L'Estate di Michael Jackson torna a farsi sentire (10 febbraio 2019)
Nonostante Roger Friedman avesse scritto un articolo (datato 8 febbraio 2019) che ci aveva fatto sperare nella cancellazione del documentario da parte della HBO, l'emittente statunitense ha confermato pochi fiorni più tardi che "Leaving Neverland" sarebbe stato regolarmente trasmesso il 3 e 4 Marzo, in prima serata.
A nulla era servita la corposa
lettera di dieci pagine inviata dall'
avvocato dell'Estate di Michael Jackson, Howard Weitzman,
all'amministratore delegato della HBO, Richard Plepler, integralmente pubblicata l'8 Febbraio sul sito di informazione
The Hollywood Reporter.
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LA LETTERA DELL'ESTATE A HBO
In buona sostanza, nella lettera - che evita esplicite minacce legali pur attaccando la decisione di HBO di trasmettere il documentario - si legge come "Leaving Neverland" sia un prodotto «dichiaratamente unilaterale, sensazionalista» e irrispettoso dell'etica giornalistica.
In particolare,
l'Estate si dice allibita dal fatto che il documentarista Dan Reed non l'abbia interpellata in merito alle accuse di Wade Robson e James Safechuck, e evidenzia come i precedenti contenziosi legali con i due accusatori avessero già «inequivocabilmente chiarito» la loro assoluta non credibilità.
Weitzman scrive che
la HBO «viene usata come parte della strategia legale di Robson e Safechuck» i quali, dopo aver perso in tribunale, starebbero attualmente cercando di ricorrere in appello sfruttando appunto il clamore mediatico generato da "Leaving Neverland".
L'avvocato ricorda anche che i due furono «sorpresi a mentire» nel corso di una testimonianza, e critica pesantemente sia l'HBO che gli autori del film per aver «intenzionalmente» scelto di non intervistare chiunque potesse sminuire la storia che volevano raccontare.
Chiede Weitzman: «Considerato tutto ciò, a disposizione di chiunque sia intenzionato a svolgere un minimo di attività investigativa, perché l'HBO produrrebbe un documentario basato esclusivamente sulle parole di questi due bugiardi e del regista/produttore Dan Reed?
Perché l'HBO produrrebbe questo documentario senza neanche chiedere commenti o risposte all'Estate di Jackson, che ha battagliato legalmente per anni - e con successo - contro queste false accuse di Robson e Safechuck?
C'è qualche altro artista a cui HBO farebbe una cosa del genere? C'è qualche altro artista a cui HBO non chiederebbe neanche un commento di fronte ad accuse di tale entità?».
La lettera prosegue affermando che se alla HBO importasse qualcosa dell'etica, non trasmetterebbe il documentario: «L'HBO si è ora unita alla "cacofonia su Michael Jackson" tipica dei media scandalistici. A dieci anni dalla sue morte, è veramente triste».
E incalza: «
Sappiamo che HBO sta affrontando gravi pressioni concorrenziali da Netflix, Amazon e altri fornitori di contenuti più moderni, ma abbassarsi a questo livello per riconquistare un pubblico è vergognoso. Sappiamo che HBO e i suoi soci in questo documentario non avranno successo. Sappiamo che questo diventerà l'episodio più vergognoso nella storia di HBO».
La risposta dell'emittente TV non si è fatta attendere: «I nostri piani rimangono invariati. Come previsto, il documentario "Leaving Neverland" andrà in onda in due parti, domenica 3 Marzo e lunedì 4 Marzo. Dan Reed è un regista premiato che ha accuratamente documentato i resoconti di questi sopravvissuti. Le persone dovrebbero evitare giudizi finché non vedranno il film».
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LA LETTERA DELL'ESTATE A RADAR
Nel frattempo, l'Estate di MJ si è ritrovata un'altra gatta da pelare: il vergognoso articolo del 6 Febbraio pubblicato dal portale Radar Online, definito dalla stessa Estate come «nient'altro che un sito di intrattenimento nato per attrarre gli istinti più elementari della gente, e a malapena meritevole dell'appellativo di tabloid».
La lettera, dai toni insolitamente sarcastici per un contesto legale, è stata inviata a Radar Online a firma dell'avvocato Jonathan Steinsapir. Ve la traduciamo integralmente.
«Gentili signori, siamo gli avvocati dei Co-Esecutori dell'Estate di Michael J. Jackson, l'ente che detiene i diritti di proprietà intellettuale e altri diritti immateriali associati al defunto Michael Jackson (collettivamente "Estate" o "Jackson Estate").
Ci è stato chiesto dall'Estate di avvertirvi del fatto che il vostro sito web, Radar Online, sembra sia stato hackerato da burloni che stanno pubblicando su di esso articoli assolutamente ridicoli.
In particolare, vi rimandiamo ad un "articolo" apparso sul vostro sito alle 9:30 del 6 febbraio 2019, intitolato "Il corpo di Michael Jackson potrebbe essere riesumato, altre 11 vittime di abuso sessuale si fanno avanti".
L'unica cosa che ci ha fatto capire che l'articolo fosse autentico - e non il frutto di un attacco hacker - è stata la sua attribuzione a "Radar Staff". Nessun individuo, naturalmente, allegherebbe il proprio nome a un articolo così scadente e pieno di ovvie menzogne.
Nell'improbabile eventualità che questo fosse davvero un articolo autentico di Radar Online, potreste per favore chiedere alla vostra "fonte" quando il corpo del signor Jackson sarà riesumato?
In quanto successori degli interessi legali di Jackson, i rappresentanti dell'Estate sono rimasti sorpresi dal fatto di non essere stati informati in merito a questo insolito sviluppo.
Vediamo che la fonte è identificata come "un insider". Potreste farci sapere in quale manicomio si trova?
Allo stesso modo,
l'articolo fa riferimento a un "esercito di vittime sconvolte" con "almeno 11 nuove vittime che affermano di essere state molestate e persino violentate da Jackson".
Siamo scioccati, dato che l'Ufficio del Procuratore Distrettuale di Santa Barbara ha trascorso vanamente oltre un decennio in una jihad virtuale contro Jackson per cercare di dimostrare che fosse un molestatore, e questo "esercito di vittime traumatizzate" non è mai stato trovato.
Forse la vostra fonte - "l'insider" - dovrebbe iniziare a lavorare per le forze dell'ordine e trovare i VERI molestatori di bambini.
L'articolo continua dicendo: "
Radar ha anche appreso che l'FBI fu accusata di nascondere prove sul fatto che Jackson fosse un trafficante del sesso". E incalza: "Nei file segreti ottenuti da Radar si vede un giornalista affermare che, nel 1993, un funzionario dell'FBI non indagò sulle accuse in quanto Jackson stava per ricevere un'onorificenza alla Casa Bianca".
L'articolo afferma che Mr. Jackson, una volta, fu preso in considerazione per l'accusa ai sensi del 'White Slave Traffic Act'. "Eppure, nonostante le affermazioni dei testimoni che lo videro contrabbandare un dodicenne in tutta l'America tramite viaggi ferroviari, il procuratore degli Stati Uniti abbandonò il caso".
Queste, in effetti, sono delle scioccanti accuse di cattiva condotta governativa.
Naturalmente, nulla di ciò che è contenuto nell'articolo è vero. L'articolo è pieno di dichiarazioni maliziose di cui si può facilmente dimostrare la falsità.
Se disponete di una persona adibita alla verifica dei fatti - e, francamente, ci riesce difficile crederlo alla luce di questo articolo - dovrebbe essere licenziata in tronco. (Non possiamo offrirvi una consulenza legale, ma crediamo ci siano tutti gli estremi per farlo).
L'unica cosa che possiamo dire per "redimere" la vostra "verifica dei fatti", è che le affermazioni contenute nel vostro articolo sono così assurde che lo stesso potrebbe (forse) "non essere ragionevolmente inteso come descrizione di fatti reali". Hustler Magazine, Inc. v. Falwell, 485 U.S. 46, 57 (1988).
In conclusione, non è nostra abitudine dire alle persone di altre professioni come svolgere il proprio lavoro, ma in questo caso facciamo un'eccezione. Possiamo suggerirvi di provare a fare le cose in modo diverso in futuro e di consultare fonti reali, sane e credibili?
Se aveste un minimo di credibilità, ritrattereste questo ridicolo "articolo". Con la presente chiediamo che lo facciate.
Comprendiamo che la vostra attività stia fallendo, ma forse fareste meglio a smettere di pubblicare questa ridicola spazzatura.
Infine, e affinché non ci siano dubbi, nulla di quanto affermato in questa lettera dovrebbe essere interpretato come la volontà, da parte dell'Estate di Jackson, di rinunciare ai propri diritti e rimedi legali relativi a questo articolo. Tutti questi diritti sono espressamente riservati.
Cordiali saluti,
Jonathan Steinsapir
cc: Howard Weitzman, Esq.
Bryan Freedman, Esq.
Jon Fine, Consigliere generale aggiunto, American Media Inc».
Post a cura di
Vincenzo Compierchio e
Giusy Mascolo per
MJFS Michael Jackson FanSquare.