Morta la cantante Amy Winehouse

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dearmichael
00giovedì 7 maggio 2015 14:56
(Miss Piggy)
00giovedì 7 maggio 2015 23:34
Come al solito quando i familiari non vengono interpellati...
migi.mj
00mercoledì 8 luglio 2015 18:33
(Miss Piggy)
00mercoledì 8 luglio 2015 19:09
Stiamo guardando questo film perché ci importa davvero di Amy Winehouse, del suo talento, della sua musica, o siamo semplicemente ossessionati con l'epopea del suo declino? È una storia talmente triste con una fine talmente orrenda e tutti sappiamo che è così. Il fascino voyeuristico della nostra cultura nei confronti dell'autodistruzione altrui è un dato di fatto


Quanti déja vu....
lisalovemichael
00giovedì 23 luglio 2015 17:00
Per il quarto anniversario della sua scomparsa, Rai5 ieri ha mandato in onda il concerto Live in London 2007..
E' incredibile il vuoto artistico che ha lasciato!
Era un raggio di luce, tutto il resto è aria.
Amy aveva una voce e uno stile eccezionali!Punto e basta.
Riposa in pace..

www.youtube.com/watch?v=namFjcOgHSE
Honey Bunny
00giovedì 23 luglio 2015 17:15
Re:
lisalovemichael, 23/07/2015 17:00:

Per il quarto anniversario della sua scomparsa, Rai5 ieri ha mandato in onda il concerto Live in London 2007..
E' incredibile il vuoto artistico che ha lasciato!
Era un raggio di luce, tutto il resto è aria.
Amy aveva una voce e uno stile eccezionali!Punto e basta.
Riposa in pace..

www.youtube.com/watch?v=namFjcOgHSE




Sì Lisa, aveva una grande voce!


lisalovemichael
00giovedì 23 luglio 2015 17:19
Re: Re:
Honey Bunny, 23/07/2015 17:15:




Sì Lisa, aveva una grande voce!






Vero? E, cara, se non te ne intendi tu!!!!! [SM=g27822]
Honey Bunny
00giovedì 23 luglio 2015 17:25
Re: Re: Re:
lisalovemichael, 23/07/2015 17:19:




Vero? E, cara, se non te ne intendi tu!!!!! [SM=g27822]




[SM=g27832] [SM=g27832] [SM=g27811] [SM=g2927039]
(Miss Piggy)
00venerdì 24 luglio 2015 00:24
Il Fatto Quotidiano ripropone un articolo uscito il giorno della morte e che qui non fu postato all'epoca.


[IMG]http://i59.tinypic.com/2d7a5o8.jpg[/IMG]

In morte di Amy Winehouse. Impossibile mettersi in riga

di Domenico Naso
23/07/2011

Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2011, il giorno della morte di Amy Winehouse. Lo riproponiamo a quattro anni di distanza per ricordarla.

Nessuno si aspetti di leggere, in queste righe, espressioni del tipo “voce graffiante” o “talento sopraffino”. Non lo diremo semplicemente perché la grandezza vocale e musicale di Amy Winehouse era così evidente da non aver bisogno di approvazioni critiche o elogi standard buoni per tutte le stagioni. E non troverete nemmeno tirate moralistiche sul suo stile di vita, sulla sua tendenza all’autodistruzione. Una delle regole più importanti (e a volte più dolorose) dell’esistenza umana è, o almeno dovrebbe essere, quella secondo la quale ognuno fa della propria vita quello che vuole, anche consumarla velocemente come fosse una birra ghiacciata in una giornata afosa d’estate, da tracannare tutta d’un fiato prima che si riscaldi troppo.

Amy Winehouse era così. Non poteva, o non voleva, “mettersi in riga”. Era alcolizzata, drogata, persa in un mondo tutto suo fatto di gorgheggi per lei perfetti nella loro imperfezione anche sotto l’effetto di sostante stupefacenti, di liti con il pubblico, di storie d’amore maledette e di fughe per tentare di salvarsi l’anima. Ma nessuno può permettersi di giudicare, di puntare il dito, di dire, sospirando e arricciando il naso: “Che vita buttata, che talento sprecato”. Certo, assistere alla morte a 27 anni della migliore voce degli ultimi tempi fa rabbia, soprattutto a chi la musica la ama e cerca quotidianamente un’oasi di qualità nel desolante deserto della mediocrità conformista dell’industria discografica. Ma il sentimento di rabbia e frustrazione si ferma di fronte all’individuo e alla sua assoluta libertà di sbagliare e di farsi del male, almeno fino a quando non danneggia anche gli altri.
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E allora doliamoci della morte di Amy Winehouse ma non commettiamo i due tipici errori in cui si incappa in casi del genere: non la bolliamo come eccessiva e stupida milionaria viziata dedita all’alcool e alle droghe; non ne facciamo un’icona da venerare, un modello di vita da seguire. Non era un modello, l’imperfetta ma talentuosa Amy. Lo sapeva e ne era persino fiera. La sua vita alcolica e tossica non la rendeva orgogliosa né la abbatteva. Era la sua vita, punto. Ci sono cose che non si possono cambiare, ci sono sentieri accidentati lungo i quali siamo obbligati a camminare, magari sperando in cuor nostro che prima o poi si spalanchi davanti ai nostri occhi un largo e confortevole viale alberato. Per Amy non è stato così. Il sentiero si è interrotto e il viaggio è finito. Non dipendeva da lei. Tantomeno da noi.

In queste righe abbiamo tentato, sperando di esserci riusciti, di non essere patetici o scontati. Non per una narcisistica ricercatezza e originalità, per carità. Ma semplicemente perché Amy Winehouse era tutto fuorché banale, tutto fuorché conforme alle “regole” della società. Era semplicemente Amy Winehouse, la cantante che ha fatto la sua fortuna gracchiando talentuosamente al mondo che non voleva andare in “rehab “ e che sapeva perfettamente di non essere buona (“You know, I’m no good”). Era lei, prendere o lasciare. Noi, come milioni di altri fan in giro per il mondo, avevamo deciso di prenderla così com’era e di apprezzarne il talento, sopportando le snervanti scenate sui palchi di mezzo pianeta. Ma lei, che di farsi prendere non ne aveva nessuna fottutissima voglia, ci è sfuggita di mano per l’ultima volta. E forse è quello che voleva più di ogni altra cosa. Rest in peace, Amy.

Fonte
lisalovemichael
00martedì 28 luglio 2015 16:51
Re:
(Miss Piggy), 24/07/2015 00:24:



E allora doliamoci della morte di Amy Winehouse ma non commettiamo i due tipici errori in cui si incappa in casi del genere: non la bolliamo come eccessiva e stupida milionaria viziata dedita all’alcool e alle droghe; non ne facciamo un’icona da venerare, un modello di vita da seguire.




Penso che si possa aggiungere un terzo punto a questa lista di errori da non commettere parlando di Amy: credere che sia sbagliato decantarne le indubbie doti canore per non apparire troppo condiscendenti verso il suo stile di vita (che erano fattacci suoi!!!)..Quasi a dire: non dico che mi piace Amy perchè senò tirano fuori la storia della droga e sembra che non si possa parlare d'altro che di questo, tutto il talento passa in secondo, terzo o ultimo piano..
E' ingiusto che si tiri fuori la solita solfa della sua vita ogni volta che si accenna solamente a quanto fosse brava!E che 2 p...e!!!Scusate, eh..
Basta! Possibile che non si riesca a guardare oltre???Ad essere un minimo obiettivi su quello che ci ha lasciato musicalmente parlando? [SM=x47958]
Per me lo è eccome un'icona da venerare!Dal punto di vista strettamente artistico.
A parte il fatto che non credo affatto che amare la sua musica porti a drogarsi o ad alcolizzarsi..Questo giornalista è fuori strada, non riesce neanche ad individuare per sbaglio le problematiche che spingono i giovani alla droga o altro..Non perchè ascoltano Amy Winehouse!
Personalmente non ho mai fumato una sigaretta in vita mia e sono astemia, eppure da ragazzina ascoltavo J.Joplin e leggevo Christiane F.. I giovani non sono così stupidi!

(non è un appunto a te, Piggie, sia inteso, ma è stancante che la stampa, qualificata e non, non riesca ad ascoltare un suo pezzo e a VEDERCI bellezza senza arrovellarsi le meningi sulle sue bevute ecc?)





migi.mj
00martedì 28 luglio 2015 18:09
Nessuno si aspetti di leggere, in queste righe, espressioni del tipo “voce graffiante” o “talento sopraffino”. Non lo diremo semplicemente perché la grandezza vocale e musicale di Amy Winehouse era così evidente da non aver bisogno di approvazioni critiche o elogi standard buoni per tutte le stagioni.

bell'articolo Piggyna grazie.
migi.mj
00sabato 6 febbraio 2016 11:02
(Miss Piggy)
00sabato 23 luglio 2016 20:42
www.spettakolo.it/2016/07/23/amy-winehouse-lultima-diva/

E ricordiamola con un pò di spirito.
Io son fissata con questa [SM=g27828]


migi.mj
00martedì 18 luglio 2017 18:58
Il prossimo 23 luglio su Rai4 alle 21,05
il docu-film "Amy, the girl behind the name"


www.programmi-tv.com/canale/rai-4/2017-07-23/13285031-amy#!
(Miss Piggy)
00martedì 18 luglio 2017 21:00
Porca paletta, al 99% non riuscirò a vederlo.
Ma lo vidi al cinema e ve lo consiglio.
(Miss Piggy)
00sabato 23 luglio 2022 21:47
Tanti compleanni oggi, ma ricordiamo anche che sono 11 anni dalla dipartita di Amy.

Per non ripostare "Fuck me Pumps", che continua ad essere una delle mie preferite, vi metto un altro brano che adoro, "Stronger than me".

Adelina78
00domenica 24 luglio 2022 07:05
Una perdita straziante. Grazie miss
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