo dopo qualche secondo:

“Oh niente di così importante. Volevo solo spiegarti che i miei figli sono molto affezionati a lei e a volte la chiamano ‘mamma’, anche se a me questa cosa non va. Io ho provato a correggerli, ma sono così piccoli che ancora per loro è difficile capire certe cose. Comunque, anche a lei ho detto che non deve farsi chiamare così ma, non sempre è facile………”

Lo interrompo per chiedere con un tono un po’ sorpreso:

“Cosa non è facile? Ad esempio permetterle di parlarti con quel tono molto risentito, per non dire arrabbiato che stavo usando prima, quando sono entrata nel salone……….”

“Vedi, ci sono delle cose che è un po’ complicato spiegare, e questa è una di quelle.”

“Cosa c’è di così complicato? Non lo capisco.”

“Beh, intanto lei è una persona di cui mi fido totalmente, perché altrimenti non le avrei mai affidato i miei figli. E’ molto preparata e con i bambini ci sa fare. Sono tanti anni che lavora per me, ancora prima che nascessero loro, e tra tutti mi ha dimostrato di meritare il ruolo che le ho assegnato…………..”

“E quale sarebbe il suo ruolo?”

Chiedo con una punta di sarcasmo nella voce.

“Quello di badare ai miei figli……..”

“Soltanto questo? A me pare che lei voglia occupare anche un altro ruolo. Scusa sai, sono solo mie sensazioni……..”

“Stasera è tutta una sensazione da parte tua! E poi non capisco perché improvvisamente dai tanto peso a delle cose senza importanza…….”

“Oh no, sbagli. Forse per te, ma per me, ne hanno di importanza, e anche molta! Il tono con cui ti parlava non è esattamente quello che ci si aspetterebbe da una dipendente, seppur preparata, fidata e competente……”

“Certo, perché lei fa parte della famiglia………”

“Ecco, appunto è proprio questo, quello che mi preme sapere. Quanto faccia parte della tua famiglia!”

“Che vuoi dire?”

“Esattamente quello che ho detto. In che modo fa parte della tua famiglia.”

“Ah no, non mi inganni, lo so dove vuoi andare a parare e non ho alcuna intenzione di discutere su questo argomento.”

“Come al solito, non è una novità! Quando si affrontano argomenti che a te non vanno, hai sempre la via d’uscita pronta. Basta dire che a te non va di discutere e siamo a posto così!”

La sua voce si fa morbida mentre mi dice:

“Tesoro, perché con tutti i problemi che hai ti devi andare a creare anche questo, che ti assicuro, non costituisce nessun problema?!”

“Perché per me è importante sapere se tra te e lei ci sia o ci sia stato qualcosa in più intimo, rispetto ad un rapporto meramente professionale. E, a dirtela tutta, io credo proprio di sì e non c’è nemmeno bisogno che tu me lo confermi o meno, perché i suoi comportamenti sono molto significativi.”

“E guarda caso te ne sei accorta proprio stasera?”

“Certo, perché prima, tanti suoi atteggiamenti li avevo attribuiti al suo carattere. Da quando l’ho conosciuta lei non ha mai dimostrato di avere simpatia per me. All’inizio ho pensato che fosse una persona un po’ chiusa e molto riservata. Da quando sono qui, si può dire che a malapena risponde al mio saluto. Non ha mai scambiato una mezza parola con me, che non sia stata di pura formale circostanza ed anche stamattina, in cucina quando ho scherzato con lei, sporcandole il naso di farina, più che altro per far divertire i bambini, mi ha guardata in un modo che se avesse potuto mi avrebbe incenerita con gli occhi. Non ha affatto gradito, era evidente, ma l’ho attribuito al suo modo di essere, ma poi l’ho vista interagire con le altre persone della casa e invece ho notato che è anche allegra e spiritosa, cosa che con me non è mai stata. Inoltre, ogni volta che tu mi hai rivolto la parola in sua presenza, ho visto che guardava da un’altra parte o faceva finta di dover attendere a qualche improvvisa faccenda. Ma la conferma l’ho avuta oggi, perché ti parlava esattamente come ti parlo io quando mi fai arrabbiare e non dirmi che non è vero, perché sai che ho perfettamente ragione. Inoltre, se davvero lei ti desse retta, ogni volta che i bambini la chiamano ‘mamma’, li riprenderebbe dicendo loro che la devono chiamare per nome, cosa che non fa, visto che anche prima glielo hai fatto notare tu. La tua Nanny, caro Michael, vuole avere il totale controllo della situazione e vicino a te vorrebbe vedere solo lei ed è molto contenta che i tuoi figli la considerino la loro mamma. D’altronde, come darle torto, è una giovane e bella donna, innamorata dell’uomo più famoso della terra, con il quale, forse, ci è anche andata a letto! Chiunque al suo posto aspirerebbe ad altro. Ecco, ora sai quello che penso.”

Ovviamente, mentre stavo parlavo, Michael più volte ha mostrato insofferenza, quindi, non appena taccio,con molta calma mi chiede:

“Hai finito?”

Ed io, seccamente:

“Non del tutto, visto che, come al solito tu non rispondi.”

“Cosa dovrei rispondere alle tue supposizioni? Dirti che hai ragione per farti contenta e per gratificare la tua convinzione di avere le sensazioni giuste?”

“No, non me frega nulla di sapere di avere ragione, io vorrei solo che tu mi dicessi la verità.”

“Io te l’ho detto come stanno le cose, non c’è nessun altra verità da svelare ed ora, per favore, finiamola di discutere di stronzate. Dai, mica vorrai litigare anche questa sera. Non te lo permetto.”

“Ma perché ogni volta che si parla di qualcosa che appartiene alla tua vita privata ti metti sulla difensiva ed attribuisci a me la voglia di litigare? Io non voglio litigare, voglio solo sapere come stanno le cose, tra te e lei.”

“Perché è già successo e se io ti dessi corda, la cosa non si risolverebbero con un : ‘ok, ho capito’ ma si trascinerebbe in discussioni senza fine ed io non ho propria nessuna voglia di farle. Non adesso, non stasera e in genere, mai!”

“Quindi non rispondi……”

“A cosa dovrei rispondere?”

Visibilmente innervosita, replico:

“A quello che ti ho chiesto.”

“Ti ho già risposto e non vedo la necessità e l’importanza di farlo ancora. E ora, per favore, smettila di farmi il terzo grado, sai che è una cosa che mi dà ai nervi.”

Lo guardo amareggiata e severa, mentre affermo:

“Questo mi dimostra che di me non te ne frega niente…….”

Finalmente mi volge i suoi occhi pieni di sincero stupore mentre ribatte:

“Ma come fai a dire una cosa del genere? Davvero non capisco perché ogni argomento che ha a che vedere con una donna che mi sta vicina, diventa per te un motivo di discussione. Tu vedi pericoli ovunque e non ti fidi di me. Ecco qual è il grosso problema tra di noi. Non sono le mie ex-mogli, o la Nanny dei miei figli o un’amica che invito a cena, a essere il problema; sei tu!”

Ora lo guardo con sfida mentre gli domando:

“Ah sì? Allora guardami negli occhi e dimmi che tra te e la tua Nanny, non c’è mai stato niente. Fai questo ed io la finisco qui e ti chiederò anche scusa per quello che ho pensato.”

Alza gli occhi al cielo e sbuffa e mentre aspetto una sua risposta che tarda ad arrivare il mio cellulare squilla, distraendomi da quell’attesa infinita. Rispondo immediatamente e con sorpresa sento che è Andrea che mi dice:

“Lalli, ciao tesoro, sono io, ti disturbo?”

“Andre, ma che sorpresa! No, no non disturbi affatto.”

Dico, mentendo.

“Senti ti telefono perché mi ha chiamato quella mia amica, che lavora all’aeroporto per avvisarmi che c’è stata una rinuncia per un volo di domani sera a mezzanotte circa. Guarda sarebbe una buona occasione perché è un volo quasi diretto, solo 17 ore e fa un breve scalo a New York. Se sei interessata posso richiamarla subito e prenotare a tuo nome, mi ha detto che mi dava qualche minuto per contattarti.”

La notizia mi coglie di sorpresa e se da un lato mi consola perché così potrò raggiungere mia figlia nel più breve tempo possibile, dall’altro mi getta in uno stato di angoscia perché mi rendo conto che il tempo rimastomi per stare vicino a Michael si è ridotto a meno di 24 ore. Quindi con occhi pieni di sgomento ricambio il suo sguardo attento che ha tenuto su di me fin dall’inizio della telefonata, tacendo. E’ Andrea, che ovviamente sta aspettando una risposta a riscuotermi dicendo:

“Lalli, ci sei ancora? Allora che ne pensi?”

“Sì Andre, ci sono………Certo, certo, dille che va bene e ringraziala molto anche da parte mia. Ah e tante grazie anche a te, sei stato davvero un tesoro.”

“Ma niente cara, figurati. L’ho fatto volentieri. Sai che per te desidero solo il meglio.”

“Sì lo so. Grazie ancora. Ti chiamo domani, quando sarò a Los Angeles, così mi darai tutte le informazioni necessarie. Fatti spiegare bene dalla tua amica cosa devo fare esattamente quando sarò in aeroporto”

“Ok e spero di riuscire a vederti, anche se per pochi minuti, ci tengo a salutarti.”

“Andre, non posso promettertelo, ma cercherò di fare il possibile. Ti chiamo io, ciao e grazie ancora.”

Lentamente, dopo aver chiuso la comunicazione, appoggio il cellulare su un tavolo e guardando Michael gli comunico con calma e a bassa voce:

“Si è liberato un posto per un volo che parte domani, a mezzanotte circa. Andrea lo ha saputo da quella sua amica che lavora in aeroporto e mi ha telefonato per sapere se avrei voluto prenderlo…………….Gli ho detto di sì…….Domani parto……..”

Mi fermo per deglutire e per distogliere gli occhi dai suoi, che si sono improvvisamente velati di tristezza, per non piangere, mentre sento lui che dopo un grande sospiro, sommessamente risponde:

“Certo, lo capisco. Anch’io avrei fatto così…..”

Restiamo in piedi l’uno di fronte all’altra, senza saper cosa dire e cosa fare, ognuno con i propri tristi pensieri. Da parte mia c’è l’assoluta consapevolezza che il nostro tempo sta quasi per finire e mi chiedo quanto del tempo trascorso assieme è stato sprecato inutilmente e quanto sia servito per conoscersi reciprocamente e amarci di più. Non so rispondere e mi trovo a pensare che sia strano che proprio adesso, mi stia facendo queste domande, come se non ci fosse nessun’altra possibilità di rimediare agli sbagli fatti. Mi dico che, comunque, tutto quello che è successo, è stata la cosa più bella, esaltante, adrenalinica ed entusiasmante che sarebbe mai potuta capitarmi in tutta la mia vita, perchè Michael è questo concentrato di energia pura che ti avviluppa completamente, portandoti, a volte in paradiso o altre, facendoti precipitare all’inferno. Niente con lui è banale, scontato o dentro la monotonia degli schemi e al di là di tutto, io rifarei tutto quello che ho fatto perché con lui ho raggiunto vette e abissi emozionali che mi hanno lasciato a volte tramortita per la loro intensità ed ampiezza. Dire che lo amo è riduttivo di un sentimento che non si può stigmatizzare in una sola parola per quanto questa possa abbracciare una vasta gamma di significati. Il mio amore per lui è totale, unico, irripetibile, insostituibile e soprattutto eterno, perché so che lo amerò fino alla fine dei tempi. Mentre penso a quanto lo amo sento il mio cuore struggersi per quella che ormai è la certezza della nostra separazione e allora lo guardo e semplicemente gli dico:

“I love you so much, Michael!”

“I love you more, Laili!”

Ci abbracciamo stretti, permettendo, alle nostre lacrime, per troppo tempo trattenute, di scendere finalmente libere.
(Lady Jackson)
00mercoledì 30 ottobre 2013 08:21
[SM=x47964] che tristezzaaa , non ci posso credere che tra poche ore si lasceranno [SM=x47964]
Malabi , voglio farti ancora i complimenti per come scrivi , per le parole che usi , mentre leggo è come se sentissi davvero la voce di Michael [SM=x47928] e quello che hai scritto alla fine lo condivido pienamente perchè è quello che provo anch'io per Michael ma a volte è così difficile trovare le parole giuste ....

" Dire che lo amo è riduttivo di un sentimento che non si può stigmatizzare in una sola parola per quanto questa possa abbracciare una vasta gamma di significati. Il mio amore per lui è totale, unico, irripetibile, insostituibile e soprattutto eterno, perché so che lo amerò fino alla fine dei tempi."

grazie cara , a presto [SM=x3072554]
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