Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 

My Heart Stops (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2011 22:27
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19/09/2011 22:58
 
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Capitolo Ventisette

Apro gli occhi. Una luce accecante invade la stanza. Vicino a me c'è Ashley, la mia assistente. Sta posando dei medicinali sul comodino. Appena mi vede sorride.

"Buon giorno signorina Rachel!"

"Oh, ti prego...chiamami Rachel! Ma cosa è successo? L'ultima cosa che ricordo è che sono....svenuta...."

"Infatti lei...insomma...Rachel...sei svenuta e Mr. Michael si è subito preoccupato di chiamare il dottore!"

"Cosa?? Ha chiamato il dottore??"

"Certo....appena hai avuto il malore...ieri notte....è venuto qui di corsa!"

"E sai per caso cosa ha detto il dottore a Michael riguardo a me?"

"Ehm, no...mi dispiace..."

"Ah...grazie lo stesso..."

"Come si...ti senti?"

"Sicuramente meglio di ieri sera..." ironizzo.

Lei sorride e si preoccupa subito di spiegarmi quali sono i medicinali che devo prendere e come.

"Come va con la caviglia?? Mi sono permessa di fasciartela mentre stavi dormendo...me l'ha chiesto Mr.Jackson".

"Ah...grazie....la caviglia va già meglio...insomma non sento più tanto dolore...spero di rimettermi presto..."

Si sente bussare alla porta. E' Michael. Porta gli occhiali da sole ed il cappello. Appena lo vede Ashley lo saluta:

"Buon giorno Mr.Jackson!" ed accenna un saluto con la testa ed un dolce sorriso. Sembra quasi imbarazzata in sua presenza.

"Buon giorno Ashley. Puoi andare, mi occupo io di lei" dice con voce fredda, che non esprime emozioni e non so nemmeno se mi sta guardando per via degli occhiali.

"Va bene Mr.Jackson. A più tardi Ra...ehm...signorina Rachel!" ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Michael rimane in piedi per qualche istante. Gli tremano le mani, ma non dice niente. Un lungo silenzio avvolge la stanza che in questo momento sembra così vuota. Non lo sopporto più; decido di spezzare questo incolmabile silenzio.

"Grazie....per aver detto ad Ashley di fasciarmi la caviglia...e....per aver chiamato il medico......"

"Perchè non me l'hai detto?" chiede senza muoversi nemmeno di un centimetro.

"Dirti cosa?" facendo la vaga.

"Lo sai bene!"

"No...Non lo so...Cosa dovevo dirti?"

"Smettila! Lo sai bene!"

Decido di non rispondere.

"Perchè non mi hai parlato del tuo tumore?"

Abbasso lo sguardo e lo sposto lentamente verso destra e verso sinistra senza mai rivolgerlo verso la sua direzione.
Il dottore si è accorto del mio tumore alle ossa. Non pensavo fosse così rilevante....o almeno non lo era all'ultimo controllo.
Michael si avvicina velocemente e nervosamente batte il pugno sul tavolino facendo cadere gli antibiotici.

"Rispondimi!!! Perchè non mi hai mai parlato di una cosa così importante??? Pensavi di poterla nascondere a lungo?"

"Sì....almeno ci speravo....almeno fino alla fine del tour...." dico a voce bassa, guardandolo in viso ma non negli occhi.

"E come pensavi di partire per il tour in queste condizioni?"

"Michael...guarda che non è grave! Sto facendo la chemio da un paio di mesi...il mio tumore è all'inizio ed è perfettamente curabile!"

"Beh sai....questo non è ciò che mi è stato detto dal dottore!!!" alza la voce.

Le sue parole mi colpiscono. C'è qualcosa che io dovrei sapere.

"Perchè? Cosa ti ha detto il dottore? Devo sapere qualcosa che non so?" chiedo con voce quasi tremolante e molto preoccupata.

"Non so quanto tu sia informata della tua malattina....ma ciò che è emerso dagli esami fatti dal dottore....non sono buoni risultati" continua con tono nervoso.

"Michael...il tuo comportamento ed il tuo tono di voce non aiutano!"

"Beh....che tono dovrei usare?? Come dovrei comportarmi dopo aver scoperto che mi hai nascosto una cosa così importante su di te? Cosa dovrei fare sapendo che la persona più importante della mia vita è in pericolo di vita? Come dovrei comportarmi sapendo che sto per perdere ciò che ho di più caro al mondo?? Dimmelo tu perchè io non lo so!!" urla.

"Michael, calmati!
Ma cosa stai dicendo?? Ti ho detto che il mio tumore è solo all'inizio! Io non sono in pericolo di vita!......Non lo sono vero?" dico l'ultima frase abbassando il tono.

Vedo una lacrima scendergli sulla guancia ma non posso vedere gli occhi perchè porta ancora gli occhiali.
Capisco che c'è davvero qualcosa che io dovrei sapere.
Strinde i pugni e prende aria in petto.

"Vuoi la verità???"

"Penso di meritarmela!"

"Anche io pensavo di meritare la verità da parte tua...pensavo non avessimo segreti...."

Non dico niente. Mi sto letteralmente sotterrando per la vergogna ed i sensi di colpa. Ha ragione: sono stata ingiusta.

"Va bene! Ti dirò la verità!! Io non ho niente da nascondere!
Il dottore....ha detto che il mancamento di ieri sera è stato un avvertimento....il tuo....tumore....sta avanzando velocemente.....il vecchio trattamento non ha retto......con la nuova chemio si dovrebbe ritirare....ma il tumore è in uno stato abbastanza avanzato e se la chemio non funziona......" vedo scivolargli un'altra lacrima "....se non funziona....si può pensare........al peggio....."

Mi mordo la lingua a mocca aperta e guardo nel vuoto per qualche istante.

"Quante....quante probabilità ho....che questa chemio vada male?"

"Per ora sono del 50 per cento...."

Vedo le mano tremargli ancora di più ed ora anche le labbra. Si gira con uno scatto e fa qualche passo verso il camino spento.
Resto immobile, lo sguardo nuovamente nel vuoto e le labbra quasi senza pelle per i morsi. Tolgo il lenzuolo, mi metto seduta poggiando i piedi a terra e mi alzo lentamente. Non mi importa della caviglia in questo momento. Mi avvicino a Michael che sta letteralmente tremando, forse per il nervoso o forse per l'agitazione. Ho quasi paura di toccarlo; ho paura della sua reazione. E' qui, in piedi, davanti a me, con le mani poggiate entrambe sul camino. Non mi importa della sua reazione! Voglio solo sentire il calore del suo corpo; ne ho bisogno. Infilo le braccia sotto le sue e gli circondo il petto. Gli scosto la coda e poggio le labbra sulla sua nuca baciandola; poi ci poggio la guancia.
Lui rimane immobile a tutto questo. Sento il suo cuore battere sempre più forte ed il suo respiro sempre più affannato. Fa quasi fatica a respirare.

"Perdonami...." sussurro con voce sommersa dal pianto che mi sta lentamente bagnando gli occhi ed il viso.

Sta di nuovo incominciando a tremare. Bruscamente batte nuovamente il pugno, questa volta sul marmo del camino ed inizia a prende a calci i cuscinetti per terra, facendomi distaccare dal suo corpo. I colpi inizialmente sono lenti e violenti, poi si strappa gli occhiali dal viso e li butta a terra insieme al cappello.
Io sono dietro di lui, immobile, a guardarlo mentre, con le mani davanti alla bocca, mentre si sfoga.
Sferra un ultimo pugno sul davanzale della finestra, fortunatamente aperta, poi ci si accascia senza forze mettendosi le mani davanti al viso bagnato.
Incomincio a tremare. Ho paura. Ho paura di ciò che accadrà.


To be continued...



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