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Il documentario di Murray, "Michael Jackson and the Doctor", trasmesso su MSNBC l'11 novembre, in Australia e Inghilterra il 10

Ultimo Aggiornamento: 28/05/2012 23:11
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12/11/2011 12:25
 
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Re:
Niki64.mjj, 11/11/2011 22.22:

(erano due pagine Cri, non me ne ero accorta..te voglio bene assaje [SM=x47979] )





Lo so amora mia! [SM=g27828]
Comunque è interessantissimo questo articolo, sicuramente se come dice Chernoff i pagamenti della difesa sono arrivati direttamente da parte di Murray, in qualche modo poco ortodosso i produttori o la Zodiac ha pagato il dottorino... Se è vero quello che si dice, cioè che Chernoff e Flanagan non si occuperanno dell'eventuale appello di Murray, può darsi che sia vero che non sapevano delle interviste rilasciate da Murray prima della fine del processo, cioè in violazione dell'ordine del giudice... del documentario invece sapevano tutto, dato che ci sono anche loro e non mi sembrano ripresi da una telecamera nascosta!

Io spero vivamente che il giudice Pastor e il procuratore Walgren abbiano visto questo "capolavoro", dove il caro Murray si mostra per l'essere disgustoso che è, e che il giudice ne tenga conto nell'applicargli il massimo della pena! E spero anche che venga denunciato per violazione dell'HIPAA (diffusione di dati medici dei pazienti) per aver parlato delle condizioni mediche di MJ!
Ho visto tutto il documentario su youtube e ho rischiato più di una volta di lanciare il pc fuori dalla finestra!! Che Murray fosse un uomo di m...a l'avevamo capito seguendo il processo, ma guardarlo mentre dice certe cose lo mostra davvero in tutta la sua rivoltante personalità egocentrica e... disgustoso, non mi viene altro! E mai come ora servirebbe un'emoticon che vomita!!!


[Modificato da 4everMJJ 12/11/2011 12:28]
12/11/2011 15:26
 
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Ecco. [SM=g27834]

Where there is Love,I'll be there



12/11/2011 18:45
 
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Vi traduco uno degli articoli postati da angel fire sul contenuto del documentario:

Il controverso documentario su Conrad Murray ha debuttato nel Regno Unito questa sera - e in esso il medico afferma in modo categorico che Randy Phillips, amministratore delegato della AEG Live gli ha detto che Michael Jackson non ha un "fottuto centesimo!"

Murray sostiene che Phillips lo ha preso da parte dopo un incontro sui concerti "This Is It" e con rabbia gli ha detto ... "Cos'è tutta questa stronzata? Ascolta, questo ragazzo è nei guai. Sta per diventare un barbone. Nove agenti di sicurezza? Perché ha bisogno di questo? Sto pagando per questa m...a. Sto pagando per la carta igienica con cui si pulisce il suo f.....o culo!"

Phillips ha preso la parola durante il processo per omicidio colposo e - sotto giuramento - ha negato che la conversazione con Murray abbia mai avuto luogo.

"Michael Jackson e il Dottore: Un Amicizia Fatale" (in Inghilterra è passato in tv col titolo "L'uomo che ha ucciso Michael Jackson", ndt) mostra anche incontri strategici tra gli avvocati di Murray - Ed Chernoff e Michael Flanagan, così come la moglie di Flanagan, Susan (Chernoff, che è di Houston, durante il processo ha dormito a casa di Flanagan, andandosene solo dopo una discussione per il controinterrogatorio di Shafer che si vede nel documentario. Infatti se ricordate è stato Chernoff a controinterrogare Shafer, nonostante Flanagan fosse l'incaricato per le testimonianze mediche, ndt).

Durante una riunione Susan dice: "Spiegate un 50enne che dorme con una bambola e con foto di bambini fondamentalmente di 2 anni che lo guardano tutte le sere."
Chernoff poi dice: "Penso che i media lo abbiano fatto apparire più strano di com'è." Michael risponde: "Devi stare scherzando, non ci può essere qualcuno più strano di lui."

Nel documentario Murray afferma che Michael "ha sempre avuto una camera che era esclusivamente sua. La camera da letto in cui dormiva ... ho dovuto convincerlo, infine a farla pulire. ... Perché... ha fatto la pipì nel letto. E' non aveva un buon odore. Era piena di muffa, e ho dovuto farla pulire. Chi potrebbe mai credere che un uomo della sua età bagni ancora il suo letto?". Murray ha aggiunto che non sono stati i farmaci la causa della pipì a letto ... lui sostiene che era una cosa psicologica.

Altre frasi di Murray estratte dal documentario:

Sentiva che ero qualcuno di cui poteva fidarsi. In tutta la sua vita è stato alla ricerca di un amico. Aveva conoscenti molto vicini. Parlava di Marlon Brando e di suo figlio, di Fred Astaire e Ginger. Ma di amici non ne aveva. Ha detto "In tutta la mia vita ho trovato un solo amico, e sei tu - dottor Conrad".

(queste due scene le potete vedere nel video di TMZ postato nella prima pagina, mi era sfuggito di tradurlo) Qui è dove l'ho conosciuto. Mi sono preso cura di lui e dei suoi 3 figli inizialmente. Da quel momento in poi si è sviluppata un'amicizia. Non poteva davvero godersi questa proprietà. Voglio dire, i paparazzi erano qui, i fan erano intorno. tutti guardavano dentro la proprietà e siamo davvero scappati molte volte in questo veicolo. Lui si gettava sul sedile posteriore e restava lì nascosto.

C'erano alcune cose di cui aveva bisogno. Cambiamenti nell'igiene personale. Incredibilmente non aveva mai avuto una manicure o un pedicure in tutta la vita. Andava in giro dolorante per i piedi da ballerino. Aveva dei calli incredibili. Così ho portato uno specialista appropriato. Era molto contento, naturalmente. Non aveva dolore per la prima volta ed era fantastico.

Alla fine del documentario Murray (nel filmato c'è in sovrimpressione la data di novembre 2009) si commuove mentre scorrono le immagini del corpo di Michael caricato dall'elicottero nell'ambulanza.

Ma la cosa che lascia veramente senza parole sono le interviste proposte in accompagnamento al documentario, fatte poco prima dell'emissione del verdetto di colpevolezza (e quindi in violazione dell'ordine del giudice, spero che Pastor ne tenga conto). Ivy di MJJCommunity (sempre sia lodata [SM=x47963] ) le ha trascritte interamente, la prima parte di quella americana la trovate nella seconda pagina (link nel primo post), la seconda parte ve la posto adesso, così come quella inglese (dove Murray alla fine se ne và molto risentito per le insistenti domande del giornalista).


[Modificato da 4everMJJ 12/11/2011 18:48]
12/11/2011 18:52
 
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Conrad Murray - Intervista al Today Show della NBC - Parte 2 - andata in onda l'11/11/2011

(Voce fuoricampo) Il 25 Giugno 2009 Michael Jackson torna a casa dopo una lunga notte di prove per quello che era diventato un rituale notturno. Il Dr Murray è in attesa per far avere all'intrattenitore esausto quello che vuole più di ogni altra cosa, il sonno.

Savannah: Si sente in colpa che sia morto?

Murray: Non mi sento in colpa perché non ho fatto nulla di male. Sono davvero molto dispiaciuto per la perdita di Michael. Michael è un mio sincero amico personale. E' stato doloroso.

(Voce fuoricampo) Murray ammette che per 2 mesi ha dato a Jackson il potente propofol soprannominato latte dell'amnesia. Ha detto che ha iniziato a cercare di disabituare Jackson al medicinale negli ultimi giorni, ma il 25 giugno, quando nient'altro stava funzionando, Murray dice che Jackson ha chiesto il suo latte e il medico glielo ha dato.

Savannah: Ha detto di avergli dato 25 mg, di averlo osservato e poi lasciato per 2 minuti.

Murray: Okay. Quanto a lungo, in base a tutto ciò che ha ascoltato, sarebbe durato l'effetto di 25 mg di Propofol?

Savannah: Ma come fa ad essere sicuro? Voglio dire non è stato temerario lasciarlo?

Murray: No

(Voce fuoricampo) Murray sostiene di aver dato al cantante così poco propofol che i suoi effetti erano ormai passati nel tempo in cui si è allontanato, ma l'autopsia di Jackson mostra che è morto con molto più Propofol nel suo organismo di quello che Murray ammette di aver dato.

(Video di Walgren che esamina le telefonate di Murray)

(Voce fuoricampo) Murray originariamente ha detto alla polizia di aver lasciato la stanza di Jackson per soli 2 minuti e mezzo per usare il bagno, ma i tabulati telefonici mostrano che Murray ha usato anche il suo iPhone la mattina per parlare e inviare email per più di 40 minuti. Nella nostra intervista Murray ha fatto un'ammissione chiave. E' uscito in quel periodo ed è stato fuori dalla stanza molto più a lungo di 2 minuti, ha riconosciuto.

Savannah: Come ha potuto davvero monitorare Michael Jackson nello stesso momento in cui effettuava chiamate, scriveva sms ed email? Era distratto?

Murray: No no, non lo ero. Ho guardato un uomo che non riusciva a dormire per tutta la notte, che era così disperato per non poter dormire e, alla fine, è riuscito ad addormentarsi. Dovevo stare a guardarlo, stare seduto intorno a lui, strattonargli i piedi, fare qualcosa di insolito per svegliarlo? No.

Savannah: E' uscito dalla stanza per parlare al telefono?

Murray: Assolutamente. Volevo farlo riposare.

Savannah: Ha detto che stava parlando al telefono, ma poteva vederlo?

Murray: Non potevo vederlo dal punto in cui stavo parlando.

Savannah: Ma poteva sentirlo?

Murray: Penso che se si fosse alzato e mi avesse chiamato lo avrei sentito.

Savannah: Se avesse smesso di respirare avrebbe potuto sentirlo?

Murray: No, non avrei potuto, ma non era sotto un'infusione (di propofol, ndt) che poteva causare il blocco della respirazione. E questa è la ragione per cui dico che non dovevo essere lì a monitorarlo in quel momento, perché non c'era bisogno del monitoraggio.

Savannah: Quindi non è rammaricato di aver lasciato la stanza?

Murray: Sono rammaricato che Michael sia morto.

(Voce fuoricampo) Quindi come fa il dottor Murray a spiegare cosa è successo? Durante il processo la sua difesa ha sostenuto che Jackson segretamente ha ingerito diverse pillole anti-ansia mentre Murray era fuori dalla stanza e poi si è iniettato una dose finale di Propofol, una combinazione letale.

Savannah: La sua teoria è che si è svegliato e in qualche modo nei 2 minuti che lei si era allontanato si fatto l'iniezione, somministrandosi la lidocaina in modo da non sentire il bruciore? È questa la sua teoria?

Murray: Beh, qualcosa è successo quando non ero in quella stanza. Quanto a come è accaduto e ai meccanismi non lo so.

Savannah: Diciamo che abbia preso questo Propofol da solo. Non sente di avere delle responsabilità? Il Propofol è in quella stanza perché lei glielo ha prescritto.

Murray: Questa è la situazione. E' difficile pensare che ho incontrato Michael con una situazione in cui stava assolutamente facendo uso della sostanza molto prima del mio arrivo.

Savannah: Ma lei ha la sua parte in questo. Aveva il diritto di lasciarlo in una situazione in cui aveva l'opportunità di iniettarselo?

Murray: Beh, dirò che non era una situazione prevedibile. Se il signor Jackson...

Savannah: Non lo era?

Murray: No no. Se avessi saputo ciò che so oggi, col senno di poi, se il signor Jackson era un tossicodipendente e avesse condiviso le informazioni con me, i tossicodipendenti possono comportarsi in un modo irragionevole e si poteva tenerne conto.

Savannah: Ha appena detto lei stesso che era un uomo disperato.

Murray: Disperato per dormire.

Savannah: E lo ha lasciato da solo con il Propofol.

Murray: Dormiva.

(Voce fuoricampo) Murray è tornato nella camera da letto dove ha trovato Jackson che non respirava.

Savannah: Perché non ha chiamato subito il 911?

Murray: A nessuno è permesso di venire al piano di sopra se non al signor Jackson. I membri della sicurezza non sono autorizzati a entrare nella casa.

Savannah: Ha chiamato la sua guardia del corpo. Non poteva dirgli di chiamare il 911 e incontrarlo al cancello?

Murray: Chiamare il 911 avrebbe comportato che lui mi richiamasse. Non penso che l'avrebbe fatto e io non volevo lasciare una spiegazione completa al telefono.

(Voce fuoricampo) Murray ha infine detto alla guardia di sicurezza di Jackson di chiamare il 911 e il personale paramedico è arrivato in meno di 5 minuti.

Savannah: Perché non ha detto ai paramedici quando sono arrivati ​​che aveva preso il Propofol?

Murray: Questo è un argomento molto triste perché era irrilevante. 25 mg e gli effetti già passati non significano nulla.

Savannah: Aspetti un minuto. Perché non l'ha lasciato giudicare a loro? Perché non fornire le migliori informazioni che aveva?

Murray: I paramedici dipendono da me.

Savannah: Beh, ha detto degli altri medicinali, ma non ha detto loro del Propofol.

Murray: Perché non aveva effetto. Non era un problema.

(Video di Alberto Alvarez sul banco dei testimoni)

(Voce fuoricampo) Poco prima che i paramedici arrivassero la ​​guardia di sicurezza ha testimoniato che il dottor Murray gli ha chiesto di mettere dei flaconi vuoiti in una borsa.

Savannah: Quando si mette insieme tutto questo, non chiamare il 911 per 20 minuti, non dire ai paramedici e ai medici del pronto soccorso del Propofol ma parlare di altri medicinali, la guardia del corpo che dice che è nella stanza dicendo alle persone di mettere via i flaconi, sembra che sapesse di avere fatto qualcosa di sbagliato e cercasse di nascondere le tracce

Murray: Beh, se questo è il modo in cui vi appare, penso che abbiate la percezione errata.

Savannah: Gli esperti hanno detto che se non avesse ritardato, se effettivamente avesse chiamato il 911 subito, c'è una possibilità che Michael Jackson sarebbe ancora vivo.

Murray: Gli esperti possono dire quello che vogliono senza tutte le carte, ma chi lo sa se nel momento in cui l'ho scoperto non fosse già morto.

Fonte: MJJCommunity

12/11/2011 19:02
 
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Intervista di Steve Hewlett con il Dr. Murray per Channel 4 nel Regno Unito

Steve: Michael Jackson in qualsiasi momento le ha chiesto di dargli il Propofol?

Murray: (ci pensa un po') Sì

Steve: E come suo medico qual era il suo parere medico? Era giustificato in generale o non giustificato?

Murray: Io non lo consigliavo.

Steve: Da quanto ho capito l'uso del Propofol è stato... il suo utilizzo del Propofol per lui come suo paziente era diventato una pratica comune.

Murray: Non in quel senso. Se il Propofol... Non l'avrei mai consigliato. Non avrei mai consigliato il Propofol a Mr. Jackson

Steve: Così, da medico, se un paziente richiede qualcosa e non lei non la consiglia, in base al suo parere medico non è giustificato dargliela?

Murray: No

Steve: E allora perché l'ha fatto?

Murray: Beh, io non gli ho dato qualcosa, l'ho incontrato con qualcosa. E ho sentito, incontrandolo già con questo tipo di sostanza, che avesse bisogno di sbarazzarsene e cercare di riprendere uno stato più normale di sonno.

Steve: Ma lei stava utilizzando il Propofol. Ho letto che ne ha comprato 15 litri.

Murray: Beh, sa, questo ha fatto sensazione. Se vogliono o meno chiamarli 15 litri...

Steve: Ma lei ha comprato del Propofol

Murray: Sì

Steve: Per lo più da usare con lui

Murray: Sì

Steve: Allora stava fornendogli una sostanza che pensa, in termini medici, che non sia giustificata.

Murray: Beh, lui ha un problema e userò uno scenario e deve guardare a questo di nuovo. Se sono venuto a casa tua e tu eri un mio amico e inaspettatamente ti ho visto con una pistola in mano posso fare una delle due cose e magari avere successo. Posso dirti di fermarti e tu puoi ascoltarmi o posso metterci ore per riuscire a farmi consegnare la pistola. Ok? Quindi direi che fondamentalmente ci ho messo un po' per togliere qualcosa che pensavo Michael non dovesse usare.

Steve: Quindi lei dice che stava lavorando con lui per toglierglielo.

Murray: Sì, fondamentalmente è così.

Steve: Ha descritto Michael come uno che cercava prescrizioni mediche perché soffriva di una qualche forma di dipendenza e che ha trovato molti segni di iniezioni e vene malridotte.

Murray: Nel corso del (non conmprensibile) per endovena mi sono reso conto che le sue vene erano in uno stato terribile. Erano molto sottili ed erano come ragnatele. E io ho detto a Michael "l'unica volta che ho visto questo tipo di vene in un paziente è in persone che sono i consumatori di droghe, tossicodipendenti e la sua risposta con una voce molto infantile che posso chiaramente imitare, ma scelgo di non farlo è stata "davvero?" e io ho detto "sì" e quella è stata la fine della conversazione. Non si giustificava per questo.

(Voce fuoricampo) Riguardo le telefonate

Murray: Nella mia intervista ho detto almeno alle 10:40. Alle 10:30 eravamo al di là di questo e in quel momento chiedeva il latte. Considerando di darglielo dovevo prendere i medicinali appropriati, prendere la siringa e prepararla, perciò ha davvero avuto il Propofol circa alle 10:50. Quindi, ecco Mr. Jackson, ottiene una iniezione di Propofol che è di 25 mg, questo è tutto.

Steve: Nella dichiarazione iniziale ha detto di aver dato a Michael il propofol, di averlo osservato fino a quando non si è sentito tranquillo e poi di aver lasciato la stanza per 2 minuti per andare in bagno, e quando è tornato Michael era in qualche forma di pericolo. Quel lasso di tempo non ha senso perché lei era al telefono a parlare con varie persone per qualcosa come 45-50 minuti.

Murray: Direi .. Questo è ciò che posso dirle che ho fatto. Così ha avuto la medicina circa alle 10:50, è scivolato nel sonno in circa 5 minuti, io ero seduto lì. Come ho detto nella mia dichiarazione ho aspettato finché ho sentito di poter starte tranquillo sul fatto che gli effetti del Propofol non c'erano più.

Steve: E poi ha lasciato la stanza?

Murray: Per quanto tempo è stato? Normalmente il Propofol sarebbe durato circa... l'effetto sull'organo finisce... lo stato di sonno... sarebbe finito in 10 minuti. Sono rimasto lì per almeno 30 minuti. Se guarda quando sono arrivate le chiamate, la prima chiamata veniva da mia figlia. Non ho nemmeno risposto.

Steve: Ma è stato fuori molto di più di 2 minuti?

Murray: No, ero ancora al capezzale.

Steve: Rispondeva alle chiamate dal capezzale del paziente?

Murray: Mi faccia chiarire. Dopo avergli dato il Propofol mi sono seduto lì abbastanza a lungo con il signor Jackson a guardarlo, controllando i suoi segni vitali, controllando l'ossimetro, assicurandomi che il battito andasse bene, assicurandomi che dormisse, e dormiva, ma profondamente come avrebbe dormito normalmente perché non era russava. E poi alle 11:20-11:25 ho deciso beh guardiamo se ci sono chiamate e ho iniziato a chiamare e devo chiamare... Non è in pericolo, gli effetti del Propofol erano finiti da più di 20 minuti...

Steve: Ma il punto è che non ha mai menzionato le telefonate alla polizia

Murray: Non me l'hanno chiesto.

Steve: Ma lei doveva.. stava dicendo loro cosa era successo.

Murray: Mi ascolti. Mi sono seduto lì e noi non abbiamo mai interrotto la polizia, non abbiamo mai detto loro quello che potevano chiedere, quello che non potevano chiedere. Non mi hanno mai posto la domanda. Non pensavo che fosse importante.

Steve: Mi permetta di porre la domanda che cosa pensa sia successo? Si è ipotizzato che il signor Jackson abbia ingerito un sacco di Propofol, ma ora è stato smentito. E' stato suggerito da alcune persone che lei lo abbia collegato ad una flebo e un'infusione a lungo termine di Propofol ha finito con il creare concentrazioni tossiche di Propofol nel suo sangue. C'è un altro suggerimento, che possa essersi auto-medicato. Che cosa pensa sia successo?

Murray: Non posso rispondere alle sue domande. Voglio dire, lei chiede tante cose, che richiedono ognuna una storia. Prima di tutto torniamo alle 11:20, quando mi sono allontanato perché quando sono uscito gli effetti del Propofol non c'erano più. Sono andato nella stanza adiacente... Jackson si trovava nella stanza principale che era composta... Suddivisa in 5 vani o camere. Ero nella camera che era proprio adiacente a dove si trovava lui, pensando che almeno se si fosse alzato e mi avesse chiamato lo avrei sentito. Poi ho fatto le telefonate proprio nella camera accanto, perché non volevo disturbare il suo sonno. Alla fine delle mie conversazioni o verso l'ultima telefonata che stavo facendo, piuttosto che tornare da lui subito ho pensato di andare avanti fino alla stanza più lontana per urinare. Cosa che ho fatto. E questo è quando parlo di 2 minuti. Sono andato verso la camera più lontana per urinare e poi tornare. Ma per tutto il tempo io ero nella stanza accanto, vicino a Mr. Jackson. Questo la aiuta?

Steve: Sì. Capisce perché la gente pensa che lei sia colpevole? A giudicare dalle apparenze non ci sono note mediche, non è opportuno utilizzare il Propofol in casa, non ha sistemi (incomprensibile), non c'erano apparecchiature per la CPR, non c'è stata alcuna menzione del Propofol al personale paramedico o medico in ospedale. Sembra un catalogo di errori da parte sua.

Murray: Mi permetta di farle una domanda. Può chiamarlo catalogo o qualsiasi termine desideri, ma le chiedo questo. Cosa significa questo colpevole e colpevole di cosa?

Steve: Perché lei è un medico.

Murray: Sono colpevole di essere un medico?

Steve: No, è colpevole perché è un medico.

Murray: Colpevole di cosa?

Steve: Perché ci aspettiamo gli standard della professione, ci aspettiamo buone cure, ci aspettiamo elevati standard dai medici. È per questo che sono certificati.

Murray: Credo che i miei standard siano stati impeccabili. Ora, se lei mi dice dottor Murray è stata davvero una cosa stupida e negligente, doveva tenere i dati medici, direi che sono d'accordo. Se mi dice che sono colpevole voglio sapere qual è la colpevolezza. Sta dicendo che perché non avevo alcuna nota medica ero responsabile della sua morte?

Steve: No, ma l'assenza di note mediche rende molto difficile andare a fondo di ciò che davvero è accaduto. Questo è il punto centrale delle note mediche. Lei prende nota di come vanno le cose. Lei è il medico.

Murray: Non ero... tengo sempre i dati medici. Il contesto in cui ero non mi ha dato l'opportunità di farlo e chiaramente non l'ho fatto. E' stato un errore da parte mia? Assolutamente. Ma l'assenza di dati non era responsabile della sua morte.

Steve: Sembra che per 150.000 dollari al mese lei essenzialmente facesse quello che Michael Jackson le chiedeva. Meno dottore più fornitore.

Murray: Io non sono in alcun modo niente di ciò che ha appena citato. E dei 150.000 di cui parla, indovini un po', non ho ancora ricevuto un centesimo.

Steve: Accetta che sembra incredibilmente incompetente, almeno?

Murray: Allora, direi che probabilmente per i medici che scrivono note incomplete... I medici che non tengono le cartelle cliniche o che le tengono incomplete, che comprende anche me, sa, ha appena incluso il 90% della popolazione mondiale dei medici.

Steve: Lasci che le faccia un'altra domanda

Murray: Devo chiudere.

Steve: Mi permetta di chiederle questo. Ho letto in un articolo che ha detto a un giornalista: "Se avessi detto semplicemente la verità sarei stato prosciolto". Perché non ha testimoniato?

Murray: Non ho detto questo ad un giornalista.

Steve: E' sul Daily Beast.

Murray: Il Daily Beast?

Steve: Lei dice "Se dirò semplicemente la verità sarò prosciolto"

Murray: Lei legge il Daily Beast?

Steve: Sì.

Murray: Davvero?

Steve: Con il senno di poi avrebbe fatto qualcosa di diverso?

Murray: Parte 2

(Murray si alza e se ne va)

Fonte: MJJCommunity

Il giornalista nel filmato dice che non c'è mai stata una "parte 2" e che non ha più parlato con Murray.

12/11/2011 19:43
 
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E' talmente basso e volgare..che non merita commenti... [SM=g27834]
12/11/2011 20:04
 
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E' sempre sorprendente notare come tutti gli uomini si rivelino degli esperti eccellenti quando, di fronte ad un mucchio di soldoni fumanti, si cimentano nell' arte di arrangiarsi... [SM=g27834]

Mamma mia che squallore... [SM=g27834]

12/11/2011 20:51
 
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La pipi' a letto,la muffa nella stanza,i calli ai piedi,manca solo la descrizione delle emorroidi,qualora ne avesse!
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La pipì,la muffa i calli,ma...non gli voleva bene,non era suo amico?
Madò che bassezza!
13/11/2011 03:52
 
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Michael per adescare le persone o meglio i medici a dargli quello che voleva piangeva, diceva che erano gli unici amici che aveva li implorava di dargli la morfina o quello che voleva lui. Lo ha detto anche il rabbino. Questo medico non era interessato all'amicizia era uno spacciatore e serviva a Michael uno spacciatore per dargli il Propofol. Quest'uomo non dovrebbe esercitare.
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