Intervista di Steve Hewlett con il Dr. Murray per Channel 4 nel Regno Unito
Steve: Michael Jackson in qualsiasi momento le ha chiesto di dargli il Propofol?
Murray: (ci pensa un po') Sì
Steve: E come suo medico qual era il suo parere medico? Era giustificato in generale o non giustificato?
Murray: Io non lo consigliavo.
Steve: Da quanto ho capito l'uso del Propofol è stato... il suo utilizzo del Propofol per lui come suo paziente era diventato una pratica comune.
Murray: Non in quel senso. Se il Propofol... Non l'avrei mai consigliato. Non avrei mai consigliato il Propofol a Mr. Jackson
Steve: Così, da medico, se un paziente richiede qualcosa e non lei non la consiglia, in base al suo parere medico non è giustificato dargliela?
Murray: No
Steve: E allora perché l'ha fatto?
Murray: Beh, io non gli ho dato qualcosa, l'ho incontrato con qualcosa. E ho sentito, incontrandolo già con questo tipo di sostanza, che avesse bisogno di sbarazzarsene e cercare di riprendere uno stato più normale di sonno.
Steve: Ma lei stava utilizzando il Propofol. Ho letto che ne ha comprato 15 litri.
Murray: Beh, sa, questo ha fatto sensazione. Se vogliono o meno chiamarli 15 litri...
Steve: Ma lei ha comprato del Propofol
Murray: Sì
Steve: Per lo più da usare con lui
Murray: Sì
Steve: Allora stava fornendogli una sostanza che pensa, in termini medici, che non sia giustificata.
Murray: Beh, lui ha un problema e userò uno scenario e deve guardare a questo di nuovo. Se sono venuto a casa tua e tu eri un mio amico e inaspettatamente ti ho visto con una pistola in mano posso fare una delle due cose e magari avere successo. Posso dirti di fermarti e tu puoi ascoltarmi o posso metterci ore per riuscire a farmi consegnare la pistola. Ok? Quindi direi che fondamentalmente ci ho messo un po' per togliere qualcosa che pensavo Michael non dovesse usare.
Steve: Quindi lei dice che stava lavorando con lui per toglierglielo.
Murray: Sì, fondamentalmente è così.
Steve: Ha descritto Michael come uno che cercava prescrizioni mediche perché soffriva di una qualche forma di dipendenza e che ha trovato molti segni di iniezioni e vene malridotte.
Murray: Nel corso del (non conmprensibile) per endovena mi sono reso conto che le sue vene erano in uno stato terribile. Erano molto sottili ed erano come ragnatele. E io ho detto a Michael "l'unica volta che ho visto questo tipo di vene in un paziente è in persone che sono i consumatori di droghe, tossicodipendenti e la sua risposta con una voce molto infantile che posso chiaramente imitare, ma scelgo di non farlo è stata "davvero?" e io ho detto "sì" e quella è stata la fine della conversazione. Non si giustificava per questo.
(Voce fuoricampo) Riguardo le telefonate
Murray: Nella mia intervista ho detto almeno alle 10:40. Alle 10:30 eravamo al di là di questo e in quel momento chiedeva il latte. Considerando di darglielo dovevo prendere i medicinali appropriati, prendere la siringa e prepararla, perciò ha davvero avuto il Propofol circa alle 10:50. Quindi, ecco Mr. Jackson, ottiene una iniezione di Propofol che è di 25 mg, questo è tutto.
Steve: Nella dichiarazione iniziale ha detto di aver dato a Michael il propofol, di averlo osservato fino a quando non si è sentito tranquillo e poi di aver lasciato la stanza per 2 minuti per andare in bagno, e quando è tornato Michael era in qualche forma di pericolo. Quel lasso di tempo non ha senso perché lei era al telefono a parlare con varie persone per qualcosa come 45-50 minuti.
Murray: Direi .. Questo è ciò che posso dirle che ho fatto. Così ha avuto la medicina circa alle 10:50, è scivolato nel sonno in circa 5 minuti, io ero seduto lì. Come ho detto nella mia dichiarazione ho aspettato finché ho sentito di poter starte tranquillo sul fatto che gli effetti del Propofol non c'erano più.
Steve: E poi ha lasciato la stanza?
Murray: Per quanto tempo è stato? Normalmente il Propofol sarebbe durato circa... l'effetto sull'organo finisce... lo stato di sonno... sarebbe finito in 10 minuti. Sono rimasto lì per almeno 30 minuti. Se guarda quando sono arrivate le chiamate, la prima chiamata veniva da mia figlia. Non ho nemmeno risposto.
Steve: Ma è stato fuori molto di più di 2 minuti?
Murray: No, ero ancora al capezzale.
Steve: Rispondeva alle chiamate dal capezzale del paziente?
Murray: Mi faccia chiarire. Dopo avergli dato il Propofol mi sono seduto lì abbastanza a lungo con il signor Jackson a guardarlo, controllando i suoi segni vitali, controllando l'ossimetro, assicurandomi che il battito andasse bene, assicurandomi che dormisse, e dormiva, ma profondamente come avrebbe dormito normalmente perché non era russava. E poi alle 11:20-11:25 ho deciso beh guardiamo se ci sono chiamate e ho iniziato a chiamare e devo chiamare... Non è in pericolo, gli effetti del Propofol erano finiti da più di 20 minuti...
Steve: Ma il punto è che non ha mai menzionato le telefonate alla polizia
Murray: Non me l'hanno chiesto.
Steve: Ma lei doveva.. stava dicendo loro cosa era successo.
Murray: Mi ascolti. Mi sono seduto lì e noi non abbiamo mai interrotto la polizia, non abbiamo mai detto loro quello che potevano chiedere, quello che non potevano chiedere. Non mi hanno mai posto la domanda. Non pensavo che fosse importante.
Steve: Mi permetta di porre la domanda che cosa pensa sia successo? Si è ipotizzato che il signor Jackson abbia ingerito un sacco di Propofol, ma ora è stato smentito. E' stato suggerito da alcune persone che lei lo abbia collegato ad una flebo e un'infusione a lungo termine di Propofol ha finito con il creare concentrazioni tossiche di Propofol nel suo sangue. C'è un altro suggerimento, che possa essersi auto-medicato. Che cosa pensa sia successo?
Murray: Non posso rispondere alle sue domande. Voglio dire, lei chiede tante cose, che richiedono ognuna una storia. Prima di tutto torniamo alle 11:20, quando mi sono allontanato perché quando sono uscito gli effetti del Propofol non c'erano più. Sono andato nella stanza adiacente... Jackson si trovava nella stanza principale che era composta... Suddivisa in 5 vani o camere. Ero nella camera che era proprio adiacente a dove si trovava lui, pensando che almeno se si fosse alzato e mi avesse chiamato lo avrei sentito. Poi ho fatto le telefonate proprio nella camera accanto, perché non volevo disturbare il suo sonno. Alla fine delle mie conversazioni o verso l'ultima telefonata che stavo facendo, piuttosto che tornare da lui subito ho pensato di andare avanti fino alla stanza più lontana per urinare. Cosa che ho fatto. E questo è quando parlo di 2 minuti. Sono andato verso la camera più lontana per urinare e poi tornare. Ma per tutto il tempo io ero nella stanza accanto, vicino a Mr. Jackson. Questo la aiuta?
Steve: Sì. Capisce perché la gente pensa che lei sia colpevole? A giudicare dalle apparenze non ci sono note mediche, non è opportuno utilizzare il Propofol in casa, non ha sistemi (incomprensibile), non c'erano apparecchiature per la CPR, non c'è stata alcuna menzione del Propofol al personale paramedico o medico in ospedale. Sembra un catalogo di errori da parte sua.
Murray: Mi permetta di farle una domanda. Può chiamarlo catalogo o qualsiasi termine desideri, ma le chiedo questo. Cosa significa questo colpevole e colpevole di cosa?
Steve: Perché lei è un medico.
Murray: Sono colpevole di essere un medico?
Steve: No, è colpevole perché è un medico.
Murray: Colpevole di cosa?
Steve: Perché ci aspettiamo gli standard della professione, ci aspettiamo buone cure, ci aspettiamo elevati standard dai medici. È per questo che sono certificati.
Murray: Credo che i miei standard siano stati impeccabili. Ora, se lei mi dice dottor Murray è stata davvero una cosa stupida e negligente, doveva tenere i dati medici, direi che sono d'accordo. Se mi dice che sono colpevole voglio sapere qual è la colpevolezza. Sta dicendo che perché non avevo alcuna nota medica ero responsabile della sua morte?
Steve: No, ma l'assenza di note mediche rende molto difficile andare a fondo di ciò che davvero è accaduto. Questo è il punto centrale delle note mediche. Lei prende nota di come vanno le cose. Lei è il medico.
Murray: Non ero... tengo sempre i dati medici. Il contesto in cui ero non mi ha dato l'opportunità di farlo e chiaramente non l'ho fatto. E' stato un errore da parte mia? Assolutamente. Ma l'assenza di dati non era responsabile della sua morte.
Steve: Sembra che per 150.000 dollari al mese lei essenzialmente facesse quello che Michael Jackson le chiedeva. Meno dottore più fornitore.
Murray: Io non sono in alcun modo niente di ciò che ha appena citato. E dei 150.000 di cui parla, indovini un po', non ho ancora ricevuto un centesimo.
Steve: Accetta che sembra incredibilmente incompetente, almeno?
Murray: Allora, direi che probabilmente per i medici che scrivono note incomplete... I medici che non tengono le cartelle cliniche o che le tengono incomplete, che comprende anche me, sa, ha appena incluso il 90% della popolazione mondiale dei medici.
Steve: Lasci che le faccia un'altra domanda
Murray: Devo chiudere.
Steve: Mi permetta di chiederle questo. Ho letto in un articolo che ha detto a un giornalista: "Se avessi detto semplicemente la verità sarei stato prosciolto". Perché non ha testimoniato?
Murray: Non ho detto questo ad un giornalista.
Steve: E' sul Daily Beast.
Murray: Il Daily Beast?
Steve: Lei dice "Se dirò semplicemente la verità sarò prosciolto"
Murray: Lei legge il Daily Beast?
Steve: Sì.
Murray: Davvero?
Steve: Con il senno di poi avrebbe fatto qualcosa di diverso?
Murray: Parte 2
(Murray si alza e se ne va)
Fonte:
MJJCommunity
Il giornalista nel filmato dice che non c'è mai stata una "parte 2" e che non ha più parlato con Murray.