Karen Faye, M.L. Bush e D.Tompkins - Intervista per lo special Michael Jackson After Life - ABC 20/20

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rosellina81
00mercoledì 7 luglio 2010 14:16
Re: Re: Re:
rossijack, 06/07/2010 23.10:



Brava,Cris,hai centrato la frase!Bisogna riflettere bne su questa frase perche' in essa ci potrebbero essere tante spiegazioni:
-si stava lasciando morire perche' sapeva che non ce l'avrebbe fatta a sostenere i concerti,erano troppo pesanti;
-non voleva ritirarsi e darsi per sconfitto perche' poi ci sarebbe stato il massacro mediatico.
Io credo che i concerti lui volesse farli,ne aveva bisogno,l'amore dei fans,se vogliamo,era la forma di riconoscimento che lui apprezzava di piu',era la sola che lo facesse sentire vivo,data la sua storia!
Interpretiamo insieme questa frase,e'importante! [SM=x47980]




concordo.E qui ritorniamo al mio post che ho scritto nella sezione MESSAGGI DEI FANS ...secondo me..volare via ..è stato lì'unico modo..aveva le spalle al muro..l'avevano messo con le spalle al muro..nn lo consideravano più un essere umano ma una macchina x soldi che rischiava di perdere la faccia ...

ragazzi..dopo queste interviste..io ho le idee chiarissime ...povero....era davvero nelle sabbie mobili ...e dopo tutto quello che aveva passato..ritrovarsi senza via d uscita..avrebbe fatto impazzire chiunque...

lo dice KAREN ..lui diceva : HO CANTATO PER LORO..HO BALLATO PER LORO..E COSA HO AVUTO IN CAMBIO?? ha ragione...questa domanda se la sarà portata nell aldilà...forse senza risposta ..o la risposta è arrivata dopo dal mondo..ma troppo tardi...

meryna81
00mercoledì 7 luglio 2010 14:18
Re:
ladythriller, 07/07/2010 12.24:

Questa storia dei collaboratori che "dovevano dirgli di no" io non la capisco.
Dovevano "snaturarlo"? Michael Jackson era Michael Jackson anche perchè amava tutto ciò che era legato all'infanzia, aveva questo desiderio di migliorarsi e di portare gioia nel cuore del prossimo; un individuo mediocre, che magari avesse fatto la cose che fanno tutti gli individui mortali, forse sarebbe ancora vivo ma non avrebbe creato tutto ciò che ha creato lui.
Passiamo al dettaglio: Karen avrebbe dovuto suggerire a Michael di non ricorrere più alla chirurgia estetica? primo: Michael l'avrebbe ascoltata? secondo: perchè non avrebbe dovuto essere se stesso? terzo: anche col nasino all'insù e rifatto come all'epoca Invincible ha un suo perchè, avete visto come si sono ridotti Sylvester Stallone e Mickey Rourke? molto peggio!
Altro discorso: Karen avrebbe dovuto suggerire a Michael di non frequentare più i bambini? ma con che titolo? una vera amica capisce come sei fatto veramente e non vuole nè snaturarti nè cambiarti. Michael aveva bisogno dei bambini perchè aveva visto così tante schifezze quando era piccolo e ancora ne vedeva da desiderare la compagnia degli unici esseri in grado di dargli una speranza nell'umanità...




Amare una persona vuol dire, secondo me, accettarla con i suoi pregi e difetti ma anche essere SINCERI con lei!
Michael non doveva cambiare in nulla perchè, per me, era perfetto così come era ma questo non significa che condivido TUTTO quello che ha fatto, detto e pensato.
Una persona che ha avuto il grande privilegio di stare accanto a Michael e di avere con lui un rapporto non solo professionale ma di amicizia aveva il dovere di essere onesta. Se Karen riteneva che Michael avesse esagerato con la chirurgia, doveva essere sincera con lui e dirglielo. Ovviamente Michael poteva ignorarla completamente! Era adulto e intelligente e poteva decidere per sè ma questo non esime dall'essere sinceri con lui.

Se mia sorella fa una cavolata io glielo dico...le dico che sta facendo una cazzata. Poi lei fa SEMPRE di testa sua ma almeno sa come la penso DAVVERO, e sa con certezza ASSOLUTA che con lei sono sempre sincera.

Come dicevo prima, Michael era un uomo intelligente e capiva di essere circondato da leccapiedi..per carità..sentirsi dire sempre di sì può anche essere piacvole ma alla lunga stanca. Michael aveva bisogno di rapporti veri, quelli che lui non aveva e lo capiva pefettamente. Ecco perchè, pur avendo accanto a sè persone come Karen, come la sua mamma ecc., lui diceva sempre di sentirsi solo. Perchè spesso, forse per timore di sbagliare o ferirlo..non lo so...anche chi lo amava, non gli diceva la verità!
Mercurina89
00mercoledì 7 luglio 2010 15:10
Re: Re:
meryna81, 07/07/2010 14.18:




Amare una persona vuol dire, secondo me, accettarla con i suoi pregi e difetti ma anche essere SINCERI con lei!
Michael non doveva cambiare in nulla perchè, per me, era perfetto così come era ma questo non significa che condivido TUTTO quello che ha fatto, detto e pensato.
Una persona che ha avuto il grande privilegio di stare accanto a Michael e di avere con lui un rapporto non solo professionale ma di amicizia aveva il dovere di essere onesta. Se Karen riteneva che Michael avesse esagerato con la chirurgia, doveva essere sincera con lui e dirglielo. Ovviamente Michael poteva ignorarla completamente! Era adulto e intelligente e poteva decidere per sè ma questo non esime dall'essere sinceri con lui.

Se mia sorella fa una cavolata io glielo dico...le dico che sta facendo una cazzata. Poi lei fa SEMPRE di testa sua ma almeno sa come la penso DAVVERO, e sa con certezza ASSOLUTA che con lei sono sempre sincera.

Come dicevo prima, Michael era un uomo intelligente e capiva di essere circondato da leccapiedi..per carità..sentirsi dire sempre di sì può anche essere piacvole ma alla lunga stanca. Michael aveva bisogno di rapporti veri, quelli che lui non aveva e lo capiva pefettamente. Ecco perchè, pur avendo accanto a sè persone come Karen, come la sua mamma ecc., lui diceva sempre di sentirsi solo. Perchè spesso, forse per timore di sbagliare o ferirlo..non lo so...anche chi lo amava, non gli diceva la verità!




Il fatto è che quando persone come Boteach gli hanno detto la verità e hanno risposto anche con i no, Michael li ha allontanati (un conto poi è che il rabbino non abbia insistito) o l'ha fatto chi stava intorno a lui.
Non era per nulla facile insomma agire così, anche se ovviamente era la cosa più giusta.
ladythriller
00mercoledì 7 luglio 2010 15:16
Mery, il tuo discorso va bene se rapportato alle persone normali quali noi siamo, Michael faceva una vita totalmente diversa dalla nostra.
Io vorrei che ci mettessimo nei panni di Michael e Karen e tentassimo di capire come è andata. Siamo proprio sicuri che Karen, magari sotto forma di una battuta scherzosa, non abbia detto MAI niente? se la risposta è che non ha detto mai niente per paura di perdere il lavoro, che razza di amica era? o forse non ha detto niente proprio per rispettare le sue scelte?
se invece non voleva dire una parola fuori posto per non essere licenziata, noi cosa avremmo fatto al suo posto? saremmo stati sinceri? io credo di no. E' facile giudicare senza essere al posto del diretto interessato.
Aryn
una persona può apparire bella o brutta a seconda dell'occhio con la quale la si guarda. Da quando non c'è più tante donne di ogni età hanno trovato e continuano a trovare Michael affascinante anche a 40 anni; non siamo "cecate" e vediamo benissimo che ai tempi di Bad e Dangerous stava molto meglio (anche se molte lo preferiscono addirittura dopo i 40); questo perchè quando si rifece ai tempi di Invincible iniziò il periodo in cui la stampa gli diede pesantemente addosso e questo contribuì a farlo apparire più brutto; quando stimi una persona la trovi sempre bella, quando la gente ne parla male una piccolissima parte del loro disprezzo , nonostante i filtri che vi poni contro, arriva al tuo cuore.
Quelli che l'hanno conosciuto dopo la morte non hanno trovato questi filtri tra il loro cuore e Michael e lo hanno apprezzato in tutto. Questo non ci rende migliori, per carità. Non sto dicendo questo.
meryna81
00mercoledì 7 luglio 2010 15:34
Stare accanto a Michael e cercare di aiutarlo era certamente un'impresa titanica. Non lo discuto.Il punto è che, secondo me (è ovvio che non ho la verità in tasca e le mie sono solo supposizioni), erano davvero poche le persone che gli parlavano in modo sincero e disinteressato. Per esempio: il rabbino dice di aver provato a parlare onestamente con Michael, a dirgli che c'erano cose che non condivideva ecc e che in cambio Michael lo ha allontanato. Ma avete mai letto cosa gli diceva il rabbino? Non gli diceva cose tipo..non so..."Michael secondo me stai sbagliando" (scusate la banalità, faccio solo un esempio)..no...lui gli faceva la predica. Cercava di "indottrinarlo". In molte occassioni, lui stesso ha riconosciuto che avrebbe dovuto comportasi in maniera diversa. Questa è una cosa che ho notato non solo con il rabbino ma anche con altri. La mamma stessa..c'erano volte che non riusciva a dire a Michael alcune cose, c'erano volte che gli parlava per interessa non solo di Michael ma anche dei fratelli. Capite? Non sto dicendo che fosse semplice...io al posto loro, forse, avrei miseramente fallito ma, quelo che noto, è la poca trasparenza anche nelle persone più vicine a Michael.

Secondo me, a volte, anche quando qualcuno tentava di contraddirlo Michael pensava: "Perchè mi dice questo? Lo fa per il mio bene oppure perchè ha secondi fini?". Insomma...io non credo che Michael allontanasse le persone solo perchè osavano, ogni tanto, contraddirlo. Credo che lo facesse per timore che loro non parlassero spinte dalle giuste motivazioni. QUESTO, penso, sia la conseguenza di una vita passata sotto i riflettori. Non hai mai persone intorno che ti parlano con onestà e, quando miracolosamente ne incontri qualcuna, non riesci a fidarti. Temi di essere manipolato e, nel caso di Michael, penso che il 99% delle volte davvero tentassero di manipolarlo. Michael diceva che lui era il prodotto di una completa assenza di infanzia, penso che questa fosse una delle tante conseguenza dell'aver vissuto come un bambino super star.

Siccome lui- ripeto- NON era un allocco, capiva chi si trovava di fronte. Non sono incline a pensare che Michael facesse piazza pulita per capriccio ma perchè non era cieco.

Certo, ci sono state persone nella vita di Michael che gli hanno davvero voluto bene (penso a Liz, a Mec ecc) ma, credo, che ogni tanto persino loro (seppur spinti dalle migliori intenzioni) non fossero completamete sinceri con lui. Non lo so..magari avevano paura di ferirlo, data la sua enorme sensibilità. Se Michael non ha chiesto l'aiuto di nessuno (nemmeno dei suoi amici più fidati) durante i suoi ultii e difficilissimi giorni di vita (almeno per quello che ci è dato sapere) un motivo ci dovrà pur essere! Se, nostante Liz, Mec, la sua mamma ecc, lui si sentiva SEMPRE MOLTO SOLO, un motivo ci dovrà pur essere!


Aryn
00mercoledì 7 luglio 2010 15:39
Re: Re: Re:
Mercurina89, 07/07/2010 15.10:




Il fatto è che quando persone come Boteach gli hanno detto la verità e hanno risposto anche con i no, Michael li ha allontanati (un conto poi è che il rabbino non abbia insistito) o l'ha fatto chi stava intorno a lui.
Non era per nulla facile insomma agire così, anche se ovviamente era la cosa più giusta.



Quoto...

Per il resto non è questione di farsi influenzare da niente, Michael aveva rovinato le proporzioni del suo viso, è un dato di fatto, poi che possa piacere cmq siamo tutti d'accordo, ma stiamo parlando di oggettività, e di altre cose che non c'entrano con l'amare una persona al di là dell'aspetto... quando guardo il video di You rock my world non posso fare a meno di chiedermi "perché"... stessa cosa quando lo vedo al Madison nel 2001. Mi ha sempre messo una gran tristezza questa voglia di autodistruzione di Michael.
Tra l'altro sono abb. convinto che manco lui si piaceva ma probabilmente non si è mai piaciuto veramente e non sarebbero bastate 1000 plastiche a cambiare la cosa.. il tutto risiedeva dentro di lui ed è li che andava curato.
meryna81
00mercoledì 7 luglio 2010 15:49
Che Michael avesse un rapporto un po' difficile con la sua immagine è un dato di fatto. L'ha detto anche lui che non si piaceva! Però non parlerei di "voglia di autodistruzione".

E' vero, nel 2001 il suo aspetto non era dei migliori ma capita quando ci si sottopone a dei trattamenti. Lo vediamo ogni giorno. Come diceva anche Michael "se tutte le persone che sono ricorse alla chirurgia estetica andassero in vacanza, Los Angeles sarebbe deserta". Se dobbiamo parlare di aiutodistruzione, dobbiamo farlo per tutti, non solo per Michael!


P.S. Quando guardo la tv, io mi chiedo "Perchè?" ogni due secondi...
ladythriller
00mercoledì 7 luglio 2010 15:53
Il punto è: Michael aveva piena stima di Karen, del rabbino eccetera eccetera? perchè non basta che una persona ti dica le cose in faccia, occorre anche che questa persona sia in gamba e speciale.

Ad esempio mi sono sempre chiesta come mai frequentasse delle donne molto più grandi di lui come Liz, Jane Fonda, Liza Minnelli, Jackie Kennedy, donne affascinanti, intelligenti e con tante cose da insegnare...mi sono sempre chiesta perchè reputasse così importanti le star del cinema: forse voleva imparare qualcosa da loro? le persone grandi, magnificenti, hanno spesso la capacità di dirti una parola, una frase,di fare un gesto che può insegnarti tanto.
Forse Michael aveva bisogno di avere accanto a sè persone speciali.
Non persone che per qualche migliaio di dollari erano disposte a fare (o non fare) di tutto. Gli mancavano persone DA STIMARE, forse a loro avrebbe dato retta.
Aryn
00mercoledì 7 luglio 2010 16:03
semmai era lui che doveva stimarsi... se non ci si ama non ci sono santi che tengano...
meryna81
00mercoledì 7 luglio 2010 16:04
La persona che Michael più stimava in assoluto era la sua mamma...e se non ha ascoltato nemmeno lei, un motivo ci sarà!

Che uomo complicato!
ladythriller
00mercoledì 7 luglio 2010 16:30
Certo, partendo da punti di vista diversi è chiaro che non si arrivi alla stessa conclusione.
per me si amava e si accettava anche fisicamente, altrimenti non sarebbe riuscito a stare su un palco per 45 anni facendo violenza continuamente su se stesso.
Non era così complicato e amava le cose VERE della vita.
Comunque gli interrogativi che mi faccio restano gli stessi:
-con l'intervento dei suoi collaboratori sarebbe cambiato qualcosa?
-avevano veramente il diritto di cambiarlo? anche se solo in piccolissima parte?

Riguardo l'argomento "aspetto fisico" vale la regola della discussione su Prince e la vitiligine: anche se oggettivamente a 40 anni non era una statua greca, la cattiveria che gli hanno riversato contro non ha precedenti.
badgirl.
00mercoledì 7 luglio 2010 16:34
Sì, ma qui si continua a parlare di chirurgia, che alla fine della fiera è la cosa meno importante di tutte.
Fra le cose dove si doveva limitare non è certo questa che l'ha portato alla morte.
Ma anche su l'uso dei farmaci il rabbino gli aveva dato dei consigli, e lui non li ha voluti accettare.
Per non parlare della frequentazione dei bambini, nonostante i guai che aveva passato in precedenza.
Che poi tutti questi consigli dovevano essere dati da altre persone, siamo d'accordo.
Victoryfan
00mercoledì 7 luglio 2010 16:48
Ma perchè quando si parla della sua morte vengono fuori il naso a punta, le proporzioni della bocca e le ultime parrucche? E chi è che doveva dargli consigli..il rabbino o Geller?
ladythriller
00mercoledì 7 luglio 2010 16:56
Re:
Victoryfan, 07/07/2010 16.48:

Ma perchè quando si parla della sua morte vengono fuori il naso a punta, le proporzioni della bocca e le ultime parrucche? E chi è che doveva dargli consigli..il rabbino o Geller?


No è che qui si crede ancora che degli ometti (e delle donnette) simili avrebbero potuto aiutarlo [SM=x47979] [SM=g27816]
e ancora si crede che il problema fosse l'aspetto fisico [SM=g27818]

Scusate il sarcasmo mi sono trattenuta vi giuro ma non ce l'ho più fatta [SM=x47963] mi inginocchio virtualmente e chiedo venia

Victoryfan
00mercoledì 7 luglio 2010 17:00
Re: Re:
ladythriller, 07/07/2010 16.56:


No è che qui si crede ancora che degli ometti (e delle donnette) simili avrebbero potuto aiutarlo [SM=x47979] [SM=g27816]
e ancora si crede che il problema fosse l'aspetto fisico [SM=g27818]

Scusate il sarcasmo mi sono trattenuta vi giuro ma non ce l'ho più fatta [SM=x47963] mi inginocchio virtualmente e chiedo venia





Inginocchiamoci insieme... [SM=x47963] ..Ma poi una persona a 30 anni e a 40 è sempre bella e ginnica...Ma non siamo provinciali..per un lifting pensate che MJ avesse problemi tali da non poter condurre la sua vita....stiamo montando topic su topic sul suo naso..il suo Adorabile naso...sempre un naso però...
badgirl.
00mercoledì 7 luglio 2010 17:03
Il problema è che non ha avuto una famiglia.
E' da lì che sono nati tutti i problemi.
Non faccio una colpa alla madre, che aveva 9 figli da tirare sù.
Però a MJ sono mancati i consigli disinteressati di una famiglia.
Il problema è che la sua famiglia non era disinteressata.
lisalovemj
00mercoledì 7 luglio 2010 17:10
Re: Re: Re:
Mercurina89, 7/7/2010 3:10 PM:




Il fatto è che quando persone come Boteach gli hanno detto la verità e hanno risposto anche con i no, Michael li ha allontanati (un conto poi è che il rabbino non abbia insistito) o l'ha fatto chi stava intorno a lui.
Non era per nulla facile insomma agire così, anche se ovviamente era la cosa più giusta.



Credo che dovremmo sfatare un po' di miti sul rabbino Boteach.
Il rabbino era il consulente spirituale di Michael e lo è stato per parecchio tempo, questo significa che Michael da lui cercava consulenza spirirituale e supporto. Michael lo considero' suo amico per parecchio tempo, almeno due anni, ed era cosi' difficile entrare nella cerchia di amicizia di MJ. Mangiarono insieme, festeggiarono compleanni insieme. Michael lo considerava il suo punto di riferimento per portare avanti la sua causa sull'educazione dei figli (vedi Oxford speech). Il rabbi era con Michael quando si parlava di genitori assenti che guardano la tv invece di sedersi intorno ad una tavola la sera e parlare con i figli, e giocare con i figli e crescere i figli. Michael lo ringrazio' anche personalmente durante una cerimonia molto importante, la consegna del premio per induzione nella rock and roll hall of fame (la seconda dopo quella con i J5). Tuttavia questa amicizia e fiducia venne interrotta bruscamente e Michael smise di parlare con lui quando si accorse che Shmuley aveva rubato soldi (100.000 $ per la precisione) che erano stati donati per delle opere caritative ad una delle associazioni di beneficienza di MJ (Heal The Kids Foundation). Il suo nome venne da Michael stesso messo sulla lista di nemici che fu consegnata ai suoi avvocati per essere sicuro che questi nemici girassero alla larga da lui e dai suoi figli. Rabbi Shmuley era in cima alla lista

Al di là di quello che penso del suo "libro", che comunque consiglio di leggere per chi non lo avesse ancora fatto (io ho scaricato una copia da internet in inglese caricata da una fan che ha eliminato tutti i commenti del rabbino dal libro e ha lasciato solo domande e risposte di MJ, per questo vi dico che l'ho letto con piacere), comunque il rabbino è un voltafaccia. Michael pensava fosse davvero un suo amico ma si sbagliava, d'altronde tutti coloro che gli hanno girato intorno dalla nascita volevano solo una cosa, soldi!

E naturalmente queste registrazioni vengono fuori dopo la sua morte perchè prima, a detta del rabbino, nessuno voleva più sentir parlare di Michael Jackson.
Aspetto' il momento giusto per pubblicare le conversazioni private di MJ (con quale diritto poi?) sotto forma di libro
Quel momento era proprio la morte di Michael, si' per trarci il maggior profitto possibile.
E' solo un'ipocrita opportunista. Mi chiedo cosa ne abbia fatto dei milioni di $ che avrà certamente guadagnato dal suo "libro"


rossijack
00mercoledì 7 luglio 2010 17:10
Adesso bisogna per forza di cose ricorrere alla psicologia e spiegare cosi' le motivazioni,poi se c'e' qualcuno/a che storce il naso poco male,non e' una questione di opinioni!Lo abbiamo gia' fatto in passato e sembrava che avessimo chiarito una volta per tutte le vicende ma invece cosi' non e'!Per quanto possa non piacervi(per me non cambia la sostanza,lo amo perche' era cosi'!):
-aveva difficolta' di rapporto con le donne perche' da piccolo l'immagine che aveva delle donne era quello delle spogliarelliste o groupies,il padre gliele spiattellava sotto il naso per farlo diventare "uomo"e l'idea che si era fatto di loro era altamente manipolativa e poco pulita;
-l'immagine della madre era idealizzata,la riteneva una santa(nessuno lo e'!)e la spiegazione della frequentazione con donne mature sta nella proiezione della sua figura;
-il fatto che preferisse i bambini agli adulti sta nella difficolta' a rapportarsi con loro,in quanto a livello affettivo era rimasto "fissato"ad un'eta' di bambino(c'e' la perizia psichiatrica fatta durante il processo)e quelli erano i suoi coetanei affettivi;
-se qualcuno obbietta che sapeva dirigere la sua carriera in modo adulto rispondo dicendo che la sfera affettiva e' separata da quella puramente intellettiva;
-la diffidenza deriva dallo sfruttamento subito da piccolo dal padre che gli ha fatto violenza fisica e morale negandogli l'infanzia;
-il ricorso alla chirurgia avveniva perche' aveva un'immagine distorta a livello interiore di se',il fatto che cercasse la perfezione e' una fandonia,si chiama dismorfofobia e c'entra il senso della propria percezione.
Il tutto l'ho scritto perche' e' inutile scannarsi con le opinioni che per capire veramente il perche' delle cose non servono,ribadisco che l'aver capito la sua personalita'attraverso queste spiegazioni psicologiche non ha cambiato la sostanza,lo amavo e lo amo cosi' com'e'!
Victoryfan
00mercoledì 7 luglio 2010 17:16
Re:
rossijack, 07/07/2010 17.10:

Adesso bisogna per forza di cose ricorrere alla psicologia e spiegare cosi' le motivazioni,poi se c'e' qualcuno/a che storce il naso poco male,non e' una questione di opinioni!Lo abbiamo gia' fatto in passato e sembrava che avessimo chiarito una volta per tutte le vicende ma invece cosi' non e'!Per quanto possa non piacervi(per me non cambia la sostanza,lo amo perche' era cosi'!):
-aveva difficolta' di rapporto con le donne perche' da piccolo l'immagine che aveva delle donne era quello delle spogliarelliste o groupies,il padre gliele spiattellava sotto il naso per farlo diventare "uomo"e l'idea che si era fatto di loro era altamente manipolativa e poco pulita;
-l'immagine della madre era idealizzata,la riteneva una santa(nessuno lo e'!)e la spiegazione della frequentazione con donne mature sta nella proiezione della sua figura;
-il fatto che preferisse i bambini agli adulti sta nella difficolta' a rapportarsi con loro,in quanto a livello affettivo era rimasto "fissato"ad un'eta' di bambino(c'e' la perizia psichiatrica fatta durante il processo)e quelli erano i suoi coetanei affettivi;
-se qualcuno obbietta che sapeva dirigere la sua carriera in modo adulto rispondo dicendo che la sfera affettiva e' separata da quella puramente intellettiva;
-la diffidenza deriva dallo sfruttamento subito da piccolo dal padre che gli ha fatto violenza fisica e morale negandogli l'infanzia;
-il ricorso alla chirurgia avveniva perche' aveva un'immagine distorta a livello interiore di se',il fatto che cercasse la perfezione e' una fandonia,si chiama dismorfofobia e c'entra il senso della propria percezione.
Il tutto l'ho scritto perche' e' inutile scannarsi con le opinioni che per capire veramente il perche' delle cose non servono,ribadisco che l'aver capito la sua personalita'attraverso queste spiegazioni psicologiche non ha cambiato la sostanza,lo amavo e lo amo cosi' com'e'!




Per te possono essere spiegazioni..per me no..tutto qui...Ma tutte queste sicurezze chi ve le fornisce?

P. S. Comunque doveva veramente essere spaventato a morte dalle spogliarelliste...lo dimostrano le foto delle feste circondato e avvinghiato beatamente a coniglie di ogni tipo.. [SM=g27828]
Mercurina89
00mercoledì 7 luglio 2010 18:23
Re: Re: Re: Re:
lisalovemj, 07/07/2010 17.10:



Credo che dovremmo sfatare un po' di miti sul rabbino Boteach.
Il rabbino era il consulente spirituale di Michael e lo è stato per parecchio tempo, questo significa che Michael da lui cercava consulenza spirirituale e supporto. Michael lo considero' suo amico per parecchio tempo, almeno due anni, ed era cosi' difficile entrare nella cerchia di amicizia di MJ. Mangiarono insieme, festeggiarono compleanni insieme. Michael lo considerava il suo punto di riferimento per portare avanti la sua causa sull'educazione dei figli (vedi Oxford speech). Il rabbi era con Michael quando si parlava di genitori assenti che guardano la tv invece di sedersi intorno ad una tavola la sera e parlare con i figli, e giocare con i figli e crescere i figli. Michael lo ringrazio' anche personalmente durante una cerimonia molto importante, la consegna del premio per induzione nella rock and roll hall of fame (la seconda dopo quella con i J5). Tuttavia questa amicizia e fiducia venne interrotta bruscamente e Michael smise di parlare con lui quando si accorse che Shmuley aveva rubato soldi (100.000 $ per la precisione) che erano stati donati per delle opere caritative ad una delle associazioni di beneficienza di MJ (Heal The Kids Foundation). Il suo nome venne da Michael stesso messo sulla lista di nemici che fu consegnata ai suoi avvocati per essere sicuro che questi nemici girassero alla larga da lui e dai suoi figli. Rabbi Shmuley era in cima alla lista

Al di là di quello che penso del suo "libro", che comunque consiglio di leggere per chi non lo avesse ancora fatto (io ho scaricato una copia da internet in inglese caricata da una fan che ha eliminato tutti i commenti del rabbino dal libro e ha lasciato solo domande e risposte di MJ, per questo vi dico che l'ho letto con piacere), comunque il rabbino è un voltafaccia. Michael pensava fosse davvero un suo amico ma si sbagliava, d'altronde tutti coloro che gli hanno girato intorno dalla nascita volevano solo una cosa, soldi!

E naturalmente queste registrazioni vengono fuori dopo la sua morte perchè prima, a detta del rabbino, nessuno voleva più sentir parlare di Michael Jackson.
Aspetto' il momento giusto per pubblicare le conversazioni private di MJ (con quale diritto poi?) sotto forma di libro
Quel momento era proprio la morte di Michael, si' per trarci il maggior profitto possibile.
E' solo un'ipocrita opportunista. Mi chiedo cosa ne abbia fatto dei milioni di $ che avrà certamente guadagnato dal suo "libro"






Questa cosa della truffa è documentata/provata da qualche parte?
Perché io cercai tempo fa notizie su questa storia e tutto quello che trovai erano esclusivamente due-tre commenti che riassumevano questa storia ma nulla di più.
Se tu postassi qualcosa in più sarebbe utile.

Comunque, nessun mito sul Rabbino : ha sbagliato e anche parecchio, indipendentemente dalla truffa o meno, ma almeno durante il periodo in cui c'era fiducia tra di loro ha detto a Michael delle determinate cose e postogli delle questioni che altri, per compiacerlo o semplicemente per sfruttarlo, avevano evitato.

Ed essendo appunto Michael persona intelligentissima, come stiamo ripetendo in ogni nostro post, a prescindere dal perché Shmuley gli avesse fatto quelle domande, un minimo di riflessione e di tentativo per agire e pensare criticamente a questa questione deve averlo fatto, anche grazie a Boteach.

Purtoppo poi è andata in un altro modo.
pietro ago
00mercoledì 7 luglio 2010 18:50
dico solo che evan chandler ha fatto bene a spararsi in testa, perchè sennò lo andrei a cercare io molto volentieri!
mimma58
00mercoledì 7 luglio 2010 19:01
Sarebbe ora ,che tutti coloro che hanno causato, la morte di Michael Jckson,paghino.Un pò di GIUSTIZIA1
meryna81
00mercoledì 7 luglio 2010 20:27
Re:
rossijack, 07/07/2010 17.10:

Adesso bisogna per forza di cose ricorrere alla psicologia e spiegare cosi' le motivazioni,poi se c'e' qualcuno/a che storce il naso poco male,non e' una questione di opinioni!Lo abbiamo gia' fatto in passato e sembrava che avessimo chiarito una volta per tutte le vicende ma invece cosi' non e'!Per quanto possa non piacervi(per me non cambia la sostanza,lo amo perche' era cosi'!):
-aveva difficolta' di rapporto con le donne perche' da piccolo l'immagine che aveva delle donne era quello delle spogliarelliste o groupies,il padre gliele spiattellava sotto il naso per farlo diventare "uomo"e l'idea che si era fatto di loro era altamente manipolativa e poco pulita;
-l'immagine della madre era idealizzata,la riteneva una santa(nessuno lo e'!)e la spiegazione della frequentazione con donne mature sta nella proiezione della sua figura;
-il fatto che preferisse i bambini agli adulti sta nella difficolta' a rapportarsi con loro,in quanto a livello affettivo era rimasto "fissato"ad un'eta' di bambino(c'e' la perizia psichiatrica fatta durante il processo)e quelli erano i suoi coetanei affettivi;
-se qualcuno obbietta che sapeva dirigere la sua carriera in modo adulto rispondo dicendo che la sfera affettiva e' separata da quella puramente intellettiva;
-la diffidenza deriva dallo sfruttamento subito da piccolo dal padre che gli ha fatto violenza fisica e morale negandogli l'infanzia;
-il ricorso alla chirurgia avveniva perche' aveva un'immagine distorta a livello interiore di se',il fatto che cercasse la perfezione e' una fandonia,si chiama dismorfofobia e c'entra il senso della propria percezione.
Il tutto l'ho scritto perche' e' inutile scannarsi con le opinioni che per capire veramente il perche' delle cose non servono,ribadisco che l'aver capito la sua personalita'attraverso queste spiegazioni psicologiche non ha cambiato la sostanza,lo amavo e lo amo cosi' com'e'!



Rispetto il tuo punto di vista. Lungi da me il voler idealizzare Michael. Lui era un uomo con pregi e difetti e così a me piace.
Non riesco a comprendere da dove ti nasca tutta questa sicurezza con cui parli di dismorfofobia, con cui parli del fatto che fosse rimasto "fissato ad un'eta di bambino".
E' naturale porsi delle domande, riflettere, fare supposzioni su quello che era Michael, su quello che sentiva...ma credo che ci sia un confine tra cercare di comprendere degli aspetti di un uomo che tanto amiamo e fare della psicologia da salotto. Questo confine non dovrebbe essere superato. Una diagnosi di dismorfofobia necessita di un contatto diretto ed approfondito con il soggetto in questione. E questo vale per la dismorfofobia e non solo. Cerchiamo, per favore, di non sparare paroloni a vuoto.
paolapoeta
00mercoledì 7 luglio 2010 23:00
Per tornare a quello che è stato detto da Karen nei video postati, una delle prime cose che ho notato con piacere è che non ha voluto rispondere ad alcune domande molto intime della giornaista, l'ho apprezzato molto perchè credo che sia stata la prima volta che ho sentito qualcuno, che ha ritenuto inopportuno rivelare cose particolari, appunto intime tra Michael e Karen, anche se a prima vista possono sembrare insignificanti per alcuni.

Non è che voglio rompere le scatole, però mi pare che stiamo andando un po' off topic, so bene che a volte è complicato ed è inevitabile che si ritorni sul alcuni discorsi, però molte cose fin qui scritte sono state veramente discusse e stradiscusse per poi spesso finire in chiusura topic. [SM=x47946]

E' sempre difficile affrontare alcuni argomenti perchè comunque quello che alla fine ci accomuna tutti è che vorremmo tutte le risposte e soprattutto la verità, ma solo perchè "It's all for L.O.V.E"

lialla
00giovedì 8 luglio 2010 17:29
Re:
badgirl., 07/07/2010 17.03:

Il problema è che non ha avuto una famiglia.
E' da lì che sono nati tutti i problemi.
Non faccio una colpa alla madre, che aveva 9 figli da tirare sù.
Però a MJ sono mancati i consigli disinteressati di una famiglia.
Il problema è che la sua famiglia non era disinteressata.




Anche io la penso come te. Per il resto, non saprei: concordo con te sul fatto che l'avessero distrutto fisicamente e psicologicamente. Il processo del 2005 per chiunque sarebbe stata un'esperienza devastante, per una persona sensibile come Mike, costretto a vivere anche questa umiliazione sotto i riflettori poi.. Se penso al Michael prima del 2005 avrei più certezze, ma se penso al periodo successivo, di cui ci sono pochissime apparizioni pubbliche e interviste (almeno io non le conosco, mi scuso se poi non è così) non so cosa pensare.. Io rimango della mia idea che Michael sia stato ucciso non certo solo dal "medico" ma da un intero sistema che Sony in testa, voleva guadagnare dalla sua morte. Che poi lui ne fosse cosciente, ne sono certa data la sua grandissima intelligenza , e anche credo non sapesse come fare per "tornare indietro", lui che sotto i riflettori era praticamente nato, forse non ci voleva invecchiare..
Alla fine forse solo i figli, se fossero stati un pò più grandi, avrebbero potuto fare qualcosa..
Scusate la lunghezza del post, mi sono lasciata un pò andare.
badgirl.
00giovedì 8 luglio 2010 17:56
Re: Re:
lialla, 08/07/2010 17.29:




Anche io la penso come te. Per il resto, non saprei: concordo con te sul fatto che l'avessero distrutto fisicamente e psicologicamente. Il processo del 2005 per chiunque sarebbe stata un'esperienza devastante, per una persona sensibile come Mike, costretto a vivere anche questa umiliazione sotto i riflettori poi.. Se penso al Michael prima del 2005 avrei più certezze, ma se penso al periodo successivo, di cui ci sono pochissime apparizioni pubbliche e interviste (almeno io non le conosco, mi scuso se poi non è così) non so cosa pensare.. Io rimango della mia idea che Michael sia stato ucciso non certo solo dal "medico" ma da un intero sistema che Sony in testa, voleva guadagnare dalla sua morte. Che poi lui ne fosse cosciente, ne sono certa data la sua grandissima intelligenza , e anche credo non sapesse come fare per "tornare indietro", lui che sotto i riflettori era praticamente nato, forse non ci voleva invecchiare..
Alla fine forse solo i figli, se fossero stati un pò più grandi, avrebbero potuto fare qualcosa..
Scusate la lunghezza del post, mi sono lasciata un pò andare.



Non ti scusare del post lungo, perchè lo facciamo tutti.
Per il resto, hai interpretato in pieno il mio pensiero.
Questo però non vuole dire che si è suicidato, la colpa del medico è più che evidente. E di tutti gli altri prima di lui.
Secondo me, se voleva continuare a vivere, le scelte le aveva.
Era preferibile la bancarotta, alla morte, no?
Oppure nel caso, per chi crede a questa versione, fosse contento di fare i concerti, quando ha iniziato a dimagrire e perdere le forze, poteva ritirarsi.
E' sempre meglio un flop della morte, no?
mimma58
00giovedì 8 luglio 2010 18:10
Pensiero che condivido,con badgirl.Ritirasi ,la stampa lo avrebbe distrutto ancora di più,e poi amava tanto il suo lavoro.Ritirarsi così,per un artista come Michael!scomparire era la cosa migliore,non certo morire,che tristezza
Miles75
00giovedì 8 luglio 2010 18:17
badgirl., 08/07/2010 17.56:




Questo però non vuole dire che si è suicidato, la colpa del medico è più che evidente. E di tutti gli altri prima di lui.
Secondo me, se voleva continuare a vivere, le scelte le aveva.
Era preferibile la bancarotta, alla morte, no?
Oppure nel caso, per chi crede a questa versione, fosse contento di fare i concerti, quando ha iniziato a dimagrire e perdere le forze, poteva ritirarsi.
E' sempre meglio un flop della morte, no?




Per molti uomini ricchi e famosi, forse sì, ma non per Michael Jackson.
In caso di bancarotta o di flop (soprattutto), i media e probabilmente gli stessi fan (una buona parte) lo avrebbero letteralmente massacrato.
No,Michael non avrebbe sopportato un ritiro in questo modo, per passare alla storia come un fallito. Questo mi pare lo scrivesti anche tu.

Tuttavia, ciò per me non significa che Michael preferisse lasciarsi andare... In cuor suo sperava comunque di farcela con TII, pur rendendosi conto che si trattava di un'impresa quasi impossibile.
Forse per questa ragione era disposto ad assumere il propofol (sempre che fosse a conoscenza della sua pericolosità), proprio perché confidava ancora una volta in una buona stella. La posta in gioco era molto alta: se fosse riuscito a fare i concerti, gran parte dei suoi problemi si sarebbe sistemata e sarebbe tornato in auge come artista.
Come scrisse un utente in un altro post, Michael non tenne in conto la variabile Murray o chi dietro a lui.

ladythriller
00giovedì 8 luglio 2010 18:28
Vorrei esprimere il mio punto di vista sull'argomento debiti, naturalmente per cercare di capire come sono andate le cose, non per fare sterile polemica [SM=g27811]

Se la Sony si fosse presa il catalogo, anzi per meglio dire, se Michael fosse rimasto senza (non essendo riuscito a saldare i debiti) sarebbero mancate le sue fonti di reddito. Come avrebbe "campato" i figli? come li avrebbe mantenuti? non potevano nutrirsi di aria, senza contare il fatto, che per la verità viene mooooolto dopo, che erano abituati ad un certo tenore di vita.

Michael non aveva più neanche Neverland (se non una parte in comproprietà con una società di cui non ricordo il nome), i suoi non potevano aiutarlo, con le vendite dei dischi avrebbe ricavato poco.
Io credo insomma che Michael abbia fatto questo estremo sacrificio per loro perchè era realmente l'unica possibilità di salvarli dal dissesto economico. Immaginava che sarebbe stato un immane sacrificio ma non che sarebbe morto.
lialla
00giovedì 8 luglio 2010 18:35
Anche io come te, cara Badgirl, credo che di scelte Michael ne avesse.
Tuttavia, credo che forse lui, che come abbiamo detto era nato e vissuto sotto la luce dei riflettori, più a suo agio sul palco (come diceva lui stesso) che nella vita quotidiana, non riuscisse a vedere tutte queste scelte in modo nitido come magari fa una persona "normale". Mi spiego meglio: la scelta di ritirarsi e vivere una vita ordinaria, in una dimora ordinaria che non costasse centinaia di migliaia di dollari di affitto, conducendo una vita "qualunque" era davvero praticabile per lui? Mi spingo oltre: lui lo avrebbe accettato? Sarebbe riuscito ad esserne felice?
Come abbiamo detto, Mike era nato sul palco e certo non voleva scenderne da falito, per lui e tantomeno per i suoi figli.
Insomma io credo che certo hai ragione badgirl quando scrivi che la bancarotta è meglio della morte, ma non sono certa che Michael la pensasse così e soprattutto circondatato come era dalla sua "corte" non credo riuscisse a percepire la realtà in modo così chiaro. Spero che mi capiate: non intendo certo dire che fosse annebbiato o qualcosa del genere, anzi, la sua visione del mondo è sempre stata lucidissima, solo che forse la sua "unità di misura" nella valutazione delle cose non era proprio come la nostra e le scelte che per noi sono facili a lui forse sembravano impraticabili.
Al di là di tutto io spero che chi davvero lo ha portato in quella "strada senza uscita" paghi le sue colpe prima o poi...
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