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TROUBLE (in corso) Rating: rosso

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2013 17:53
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10/04/2013 12:59
 
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TROUBLE:

Commedia sexy introspettiva e romantica, ispirata al personaggio e alla vita di Michael Jackson.

AUTRICE : Foxy1975

PERIODO STORICO : 2009

RATING : ROSSO, ROSSISSIMO!!! Per i contenuti e alcuni temi trattati questa ff é consigliata ad un pubblico adulto.

DURATA della FF : Più di 50 capitoli,ancora in lavorazione.


Carissime utenti, benvenute..io sono Foxy,e questa é la mia prima ff, spero che vi piaccia e vi porti 'altrove', posterò una volta alla settimana, così avrete tutto il tempo di leggere i capitoli..i commenti NON sono obbligatori, ma sicuramente ben graditi! Vi ringrazio dell'attenzione, buona lettura.. [SM=g2927044]

Questo NON è il BJ.


TROUBLE : CAPITOLO 1



3 Marzo 2009 Londra


Non ci sono molte donne nella security di una grande compagnia. Dieci anni fa, quando ho cominciato, ero una delle prime, adesso siamo tantissime, sareste sorpresi nel sapere quante siamo.
Non ho sempre voluto fare l’agente di sicurezza, avevo altre ambizioni al liceo, volevo fare la psicologa e aiutare la gente, ma ho dovuto rinunciarci perché sono rimasta in cinta prima di andare all’università...mia madre non me l’ha mai perdonato..mio padre, invece, si é suicidato quando avevo 8 anni, ecco perché volevo fare la psicologa, era depresso da così tanto tempo e noi non siamo stati in grado di capirlo e aiutarlo..ma sono certa che sarebbe stato fiero di me ugualmente, e avrebbe adorato mio figlio Dylan, che adesso ha 12 anni e mezzo e gli assomiglia tantissimo, non solo nell’aspetto.
Durante la settimana, Dylan sta da mia madre, perché io lavoro di notte e non avrei tempo di seguirlo nei compiti e accompagnarlo alla scuola di calcio, lo raggiungo lì per la cena, stiamo insieme prima che io vada al lavoro, poi mia madre me lo riporta il sabato mattina, dopo che io ho fatto l’ultima notte della mia settimana lavorativa. Vede anche suo padre ogni tanto, che però non vive a Londra ed ha un’altra famiglia. Non ho troppi sensi di colpa nei confronti di Dylan, faccio del mio meglio, faccio un lavoro che non mi piace per mantenerlo, dormo di giorno da circa 10 anni...le cose non vanno sempre come vorresti nella vita, io sono rimasta in cinta ed ho smesso di studiare, Dylan ha una madre nevrotica e un padre inesistente, é meglio che impari subito come gira il mondo.
Vivo in una piccola casa su due piani a Kensington, é pulita e accogliente, e anche se c’é un unico bagno e le scale scricchiolano, non la cambierei mai con nessun altra casa, é il mio regno, é casa mia.
Mi chiamo Jennifer, ma sin dal liceo, chi mi conosce si ostina a chiamarmi Lisa Marie, come la figlia del Re...Elvis Presley..dicono che le assomiglio, per i capelli lisci e castani, la pelle chiara e gli occhi azzurri, qualcuno mi ha detto che ho la sua bocca, e i suoi zigomi, ma soprattutto, la sua strafottenza sexy..io lo detesto! Sono una donna di 30 anni, piccola e rotonda che non ha proprio nulla a che fare con la figlia del Re del rock’n’roll..ma é sempre meglio che essere chiamata Jenny Trouble, questo é il mio nome, e per favore, non ridete.
La storia che sto per raccontare comincia un venerdì, dopo essermi fatta una dormita dopo il turno di lavoro, come sempre ero uscita per fare la spesa per il week end e per pagare un paio di bollette, con il bagagliaio pieno di cibarie e buste della tintoria, come ogni venerdì ero passata al distributore di South Kensington per fare il pieno alla mia Subaru arancio, insostituibile compagna di avventure da quando é nato Dylan. Mi conoscono tutti alla stazione di servizio, i quartieri di Londra sono come dei piccoli paesi in cui tutti sanno tutto di tutti e nessuno si fa gli affari propri...
La radio mandava They don’t care about us di Michael Jackson, e avevano interrotto il pezzo per comunicare che la pop star era attesa a Londra in quelle ore, sempre che non fosse già arrivata in incognito..sbuffai e pensai che perciò il centro sarebbe stato off limits quel weekend, e i miei piani di portare Dylan a Piccadilly per un po’ di shopping andavano a farsi benedire, poi sorrisi pensando che forse avrei potuto coinvolgere Dylan in un appostamento sotto l’albergo di Michael, mi prendevo la confidenza di dargli del tu perché ero una sua fan da anni...quindi ero scesa dall’auto e avevo lasciato le chiavi al giovane Will
Jenny “ ..Will, mi fai il pieno?! Intanto vado dentro a pagare..”
Will “ Vai serena Lisa..”
Mi ero girata e gli avevo mollato un’occhiataccia e lui mi aveva sorriso strizzandomi l’occhio...poco dopo ero uscita dall’ufficio, pescando con la mano dentro d un pacchetto di Puff al formaggio gusto pizza, non ci ho mai tenuto troppo alla dieta, e si vede.
Will era già impegnato nel pulire il lunotto anteriore di un grosso suv nero due pompe più giù, la mia ‘piccola’ mi aspettava pronta con le chiavi infilate nel tappo del carburante..salii in macchina, mi allacciai la cintura e misi in moto, e poco prima di girare il volante, vidi con la coda dell’occhio qualcosa che si muoveva nel sedile posteriore, mi girai e lo vidi...gridai, e lui gridò, inchiodai l’auto
Michael “ Per favore, parti!”
Lo fissavo esterrefatta e paonazza, poi lui cambiò espressione, come se guardandomi avesse visto qualcosa che gli piaceva
Jenny “ Sei Michael Jackson?!”
Michael “ Parti! Parti!”
Mi ripeté scivolando in basso sul sedile e scrutando fuori con aria furtiva..abbassai il pedale della frizione, inserii la prima e partii in gran fretta lasciando il distributore..mi aggrappai al volante come se mi stessero inseguendo, e chissà perché, mi aspettavo di sentire le sirene della polizia dietro di me..invece percorrevo Kensington Road senza nessuno alle costole..guardai nello specchietto retrovisore, lui si era girato a guardare indietro, come se avesse la mia medesima preoccupazione, perciò il mio istinto non mi tradiva, avevo ben ragione di credere che stavo rapendo Michael Jackson..esitai a parlare, cosa potevo dirgli senza sembrare un’idiota?! Ma dopo tutto, lui si era infilato nella mia macchina e adesso erano anche affari miei...
Jenny “ Da chi stiamo scappando?!”
Lui non mi rispose e restò incollato al lunotto posteriore, anche se non ci seguiva nessuno, lo guardai ancora nello specchietto, i capelli lisci e scuri, l’abito elegante, le sue mani aggrappate al sedile
Jenny “ Mi stai mettendo nei guai?!”
Gli domandai ancora con la falsa speranza che mi rispondesse
Lui finalmente si girò
Michael “ Ahm..scusami?!”
Indossava dei grandi occhiali scuri che gli coprivano quasi interamente il viso
Jenny “ Perché sei entrato nella mia macchina?!”
Michael “ Perché nessuno mi avrebbe mai cercato in una macchina come questa..ero sicuro.. credevo che il proprietario fosse un uomo..”
Jenny “ Ehi, cosa hai da dire sulla mia macchina?!”
Michael sorrise
Michael “ E’ arancione!”
Jenny “ Beh, é la mia macchina, e sii cortese, dato che ti sta portando in giro..”
Michael si sporse un po’ in avanti
Michael “ Hai ragione, non sono stato molto gentile..ricominciamo da capo, vuoi?!..Io sono Michael, tu invece..?!”
Jenny “ Jenny..Jennifer..”
Michael “ Jenny e poi?! Avrai un cognome..”
Gli lanciai uno sguardo nello specchietto
Jenny “ Mi chiamo.. Jennifer Trouble..”
Lui accennò un sorriso
Michael “ Piacere Jennifer Trouble, sono davvero lieto di fare la tua conoscenza e di essere portato in giro da questa buffa auto arancione con la guida a destra..”
Fermai lo sguardo nello specchietto e mi persi un attimo a sentire la sua voce carezzevole parlare..lui non aveva riso, non aveva fatto facili ironie con il mio cognome, come facevano in genere gli uomini insulsi per attaccare bottone
Michael “ Attenta!”
Stavo andando fuori strada
Jenny “ Scusa..”
Mi accorsi solo in quel momento di stare tremando dall’emozione..prima lo spavento, poi l’adrenalina, ora l’emozione di avere seduto dietro di me in macchina l’uomo più famoso del pianeta, meno male che che mi ero lavata i capelli quella mattina..
Jenny “ Finirò nei guai per questo?”
Michael “ Per cosa?”
Jenny “ Per averti rapito, forse é meglio che ti riporti subito indietro..”
Michael “ Per favore no..non voglio..non sarai coinvolta te lo prometto..”
Jenny “ Non voglio guai con la polizia..ho un figlio..”
Michael “ Oh, no..te lo garantisco..anzi, pagherò per il tuo disturbo..posso?!”
Lui indicò il pacchetto di patatine che si era rovesciato sul sedile del passeggero
Jenny “ Serviti pure..sei scappato?!”
Michael “ Si..”
Jenny “ Posso sapere perché o é uno di quegli scandali in cui siete sempre coinvolti voi del mondo della musica?..”
Michael allungò la mano nel pacchetto e pescò una manciata di Puff
Michael “ Io non sono sempre coinvolto..oh, al diavolo! Me ne sono andato perché..ne avevo abbastanza..”
Jenny “ Capisco..che ci fai a Londra?!..”
Michael “ Lavoro..il motivo per cui me ne sono andato..”
Jenny “ Perciò..cosa hai intenzione di fare adesso?!”
Michael masticava le Puff pensieroso
Michael “ Ahm..non lo so..non ci ho pensato..”
Jenny “ Mi vuoi dire che hai deciso di andartene senza pensare a dove ti saresti potuto nascondere?!”
Michael “ Non l’avevo progettato! Ho litigato con il mio avvocato e..non ci ho davvero pensato..dove potrei andare?! In un albergo!”
Jenny “ In un albergo?! Così dopo 20 minuti saresti assediato dalla stampa..senza contare che il tuo avvocato ti troverebbe subito..a meno che tu non voglia tornare a casa con la coda fra le gambe..”
Michael “ Certo che non voglio! Voglio farli morire di preoccupazione, voglio che mi supplichino di tornare!”
Jenny “ Merda!”
Michael “ Cosa c’é?!”
Jenny “ Ho dimenticato..accidenti..puoi passarmi il cellulare che é nella borsa lì dietro?!”
Lui frugò un po’
Michael “ Perché hai un set di pronto soccorso nella borsa?! Non ho mai visto tanta roba..”
Jenny “ Credevo avessi dei bambini..”
Mi porse il telefono, e io chiamai un numero
Jenny “ Ciao mamma..ho avuto un imprevisto, non ce la faccio per cena..ma passo dopo, prima di attaccare..che te ne importa?! Un imprevisto..mamma..per favore..di a Dylan che mi spiace, passo per dargli la buona notte..”
Chiusi la chiamata e buttai il cellulare sul sedile
Michael “ Dylan é tuo figlio?!”
Jenny “ Si, é la mia vita..”
Michael “ Quanti anni ha?”
Jenny “ 12 e mezzo..”
Michael “Prince ha quasi la stessa età..”
Jenny “ Divertente, vero?!”
Michael sorrise
Michael “ Per niente, é un incubo! Hanno sempre ragione loro!”
Jenny “ E sanno tutto molto meglio di te!..”
Ridemmo, poi ci fu un po’ di imbarazzo
Michael “ Ti ringrazio per quello che fai..non so se un altro..”
Jenny “ Prima hai per caso detto che pagherai per il mio disturbo?!”
Michael “ Beh..certamente..mi rendo conto che..”
Jenny “ Per chi mi hai presa?!! Per una prostituta? Per un’accompagnatrice?!!..Se ti faccio un favore non voglio essere pagata! O almeno, fallo decidere a me!”
Michael era senza parole
Michael “ Non intendevo davvero offenderti..scusami..io..”
Jenny “ Volevo mettere in chiaro le cose..”
Michael “ Ahm..allora..grazie..ora..puoi portarmi in centro?!Credo che troverò un albergo dove mi faranno credito..”
Jenny “ No, non ti porterò in centro..non ne ho il tempo..mi hai già fatto perdere la mia cena con Dylan, e non voglio fare tardi al lavoro..perciò..”
Michael “ Ti accorgi di quanto sei impietosa nei miei confronti? Non manchi di farmi notare di che fastidioso imprevisto io sia!”
Jenny “ Non credevo che avrei avuto a cena il re del pop! ...”
Michael “ Davvero vuoi portarmi a casa tua?!!”
Jenny “ Conosci un posto meno conosciuto?! Almeno per stanotte..”
Lui sorrise
Michael “ Davvero no! Oh grazie..sono curioso di vedere una casa inglese..”
Jenny “ Non é Backingham Palace..”
Michael “ Non importa..sono sicuro che hai una casa accogliente..”
Jenny “ Aspetta di inciampare nel bucato da lavare..”
Michael rise poi gli capitò lo sguardo sul cofanetto di cd nella mensola del cruscotto
Michael “ Sei una mia fan?!”
Estrassi il contenitore e glielo passai
Jenny “ Guarda pure, non ho nulla da nascondere..”
Lui aprì il cofanetto
Michael “ Non c’é niente di mio..!”
Feci un sorrisetto
Jenny “ Sono tutti a casa..okay..quasi tutti..quando avevo meno soldi compravo solo le musicassette..ma ce li ho quasi tutti..ho perso qualche album..ma Invincible c’é l’ho..”
Michael “ Se vuoi, posso farti avere i cd che ti mancano..se non ti senti trattata come una prostituta..”
Diventai paonazza, lui rise e si lasciò cadere indietro sul sedile.

Grazie [SM=g2927030]

Foxy




[Modificato da Foxy1975 10/04/2013 19:53]
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