Mark Lester (attore inglese)
«Michael? Ingenuità e innocenza»
«
Il documentario? Non ci credo. Non so nemmeno perché sia stato fatto. Penso sia disgustoso. Da quello che ho sentito, lo spessore delle informazioni non è nell'interesse pubblico. Penso sia disgustoso, non lo guarderò, non ho intenzione di guardarlo.
È una questione di sensazionalismo, non capisco perché l'Estate di Jackson non abbia emesso un'ingiunzione per bloccarlo. È orrendo. Se Michael era felice? Fino al 2005 è sempre sembrato interiormente molto, molto felice.
L'accusa di molestie nei confronti di quel ragazzo ebbe un impatto profondo su di lui, e lo colpì molto, moltissimo.
Fui presente a Neverland per buona parte del tempo in cui quei ragazzi erano lì, e sapevo esattamente che razza di piccoli arroganti fossero. E stavano approfittando dell'ospitalità di Michael. Dopo aver soggiornato lì per tre mesi godendo dell'ospitalità e della generosità di Michael, il suo manager suggerì che sarebbero dovuti andar via.
Fu chiesto loro di lasciare Neverland e, dopo una sola settimana, la madre si fece avanti con queste orrende accuse.
Le accuse del documentario? Lì non c'è l'uomo che conoscevo. Michael era un uomo estremamente cordiale, generoso e di buon cuore. La mia famiglia è stata a Neverland tante volte. Passammo il Natale con lui, e quando venne a Londra trascorremmo molto tempo insieme.
Non ho mai visto nulla di diverso da un ragazzo estremamente gentile e meraviglioso.
Quando le mie due figlie avevano 5 e 7 anni, passammo una settimana con Michael a Neverland. Alla fine della settimana, chiesi loro qual era stata la cosa più bella di Neverland.
Entrambi risposero: "La cosa più bella di Neverland è Michael".
Insieme a Michael aleggiava un'ingenuità generale e un'innocenza difficili da spiegare. Semplicemente non aveva capito che, nella società di oggi, non è proprio accettabile comportarsi nel modo in cui ha fatto, cioè trascorrendo del tempo con i bambini».
Traduzione di
Giusy Mascolo.