Michael Jackson aveva un impianto segreto
per combattere la tossicodipendenza
Il re del pop se le era fatto mettere nel 2003
Conteneva un farmaco che inibiva il piacere da oppiacei
A quasi quattro anni dalla morte, continuano a emergere particolari sulla stravagante e sofferta vita di Michael Jackson. Nel corso del processo intentato dalla causa della madre all'Aeg, gli organizzatori dell'ultima tournee del «re del pop», si è saputo che Jacko aveva un impianto segreto che lo aiutava a combattere la dipendenza dalle droghe: un impianto che lo metteva al riparo dal provare piacere dagli oppiacei.
SE LO ERA FATTO INSERIRE NEL 2003- L'impianto - che effettivamente rende inefficace le droghe perché, iniettando dosi di Narcan (Naloxone), il farmaco che viene dato ai tossicodipendenti di eroina o morfina, blocca i recettori del piacere nel cervello - fu scoperto nel corpo del cantante dopo la sua morte. Jacko se lo era fatto inserire nel 2003 per cercare di interrompere la sua dipendenza. La notizia è emersa dalle carte portate in tribunale da uno dei suoi ex dottori, David Fournier, la cui testimonianza potrebbe essere vitale perchè la madre di Michael, Katherine Jackson, che reclama 40 miliardi di dollari, vinca la causa di risarcimento.
www.corriere.it/spettacoli/13_aprile_12/jackson-michael-macchina-antidroga_12c26af6-a388-11e2-a571-cfaeac9fff...[Modificato da DOUBLE-D 12/04/2013 18:40]
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