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My Heart Stops (in corso). Rating: verde

Ultimo Aggiornamento: 13/10/2011 22:27
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09/09/2011 13:40
 
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(StreetWalker ), 08/09/2011 15.11:

Avevi sbagliato perchè nel Capitolo precedente te la chiesto di andare dopo domani a Neverland tu non gli avevi risposto. Aspetterò il prossimo



Nel capitolo precedente Michael ha chiesto a Rachel di andare a Neverland il giorno seguente e lei non ha risposto così Michael ha dedotto che lei volesse rifiutare...per questo lui se la prende con lei e si chiude in camera poi quando lei va da lui per dirgli che andrà insieme a lui a Neverland lui invece con il suo comportamento da bambino le dice che è cattiva e bugiarda così il capitolo finisce con il loro litigio.
10/09/2011 18:58
 
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Nuovo capitolo!



Capitolo Ventiquattro

Apro gli occhi. Vedo il soffitto giallo della stanza, ma dove mi trovo? Non posso girare la testa, mi fa male il collo. Provo ad accennare un piccolo movimento verso destra e la prima cosa che vedo è Michael. E' seduto su una sedia, con i gomiti sulle ginocchia e la testa abbassata sostenuta dalle mani.

"Michael..." riesco a dire con voce strozzata.

Alza di scatto la testa per guardare verso la mia direzione. Ha gli occhi rossi, confi e pieni di lacrime. Appena mi vede si asciuga le lacrime con la manica e si avvicina a me prendendomi la mano.

"Amore mio..." sussurra con un tono di sollievo.

Sono confusa. Non ci capisco niente. Ricordo di averci litigato ed ora è qui vicino a me con gli occhi pieni di lacrime ed io non so nemmeno dove siamo e cosa sta succedendo.

"Michael...ma dove siamo? Cosa è successo?"

Gli occhi gli si stanno nuovamente riempendo di lacrime ma le trattiene.

"Amore...noi...ieri sera...stavamo litigando in hotel e....."

Le lacrime gli stanno risalendo ma questa volta non riesce a trattenersi. Si mette in ginocchio accanto al mio letto e lascia cadere la testa sul mio torace. Sta piangendo. Non riesco a vederlo così. Gli accarezzo i capelli. Alza poco la testa dicendo tra un singhiozzo e l'altro:

"Perdonami!" ..." Ti prego...amore mio...perdonami..."

Riabbassa il capo sul mio torace ed io lo accarezzo di nuovo.
Adesso ricordo: sono caduta per le scale mentre stavo correndo via dopo la nostra litigata. Avevo gli occhi appannati dalle lacrime così ho mancato il gradino e sono scivolata giù.
Devo, quindi, trovarmi in un ospedale. Ora si spiegano i dolori al collo e alla testa; ma quello più lacerante è al piede sinistro. Vorrei mordere qualcosa per il dolore.

"Michael....Michael...ti prego...alzati..."con la poca voce che ho "Ti prego...stai facendo piangere anche a me..."

Mi stringe piano la mano e la bacia. Con l'altra mano gli accarezzo il viso e lo alzo per guardarlo. Gli occhi sono sempre più rossi e gonfi.

"Vieni qui..." dico quasi sussurrando.

Si alza lentamente e si avvicina al mio viso.
Mi guarda. Ha un'espressione sofferente. Non l'ho mai visto così. Delicatamente avvicina la mano al mio viso per accarezzarlo. Ha paura di ferirmi. Dolcemente sfiora il mio viso provocandomi un senso di piacere. Ho bisogno delle sue carezze e del suo affetto.

"Scusami....scusami..." dice con voce sofferente.

Sta per scoppiare nuovamente in lacrime così le blocco prima...non voglio più vederlo piangere...so che lo ha fatto abastanza, si vede dal suo volto.

"E' passato.....ora sono qui...con te..."

Accenna un piccolo sorriso ed io faccio lo stesso.

"Amore mio....scusami per ieri sera....mi dispiace tantissimo....ti ho detto che sei cattiva quando quello cattivo e insensibile sono stato io! Questa notte qui....ho avuto paura di perderti davvero e...mi sono sensito malissimo. Mi sono reso conto delle brutte cose dette e mi sono pentito. Sono rimasto qui a pregare Dio per te...per noi!"

Avvicina il suo viso al mio. I suoi occhi sembrano così grandi visti da vicino.

"Non voglio perderti...Ti Amo!" ...... "Ti prego...dimmi che anche per te è lo stesso...voglio cancellare ciò che è successo ieri sera...spero che anche tu potrai dimenticare..."

Come faccio a non perdonarlo? Come faccio a non perdonare la persona che amo?


"Ti amo!" uso dolcemente come risposta.

Mi da un bacio lungo e voluto.
Appena si distacca ho il bisogno di sentire il suo corpo così mi aggrappo al suo collo e lo stringo forte. Subito, lui, mi tiene la schiena e la testa con le mani.

"Amore cosa fai? Devi stare attenta!" dice rimettendomi attentamente sul cuscino.

Sorrido. E' così dolce quando si preoccupa per me.

"Toc Toc" qualcuno sta bussando alla porta.

Michael risponde dando il permesso di entrare.
E' il dottore con un registro in mano.

"Scusi se l'ho disturbata Mr. Jackson ma ho qui i...Signorina Rachel...che piacere vederla sveglia! Ho qui i risultati delle tac e degli esami...niente di preoccupante. Forse ha sentito dei dolori al collo e alla testa ma grazie al trattamento antinfiammatorio che dovrà somministrare per tutta la giornata, entro domani starà già meglio. La cosa, forse, un pò più grave è la sua caviglia sinistra. Non è rotta ma semplicemente slogata. Oggi le metteremo delle fasce che lei dovrà togliere ogni sera per fare massaggi con dei prodotti che le verranno dati per la durata di tre o quattro giorni. Adesso la sua caviglia è confia ma non si preoccupi, riprenderà la sua grandezza naturale."

Michael si gira verso di me sorridendo.

"Hai sentito amore? Niente di grave!" dice a bassa voce contento.

"Dottore...posso farle una domanda?" chiedo.

"Certo Rachel!"

"Quando potrò andare a casa?"

"Dobbiamo solo metterti le fasce e darti i trattamenti e sarai subito dimessa. Nel giro di un'ora potrà andare a casa!"

Sorrido e ringrazio il dottore che se ne va dicendo che verrà a prendermi fra dieci minuti.
Michael si gira verso di me chiedendo:

"Kelly...ma non ti fa male la testa? Forse è troppo presto per farti dimettere...se è necessario sarò qui con te fino a quando tutto sarà passato!"

"No Michael...mi sta passando! Mi sento già meglio di prima! E poi...voglio venire a Neverland con te!!"

"Cosa?" chiede con gli occhi spalanzati "Vuoi venire a Neverland?"

"Certo che voglio! Non desidero altro che stare con te!"

I suoi occhi si illuminano. E' contento ed anche io lo sono.

"Quando mi dimetteranno però devo andare a casa a preparare la valigia e a fare qualche telefonata"

"Certo amore mio! Partiamo quando sei pronta!"

Entra nuovamente il medico con una sedia a rotelle. Con il suo aiuto e con quello di Michael mi ci siedo e vengo portata in un'altra sala. Michael viene con noi. Vengo fasciata alla caviglia. Mi accorgo di essere vestita come ieri sera solo che credo che i miei capelli non siano più così ordinati. Mi danno i trattamenti necessari e nel giro di mezz'ora vengo dimessa. Mi vengono date delle stampelle ed insieme a Michael andiamo verso la limousin posta nel parcheggio sotterraneo, come sempre, per i fan e paparazzi. Andiamo a casa mia. Michael mi aiuta ad andare di sopra. Rimane in camera mentre io vado a farmi un bel bagno caldo rilassante. La caviglia mi fa molto male ma so che posso sopportarlo. Non è la prima volta che mi slogo un piede. Le ballerine spesso ci fanno l'abitudine. Ci metto un pò a lavarmi per via delle fasce. Esco, mi infilo l'accapatorio, mi lavo i denti e vado in camera, con una stampella, dove c'è Michael che sta guardando la mia raccolta di CD. Noto che ha messo sù Bad perchè sta ascoltando Liberian Girl. Appena mi vede viene ad aiutarmi prendendomi in braccio e facendomi sedere sul letto. Poi si inginocchia davanti a me cantando:


Liberian Girl . . . (ragazza liberiana...)
More precious than any pearl (più preziosa di qualsiasi perla)
Your love so complete (Il tuo amore è così completo)
Liberian Girl . . . (ragazza liberiana...)
You kiss me then, (poi mi baci)
Ooh, the world (il mondo)
You do this to me (fai questo a me)

Liberian Girl (ragazza liberiana)
You know that you came (sai che sei venuta)
And you changed my world, (e hai cambiato il mio mondo)
Just like in the movies, (proprio come nei film)
With two lovers in a scene (con due amanti in una scena)
And she says, (e lei dice)
'Do you love me' (mi ami?)
And he says so endlessly (e lui dice così infinitamente)
'I LOVE YOU LIBERIAN GIRL!' (TI AMO ragazza liberiana!)


Ha una voce così angelica. L'ho già sentito cantare durante le prove ma con tutta quella musica non è uguale. Per non parlare del fatto che sta cantando solo per me in questo momento.
Lo abbraccio.

"Grazie amore!"

"Grazie a te piccola che mi stai rendendo così felice"

Ci baciamo e mi tiene stretta fra le sue braccia.

"Ho visto che hai una bella collezione di CD! Ho visto che su BAD c'è un cuore disegnato sopra così ho pensato che fosse il tuo preferito e l'ho messo scegliendo una canzone che volevo dedicarti ragazza liberiana!"

Sorrido.

"Michael senti....io dovrei fare qualche telefonata. E' meglio se ora mi vesto e scendiamo nel salone così potremo stare lì..."

"Ok! Ti aiuto a vestirti!"

Mi accompagna nell'armadio e prendo dei pantaloncini corti, una maglietta con taglio su una sola spalla ed una scarpa da ginnastica comoda. Una sola, però, per via di questa maledettissima caviglia! Mi aiuta a vestirmi ricordandomi, mentre infilo mutande e regiseno, di quanto io per lui sia bella.
Mi porta di sotto e gli dico di prendere ciò che vuole dal frigo e di fare ciò che vuole mentre faccio qualche chiamata. La prima è mamma per avvertirla di ciò che è successo, per scusarmi con lei di non essere passata a prendere Skip e per dirle di venire da ,e adesso. Poi chiamo Lily per chiederle scusa perchè non potrò andare a fare shopping con lei ed il suo fidanzato perchè mi sono rotta una caviglia e quando mi chiede se può venire a trovarmi le dico che sto per partire per motivi urgenti di lavoro e che poi le racconterò. Infine chiamo mio padre per raccontargli del mio nuovo lavoro senza dirgli niente, però, della caviglia e di ciò che sta accadendo fra me e Michael. Non voglio che si faccia problemi.
Finite le telefonate vado da Michael e mi accorgo che sta guardando una videocassetta con un mio saggio di danza di quando ero piccola. Mi ero dimenticata di averla lasciata nel videoregistratore.
Sembra molto preso dal filmato e dalla musica. Sta tenendo il ritmo con il piede e con le dita che battono sul divano. Vedendolo così non vorrei nemmeno disturbarlo.

"Cosa stai guardando?" domando con tono di una che chiede spiegazioni.

Si spaventa ed io scoppio a ridere. Anche lui ride divertito. Poi chiede:

"Mi volevi spaventare per caso?"

"Beh...se la metti così...allora sì..." ridendo.

Si alza in piede e viene a farmi il solletico. Non posso scappare, come potrei correre con questa caviglia?

"Michael...non è...giusto!...Non posso...correre!" tra una risata ed un respiro.

Finalmente la smette. Mi prende il braccio e mi fa sedere sulle sue ginocchia mentre io rimango aggrappata al suo collo. Le nostre bocche si sfiorano e, non potendo resistere, ci baciamo come se il nostro fosse l'ultimo bacio. Pieno di amore, passione, dolcezza, tenerezza e voglia.


To be continued...

11/09/2011 23:18
 
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Capitolo Venticinque



"Din...Don"

E' il campanello della porta. Mi alzo, prendo la stampella e lentamente vado ad aprire. E' mia madre con Skip. Apro.

"Ciao mamma!!" saluto contenta di rivederla "Hey Skip!!". Gli accarezzo la testa sperando che non mi salti addosso. Mi ritroverei per terra prima che io riesca a dire NO.

Mamma mi abbraccia.

"Amore della mamma....ma cosa ti è successo? Come mai ti sei slogata la caviglia?"

"Poi ti racconto... entra"

La porto nel salone. Sto per presentare mia madre a Michael. E' un grande passo per me: mia madre ha conosciuto il mio ex solo dopo un mese; mentre sta per "conoscere" Michael dopo solo una settimana. Appena entriamo Michael si alza in piedi. Vedo l'espressione sorpresa di mia madre. Non riesce a crederci. E' agitata e si vede. Appena Skip lo vede, corre verso di lui e gli salta addosso facendolo indietreggiare di due passi. Lo ha riconosciuto.
Mamma a voce bassa mi chiede:

"Rachel...cosa...ci fa Michael Jackson a casa tua?"

"Poi ti racconto anche questo..."

Michael fa scendere Skip e si avvicina a noi. Fa un saluto con la testa e mia madre tende la mano.

"Piacere Mr Jackson..." dice mamma imbarazzata.

Michael le prende la mano dolcemente.

"Il piacere è tutto mio....e, per favore, mi chiami Michael" dice sorridendo.

Anche mamma sorride. E' emozionata. Non si aspettava di certo di incontrarlo a casa mia.

"Ok, adesso che ci siamo presentati...che ne dite se andiamo in sala pranzo e beviamo qualcosa?" chiedo.

Tutti e due accettano. Michael mi aiuta a camminare e mamma ci succede. Li faccio sedere e chiedo cosa vogliono da bere. Michael sembra molto imbarazzato e, quando vado verso la cucina, si alza e chiede:

"Hai bisogno di aiuto?"

Come se volesse scappare da quella situazione.

"No Michael, grazie!" dico quasi per fargli un dispetto in buona fede. Mi avvicino a lui e a bassa voce dico "Guarda che mamma non morde!"

Rido e lui mi guarda con gli occhi di un cucciolo che sta per essere abbandonato. Gli lancio uno sguardo per fargli capire che deve rimanere qui e vado. Prendo da bere e qualche sneck e li poggio su un carrellino.Tornando da loro mi accorgo che Skip è poggiato con le zampe anteriori sulle ginocchia di Michael per farsi accarezzare da lui mentre mamma li guarda sorridendo. Mi avvicino, poggio tutto sul tavolo con l'aiuto di mamma e mi siedo trai due. Mamma si schiarisce la voce e si rivolge verso Michael:

"Vedo che Skip ti vuole molto bene...normalmente non fa così con gli sconosciuti..."

Michael mi guarda per farmi capire che è meglio se spiego io come vanno le cose.

"infatti, mamma, Michael è già stato qui qualche giorno fa ed ha conosciuto Skip che si è subito affezionato a lui"

"Ah, quindi non è la prima volta che vieni qui Michael..."

Ci sta mettendo in difficoltà. Quando fa così vuole sapere tutta la verità e l'unico modo per farla finita è dirgliela.

"Ehm, no...sarebbe la seconda..." è imbarazzato. Mi guarda quasi sempre come se non riuscisse a reggere lo sguardo di mia madre e per di più, si sta mordendo il labbro.

"Mamma...che ne dici se cambiamo discorso?!" interrompo.

"Certo cara....infatti vorrei sapere cosa hai fatto alla caviglia..."

Gira e rigira ritorniamo sempre allo stesso punto. E' incredibile...

"Ieri sera...ehm...stavo scendendo le scale e, per sbaglio, ho mancato un gradino e sono scivolata giù..." beh, è la verità...meno sa e meglio è.

"Oh piccola...e dove sei caduta? C'eri anche tu Michael?"

"Sì...signora..."

"Sì mamma! Fortunatamente c'era e mi ha portata in ospedale! Se vuoi sapere la verità eravamo in hotel da Michael...mi ha invitata a vedere un film e quando stavo andando via sono caduta per le scale...grazie a lui sono stata subito visitata e controlalta dai dottori ed ha passato la notte lì con me!"

Noto che Michael si sta sentendo nuovamente in colpa. Spero che non dirà la verità!

"Oh cara...ma adesso come farai con le prove per il tour?"

"Non preoccuparti mamma...i dottori hanno detto che nel giro di pochi giorni sarò come prima perchè non è grave e sicuramente mi rimetterò perchè questa sera andremo a Neverland.

"A Neverland?" chiede stupita "Per quanto tempo ci starete?"

Questo non lo so...io e Michael non ne abbiamo parlato. Così prende la parola.

"Beh, dato che le prove riprenderanno fra otto giorni, pensavo di passarci in media una settimana, così Rachel potrà vederla tutta e potrà rilassarsi così quando torneremo si sarà già curata" è deciso e convinto di ciò che sta dicendo.
Non mi ha chiesto se sono d'accordo per stare lì una settimana ma non importa, quando sono con lui mi sento fuori dal tempo.

"Ecco, appunto...vorrei chiederti un favore enorme....se puoi tenere Skip tempo che io sono lì. Non c'è bisogno che tu lo porti fuori, chiamo la dogsitter e le dico di venire a prenderlo da te tre volte al giorno..."

"Va bene cara...non c'è problema!"

Mi alzo, prendo la stampella e vado a chiamare la dogsitter. Michael e mia madre rimangono a parlare. Appena chiudo il telefono rimango dietro l'angolo per sentire ciò che stanno dicendo.

"Michael, tu sei una persona che io ammiro molto ma so che mia figlia è innamorata di te quindi sono costretta a chiederti di rispondere sinceramente...tieni a Rachel? Sei veramente innamorato di lei?"

Oh cavolo! Mamma gli sta facendo il terzo grado. Povero Michael! Beh, comunque credo che abbia avuto fortuna: se avesse incontrato mio padre non ne sarebbe uscito vivo.
Non so cosa stia facendo Michael perchè sono dietro l'angolo. C'è un momento di silenzio, poi si sente la sua dolce voce angelica.

"Rachel è una bellissima donna, intelligente e bravissima nel suo campo. Da quando l'ho vista per la prima volta ho creduto che sia una persona speciale ed è proprio così. Non la conosco da molto ma so già molto perchè è come un libro aperto per quelli che sanno amarla ed io la amo...la amo veramente! Tengo a lei più di tutto! Ieri sera ho avuto molta paura. Quando l'ho vista andare giù per le scale ho avuto paura che il mio cuore non riuscisse più a battere per lo spavento. Ho pregato per lei che tutto vada bene...mi sono sentito davvero in colpa...forse Ke....Rachel non vuole ma io devo dirle la verità...è stata colpa mia se lei è scivolata giù....abbiamo litigato e le si sono riempiti gli occhi di lacrime così ha mancato il gradino....ho creduto che se le fosse accaduto qualcosa di grave la mia vita sarebbe stata distrutta per sempre..."

Ecco...glielo ha detto. Credo che mamma sta per strozzarlo o forse lo risparmierà giusto perchè è Michael Jackson. Decido di entrare nella stanza. Vedo una lacrima scendere sul viso di mia madre la quale, appena mi vede, se la asciuga. Anche Michael è nuovamente commosso.

"Cosa avete fatto voi due? Sembrate usciti dalla messa di un funerale..." faccio finta di niente.

"Niente..." dice Michael mentendo "dai vieni qui".

Si alza prendendomi per mano, quella libera, e mi fa sedere sulle sue ginocchia.

"Guarda che ci sono sedie qui..." gli dico a bassa voce.

"Ma io voglio tenerti in braccio" sussurra.

Sorridiamo e ci ricordiamo che mamma ci sta fissando.

"Allora mamma...ho parlato con Lily e le ho detto che sto per partire per motivi di lavoro...non sa niente di Neverland e ancora non sa che sto lavorando per il Dangerous Tour. Se ti chiede qualcosa non dirle niente...dille che non lo sai perchè ultimamente non mi sono fatta sentire o inventa qualcosa. Voglio essere io a dirle la verità quando torno".

"Va bene cara...io ora dovrei andare perchè mi aspetta tua zia per andare dalla parrucchiera....e non vorrei toglierti altro tempo...so che devi prepararti..."

Ci alziamo e la salutiamo. Poi saluto Skip e lo abbraccio forte. Se ne vanno e rimango nuovamente sola con Michael.

"Tua madre è una signora per bene! Ora capisco da chi hai ripreso il carattere...."

"Dai...andiamo di sopra così preparo la valigia..."

Mi aiuta a salire. Insieme andiamo nel mio armadio e mi aiuta a prendere dei vestiti che sono più alti dato che non posso salire sulla scaletta. In una mezz'oretta la mia valigia è pronta. Mi sistemo, controllo che sia tutto chiuso ed usciamo.
Entriamo rapidamente nella limousin ed andiamo all'hotel.
Saliamo, i suoi assistenti prendono le sue cose mentre lui esce a salutare i fan che sono ancora sotto il suo balconcino. Io aspetto sul divano.
Usciamo dalla stanza e subito Michael mi prende sotto braccio emi fa salire sull'ascensore. Non mi fa nemmeno voltare verso le scale.

"Non voglio ricordare..." mi dice.

Saliamo nella limousin e finalmente andiamo verso Neverland.



To be continued...




























13/09/2011 17:21
 
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Aspetterò con immensa gioia il prossimo per sapere come andrà a Neverland
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Scusate se non sto postando niente questi giorni ma è incominciata scuola ed anche le attività pomeridiane ed il tempo per scrivere è sempre di meno [SM=x47978] Sto lavorando al nuovo capitolo...appena lo finisco lo pubblico! [SM=x47938]
18/09/2011 11:52
 
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Eccomi con un nuovo capitolo...



Capitolo Ventisei



Sono le nove di sera e stiamo oltrepassando il cancello di Neverland. Anche se fuori è buio qui è pieno di luce. Siamo con i finestrini aperti per vedere meglio il paesaggio. Finalmente non dobbiamo più preoccuparci per i paparazzi. Neverland è come una cassaforte, nessuno può entrare.
Parcheggiano la limousin e ci fanno scendere. Subito veniamo raggiunti dalle badanti, giardinieri, cuochi e tutto lo staff. Sono tutti allineati per dare il ben venuto al loro capo. Lui sorride e saluta tutti calorosamente. Poi vengo presentata.

"Voglio che la trattiate come un membro della famiglia..." mi guarda e sorride.

"Ashley..."

"Sì Mr Jackson" dice la ragazza che viene chiamata facendo un passo in avanti.

"Voglio che ti prenda cura di Rachel...sarai a sua disposizione notte e giorno tempo che lei sarà qui con noi!"

Gli tocco il braccio facendolo girare verso di me.

"Michael, non c'è bisogno che lei faccia questo!"

"C'è bisogno e come! Ti ricordo che hai una caviglia slogata!"

"Sì ma..."

Mi lancia uno sguardo che non accetta un no! Così mi rassegno.

"Ashley è una ragazza bravissima...ha fatto anche un corso di infermeria ed ha origini italiane...credo che voi due avrete molte cose da dirvi..."

Lei mi sorride. E' molto giovane, sicuramente più piccola di me. E' magrolina, alta più o meno quanto me, bionda ed ha una voce molto dolce.

Finite le presentazioni lo staff si divide ed ognuno di loro va ad eseguire il proprio lavoro. Io e Michael entriamo dentro casa. WOW!
Michael si accorge del mio sguardo incantato e chiede:

"Allora? Che te ne pare?"

"E'...è...stupendo!"

Sorride compiaciuto.

"La tua stanza è di sopra ma per i primi giorni dormirai nella mia al piano terra così non dovrai salire le scale".

"E tu dove dormirai?"

"Oh...io ho un'altra stanza esattamente sopra a quella dove dormirai tu...si chiamano le MASTER'S ROOM perchè nessuno può entrarci tranne me. Ah...sono comunicanti tra loro grazie ad una scala che ora ti mostrerò..."

Mi mostra la sua stanza ed è....bellissima? Forse la sto offendendo.
Mi fa vedere dove è la scala "segreta" e mi fa salire per farmi "visitare" anche il primo piano e la sua seconda stanza. E' tutto così magico! Sembra di vivere un sogno.
Finita la "gita turistica" scendiamo per mangiare. Fa preparare al suo chef il menù speciale che non so cosa sia ma credo sia una cosa scelta da Michael. Mangiamo nella sala dedicata alla famiglia, solo noi due e della musica di sottofondo, solo pianoforte. Molto romantico devo dire.
Finito di cenare Michael si alza e cambia musica. Mette un suo album e si avvicina. Mi prende le mani e dice:

"So che non posso invitarti a ballare....voglio però dedicarti una canzone..."

Mi fa alzare e subito mi stringe a lui tenendomi sù perchè sono senza stampella. Ho le braccia intorno al suo collo e lo tengo stretto. Sento il suo profumo che, anche se conosco bene,
La canzone sta iniziando...fa parte del suo nuovo album.
Mi accarezza il viso poi guardandomi negli occhi inizia a cantare:

I try so hard to love you (Provo fortemente ad amarti)
Some things take time and shame (Per certe cose ci vuole tempo)
I think the whole world of you (Per me sei veramente speciale)
Your thoughts of me remain (Rimane cosa pensi di me)
I'll play the fool for you (Per te farò il buffone)
Just say it and I'll do (Ordina e lo farò)
Just make this thing come true... (Fai solo che questa storia si avveri)

Sono dei bellissimi versi, forse i più belli, di Can't let her get away.
Mi ha dedicato una canzone bellissima e ciò che ha cantato per me è stupendo. La adoro!
Facendo perno sul piede sano, lo prendo per la nuca e lo bacio dolcemente come segno di ringraziamento.
Poi ci mettiamo a vedere un film restando sempre nell'area dedicata alla famiglia. Il film è quello con McCaulay Culkin che dovevamo vedere ieri sera. E' un film drammatico ma a me piace molto. Siamo sul divano, abbracciati e Michael mi accarezza i capelli.

"Michael..." alzo la testa per guardarlo.

Alza le sopracciglia formando le due fossette in mezzo ed accenna un sorriso.

"Questa sera....mi sono sentita benissimo..."

Sorride.

"Adesso...qui con te...sto vivendo un momento che non voglio dimenticare...standoti abbracciata mi sento al sicuro e mi sento amata....se mai dovrà succedere qualcosa...voglio che tu sappia che io ti amerò per sempre e mi ricorderò di te come sei adesso...."

"Kelly...ma perchè dici...se mai dovrà succedere qualcosa...???"

Abbasso lo sguardo.

"No...così...."

Mi prende il mento alzandomi la testa per guardarmi negli occhi.

"C'è qualcosa che devo sapere?"

Non riesco a guardarlo negli occhi; mentre parlo rivolgo il mio sguardo verso la sua bocca.

"No...no! Non c'è niente..." mento.

Non credo che ci abbia creduto al cento per cento, mi sta guardando un pò preoccupato.
Continuo a guardargli la bocca, quelle labbra così dolci che si impadroniscono di me ad ogni bacio.

"Baciami..." questa volta guardandolo negli occhi.

Resta a guardarmi per qualche secondo poi si avvicina lentamente. Le nostre labbra si sfiorano, il desiderio si fa sempre più grande così mi butto indietro sul divano tirandolo verso di me.

"Allora? Vuoi baciarmi o no?" provocandolo.

Ma io voglio andare oltre e mi sbottono la magliettina.
Lui è ancora sopra di me. I suoi occhi esprimono desiderio. Gli sbottono la camicia e gliela sfilo. Ora ha capito le mie intenzioni e, tenendosi con le mani sul divano mi bacia. L'adrenalina sale sempre di più. I suoi baci si spostano sul mio collo e vanno sempre più giù. Sono senza maglietta e mi metto seduta per permettergli di slacciarmi il regiseno. Mi accarezza e mi bacia. Sta per sbottonarmi i pantaloni.

"Michael...aspetta..." con voce affannata.

"Amore....cosa c'è?..." anche lui affannato.

"Mi fa male la caviglia....la devo poggiare da qualche parte...."

"Scusa....hai ragione....andiamo in camera....."

Sorrido. Mi riabottono, mi alzo in piedi con l'aiuto di Michael e prendo maglietta e regiseno. Anche lui prende le sue cosa ed andiamo in camera. Entriamo. Accende delle luci soffuse mentre io mi siedo su una poltrona per slacciarmi la caviglia dandomi il modo di sfilarmi i pantaloni. Mi alzo tenendomi al mobile e Michael mi sta venendo incontro per aiutarmi. Improvvisamente sento un forte giramento di testa. Non riesco a fare mezzo passo e mi ritrovo fra le sue braccia incosciente.


To be continued...


Che ne pensate? Un piccolo colpo di scena....chi sa cosa nasconde Rachel nei confronti di Michael...mah...è da scoprire [SM=x47938]
19/09/2011 22:58
 
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Capitolo Ventisette

Apro gli occhi. Una luce accecante invade la stanza. Vicino a me c'è Ashley, la mia assistente. Sta posando dei medicinali sul comodino. Appena mi vede sorride.

"Buon giorno signorina Rachel!"

"Oh, ti prego...chiamami Rachel! Ma cosa è successo? L'ultima cosa che ricordo è che sono....svenuta...."

"Infatti lei...insomma...Rachel...sei svenuta e Mr. Michael si è subito preoccupato di chiamare il dottore!"

"Cosa?? Ha chiamato il dottore??"

"Certo....appena hai avuto il malore...ieri notte....è venuto qui di corsa!"

"E sai per caso cosa ha detto il dottore a Michael riguardo a me?"

"Ehm, no...mi dispiace..."

"Ah...grazie lo stesso..."

"Come si...ti senti?"

"Sicuramente meglio di ieri sera..." ironizzo.

Lei sorride e si preoccupa subito di spiegarmi quali sono i medicinali che devo prendere e come.

"Come va con la caviglia?? Mi sono permessa di fasciartela mentre stavi dormendo...me l'ha chiesto Mr.Jackson".

"Ah...grazie....la caviglia va già meglio...insomma non sento più tanto dolore...spero di rimettermi presto..."

Si sente bussare alla porta. E' Michael. Porta gli occhiali da sole ed il cappello. Appena lo vede Ashley lo saluta:

"Buon giorno Mr.Jackson!" ed accenna un saluto con la testa ed un dolce sorriso. Sembra quasi imbarazzata in sua presenza.

"Buon giorno Ashley. Puoi andare, mi occupo io di lei" dice con voce fredda, che non esprime emozioni e non so nemmeno se mi sta guardando per via degli occhiali.

"Va bene Mr.Jackson. A più tardi Ra...ehm...signorina Rachel!" ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle.

Michael rimane in piedi per qualche istante. Gli tremano le mani, ma non dice niente. Un lungo silenzio avvolge la stanza che in questo momento sembra così vuota. Non lo sopporto più; decido di spezzare questo incolmabile silenzio.

"Grazie....per aver detto ad Ashley di fasciarmi la caviglia...e....per aver chiamato il medico......"

"Perchè non me l'hai detto?" chiede senza muoversi nemmeno di un centimetro.

"Dirti cosa?" facendo la vaga.

"Lo sai bene!"

"No...Non lo so...Cosa dovevo dirti?"

"Smettila! Lo sai bene!"

Decido di non rispondere.

"Perchè non mi hai parlato del tuo tumore?"

Abbasso lo sguardo e lo sposto lentamente verso destra e verso sinistra senza mai rivolgerlo verso la sua direzione.
Il dottore si è accorto del mio tumore alle ossa. Non pensavo fosse così rilevante....o almeno non lo era all'ultimo controllo.
Michael si avvicina velocemente e nervosamente batte il pugno sul tavolino facendo cadere gli antibiotici.

"Rispondimi!!! Perchè non mi hai mai parlato di una cosa così importante??? Pensavi di poterla nascondere a lungo?"

"Sì....almeno ci speravo....almeno fino alla fine del tour...." dico a voce bassa, guardandolo in viso ma non negli occhi.

"E come pensavi di partire per il tour in queste condizioni?"

"Michael...guarda che non è grave! Sto facendo la chemio da un paio di mesi...il mio tumore è all'inizio ed è perfettamente curabile!"

"Beh sai....questo non è ciò che mi è stato detto dal dottore!!!" alza la voce.

Le sue parole mi colpiscono. C'è qualcosa che io dovrei sapere.

"Perchè? Cosa ti ha detto il dottore? Devo sapere qualcosa che non so?" chiedo con voce quasi tremolante e molto preoccupata.

"Non so quanto tu sia informata della tua malattina....ma ciò che è emerso dagli esami fatti dal dottore....non sono buoni risultati" continua con tono nervoso.

"Michael...il tuo comportamento ed il tuo tono di voce non aiutano!"

"Beh....che tono dovrei usare?? Come dovrei comportarmi dopo aver scoperto che mi hai nascosto una cosa così importante su di te? Cosa dovrei fare sapendo che la persona più importante della mia vita è in pericolo di vita? Come dovrei comportarmi sapendo che sto per perdere ciò che ho di più caro al mondo?? Dimmelo tu perchè io non lo so!!" urla.

"Michael, calmati!
Ma cosa stai dicendo?? Ti ho detto che il mio tumore è solo all'inizio! Io non sono in pericolo di vita!......Non lo sono vero?" dico l'ultima frase abbassando il tono.

Vedo una lacrima scendergli sulla guancia ma non posso vedere gli occhi perchè porta ancora gli occhiali.
Capisco che c'è davvero qualcosa che io dovrei sapere.
Strinde i pugni e prende aria in petto.

"Vuoi la verità???"

"Penso di meritarmela!"

"Anche io pensavo di meritare la verità da parte tua...pensavo non avessimo segreti...."

Non dico niente. Mi sto letteralmente sotterrando per la vergogna ed i sensi di colpa. Ha ragione: sono stata ingiusta.

"Va bene! Ti dirò la verità!! Io non ho niente da nascondere!
Il dottore....ha detto che il mancamento di ieri sera è stato un avvertimento....il tuo....tumore....sta avanzando velocemente.....il vecchio trattamento non ha retto......con la nuova chemio si dovrebbe ritirare....ma il tumore è in uno stato abbastanza avanzato e se la chemio non funziona......" vedo scivolargli un'altra lacrima "....se non funziona....si può pensare........al peggio....."

Mi mordo la lingua a mocca aperta e guardo nel vuoto per qualche istante.

"Quante....quante probabilità ho....che questa chemio vada male?"

"Per ora sono del 50 per cento...."

Vedo le mano tremargli ancora di più ed ora anche le labbra. Si gira con uno scatto e fa qualche passo verso il camino spento.
Resto immobile, lo sguardo nuovamente nel vuoto e le labbra quasi senza pelle per i morsi. Tolgo il lenzuolo, mi metto seduta poggiando i piedi a terra e mi alzo lentamente. Non mi importa della caviglia in questo momento. Mi avvicino a Michael che sta letteralmente tremando, forse per il nervoso o forse per l'agitazione. Ho quasi paura di toccarlo; ho paura della sua reazione. E' qui, in piedi, davanti a me, con le mani poggiate entrambe sul camino. Non mi importa della sua reazione! Voglio solo sentire il calore del suo corpo; ne ho bisogno. Infilo le braccia sotto le sue e gli circondo il petto. Gli scosto la coda e poggio le labbra sulla sua nuca baciandola; poi ci poggio la guancia.
Lui rimane immobile a tutto questo. Sento il suo cuore battere sempre più forte ed il suo respiro sempre più affannato. Fa quasi fatica a respirare.

"Perdonami...." sussurro con voce sommersa dal pianto che mi sta lentamente bagnando gli occhi ed il viso.

Sta di nuovo incominciando a tremare. Bruscamente batte nuovamente il pugno, questa volta sul marmo del camino ed inizia a prende a calci i cuscinetti per terra, facendomi distaccare dal suo corpo. I colpi inizialmente sono lenti e violenti, poi si strappa gli occhiali dal viso e li butta a terra insieme al cappello.
Io sono dietro di lui, immobile, a guardarlo mentre, con le mani davanti alla bocca, mentre si sfoga.
Sferra un ultimo pugno sul davanzale della finestra, fortunatamente aperta, poi ci si accascia senza forze mettendosi le mani davanti al viso bagnato.
Incomincio a tremare. Ho paura. Ho paura di ciò che accadrà.


To be continued...



A voi i commenti....
20/09/2011 12:31
 
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Capitolo Ventotto

Sono impietrita. Non mi aspettavo una reazione del genere!
Non mi muovo. Ho paura che, se mi avvicino, potrà avere qualche strana reazione. Mi posso aspettare di tutto dopo ciò che ho visto!
Sta piangendo. Ha i palmi delle mani sulla fronte e si sta stringendo delle ciocche di capelli con tanta energia. Sembra quasi che se li volesse strappare. Ancora una volta mi ritrovo nella medesima situazione della sera in hotel. Non so più cosa fare. Mi abbasso solamente per prendere cappello e occhiali e, con la scusa di metterli sul tavolo, mi avvicino a lui.
Alza la testa per guardarmi, ha di nuovo gli occhi rossi.

"Ti sembra questo il modo di reagire ad una situazione così?" chiedo quasi seccata dal suo comportamento.

Non ottengo risposta. Come pensavo.
Abbassa nuovamente lo sguardo e prende nuovamente la testa fra le mani. Mi avvicino ancora di più. Sono praticamente di fronte a lui, se allungasse una mano riuscirebbe a prendermi la coscia. Ho le braccia incrociate davanti al petto.

"Ti ho fatto una domanda..." continuo con lo stesso tono scocciato .

Ancora una volta non ottengo risposta. Mi sto davvero stufando del suo comportamento da bambino di cinque anni.

"Hai deciso di non rispondermi?"

Niente.

"Ok...va bene! Allora credo sia meglio che io vada a fare un giro tempo che il signorino qui si decide a rispondere o almeno a degnarmi di uno sguardo mentre gli parlo! Chiamami quando ti sarai deciso..."

Mi giro per prendere la stampella poggiata al mobile, quando all'improvviso sento quasi urlare:

"Tu non vai da nessuna parte senza il mio permesso!"

"Cosa?" dico girandomi.

E' in piedi adesso e mi guarda dritta in faccia.

"Ho detto che non vai da nessuna parte!"

"Ah sì? Perchè? Cosa avresti intenzione di fare....sentiamo...."

"Questa è casa mia! Controllo tutto ciò che si muove qui dentro! Sono io il padrone...dimenticato?"

"Oh...scusi signore....avevo quasi dimenticato del Michael Jackson, la superstar, padrone di tutto e di tutti....e sentiamo....dato che io non posso fare niente senza il vostro permesso....cosa dovrei fare adesso? Stare qui a guardarti piagnucolare?"

"Stai zitta! Non hai il permesso di parlarmi così! Tu non te ne andrai da qui!"

E' assurdo! E' davvero sfacciato! Insopportabile.

"Scusi signor Jackson...ha ragione...io non ho il permesso di parlare in sua presenza...posso almeno respirare oppure mi è stato vietato anche questo?"

"Smettila!"

Faccio come vuole. Sto al gioco per vedere cosa ha intenzione di fare. Mi appoggio alla stampella perchè mi sta facendo male la caviglia. Lo guardo. Lui guarda me. Silenzio. Entrambi abbiamo uno sguardo fermo. Si sta mordendo il labbro nervosamente.
Passano alcuni minuti mentre noi rimaniamo a guardarci in silenzio provando a resistere l'uno allo sguardo dell'altra.

"Vedo che non hai niente di interessante da proporre....non vedo perchè dovrei continuare a stare qui...se non ti dispiace vado a fare due passi in giardino...qui c'è...aria....viziata!"

Mi giro e vado ad aprire la porta. La richiude bruscamente. Mi rigiro e me lo ritrovo faccia a faccia.

"Ti ho detto che non vai da nessuna parte!"

"Michael...non puoi tenermi qui pretendendo di restare tutto il tempo a guardartci in faccia come due stupidi! Ti ho dato una possibilità ma tu non hai saputo fare altro...ora vado a trovare qualcosa di interessante da fare in giardino..."

Cerco di afferrare la maniglia ma lui mi afferra la mano mentre con l'altra si poggia alla porta.

"Ti ho detto che devi restare qui con me! Ricorda che io ottengo sempre ciò che voglio!"

"Uh, e cosa vuoi da me allora??" chiedo ancora più seccata.

Avvicina il suo viso al mio e mi bacia. Lentamente i suoi baci si spostano sul mio collo mentre io rimango immobile poggiata alla porta. Una mano mi accareza e lentamente scivola nella mia maglietta. Ho capito le sue intenzioni. Ma cosa crede? Io non sono un trofeo da ottenere come e quando vuole! Lo faccio continuare e quando capisco che se resterò qui per altri dieci secondi finirei per cadere nella trappola, lo spingo via facendolo allontanare.

"Mi spiace per te...ma con me non puoi ottenere ciò che vuoi! Non sono il tuo trofeo!"

Apro la porta e me ne vado dimenticando la stampella lì per terra. Lentamente arrivo nel salone, poggiandomi ai muri scendo i pochi gradini che ci sono ed esco. Fuori ci sono i cani da guardia.

"Buon giorno" dico dopo essermi riconposta e facendo finta che non sia accaduto niente.

"Buon giorno signorina, si sente meglio?"

Che sorpresa! E' la prima volta che mi chiedono come sto o che mi dicano semplicemente qualcosa di diverso dal solito "buon giorno, buona sera, Mr Jackson la sta aspettando".

"Sì, molto meglio...grazie!" sorrido.

Noto subito Ashley che, appena mi vede, mi raggiunge con un grande sorriso.

"Oh...che piacere vederti in piedi!"

"Anche per me è un piacere vederti Ashley....ho bisogno di parlare con qualcuno..."

"Sono qui a posta!" e mostra nuovamente il suo sorriso smagliante e dolce.

"Senti...ti andrebbe di bere un thé o qualcosa di caldo con me?"

"Ma....io...veramente...non potrei..."

"Perchè? Ah....Michael..." dico alzando gli occhi al cielo "Non preoccuparti! Non succederà niente! E' lui quello che ha detto che dovrai stare a mia disposizione...quindi...ti prego....stai con me!"

"Oh...se la metti così...va bene....accetto volentieri..."

"Oh, grazie mille!!" abbracciandola.

"Vado subito a preparare il thé e la tavola nella sala dove si prende la colazione..."

"Cosa?? Oh no...ti prego....voglio restare fuori...ci sarà qualche tavolo qui fuori dove poter stare seduti a mangiare uno spuntino....ti prego...non voglio andare dentro...ho bisogno di aria fresca!"

Mi guarda con un punto interrogativo stampato negli occhi ma non può fare altro che accettare.

"Ok va bene....allora ti accompagno al tavolo ed avverto subito in cucina di prepararci qualcosa"

"Grazie mille Ashley! Sei un angelo!"

Camminiamo un pò ed andiamo a sederci a dei tavolini sotto una specie di gazzebbo....solo che questa sembra una casetta senza mura. Per strada mi chiede dove ho lasciato la stampella e le dico di averla dimenticata in camera ma le dico che non fa niente perchè tanto mi sento meglio e posso camminare anche senza.
Appena sedute prende un telefono, credo, o una specie di walky-talky e chiama in cucina. Appena posa l'apparecchio le faccio un grande sorriso, anche se dentro di me ho una miscela di emozioni e sentimenti che non mi fanno capire più niente di ciò che sto vivendo.

"Voglio ringraziarti ancora per essere venuta qui con me....ho tanto bisogno di stare con qualcuno..."

"Oh, no....non devi ringraziarmi...è il mio dovere! Lo hai detto anche tu....Mr Jackson vuole che io stia sempre con te..."

"Oh...Mr Jackson....ti prego....non me ne parlare...non voglio sentirlo nemmeno nominare per qualche minuto..."

Mi guarda un pò strana.

"Scusa.....se mi permetto....ma..."

"Vuoi sapere cosa è successo con Michael?"

"Ehm...ecco...non che vorrei farmi gli affari vostri....ma...ho notato che qualcosa non va....in più...vi ho sentiti litigare prima in camera sua....ero fuori in giardino....a sistemare delle cose e....la finestra era aperta quindi...."

"Oh....quindi già sai qualcosa....uh....non ti preoccupare....mi hai tolto un peso....ho davvero il bisogno di parlare con qualcuno di questa situazione..."

"Bhe...sinceramente....sapevo già da prima che tra te e Mr Jackson c'era qualcosa più grande di un'amicizia...insomma...qui lo sanno quasi tutti...."

"Oh...perfetto!" dico con tono sarcastico.

Lei abbassa la sguardo.

"Forse questo non dovevo dirtelo..."

"Oh no! Hai fatto bene!! Tu non hai colpa di niente!! Sono io!! Io combino sempre qualcosa che non va e mi caccio nei pasticci!
Ad esempio....sai perchè ho il piede fasciato? Beh....due sere fa....ero in hotel con Michael e stavamo litigando....credo quello fosse il nostro secondo litigio...è stato tremendo....a tal punto che sono dovuta correre via, non sarei resisistita un solo minuto in più lì, così correndo sono inciampata per le scale....fortunatamente niente di grave! Solo una caviglia slogata....grazie al cielo!"

"Oh...mi dispiace moltissimo!"

"Oh beh....quello è stato solo l'inizio....prima abbiamo avuto un altro litigio...per colpa mia....e sai perchè?"

Scuote la testa in segno di negazione.

"Perchè gli ho nascosto il fatto di avere il cancro..."

"Hai il cancro?!?!" chiede con gli occhi sbarrati.

"Ehm...sì....ma non è grave...insomma è all'inizio...o almeno lo era fino all'ultimo controllo....oggi il dottore ha detto che si è aggravato e quindi ho cambiato il trattamento....ma non credo che sia non curabile...insomma...mi sento molto energica...a parte la stanchezza generale....voglio andare in tour a tutti i costi!!"

Lei sta sorridendo teneramente.

"Gira voce che balli davvero bene!"

Arrossisco un pò e sorrido timidamente.

"Non vedo l'ora di vederti ai concerti!"

"Oh...appena la mia caviglia si sarà curata per te ci sarà un'anteprima ogni volta che vuoi!" dico e scoppiamo a ridere.

"Allora ci conto!"

"Sono contento di vedere che vi state divertendo voi due!" dice una voce da destra.

E' una voce inconfondibile. Infatti, appena mi giro, noto che è Michael.


To be continued...


Vi lascio un attimo in suspance.... [SM=x47979]
[Modificato da Adry.Walker 25/09/2011 20:09]
25/09/2011 22:25
 
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Non doveva nascondergli che ha il Cancro inevitabile che si comporta male nei suoi confronti quando parla con Ashley fa b ene dicendole per colpa sua hanno litigato. Aspetterò il prossimo per sapere cosa dirà Michael
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