Victoryfan, 12/12/2009 12.06:
Non mi trovo proprio d'accordo con il fondamento del tuo pensiero....Il fatto di migliorare l'immagine pubblica in ogni modo, visto che era stata pietosamente distorta, non significa che una persona debba modificare il suo vissuto. Tu parti dall'assunto che ci fosse qualcosa da modificare nello stile di vita, mentre io ritengo che questo risentisse della calunnia che gli era stata cucita addosso. Se poi ti riferisci all'uso dei farmaci, ritengo che moltissime persone soffrano di problemi psichici affini a quelli di Mike pure in contesti diversi e che questo non implichi che siano delle cattive persone o persone da cambiare. Anche il matrimonio è l'incontro di 2 persone dove nessuno può e deve esigere il cambiamneto dell'altro che equivale a una non-accettazione. Non sappiamo le motivazioni di Lise-Marie rispetto alla sua scelta di sposarsi ma conosceva perfettamente la sua situazione psicologica e fisica..un anno mi pare un pò poco per aiutare una persona. Riguardo i parenti poi, tutti sanno della loro rapacità e dell'invidia, vedi LaToya, anzi mi sono sempre meravigliata del perchè continuasse a frequentarli ...
non giudico
la persona. non mi interessa farlo. non ho mai usato espressioni come
"cattive persone" (né buone) semplicemente perché non mi appartiene una classificazione di questo tipo. michael jackson è stato un individuo libero come tutti di fare delle scelte, that's all.
alcuni
comportamenti e scelte mi sono sembrati sensati, altri incomprensibili, altri decisamente folli. dal mio punto di vista la martirizzazione non è che l'altra assurda faccia della persecuzione.
mi limito a leggere e cercare di capire gli eventi. e molto eventi (quelli noti) presentano delle costanti significative.
per esempio la continua frequentazione di bambini fu motivo di pesanti attriti anche con la Presley, che di lì a poco sarà congedata.
questo aspetto poneva irrimediabilmente un problema di immagine.
anche la collaborazione con Boteach ha certamente toccato questo tema. siamo nel 2000-2001 e sta per uscire invincible. il momento richiede il rilancio di immagine. tu dici che sono leciti tutti i tentativi di risanarla, ma questa all'epoca era talmente compromessa e la questione talmente "ancora aperta" che probabilmente non bastava un ritocco lampo pre album, così come Jackson forse sperava.
la spada di damocle della prossima accusa e del prossimo scandalo era evidente a tutti, ma non a M Jackson. pensi che qualsiasi consigliere, collaboratore, qualsiasi esperto di immagine o anche semplice persona di buon senso all'epoca avrebbe dovuto dirgli semplicemente "no Mike non preoccuparti, vai avanti così,
sii te stesso (sic!) che tutto ciò giova alla tua immagine?".
io non credo.
(Malombra), 12/12/2009 15.42:
Ho riflettuto a lungo prima di rispondere a questa discussione e fino a pochi minuti fa non ero ancora certa di volerlo fare.
Scrivo quanto segue per necessità psicologica, etica ed anche fisiologica, trascendendo il semplice commento.
Sono ormai profondamente disgustata dall'orda di persone che, definendosi "amiche" di Michael a vari livelli (detesto la parola "livello", che indica sempre un sopra e un sotto, ma qui calza a pennello), sfruttano ogni occasione per rivelarne, o spesso inventarne, peculiarità, pensieri, turbamenti, comportamenti, esperienze vissute e pseudorivelazioni con l'unico intento di ricavarne benefici personali di natura economica e narcisistica.
Questa è speculazione emotiva, vendita dell'anima all'incanto, riduzione dello spirito di un uomo all'infamia di un prodotto di largo consumo.
Questo è un abominio.
Forse aprirò una discussione in merito, ma per ora desidero concludere io con una rivelazione: chi ha conosciuto e amato veramente Michael (amore e conoscenza sono inscindibili), tutto farebbe fuorchè gettarne l'intimità ed i ricordi personali in pasto alla morbosità di sconosciuti.
Avete, infatti, saputo che Liz Taylor, o Diana Ross, o mamma Katerine, o Debbie, o Lisa, o Brooke l'abbiano fatto?
leggo il tuo sfogo, ne prendo atto, ma non ho capito bene come si inserisce. personalmente non ho prodotto argomentazioni a favore della credibilità di B., né sui contenuti del libro o presunti scoop, anzi. (mi sembra neanche gli altri, ma forse mi è sfuggito qualcosa).
se non vi scandalizzate troppo, possiamo tranquillamente riflettere sulle dinamiche e sugli scopi di questo progetto (che almeno inizialmente era sicuramente in piedi) senza necessariamente promuovere Boteach a paladino della moralità.
ladythriller, 12/12/2009 14.37:
questo rabbino era
una sorta di Don Mazzi d'oltreoceano;
mi hai fatto sbellicare...