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I costi della politica : i nuovi sottosegretari ci costeranno tre milioni di euro

Ultimo Aggiornamento: 26/08/2011 00:49
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09/07/2011 19:39
 
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Re:
Rarronno, 08/07/2011 18.11:

Cerco di andare con ordine.

Victoryfan, in parte è vero che la classe dirigente dell'epoca (fine anni '80, primi '90) era espressione del popolo, e quindi - almeno in parte - la colpa ricade sul popolo stesso, che è un po’ ondivago ma alla fine torna sempre dagli stessi.

Però secondo me il tuo ragionamento è parziale nei seguenti aspetti:
1) Non si può confondere la portata dei cambiamenti che nel 1992 avrebbe comportato un default, con quelli a cui ha portato un scandalo morale come quello di Tangentopoli, con pochi effetti immediati e diretti sulla vita quotidiana.
Per portati l’esempio di una situazione simile: in pochissimi all'epoca del fascismo si sono preoccupati dell'omicidio Matteotti, in pochi si sono preoccupati per le leggi razziali, ecc.: del resto a parte gli ebrei e gli antifascisti militanti nessuno era toccato da questi problemi.
Quando però la guerra ha portato alla fame e a GROSSI problemi concreti per la massa, Mussolini è finito appeso a piazzale Loreto….

2) è vero che ora e all’epoca di Tangentopoli in molti beneficiavano di questo sistema poco limpido: all’epoca c’erano i politici che incassavano direttamente tangenti, i professionisti che non pagavano le tasse e i dipendenti che - una volta assunti - diventavano intoccabili.
Oggi ci sono (e porto tutti esempi concreti), i professionisti con incarichi pubblici che si scambiano tra di loro “pratiche” per gli enti che rispettivamente rappresentano, dipendenti della PA che passano gli straordinari a leggere amenamente dei romanzi e quando vogliono farsi una vacanza si mettono in malattie, le impiegate che si fanno fare falsi certificati di gravidanza a rischio per potersene andare in giro al parco con gli altri figli e i clienti che non pagano sapendo che la farraginosità dei sistemi di recupero dei crediti porterà il loro fornitore ad accettare il pagamento di una cifra più bassa.

Nulla di particolarmente grave, in fondo, ma che moltiplicato per milioni di casi contribuisce a mandare a rotoli il paese.
Eppure per limitare questi problemi basterebbe una classe dirigente passabile, ossia il dirigente pubblico che fa il mazzo al dipendente che non lavora, il giudice che - prendendo a due mani il coraggio - fa il mazzo al cliente che non paga, dirigenti dell’INPS che di fronte a false malattie bastonano il truffatore di turno e il rappresentante di un ente che si sbatte e affida la “pratica” a chi gli offre il servizio migliore.
Con un po’ di buona volontà e sanzioni - imposte dalla classe dirigente - le cose si sistemano: quanta gente che conosci ha smesso di guidare quando beve? Io un sacco. E stai tranquilla che pian piano il comportamento si radicherà nelle persone e diventerà spontaneo
Con qualche multa all’entrata in vigore della legge e con la volontà di applicarla correttamente la legge antifumo ha funzionato benissimo. Oggi i controlli non sono nemmeno più necessari: nessuno fuma più al chiuso.
3) Nonostante quanto scritto sopra, e nonostante sia abbastanza vero che questa classe politica è espressione del popolo italiano, quando delle VERE alternative vengono offerte, queste hanno grande successo. Pensate al trionfo di Pisapia e De Magistris, candidati decisamente “fuori” dal sistema ed eletti contro tutti i pronostici.

Rossijack: il PDL lo ha votato qualunque ceto sociale, l’imprenditore/professionista onesto che sperava che Berlusconi si dimostrasse un liberale abbassando le tasse e riducendo la burocrazia (ed è rimasto deluso), l’imprenditore/professionista ladro che sperava di poter evadere di più (abbastanza soddisfatto), la vecchietta fan di Iva Zanicchi che “Silvio è un grande lavoratore” (che non capiva e continua a non capire nulla), i tamarri. Ma soprattutto l'hanno votato i poveri...
Sulla Lega il discorso è un po’ più complesso: da “nordico” che mai voterà Lega ti dico sinceramente che le differenze tra nord e sud, l’immigrazione meridionale prima e quella extracomunitaria – pur amplificati e canalizzati – non sono temi liquidabili con la sola parola “razzismo”.
Peccato che Lega non abbia fatto assolutamente nulla su questi temi e, credimi, la gente comincia a capire la cialtroneria di certi personaggi….




Devo dire che sono in parte d’accordo con te…ma solo in parte…
Hai portato come esempio, nel tuo primo punto, l’Italia fascista che non si scandalizzò per il delitto Matteotti e le leggi razziali del 1938…ecco io trovo che questo sia l’ennesima prova della decadenza e della tragica assenza di cultura del nostro paese che in ogni epoca storica, per così dire, scarica le proprie responsabilità sugli altri…nel secondo dopoguerra sui perfidi alleati nazisti e durante tangentopoli sui politici ladri e corrotti che NESSUNO ammetteva di aver votato…Forse la soluzione sarebbe stata ammettere proprio nel 1945 di non essere quel popolo di BRAVA GENTE..ma di essere pari o peggio di altre nazioni che si sottomisero al nazismo senza grandi problemi se si esclude una settimana di sciopero..vedi il caso Olanda.
Il nostro paese, insomma, e quindi noi tutti dovremmo prenderci qualche responsabilità ogni tanto e soprattutto provare un senso di indignazione e di vergogna quando vi sono casi di corruzione…Ma questa è una questione culturale. Hai ragione quando scrivi che sono necessarie delle leggi e dei controlli severi..ma già ci sono…La legge non prescrive certo all’impiegato di leggere il suo romanzo nell’ora di lavoro, non autorizza la mamma a chiedere un falso certificato di gravidanza..ma la morale corrente di questo paese si…..Ciò che voglio dire, e spero di essere compresa, è il fatto che gli Italiani dovrebbero smettere di fare i “furbi” e pensare che essere furbi è bello, fa figo..diciamo e che “Nulla di particolarmente grave” accada ogni volta …Ma questo, secondo me, può e deve essere appreso in primis in seno alla famiglia, per la quale occorre un ripensamento, e poi imparato sui banchi di scuola…Non so come questo possa accadere in una scuola come quella italiana ormai allo sbando, senza fondi e senza una politica vera e propria, dove, come afferma la Mastrocola, si insegna ai ragazzi ormai ad essere passivamente e bellamente felici….ma è lì che all’Italiano di cinque anni, se la famiglia è assente, deve essere insegnato che è meglio meritare ciò che si ottiene, che è meglio essere onesti e responsabili.
La vittoria di Pisapia e De Magistris potrà anche far sperare ma mi ritornano alla memoria altre vittorie schiaccianti..che poi si sono rivelate tragiche vittorie di Pirro.
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