In My Dream (in corso). Rating: verde

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Alejean
00venerdì 24 dicembre 2010 18:10
Io sto aspettando ancora il nuovo capitolo eh!
mimma58
00venerdì 24 dicembre 2010 19:00
Re:
Alejean, 29/10/2010 19.54:

Che emozioneee davvero.. Questo capitolo è un turbinio di emozioni.. Hai descritto tutto così bene e dettagliatamente che mi sono addentrata nella parte [SM=g27828] [SM=x47926] [SM=g27836]
Hai descritto tutto divinamente! Brava! [SM=g27831]
Ma il pezzo in cui sentivo che il mio cuore era sempre più in gola era quando Lisa stava salendo i gradini ad un passo da lui.. E' stato un crescendo di emozione che alla fine ho sentito la tua stessa "febbre"..
Aspetto con ansia il prossimo capitolo! [SM=g27838] [SM=x47928]


Ho provato le stesse emozioni [SM=x47928] .Voglio il prossomo capitolo Lisa!

lisalovemichael
00domenica 26 dicembre 2010 16:34
Mi spiace tantissimo per il ritardo..Mi scuso..
Conto di postare fra qualche giorno..Queste giornate sono davvero incasinatissimeeee!!!!!!!
lisalovemichael
00mercoledì 16 marzo 2011 16:15
Finalmente riesco a postare il nuovo capitolo! [SM=g27822]
In questi ultimi mesi sono stata molto sotto pressione e non è certo la condizione migliore per poter pensare liberamente e tranquillamente.. [SM=g27813]
Mille scuse ragazze, chissà se vi ricorderete ancora del mio pastrocchio!!! [SM=g27824]
Cercherò di non tardare la prossima volta!
Spero che vi piaccia!
Baci baci!!! [SM=x47938] [SM=x47938]


O frenetiche notti! (Emily Dickinson)

O frenetiche notti!
Se fossi accanto a te,
Queste notti frenetiche sarebbero
La nostra estasi!

Futili i venti
A un cuore in porto:
Ha riposto la bussola,
Ha riposto la carta.

Vogare nell'Eden!
Ah, il mare!
Se potessi ancorarmi
Stanotte in te!




VI Capitolo




Ritornai in albergo che era giorno fatto.
Il breve acquazzone della sera precedente aveva lasciato scie di candido bagliore che a contatto con il sole appena sorto conferivano sfaccettature iridate ovunque la vista si sporgesse.
Percorrendo il corridoio che conduceva alla mia stanza mi levai le scarpe.
Il tacco alto strillava sui marmorei pavimenti, nel silenzio.
E poi non volevo che Marco sbucasse fuori dalla sua stanza per chiedermi resoconti.
Entrai in camera mia e una volta richiusa la porta alle mie spalle sentii subito desiderio di chiudere gli occhi.
E non certo perché avevo sonno.
Appena la visione di quella stanza svanì, ritrovai l’unica fisionomia che già dalla sera precedente aveva preso dimora nelle mie cornee, scioccandole ed inducendole a registrare nient’altro che quello…Il leggiadro volto di Michael!
Sorrisi arrossendo come un’adolescente al suo primo amore.
Scorsero davanti ai miei occhi tutti i magici momenti che lo avevano reso Star della serata pubblica e poi della mia personale serata, e infine del mio cuore, indiscussa!
Avvertivo ancora intatto il brivido di quel ballo con lui, del suo braccio intorno alla mia vita, dei suoi occhi nei miei…Il mio tremore in quei trepidanti momenti in cui i nostri visi quasi si accarezzarono…
Mi venne così vicino che, per un attimo, parve che la sua anima in tutta la sua trasparente pienezza, si schiudesse alla mia conoscenza, permettendomi di tuffarmi dentro, dai suoi occhi fino al profondo, tra i profumi del suo cuore.
E quella carezza. Una “quasi” carezza, in verità, molto più emozionante di una reale, perché arrestatasi sul divenire, come il nostro dolce rapporto appena nato ma già capace di volare alto. Lo lessi nei suoi occhi. Una timidissima carezza promettente.
Ridestatami da quella densa parentesi di impressioni e freschi ricordi, in libera e vivace palpitazione tra la mia pelle e gli occhi, mi sfilai lentamente il vestito, sciolsi i miei capelli e mi infilai sotto la doccia, una calda doccia rilassante. Anche se avrei voluto non lavarmi più…Feci questi pensieri, un po’ infantili, certo, ma..
Riuscii persino a scorgere i suoi occhi nei vapori aromatici della mia doccia. Era tutto così vivo, recente, vibrante nella mia anima, tutto di lui!
Fui, da subito, consapevole che quel giorno, ed i successivi, avrebbero rappresentato per me una serie di lunghe, interminabili ore di un unico colore: il grigio…Quello della sua assenza. E tuttavia sentivo tanto calore irradiare il mio viso. Ogni più invisibile angolo di me stessa era stato colmato di luce, di un amore, della cui intensità non ero ancora in grado di capacitarmi. Mi sentivo legata.
Quel giorno decisi di non riposare, non potevo dormire, non ci sarei riuscita!

Mi rivestii dopo aver asciugato i miei capelli, lo feci in fretta.
Michael mi mancava ed io mi rendevo conto di non sapere molto di lui. Così uscii rapidamente dall’albergo, mi trovai in strada, fermai un taxi e mi feci condurre presso il più grande store di dischi della città. Pensai che se dovevo appropinquarmi alla conoscenza di Michael, avrei dovuto cominciare a percorrere la via maestra: la sua musica! Una volta entrata cercai i suoi album aggirandomi affannosamente tra i reparti. Quando…Eccoli! Ce n’erano di diversi, tutti lì, in bella mostra. Alcune copertine non le avevo mai viste prima di quel momento. Presi tutto ciò che trovai di suo. Tutto.
Dopo tornai in albergo con una certa ansia.
Davanti alla mia stanza incontrai Marco.
-Lisa, sei mattiniera! Hai fatto shopping? Stavo venendo a parlarti. –
-A parlarmi?...Sì…Vieni, entra pure..-
Considerai che fosse il caso di accontentarlo in modo da levarmelo di torno per l’intera giornata. Entrammo in camera mia, avanzai verso il mio armadio per riporre il prezioso sacchetto di cd tra le mie cose, dopo tornai dal mio manager.
Iniziò a pormi mille domande, mi chiese dello spettacolo, di come fossi riuscita a gestire le mie emozioni, del buffet dopo il galà, delle personalità incontrate e naturalmente anche di Michael, e senza risparmiare le battutine del caso. Risposi diligentemente a tutto, cercando di controllare severamente ogni mio impeto nell’accingermi a parlare di Michael. Pronunciai parole scariche, talmente incolori che, dentro me, mi compiacqui per l’ottima riuscita della farsa. Non avrei per nulla al mondo confessato a qualcuno, specie ad un tizio come Marco, con una pessima opinione di Michael e che era l’indiscrezione fatta a persona, neanche un minuto trascorso con lui, neppure una misera piega dei miei sentimenti nei suoi confronti. Mai! Preferii fingere, continuare a farlo per sempre, decisa a custodire nel profondo della mia anima questo dolce, speciale segreto per tutta la vita. Come il tesoro più prezioso che una donna può avere per sé.
Ero convinta che non lo avrei più rivisto, questo pensiero scuoteva il mio cuore con inaudita violenza. Quando ebbe soddisfatto la sua curiosità, Marco si alzò. Ma prima di lasciarmi finalmente sola mi disse:- Il capo ci vuole nel suo studio domani. Pare sia stato contattato da quel tale..-
-Già!- risposi stizzita – Potevi dirmelo del tuo accordo con gli americani…Non farlo più!-
-Andiamo! Non c’è ancora nessun accordo. E’ stato solo un colloquio informale. E poi.. Non volevo turbarti, eri già tanto tesa..-
-Non mi è piaciuto il tuo comportamento, Marco! Non voglio più fare la figura di quella che casca dalle nuvole davanti a queste persone. Ti chiedo di informarmi anticipatamente di tutto ciò che mi riguarda!- Incalzai seccata.
-Ok, ok.. Cosa fai fino alle 15,00?- Mi domandò con la sua solita superficialità.
-Alle 15,00?-
-Sì…Hai programmi? Mancano ancora cinque ore prima del volo – Disse, sbirciando l’orologio da polso.
Già, avevo completamente dimenticato che avremmo dovuto lasciare Berlino nello stesso pomeriggio.
Non so per quale motivo e da cosa fui spinta, ma gli risposi subito: - No, io non parto! –
Marco si soffermò a fissarmi contrariato e stranito:
-Perché? Che novità è questa? Ti ho appena detto che domani dobbiamo discutere…-
-No, è che Berlino mi piace e …Volevo visitarla meglio, fermarmi un altro paio di giorni…-
Lo interruppi con fare distratto e svagato, mentre srotolava le sue mille argomentazioni per indurmi a cambiare idea.
-Ma scusa Lisa, che bisogno hai di farlo proprio ora?! – Aggiunse con tono basso e furtivo, avvicinandosi:- Non perdere quest’occasione! Gli americani sono interessati, non capisci?-
-Che si friggano questi americani!- sbottai irritata – Non scrivo per fare del business! Non mi interessa questo aspetto, specie se devo anteporlo ai miei bisogni! Ed io voglio rimanere ancora qui a Berlino! -.
Mi guardò con occhi deplorevoli.
Assunsi, allora, un’aria più calma e paziente.
-Se a questi signori sta, per così dire, a cuore il mio progetto, attenderanno ancora qualche giorno…Non credi sia una cattiva mossa mostrarsi subito disponibili?-
Lo interrogai, sapevo di aver imboccato la strada giusta. Quella strategica degli affari.
Per un istante rimase in silenzio, sovrappensiero. Infine, con fare rassegnato, mi disse:
-Fa’ come vuoi. Cercherò di prendere tempo. Ma non te ne approfittare!- ed aprì la porta per uscire seguito dalle mie parole: - Ecco, bravo! Prendi tempo e buon viaggio! –
Sorrisi, era andato via con la coda tra le gambe. Ed io potevo rimanere a Berlino.
Corsi a prendere il mio sacchetto con i cd.
Ne afferrai uno a caso: Bad.
Quella copertina non mi era del tutto nuova. Lessi i titoli delle canzoni contenute nel cd, diedi un rapido sguardo ai credits.
Tornai ad osservare la sua foto in copertina. Certo…Lì aveva un aspetto così diverso dall’uomo che avevo avuto il privilegio di conoscere. Era trascorso del tempo, lui era molto cambiato da allora ma negli occhi di quel ragazzo così disinvolto, tutto pelle nera e borchie, ho scorto lo stesso disarmante incanto che qualche ora prima mi aveva così tanto affascinata.
Sfiorai la sua foto, il suo viso con le dita, sorridendo, mi sentii pervasa dalla tenerezza.
Ero talmente desiderosa di conoscere qualcosa sul suo conto che non persi altro tempo.
Inserii il cd nel mio portatile. Nello stesso tempo iniziai a navigare su internet alla ricerca di articoli, interviste, video che mi dessero risposte, mi aiutassero a sapere di più, a far luce su una persona, la cui autenticità, ne ero certa, serbava molte sorprese. C’era molto di più, mi occorreva una conoscenza quanto più possibile obiettiva, veritiera, il più possibile scevra degli inutili e nocivi fronzoli mediatici, sorti intorno alla sua figura nel corso degli anni.
Intanto partì Bad.



Ricordai la canzone, gli anni di appartenenza…Uscì all’incirca quando, da piccola, ascoltavo le canzoni di Madonna alla mia radiolina, sulla spiaggia. Provai sentimenti densi di nostalgia e di rimpianto, mi persi tra i ricordi, alla ricerca anche di un piccolo frammento che appartenesse a lui, mentre il ritmo cadenzato del brano, la sua voce accattivante, il suo incredibile “Shamon” stavano catturandomi inesorabilmente!
Sfogliai pagine su pagine web con l’avidità di un topo da biblioteca; raccolsi informazioni su di lui, sulla sua vita privata, artistica, pubblica e continuai a visionare le sue interviste ed ogni sorta di video che lo riguardasse fino a tarda sera, incessantemente, senza mollare un minuto, il pc mi seguiva ovunque io mi spostassi all’interno della mia room, non concessi alcuna pausa alla mia mente che assorbiva senza sosta, con crescente apprensione e meraviglia, talvolta con sconcerto e desolazione. Alla fine i miei nervi erano tesissimi, il mio cuore nella morsa dell’ansia, i miei occhi arsi, annegati nello stupore.
Avevo ascoltato tutti i brani di tutti i suoi cd, ero venuta a conoscenza di tanti, diversi aspetti che non avrei neppure immaginato di prendere in considerazione pensando a Michael.
Spensi il pc e socchiusi le palpebre, cercando con il viso un angolo in penombra.
Nella mia mente risuonavano alcune persistenti melodie. Inondavano la stanza come accade con una raffinata fragranza, ma il profumo della sua musica, in quel momento lo percepivo solo io. Tutto intorno a me ne era stato impregnato. La sua voce, quella voce calda ed avvolgente, così emozionante, era tornata a fare compagnia al mio cuore, che sentivo dolorante, a causa della sua mancanza.
Dalla finestra vidi la freddezza di quella città smaterializzarsi e cedere alla dolcezza, al tepore di quell’ora, l’ultimo bagliore del sole, prima del tramonto.
Fui avvolta, in quel preciso istante, da un’indefinibile malinconia.
Mi avvicinai ai vetri, appoggiai la fronte e i palmi.
Ero disperata di una disperazione ancora incubata ma che cresceva, che aveva fame.
Le lacrime bagnarono il mio viso.



Non sapevo se fossi venuta a conoscenza di tutto, se fosse tutto lì ciò che era necessario sapere su di lui, né se rispondesse completamente a verità però ero abbastanza sicura che molto, tanto, troppo fosse vero. Le notizie si rincorrevano, le avevo sentite confermare dalla sua stessa voce, su molto non poteva esistere ombra di dubbio. Ne era emerso il ritratto di un uomo sconosciuto ai più eppure…
A me era occorso un solo giorno per fare maggiore chiarezza, per apprendere di aspetti dolorosi della sua vita, sia per le sue esperienze dirette con il dolore, sia per via di certi particolari che, una volta scoperti, avevano suscitato in me molto rammarico.
Mi chiesi non so quante volte come si fosse mai verificato intorno a lui un simile alone di falsità, di menzogna quando era tutto così maledettamente semplice da comprendere…A me erano bastate solo poche ore!
Perché e perché tutto così protratto nel tempo e ancora? Incredibile! Mai visto niente del genere! Pensavo che fosse stato sempre molto difficoltoso affrontare tutto per Michael e me ne dispiaceva moltissimo…
Rimuginai per molte ore, riascoltando tutta la sua straordinaria musica.
Sprofondai nella poltrona, lentamente mi addormentai e mentre già vagavo in atmosfere morfeiche, i miei pensieri, le mie percezioni, i miei turbamenti, emersi e sommersi, si orientavano in una sola direzione: Michael!
Michael possedeva ormai tutto di me, sogno e realtà.
Michael e la sua infanzia perduta e il mio cuore mortificato, l’incomprensione,la falsità intorno a lui, la confusione, l’orrore… Quel mostro crudele con la pretesa di divorare tutto il buono in lui, tutto il bene compiuto. La purezza calpestata ed ignorata, sempre più ignorata! Michael e le sue continue preghiere, fin troppo ripetute ma mai ascoltate dal mondo: essere lasciato in pace…

www.youtube.com/watch?v=ofK1Smwl8nw

I primi bagliori dell’alba mi ridestarono.
La mia mente era ancora densa, il mio cuore intorpidito. Il riposo, in realtà, non mi aveva affatto rigenerata durante quelle ore di buio. Da lì a poco decisi di prepararmi ed uscire.
Marco aveva lascito molti messaggi alla concierge. Li lessi senza prestarvi molta attenzione. Trascorsi l’intera mattinata fuori, desideravo rivedere un’ultima volta i luoghi dove ero stata con Michael.
Davanti al teatro e al palazzo delle cerimonie sorrisi compiaciuta come una ragazzina, questo mio stato di febbrile, a tratti incosciente, infantile innamoramento mi inteneriva, mi trovavo romantica, quasi autocommiserandomi: ero totalmente attratta da un uomo che non avrebbe mai realmente potuto far parte della mia vita, tantomeno io della sua.
Malgrado ciò, continuavo a percepire la stessa antica sensazione di meraviglia e di euforica eccitazione solo a pensarlo.
Il terremoto era arrivato ed io ero in pieno sciame sismico!
Non potevo farci niente. Ripensai alle sue ultime parole… Diventare sua amica…
Sospirai, non sapevo cosa pensare, era tutto così irreale!
Tornai in albergo con l’intenzione di prenotare il volo, fare i bagagli e dire addio alla favola più straordinaria che potessi vivere in vita mia. Una favola, ahimè, conclusa.
Avevo preso maggiore consapevolezza su quella che era stata la vita di Michael, mi sembrava di conoscerlo meglio ma appunto per questo ne ero rimasta sconvolta. Mi aveva reso fragile sapere, vulnerabile, lo aveva allontanato da me ancora di più. Lui era davvero una persona speciale, ed io mi sentivo schiacciata dal mio enorme senso di inadeguatezza. Ma nel substrato del mio animo bruciava ancora la voglia di rivederlo.

Entrai in hotel senza passare dalla concierge. Mi avviai per le scale, salendo lentamente verso la mia stanza. Imboccai lo spazioso e luminoso corridoio che vi conduceva.
-Una volta entrata chiamerò per prenotare il volo di ritorno- pensai tra me e me, intenta a frugare nella borsa alla ricerca della scheda magnetica per aprire la porta.
Mi accorsi di una presenza alla mia sinistra.
Un uomo di colore, elegantemente vestito, era seduto su una delle poltroncine disseminate lungo la parete difronte alla mia stanza. La luce che inondava lo spazio attraverso le finestre alle sue spalle mi aveva impedito una visione netta, fino a quel momento.
Pescai la scheda dalla borsa, quel signore mi guardava insistentemente. Mi soffermai, capii che doveva dirmi qualcosa. Si alzò e si diresse verso di me. Solo allora notai che recava tra le mani una lunga scatola bianca, decorata con uno splendente nastro rosso.
-Miss Lisa…- Esordì con tipico accento inglese.
-Sì…- Lo interruppi sorridendogli con cortesia.
-This is for you, Miss… - Parlò con riverenza , porgendomi la scatola gentilmente.
-Chi la manda?- Gli chiesi sorpresa.
Fece qualche passo indietro ed indico la scatola, permettendomi di capire che il biglieto si trovava al suo interno. Dopo salutò sorridendo e si allontanò subito.
Per l’estrema meraviglia provata, non riuscii nemmeno a ringraziare.
Entrai in camera, raggiunsi il tavolo e vi adagiai la scatola.
Mi sentivo emozionata, qualcosa dentro me stava cantando, mi suggeriva paradisi, ma non volli ascoltare, volevo solo aprirla.
Presi coraggio e con le dita tremolanti la liberai dal fiocco.
Sentii i miei occhi riempirsi di gioiosa luce!
All’interno, una dozzina di brillanti e rigogliose rose bianche, bellissime!!!
Profumatissime!


Le sfiorai, ressi il cuore che avvertivo quasi palpitasse ormai fuori dal petto…Michael!
In bella mostra una piccola busta dai contorni dorati, conteneva un biglietto.
Lo presi, lo lessi e il mio cuore allora raggiunse il suo battito più confuso, più pieno, più concitato, per l’enorme felicità che provai in quel momento!
Poche semplici righe scritte a mano, tutto il cuore, il mio amore, la mia gioia in quelle parole…

"Fairy, I want to see you again!
Adlon Hotel
God bless you
MJ"



invernizzilaura
00giovedì 17 marzo 2011 00:37
Lisa, come potremmo dimenticarci del tuo splendido capolavoro? Era da tanto che aspettavo di leggere il proseguimento, ma sapevo che questi erano stati mesi impegnativi anche per te, è valsa la pena attendere poiché questo capitolo è sicuramente il più bello..
Adesso però ci hai lasciate in suspance, vorrei proprio poter sapere subito se e come si incontreranno, muoio dalla voglia di leggerlo!!
Sei bravissima, scrivi in modo eccelso e non lo dico per abitudine, ma perché è davvero così!
Grazie per regalarci queste splendide emozioni; leggere il pezzo in cui Lisa si è messa alla ricerca di informazioni su Michael e il sentire quel legame con lui che però non si potrà mai ottenere è stato come rivivere i momenti in cui avevo iniziato a conoscerlo..
Aspetto il nuovo capitolo
un abbraccio e un bacio [SM=x47938]
Alice
Girl In The Mirror.95
00giovedì 17 marzo 2011 18:00
Lisa, cara, quanto ho atteso questo tuo capitolo!
Avevo letto nella bacheca che per qualche tempo non ci saresti stata, ed oltre a mancarmi la tua storia, mi mancavi tu. Ma ora sono qui per parlare del tuo meraviglioso nuovo capitolo.
Tesoro, ti ho sempre detto, in varie occasioni, che tu scrivi divinamente, ed oggi non hai fatto altro che darmene la conferma. Una conferma della quale non avevo bisogno, ma che mi ha piacevolmente stupita. Mi è particolarmente piaciuto il lato infantile della protagonista, quando si accorge di essere innamorata, che lei stessa riesce a percepire; credo che questa sia una sensazione comune a noi tutte. Il suo senso di inadeguatezza, poi, non è certo da biasimare; ma è meraviglioso pensare a come, nonostante la magnificenza di Michael a farlo sembrare tanto irraggiungibile, l'amore sia riuscito a prevalere nel suo cuore.
Lisa, è stato un capitolo davvero stupendo, e non ti devi preoccupare di quanto tu ci abbia fatto attendere. Devi solo sapere che noi saremo sempre qui per te!!
Ti mando un bacio, ti voglio bene!


Viki
lisalovemichael
00giovedì 17 marzo 2011 23:41
@ Alice: Tesoro, piccina, ma di quale capolavoro stai parlando? [SM=g27827] [SM=g27822]
Ma io non trovo parole per ringraziarti!
Mi sei molto cara, sappilo!
Grazie infinitamente per le tue parole e la tua attenzione, che non è mai venuta meno, al contrario della mia..Purtroppo vivo sospesa...Come la canzone di Nathalie..Specie nei mesi invernali, che c'è da lavorare..Però vedrai che mi metterò in "paro" con il tuo di capolavoro..Gioia, ma io alla tua età me lo sognavo di scrivere come te!
Sei bravissima!
Sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto, ci tengo enormemente al vostro parere!La suspence non durerà molto, sto già scrivendo l'altro..
Ti abbraccio fortissimo, piccina!!! [SM=x47938]


@ Vic: Vic! Ma davvero ti sono mancata? Manchi molto anche tu a me! [SM=g27813]
Tra un pò dovrò nuovamente partire..e vabbè..
Mi manca molto questo spazio quando non mi connetto..Mi mancano persone come voi..
Grazie mille anche a te, sono entusiasta del fatto che abbiate ricordato il mio pastrocchio e abbiate letto e gradito il nuovo capitolo..Pensavo che sarebbe rimasto orfano delle sue ziette..E' trascorso tanto tempo, accipicchia!
Anche per te, vale ciò che ho detto ad Alice..Non vedo l'ora di trovare un pò di tempo per leggere i vostri tuffi nel sogno..
Ci tengo tantissimo, vorrei leggere tutto!
Ma vi porto comunque sempre nel mio cuore, sempre sempre, capito Vic?
Ti voglio bene anch'io, cara!!!! [SM=x47938]
Alejean
00mercoledì 30 marzo 2011 20:13
Sorellina.. Domani leggerà il nuovo capitolo con calma e poi commento.. ma già dalle immagini.... sogno...
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