Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
(MarkLanegan), 27/09/2010 17.43:
Premesso che condivido l'esito finale, ovvero che non c'è bisogno di attribuire a MJ un merito che non ha, che non aveva voglia di meritare e che nemmeno gran parte dei suoi fan gli riconoscono,ebbene per Dylan vale un discorso diverso e che limito ad una riga per non andare off topic (sennonché quando si parla di versi, chissà perché il nome di Dylan compare sempre). Ed è il seguente.
Certo che De Andrè non ha nell'orizzonte immediato Dylan, ma una forma a lui più vicina di folk. Il punto è che se guardi al tipo di comunicazione musicale dylaniana, allora sono tutti a vario titolo influenzati da Dylan. Perchè diversa è la struttura e la durata della canzone, del disco, la voce di dylan, lungi dall'essere un lato debole è il fondamento stesso del rock moderno e con masters of war fa quello che poi un decennio di cantautori cercheranno di fare dopo di lui, compreso de andrè.
Io sono d'accordo con te, ma quando dici cercheranno di fare dopo di lui, e riferisci questa frase a De Andrè prendi un abbaglio grande quanto il mondo, De Andrè non lo vede proprio Dylan, non gli interessa, a lui non interessa parlare al mondo, e non gli interessa creare uno stile, nessun album di Faber è simile ad un altro, in ogni disco vi è una nuova sperimentazione musicale ed un nuovo linguaggio, Dalla buona novella a non all'amore, fino a Crueza de ma.
Chiudiamo L'OT sennò ci bannano
[Modificato da Keep the faith 27/09/2010 18:03]